nullo ha scritto:Paolo, per me, stai facendo passi da gigante
Per me invece, tu devi cambiare il tuo attuale avatar!
nullo ha scritto:Paolo, per me, stai facendo passi da gigante
Fa', io non me la prendo affatto. Pero' sto ancora aspettando (ormai da anni...) che tu ti degni di spiegarmi/ci che cosa vogliono dire (in pratica!) i tuoi discorsi. E bada bene che non ti sto' chiedendo alcuna "ricetta" pronta, ma solo di poter capire cosa potrei fare. Mi spiego. Se costruisci un amplificatore o un paio di diffusori in un certo modo piuttosto che in un altro, che cosa cambi? l'uomo? la sua percezione? (e come, di grazia?)dueeffe ha scritto:L'errore (molto comune, quindi, prima che se la prenda, specifico che la critica non è rivolta "ad personam", ovvero a Paolo) è quello di agire con convinzioni e metodi vecchi di almeno cento anni. (Ovvero, visto che qualcuno l'ha citato, con prassi cartesiana).
UnixMan ha scritto:Fa', io non me la prendo affatto. Pero' sto ancora aspettando (ormai da anni...) che tu ti degni di spiegarmi/ci che cosa vogliono dire (in pratica!) i tuoi discorsi. E bada bene che non ti sto' chiedendo alcuna "ricetta" pronta, ma solo di poter capire cosa potrei fare. Mi spiego. Se costruisci un amplificatore o un paio di diffusori in un certo modo piuttosto che in un altro, che cosa cambi? l'uomo? la sua percezione? (e come, di grazia?)dueeffe ha scritto:L'errore (molto comune, quindi, prima che se la prenda, specifico che la critica non è rivolta "ad personam", ovvero a Paolo) è quello di agire con convinzioni e metodi vecchi di almeno cento anni. (Ovvero, visto che qualcuno l'ha citato, con prassi cartesiana).
...o piuttosto agisci su parametri elettrici e/o elettroacustici e quindi in definitiva agisci proprio su quel famoso campo fisico che sostieni essere irrilevante?
Idem per quanto riguarda i trattamenti acustici ambientali, il "metodo moss" o qualsivoglia altra cosa.
L'unica altra alternativa che mi viene in mente è che fai il "prestigiatore", l'illusionista: cambi cose che non hanno nulla a che vedere con l'audio ma che possono avere (hanno) un qualche effetto puramente psicologico (ad es. l'aspetto esteriore). Cioè sfrutti la (auto)suggestione, qualcosa di analogo all'effetto placebo.
Esistono forse altre possibilità oltre a queste?!
Se ci sono, dimmi quali sono! Perché altrimenti possiamo continuare a discuterne da qui alla fine dei secoli, ma io proprio non ci arrivo.
In effetti cambiare l'uomo potrebbe essere una mossa geniale!UnixMan ha scritto: Se costruisci un amplificatore o un paio di diffusori in un certo modo piuttosto che in un altro, che cosa cambi? l'uomo?
UnixMan ha scritto:Non possiamo certo progettare una sorgente, un amplificatore, dei diffusori o quant'altro affinché questi influiscano in un modo piuttosto che in un altro sulla risposta emozionale di chi ascolta! Questa casomai dipenderà prevalentemente dal "software" che andiamo a riprodurre, dal soggetto che ascolta, dal contesto e solo in parte, anzi direi quasi marginalmente, dalla qualità della riproduzione. O no?
Luc1gnol0 ha scritto: la "memoria" dell'istante precedente affeta la percezione dell'istante considerato.
Paolo è evidente che non agganci ed è perfettamente inutile continuare a scontrarsi senza muoversi di un millimetro, tu sei forte delle tue sedimentate idee e probabilmente neanche la visione diretta di un accadimento potrà spostarti da esse, ti verrebbero a meno le fondamenta, ma non si può MAI dire.UnixMan ha scritto: Fa', io non me la prendo affatto. Pero' sto ancora aspettando (ormai da anni...) che tu ti degni di spiegarmi/ci che cosa vogliono dire (in pratica!) i tuoi discorsi. E bada bene che non ti sto' chiedendo alcuna "ricetta" pronta, ma solo di poter capire cosa potrei fare. Mi spiego. Se costruisci un amplificatore o un paio di diffusori in un certo modo piuttosto che in un altro, che cosa cambi? l'uomo? la sua percezione? (e come, di grazia?)
...o piuttosto agisci su parametri elettrici e/o elettroacustici e quindi in definitiva agisci proprio su quel famoso campo fisico che sostieni essere irrilevante?
Manny: Buck di preciso..quando sei impazzito?
Buck: uhm…3 mesi fa, una mattina mi sono svegliato sposato ad una banana….una banana orrenda!!!... però l'amavo..
