Stadio d'uscita per dac pcm 63k

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

A cosa serve la de-enfasi sull'uscita?

Saluti termoionici
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Giaime Ugliano

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Giaime Ugliano
drews
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Messaggio da drews »

Il tuo convertitore è autocostruito o no ?
Interessante questo articolo appena trovato di interesse generale.
Saluti a tutti.


http://www.fortunecity.com/rivendell/xe ... asfda.html



Originally posted by tonino60 - 20/04/2006 :  22:23:44
Il mio dac non è autocostruito, ed utilizza 4 ne5532 e la circuitazione è simile per non dire identica a quella inserita nel datasheet del pcm63.
tonino60
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Messaggio da tonino60 »

Pensavo che ci fosse più interesse verso i convertitori zero oversampling.!! :) :)
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

Ciao Tonino,
non so se devo sentirmi "parte in causa" in questo argomento, per via del mio itervento critico.

Per quel che mi riguarda, non nutro grandi interessi verso i circuiti "elementari" senza oversampling, benche essi sembrino molto ben considerati.
Per i meno avvezzi al problema, diciamo che dietro a questi "paroloni" come "sampling" "oversampling" "filtro digitale" non si nasconde altro che delle elementari regole di "ricostruzione temporale" di un segnale sinosuidale, che tra le caratteristiche principali che ha ha di essere "ripetitivo" e quindi ricostruibile su base matematica.
Bene, un segnale "no-oversampling" ha teoricamente un seno a 20Khz formato da 2 sample digitali, che in base al segnale assumono un valore di ampiezza e "posizione temporale" qualsiasi, in una ipotetica forma d' onda sinusoidale. Per ricostruire una forma d' onda con una coerenza di ampiezza e di forma simile all' originale serve un circuito con una "costante di tempo" ben delimitata e precisa (la stessa prevista in fase di campionamento), che eccitato dal flusso di segnali digitali dia una coerenza temporale al tutto.
detto cosi sembra ancora difficile, ma in realtà la cosa è molto semplice ( concettualmente);
si pensi ad un sfoglia per biscotti:
- in fase di campionamento, uso uno stampino per dolci a forma di stella, dò una forma ai "biscotti" li preparo e li metto in una scatola a forma di stella.
- in fase di riproduzione, devo "estrarre" i biscotti dalla scatola, ma per ottenere lo stesso risultato mi serve uno stampino analogo, perchè se ne uso uno quadrato o tondo perderei le caratteristiche di cottura (pardon, di campionamento... :D ).
Scusate per il paragone terrificante, ma non tutti quelli che si approcciano a questi problemi sono dei matematici o degli elettronici ferrati... :oops:

Detto questo, diciamo che il nostro stampino, per essere efficace a 44.1khz, deve avere una capacità di filtratura quasi ideale, perchè dovrebbe essere flat a 20Khz e almeno -90dB a 44Khz, che tradotto in termini matematici od elettronici da luogo a "rogne" enormi. Viceversa, come moltissime soluzioni esoteriche fanno, si accetta un -3dB a 20Khz e -50-60dB di "spurie" ad ampio spettro oltre i 44Khz, che non è propriamente una scelta "high end"...

Se usi un oversampling (ma anche un "filtro digitale" comunemente detto), aumenti in modo sostanziale il numero di campioni digitali, introducendo dei "campioni fittizi" ad andamento coerente con quello originale, in genere aumentando la frequenza di campionamento del dac di uscita. Come dire, sposti "il problema" della "costante di tempo" molto più lontana dalla banda audio, ed automaticamente la ricostruzione del segnale analogico si ottiene con pendenze del filtro molto più blande, e conseguente migliore linearità, quantomento nelle sezioni analogiche....

