Come?
In pratica vorrei utilizzare un secondario per avere una tensione "semplice" e una duplicata, con un assorbimento di corrente molto superiore per la tensione più bassa.
Posso semplicemente prelevare la corrente che mi serve dal riferimento centrale (ipotizzando come riferimento a terra il catodo del C "basso") del raddrizzatore/duplicatore?
Se si devo dimensionare i due C del duplicatore in modo proporzionale al diverso prelievo di corrente per non sbilanciare(?) la tensione duplicata o basta che poi metta su questa un regolatore "che sistema tutto"?
Oppure è possibile mettere un ponte in parallelo al duplicatore (così la maggiore corrente sarebbe raddrizzata ad onda intera)?
In questo caso però non sono sicuro di dove mettere il riferimento comune dei due raddrizzatori.
Ne approfitto per salutare tutti, è un po' che non scrivo, diciamo per impegni diversi.
Grazie!
Un secondario due tensioni
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Re: Un secondario due tensioni
Se le due tensioni devono avere il negativo comune non è possibile usare un solo secondario a meno che non si ricorra ad una rettifica ad una sola
semionda per l'uscita a tensione minore non duplicata.
semionda per l'uscita a tensione minore non duplicata.
Max
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Re: Un secondario due tensioni
Era quello che pensavo/temevo (prima ipotesi). In realtà il fatto di usare una semionda non mi preoccupa molto, a quelle tensioni i C sono piccoli e ne ho da vendere, e potrei permettermi di perdere un paio di volt con un regolatore per avere una CC di qualità equivalente(?) ad un normale raddrizzatore.stereosound ha scritto:Se le due tensioni devono avere il negativo comune non è possibile usare un solo secondario a meno che non si ricorra ad una rettifica ad una sola
semionda per l'uscita a tensione minore non duplicata.
Mi proccupa piuttosto lo stress per il trafo, e quindi i VA necessari, che non so calcolare. Il doppio visto che lavora su una sola semionda?
Ho capito che i trafi li vendono ma avrei tutto in casa . . . .
Grazie!
Ciao, Massimo
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Re: Un secondario due tensioni
La potenza del TA è quella ! raddrizzando ad una sola semionda si polarizza il secondario impedendo di fatto un funzionamento normale. Basta non superare la sua potenza di targa tenendo presente tutte le dissipazioni a valle calcolate in maniera tradizionale,è buona norma però stare almeno un 20% sotto la sua potenza. Se intendi usare un regolatore riesci comunque a ridurre il ripple.mr2a3 ha scritto:
Mi proccupa piuttosto lo stress per il trafo, e quindi i VA necessari, che non so calcolare. Il doppio visto che lavora su una sola semionda?
Ho capito che i trafi li vendono ma avrei tutto in casa . . . .
Grazie!
Questo link ti può essere d'aiuto:
http://www.webalice.it/crapellavittorio/labo/diodi.html
Max
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