Ascolto monofonico

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
sinuko
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da sinuko »

Per prima cosa grazie a Mario, che si è sciroppato 300km per sistemarmi la testina.
Appena arrivato Mario si è messo al lavoro..allego foto con la testina montata sul porta testina.
Poi ha iniziato un meticoloso lavoro di dimatura...anche senza la bilancia è riuscito a fare il lavoro (la casa non ruba...ma nasconde, certo questa volta la bilancia l’ha nascosta veramente bene).
Abbiamo dato inizio alle danze (utilizzando il pre http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... f=1&t=7275 ) , la testina entrava direttamente nel pre senza trasformatore. Un altro pregio di questa testina è che non ha bisogno di Step-UP.
Devo dire che rispetto alla 103 il miglioramento non è poco(non ho avuto apparizioni, comunque il miglioramento è avvertibile) in particolare su entrambi gli estremi di banda. Altro aspetto da non sottovalutare è il rumore di tic-toc . Con questa testina si è notevolmente ridotto, Mario da il merito al fatto che sia mono, io non so dire il perché ma il miglioramento su questo parametro è stato drastico. Insomma per il momento non mi pento della via intrapresa.
Veniamo al DRD costruito da Mario (con il solito tripudio di ferri) e progettato da Gluca. Ottimo. Con tutta onestà non saprei dire se meglio o peggio dello Zaika secondo me il livello è equivalente (magari un pre avrebbe favorito il lavoro del DRD, ma per il momento sono passivo).
Non mi resta che ringraziare nuovamente Mario della bella giornata... peccato che sia dovuto scappare presto ma effettivamente il traffico in questa stagione può essere letale.
Allego anche la foto di come il METICOLOSO Mario trasporta le sue elettroniche!!! (fate caso gli ha messo la cintura).
Ciaooo
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Ciao Paolo
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gluca
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da gluca »

sinuko ha scritto: Allego anche la foto di come il METICOLOSO Mario trasporta le sue elettroniche!!! (fate caso gli ha messo la cintura).
Ciaooo
ed è andata bene ... di solito lascia guidare i preamp.
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da mariovalvola »

Nel mio paesello, l'estate è stagione di feste. Fai fatica a stare in casa per il caldo.
Tra aziende agricole, offerte di vini locali ecc., in una chiesetta vicina a casa, ho potuto ascoltare un quartetto composto da un flauto una violino una viola e un violoncello. C'era anche un mezzosoprano. Ho potuto ascoltare la medesima esibizione due volte (venerdì e sabato) sedendomi una volta negli ultimi banchi della chiesetta e un'altra in quarta fila.
Stando più avanti percepisci, ovviamente , una localizzazione maggiore. Non c'entra nulla però con la iperlocalizzazione delle registrazioni moderne con i soliti impianti che generano un'immagine "scultorea".
E' tutto diverso. Emerge maggiormente una dinamica impressionante e una dolcezza che molti definirebbero eufonica e valvolare.
Domenica sera, clavicembalo e soprano. Lo strumento risultava molto diverso da quello che si ascolta in molti dischi moderni.
Mario
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nullo
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da nullo »

Difficile salvare i dischi moderni, inutili riprese in primo piano, con suoni innaturali e dsposti col panpot senza nessuna particolare attenzione.

Batterie larghe metri, tastiere larghe metri, ecc. e voci assurde con soffi a volontà.
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da sinuko »

nullo ha scritto:Difficile salvare i dischi moderni, inutili riprese in primo piano, con suoni innaturali e dsposti col panpot senza nessuna particolare attenzione.