In sintesi:
Per la mia modesta conoscenza, associare un "no-oversampling" a circuiti analogici "elementari" rappresenta quanto più di peggio possa esistere in termini di "coerenza" con il segnale originale. Seppoi questa tecnica da luogo, per ragioni molteplici ed a volte complesse, ad un "suono soppraffino", questo va più cercato nel mondo della psicoacustica, più che dell' elettronica o della matematica.
Io credo che queste tecniche prendano piede perchè molte soluzioni di oversampling si basano su PLL e altre tecniche efficaci ma in qualche misura "aggressive" rispetto alle sfumatura analogiche richieste, in parte per problemi di Jiitter in parte perchè lo "streaming" digitale ordinario lascia abbastanza a desiderare, specie in termini di precisione di modulazione/demodulazione....

Ovviamente non dispongo ne della cartina di tornasole ne delle ricette ideali per questo problema, diciamo che sono "scettico" rispetto ad approcci che ritengo veramente superficiali e primitivi....

ciao

Mauro
drews
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Messaggio da drews »

Detto questo, diciamo che il nostro stampino, per essere efficace a 44.1khz, deve avere una capacità di filtratura quasi ideale, perchè dovrebbe essere flat a 20Khz e almeno -90dB a 44Khz, che tradotto in termini matematici od elettronici da luogo a "rogne" enormi. Viceversa, come moltissime soluzioni esoteriche fanno, si accetta un -3dB a 20Khz e -50-60dB di "spurie" ad ampio spettro oltre i 44Khz, che non è propriamente una scelta "high end"...
Vorrei cercare di capire un po meglio.
Da un dac senza oversamping in teoria dovrebbe uscire la banda da 20Hz a 20kHz e una serie infinita di sue copie centrate sulla f di 44.1Khz.
In pratica dovremmo avere il segnale originale fino a 20Khz poi spurie vari ripetute da 24.1kHz a 64.1kHz, 68.2kHz a 108.2kHz, e così via.
Se consideriamo poi che il nostro orecchio è un filtro passa-basso naturale oltre i 20Khz, il filtro analogico servirà solo per potreggere i tweeter in primis e gli stadi di amplificazione dopo il dac, in quanto i segnali sopra lo spettro audio potrebbero innescare distorsioni varie.

Quindi è necessario cominciare a tagliare sicuramente da 20Khz ma non è necessario avere pendenze enormi, dopo i 20db di attenuazione possiamo ignorare tutto credo.
Se usi un oversampling (ma anche un "filtro digitale" comunemente detto), aumenti in modo sostanziale il numero di campioni digitali, introducendo dei "campioni fittizi" ad andamento coerente con quello originale, in genere aumentando la frequenza di campionamento del dac di uscita. Come dire, sposti "il problema" della "costante di tempo" molto più lontana dalla banda audio, ed automaticamente la ricostruzione del segnale analogico si ottiene con pendenze del filtro molto più blande, e conseguente migliore linearità, quantomento nelle sezioni analogiche....


Se si usa l'oversampling però invece di usare la f di 44.1, andiamo ad usare una di 44.1 x n a seconda del fattore di campionamento.
Quindi diviene sicuramente tutto più semplice però questo è un processo di signal processing e quindi che va a cambiare il messagio originale comunque.

E' corretta questa interpretazione?

Grazie
Andrea
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

Vorrei cercare di capire un po meglio.
Da un dac senza oversamping in teoria dovrebbe uscire la banda da 20Hz a 20kHz e una serie infinita di sue copie centrate sulla f di 44.1Khz.
In pratica dovremmo avere il segnale originale fino a 20Khz poi spurie vari ripetute da 24.1kHz a 64.1kHz, 68.2kHz a 108.2kHz, e così via.
Se consideriamo poi che il nostro orecchio è un filtro passa-basso naturale oltre i 20Khz, il filtro analogico servirà solo per potreggere i tweeter in primis e gli stadi di amplificazione dopo il dac, in quanto i segnali sopra lo spettro audio potrebbero innescare distorsioni varie.

