Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

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UnixMan
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Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da UnixMan »

La manipolazione mediatica ormai non ha confini. Il consenso politico e quello d’opinione è regolato attraverso ben precise strategie mediatiche che si appoggiano su 10 regole di base. Noam Chomsky ci aiuta a svelare l’inganno. In questi giorni di forte instabilità politica si riaccendono i toni e si rimescolano i temi che hanno animato il calderone mediatico degli ultimi 15 anni: sicurezza, giustizia, economia, tradimento, sesso. Nel nostro Paese succede che molti ingenui continuino ad esempio a meravigliarsi delle boutade del presidente del Consiglio, limitandosi a bollare barzellette e proclami del premier brianzolo come uscite inammissibili, senza considerare quanta macchinazione logica stia dietro ad ogni singola affermazione. Un meccanismo ben oliato a cui fanno ricorso non solo uomini politici, ma esperti di marketing e uomini di potere in genere. Un noto studioso di linguistica come Noam Chomsky ha stilato una lista di 10 regole, che vengono utilizzate per drogare le menti, ammaliandole, confondendo in loro ogni percezione, rimescolando realtà e fantasia, evidenza e costruzione illusoria.

La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

Creare problemi e poi offrire le soluzioni

Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

La strategia della gradualità

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

La strategia del differire

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

Rivolgersi al pubblico come ai bambini

La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….

Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità

Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…

Rafforzare l’auto-colpevolezza

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
fonte: http://www.ecofoundation.it/media/le-10 ... vello.html
Ciao, Paolo.

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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da rockin_al »

La cosa che se possibile mi atterrisce di più è il fatto che "ogni popolo ha il governo che si merita" come diceva il grande W. Churchill.............
Chi c'è c'è, chi non c'è....c'è fà!
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UnixMan
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da UnixMan »

rockin_al ha scritto:La cosa che se possibile mi atterrisce di più è il fatto che "ogni popolo ha il governo che si merita" come diceva il grande W. Churchill.............
esatto: "Un paese più berlusconizzato di Berlusconi" (da Time Magazine).
Ciao, Paolo.

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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da riccardo »

Una cosa curiosa, forse a riguardo della distrazione, la prima voce.
Il "delitto dell'estate", ossia il giallo irrisolvibile o morboso, che copre saggiamente ogni "autunno caldo".
Se non ricordo male, prima del pippone di avetrana, molto prima, avemmo il giallo di Via Poma, poi l'omicidio Alberica Filo della Torre, la questione Vacca Augusta... e via discorrendo.
Chi ricorda il primo, di questi "attentati mediatici", e in che quadro sociale venne "versato" il tormentone investigativo...?
Riccardo
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da stereosound »

Già nel 1957 Vance Packard mise in allarme il mondo americano sulle tecniche della persuazione occulta!
Infatti oltre alle forme/regole di addormentamento ci sono anche quelle occulte.
http://www.galleriaroma.it/1b%20Sito%20 ... limale.htm
http://www.counselingitalia.com/counsel ... ersuasione
Non scordiamoci che anche nel potere mediatico della pubblicità si nascondono le insidie peggiori!
C'è molta carne da mettere sul fuoco!!!
Ultima modifica di stereosound il 24 nov 2010, 19:56, modificato 1 volta in totale.
Max
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riccardo
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da riccardo »

e cmq...
""""Un uovo lanciato contro l'ingresso del Senato annuncia il blitz. Dopo qualche secondo un fiume di studenti neutralizza il tentativo di chiusura del portone di palazzo Madama. L'atrio è del Senato è occupato, gli agenti cercano di contenere a mani nude i manifestanti. I giovani sbattono i pugni contro i vetri del secondo ingresso, imbrattati dal lancio di uova. Dentro, gli uscieri impietriti. Sono i minuti cruciali del blitz di una giornata di tensione e scontri a Roma""""
Riccardo
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da MBaudino »

riccardo ha scritto:
Il "delitto dell'estate", ossia il giallo irrisolvibile o morboso, che copre saggiamente ogni "autunno caldo".
Riccardo, i giornali sono nella quasi totalità imprese a scopo di lucro, esattamente come i costruttori edili ed i verdurieri. Si pasturano il loro pubblico (qualunque sia il loro target) sforzandosi di crescere o almeno di non ridursi. Il delitto dell' estate copre la scarsità di notizie tipica del mese di agosto, agevolando anche il minor interesse dei lettori verso le notizie "serie". :smile:
Ciao Mauro
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da mrttg »

Nulla di nuovo la persuasione la si studia da secoli... e l' ingegneria sociale usata durante le guerre mondiali in USA è dovuta a questo signore http://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Bernays.

Quando questo signore hà iniziato a lavorare nel settore delle sigarette mi pare per American Tobacco le vendite sono aumentate del 300% :?

