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Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 15 nov 2012, 13:24
da franmat
Salve a tutti.
So che probabilmente la seguente mia richiesta non è pertinente alla sezione, dato che il mio quesito riguarda un DAC. Presumo però che il problema che di seguito vi illustro riguardi lo stadio d'uscita a tubi. Mi spiego...

Mi è capitato tra le mani un anziano Audio Note DAC3 un pochettino acciaccato. Volevo confrontarmi con qualcuno di voi esperto su tale oggetto per capire cosa non quadra. Nello specifico vi è un canale che sembra suonare normalmente mentre l'altro va e viene . Quando entrambi presenti l'immagine è ben centrata, senza alcuno sbilanciamento. Il tutto funziona benissimo all'accensione e dopo circa 30 minuti un canale si ammutolisce quasi del tutto.
Ho provato a scambiare le valvole, cavi... insomma i primi controlli per scongiurare problemi banali. Mi pare a questo punto che il problema sia a livello di circuito. Nei prossimi giorni procederò ad un controllo delle varie tensioni. Chiedo se qualcuno può indirizzarmi su dove mettere le manine....Sarebbe un peccato non metterla a posto, visto che comunque da quel poco che ho ascoltato mi pare una macchina di buon livello.
Di seguito inserisco link ad uno schema, penso abbastanza simile:

Immagine

Più di qualcuno mi ha indicato come possibile colpevole il trasformatore di accoppiamento tra scheda dig. ed analogica. Cosa ne pensate? Spero di no altrimenti sarebbe un problema trovarne il ricambio, anche se a tutti gli effetti mi paiono dei sowter.

Dopo averlo reso funzionante in maniera continuativa mi piacerebbe fargli un tagliando completo, e magari qualche upgrade (trasformatore apposito per la parte digitale, qualche condensatore nuovo etc..).

Ne approfitto anche per chiedervi la seguente questione. Ma un kit del genere: http://www.ebay.it/itm/Audio-Note-DAC-F ... 564db9563e permetterebbe di utilizzare il dac anche con file ad alta definizione (fino a 96khz)?

Saluti

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 15 nov 2012, 17:23
da gluca
i trafi saranno audionote ... non penso vadano a prendere i trafi dalla concorrenza. il problema potrebbe essere ovunque ... sezione digitale, analogica, alimentazione, qualche saldatura saltata ma è poco probabile che sia il trafo.

quel kit va bene sino a 96kHz, ottimo il dac 1704|

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 10 dic 2012, 13:11
da franmat
gluca ha scritto:i trafi saranno audionote ... non penso vadano a prendere i trafi dalla concorrenza. il problema potrebbe essere ovunque ... sezione digitale, analogica, alimentazione, qualche saldatura saltata ma è poco probabile che sia il trafo.

quel kit va bene sino a 96kHz, ottimo il dac 1704|
Ciao gluca e tutti.
Vi aggiorno sulla questione. Dopo aver fatto tutti i controlli del caso e non riuscendo a venirne a caso ho provato ad invertire i trasformatori (dovrebbero essere quelli indicati come filter sullo schema che ho postato nel precedente messaggio) e magicamente il problema si è manifestato sull'altro canale, il sinistro.
A questo punto non avrei dubbi nel pensare che il colpevole è lui. Mi sembra strano che il disturbo compaio dopo un pò di tempo (circa 20 minuti) dall'accensione.
Ma soprattutto mi chiedo come possa essere possibile che un componente passivo del genere possa smettere di funzionare di punto in bianco.
Ho contattato audionote per capire se possono procurarmi il pezzo di ricambio. Attendo notizie, anche perchè la vedo dura ripararlo altrimenti.

In attesa di risposta da AN ne approfitto per chiedere se ha senso provare una ricappatura generale dell'apparecchio. Dovrebbe essere più che maggiorenne e ricordo che è la versione base, ossia senza i famosi black gate ma con elettrolitici abbastanza economici. Inoltre la sezione digitale ha condensatori ceramici sparsi ovunque:
http://www.audiotecnico.it/modifiche/mo ... ac3/d3.htm
e soprattutto lui, il condensatore catodico....Secondo voi vale la pena sostituirlo con qualcosa di performante? con che cosa?
Spero in un vostro riscontro.
Saluti e grazie in anticipo.

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 10 dic 2012, 13:20
da mrttg
Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 10 dic 2012, 14:18
da gluca
i ceramici del digitale li lascerei stare dove sono. gli elettrolitici potrebbero essere sostituiti per precauzione se anziani. per il bypass catodico (lo schema è SRPP?) c'è l'ìimbarazzo di un'ampia scelta

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 10 dic 2012, 16:27
da franmat
mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 11 dic 2012, 07:21
da mrttg
franmat ha scritto:
mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...
Se hai lo schema non dovrebbe essere difficile fare questa operazione.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 11 dic 2012, 23:28
da franmat
mrttg ha scritto:
franmat ha scritto:
mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...
Se hai lo schema non dovrebbe essere difficile fare questa operazione.
Ciao a tutti.
Volevo solo dirvi che stasera son riuscito a metterci una pezza. Dietro indicazione di Martin Grennall di AN sono riuscito a bypassare i filtri. Non si trattava solo di ponticellare ma occorre cambiare anche un paio di resistenze. Non ci sarei mai arrivato da solo.

Sta di fatto che ora il dac sta suonando, e devo dire anche alla grande nonostante l'età. Veramente ottimo, e nemmeno così pompato in gamma bassa, come lascerebbe pensare la tipologia di apparecchio. Complimenti ad AN

Per il momento me lo godo così com'è. Prossimamente penso di farci qualche lavoretto su. Vi tengo aggiornati.

Grazie a tutti

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 17 feb 2013, 21:51
da franmat
Salve a tutti,
ritorno sull’argomento dopo avere studiato il dac3 un po’ di più. Ho recentemente acquistato e montato l’upgrade venduto su ebay da ASE-tuning e devo dire che sono soddisfattissimo del risultato. Questo dac è veramente una macchina riuscitissima e nonostante l’età riesce a dare delle soddisfazioni enormi, tenendo conto che con l’upgrade la liquida va alla grande.
Visto che l’esemplare da me posseduto ha ormai 19 anni penso sia opportuno riportarlo al 100% delle sue possibilità, magari migliorandolo ma senza spendere un occhio della testa. Faccio una premessa, l’esemplare che possiedo ne ha viste di cotte e di crude, è impiastricciato di blue tak, sporco e malmesso. Ecco perché ho pensato di metterci le mani su. Ma prima ovviamente ho necessità di confrontarmi con voi, per capire se quello che ho intenzione di fare ha senso o meno.