Quindi è necessario cominciare a tagliare sicuramente da 20Khz ma non è necessario avere pendenze enormi, dopo i 20db di attenuazione possiamo ignorare tutto credo.
Beh, vi sono alcune grossi errori di valutazione, nella tua disamina.
In primo luogo la "serie speculare" delle modulazioni non si presenta precisamente a quelle specifiche frequenze, ma sarà una serie di bande parallele (speculari appunto) centrate su multipli della frequenza di campionamento, 44.1Khz, per cui non è che "serva liberarsi" di armoniche a 24khz, la prima fondamentale da gestire diventa la portante a 44.1khz...
Cio nonostante, non si può agevolmente stabilire che se la portante si assesta a qualche decina di dB sotto la banda audio il problema non si pone.
In primo luogo resta il problema delle "costanti di tempo" che servono per ricostuire un segnale decente. Per la cronaca, una seno ricostruita a soli 20 dB dalla portante, assume una THD estremamente elevata a causa della distorsione da "fattore di forma" distorto. In pratica la THD del segnale di uscita è molto vicina al valore di attenuazione della frequenza di campionamento, per cui se essa è minima, anche la thd totale a sarà elevata. Certo, si parla di THD e IMD in banda ultrasonica, nel senso che tutte le componenti armoniche sono in banda non udibile. Ciò nonostante, i sistemi di riproduzione audio saturano molto facilmente a quelle frequenze, con conseguente immissione massiccia di IMD (armoniche da intermodulazione, che combinate possono ampliarsi a tutta la banda audio).
Oltre a questo, sembra che anche in banda ultrasonica le IMD possono essere percepite come "fastidio di ascolto" . Per ultimo, il TW distorce già di suo, specie di intermodulazione, se viene a trovarsi "saturo" di elementi ultrasonici....
Se si usa l'oversampling però invece di usare la f di 44.1, andiamo ad usare una di 44.1 x n a seconda del fattore di campionamento.
Quindi diviene sicuramente tutto più semplice però questo è un processo di signal processing e quindi che va a cambiare il messagio originale comunque.
Per oversampling si intende appunto di andare a lavorare con i dac a frequenze multiple di quella standard.
Il problema "purista" non si pone. Cioè, non si pone per il fatto che se si accetta di lavorare nel dominio digitale, si accetta neccessariamente tutta la teoria che ne regola le operazioni. Se si rispetta la teoria di fondo, si rispetta anche il segnale. La manipolazione digitale dei segnali ha come unico limite il grado di approssimazione degli algoritmi impiegati.
"signal processing" è anche, e di fatto, il processo di conversione.
I progettisti, negli anni, hanno affinato le tecniche di oversampling proprio per mantenere il più possibile i problemi nel dominio digitale, in modo di limitare al massimo che il processo di conversione, una volta in ambito analogico, possa influenzare eccessivamente il segnale originale.

ciao

Mauro
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Messaggio da drews »

Ok ora mi è più chiara la cosa, però mi sembra che ci sono due concetti che ho quotato qui sotto che mi sembrano un po contradditori:
Certo, si parla di THD e IMD in banda ultrasonica, nel senso che tutte le componenti armoniche sono in banda non udibile. Ciò nonostante, i sistemi di riproduzione audio saturano molto facilmente a quelle frequenze, con conseguente immissione massiccia di IMD (armoniche da intermodulazione, che combinate possono ampliarsi a tutta la banda audio).
Quindi in sostanza in un dac senza oversampling c'è una massiccia dose di distorsione, più o meno attenuata, in banda ultrasonica che si vanno ad introdurre in gamma audio.
Oltre a questo, sembra che anche in banda ultrasonica le IMD possono essere percepite come "fastidio di ascolto" .
Però scusa in un dac senza oversampling questo fastidio di ascolto non c'è, anzi è esattamente il contrario.

