Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

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Misure, misurare, si,no... la solita vecchia storia.

Messaggio da UnixMan »

Nota: thread nato da un OT in questa discussione.
dueeffe ha scritto: Qualcosina penso di saperne di metrologia...
Non puoi misurare un cavo, nè i relativi fenomeni.
Casomai puoi misurare una grandezza fisica.
questa la devi spiegare. Perché mai i fenomeni (fisici) che intervengono in un cavo (digitale od analogico che sia) non potrebbero essere misurati?

AFAIK, se un fenomeno è reale (fisico) per definizione è anche misurabile.

O per caso stiamo parlando di metafisica?! ...o di pura psicologia? :?
Ciao, Paolo.

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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da nullo »

UnixMan ha scritto: AFAIK, se un fenomeno è reale (fisico) per definizione è anche misurabile.
ARGGGHHHH!!!!! Non ne usciremo mai :worried:
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto: Qualcosina penso di saperne di metrologia...
Non puoi misurare un cavo, nè i relativi fenomeni.
Casomai puoi misurare una grandezza fisica.
questa la devi spiegare. Perché mai i fenomeni (fisici) che intervengono in un cavo (digitale od analogico che sia) non potrebbero essere misurati?

AFAIK, se un fenomeno è reale (fisico) per definizione è anche misurabile.

O per caso stiamo parlando di metafisica?! ...o di pura psicologia? :?


Ciao Paolo.

Il perchè è semplice.
Misuri una grandezza, relativa ad un oggetto, ad un fenomeno.
Non misuri l'oggetto o il fenomeno.

Per quel che concerne invece il termine "reale", che hai usato (fenomeno reale perchè "fisico"), nel relativo contesto è errato.
Non è affatto vero che la realtà fisica sia la "Verità" ovvero la realtà per eccellenza.
E non è vero che qualsiasi fenomeno "reale" debba essere misurabile, e debba appartenere alla realtà fisica.

Il fenomeno del mascheramento (per fare un esempio, tra i tanti possibili, consono ai nostri discorsi "audio") è reale, ma non è misurabile perchè non appartiene alla realtà fisica.

salutoni,

Fabio.
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:Misuri una grandezza, relativa ad un oggetto, ad un fenomeno.
Non misuri l'oggetto o il fenomeno.

Per quel che concerne invece il termine "reale", che hai usato (fenomeno reale perchè "fisico"), nel relativo contesto è errato.
Non è affatto vero che la realtà fisica sia la "Verità" ovvero la realtà per eccellenza.
E non è vero che qualsiasi fenomeno "reale" debba essere misurabile, e debba appartenere alla realtà fisica.
Fabio, se vogliamo provare a capirci, evitiamo di ricadere in inutili sofismi che non portano da nessuna parte. Cerchiamo di parlare chiaro e semplice, per favore.

Se dici che nessuna misura può dirmi "come suona" (soggettivamente) un dato oggetto (ampli, cavo, diffusore, ecc), possiamo essere daccordo.

Ma se qualcosa ha un effetto reale (dove "reale" è inteso per l'appunto nel senso ristretto di fisico, materiale), per definizione questo effetto deve essere rilevabile strumentalmente. Cioè una o più grandezze fisiche (misurabili) devono pur essere alterate in qualche modo da tale effetto. Diversamente, l'unica conclusione possibile è che l'effetto NON è affatto materiale.

Le cose quindi sono due: o stiamo parlando di effetti puramente psicologici - e allora effettivamente non c'è nulla di misurabile - oppure qualche effetto misurabile ci deve pur essere.

(ma se si tratta di effetti puramente psicologici, tanto vale ammetterlo subito e risparmiare tempo e denaro.... o no!?)
dueeffe ha scritto:Il fenomeno del mascheramento (per fare un esempio, tra i tanti possibili, consono ai nostri discorsi "audio") è reale, ma non è misurabile perchè non appartiene alla realtà fisica.
e chi l'ha detto? come avrebbero fatto allora a sviluppare i codec percettivi per audio e video? che pure esistono, e funzionano anche piuttosto bene...
Ciao, Paolo.

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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto: Fabio, se vogliamo provare a capirci, evitiamo di ricadere in inutili sofismi che non portano da nessuna parte. Cerchiamo di parlare chiaro e semplice, per favore.

Se dici che nessuna misura può dirmi "come suona" (soggettivamente) un dato oggetto (ampli, cavo, diffusore, ecc), possiamo essere daccordo.