Nel nostro secolo sono state spese enormi risorse nello studio della persuasione marketing ecc hanno studiato i migliori terapeuti per estrarre le loro strategie e applicarle in altri campi :tmi:

In genere chi lavora in televisione politica ecc ad alto livello è un professionista che si aggiorna continuamente; decine di corsi che spaziano dalla retorica classica, all' ipnosi conversazionale, alle tecniche persusive dei culti ecc
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UnixMan
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da UnixMan »

è proprio quello cui volevo arrivare... qualcuno è più refrattario di altri, ma per lo più siamo manipolabili e manipolati. :@
Ciao, Paolo.

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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da mrttg »

UnixMan ha scritto:è proprio quello cui volevo arrivare... qualcuno è più refrattario di altri, ma per lo più siamo manipolabili e manipolati. :@
Dai fatti della camomilla intramuscolo :grin: la manipolazione è un processo puo essere positivo e negativo... ti ricordi da piccolo la tua mamma ti raccontava bellissime storie per farti addormentare :wink:
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da riccardo »

MBaudino ha scritto:
riccardo ha scritto:
Il "delitto dell'estate", ossia il giallo irrisolvibile o morboso, che copre saggiamente ogni "autunno caldo".
Riccardo, i giornali sono nella quasi totalità imprese a scopo di lucro, esattamente come i costruttori edili ed i verdurieri. Si pasturano il loro pubblico (qualunque sia il loro target) sforzandosi di crescere o almeno di non ridursi. Il delitto dell' estate copre la scarsità di notizie tipica del mese di agosto, agevolando anche il minor interesse dei lettori verso le notizie "serie". :smile:
Ciao Mauro
:lol: Mauro, ma si... però siamo a fine novembre.....
Riccardo
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da MBaudino »

riccardo ha scritto: ... però siamo a fine novembre.....
E' così. L' autunno ci porta, ogni autunno ci porta, il prossimo autunno ci porterà... i funghi, i tartufi, la migrazione degli uccelli e le proteste degli studenti. Queste consuetudini stagionali appagano quanto nel nostro spirito vi è di conservatore.
Ciao
Mauro
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da mrttg »

UnixMan ha scritto:è proprio quello cui volevo arrivare... qualcuno è più refrattario di altri, ma per lo più siamo manipolabili e manipolati. :@
Farsi manipolare diventa una scelta... basta scegliere solo quello che interessa... la TV fa perdere un sacco di tempo utilizzabile per la musica la lettura...
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da plovati »

MBaudino ha scritto:E' così. L' autunno ci porta, ogni autunno ci porta, il prossimo autunno ci porterà... i funghi, i tartufi, la migrazione degli uccelli e le proteste degli studenti. Queste consuetudini stagionali appagano quanto nel nostro spirito vi è di conservatore.
Ciao
Mauro
Quest'anno però Mauro è diverso. Non si agitano solo gli studenti, ma seriosi professori del Politecnico sono veramente preoccupati delle prospettive del Paese e non solo del loro posto di lavoro. E la situazione è veramente preoccupante, secondo me.
_________
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da MBaudino »

plovati ha scritto:
Quest'anno però Mauro è diverso. Non si agitano solo gli studenti, ma seriosi professori del Politecnico sono veramente preoccupati delle prospettive del Paese e non solo del loro posto di lavoro. E la situazione è veramente preoccupante, secondo me.
Certo, per gli studenti questo anno è diverso.
Certo amore, con te questa volta sarà diverso....

Potrei ricordarmi questa: http://it.wikipedia.org/wiki/Al_lupo!_Al_lupo!

Potrei ricordarmi che, nel 2004, complice una fidanzata neolaureata, mi venne voglia di reiscrivermi all' università. Università di cui mi ero completamente disinteressato per 25 anni. Scoprii che le sedi da due erano diventate quindici sparse per tutto il Piemonte, che i corsi di laurea erano diventati centinaia, migliaia, milioni. Esplosione di arruolamenti, investimenti in strutture, attrezzature; l' albero della cuccagna versione anni 2000. L' Università a Pinerolo? Paese di 38.000 abitanti, a soli 38 Km da Torino, con un treno ogni ora (spesso desolatamente vuoto) ed un autobus ogni 30 minuti. Delocalizzare può essere utile, in qualche caso è doveroso; il big bang universitario mi pare invece una sciocchezza. Imho.