Grazie
Andrea
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vexator
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Messaggio da vexator »

all'uscita del DAC c'è un segnale tempo-discreto, cioè dei capioni (valori di tensione) del segnale originario nell'istante di campionamento.
Dunque, per avere un segnale tempo-continuo (come tutti i segnali in natura) devi interpolare quei punti. L'interpolazione può essere di vari modi, ordine zero, uno, due... con ordine zero ottieni un segnale tutto squadrato (a gradini), di ordine uno ottieni un segnale spezzettato (i punti vengono uniti con un segmento), via via cresci con l'ordine ottieni un segnale meno squadrato (senza punte - i punti vengono uniti con archi).
Aumentare l'ordine del polinomio d'interpolazione significa aumentare l'ordine del filtro passa-basso (filtro ricostruttore).
Quindi come si può vedere, aumentare l'ordine del filtro significa aumentare la qualità della ricostruzione del segnale.... ma.... un filtro di ordine elevato avrà un numero di poli molto alto e quindi con una fase lontanissima dall'essere lineare.
Una soluzone a questo è il filtraggio digitale, ovvero l'oversampling. Un filtro digitale ho fase lineare!
Il sovracampionamento consiste nell'aggiungere compioni nulli fra i camioni veri e quindi il risultato è un aumento della frequenza di campionamento. Questo causerà l'aumento della distanza fra la ripetizione degli spetri e quindi anche un semplice filtro passa-basso basterà per ricostruire correttamente il segnale.

Tecnicamente il sovracampionamento è una cosa nettamente migliore, non capisco perchè molti si ostinano a preferire il "purismo".

Giovanni De Filippo

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Messaggio da mauropenasa »

Ecco una spiegazione più sintetica degli elementi alla base del mio scetticismo... (quella di Vexator)
Il concetto di "fase lineare" è uno dei vantaggi delle tecniche di interpolazione digitale alla base del "sovracampionamento".

Gli scalini più o meno variegati descritti da Giovanni, visti su un FFT, sono semplicemente delle distorsioni armoniche ad ampio spettro... ad ognuo le debite conclusioni...

Vero è che molti dac incorporano un semplice filtro PB analogico, per cui si tratta pure di distinguere da caso a caso...

ciao

Mauro
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Messaggio da tonino60 »

Penso che l'unica soluzione sia quella di provare a modificare i nostri cd player e convertitori ,e ascoltare la tecnica zero oversampling,usata da Audio Note in tutta la serie dei suoi convertitori a\d.
Puo' essere un occasione per 'rinnovare' all'ascolto lettori che usiamo da anni .Fra l'altro in questo momento comprare un lettore 'buono' puo' essere una scelta difficile,per il dubbio sui nuovi formati ad alta risoluzione,audio dal pc,..ecc. Al momento io ho solo cd.
Ho avuto molti dubbi all'ascolto di lettori multistandard di fascia media ,che andrebbero comunque modificati o abbinati a un convertitore esterno(jitter,costo del cavo digitale,ecc).Mi sembra che il mio lettore Ead vada molto meglio.
Con i soliti problemi delle meccaniche e dei laser che dopo un po' di anni fanno le bizze(i lettori economici chissa' poi quanto dureranno..)
Un po' di valvole le abbiamo tutti in casa...Io ho solo bisogno di un trasformatore piccolo per alta tensione da poter inserire all'interno del cd player!Devo trovare qualcosa di adatto e appena ho un po' di tempo..
Buon ascolto a Tutti.
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Messaggio da vexator »

ma l'hi-fi perchè deve necessariamente costare tanto per essere buono?


Giovanni De Filippo

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Messaggio da mauropenasa »

Ho io la risposta, Giovanni:

Perchè le (poche) persone che sono in grado di progettare "qualcosa che ha un senso" in audio sono talmente poche che si fanno pagare bene, per cui i costi di produzione (piccola o grande che sia) salgono, oltre al fatto che di conseguenza pure il distributore viene "selezionato" ( e quindi raddoppia il prezzo ad ogni passaggio) in modo di lavorare in una "nicchia sufficientemente redditizia"...
(Tra l' altro, se non costa non è "di grido" per cui non "assurge al rango", commercialmente parlando...)