Ho quindi iniziato a vedere il circuito in dettaglio, partendo dalla scheda digitale, passando poi per le alimentazioni e per finire, la scheda analogica.
Innanzitutto mi sono documentato rispetto alle varie versioni e devo dire che le differenze tra, ad esempio, dac3 dac3signature e dac4signature, si riducono quasi esclusivamente a diversa qualità della componentistica.
Riporto di seguito un po’ di schemi.
Dac2/dac3: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=853
DAC4signature: Immagine

Premesso che la prima grande differenza tra le versioni normali e signature è nei condensatori elettrolitici, ho provato a capire che materiale cercare in sostituzione dei mitici BG (ormai intoccabili, ho giusto una coppia da 680uf non polarizzato). Ho cercato quindi di dividere per punti gli interventi che voglio eseguite sul dac nella speranza di avere un vostro riscontro/parere. Andiamo per gradi.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 17 feb 2013, 22:02
da franmat
1 - Iniziamo dall’ingresso digitale SPDIF con in parallelo il BNC.
Praticamente il condensatore giallino, da 0.1uf, è in serie al segnale. Ho visto che alcuni sostituiscono tale condensatore con un plastico, o comunque con qualcosa di buona qualità. Pensavo di fare anche io la stessa cosa. Quello di color arancio, un tantalio penso, è di valore pari a 4,7uf. Pensavo di sostituirlo con un OS-CON di pari valore, anche se difficile da trovare (su ebay ne girano da 6,8uf, possono andare bene ugualmente?). Come potete/potrete vedere l’ex proprietario ha pensato bene di rivestire ogni chip con quella sostanza nera. Altro interrogativo. Necessito di due ingressi digitali. Mi chiedevo se posso inserire un interruttore per selezionare il BNC o SPDIF in funzione di quale voglio utilizzare. oppure mi conviene tenerlo così e se voglio optare per una sorgente spengo l'altra?

2 – Passiamo poi al ricevitore, il vecchio YM36238, ora sostituito con il nuovo di ASE tuning.
Qui troviamo 3 condensatori da 4,7uf arancioni, penso anche qui da sostituire con degli OSCON (nei dac signature vi erano i BG). Al solito il condensatore giallino da 0,1uf in parallelo ai due arancioni in basso. Non so se è il caso di metterci un plastico. Da 0,1 uf ne ho parecchi, in particolare degli evox MMK. I blu sono a 10pf (c46/c45) e 4,7nF (c47). Sottolineo che nel dac4 signature i tre blu son gli stessi. Forse conviene non sostituirli?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 17 feb 2013, 22:19
da franmat
3 – Il filtro digitale
Per fortuna qui abbiamo poca roba. I soliti arancioni da 4,7uf da sostituire con gli OSCON (o se conoscete altre tipologie che possono andar bene, ben vengano. Una cosa è certa, di plastici idonei nisba…). Il blu è un 100pf…non so se cambiarlo, cosa ne dite?

4 – Convertitori PCM63k, ora 1704k
Qui abbiamo ben 10 arancioni da 4,7uf. Nel dac più bello eran tutti BG della serie F se non erro. Penso di andare di OSCON, anche perché il patron di ASEtuning utilizza ormai questi. Ci sono inoltre ben 4 condensatori giallini, per singolo convertitore, da 0,1uf; non so se cambiandoli avrei miglioramenti. Voi cosa ne pensate? La cosa simpatica, inoltre, sono i carta ed olio da 0,022uf. In altri dac ho visto valori da 0,018. I condensatori sono del 1990…..Sembrano in buone condizioni ma mi chiedo quanto ancora potranno durare (a quanto pare nei dac AN i carta ed olio hanno vita breve a causa delle alte temperature che causano l’asciugatura degli stessi… :lol: Posto che dallo schema non riesco a capire quanto e come influisce sul suono questo condensatore (quello da 0,022 intendo), chiedo a voi un parere su cosa fare, se lasciarli, sostituirli con degli stessi oppure metterci dei plastici tipo sonicap (ne ho già un paio…) e non pensarci più per i prossimi 50 anni……

5 – Condensatori di alimentazione presenti sulla scheda digitale e ponte.
Eccola qui, nel suo splendore, l’intera scheda digitale. I condensatori di alimentazione sono in totale 15 che nelle versioni più belle erano, al solito, dei BG. Mi chiedo cosa si possa utilizzare che sia qualitativamente dello stesso livello e con funzioni diverse rispetto agli OS-con, selezionati prima. Vediamo nel dettaglio che valori hanno. Subito dopo il ponte ne abbiamo 4 da 2200 uf, 35v di dubbia qualità. A proposito di ponte diodi, cosa ne dite di sostituire l’esistente con qualcosa di più performante tipo: http://www.ebay.it/itm/Diode-HFA08TB60- ... 2c6bc39da0 oppure simili? Ne vale la pena?
Consigliatemi pure dato che non so quali possono essere i meglio performanti. Tornando ai 4 da 2200, ed in generale anche per gli altri, mi chiedo se occorre attenersi strettamente ai valori di capacità riportati sullo schema. Questo perché in giro di ELNA-Silmic (sempre che possano essere validi per tale applicazione), ad esempio, ho trovato solo valori da 1000uf o 3300uf.Gli altri valori invece sono: 2x4700uf 16v (celesti, nei pressi del banco dei BDT95), 6x 220uf 16v e 3x100uf 50v. Anche qui, di SILMIC si trovano i 220 e 100, mentre per i 4700 bisogna ricorrere ad altro. Voi con cosa sostituireste i condensatori presenti?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 17 feb 2013, 22:29
da franmat
6 – Filamenti
3 condensatori da 4700uf 16v (quelli di colore celeste) ed uno da 220…Anche qui. Quali sono le caratteristiche da privilegiare al fine di ottenere il miglior risultato per quanto concerne i filamenti? Ovviamente, nei dac della serie signature vi erano BG. Certo si potrebbe andare di panasonic…che dite? Per quanto riguarda il ponte lascio quello che c’è oppure cerco quelli ultrafast soft etc..?