Batterie larghe metri, tastiere larghe metri, ecc. e voci assurde con soffi a volontà.
Roberto , mi fai un esempio di un disco ( un elenco ancora meglio, magari qualcuno è presente nella mia discoteca) che tu reputi inciso come si deve ? Almeno possiamo ragionare su qualcosa di condiviso.
E percè è inciso bene? Quali parametri ritieni degni di nota rispetto ad altre incisoni?
Ciao Paolo
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stereosound
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da stereosound »

nullo ha scritto:
Batterie larghe metri, tastiere larghe metri...
Capisco il tuo punto di vista! se disponi in un stanza due diffusori distanziati tra loro 3-3,5 metri ed ascoltati, più o meno, alla stessa distanza,allora è possibile che si dilati troppo la dimensione orizzontale.
E' anche vero che ci sono, purtroppo, missaggi esasperati sotto l'aspetto degli effetti ed eccessivamente "panpottati",ma questa ,fortunatamente ,appartiene ad una casistica minore.
Qui torniamo ad affrontare un argomento che spesso viene un po' sottostimato: la corretta disposizione dei diffusori in rapporto al punto di ascolto, tenendo presente ovviamente l'ambiente.
Max
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nullo
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da nullo »

sinuko ha scritto:
Roberto , mi fai un esempio di un disco ( un elenco ancora meglio, magari qualcuno è presente nella mia discoteca) che tu reputi inciso come si deve ? Almeno possiamo ragionare su qualcosa di condiviso.
E percè è inciso bene? Quali parametri ritieni degni di nota rispetto ad altre incisoni?
Domanda opportuna, risposta impossibile :tmi: in parte c'entra anche l'ultimo discorso di Max, collocazione ed impianto ti fanno sembrare osceno ciò che in altri casi può risultare ottimo. A volte nello stesso disco trovo tracce assolutamente incongruenti.

Dinamica naturale e non pompata :up: , strumenti che suonano assieme con livelli coerenti tra loro ottenuti per via del mestiere e del feeling tra musicisti e non per "attenzioni" del fonico :up: , riprese non ravvicinate ( a volte dentro gli strumenti ) con riverberi ambientali naturali e non code false introdotte con artifici :up: ... e via così; spesso in vecchi dischi, il prezzo da pagare è minimo rispetto ai vantaggi che spesso definiamo con il termine omnicomprensivo "naturalezza"

Avete presente l'entusiasmo con cui avete salutato i Mercury living presence?

Spesso ciascuno di noi sacrifica una parte a favore di parametri che ritiene fondamentali, vogliamo la dinamica dell'orchestra sinfonica in casa, o un rapporto fra le varie sezioni credibile davanti a noi. Io una sfera pulsante ( questo è la sensazione che mi da in genere un monofonico), non l'accetto, a meno che non sia corredata da un video, gli occhi che vedono un insieme organico, riescono a farmi accettare "l'ammucchiata sonora".

Suoni stereofonici buttati a caso davanti a te e slegati tra loro, possono essere altrettanto allucinanti, in alcuni casi si percepisce un collage assolutamente incongruente, che penso generi il gran fastidio che descrive Mario.

In ogni caso, non puoi separare disco e impianto, si può far fare bella figura a molti impianti pessimi e brutta a quelli ottimi, basta chiedergli ciò che possono o non possono darti. In ogni caso per capire quello che qualcuno ti offre, occorre tempo e disponibilità ( intendo nel cercare di capire quali filosofie, o scelte tecniche, stiano alla base delle scelte).

Mi spiace se mi ritieni evasivo, ma fin troppe volte abbiamo parlato di come una valvola si inventi qualcosa e faccia diventare magico un suono, o un condensatore faccia magie anch'esso, tante altre volte abbiamo spiegato come un ampli, un cavo o un pre, incidano sull'immagine in altezza, in profondità o larghezza.

Con quel sistema possiamo raddrizzare quadri storti e piegare quelli diritti quasi a nostro piacimento... tu mi chiedi quale quadro risulterà diritto a casa tua, dopo averlo reputato diritto nel mio contesto?

Sarebbe difficile avere un filo comune :smile: se, magari, farai qualche follia di quelle che piacciono a me, potremo divertirci a trovare punti in comune :wink:
Ciao, Roberto

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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da sinuko »

Allora sarò più preciso... nel tuo impainto quali sono i dischi che ritieni meglio registarti (o che rendono meglio).