Resta, per i DIYs, la possibilità di saltare vari passaggi, ma col cavolo che i nostri progettisti di grido "regalano" dei progetti analoghi a quelli commerciali, come prestazioni.
Ne consegue che la gente si arrangia alla ben e meglio, "taroccando" un CDplayer usato da 50 euro con 2 valvole.

D' altronde, la tecnologia usata da Wadia, M. Levinson e altri grandi nomi non potrà mai essere alla portata di lavori dedicati ai DIYs, (le persone in grado di sviluppare in proprio gli algoritmi digitali di una elaborazione completa sono qualche decina al mondo...), per cui non resta che inventarsi l' acqua calda.

Fa bene pensare che una schedina industriale in bachelite monofaccia da 10 euro montata in una meccanica di plastica, ma con una aggiunta di 2 valvole diventa un Wadia, ma non è cosi, nel bene e nel male.
Si può ottenere un risultato tutto sommato piacevole, e pure buono, dato che appunto la tecnica alla base della masterizzazione è ampiamente superata dalla tecnologia dei CDpl di grido, per cui in molti casi si ha una forma di "rindondanza" inutile, nel Wadia di turno...

In sintesi, secondo me, senza un minimo di investimento di base, non si ottengono risultati degni di considerazione. In alcuni casi, l' investimento è più in ricerca che nel materiale, ma da qualche parte un "p**la" che ci mette del suo, sia economicamente che intelletualmente, c' è sempre, con buona pace per l' economicità....

ciao


Mauro
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Messaggio da tonino60 »

Ma secondo me ,praticone dell'autocostruzione, i diy sono fortunati perche' possono fare sicuramente buone cose e avere il privilegio di poter tenere più elettroniche da ascoltare alternativamente (quando ci si è stufati si cambia ..) senza fissarsi sulla perfezione del proprio impianto, come fanno gli audiofili.
Per l'elettroniche mettendo appunto ,veramente ,un amplificatore classico a valvole con uno schema di trent'anni fa con una buona componentistica si ottengono ottimi risultati senza cercare nessuna cosa nuova con lo stato solido(molto più difficile da far suonare altrettanto bene),come invece potrai essere interessato tu Mauro,progettista di professione.
E i monotriodi allora, più elementari di così.Che sono tutti scemi gli audiofili che li usano con schemi degli anni trenta!!
Ritornando agli zero oversampling dac, Audio note li usa sui prodotti relativamente economici fino a cose da trentamila euro.
Anche qua',sono tutti sordi e fessi quelli che ascoltano i convertitori zero oversampling perche troppo semplici progettualmente?

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Messaggio da riccardo »

Tonino, fai una cosa: metti a punto al massimo il tuo sistema perfezionando i componenti che hai. Quando a detta tua e dei tuoi amici un poco più pratici sentirai di aver raggiunto la massima resa, piglia un lettore su EbAY e con due pezzi di filo fatti stà prova NO OS.
Se il tuo sistema è a punto, credo che il letttore modificato finisce nella spazzatura nel giro di mezza giornata...
NOn mi credi?
Sono opinioni. Ma vorrei ricordare che un CDP è tale in quanto standardizzato e codificato nel disciplinare tecnico denominato RED BOOK.
un lettore NO OS, dal punto di vista tecnico, non solo non è un CDP, ma è anche una chiara, incontrovertibile, aberrazione tecnica. Vuol dire incrociare un chiuaua con un pompelmo, in soldoni.
Chi fa qualcosa di valido in termini di NO OS progetta periferiche di sana pianta...
AUDIONOTE usa quell'espediente solo sulle serie di basso livello, poi quelli per campare devono vendere, differenziarsi, devon far sembrare che c'è ricerca alla base, devono inventare mode, mica mettere delle cose a casa propria per ascoltare musica a suo personale...
Sbaglio?
:-)

