Follia pura o .....

Discussioni relative alla componentistica ed accessoristica per autocostruzione audio. Dove trovare materie prime a buon prezzo. Come impiegare i componenti al meglio.
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nullo
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Messaggio da nullo »

Provate a leggere questo.....

http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=35738

Ci sono persone che mi fanno sentir normale, comunque, secondo voi è possibile un dicorso tecnico a supporto, oppure dobbiamo limitarci ai credenti e non....


Ciao, roberto
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

80% psicoacustica, 19% il semplice effetto di aver tolto l'ossido formatosi sui contatti, 1% resistenza del filo del fusibile.

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

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Arge
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Messaggio da Arge »

....Di quei 3D,in quel forum è pieno....
personalmente ritengo che per avere un miglioramento almeno percettibile, e non dettato dalla suggestione (grave male di moltissimi come si definiscono loro,audiofili),bisogna intervenire moooolto più profondamente ,che non la semplice sostituzione di un fusibile.....

purtroppo ho constatato che spesso e volentieri,tali fantasie sono supportate con altrettante fantastiche spiegazioni teoriche....dei grandi....

non posso fare altro che riproporre le due parole di inizio 3D ..... FOLLIA PURA !!!!!!!!!!!


un saluto a tutti da Giovanni
Ciao da JOE
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plovati
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Messaggio da plovati »

La cosa strana è che nessuno ha notato un miglioramento sostituendendo un fusibile da 20 centesimi con uno da 10 :D
Sempre e soltanto con componenti dal costo 10 o 20 volte quelli originali.

_________
Piergiorgio
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tonino60
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Messaggio da tonino60 »

Ricordate quelle piastine (armonix?)che si attacavano alle pareti della stanza di dimensioni 5*5 cm che avrebbero migliorato l'acustica ambientale?Venivano commercializzate qualche anno fa e costavano un occhio della testa,adesso mi pare che siano sparite.
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vexator
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Messaggio da vexator »

Guardate che quello è tutto vero!!!
Non scerzateci sopra, non c'è nulla di folle!
Posso confermare: liquidità, fuoco, trasparenza aumentati, ecc. Sono aumentati anche i bassi.

Se non ci credete chiedetelo a Babbo Natale :D :D :D

Giovanni De Filippo

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Messaggio da MBaudino »

Se non ci credete chiedetelo a Babbo Natale :D :D :D
Si, però non fate come la mia amica Cappuccetto Rosso che il fusibile lo leva e salda un pezzo di filo ( rigorosiamente di argento rodiato) fra i terminali del portafusibile.

Un piccolo contributo relativo all' utilità dei fusibili: avevo comperato un piccolo lotto di trasformatori 25V 1A dalla GB@: pagati forse 1000 Lire alla fine anni '90. Sono stati fermi un sacco di anni. Ieri è venuto il momento di usarli in un sistema di innesco. Tutti, ma proprio tutti i trasformatori avevano l' etichetta invertita, per cui il primario era identificato come secondario ed il filo smaltato di connessione ai terminal era identico per tutti i piedini.......E così io li ho montati, per la fretta senza controlli. Risultato, circa 2000 v teorici all' uscita... due coppie di fusibili defunti ma trasformatore salvo.
Mauro
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Messaggio da mauropenasa »

Ragazzi, tra una risata e l' altra,
qualcuno ha capito dove si trova il fusibile del Gyphon che viene citato ?

No perchè se è quello di rete, mi associo alla bisboccia :D
Ma se per caso si trova sulla sezione finale o peggio, sul uscita altoparlanti, c' è trippa per gatti, ma roba di decine di dB di degrado della THD, non ipotesi...

D. Self, nel suo libro, se ne è occupato in modo abbastanza esaustivo...

ciao


Mauro
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nullo
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Messaggio da nullo »

...tutti invidiosi delle orecchie del vicino ( ovvimente più verdi)...LINGUACCE!!! :D
Ma se per caso si trova sulla sezione finale o peggio, sul uscita altoparlanti, c' è trippa per gatti, ma roba di decine di dB di degrado della THD, non ipotesi...