7 – Alimentazione scheda stadio di uscita….
Ora viene il bello….. Da schemi allegati praticamente la grossa differenza tra i dac 3 e 4, a parte i condensatori BG, è l’alimentazione, che nel dac 4 è a valvole. Mi piacerebbe tanto poterla realizzare, ma non sono in grado di dire se poi il tutto valga la pena. Cosa ne pensate?
Posseggo diverse ez81 (philips e telefunken), ez90 (mullard) che penso siano adatte allo scopo. Il dac 4 monta una ez90 seguita da una induttanza da 20H e condensatore da 22uf (LC), più una resistenza da 2k2 di caduta ed una da 20k in parallelo. Dopo di che è tutto uguale tra i due dac. (a parte i filamenti, che nel dac 4 sono in serie e nel dac 3 sono in parallelo). Ovviamente per far questo si pongono due ordini di problemi. Il primo è il trasformatore del dac 3, che ha secondari a 0-8,5v, 20-0-20v, 0-240 e per poter implementare l’alimentazione a valvole sarebbe necessario un 325-0-325 (circa 0,9 A dovrebbero bastare), oltre che il secondario per il filamento 0-6,3v (1,1 A per stare sul sicuro così da scegliere indifferentemente la ez90 o la ez81) della raddrizzatrice. Il secondo è l’induttanza da 20H ma per i parametri quali corrente max e resistenza interna non saprei che pesci pigliare ( forse questa? Mamma che prezzi http://www.hificollective.co.uk/catalog ... -2772.html). Cosa consigliate di fare? Ci provo? Eventualmente dove posso comprare i ferri necessari? Avete dei nomi?

8 – Scheda stadio di uscita.
L’unica cosa che mi piacerebbe fare è sistemare quegli orrendi condensatori catodici arancioni e magari metterci una bella resistenza MILLS al posto della 330R, posta di fianco a condensatore catodico.Sicuramente su questo aspetto si può fare di meglio, ma purtroppo non ho le competenze necessarie per modificare lo schema (roba tipo led, ccs e quant’altro) ne tanto meno sono in grado di calcolare l’effettiva dimensione che deve avere quel condensatore catodico così da metterne uno di qualità migliore magari plastico. Di piccolo e qualitativamente valido ho solo una coppia di BG da 680uf serie N (quelli rossi non polarizzati), che se non errò erano impiegati prorio come condensatori catodici. Accetto vostri consigli ed indicazioni su come fare per far rendere al massimo lo stadio di uscita.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 17 feb 2013, 22:41
da franmat
9 – Separazione trasformatori di alimentazione
Penso sia un must in ogni apparecchio di categoria elevata. Un trasformatore specifico per ogni scheda da alimentare. Come detto prima il trasformatore del dac è a lamierini ma un po’ miserello. Ha secondari a 0-8,5v, 20-0-20v, 0-240. Cosa farne? Le ipotesi sono molteplici. La prima. Se decido di rifare l’alimentazione a valvole lo si utilizza solo per il digitale o digitale e filamenti. Qui avrei bisogno di un vostro consiglio, dato che non so quanto si sporchino l’un con l’altro il digitale e filamenti. Forse, nel caso di 3 trasformatori, converrebbe avere nuovi quello per l’anodica e quello per i filamenti (http://it.rs-online.com/web/p/trasforma ... o/0504577/) e riutilizzare quello originale per la scheda digitale. Che ne pensate?

10 – Sostituzione resistenze critiche.
A parte quella catodica non sono in grado di capire quali possano essere le resistenze critiche da sostituire al fine di migliorare il risultato sonoro. Sulla scheda qualcuna un po’ nerastra è presente, quindi penso di sostituire solo quelle che mi paiono più cotte. Avete indicazioni da darmi?

11 – Pulitura delle schede.
Sia il case (all’interno) sia le schede sono ricoperte di una leggera patina di schifezza nerastra. Probabilmente l’ex proprietario fumava mentre ascoltava musica. Ho comprato un prodotto della NEDIFLUX – antiflussante per schede elettroniche. Non so se può andar bene per pulire il tutto. A dir la verità avevo anche pensato di lavare sotto acqua corrente…….Prima di fare pasticci pensavo fosse opportuno avere un vostro riscontro.

Per il momento è tutto :sweat:
Spero di non abusare della vostra pazienza, ma soprattutto spero che questo tread susciti un minimo di curiosità costruttiva...Ogni vostro commento, idea, giudizio sarà ben accetto. Vi ringrazio moltissimo e chiudo con una vista d'insieme del dac.
Saluti
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 11:44
da gluca
messaggio molto lungo ma ci provo

ti consiglierei di non pasticciare sull'alimentazione analogica del DAC con nuovi condensatori ma piuttosto di pensare a un regolatore shunt esterno ... meno fatica e miglior risultato.

lascia stare i filamenti della valvolina ... non cambierebbe nulla con nuovi condensatori, al più controlla che non siano gonfi

hai lo schema dello stadio di uscita a valvole?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 13:49
da franmat
gluca ha scritto:messaggio molto lungo ma ci provo

ti consiglierei di non pasticciare sull'alimentazione analogica del DAC con nuovi condensatori ma piuttosto di pensare a un regolatore shunt esterno ... meno fatica e miglior risultato.

lascia stare i filamenti della valvolina ... non cambierebbe nulla con nuovi condensatori, al più controlla che non siano gonfi

hai lo schema dello stadio di uscita a valvole?
Ciao gluca,
nel primo messaggio di ieri 17 feb ho inserito il link ad un topic che contiene lo schema del dac2. Lo schema è uguale al mio dac 3 a parte qualche valore di condensatore. Lo riporto di seguito:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... YQrQMwBjgU

