www.audiofaidate.org

Dato che il costo dei trasformatori audio e' diventato proibitivo, in una delle mie solite pazze ho fatto bobinare per prova un trasformatore di alimentazione, da utilizzare come trasformatore audio, utilizzando i seguenti accorgimenti:

1) Pacco lamellare come da figura sotto con isolante di carta tra i due gruppi di lamierini:



2) L'avvolgimento primario e' suddiviso in due sezioni, lo stesso per il secondario, avvolti intercalati secondo il seguente schema:
"prima sezione primario, prima sezione secondario, seconda sezione primario, seconda sezione secondario".
Avrei potuto fare piu' sezioni ma questo schema di costruzione usa avvolgimenti standard (110V e 9V) e riduce di molto i costi del trasformatore (li pago 15 Euro per 40 VA).

Ecco le misure sul trasformatore audio a basso costo con traferro isolato in carta che ho fatto costruire.

Risultati comparativi:

- Trasformatore audio russo che ho in casa (di paragone):

L= 1.3 H (misura a vuoto sul primario @ 1 KHz)
R pri= 72 ohm
Z pri= 3600 ohm
Z sec = 8 ohm (imposta)
C= 37 pf (capacita' tra primario e secondario @ 1 KHz)
P= 40VA equivalente (per capire le dimensioni)

- Trasformatore audio radio anni 50:

L = 4.5 H (misura a vuoto sul primario @ 1 KHz)
R pri= 370 ohm
Z pri= 15000 ohm
Z sec= 8 ohm (imposta)
C= 3 pf (capacita' tra primario e secondario @ 1 KHz)
P= 20VA equivalente (per capire le dimensioni)

- Trasformatore audio mio (avvolgimenti standard 2 x 110Vac primari - 2 x 9Vac secondari):

L = 2.9 H (misura a vuoto sul primario @ 1 KHz)
R pri= 47 ohm
Z pri= 4300 ohm
Z sec = 8 ohm (imposta)
C= 900 pf (capacita' tra primario e secondario @ 1 KHz)
P= 60VA equivalente (per capire le dimensioni)

I valori sono stati misurati personalmente con induttanzimetro e capacimetro digitale.

In questi giorni lo provo su una 807 e vedo come suona

Alcuni fattori di qualita' di un trasformatore audio:

Traferro isolato per limitare la saturazione in CC
Induttanza del primario = elevata
Resistenza avvolgimenti = bassa
Capacita' tra primario e secondario = bassa

per carità, se uno vuole divertirsi a sperimentare non ci sono problemi, ma mi domando il senso di ciò.
voglio dire: ma non è meglio a questo punto un progetto a stato solido? ti costa di meno e ha performance superiori.

...è come quelli che fanno il tiramisù senza mascarpone... perché è più leggero....

PS
con 1nF non vai lontano....

Io sono cosi', mi piace sperimentare

bravo, fai bene allora... ci si diverte un casino.

Ne ho provato un'altro, con la differenza che i lamierini pur essendo come quello sopra (tutte "E" e tutte "I" impaccate assieme) non ha l'isolante in carta nel traferro, pero' e' piu' grosso (80VA), ed e' sicuro che con 6 W in ingresso comunque non satura

Per il resto e' un comune trasformatore 380V-24V 80VA lamierini al silicio.

Ecco i risutati:

L= 6 H (misura a vuoto sul primario @ 1 KHz)
R pri= 67 ohm
Z pri= 2000 ohm
Z sec = 8 ohm (imposta)
C= 370 pf (capacita' tra primario e secondario @ 1 KHz)
P= 80VA equivalente (per capire le dimensioni)

Mi sembra accettabile, che ne dite?

pilovis ha scritto: L= 6 H (misura a vuoto sul primario @ 1 KHz)
R pri= 67 ohm
Z pri= 2000 ohm
Z sec = 8 ohm (imposta)
C= 370 pf (capacita' tra primario e secondario @ 1 KHz)
P= 80VA equivalente (per capire le dimensioni)

Mi sembra accettabile, che ne dite?

Che se lo vuoi usare in SE devi verificare come si comporta con una corrente DC che passa nel primario...
Prova a leggere qualche articolo di Crowhurst:
http://www.scribd.com/doc/22332708/Tran ... ngineering

marziom ha scritto:

pilovis ha scritto: L= 6 H (misura a vuoto sul primario @ 1 KHz)
R pri= 67 ohm
Z pri= 2000 ohm
Z sec = 8 ohm (imposta)
C= 370 pf (capacita' tra primario e secondario @ 1 KHz)
P= 80VA equivalente (per capire le dimensioni)

Mi sembra accettabile, che ne dite?