...intendi sull'alimentazione, quando parli di finali?...se un fuse sull'uscita da quei risultati, che dici dei relè, che normalrmente ci sono?

Ciao, Roberto
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plovati
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Messaggio da plovati »

Il mio non voleva essere un intervento ironico. Sono abbastanza d'accordo con Blaise Pascal quando sosteneva (in tutt'altro ambito e con altre parole) che un po' di conosenza allontana dalla verità, ma molta conoscenza riavvicina alla Verità.

Questa storia del fusibile di alimentazione mi sembra l'occasione giusta per organizzare una prova d'ascolto in reale doppio cieco (fusibili esteriormente tutti uguali, impianto sconosciuto a tutti, commutazioni reali di fusibile e fasulle (placebo), prove svolte in breve tempo e con le stesse condizioni di concentrazione e rumore di fondo, etc. etc.. Chi ci sta? Magari un weekend della prossma estate a casa di Roberto con piadina e bagno finale?

Circa la posizione del fusibile ho sentito storie di gente che cambiava il fusibile di alimentazione su valvolari di pregio sostenendo di sentire un drammatico miglioramento, quando sulla rete di anodica restava il solito fusibile da 10 centesimi. Ma si sa quello che non si vede non c'è... Una evidente conferma di quanto sia necessario depurare ogni prova da qualunque condizionamento psicologico.

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Messaggio da mauropenasa »

Roberto,
ipotizziamo il caso del fusibile (o relè) in serie al uscita altoparlante.

Un contatto di un rele è fatto per gestire in modo ordinario una certo range di corrente, che sia essa alternata o continua. Esso avrà un resistenza di contatto, inevitabilmente, ma causata dalla resistenza finita del materiale di cui è fatto, lunghezza dei contatti, e caratteristiche della superficie di contatto (estensione porosità ecc...).
Visto nelle sue componenti di base, un contatto di rele è perfettamente assimilabile a tutti gli altri contatto meccanici presenti nel circuito ampli spk, quali connettori di uscita, cavo, connettori casse, cavo, connettori singoli altoparlanti ecc...., ovvero da luogo ad una resistenza serie tra il generatore ed il carico. Volendo esisteranno componenti "non lineari", in qualche contatto "sfortunato", ma ascrivibili solo a singole condizioni come particolari ossidazioni ecc..., con un "peso specifico" molto difficile da definire strumentalmente.

Prendiamo un fusibile:
Esso è concepito per lavorare a temperature molto elevate, prossime alla fusione, appunto. Il materiale che lo compone ha una sua resistenza intrinseca, in parte quella da contatto ma la più sostanziale è quella del filamento termo sensibile (altrimenti, senza assorbire un energia non potrebbe fondersi).
In soldoni, dato che un metallo ha la caratteristica di modificare la propria resistenza in base alla temperatura, e lo sbalzo termico in un fuse è di diverse centinaia di gradi, in base alla corrente istantanea del segnale di uscita avremo una particolare resistenza serie, modulata, appunto.

Questo si traduce nel introdurre una modulazione al segnale stesso, perfettamente misurabile con un FFT, e che in prossimità delle correnti massime assume valori di diversi dB maggiori rispetto all' assenza di quel componente.

Sintesi:

se misuri le THD di un ampli con o senza un rele non riesci a vedere differenze superiori a -100dB...

se misuri le THD di un ampli con fuse in uscita, leggi un aumento di THD molto evidente, specie a bassa frequenza e in presenza di forti correnti di picco...

Piergiorgio, la tua idea di provare empiricamente è condivisibile, ma promulgare anche la cultura delle misure, a volte, aiuta a conoscere i fenomeni....