A grandi linee i condensatori elettrolitici non mi paiono in cattive condizioni, è solo che mi paiono molto molto scarsi, a parte gli epcos sull'anodica. Visto che devo metterci mano pensavo di recapparlo....In ogni caso sono aperto a qualsiasi vostro consiglio. Se mi dici che implementare l'alimentazione a valvole non vale la pena ma è meglio puntare ad altro ci credo :sad: (peccato per la ez81). Anzi in rete c'è un pazzo scatenato che ha modificato l'alimentazione della scheda digitale con degli shunt, se non ho capito male. Il sito era in olandese, da paura:
http://www.htforum.nl/yabbse/index.php?topic=88295.250
http://www.htforum.nl/yabbse/index.php?topic=88295.300
Mentre qui, qualcuno ha fatto l'alimentazione a valvole per la scheda analogica:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... CFAQrQMwEw
Grazie per le indicazioni che vorrete darmi.
saluti
francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 19:25
da piero7
ma tutto quel catrame su chip e condensatori, l'hai messo tu?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 19:32
da franmat
piero7 ha scritto:ma tutto quel catrame su chip e condensatori, l'hai messo tu?
Ciao Piero,
assolutamente no. Mi è stato dato così. Dal vivo è ancora peggio.........Il cabinet è ricoperto di antirombo, ma dall'esterno......Vi erano all'interno delle paratie varie. I cavi di segnale AN in argento ricoperti con del nastro plastico verde.......

Nel w.e. dopo il montaggio dei chip ASE-tuning ho impiegato oltre un ora per staccare via il "catrame" dal filtro, dal ricevitore e dal PCM63.

La mia intenzione è di ripristinare il tutto, pian piano.
Saluti
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 19:40
da gluca
Però France' tu non hai il trafo tra la scheda DAC e lo stadio di uscita o sbaglio? secondo me lo stadio di uscita è diverso, forse hai un cascole e non uno SRPP.

Cmq visto così ti direi di nuovo di usare un regolatore ad alte prestazioni per i +/-5V dei chip DAC ed uno separato per il ricevitore bypassando quelli di audionote della scheda. Eventualmente un clock più preciso.

Il condensatore la cui sostituzione avrà la maggiore probabilità di essere apprezzata sono quello di uscita (4.7uF penso in film a giudicare dalle foto) e il bypass catodico (220uF) ... sempre che lo stadio di uscita sia lo SRPP dello schema che hai linkato.

La gente, a volte, esagera con i pasticciamenti.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 20:08
da franmat
vfvf

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 20:09
da franmat
Ciao gluca. Il trafo c'è ma non si vede :grin: , è coperto dalla schifezza nera. Mentre il filtro, come detto all'inizio , è stato eliminato seguendo i consigli di AN. Nella foto d'insieme i trafi e filtri sono quelli neri nei pressi delle valvole. la foto è ante rimozione dei filtri. Lo schema secondo me è lo stesso per tutti dac vecchi. Il dac 2 è uguale al 3 che è uguale al 4. Almeno...spero di non sbagliarmi. Ho dato una controllata sommaria.

Ottimo il consiglio di separare le alimentazioni per dac e ricevitore, ma vorrei capire cosa sono i regolatori ad alte prestazioni. Quelli basati su LM317? :smile: Hai qualche link a qualche schema? magari inizio a studiare.O ve ne sono di già fatti?

Relativamente al clock stavo facendo un pensierino sempre su quello di ASE audiotuning (http://www.audiotuning.de) anche se è un pò caro....

Per quanto riguarda i condensatori catodici hai qualche consiglio? Di piccolo ho solo dei BG serie N da 680uf. Magari qualche buona anima riesce a calcolare il valore sufficiente. Se vien fuori che bastano un 70-80uf qualche bel plastico da lavatrice ci sta. Togliendo i filtri ho guadagnato un discreto spazio vicino le valvole.
I condensatori in uscita invece sono delle sberle AN copper foil penso da 1uf (o 0,47uf) che l'ex proprietario ha rivestito di nastro nero. Quelli penso di lasciarli stare, anche perché inizialmente ne montava altri in alluminio e solo dopo (penso intorno al 2005-6) sono stati cambiati con i copper foil.

Saluti e grazie
Per gluca: poi non sono riuscito più a contattarti causa impegni familiari. Magari a marzo proviamo ad organizzarci per un saluto ed un caffè al volo?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 21:21
da gluca
Non chiedere a me dei condensatori catodici perché mi fanno schiiiiifooooo! Tutto pasticciato di cerapongo, ouch!

Ti conviene prendere alimentatori già fatti. Hai diverse possibilità

1) lo shunt di salas (DIYAUDIO) di cui mi pare vendano qualche kit
2) quelli di Paul Hynes che sono cari abbastanza ma pare i migliori in giro
3) quelli di Guido Tent tutto sommato onesti come prezzo
4) il placid di TwistedPear che non necessitano di raddrizzamento a monte ... è tutto sulla schedina
5) quelli di Peranders basati sull'idea originale di Walt Jung (e sono quelli che uso nel mio dac con i PCM1704)

molti altri ancora.

Anche per i clock ci sono diverse opzioni (considera di alimentarlo con uno shunt dedicato) ... gurda sul sito di Tent.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 21:34
da franmat
gluca ha scritto:Non chiedere a me dei condensatori catodici perché mi fanno schiiiiifooooo!
Penso che per eliminarli sia necessario intervenire sullo schema pesantemente. O sbaglio?
Forse è meglio, viste le mie scarse conoscenze elettrotecniche, trovarsi un buon condensatore catodico.
Aspetto vostre indicazioni. Ricordo un vecchio articolo apparso su un suono di metà degli ani novanta in cui praticamente proponevano un upgrade tosto di un pre a valvole luxman. In quell'occasione l'autore diminui di molto la capacità poichè da conti fatti risultava sovrabondante. Qualcuno sa darmi indicazioni su come fare questa verifica?

Saluti e grazie

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 22:24
da UnixMan
franmat ha scritto:Penso che per eliminarli sia necessario intervenire sullo schema pesantemente. O sbaglio?
sbagli. Basta sostituire il parallelo di R e C con un diodo LED, Zener o altro a seconda della tensione che serve; nel tuo caso ad occhio e croce (misura la tensione sui catodi rispetto a massa -in assenza di segnale- per capire come sono polarizzati ora) un LED giallo o rosso dovrebbe andare bene. ;)

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 22:47
da gluca
e ma quello è un SRPP ... è un peccato sbilanciarlo. piuttosto LED e uscita dall'anodo invece che dal catodo dello SRPP

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 23:12
da UnixMan
Non si sbilancia nulla, Glu. Basta avere l'accortezza di mantenere la stessa polarizzazione, al limite aggiustando la R tra i due tubi in modo da avere una Vgk a riposo uguale a quella del tubo basso.

