Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

Luc1gnol0 ha scritto:Quasi quasi preferivo le obiezioni di Paolo...
E' una questione anche di gusti ideologici!
Ultima modifica di stereosound il 15 nov 2010, 12:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da Luc1gnol0 »

stereosound ha scritto:E' una questione anche gusti ideologici!

Veramente io ne facevo più un fatto di "coerenza di sistema" (sort of)...
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

Luc1gnol0 ha scritto:
stereosound ha scritto:E' una questione anche di gusti ideologici!

Veramente io ne facevo più un fatto di "coerenza di sistema" (sort of)...
Siamo alle solite incongruenze,secondo il mio modesto parere,se si parla di coerenza di sistema(riproduttivo se ho inteso correttamente) posso anche capire cosa vorrebbe significare...ma non mi basta come definizione. La coerenza richiede necessariamente un riferimento!
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da Luc1gnol0 »

stereosound ha scritto:se si parla di coerenza di sistema(riproduttivo se ho inteso correttamente)

No.
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

Luc1gnol0 ha scritto:
stereosound ha scritto:se si parla di coerenza di sistema(riproduttivo se ho inteso correttamente)

No.
Mi piacerebbe sapere allora a quale coerenza di sistema fai riferimento...se è pertinente.
Grazie!
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da Luc1gnol0 »

stereosound ha scritto:se è pertinente.

Nell'ottica di una più profonda comprensione delle dinamiche in esame, occorre pianamente portare all'attenzione un riferimento solo nei casi in cui, stante una indisputabile diacronicità dei segni per come rilevati dall'occhio (attento!) dello sperimentatore, il sistema di misura in senso lato non sia passibile a sua volta di opportune trasformazioni lineari sicché non tempo invariante.

All'occasione mi preme far notare che non può essere la stessa cosa porsi nell'ottica dello sperimentatore medesimo, ovvero fuori del suo stesso sistema di riferimento, venendo in quest'ultimo caso a mancare ogni correlazione che la risposta all'impulso, di ambiente e sistema, hanno in ipotesi evidenziato nelle misurazioni (sempre in senso lato) sotto esame.

Di talché, quando la mancanza di un modello percettivo comunemente accettato porta a significative divergenze delle valutazioni, è giocoforza attendersi, o all'evidenza ammettersi, una profonda distonia delle relative interpretazioni e/o significazioni.
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

Luc1gnol0 ha scritto:
Nell'ottica di una più profonda comprensione delle dinamiche in esame, occorre pianamente portare all'attenzione un riferimento solo nei casi in cui, stante una indisputabile diacronicità dei segni per come rilevati dall'occhio (attento!) dello sperimentatore, il sistema di misura in senso lato non sia passibilie a sua volta di opportune trasformazioni lineari sicché non tempo invariante.
Ok!
Luc1gnol0 ha scritto:
All'occasione mi preme far notare che non può essere la stessa cosa porsi nell'ottica dello sperimentatore medesimo, ovvero fuori del suo stesso sistema riferimento, venendo in quest'ultimo caso a mancare ogni correlazione che la risposta all'impulso, di ambiente e sistema, hanno in ipotesi evidenziato nelle misurazioni (sempre in senso lato) sotto esame.
Non conosco cosa sia la risposta all'impulso di ambiente e sistema...dato che non sono un esperto di misure,però, mi piacerebbe capire a quale tipo di impulso si ricorra,come si misura(con eventuale microfono ed analizzatore?) , come si valuta ed a quale scopo viene introdotta. Spero però non sia l'unica soluzione per stabilire un criterio che non tenga affatto conto della determinatezza di una percezione cognitiva( non collettiva-sincronica).
Luc1gnol0 ha scritto:
Di talché, quando la mancanza di un modello percettivo comunemente accettato porta a significative divergenze delle valutazioni, è giocoforza attendersi, o all'evidenza ammettersi, una profonda distonia delle relative interpretazioni e/o significazioni.
Difatti è proprio così,se manca un modello percettivo ,che non può essere creato adatto a tutti,è giocoforza che ci siano divergenze significative . Ammesso che per le altre condizioni ci siano unicità di intenti , sul fronte percettivo/cognitivo si giocano le differenze ed io parlo proprio di queste. Dato che la percezione,per come la intendo io,è determinante ai fini del giudizio comparativo ,deve necessariamente avere un modello di riferimento(causa necessaria)...di conseguenza ognuno avrà il suo modello da prendere come termine di confronto/paragone o dovrà necessariamente adeguarsi ai modelli altrui.
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da dueeffe »