Ma secondo me ,praticone dell'autocostruzione, i diy sono fortunati perche' possono fare sicuramente buone cose e avere il privilegio di poter tenere più elettroniche da ascoltare alternativamente (quando ci si è stufati si cambia ..) senza fissarsi sulla perfezione del proprio impianto, come fanno gli audiofili.
Per l'elettroniche mettendo appunto ,veramente ,un amplificatore classico a valvole con uno schema di trent'anni fa con una buona componentistica si ottengono ottimi risultati senza cercare nessuna cosa nuova con lo stato solido(molto più difficile da far suonare altrettanto bene),come invece potrai essere interessato tu Mauro,progettista di professione.
E i monotriodi allora, più elementari di così.Che sono tutti scemi gli audiofili che li usano con schemi degli anni trenta!!
Ritornando agli zero oversampling dac, Audio note li usa sui prodotti relativamente economici fino a cose da trentamila euro.
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Originally posted by tonino60 - 29/04/2006 : 12:49:51
Saluti

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Riccardo
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Messaggio da mauropenasa »

Vedi, Tonino, non è tanto un fatto di essere o non essere "scemi", o di livello di competenza "amatoriale".
Diciamo che il DIY, appunto, si costruisce quello che trova, cioè quello che gli viene dato in pasto dai progettisti, vuoi perchè il brevetto è andato (tutti i brevetti tecnologici hanno una scadenza oltre la quale non sono prorogabili) o perchè semplicemente al tipo gli va di rendere pubblico il suo lavoro.
In questo non c' è nulla ne di bene ne di male, semplici scambi culturali, come succede in questo forum.
Quindi, per quel che riguarda la prima parte della tua analisi, non ho nulla da obbiettare (in campo audio, in fondo, pure io mi ritengo un DIY...).

Poi, che dire, se uno copia uno stadio di uscita Audio Note, lo adatta al suo lettore, e si trova bene, tanto di cappello....

Diciamo che i miei riferimenti tecnici sono molto lontani da questo tipo di soluzioni, dove sembra che basta metterci un triodo e sei "high end".
Negli schemi che vedo non c' è nulla di originale salvo il fatto di "violentare" la sezione analogica con stadi I/U passivi seguiti da normali amplificatori di segnale, peraltro dotati di celle filtranti di ordine inadatto, specie se a campionamento standard.
Suona bene ?
Buon per Audio Note ed i suoi clienti...

PS: anche in merito alle perplessita di Andrea sulle THD udibili o affaticanti: Una distorsione elettrica non ha nulla a che vedere con una "distorsione acustica" in senso stretto, cioè vissuta come affaticamenti, stridore o altro. Ovviamente esistono situazioni di THD o IMD elettriche in grado di generare quei fenomeni acustici (come uno stato di clipping) ma non vi è una correlazione diretta tra le 2 grandezze. Se cosi fosse, sarebbe "inascoltabile" qualsiasi ampli SE a triodi, per esempio...
Le distorsioni hanno un effetto acustico vissuto sia in modo additivo, per cui il suono "sembra" più eufonico ed aperto, che sottrattivo, per cui si notano delle "velature" incomprensibili. D' altronde, molte forme di equalizzazione, si basano "sull'arricchimento od impoverimento armonico".
Il problema è che un sistema di riproduzione, dove possibile, dovrebbe cercare di mantenere integre le condizioni originali, non equalizzato a piacere.
Se la chiave di lettura sta nelle equalizzazioni, siano esse basate sulle armoniche pari di un triodo, o sulle dispari di un dac o stadio a BJT, allora non ha senso lavorare sui singoli apparecchi, si compra un compattone e ci si concentra su una sorta di Harmonyzer dedicato alla "correzione"...

ciao



Mauro
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Messaggio da tonino60 »

Scusate ,ma mi sembra che la discussione si sta spostando forse perche' tra noi nessuno ha provato i dac zero oversampling.!! :D :D
Invito ad intervenire persone che l'hanno sperimentato praticamnete.
Mauro sono daccordissimo su questo:

