Manie dell'audiofilo 1: il bypass di condensatori

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Sappiamo tutti che questa è una piccola mania sia degli autocostruttori che degli audiofili. (vedere per esempio gli articoli e gli schemi di Ari Polisois su CHF)
Tuttavia, non sappiamo esattamente se bypassare un cap con un altro cap sia opportuno. Potremmo avere problemi di fase, problemi di imprecisione, e potrebbe anche essere inutile o nocivo, insomma.
Inoltre, credo che pochi di noi sappiano interpretare i datasheet dei condensatori per ricavarne una certa congruità dell'operazione e la scelta del componente adatto allo scopo.
Inoltre, e qui il problema si fa serio in campo Audio, è lecito bypassare i cap di supply (i condensatori di alimentazione)? e, ancora , è lecito bypassare i condensatori sul segnale? E quelli della rete di Feedback, sensibilissimi alla sfasatura?
In primis, per dirla con le parole di Piergiorgio:
Quello che veramente importa è come si accoppiano col il condensatore che bypassano. Si devono recuperare (non facile) delle curve di impedenza in funzione della frequenza dell’elettrolitico e della famiglia di condensatori che vuoi utilizzare per bypass. La sovrapposizione dovrebbe tendere ad una retta orizzontale in bamda audio almeno.
UN esempio?





Immagine Allegato: Cbypass.zip ( 1387bytes )

tuttavia, tutte le altre domande rimangono aperte....


Saluti

R.R.
Riccardo
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mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

Per quanto riguarda il bypass degli elettrolitici di alimentazione credo si tratti di pratica "vecchia".
Intendo che da quando gli elettrolitici sono stati svilippati per essere adeguati alle alimentazioni switching le prestazioni in termini di f sono aumentate ben oltre la banda audio.

Sulle reti di FB invece forse ti confondi, il C di solito è il bypass di una R, ma quì il motivo è completamente diverso.

Ciao
Massimo
Ciao, Massimo
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

Ho appena partecipato ad una serie di scambi su questo tema, nel forum DIYaudio.
In realtà le dinamiche sono molto complesse, e non ci sono studi "decenti" riguardo alle tematiche di Bypass in ambito "strettamente audio".

Studi sulle THD e altre "magagne" per quel che riguarda il CAp. sul percorso del segnale ce ne sono, ma di solito si tende ad "isolare" il problema al singolo componente, e quasi mai si valuta la "risposta" complessiva cap+amp, ma questa è un' altra storia...

Per quel che riguarda il Bypass, in parte concordo con Massimo, ho riscontrato che i moderni ELcap (condensatori elettrolitici) "coprono" ampiamente tutta la banda audio e oltre.

Semmai il problema è come e con che variazioni di impedenza.

Andando per gradi (non conosco il livello tecnico di chi legge), un alimentatore, tra le caratteristiche chiave che lo contraddistinguono, ha la sua impedenza. Essa in pratica riflette la sua resistenza interna, come negli ampli, ed è per ovvie ragioni sempre "finita".
Ora, se teniamo conto che un PS (power supply- alimentatore) usato per una sezione audio è soggetto a lavorare con corrente "modulate" a varie frequenze, è importante che questa impedenza interna sia il più lineare possibile a tutte le frequenze.
E qui casca l' asino; Gli ELcap (e tutti i condensatori reali) hanno un comportamento al variare della frequenza molto "ondulato" per diverse ragioni.
A questo punto nasce il dibattito: Come "stabilizzare" queste variazioni ?

Tecnica del "sparo nel mucchio": metto dei Filmcap (condensatori a film, poliestere e altro..) in parallelo agli Elcap, e ipotizzo la curva di Riccardo (non è un nome tecnico ma un aggancio al suo post... :grin: ). Il problema però è che anche il filmcap "fa le bizze" per cui serve fare una specie di "scatole cinesi" per "tamponare".

Tecnica del "ho letto che lo snubber fa miracoli": Consiste in mettere a caso delle resistenze in serie ai filmcap, di solito con taratura "ad orecchio" più o meno come si fa con gli strumenti ad arco. Da sconsigliare ai non "accordatori" professionisti... :D

Tecnica del "sono un figo in elettronica": Simulo le condizioni di lavoro del circuito e dei caps, e lavoro per "armonizzare" la risposta teorica.
Questo è uno dei pochi metodi che hanno un senso, ma esistono buone probabilità di rovinare tutto con uno sbagliato Layout del PCB (1cm di pista ha la stessa induttanza di un super film cap...).

Quando hai finito di studiare, scopri che non sai quale è il punto chiave, perchè se metti resistenze in serie fai una bella "curva di impedenza" ma i condensatori non "fanno niente" (non filtrano il rumore "sporco" di segnale) e se li metti da soli vedi dei "denti di sega" nella risposta ad alta frequenza da far venire i brividi...

Questo è il quesito amletico che ho posto anche ai "boys":

E' meglio un PS con una "risposta lineare" ma facilmente "modulabile" oppure un PS "quasi ideale" ma con una risposta terrificante ?

I valvolaristi hanno già una risposta, ma loro lavorano in classe A, Bella fatica...

...Segue....

Ciao





Mauro
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Posto un documento interessante, a integrazione del discorso di Mauro.



Immagine Allegato: El_chart.zip ( 51304bytes )

Saluti

R.R.
Riccardo
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