Se gli aumenti di THD causati da un fuse sul percorso di segnale di potenza sia o meno udibile, non ne ho la più pallida idea, anche perchè al contrario di molti ben pensanti presenti, non ho una gran considerazione del mio udito.... 8)

ciao






Mauro
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Messaggio da poluca »

..........Si anche le renne lo hanno sentito!
Guardate che quello è tutto vero!!!
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Posso confermare: liquidità, fuoco, trasparenza aumentati, ecc. Sono aumentati anche i bassi.

Se non ci credete chiedetelo a Babbo Natale :D :D :D

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Originally posted by vexator - 06/05/2006 :  09:26:57
Un saluto.
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Messaggio da vexator »

Se un ampli (o sistema di riproduzione) presenta una differenza fra prima e seconda armonica pari a 100dB oppure pari a 80dB l'orecchio/cervello non se ne accorge per niente.
Supponiamo che il fusibile sul cammino del segnale possa abbattate la THD di ben 20dB... cmq sarebbe poco o niente avvertibile.
La THD influisce sull'ascolto in modo sensibile e immediato quando è molto alta.
Sistemi di riproduzione con bassissime distorsioni (basse THD) danno dopo ore e ore d'ascolto la sensazione di poca stanchezza, limpidità ed equilibrio. Ma questo solo dopo un'ascolto rilassato e prolungato e di certo non dopo pochi istanti e con un pregiudizio psicologico.
Quello che voglio dire è che per apprezzare la qualità sonica di un dispositivo bisogna averlo a casa propria, ascoltarlo in modo rilassato e soprattutto tirare le somme dopo molto tempo.
Io nel mio piccolo tendo sempre a fare misure e a migliorare il più possibile tutti quei particolari che si traducono in numeri su uno strumento, e il tutto porta sicuramente ad una migliore qualità sonora. Ma fare una modifica e poi mettersi ad ascoltare non so quanto possa essere sostanzioso.
Tante sfumature, tanti dettagli avvertibili in fase d'asolto si hanno dopo una buona progettazione, questo è ovvio; ma questa qualità d'ascolto così elevato non si ha dopo una prova di poche decine di minuti.

Giovanni De Filippo

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Messaggio da plovati »

Si ma attenzione a usare la THD come discriminante tra il si sente e il non si sente. E' altrettanto importante, se non di più, la sua distribuzione spettrale, la distorsione di intermodulazione statica e dinamica, l'andamento in frequenza delle componenti di distorsione e probabilmente (su questo la teoria dice di no, ma...) la relativa fase, il comportamento al clipping e la distorsione in funzione della potenza.

Insomma, sarebbe molto meglio dare la funzione di trasferimento che le assomma tutte e è molto più chiara da interpretare. Ma qui ci sarebbe materiale per un altra discussione.

_________
Piergiorgio
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Messaggio da mauropenasa »

D' accordo con Piergiorgio e Giovanni, cioè:

- giusto limitare le THD "gratuite" in fase di progetto

- non neccessariamente una THd più o meno elevata (se di basso valore assoluto) è "udibile". Diciamo che "quel che non c' è" è un fattore in meno...

- Il sunto generale dipende in toto da tutta la sua funzione di trasferimento, per cui le THD statiche non necessariamente sono "tutto". Molti elementi in regime dinamico o ritenuti secondari, come variazioni dinamica di impedenza di uscita e altri fattori legati alla funzione globale, possono dare luogo a vissuti acustici diversi da quelli ipotizzabili

ciao



Mauro
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Messaggio da PPoli »

Chi ci sta? Magari un weekend della prossma estate a casa di Roberto con piadina e bagno finale?
Io sono convinto che le differenze prodotte dal fusibile di alimentazione le sento solo se me lo infilo o me lo tolgo dalle orecchie (e forse neanche così)

...però ho idea che invece le differenze tra l'impianto di Roberto e il mio le sentirei...sigh! :(
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Messaggio da mauropenasa »

OT:
Piergiorgio,
rileggendo la tua proposta di ascolto incrociato ecc... mi sovvengono alcuni dubbi sul metodo, stile CICAP.
Ovviamente, dal punto di vista scientifico tutto giusto, confronto cieco e quant' altro, ma una cosa che no so bene come considerare è il discorso di usare un sistema non conosciuto dagli astanti.