stereosound ha scritto:
Luc1gnol0 ha scritto:
All'occasione mi preme far notare che non può essere la stessa cosa porsi nell'ottica dello sperimentatore medesimo, ovvero fuori del suo stesso sistema riferimento, venendo in quest'ultimo caso a mancare ogni correlazione che la risposta all'impulso, di ambiente e sistema, hanno in ipotesi evidenziato nelle misurazioni (sempre in senso lato) sotto esame.
Non conosco cosa sia la risposta all'impulso di ambiente e sistema...dato che non sono un esperto di misure,però, mi piacerebbe capire a quale tipo di impulso si ricorra,come si misura(con eventuale microfono ed analizzatore?) , come si valuta ed a quale scopo viene introdotta.

Scusa eh...
Ma la descrizione ricade inesorabilmente nello studio dei Sistemi Complessi.
Se non consideri almeno il CAS (Complex adaptive system), sei completamente fuori strada.
Del resto il fossilizzarsi su una semplice "Lotka-Volterra" (come "mero" esempio) non penso che porti a molto...non credi?

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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

dueeffe ha scritto:
Scusa eh...
Ma la descrizione ricade inesorabilmente nello studio dei Sistemi Complessi.
Se non consideri almeno il CAS (Complex adaptive system), sei completamente fuori strada.
Del resto il fossilizzarsi su una semplice "Lotka-Volterra" (come "mero" esempio) non penso che porti a molto...non credi?

La mia era una semplice domanda,pur non considerando il CAS(in quanto non lo conosco),finalizzata ad avere una spiegazione plausibile sulle condizioni indicate. Se lo studio dei sistemi complessi serve a dare queste spiegazioni ben vengano( se sono possibili). Ma indipendentemente da questo aspetto come andrebbe considerata la percezione come un sistema adattativo o come?
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da Luc1gnol0 »

Mah... gli interlocutori (parzialmente) s'avvicendano, ma mi pare si ricada alla fine nello stesso schema viziato, che si può sintetizzare con una certa "sterile contrapposizione", fine a se stessa. In cui almeno io non do/ho dato certamente il meglio di quel poco che nel caso possa dare.

Francamente, stereosound, io non capisco (e nemmeno intuisco, a differenza che con UnixMan) dove tu voglia andare a parare, né gli eventuali sottesi "perché": a parte gli schemi a blocchi di quarant'anni fa (o di otto anni fa, Ando), non capisco quale sia il tuo interesse attuale, né il tuo potenziale contributo (interessi e contributi che siano sostanzialmente e costitutivamente diversi dalla "sterile contrapposizione" di cui sopra).

Eventually, I give up on you, until next tide.
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

Luc1gnol0 ha scritto:Mah... gli interlocutori (parzialmente) s'avvicendano, ma mi pare si ricada alla fine nello stesso schema viziato, che si può sintetizzare con una certa "sterile contrapposizione", fine a se stessa. In cui almeno io non do/ho dato certamente il meglio di quel poco che nel caso possa dare.
Francamente, stereosound, io non capisco (e nemmeno intuisco, a differenza che con UnixMan) dove tu voglia andare a parare, né gli eventuali sottesi "perché": a parte gli schemi a blocchi di quarant'anni fa (o di otto anni fa, Ando), non capisco quale sia il tuo interesse attuale, né il tuo potenziale contributo (interessi e contributi che siano sostanzialmente e costitutivamente diversi dalla "sterile contrapposizione" di cui sopra).
Non credo che si debba mettere questa "contrapposizione",coma la definisci,sul piano della competizione e valutare chi può dare di più anche a livello di contributo personale. Il mio intendimento è su un piano che io definisco,non contrapposto al tuo/vostro(dato l'avvicendamneto parziale),ma entra in un contesto che non è facile accettare per nessuno a quanto pare(forse non credo sia stato anche capito a sufficienza). Quello schema a blocchi è in effetti di 40 anni fa e non me ne vergogno affatto anche se è stato "modernizzato"leggermente. La relativa sterilità della mia contrapposizione,così come è stata definita ,è spiegabile solo nei tuoi intendimenti:io non la intendo contrapposta (almeno in assoluto) , e non so perchè ho dato questa impressione!
Il mio interesse al momento è cercare di capire meglio le teorie sulle quali si basano le argomentazini portate avanti da te e dueeffe...e da altri presumo.
Queste teorie non mi sembra siano state rese esplicite, almeno così credo.
Quando ho parlato all'inizio di attività percettiva intendevo affermare che la "percezione" ha il ruolo " PRIMARIO "...detto così sembra poco.
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da Luc1gnol0 »