Se esci dall'anodo l'impedenza è troppo alta...

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 18 feb 2013, 23:13
da gluca
2.5k ... non è così male tutto sommato

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 00:10
da franmat
UnixMan ha scritto:(misura la tensione sui catodi rispetto a massa -in assenza di segnale- per capire come sono polarizzati ora) un LED giallo o rosso dovrebbe andare bene. ;)
Ho fatto l'operazione (sempre che non abbia fatto cachiate). Che strano però. Ho fatto la misura mettendo i puntali praticamente sui reofori del condensatore arancione o relativa resistenza annessa della cella rc. Nella pagina precedente vi è la foto delle due valvole e relative celle rc.
Beh! Sulla cella in basso, mettendo il puntale rosso verso più e nero verso massa misuro 1,27, ripetendo la stessa misura sulla cella più in alto, allo stesso modo in quanto a posizionamento dei puntali del tester, misuro -1,68 .....
:sad:

Mi pare non sia tanto normale vero?

Va be che è tardi.... Riprovo domani

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 08:58
da UnixMan
franmat ha scritto:Sulla cella in basso, mettendo il puntale rosso verso più e nero verso massa misuro 1,27, ripetendo la stessa misura sulla cella più in alto, allo stesso modo in quanto a posizionamento dei puntali del tester, misuro -1,68 ...
«welcome to the real world!» ;) :lol:

Per cella "in alto" ed "in basso" intendi dire quelle relative ai canali destro/sinistro?

È una discrepanza abbastanza accentuata, ma con ogni probabilità è dovuta alle normali differenze tra le caratteristiche dei tubi. Prova a scambiare i tubi dei due canali e ripeti la misura...

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 11:04
da franmat
UnixMan ha scritto: «welcome to the real world!» ;) :lol:

Per cella "in alto" ed "in basso" intendi dire quelle relative ai canali destro/sinistro?

È una discrepanza abbastanza accentuata, ma con ogni probabilità è dovuta alle normali differenze tra le caratteristiche dei tubi. Prova a scambiare i tubi dei due canali e ripeti la misura...
Ciao Unixman,
rispetto alla foto riportata nel messaggio del 17 feb 2013 22:29 alla pagina precedente,

Immagine

nella quale sono visibili i condensatori arancioni assiali elettrolitici, il gruppo in basso cond+ resistenza misurava 1,27 mentre il gruppo in alto -1,68. Mi turba il fatto che uno sia positivo e l'altro negativo. Il puntale rosso del tester è sempre stato inserito dal lato del condensatore che presenta la svasatura, che sugli assiali indica il positivo.
Ho sbagliato qualcosa?

Grazie mille

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 11:28
da UnixMan
Ops, non avevo notato il segno "-", pensavo ti riferissi solo alle differenze di valore assoluto. :o

Ovviamente non può essere: in un circuito del genere (se lo schema ed i componenti relativi sono quelli...) la Vkk a riposo semplicemente non può, in alcun modo, essere negativa. O sbagli qualcosa tu o c'è qualcosa di molto sbagliato... :?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 11:52
da UnixMan
Ripeti la misura mettendo i puntali direttamente sui terminali dei condensatori (e solo su quelli, occhio a non toccare altro).

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 13:19
da franmat
UnixMan ha scritto:Ripeti la misura metendo i puntali direttamente sui terminali dei condensatori (e solo su quelli, occhio a non toccare altro).
Mi viene un sospetto. Possono aver montato al contrario il condensatore sul quale ho misurato valore negativo? E se si, come mai non è esploso sino ad ora? Vedendo le foto su google mi pare che nel mio il condensatore catodico sul quale ho misurato valore negativo è posto al contrario!!!

Guardate un pò qua:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... CCoQrQMwAA

:x

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 13:22
da gluca
non è che quello prima di te li ha sostituiti?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 13:28
da franmat
gluca ha scritto:non è che quello prima di te li ha sostituiti?
Non so ma è probabile. Prima di prenderlo io era stato dato per spacciato in quanto dopo varie visite non erano stati in grado di riportalo in funzione.

Non so che dire. Certo che più indago e più sto affare mi mette tristezza/tenerezza per quanto è stato maltrattato. Una macchina di questo calibro ridotta così.
Ma un condensatore in quel punto montato al contrario cosa comporta?

In ogni caso stasera ricontrollo la misura....

Grazie ed a presto

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 14:59
da gluca
comporta che lui non gradisce ... perfortuna la polarizzazione è a pochi volt.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 15:04
da UnixMan
potrebbe anche spiegare la discrepanza tra le tensioni misurate. Un El.Cap. polarizzato al contrario è una cella elettrolitica. In prima approssimazione si comporta (più o meno) come una resistenza (non lineare), in parallelo con la capacità.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 16:40
da franmat
UnixMan ha scritto:potrebbe anche spiegare la discrepanza tra le tensioni misurate. Un El.Cap. polarizzato al contrario è una cella elettrolitica. In prima approssimazione si comporta (più o meno) come una resistenza (non lineare), in parallelo con la capacità.
Secondo voi se lo dissaldo e lo ruoto il condensatore incriminato mi funziona ancora a dovere oppure è il caso di sprecare momentaneamente un paio di altri caps elettrolitici? Ho un paio di elna silmic ma spiace sprecarli.

Saluti
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 16:43
da gluca
invertilo (controlla la polarità ai capi della resistenza senza condensatore prima di risaldarlo)

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 19 feb 2013, 21:54
da franmat
Ok, condensatore invertito. Ora sembra tutto a posto. o almeno spero.
Una considerazione: secondo me è uscito di fabbrica così......
Ho fatto anche un pò di misure con alcune ecc88 che avevo.
Con le JJ che erano montate in partenza i valori sono gli stessi di ieri: 1,28v canale dx, 1,69 canale sn;
Con un paio di siemens telefunken (ossia due valvole costruttivamente uguali, una con codice GA3, l'altra GA4) i valori misurati sono stati: canale dx 1,75, canale sn 1,88.
Visto che ne avevo una terza coppia, FIVRE, ho fatto anche una misura: 1,91 canale dx, 1,53 canale sn.
Altro che welcome in the ....etc..