Cosa vuol dire che rendono meglio? Perchè parli di confusione degli strumenti..sai come erano disposti al momento della ripresa?Mi sembra ovvio che il fonico cercherà di farti ascolatre la sua idea di riproduzione.

Si , alla precedente risposta sei stao molto evasivo e non sono riuscito a capirci molto.

Andando avanti con l'ascolto monofonico, mi sembra che la sterofonia sia un grande effetto speciale (paragonabile ai film 3D, che poi lo si preferisca al 2D è questione di gusti personali.... ripeto mi disturba di più il pensare che il suono di un singolo strumento mi arrivi da due punti nello spazio molto distanti l'uno dall'altro (le due casse) e questo è vero anche per registarzioni con molti strumenti, ...il suono di ogni singolo strumento viene da due punti opposti), questa è come la percepisco al momento.

P.S. Roberto , capisco che può essere importante anche l'impianto e l'ambiente per giudicare una registrazione , ma se ti ho chiesto è perchè ritengo utile sapere quali sono nel tuo impianto e nel tuo ambiente le registrazioni che suonano meglio.
Ciao Paolo
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da nullo »

sinuko ha scritto:
Si , alla precedente risposta sei stao molto evasivo e non sono riuscito a capirci molto.
Rileggilo senza premura :smile:
sinuko ha scritto:
Andando avanti con l'ascolto monofonico, mi sembra che la sterofonia sia un grande effetto speciale (paragonabile ai film 3D, che poi lo si preferisca al 2D è questione di gusti personali....
Ci sono diversi sistemi di vedere in 3D, in ogni caso se si esaspera e si forza con le riprese, si percepiscono evidenti storture, se il fuoco scelto dal registra non è quello che scegli tu quando guardi, percepisci una stortura, se le riprese sono in campo lungo e lo schermo eccede in larghezza il tuo campo visivo, il tutto sembra andare meglio e, ad es. non percepisci i due ambienti, ecc.

Se in stereofonia percepisci una voce ed alcuni strumenti venire da più punti, è evidente che qualcosa non va, se non ci sono scelte deliberate in tal senso, devi sentire una sorgente unica e i vari riverberi distintamente, come devi poter sentire tranquillamente il lungo decadimento del suono una volta cessata la sollecitazione. Alcuni particolari strumenti, non sono però facilmente collocabili in uno spazio specifico, un singolo colpo su un piccolo campanello, ti costringe spesso ad inseguire il suono con gli occhi nella speranza di "vedere" la sorgente per collocarla opportunamente nello spazio.
Ciao, Roberto

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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da sinuko »

[quote="nullo"
Rileggilo senza premura :smile:

[/quote]

OK. :up: Letto e riletto e ho chiarò quello che scrivi.
Confermo la mia domanda.
Quali sono i dischi che nel tuo set-up hanno il rendimento migliore (o ritiene tale)?
Ciao Paolo
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da berga12 »

Aggiungiamo anche che un sistema Mono soffre molto meno dell'ambiente stesso, riflessioni e difrazioni generano molti meno buchi di emissione e cancellazioni o enfatizzazioni, la puntiformità della sorgente la si percepisce anche a bassi volumi,la larghezza della scena non è più un parametro fondamentale...


sul discorso Dischi,incisioni,fonici,chi rende meglio o peggio.........secondo me vi state infilando in un ginepraio senza uscita.

lo stereo è stato un effetto voluto successivamente, altrimenti si è sempre convogliato tutti i microfoni su un'unica traccia e basta...Ogni cosa è Mono, non esiste lo stereo nel suonare uno strumento o cantare. tutti gli elementi in qualsiasi incisione sono mono.

che poi vengano messi a sinistra,destra, o con componente sommatoria, è solo un'artefatto per permettere all'ascoltatore di ricostruire quell'effetto Live, o comunque con dimensioni simili al reale.