''Il problema è che un sistema di riproduzione, dove possibile, dovrebbe cercare di mantenere integre le condizioni originali, non equalizzato a piacere.
Se la chiave di lettura sta nelle equalizzazioni, siano esse basate sulle armoniche pari di un triodo, o sulle dispari di un dac o stadio a BJT, allora non ha senso lavorare sui singoli apparecchi, si compra un compattone e ci si concentra su una sorta di Harmonyzer dedicato alla "correzione"...''
Pero' siccome sei una persona seria e preparata sai benissimo quanto questo sia difficile ottenerlo in audio praticamente.
Da dieci anni a questa parte la ragione si è completamente persa a favore di sistemi che sulla carta sono all'antitesi (es. largabanda +monotriodi)!
Saluti a tutti.
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

hahaha, Tonino, non è proprio cosi... :D

Riguardo ai dac, diciamo che da parte mia non si tratta di dogmi, come credere o non credere, si tratta di valutazioni di impatto tecnico.
Non si tratta, per quel che mi riguarda, di stabilire una graduatoria di ascolto, ma solo di "sgomberare il campo" da concezioni pseudo teoriche prive di elementi che non siano il classico "suona meglio".
Sai come è, io non ho mai letto una brocure in cui una Azienda o un progettista dice:
"- questa soluzione fa schifo, ma siccome mi costa poco te la mollo..." :D
Per cui gli argomenti che le persone accampano (pure i miei) vanno sempre ponderati, magari togliendo quel "aura teorica" che fa leva sulla non conoscenza intima delle dinamiche in gioco da parte di chi legge....
A tale scopo, devo ribadire che il "no oversampling" non è un "vezzo esoterico", ma il minimo comune denominatore del sistema di streaming audio, usato sia nei CD che nelle schede di acquisizione audio e non solo.
Dato che alcuni degli astanti, e nel mio piccolo pure io, ci si sono già confrontati con queste tecniche, perchè usate in tutto l' ambiente di telecomunicazioni industriali e di strumentazione, diciamo che una piccola "infarinatura" sulle prestazioni che ne escono c'è, anche prima di "provare".

Per quel che riguarda il discorso dei sistemi all'antitesi, dipende.
Diciamo che è come paragonare la grande funzionalità della Panda, economica ed insostituibile (per la vita familiare), con le componenti tecniche delle auto di grido. Sono cose diverse e con diversi orientamenti, ognuna adatta allo scopo per cui è stata progettata.
Personalmente, dal alto della mia ignoranza, non mi scompongo minimamente alla voce largabanda e triodi, perchè quel che cerco lo trovo in soluzioni molto diverse da queste, quindi vedi che è tutto relativo, oltre che da dimostrare che "la tendenza" sia anche "la realta" o "la verità"....

Certo che se nessuno propone ad DIY qualcosa che va meglio, per forza loro sono costretti ad arenarsi su accrocchi che "-fanno miracolo per quel che possono..."

Scusate per le paternali, ma ormai tutti mi conoscono....

ciao



Mauro
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drpaolo
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Messaggio da drpaolo »

Scusate ,ma mi sembra che la discussione si sta spostando forse perche' tra noi nessuno ha provato i dac zero oversampling.!!
Invito ad intervenire persone che l'hanno sperimentato praticamente.
Io, che sono curioso, ho sperimentato già - quattro o cinque anni fa- lo zero oversampling.

Per fare le cose bene mi sono procurato:
  • due CD player Philips identici
  • due copie di un CD, ritenuto di eccellente qualità sonora, identiche
Ho modificato un CD player e ho lasciato l'altro come era.

Risultato: in condizioni controllate non ho notato nessuna differenza che non fosse riconducibile a ragioni di psicoacustica.

Ritengo molto interessanti (e vere) le osservazioni di Mauro e Giovanni.