Mi spiego:
Secondo me, per riconoscere differenze acustiche (minimali) in quelle condizioni serve avere una sorta di "orecchio assoluto", per capirci come Mozart e pochi (anche contemporanei) eletti...

Mi viene da pensare che la perfetta assuefazione alle caratteristiche di un sistema è un elemento primario per "sentire" differenze acustiche, visto che sembra che il nostro sistema uditivo esegue una sorta di elaborazione comparativa tra il "vissuto passato" e quello "presente".
Se non hai un vissuto "passato", sufficientemente solido, come fai a fartene uno "presente" ?

PS: ovviamente vale per tutto, non certo per difendere aspetti estremamente vaghi come potrebbe essere un fuse sulla rete....

ciao


Mauro
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Messaggio da Giaime »

Ma non è che tutti questi miglioramenti derivano dal lavoro "meccanico" a cui sono sottoposti i fusibili quando li si sostituisce? Non può essere dovuto all'ossidazione dei contatti e basta, almeno in parte maggioritaria?

Poi penso anch'io che una resistenza variabile e nonlineare lì non faccia bene, e fa peggio ancora se nell'uscita dell'amp piuttosto che nell'alimentazione...

Edit: sembra che anche Pass la pensi così
http://www.videohifi.com/forum/topic.as ... C_ID=36135

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

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Messaggio da Olimpia »

Io mi chiedo una cosa, ma prima di esprimere un giudizio negativo sui fusibili "speciali" li avete almeno provati?
Oppure ne parlate male "a prescindere"... :evil: :evil:

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
Ciao,
Silvano Sivieri
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Messaggio da mauropenasa »

Fermo restando che credo di essere intervenuto anche troppo, in una discussione di questo tipo (poco tecnica...), quelle che noto è che c' è un gran parlare di questo fenomeno ma nessuno esplicita la posizione esatta di questi fusibili incriminati, il tipo di fusibile e sue dimensioni, il modello del contatto....

Dal punto di vista strumentale è già una conquista riscontrare variazioni di THD a bassa frequenza su fusibili direttamente inseriti sul percorso del segnale audio, in particolare quello di potenza.
Come dicono alcuni, anche dopo la misura, non è facile dimostrare l' udibilità di una variazione strumentale anche vistosa.

Se i fuse sono nei rami DC del PSU (classico), a seconda della topologia è possibile ancora rilevare qualcosa, in termini strumentali, ma non sempre.
Io ad esempio non amo affatto i fusibili in quella posizione, non fosse altro che per una resistenza serie che annulla gran parte delle tecniche di controllo della stessa, oltre ai soventi anelli di NFB locale che tale resistenza serie ai dispositivi può creare, con l' aggravante della non linearità di tale resistenza.
Non mi stupisce che Pass possa conoscere quei problemi, tutte le protezioni degli Stasis si basano sui fuse, che tra l' altro si ritrovano proprio sugli emitter della batteria di potenza "stasis"....

Di norma però, questi sono problemi della fase di progetto, e si ipotizza che un lavoro con o senza fuse sia stato verificato per le massime prestazioni, quindi con rilevanza "fuse si /fuse no" nulla, almeno strumentalmente....

Per ultimo, i fuse sulla rete, o comunque a monte del PSU, oppure i casi limite delle ossidazioni dei contatti.
Queste dinamiche sono molto più aleatorie.
Gli effetti di ossidazione possono variare moltissimo, in particolare in base alle correnti e andamento di esse (DC o AC), ma si va nel inponderabile.

Anche un fulmine sul tetto è "udibile", anche perchè ti salta in braccio l' ampli, ma non lo metterei nei problemi audiofili... :D
Cosi come non mi metterei a pulire i contatti dei fuse periodicamente per migliorare il suono....



ciao





Mauro
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