Ma se qualcosa ha un effetto reale (dove "reale" è inteso per l'appunto nel senso ristretto di fisico, materiale), per definizione questo effetto deve essere rilevabile strumentalmente. Cioè una o più grandezze fisiche (misurabili) devono pur essere alterate in qualche modo da tale effetto. Diversamente, l'unica conclusione possibile è che l'effetto NON è affatto materiale.

Le cose quindi sono due: o stiamo parlando di effetti puramente psicologici - e allora effettivamente non c'è nulla di misurabile - oppure qualche effetto misurabile ci deve pur essere.

(ma se si tratta di effetti puramente psicologici, tanto vale ammetterlo subito e risparmiare tempo e denaro.... o no!?)


Effetti psicologici??

Paolo,
come ti ribadisco, non si misurano "oggetti" o "effetti".
Si misurano grandezze fisiche.
Lo si fa direttamente o indirettamente, confrontandole con un campione, detto (guardaunpo') unità di misura.

Puoi tu forse misurare la forma?
SI? allora indicami, per piacere, l'unità di misura relativa.
NO? allora secondo i tuoi ragionamenti essa non esiste.

Puoi forse misurare la stanchezza?
IDEM (come sopra)
Ma vallo a spiegare al fondista stremato che è all'ultimo km.
Digli che è solo un effetto psicologico. Perchè non è misurabile.


UnixMan ha scritto: e chi l'ha detto? come avrebbero fatto allora a sviluppare i codec percettivi per audio e video? che pure esistono, e funzionano anche piuttosto bene...
Ah si?
"Illuminami" allora sul "campione di riferimento" (leggasi unità di misura).

Perchè, caro Paolo (e non prenderla come attacco personale o come polemica, perchè non lo è e non vuole esserlo) quel che mi lascia perlesso è che in questi discorsi (e parlo anche e soprattutto di 3D sviluppati su altri forum), c'è sempre la convinzione che chi ragiona come te sia più "scientifico".
Invece...come vedi...(a meno che tu non mi sorprenda, citando, p.es., l'unità di misura del mascheramento...)

salutoni,

Fabio.
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:come ti ribadisco, non si misurano "oggetti" o "effetti".
Si misurano grandezze fisiche.
Lo si fa direttamente o indirettamente, confrontandole con un campione, detto (guardaunpo') unità di misura.
evidentemente, continui a non capire quello che dico. O a far finta di non capire...

Allora la butto giù più semplice.

Ho due oggetti, A e B (in questo contesto poco importa se A e B sono due diverse sorgenti, cavi, amplificatori, coppie di diffusori o altro).

Tu li ascolti in un contesto comune e mi dici che l'oggetto A "suona" diversamente da quello B. Cioè che tu percepisci delle differenze tra i due.

Benissimo. Ovviamente, tale differente percezione (assolutamente "reale", se parliamo della tua reltà soggettiva) può avere due cause:

1) i campi acustici (fisici) che si producono utilizzando l'uno piuttosto che l'altro oggetto (A/B) sono diversi tra loro: la differenza è quindi di natura fisica (materiale, oggettiva);

2) i campi acustici prodotti sono identici ma la tua percezione degli stessi è alterata da altri fattori (psicologici, psicofisici, memoria, ecc): la differenza NON è di natura fisica.

Nel caso 1), poiché i campi acustici sono diversi, ci sono delle differenze nelle grandezze fisiche che li definiscono; tali grandezze (e le relative differenze nei due casi) sono misurabili.

Nel caso 2) non ci sono differenze materiali, ergo i due oggetti sono perfettamente equivalenti tra loro sul piano fisico.

Almeno fin quì siamo daccordo?!
Ciao, Paolo.

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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da sinuko »

Puoi forse misurare la stanchezza?
IDEM (come sopra)
Ma vallo a spiegare al fondista stremato che è all'ultimo km.
Digli che è solo un effetto psicologico. Perchè non è misurabile.
... l'acido lattico ..un invenzione della medicina dello sport???
...la disidratazione ..un invenzione della medicina dello sport???