OT
stereosound ha scritto:Non credo che si debba mettere questa "contrapposizione",coma la definisci,sul piano della competizione e valutare chi può dare di più anche a livello di contributo personale.

Non intendevo metterlo e non l'ho messo, il discorso, sul piano della "competizione" a chi possa (o meno) dare di più.
stereosound ha scritto:La relativa sterilità della mia contrapposizione,così come è stata definita ,è spiegabile solo nei tuoi intendimenti:io non la intendo contrapposta (almeno in assoluto) , e non so perchè ho dato questa impressione!
Il mio interesse al momento è cercare di capire meglio le teorie sulle quali si basano le argomentazini portate avanti da te e dueeffe...e da altri presumo.
Queste teorie non mi sembra siano state rese esplicite, almeno così credo.

E' ovvio che (visto che si chiacchiera di "percezione") la verità sia negli occhi di chi guarda, tuttavia da alcune evidenze "sperimentali" (nel senso, avendo dato appositamente un certo "stimolo", ed osservata la relativa "risposta") la discussione mi pare arenata in una situazione simile a quella di una pallina che rimbalzi su un muro di gomma, e piano piano perda energia (o tra due muri di gomma, se si preferisce).
Situazione che forse riflette (in parte, anche) il tuo agire, per come l'hai sintetizzato (ed io "percepito"), e che non può non definirsi sterile (sterile nel senso che non ammette altro esito pratico diverso dalla sua stessa attuale dinamica).

Quanto alle teorie portate da chi, io non ne ho, e come tutti o quasi osservo solo una collatio o fragmenta nebulosa e male o poco approfondita. Se pensi (e speri, vuoi) che gli altri a cui alludi possano chiarirti alcunché, personalmente ti consiglio di rivolgerti a loro direttamente (pur non sapendo se ti sarà reso possibile farlo), piuttosto che cercare qui l'ennesima ultima parola.

/OT
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da stereosound »

Luc1gnol0 ha scritto:
... piuttosto che cercare qui l'ennesima ultima parola.
/OT
Grazie per la franchezza...ma non cerco affatto qui l'ultima parola(che motivo avrei?!) e non ho bisogno di altre giustificazioni.
Tornando alla percezione ritengo che la tua visione,oltre ad essere personalissima, è fortemente riduzionistica. Inoltre può/poteva risultare anche molto scomoda a chi si affida a certe misure e teorie(che comunque non abiuro).
Avrei voluto cominciare a parlare anche di "categorie mentali " ed "operazioni mentali" come logica conseguenza di quanto sin qui detto per continuare una trattazione specifica.
Sarebbe oltremodo inadatta però dato che si tende a confondere il cervello con la mente.
Penso quindi che non sia il caso continuare(almeno per me).
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Re: Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da Luc1gnol0 »

stereosound ha scritto:che motivo avrei?!

Ecco, non fartelo dire, un motivo.
stereosound ha scritto:ritengo che la tua visione,oltre ad essere personalissima, è fortemente riduzionistica.

Ritieni ciò perché con ogni probabilità tu non hai capito molto né di molti dei nostri discorsi, né di determinati presupposti.
stereosound ha scritto:Penso quindi che non sia il caso continuare(almeno per me).
Ritengo anche io.
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