da quì ripeto, che tutti i sistemi mono che si rispettino che ho visto, erano tendenzialmente enormi....un mare di vie e molto larghi, tutto per sopperire al problema di cui sopra.
Ciao, Luca
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da stereosound »

berga12 ha scritto: ...Ogni cosa è Mono, non esiste lo stereo nel suonare uno strumento o cantare. tutti gli elementi in qualsiasi incisione sono mono.
che poi vengano messi a sinistra,destra, o con componente sommatoria, è solo un'artefatto per permettere all'ascoltatore di ricostruire quell'effetto Live, o comunque con dimensioni simili al reale.
Luca,
mi duole in un certo senso doverti contraddire... :wink:
La monofonia di per se' è già un artefatto,non esiste la monofonia ragionando in termini "naturali":ciò che viene definito "monofonia" non è altro che la riproduzione di un evento sonoro
utilizzando uno o più microfoni,per l'eventuale ripresa, e registrarne il missaggio su un supporto singolo(una sola traccia) che ne permetta poi una replica(riproduzione) più o meno simile all'originale, ma mai perfettamente paragonabile(soprattutto nel caso di varie emissioni simultanee). Con un unico strumento ,ad esempio, le cose migliorano notevolmente ma con microfono di ripresa molto vicino allo strumento(ma questa è una eccezione!).
Ora è doveroso chiedersi: " come può essere definibile un evento sonoro "!?
Quale sarebbe la miglior tecnica di ripresa ed il miglior compromesso riproduttivo!?
La nostra cultura ci condiziona fortemente e spesso non ci permette di discernere correttamente quella che si potrebbe definire come "realtà"!!!
Non voglio dilungarmi troppo per non essere noioso,ma qui,spesso, si confondono vari aspetti(almeno per il mio modo di intendere la questione).
Max
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da berga12 »

bene, buttiamo tutto nel water perchè nessuno dei nostri sistemi si avvicinerà mai nemmeno lontanamente all'evento originale.

investiamo in biglietti per concerti che è meglio.


non esistono, o non dovrebbero esistere microfoni stereo, il missaggio è un artefatto ma se vai in presa diretta è solo una sommatoria finale su una traccia.
Ciao, Luca
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da mariovalvola »

Ma avete provato i dischi mono in un sistema mono con la testina mono? c'è da rimanerci male. Questo a prescindere dal tipo di ripresa (famosi i dischi rossi della americana Audiophile incisi benissimo ma registrati con tecniche "elementari" oppure i ffrr decca ovviamente più elaborati).
Molte volte, però, la realtà è comunque diversa. E' difficile da descrivere. Gli archi hanno qualcosa di "etereo" che è difficile da riprodurre. E' difficile spiegarlo. Quasi quasi mi faccio prestare un elettrostatico per ascoltare anche così. Ho un ricordo molto vecchio ma molto vivido. La dinamica te la scordi ma c'era qualcosa nel modo di porti la musica che era semplicemente magico.
Il mio discorso, Però, è diverso. Quello che mi ha fatto pensare ascoltando dal vivo venerdì, sabato e domenica, è che la stereofonia serve a poco o , meglio, a nulla.
Me lo sono detto tante volte ma , in questo caso, però, c'erano tutte le condizioni per apprezzarla: pochi strumenti e ascolto ravvicinato.
E' una complicazione enorme per generare un embrione di un effetto che dal vivo è comunque molto diverso. Può piacere a casa il risultato ottenuto. Qualcuno ci si può affezionare. Per me, anche nella migliore delle ipotesi c'entra poco con l'evento dal vivo. Capisco chi si concentra sulla finta tridimensionalità. Sempre si esaspera quello che c'è per compensare ciò che manca. Vale anche per altri aspetti della riproduzione. Ognuno, cerca quello che vuole. L'ascolto è un esperienza personale.
Mario
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da stereosound »