Comunque Fabio si può andare avanti all'infinito, tu mescoli/confondi continuamente Realtà percepita e realtà Fisica.
E' chiaro che sono due cose diverse, ma è dove si separano le une dalle altre che non troviamo un accordo.
Io ho sviluppato il mio sistema seguendo un approccio, a qualcuno è piaciuto ad altri no, tu hai sviluppato i tuoi sistemi secondo un tuo approccio, ad alcuni piacciano ad altri no.
Io so che ci sono un infinità di cose che ancora non riesco a spiegarmi ma questo non mi impedisce di ricercarle secondo un metodo (http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico) , che metodo tu applichi non lo so (non è una domanda).
Ciao Paolo
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

sinuko ha scritto: ... l'acido lattico ..un invenzione della medicina dello sport???
...la disidratazione ..un invenzione della medicina dello sport???

Questo vuol dire che la stanchezza è misurabile??
(di quello si parlava, eh...)




sinuko ha scritto: ricercarle secondo un metodo (http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_scientifico) , che metodo tu applichi non lo so (non è una domanda).

Non mi pare proprio.
Altrimenti non "mischieresti" discorsi sull'acido lattico e la disidratazione in una situazione dove si sta parlando di misurabilità o meno della stanchezza (e d'altre cose).

Tutti pronti a parlare in nome della "scienza", a quanto pare...salvo poi "barcollare" già alle basi.
(e, anche tu, non averla a male...non è mia intenzione polemizzare)


salutoni,

FF
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto:come ti ribadisco, non si misurano "oggetti" o "effetti".
Si misurano grandezze fisiche.
Lo si fa direttamente o indirettamente, confrontandole con un campione, detto (guardaunpo') unità di misura.
evidentemente, continui a non capire quello che dico. O a far finta di non capire...

Allora la butto giù più semplice.

Ho due oggetti, A e B (in questo contesto poco importa se A e B sono due diverse sorgenti, cavi, amplificatori, coppie di diffusori o altro).

Tu li ascolti in un contesto comune e mi dici che l'oggetto A "suona" diversamente da quello B. Cioè che tu percepisci delle differenze tra i due.

Benissimo. Ovviamente, tale differente percezione (assolutamente "reale", se parliamo della tua reltà soggettiva) può avere due cause:

1) i campi acustici (fisici) che si producono utilizzando l'uno piuttosto che l'altro oggetto (A/B) sono diversi tra loro: la differenza è quindi di natura fisica (materiale, oggettiva);

2) i campi acustici prodotti sono identici ma la tua percezione degli stessi è alterata da altri fattori (psicologici, psicofisici, memoria, ecc): la differenza NON è di natura fisica.

Nel caso 1), poiché i campi acustici sono diversi, ci sono delle differenze nelle grandezze fisiche che li definiscono; tali grandezze (e le relative differenze nei due casi) sono misurabili.

Nel caso 2) non ci sono differenze materiali, ergo i due oggetti sono perfettamente equivalenti tra loro sul piano fisico.

Almeno fin quì siamo daccordo?!



No, Paolo, non sono d'accordo.
Invocando (in modo deciso) appunto il Metodo Scientifico (è diventata una moda, no? :razz: ).

Se la percezione è un processo attivo (come in effetti lo è!) il tuo discorso è ozioso.
Ed il termine "alterata" mi suona stranamente "negativo".

Se, poi, il riusltato finale (contando anche questo "processo attivo", che nel tuo recente link sul 3D "flooding" è "trattato" come una "black box") non è correlabile con la descrizione strumentale del campo sonoro (fisico)...beh...
Non solo il tuo ipotetico è inutile (perchè ha già una risposta scientifica, e la ha ormai da diverso tempo), ma lo è anche la "descrizione del campo sonoro fisico", che senza correlazioni diventa (per i nostri scopi) un lavoro pressochè inutile.

salutoni,

Fabio.
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:Questo vuol dire che la stanchezza è misurabile??
Di sicuro è possibile annullarla dirigendo degli opportuni campi EM su determinate aree del cervello. Lo so per certo perché il metodo per farlo è stato brevettato qualche tempo fa da un neurologo dell'Università di Milano (che incidentalmente è anche un mio cugino :) ).

Potrei chiedergli se oltre che controllarla si può anche misurarla... il che non è affatto da escludersi a priori. Non hai idea di quello che recentemente sono in grado di fare combinando PET, functional MRI, elettrodi vari, computer ed altre diavolerie... :tmi:
Ciao, Paolo.