http://www.youtube.com/watch?v=4N0Cy3TGGXg&NR=1
L'ipotesi filosofica di una"anima immortale"è stata adottata,come forma di sincretismo,dai primi teologi- filosofi del primo sec. D.C.. Dal punto di vista biblico invece l'uomo non ha un'anima ma è un'anima, tant'è vero che può essere definito, a seconda delle sue inclinazioni,come un Basàr-Nefèsh-Ruàh.dueeffe ha scritto:
Secondo una prospettiva emergente l'intelligenza emerge dalle connessioni tra i neuroni, senza la necessità di ipotizzare un'anima per spiegare come il cervello possa essere intelligente, mentre i singoli neuroni di cui esso è costituito non lo sono."[/i]
FF
La natura dell'inganno,il meccanismo, lo puoi indagare solo tenendo conto di come agisce l'uomo. Non è possibile fare altrimenti, come abbiamo già detto la stretta aderenza ad alcuni parametri, come il livello di SPL ad esempio, può avere un effetto devastante sulla percezione in una stanzetta, mantenere invece i livelli relativi fra le sorgenti coerenti fra loro per come li percepiamo noi ( sempre ad es.), è invece fondamentale.Luc1gnol0 ha scritto:
Come da ipotesi iniziale, tutta la storia dell'ascoltatore crea e definisce nel tempo le sue capacità percettive (la risposta del sistema di misura): dunque bisognerà ridurre gli errori non solo in relazione a grandezze fisiche, misurabili, ma anche a cose piuttosto complicate, come la funzione di cross correlazione e relativi meccanismi (ecco perché si insiste tanto sulla necessaria interdisciplinarietà dell'approccio).
A domanda diretta, mi pare che rispose che tale modellizzazione, tendesse solo a prescindere dai possibili errori introdotti dal sistema fino ai diffusori. Tale base di partenza permetteva di concentrarsi sul come introdurre il segnale (perfetto) in ambiente secondario, cosa che avrebbe portata di per sé assolutamente pregnante, se non si vogliono alterare tempi di durata del suono per come li recepisce l'uomo.Luc1gnol0 ha scritto: Questa opera di sistematica (?) è (AFAIK/IIRC) quello che nel cd. metodo Moss si chiama "modellizzazione a componenti perfetti".
Se vuole percepirla, deve infatti:Luc1gnol0 ha scritto: Ovvero, individuate le categorie rilevanti di parametri nella storia originaria, vado ad individuare tutti e soli gli errori compiuti dagli elementi del sistema riproduttivo (catena+ambiente) riguardo a quei parametri ed in riferimento a chi quell'esperienza (flusso temporale) deve percepire (l'uomo: e qui ritorna quell'Ando che ancora non leggi, o quel che dueeffe non ha mai detto).
che non ti permette di afferrare il senso delle cose di cui si parla. Il porsi davanti ad un sistema attivo, eviterebbe mille fraintendimenti, per quanto possa succedere che qualcuno (sporadicamente) non veda nulla di cui meravigliarsi.nullo ha scritto: stabilire una gerarchia di valori nuova e diversa da quella a cui ti attieni ora
Questo mi pare un punto di accordo decisivo.nullo ha scritto:
Le tette di quella ragazza là
Il falco ,come ben si sa,ha un' ottima vista...ma se si spinge troppo in alto,sicuro che nulla potrà sfuggirgli, finirà per non vedere cosa accade in basso...e perderà la possibilità di guadagnare una possibile preda!!!nullo ha scritto:
Guarda laggiù..
Cosa, i colori?
no
Cosa, gli alberi?
ma, no!
Cosa allora.. la montagna?
ma no!... quell'animale laggiù, l'unica cosa che si muove in un paesaggio altrimenti fermo!
Io non lo vedo! Sei sicuro che ci sia?
ma cosa stavi guardando?
Le tette di quella ragazza là
Max, era solo un ipotetico scambio teso ad evidenziare il fatto che non guardiamo con gli stessi occhi e la stessa attenzione una stessa scena, e pure il fatto che qualcosa può occupare la mente più a lungo di quanto si pensi. Tutto lì.stereosound ha scritto: e perderà la possibilità di guadagnare una possibile preda!!!
Ciao Robertonullo ha scritto:
Max, era solo un ipotetico scambio teso ad evidenziare il fatto che non guardiamo con gli stessi occhi e la stessa attenzione una stessa scena, e pure il fatto che qualcosa può occupare la mente più a lungo di quanto si pensi.
Rispondere in sintesi alle tue domande non è affatto semplice. Se segui attentamente i vari 3D su questo forum vi potrai attingere notizie interessanti.sparks ha scritto:
Come devono essere posizionati i microfoni in fase di ripresa da parte dell'operatore affinché ciò accada?
E più importante, come vanno posizionati i diffusori nel mio ambiente casalingo?
Grazie.
Se avanziamo per supposizioni,secondo me, si rimane in alto mare,anche se ragionare per assurdo, a volte, può aiutare a risolvere alcuni enigmi.nullo ha scritto:
Rimane il fatto che nessuno ha raccolto il mio invito ad aiutarmi a capire cosa succeda introducendo i due segnali L+R in ambiente. Tutti più e meno sappiamo cosa succede se ci spostiamo a destra o sinistra, davanti ad un normale sistema, così come sappiamo +/- che succede se alziamo il livello di uno dei due canali
Se pensiamo a come vengono raccolti, nel migliore dei casi due microfoni sono stimolati da suoni emessi da sorgenti puntiformi ( poniamo due per semplicità), che emettono un fronte d'oda sferico ( sempre per semplicità).
Raccogliamo la somma dei contributi nei due punti stabiliti come ottimali e va bene.
Poi, nel caso riuscissimo a creare a nostra volta due sorgenti puntiformi, inviamo a tali box, i nostri segnali. Avremo due sfere pulsanti che creano due campi sonori distinti che vanno a mescolarsi, difficile pensare alla possibile ricostruzione fedele del campo originario vagheggiato.
Come possono questi interagire senza creare effetti indesiderati di mascheramento?
Come può essere coerente tale immissione con la causa generatrice?