Presumo, dai valori riscontrati, che il valore utile sia intorno ad 1,8/1,9.
Cosa ne pensate? Ed in merito alla polarizzazione con led come proseguire?

Ultima considerazione. Ste valvole JJ fanno proprio c.....re.

Buona serata.
Saluti

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 20 feb 2013, 15:02
da UnixMan
Lo spread elevato tra le caratteristiche dei tubi (ma anche dei dispositivi a SS) è più che normale. Le famose "selezioni" dei tubi servono proprio a quello: parti da un lotto di "n" tubi, ne misuri (*) una o più caratteristiche e poi riunisci in gruppi quelli che risultano più simili tra loro.

(*) in determinate condizioni: in generale le caratteristiche (e le differenze tra i tubi) cambiano a seconda delle condizioni di funzionamento, quali ad es. il punto di lavoro, ecc. È per questo che, per avere un po' più di senso, le selezioni andrebbero fatte nelle medesime condizioni in cui i tubi saranno effettivamente utilizzati.

Per altro, i tubi sono soggetti ad invecchiamento progressivo per tutto l'arco della loro vita utile, per cui anche le migliori selezioni hanno una utilità relativa: ciò che anche fosse perfettamente accoppiato oggi potrebbe non esserlo più domani.

Questo intendevo con il "welcome ...": spesso gli audiofili si fanno delle gran pippe mentali su inezie magari poco o per nulla rilevanti, ignorando che molti dei circuiti che usano funzionano "a spanne", se non addirittura "a braccia". ;) :tmi:

Tornando a cose più pratiche: date le tensioni che devi ottenere, per la polarizzazione va bene più o meno qualsiasi LED rosso o giallo. Però, per i migliori risultati, dato che le correnti sono piuttosto basse (Ik=Vk/Rk; con Rk=330 e le tensioni da te misurate, fanno circa 4 o 5 mA), sarebbe bene utilizzare LED a bassa corrente, come ad es. gli HLMP-1700 o HLMP-1719. (o 4700/4719), in modo da garantire che il LED lavori sempre nel tratto "verticale" delle sue caratteristiche e quindi il punto di lavoro resti stabile.

http://it.farnell.com/jsp/search/produc ... tch|p|plid|
http://www.digikey.it/product-search/it ... =hlmp-1700
http://www.digikey.it/product-search/it ... =hlmp-1719
http://it.rs-online.com/web/c/?searchTerm=hlmp-1700
http://it.rs-online.com/web/c/?searchTerm=hlmp-1719

ecc...

Prendine alcune coppie diverse e provali all'ascolto. Quelli che suonano meglio li lasci. ;)

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 20 feb 2013, 21:25
da franmat
UnixMan ha scritto: Prendine alcune coppie diverse e provali all'ascolto. Quelli che suonano meglio li lasci. ;)
Ciao Paolo e tutti. Ti ringrazio per le indicazioni. Non vedo l'ora nel w.e. di provare l'ascolto dei led. E si questa mi mancava.
Di la varietà mi stai prendendo in giro? Intendi che cambia il suono se uso uno da 1,7 anzichè 1,9?
Comunque... :grin:
Appena tornato a casa stasera mi son ricordato di avere una bustona di led gialli, solo che vedendo le caratteristiche mi sa che non vanno per nulla bene. Son questi:
http://it.rs-online.com/web/p/led-visibili/6648377/
Sul datashet di rs è indicato come LY 336K - L1M2 - 26

Se non ho capito male il parametro da prendere in considerazione è la tensione diretta/forward che deve essere simile alla ipotetica tensione di polarizzazione, che nel mio caso abbiamo ipotizzato essere 1,8/1,9. Quelli su riportati invece sono da 2,2.

Domani faccio un salto al negozio di elettronica vicino casa e ne prendo del valore giusto.

Ho necessità di un paio di chiarimenti.
1 - Montaggio led. Prima cosa devo rimuovere la resistenza ed il condensatore della cella RC. Successivamente monto al posto di uno o l'altro il led. Praticamente il reoforo lungo va sul +, ossia verso il catodo mentre il reoforo più corto va verso massa. Giusto?
2 - Qualche messaggio su tu e Gluca facevate considerazioni sullo sbilanciamento del SRPP. Precisamente ad un certo punto dici: "Non si sbilancia nulla, Glu. Basta avere l'accortezza di mantenere la stessa polarizzazione, al limite aggiustando la R tra i due tubi in modo da avere una Vgk a riposo uguale a quella del tubo basso." Cortesemente mi spiegate cosa vuol dire in maniera terra-terra ed in cosa consiste l'aggiustare la R tra i due tubi?

E' tutto. Grazie ancora e buona serata.
Almeno il punto 8 l'abbiamo assodato ed affrontato.
Nel frattempo sto cercando di capire sti shunt.....

Saluti
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 20 feb 2013, 23:17
da UnixMan
franmat ha scritto:Di la varietà mi stai prendendo in giro? Intendi che cambia il suono se uso uno da 1,7 anzichè 1,9?
no, dico sul serio. Se pur non di moltissimo, cambia il punto di lavoro dei tubi e questo può avere effetti sia misurabili che udibili. Inoltre, a prescindere dalla tensione, LED diversi hanno caratteristiche diverse che non sono del tutto ininfluenti.
franmat ha scritto:Appena tornato a casa stasera mi son ricordato di avere una bustona di led gialli, solo che vedendo le caratteristiche mi sa che non vanno per nulla bene.
nell'attesa puoi anche provarli, ma non sono i più adatti per questa applicazione.
franmat ha scritto:Se non ho capito male il parametro da prendere in considerazione è la tensione diretta/forward che deve essere simile alla ipotetica tensione di polarizzazione, che nel mio caso abbiamo ipotizzato essere 1,8/1,9. Quelli su riportati invece sono da 2,2.
si, ma la tensione (Vf) la devi guardare sulle curve I/V in corrispondenza della effettiva corrente di lavoro del tubo. In effetti, se guardi le curve caratteristiche nel data-sheet dei tuoi LED, con 4-5mA hai circa 1.8V o giù di lì. Il problema maggiore casomai è che in quel punto la curva è ancora un po' troppo... curva. :)