Tanto per complicare ulteriormente le cose, vorrei aggiungere un'osservazione su un fatto (non so se pertinente), verificato quando si sperimentava (molti anni fa) sui sistemi di conversione AD/DA.
La banda passante del segnale campionato, e quindi anche l'attenuazione delle frequenze immagine, è dipendente dal periodo di "apertura" del campionatore "sample & hold".
In soldoni, potrebbe essere possibile che matrici digitali, registrate con convertitori di vecchia generazione, con "sample & hold" più lenti di quelli attuali "suonino" meglio con sistemi non sovracampionati o con attenuazione spinta in banda audio (filtri analogici con accentuati sfasamenti) perchè con banda pesantemente ridotta nel dominio digitale non solo dalla filtratura (più o meno blanda) in ingresso, ma anche da questo tipo di fitraggio.

E' pertanto possibile che i CD basati su registrazioni "vecchie" (anche completamente digitali - DDD) possano suonare meglio nei sistemi zero-oversampling che CD, anche derivati da registrazioni analogiche, ma registrati con apparecchiature più recenti.

Questo è, ovviamente, un mio pensiero in libertà; non so se qualcuno lo ha già verificato e se il tutto ha una base tecnica/sperimentale controllata.

Il fatto che poi la maggioranza delle macchine digitali soffre di quei problemi citati nei post precedenti può essere empiricamente provato, a mio avviso, dal fatto che non sono ancora riuscito a fare un ascolto "gradevole" (non dico realistico) da sorgenti digitali collegate ad amplificatori in classe D Tripath, che invece trovo accettabili se pilotati da sorgenti naturalmente limitate in banda (sintonizzatori e registratori a nastro).

Cordialmente.

Paolo Caviglia
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

2 cose, poi lascio in pace il 3D ed i suoi partecipanti (sto monopolizzando la discussione con i miei OT):

1. trovo doveroso ribadire che non è mia intenzione "aggredire" il povero Tonino, artefice del 3D, o altri che ribadiscono la volontà di provare queste soluzioni. In effetti, sul lato pratico, un test comparato (come quello di Paolo) può dare molti spunti ai DIYs che intendono orientarsi tra varie tecniche, in barba alle mie od altrui tesi. Oltre tutto, a volte una soluzione non gradita sul piano tecnico può anche funzionare decentemente o meglio (acusticamente) di quel che si potrebbe ipotizzare...

2. Condivido molto le analisi di Paolo sulle problematiche di campionamento. Dato che la larghezza di banda ed i parametri salienti (come la dinamica intrinseca) del segnale si definiscono in fase di campionamento, risulta naturale pensare che più l' andamento di filtratura analogica (e le caratteristiche di campionamento) ricalca quello in origine meno il segnale subirà deformazioni strutturali...

ciao


Mauro
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vexator
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Messaggio da vexator »

Vorrei aggiungere un'altra problematica nella riproduzione digitale.
Leggevo un articolo sul palyer Mcintosh MCD 201 (5300 eurini!).
Dunque, la meccanica utilizzata è una 4x, cioè in grado di leggere con una velocità quattro volte superiore e quindi di immagazzinare i dati letti in un buffer. La conversione avverà dal buffer e non direttamente dal laser. In pratica leggendo a quattro volte la velocità nominale si avrà più tempo per rileggere e correggere i dati.
Ovviamente, questo si traduce in una migliore riproduzione.
Io questo l'ho già detto in varie occasioni, sul mio sito ed in altri 3D ed è stato il motivo che mi ha spinto a comprare un HDD-player (http://digilander.libero.it/giovannidef ... X/AivX.htm)
Vi posso assicurare che la differenza è sostanziale!
Quello che mi preme dire è che la "voce" di un digital player dipende da tantissimi fattori... mettere un paio di vavole risolverebbe ben poco.
Parlo per esperienza personale e non su quello che ho letto sui libri... le valvoline le ho messe anch'io sul lettore (http://digilander.libero.it/giovannidef ... toreCD.htm)

A presto,

Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER
A presto,
Giovanni De Filippo

MEMENTO AVDERE SEMPER
http://digilander.libero.it/giovannidefilippo/
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