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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da sinuko »

Fabio,
per quanto mi riguarda non credo che dicendo la stessa cosa più volte la cosa sia più vera o meno vera.
Hai sbagliato il tuo esempio sulla stanchezza, se poi vuoi fare l’esegesi della parole e rivoltare la frittata fai pure ma non mi riguarda (anche io non intendo polemizzare) (parlare per esempi è sempre un arma a doppio taglio).
Non credo sia necessario ripetere quello che ho scritto ,altrimenti si fa chi grida più forte , se hai voglia di urlare fai pure.

Edit.: corretta ortografia
Ciao Paolo
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto:il tuo discorso è ozioso.
dimmi esattamente dove e perché.
dueeffe ha scritto:Ed il termine "alterata" mi suona stranamente "negativo".
assolutamente NON intenzionale. Il termine "alterata" l'ho usato semplicemente quale sinonimo di cambiata, modificata.
dueeffe ha scritto:Se, poi, il riusltato finale (contando anche questo "processo attivo", che nel tuo recente link sul 3D "flooding" è "trattato" come una "black box") non è correlabile con la descrizione strumentale del campo sonoro (fisico)...beh...
basta così.

Se la musica che senti nasce nel tuo cervello a prescindere da quanto prodotto dal sistema di riproduzione (cioè dal campo fisico), non capisco proprio di cosa stiamo a discutere.

A quanto pare non abbiamo nulla in comune. Siamo completamente alieni, e viviamo su due pianeti diversi. Sul tuo pianeta la musica nasce miracolosamente nel cervello di chi ascolta a prescindere dal campo acustico (fisico) che si sta ascoltando (quindi la si immagina, e non si capisce bene allora a cosa servano gli impianti per riprodurla), sul mio pianeta invece si percepiscono (per quanto soggettivamente) i campi acustici (fisici e misurabili) che sono riprodotti da un impianto.

Pertanto, è perfettamente inutile stare a discutere ulteriormente.
Ciao, Paolo.

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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da stereosound »

Sulla percezione le vs posizioni sono diverse in quanto partite ciascuno da un presupposto direi diverso ed opposto preso come riferimento o base:
Unixman parte dall'osservato,
deeeffe parte dall'osservante,
Siete tutti e due in errore!
Ultima modifica di stereosound il 03 nov 2010, 19:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto: Di sicuro è possibile annullarla dirigendo degli opportuni campi EM su determinate aree del cervello. Lo so per certo perché il metodo per farlo è stato brevettato qualche tempo fa da un neurologo dell'Università di Milano (che incidentalmente è anche un mio cugino :) ).
Potrei chiedergli se oltre che controllarla si può anche misurarla... il che non è affatto da escludersi a priori. Non hai idea di quello che recentemente sono in grado di fare combinando PET, functional MRI, elettrodi vari, computer ed altre diavolerie... :tmi:

sinuko ha scritto:Fabio,
per quanto mi riguarda non credo che dicendo la stessa cosa più volte la cosa sia diventa più vera o meno vera.
Hai sbagliato il tuo esempio sul stanchezza, se poi vuoi fare l’esegesi della parole e rivoltare la frittata fai pure ma non mi riguarda (anche io non intendo polemizzare) (parlare per esempi è sempre un arma a doppio taglio).
Non credo sia necessario ripetere quello che ho scritto ,altrimenti si fa chi grida più forte , se hai voglia di urlare fai pure.


Mettetevi d'accordo.
Uno la annulla (la stanchezza) e l'altro invece dice che "siccome l'acido lattico e la disidratazione..." alla fine "quello" (l'atleta stanco) cade a terra lo stesso.

BTW,
(e per tornare al metodo scientifico)

Per misurare la stanchezza (così come per il mascheramento) c'è bisogno dell'unità di misura, ovvero del campione (poi, se volete, andiamo a vedere quali caratteristiche debba avere questo "campione", eh...)

L'esempio (della stanchezza), quindi, è perfettamente azzeccato (e fin troppo "calzante").

Nel frattempo, chiedo Paolo (Unixman) di mettere "in funzione" le diavolerie di cui parla.
Chissà che non riescano a dire il risultato certo di Sampdoria-Metalist (che si giocherà domani).

Vorrei arricchirmi scommettendo...

salutoni,

Fabio.
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto: dimmi esattamente dove e perché.

Dal momento che sai che la percezione è un processo attivo è inutile che ti fai quella domanda (che hai fatto).




UnixMan ha scritto: Se la musica che senti nasce nel tuo cervello a prescindere da quanto prodotto dal sistema di riproduzione (cioè dal campo fisico), non capisco proprio di cosa stiamo a discutere.

