Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificatori
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
nel mio schema c'e' gia' una protezione con un circuitino a transistor, unica nota e' di usare qualcosa a stato solido al posto del rele' per evitare l'incollaggio dei contatti.
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Dove si trovano queste note ? Cmq se uno dovesse fare un'applicazione di potenza anche qui le valvole tornerebbero a battere lo stato solido, ci sono triodi per trasmissione radio che stanno su una mano (di quelli in ceramica) che possono gestire diversi kW con raffreddamento ad aria forzata. Con componenti a stato solido non e' mai facile, la massima dissipazione teorica su un BJT o similari e' di 150 watt... dico teorica perche' poi alla fine ti trovi che la superficie di contatto tra il componente e il dissipatore e' molto piccola e a causa della resistenza termica non ce la fai a tirare il componente, quindi ti trovi a dover usare tantissimi componenti in parallelo.plovati ha scritto:Ti lascio con le tue convinzioni. Segnalo a chi invece fosso un poco più curioso, di cercare tra le application notes di Jim Williams, che non era l' ultimo arrivato in tema di progettazione analogica.pilovis ha scritto: Le valvole lasciamole negli amplificatori
Quando ha disegnato alcuni alimentatori veramente 'rugged' ha scelto di usare le valvole, e si era già nel duemilaqualcosa, se ricordo bene.
- plovati
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Per circuiti di protezione di alimentatori, saccheggerei senza ritegno gli schemi messi a disposizione da HP:
http://www.hparchive.com/
Per esempio uso valvole da parte di Williams:
http://cds.linear.com/docs/Application%20Note/an18f.pdf
Un altro esempio di applicazioni odierne dei grossi triodi si trova nel riscaldamento per induzione a RF. Chi è stato alla Mostra dei 150 anni del triodo organizzata da Filippo a Carnate ha potuto visitare un'azienda che impiega tutt'ora triodi da 20kW in applicazioni nelle quali un circuito a semiconduttori avrebbe seri problemi.
http://www.hparchive.com/
Per esempio uso valvole da parte di Williams:
http://cds.linear.com/docs/Application%20Note/an18f.pdf
Un altro esempio di applicazioni odierne dei grossi triodi si trova nel riscaldamento per induzione a RF. Chi è stato alla Mostra dei 150 anni del triodo organizzata da Filippo a Carnate ha potuto visitare un'azienda che impiega tutt'ora triodi da 20kW in applicazioni nelle quali un circuito a semiconduttori avrebbe seri problemi.
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Piergiorgio
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Tutte le valvole di potenza, necessitano di correnti molto elevate per il riscaldamento dei filamenti, questa e' potenza non utile e abbassa considerevolmente il rendimento totale del circuito, questo aspetto nessuno sembra tenerlo in considerazione .
Se vogliano parlare di gestione di potenze enormi, guardatevi l'alimentazione elettrica delle locomotive, non credo sia a valvole
Se vogliano parlare di gestione di potenze enormi, guardatevi l'alimentazione elettrica delle locomotive, non credo sia a valvole
L'elettronico progetta lo schema, realizza un orrendo montaggio, lo modifica infinite volte, lo chiude in una scatola qualsiasi e si compiace di quanto sia valido.
L'appassionato progetta la scatola, la disposizione dei componenti e le lucine interne, poi cerca uno schema con tante valvole, lo riproduce e si compiace di quanto sia bello.
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Le vecchie locomotive FS avevano il controllo di velocita' e reostato quelle moderne usano il PWM ma si guastano anche piu' spesso e cmq il PWM che pilota quei motori e' progettato per quel carico e sempre quel carico pilota sei tu che non afferri questo concetto. Se devi lavorarci con un'alimentatore da laboratorio tu vuoi che vada e sia affidabile e non vuoi perdere sempre tempo a riparare i guasti dell'alimentatore quando dovresti provare un circuito, quindi se il male e fare un po' di caldo facciamo un po' di caldo, non e' che lo tieni acceso 24/7.pilovis ha scritto:Tutte le valvole di potenza, necessitano di correnti molto elevate per il riscaldamento dei filamenti, questa e' potenza non utile e abbassa considerevolmente il rendimento totale del circuito, questo aspetto nessuno sembra tenerlo in considerazione .
Se vogliano parlare di gestione di potenze enormi, guardatevi l'alimentazione elettrica delle locomotive, non credo sia a valvole
Non credere che le cose moderne siano tutte a risparmio energetico, su internet si sono letti fior di articoli su apparecchiature moderne con alimentatori switching che consumano in standby quasi quanto quando sono accese (una fra le tante la PS3), avevo trovato tempo fa anche delle misure che dimostravano come diversi TV plasma e LCD consumassero piu' energia di un vecchio TV valvolare anni 70 quindi...