BTW, IMO meglio 1.7 (o anche meno) piuttosto che 1.9.
franmat ha scritto:Domani faccio un salto al negozio di elettronica vicino casa e ne prendo del valore giusto.
mmh, non so che negozio hai la fortuna di avere a portata di mano, ma in genere nei negozi tutto quello che sanno dirti di un LED è la dimensione e il colore... :lol:
franmat ha scritto: 1 - Montaggio led. Prima cosa devo rimuovere la resistenza ed il condensatore della cella RC. Successivamente monto al posto di uno o l'altro il led. Praticamente il reoforo lungo va sul +, ossia verso il catodo mentre il reoforo più corto va verso massa. Giusto?
esatto. L'anodo del LED va collegato al catodo del tubo.
franmat ha scritto:Cortesemente mi spiegate cosa vuol dire in maniera terra-terra ed in cosa consiste l'aggiustare la R tra i due tubi?
nell'eventuale sostituzione di quella R con una di valore leggermente diverso in modo da far si che la caduta di tensione sulla R tra i due tubi sia pari alla caduta sul LED.

In pratica puoi misurare la tensione sul catodo del tubo e poi quella ai capi della R per vedere se ci sono differenze significative (ne dubito) e casomai decidere se è il caso di cambiare leggermente il valore della R. Se le differenze sono inferiori ad un 10%, probabilmente ti conviene non fare nulla.

N.B.: occhio che, sebbene la d.d.p. ai capi della R è minima, rispetto a massa entrambi i capi di quella R si trovano a potenziali ben più elevati! (di norma all'incirca 1/2 della tensione di alimentazione). Usa puntali ben isolati ed occhio a non toccare parti in tensione. :!:

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 21 feb 2013, 17:09
da franmat
UnixMan ha scritto: In pratica puoi misurare la tensione sul catodo del tubo e poi quella ai capi della R per vedere se ci sono differenze significative (ne dubito) e casomai decidere se è il caso di cambiare leggermente il valore della R. Se le differenze sono inferiori ad un 10%, probabilmente ti conviene non fare nulla.

N.B.: occhio che, sebbene la d.d.p. ai capi della R è minima, rispetto a massa entrambi i capi di quella R si trovano a potenziali ben più elevati! (di norma all'incirca 1/2 della tensione di alimentazione). Usa puntali ben isolati ed occhio a non toccare parti in tensione. :!:
Vediamo se ho finalmente capito. La R in questione è quella posta tra il catodo della valvola alta e l'anodo della valvola bassa (ho controllato ed i triodi appartengono alla stessa valvola, sta cosa non la capiò mai....), che nello schema riportato all'inizio del tread risulta essere pari a 330ohm. Praticamente dopo aver montato il led misuro la caduta di tensione sul led e sulla resistenza di cui sopra. Se i valori sono in un range del 10% allora va bene, altrimenti correggo la R fino ad avere lo stesso valore del led. Il fatto di avere stessa caduta di tensione implica quindi che i triodi della valvola abbiano lo stesso punto di lavoro, che un giorno mi piacerebbe capire come si ricava (a breve mi arriva il libro di Morgan Jones.....non vedo l'ora di leggerlo).

Spero di aver capito bene. Scusatemi ma sono un pò tardo.

Ancora grazie e saluti

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 21 feb 2013, 17:21
da UnixMan
esatto.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 21 feb 2013, 17:30
da Luc1gnol0
franmat ha scritto:(a breve mi arriva il libro di Morgan Jones.....non vedo l'ora di leggerlo)
Informazione a latere: guarda che a disposizione degli utenti c'è la biblioteca (link nella homepage), che ha molti testi interessanti (probabilmente anche più del MJ, IMVHO), a cominciare dal Radiotron 4 e dalla documentazione del progetto Primo (che è un amplificatore, ma che un'utile infarinata te la da).

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 21 feb 2013, 17:39
da franmat
Ops.... :o
Grazie mille. Vedrò di recuperare il tempo perso. Prima cosa mi spulcio tutto il sito.

saluti
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 02 mar 2013, 23:33
da franmat
Vi aggiorno sui progressi.....
Ho montato i led (rossi da 1,7) e controllato le tensioni.
Canale destro:
- valvola bassa (dove ho eliminato la cella rc) 1,769V;
- valvola alta 1,844V.

Canale sinistro:
- valvola bassa 1,753V;
- valvola alta 1,61V.

Troppo tardi per fare una prova d'ascolto. Rimando a dommattina.
Una considerazione la voglio fare. Prima con la cella RC e stesse valvole avevo sulla cella dei valori di 1,9 ed 1,5V. Ora sono quasi identiche. Fenomenali sti led.
La domanda (per Unixman). Sul canale destro sono a +5%, quindi va bene così, mentre sul canale sinistro sono a -8%. Lascio così o provo a bilanciare meglio la caduta di tensione? Se non ho fatto male i conti dovrei portare la resistenza a 300ohm. Mi chiedo se sta storia va poi però rivista ogni volta che cambio le valvole.

Vi saluto e spero domani di raccontarvi su eventuali cambiamenti del suono.

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 03 mar 2013, 09:30
da franmat
Il suono.....
Maggior messa a fuoco, miglior risposta in frequenza, maggior trasparenza (in particolare basso più intellegibile). Mi pare che la gestione della macrodinamica fosse meglio prima.
Ma i led devono rodarsi ? :lol:

Ascolto un altro po' va.

Saluti e buona domenica

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 03 mar 2013, 09:49
da gluca
devi controllare quanta corrente scorre nei due canali. cosa intendi per macrodinamica?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 03 mar 2013, 10:20
da franmat
Allora, copio e incollo:
"La "macro" dinamica è in genere considerata la capacità di ottenere rapidamente elevati livelli d'ascolto, è importante per cogliere l'impatto viscerale della musica, ed è probabilmente ciò che la maggior parte degli audiofili nota per prima, ma esiste un'altro aspetto, la capacità di arrivare rapidamente al silenzio".

Ovvio che nel mio caso, con un paio di ls3/5a, bisogna prendere il tutto con le pinze. E' una questione solo di raffronto tra il prima e dopo. Mi sembra insomma che ora il suono sia leggermente più costretto quando ci sono passaggi più impegnativi.
Insomma, pippe audiofile.