mariovalvola ha scritto: Ma avete provato i dischi mono in un sistema mono con la testina mono? c'è da rimanerci male. Questo a prescindere dal tipo di ripresa (famosi i dischi rossi della americana Audiophile incisi benissimo ma registrati con tecniche "elementari" oppure i ffrr decca ovviamente più elaborati).
Mario capisco i tuoi interventi e li apprezzo!
La mia cultura dell'ascolto della musica riprodotta,come quella di molti altri ,è cominciata con la monofonia dato che sono nato quasi sessant'anni fa.
A 9-10 anni ho costruito il mio primo diffusore "mono"( vari fullrange, ovviamente per uso televisivo) e ne son seguiti altri nel tempo che abbinavo alle varie fonovaligie di allora ed ad alcuni ampli Geloso, a 14-15 anni ho costruito il mio primo ampli a valvole stereo con diffusori a due vie( grande novità riuscire a percepire le sfumature sulle alte frequenze tenendo presente gli scarsi tweeters a cono in commercio)! In precedenza avevo anche realizzato un piccolo Juke box mono con componenti Philips che andava benissimo. Ho avuto anche qualche sporadica esperienza con i 78 giri...
Poi gli anni sono passati sin troppo velocemente tre varie vicissitudini.

Però devo aggiungere che sin da piccolo ho avuto la possibilità di vivere l'esperienza riproduttiva live in quanto mio fratello era un componente di un complesso musicale ed ho avuto l'opportunità di seguire,quindi,
per alcuni anni gli ascolti dal vivo,anche di altri complessi (belli gli anni 60).Ho anche avuto la possibilità di imparare a suonare uno strumento(senza pretese ovviamente). Sono stato nel tempo appassionato di registrazioni live di quartetti e gruppi jazz,orchestre sinfoniche, cori polifonici,organisti ,chitarristi,pianisti. Ho persino varie volte avuto l'esperienza di vivere gli ascolti in un teatro dell'opera con orchestra di 40 elementi...
Questo solo per dire che la condizione "reale" è una esperienza non riferibile: tu hai usato un termine molto appropriato...etereo!...cioè riuscire a percepire il suonoro con il contorno leggero dell'aria che ne rappresenta il mezzo,senza però avere quella sensazione di invadenza/negatività/durezza/eccessiva direzionalità tipica della riproduzione artificiale.
Non è facile trovare aggettivi adeguati!

Nella musica riprodotta vi sono notevoli limitazioni sia che essa sia diffusa in modalità stereo che mono. Per me le due condizioni hanno pregi e difetti ma non mi sento di promuovere una delle due rispetto all'altra per le troppe variabili.
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da sinuko »

Mentre seguo quello che scrivete..
Nella musica riprodotta vi sono notevoli limitazioni sia che essa sia diffusa in modalità stereo che mono. Per me le due condizioni hanno pregi e difetti ma non mi sento di promuovere una delle due rispetto all'altra per le troppe variabili.
sottoscrivo questa frase al 200 %.

questa sera ho ricoleggato il T500MkII .... il confronto con un cambio "veloce" da una configurazione all'altra è stato impietoso. Sia chiaro i Fostex hanno surclassato i JBL anche (direi in particolare) a detta degli amici presenti. Il mono non era il loro mondo, comunque hanno apprezzato una certa naturalezza e nessuna fatica di ascolto.
Ciao Paolo
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da nullo »

stereosound ha scritto:
mariovalvola ha scritto: Ma avete provato i dischi mono in un sistema mono con la testina mono? c'è da rimanerci male. Questo a prescindere dal tipo di ripresa (famosi i dischi rossi della americana Audiophile incisi benissimo ma registrati con tecniche "elementari" oppure i ffrr decca ovviamente più elaborati).
Mario capisco i tuoi interventi e li apprezzo!
Mi associo e, aggiungerei, con curiosi e intriganti indizi, come dischi mono con testina mono e come quel "elementari" :smile:

Che nostri giocattoli abbiano limiti, mi pare indubbio, che qualche possibilità di indagine a portata di mano ci sia, pure.