Potrei ricordarmi che le leggi sulla sicurezza portano alle aziende multe da centinaia di migliaia di euro anche per cazzate; e vedo questo buffone ( anzi sono due) che si arrampica su una scala priva di gabbia di sicurezza ( non esistono neppure piu' nelle boite di albanesi, con tutto il rispetto) , senza parlare del sottostante tetto in eternit (apparentemente)
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11 ... ref=HREA-1

Cero, quest' anno è diverso. :grin:
Ciao
Mauro
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da mr2a3 »

Non per criticare Mauro, ma non è che con questo approccio "non c'è nulla di cui preoccuparsi" rischiamo di continuare ad essere il paese OCSE al 179esimo posto su 180 per la crescita negli ultimi 10 anni? (Almeno se crediamo alle elaborazioni di El Pais dei dati FMI).
Ciao, Massimo
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da MBaudino »

OK, anche il terzo scalatore è salito sui tetti di Architettura a Roma; lassu' in cima poteva in effetti mancare il Niki nazionale?

mr2a3 ha scritto:Non per criticare Mauro, ma non è che con questo approccio "non c'è nulla di cui preoccuparsi"
Perchè dici questo? Ci si può preoccupare o meno, indipendentemente dal considerare o meno le 'agitazioni studentesche' un fenomeno stagionale, appunto come la nebbia, le castagne o quanto altro.
Università e munnezza a Napoli non mi sembrano problemi nati in questi giorni; la compagna Saraceno (la patetica di Ballarò con Bondi *), su Repubblica, riplasma l' origine di alcuni problemi dell' Università, ai quali certamente il Berlusca non ha purtroppo dato la risposta che ci si poteva attendere dal piu' Grande Statista che l' Italia abbia avuto: ordinaria navigazione a vista (in un difficle periodo) e nulla piu'.
http://www.repubblica.it/scuola/2010/11 ... ref=HREA-1

A proposito di manipolazione... devo ricercare gli appassionati articoli di alcuni anni fa di Repubblica sull' Irlanda felix, completamente diversa dalla nostra burocratica e forzaitaliota nazione. Stavo quasi pensando di cercare un partner (lavorativo) in Irlanda.
Statevi accuorti :smile:
Mauro

(*) considero Bondi uno dei piu' spregevoli Berluscones. La Saraceno e Di Pietro a Ballarò sono purtroppo riusciti a farmi apprezzare qualche cosa di lui: sentirlo dare motivatamente dell' ignorante a Di Pietro è stato un orgasmo.
E sempre a proposito di manipolazione, mi spiegate la differenza 'politica' fra le mura aureliane crollate a Roma ( appena restaurate dal ministro Melandri e, mi pare, ministro vigente Rutelli) e Pompei?
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da mr2a3 »

A proposito di manipolazione... devo ricercare gli appassionati articoli di alcuni anni fa di Repubblica sull' Irlanda felix, completamente diversa dalla nostra burocratica e forzaitaliota nazione.
Occhio a chi è manipolato.

A me risulta che l'Irlanda negli ultimi anni avesse, e di gran lunga, il PIL pro capite più alto d'Europa (si, anche di quello tedesco o di quello svedese), basse imposte, bassa spesa pubblica e bilancio dello stato quasi in pareggio. E credo anche che chi non è troppo giovane ricordi in che condizioni era non più di 15 anni fa.
Ora i principi macroeconomici liberali lasciano anche le banche libere di operare, e magari di finanziare in modo folle la crescita dei prezzi immobiliari (si anche in questo caso la causa è sempre quella) così come di fallire.
Non è magari che gli interessi delle banche inglesi e tedesche (superiori al PIL irlandese) abbiano avuto un qualche ruolo nella decisione di non far fallire le banche irlandesi? E' solo una coincidenza che improvvisamente lo stato irlandese abbia acquistato/garantito banche mettendosi, solo per questo motivo, nella condizione di aver bisogno di "farsi salvare"?
Chi ci perde quando fallisce una banca (tipo Lehman Brother non una cassa rurale)?

Attenzione che quando siamo manipolati mica ce ne accorgiamo.
Ciao, Massimo
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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da UnixMan »

mr2a3 ha scritto:Attenzione che quando siamo manipolati mica ce ne accorgiamo.
parole sante.

Ma quì dentro c'è perfino chi rifiuta l'idea (che magari considera perfino offensiva) che quel che sente è pesantemente alterato da meccanismi psicologici vari (autosuggestione), figuriamoci se si è disposti ad ammettere di essere facilmente manipolabili da terzi su questioni ben più importanti di un cavo od una valvola... :tmi:
Ciao, Paolo.

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Re: Le 10 regole della manipolazione mediatica del cervello

Messaggio da mrttg »

UnixMan ha scritto:
mr2a3 ha scritto:Attenzione che quando siamo manipolati mica ce ne accorgiamo.
parole sante.

figuriamoci se si è disposti ad ammettere di essere facilmente manipolabili da terzi su questioni ben più importanti di un cavo od una valvola... :tmi:
Basta andare in una qualsiasi libreria ci sono decine di testi sull' argomento ottimo questo
http://www.ibs.it/code/9788890094088/ra ... ntale.html
oppure tutti testi di Robert Cialdini
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