Per quanto concerne la misurazione della corrente, in che punto del circuito mi consigli di misurarla? La dovevo misurare anche prima di togliere la cella rc?

Saluti e grazie

Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 03 mar 2013, 10:50
da gluca
misura ai capi della R da 330ohm che polarizza lo SRPP di uscita.

quindi esiste anche una "micro" dinamica?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 03 mar 2013, 21:42
da franmat
Ciao gluca, per la microdinamica mi sto attrezzando. 8)
Potrei dire che con tale parametro si può misurare il grado dell'impianto di riprodurre le piccole variazioni dinamiche di un singolo strumento.
Es. La microdinamica penso si possa valutarla con il violino solista della scherazade, mentre la macrodinamica con un bel pieno orchestrale
Penso poi che ognuno assimili ai termini determinati concetti.

Bando alle ciance.... alle pippe audiofile.

Cosa dovrei aspettarmi dalla misurazione della corrente?
Anzi per misurarla dissaldo la resistenza lato catodo valvola alta o anodo valvola bassa?

P.S. Andando avanti con gli ascolti mi è sembrato che il suono si indurisse di molto, al limite della fatica d'ascolto.

Boh!

In settimana ci riprovo
Saluti e grazie.
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 03 mar 2013, 23:51
da gluca
dissaldare??!! NOOO! misura la caduta di tensione ai capi della resistenza! giusto per vedere quanto sono diverse le due valvole dato che prima avevano bias diverso. non è essenziale, se hai dubbi lascia stare.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 04 mar 2013, 09:43
da franmat
gluca ha scritto:dissaldare??!! NOOO! misura la caduta di tensione ai capi della resistenza! giusto per vedere quanto sono diverse le due valvole dato che prima avevano bias diverso. non è essenziale, se hai dubbi lascia stare.
Ci siamo capiti male allora. Avevo capito che dovevo misurare la corrente....
La caduta di tensione l'ho già misurata sulla resistenza tra valvola alta e bassa. Tutti i valori misurati sono nel post del 2 marzo alle 23,33.

Comunque, sul canale destro mi ritrovo 1,844, mentre sul sinistro 1,61.

Saluti
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 04 mar 2013, 10:15
da gluca
I=V/R ...

però ora hai messo il LED, prima avevi una resistenza sotto.

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 04 mar 2013, 10:40
da franmat
No, i valori riportati sono già con il led montato.
Li riporto a scanso di equivoci:

Canale destro:
- valvola bassa (dove ho eliminato la cella rc e messo il led) 1,769V;
- valvola alta 1,844V.

Canale sinistro:
- valvola bassa (dove ho eliminato la cella rc e messo il led) 1,753V;
- valvola alta 1,61V.


Purtroppo non ho misurato la caduta di tensione che c'era prima con la cella RC sulle due resistenze tra valvola alta e bassa.

Saluti

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 04 mar 2013, 22:35
da gluca
c'è un 0.7mA di differenza tra le due valvole ... NON fa niente! pensi di modificare l'alimentazione digiltale?

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 05 mar 2013, 11:06
da franmat
Se la differenza di 0,7mA è accettabile allora va bene. Al momento, non avendo esperienza e conoscenza approfondita, non sono in grado di valutare quanto sia accettabile la differenza.

A livello di suono non ci sto a capire molto. Ieri sera ho fatto un veloce ascolto e non ho avvertito la fatica d'ascolto del giorno prima. Inoltre, sempre ieri sera, mi sembrava di gran lunga migliore la ricostruzione scenica, oltre che maggiormente a fuoco l'immagine mi ha colpito la scansione dei piani sonori. Mi spiego. Gli strumenti mi parevano messi su piani diversi. Era inoltre apprezzabile maggior profondità.

Per quanto riguarda la scheda digitale sono intenzionato a modificarla. Non ho ancora approfondito bene il tutto.
Dovrei avere un bel trafo da 12v bello possente, diodi sono a posto, occorre capire solo quanto mi costerebbe il resto (alimentazioni shunt e clock migliore).
Magari appena ho le idee chiare vi chiedo consiglio.

Avevo fatto la lista degli interventi anche per capire, con la vostra esperienza, a cosa dare priorità. Non nascondo che mi intriga anche molto migliorare l'alimentazione anodica. Solo che, se decido di seguire lo schema dell'audionote 4 dovrei spendere un bel pò di trafi ed induttanza.
Ho visto il catalogo hammond, 140 euro di trafo e induttanza:
http://www.ebay.it/itm/Hammond-373AZ-ma ... 3a6832c786
http://www.ebay.it/itm/Hammond-193C-enc ... 5d382fe304
Devo inoltre approfondire la storia del CCS.....

Saluti e grazie.
Francesco

Re: Più che audiocostruzione direi autoriparazione, AN DAC3

Inviato: 10 feb 2017, 20:38
da sirnose
franmat ha scritto:
mrttg ha scritto:
franmat ha scritto:
mrttg ha scritto:Forse se chiedi a Diego Nardi forse ha qualcosa.
Ho provato a chiamare NARDI,
mi dice che vanno bypassati ed il tutto non influisce, se non migliora, il risultato sonico......
Boh!!!

forse faccio fare il bypass a Nardi, almeno non ho più il problema del filtro, che a quanto pare ogni 3*2 si rompe...
Se hai lo schema non dovrebbe essere difficile fare questa operazione.
Ciao a tutti.
Volevo solo dirvi che stasera son riuscito a metterci una pezza. Dietro indicazione di Martin Grennall di AN sono riuscito a bypassare i filtri. Non si trattava solo di ponticellare ma occorre cambiare anche un paio di resistenze. Non ci sarei mai arrivato da solo.

Sta di fatto che ora il dac sta suonando, e devo dire anche alla grande nonostante l'età. Veramente ottimo, e nemmeno così pompato in gamma bassa, come lascerebbe pensare la tipologia di apparecchio. Complimenti ad AN

Per il momento me lo godo così com'è. Prossimamente penso di farci qualche lavoretto su. Vi tengo aggiornati.

Grazie a tutti

Francesco
Potresti dirmi quali variazioni oltre al bypass ti sono state suggerite dato che hai nominato anche delle resistenze?

AG