Cmq tu ti esci con uno schema di un'alimentatore talmente semplice e banale da diventare all'atto pratico probabilmente quasi inutile perche' non ti permette di dare una tensione ben precisa a quello che si suppone saranno circuiti sperimentali da provare a banco... io mi chiedo se effettivamente hai gia' abbastanza esperienza per fare realizzazioni piu' complesse, inoltre fai supponenze sulla presunta superiorita' assoluta dello stato solido rispetto le valvole senza problabilmente nessuna esperienza sulle spalle in merito. Le tecnologie sono relative, se una cosa e' piu' nuova non vuol dire che sia per forza migliore sotto tutti gli aspetti. Io di IRFxxx BUTxxx strinati ne ho cambiati a sufficienza (e non solo da schemi miei, ma anche da schemi abbastanza seri trovati in rete.) per rompermi le OO prima di fare un'alimentatore da banco a valvole e vivere finalmente felice.
E cmq ti faccio notare una cosa che ti e' sfuggita che tutta l'elettronica di potenza moderna si basa sullo switching e il PWM dove i componenti attivi lavorano come interruttori... cosa ben diversa e' dover lavorare in modo lineare.
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Williams era geniale... c' è un ampli che si potrebbe usare per testare i trasformatori.plovati ha scritto:Per circuiti di protezione di alimentatori, saccheggerei senza ritegno gli schemi messi a disposizione da HP:
http://www.hparchive.com/
Per esempio uso valvole da parte di Williams:
http://cds.linear.com/docs/Application%20Note/an18f.pdf
Plo quale schema dicevi per le protezioni, ho tutto il materiale per farne uno a tubi ma risulta troppo ingombrante... a semiconduttori viene piu contenuto...
Tiziano
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
assomiglia abbastanza al mio, pero' dai le 807 nuuu, per fare un'alimentatore ci sono tanti di quel tubi di riga TV che vanno benissimo (e hanno pure catodi parecchio + robusti)
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
infatti se leggi l'articolo l'ha scritto... ha usato quelle solo perché ne aveva un mucchio "nel cassetto".GizMo ha scritto:assomiglia abbastanza al mio, pero' dai le 807 nuuu, per fare un'alimentatore ci sono tanti di quel tubi di riga TV che vanno benissimo (e hanno pure catodi parecchio + robusti)
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
miii uguale, io piuttosto andavo a comprare delle PLqualcosa che usare delle 807, anche se ne avessi avute un tir intero XD
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Però io avevo anche pensato di farmene uno simile a quello di Pilovis
solo che per avere diverse tensioni in uscita ho previsto dei variac per alimentare l'imput dei trasformatori
me ne sono procurati alcuni (di variac) e come trasformatori ne ho un paio da 220/220 che messi in serie mi farebbero una AC massima di 440v che rettificati SS mi darebbero ~616v DC, se mi serve meno posso escludere un trasfo dalla serie e resto a circa ~308v, se mi serve ancora meno lavoro di variac all'imput e vado ancora giù di tensione
Certo è un approccio un po' datato ma non vedo perchè non potrebbe funzionare anche in questo modo
K
solo che per avere diverse tensioni in uscita ho previsto dei variac per alimentare l'imput dei trasformatori
me ne sono procurati alcuni (di variac) e come trasformatori ne ho un paio da 220/220 che messi in serie mi farebbero una AC massima di 440v che rettificati SS mi darebbero ~616v DC, se mi serve meno posso escludere un trasfo dalla serie e resto a circa ~308v, se mi serve ancora meno lavoro di variac all'imput e vado ancora giù di tensione
Certo è un approccio un po' datato ma non vedo perchè non potrebbe funzionare anche in questo modo
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
quello che mi preoccupa di un'alimentatore fatto a questo modo e' quello che fa quando lo metti sotto carico.
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Beh, certo, stabilizzato non è, nè tantomeno protetto dai corti (i fusibili ci sarebbero in ogni caso)
è un approccio un po' rude, di sicuro non il meglio possibile
peraltro, seguendo l'idea di Pilovis, c'è chi, per laboratorio, usa un trasformatore come questo, nato proprio per questo uso
(adatto al mercato USA - 120v primario)
https://www.edcorusa.com/p/829/tbpwr-hv1-120
comunque esistono anche le versioni a 230v e 240v
https://www.edcorusa.com/p/844/tbpwr-hv1-230
https://www.edcorusa.com/p/845/tbpwr-hv1-240
K
è un approccio un po' rude, di sicuro non il meglio possibile
peraltro, seguendo l'idea di Pilovis, c'è chi, per laboratorio, usa un trasformatore come questo, nato proprio per questo uso
(adatto al mercato USA - 120v primario)
https://www.edcorusa.com/p/829/tbpwr-hv1-120
comunque esistono anche le versioni a 230v e 240v
https://www.edcorusa.com/p/844/tbpwr-hv1-230
https://www.edcorusa.com/p/845/tbpwr-hv1-240
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Re: Alimentatore da banco per prove su valvole e amplificato
Dovresti cmq cambiare il fusibile di volta in volta in base a cosa alimenti, perche' se mi metti un fusibile da 100mA e mi alimenti un circuito con una EF86 per me salta prima la valvola del fusibile se sbagli qualcosa. Per me la mancanza di flessibilita' e' una menomazione talmente grande da non giustificare il risparmio del fare l'accrocchio semplice.kagliostro ha scritto:(i fusibili ci sarebbero in ogni caso)
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