Che se lo vuoi usare in SE devi verificare come si comporta con una corrente DC che passa nel primario...
Prova a leggere qualche articolo di Crowhurst:
http://www.scribd.com/doc/22332708/Tran ... ngineering

Bello quel link, grazie

Ciao Pilovis,
bello il tuo atteggiamento la voglia di sperimentare

Le induttanze che misuri col il tuo strumento sembrano assai basse... riesci a fare misure con il metodo volt-amperometrico?

Gli impedenzimetri se le induttanze sono di grandi dimensioni leggono delle cose irreali... dipende dal sistema di misura impiegato (non dal costo dello strumento)... una verifica con il metodo VA permette di farsi un idea.

Che ne dici di avere un approccio meno casual nel dimensionamento del trasformatore di uscita? anche farti avvolgere due trasformatori di alimentazione costa come un TA decoroso.
A) La procedura di Giunchi ha anche un programmino.

C) Impiega OPT di Ivo c' è un sacco di documentazione disponibile permette di verdere i risultati in LTspice (ha già nel DB il ferro standard).

D) Ti compri un TUU di seconda mano (c' è gente che lo ha sotto il divano... sono troppo cialtroni per sperimentare con i tubi )

mrttg ha scritto:Ciao Pilovis,
bello il tuo atteggiamento la voglia di sperimentare

Le induttanze che misuri col il tuo strumento sembrano assai basse... riesci a fare misure con il metodo volt-amperometrico?

Gli impedenzimetri se le induttanze sono di grandi dimensioni leggono delle cose irreali... dipende dal sistema di misura impiegato (non dal costo dello strumento)... una verifica con il metodo VA permette di farsi un idea.

Che ne dici di avere un approccio meno casual nel dimensionamento del trasformatore di uscita? anche farti avvolgere due trasformatori di alimentazione costa come un TA decoroso.
A) La procedura di Giunchi ha anche un programmino.

C) Impiega OPT di Ivo c' è un sacco di documentazione disponibile permette di verdere i risultati in LTspice (ha già nel DB il ferro standard).

D) Ti compri un TUU di seconda mano (c' è gente che lo ha sotto il divano... sono troppo cialtroni per sperimentare con i tubi )

Il costo non e' il solo problema, e' anche la voglia di capire, provando cosa succede in pratica utilizzando componenti non specifici per una determinata applicazione.

Conosco le caratteristiche di un trasformatore audio e quello di uno di alimentazione, se tanti anni fa mi hanno dato un diploma in elettronica forse vuol dire che forse qualcosa ho studiato .

Io ho sempre seguito un approccio sperimentale, certamente supportato dalla teoria, ma fondamentalmente basato sul metodo: "provare per credere".

Inoltre non poche volte mi e' capitato di confutare sperimentalmente delle tesi, spacciate per verita' assolute nei vari forum "valvolari", ci sono molti esperti, ma anche molti ciarlatani che credono basti avere un programma di cad elettronico e un simulatore per diventare progettisti.

P.S.: LTspice va bene ma resta pur sempre un modello matematico limitato.

pilovis ha scritto:
Il costo non e' il solo problema, e' anche la voglia di capire, provando cosa succede in pratica utilizzando componenti non specifici per una determinata applicazione.

Conosco le caratteristiche di un trasformatore audio e quello di uno di alimentazione, se tanti anni fa mi hanno dato un diploma in elettronica forse vuol dire che forse qualcosa ho studiato .

Oltre la scuola Radioelettra non sono andato

Inoltre non poche volte mi e' capitato di confutare sperimentalmente delle tesi, spacciate per verita' assolute nei vari forum "valvolari", ci sono molti esperti, ma anche molti ciarlatani che credono basti avere un programma di cad elettronico e un simulatore per diventare progettisti.

P.S.: LTspice va bene ma resta pur sempre un modello matematico limitato.

Lascia perdere i forum il cad suggerito OPT è stato scritto da una persona che i trasformatori li avvolge e ha partecipato all' ETF.

I simulatori come LTspice sono semplicemente strumenti di lavoro come lo è il saldatore.. di supporto al progettista.

Dove si trova quel cad/simulatore? Mi interessa.
Mi interesserebbe anche Tube-CAD, ho scritto a quelli che lo facevano ma non rispondono, devono aver chiuso, anche perche' la pagina dove si acquistava online e' sparita

Io sono relativamente nuovo nelle valvole, l'ho appena studiate a scuola prima che sparissero del tutto, ma allora mi intereressava l'elettronica digitale che stava appena nascendo (1980) e delle valvole non me ne importava "un tubo" .

Ho fatto di mestiere il progettista elettronico e prima ancora il tecnico di laboratorio, forse e' per questo che mi e' rimasta la mania di provare e riprovare .

Debbo comunque dire che questo e' uno dei forum con il piu' alto numero di persone competenti sulle valvole, in effetti qui ho imparato molto e di questo ringrazio tutti voi