@ sinuko

visto che proprio vuoi i nomi di qualche disco, ne butto lì tre con caratteristiche diverse ma interessanti, da Amazon le foto e le recensioni

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This review is from: Guitar Forms (Audio CD)
"Moon and Sand" by Kenny Burrell and the Gil Evans Orchestra is one of the most interesting guitar performances with a Latin combo that I have ever heard. The congas are dramatically panned to the left and the small drum kit at the right, giving the sensation of being stuck into the speakers.
The orchestra is in the back, and Kenny's acoustic guitar (recorded unamplified and without any compression devices) is closer to the listener. Rudy Van Gelder's engineering skills give the listener the sensation of being in a nightclub. Reverberation is one of the "key signatures" of the analog Verve Jazz sound in the sixties, in this recorded by Van Gelder at his personal studio.
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This review is from: Rock N Roll With (Audio CD)
Jonathan at (maybe) his most childlike and at yet at the same time his most rockin, rockin in an acoustic fashion that is. I think he might have called it at the time the first all acoustic rock album. Anyway its him and his band in a room with a nice echo playing together with great empathy. This record is all about room feel and the sound of a band playing live, getting it together in a room, like an early rolling stones recording in mono. Its a great album, just look at the cover, how could you go wrong? Nice mastering on the c.d. as well. Recommended.
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This review is from: Tchaikovsky: Ballet Suites - Swan Lake / Sleeping Beauty,Op.66a / Nutcracker (Audio CD)
Tchaikovsky is very prone to schlock. This schlock is at the forefront in the Ballet Suites. But this schlock can be irresistible -- the impetus behind some of the catchiest melodies in the orchestral repertoire. These works are most commonly performed, in concert form, as Suites, though one can find recordings of the complete works, obviously, and I recommend this route as to the best of the three ballets: "The Sleeping Beauty." (The Gergiev | Kirov Orchestra | Philips recording of "The Sleeping Beauty" is excellent.) If one's in the mood for what Tchaikovsky offers up in these works (tunes that stick in your head, basically), this is a great recording of the Ballet Suites. The sound quality and engineering are amazing. The performance by the Vienna Philharmonic (particularly the string section) is flat-out perfect. If these works are for you, this recording is for you.
Ciao, Roberto

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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da UnixMan »

La discussione sulla percezione originatasi in questo thread è stata spostata in un nuovo topic dedicato: http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=9481
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da ut-re-mi »

berga12 ha scritto:non è bene sempre comporre L+R in un ascolto mono che non nasce mono di per se?
si perde tutta quella magia relativa alla profondità,larghezza,relatività,la dinamica tende un pochino a sedersi,l'effetto stereofonico e posizionamento sull'asse X scompare....etc etc...
la coperta è comunque corta, non abbiamo scoperto l'acqua calda...si ascoltava in mono più di 100 anni fa...
ora si ascolta in 7.1 7.2 in 3D e cavolate varie....
l'altalenare tra sistemi moderni e sistemi vintage lo si vede ovunque, nella moda, nelle auto, nelle moto, nell'arredamento etc etc... è il normale ciclo-vita.
Vero! Personalmente ritengo che la golden age dell'ingegneria acustica applicata al domestico sia stata generata periodicamente da questi progetti:
Autore [progetto] (diffusore) - ANNO

Thiele [la TL ha le sue origini nel design del labirinto acustico di Stromberg-Carlson(1930)] (IMF TLS50) - 1945?
Stewart Hegeman [Omni directive single point emission] (Citation X ) - Dicembre 1960
Amar Gopal Bose [direct/reflecting] (Bose 901) - 1968
John Dahlquist [Phased array 5 vie] (DQ 10) - 1972
BBC Design Department [Studio monitor] - (BBC monitor Rogers LS3/5a 15ohm) - 19th febbraio 1974
Roy Allison [dislocazione bassi in ambiente] (Allison One) - 1975
Joseph D'Appolito [Configurazione D'Appolito] (?) - 1980
Renato Giussani [DSR] (ESB 7/06) - 1982

In merito al topic, il mono è perfetto sotto i 100 Hz, più o meno, per motivi fisici.
Di li in sù, le orecchie sono due... e sono il migliore impianto di ascolto!
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Re: Ascolto monofonico

Messaggio da PPoli »

Benvenuto Ut-re-mi.

Violinista di scuola tedesca?
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