A quanto pare non abbiamo nulla in comune. Siamo completamente alieni, e viviamo su due pianeti diversi. Sul tuo pianeta la musica nasce miracolosamente nel cervello di chi ascolta a prescindere dal campo acustico (fisico) che si sta ascoltando (quindi la si immagina, e non si capisce bene allora a cosa servano gli impianti per riprodurla), sul mio pianeta invece si percepiscono (per quanto soggettivamente) i campi acustici (fisici e misurabili) che sono riprodotti da un impianto.

Pertanto, è perfettamente inutile stare a discutere ulteriormente.

L'uomo non percepisce campi acustici. Semplicemente non li conosce.
L'uomo ode la musica.

La musica è frutto di un processo attivo, interno all'uomo (la famosa "black box" del tuo link. Ecco perchè è fondamentale la Teoria dei Sistemi. "black box", "White box", Sistemi lineari, tempo-varianti, tempo-invarianti, sistemi caotici, "controlli robusti" ecc. ecc. ecc.)

Ancora una volta (la solita domanda):
Correlami il campo sonoro alla musica, con una bella funzione matematica, ed a quel punto il sistema andrà a ricadere in quelli tempo invarianti.
(sarebbe come lo vorresti ora tu...che "bellezza", eh?)

Siccome (come minimo) esiste il mascheramento (lo neghiamo? mica lo dico io che esiste...lo dice la scienza ufficiale), dimmi tu come dobbiamo agire (che tipo di sistema dobbiamo studiare e come dobbiamo studiarlo).

FF
Ultima modifica di dueeffe il 03 nov 2010, 19:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da stereosound »

stereosound ha scritto:Sulla percezione le vs posizioni sono diverse in quanto partite ciascuno da un presupposto direi diverso ed opposto preso come riferimento o base:
Unixman parte dall'osservato,
deeeffe parte dall'osservante,
Siete tutti e due in errore!

Pragma opposto ad Idea...= errore filosofico
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

stereosound ha scritto:
stereosound ha scritto:Sulla percezione le vs posizioni sono diverse in quanto partite ciascuno da un presupposto direi diverso ed opposto preso come riferimento o base:
Unixman parte dall'osservato,
deeeffe parte dall'osservante,
Siete tutti e due in errore!

Pragma opposto ad Idea...= errore filosofico


Cerchiamo d'essere seri, eh...

FF
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da UnixMan »

dueeffe ha scritto: Mettetevi d'accordo.
Uno la annulla (la stanchezza) e l'altro invece dice che "siccome l'acido lattico e la disidratazione..." alla fine "quello" (l'atleta stanco) cade a terra lo stesso.
finiscila di fare il finto tonto.

Ovviamente, sai benissimo che stavamo parlando di cose diverse. Paolo (sinuko) si riferiva alla evidente possibilità di misurare i sintomi fisiologici associabili alla (ad alcune forme di) stanchezza, mentre invece -altrettanto ovviamente- io mi riferivo direttamente alla condizione psicologica associata, cioè se vogliamo proprio alla percezione della stanchezza (di qualsiasi origine essa sia).

Per quanto riguarda le previsioni delle partite... a Fa', mi sa che è il caso che consideri l'idea di cambiare pusher. Questo ti rifila robba strana! :lol:

Per il resto, io la chiudo quì. Non ho tempo da perdere in discussioni che reputo inutili.
Ciao, Paolo.

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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da dueeffe »

UnixMan ha scritto:
dueeffe ha scritto: Mettetevi d'accordo.
Uno la annulla (la stanchezza) e l'altro invece dice che "siccome l'acido lattico e la disidratazione..." alla fine "quello" (l'atleta stanco) cade a terra lo stesso.
finiscila di fare il finto tonto.

Ovviamente, sai benissimo che stavamo parlando di cose diverse. Paolo (sinuko) si riferiva alla evidente possibilità di misurare i sintomi fisiologici associabili alla (ad alcune forme di) stanchezza, mentre invece -altrettanto ovviamente- io mi riferivo direttamente alla condizione psicologica associata, cioè se vogliamo proprio alla percezione della stanchezza (di qualsiasi origine essa sia).

Per quanto riguarda le previsioni delle partite... a Fa', mi sa che è il caso che consideri l'idea di cambiare pusher. Questo ti rifila robba strana! :lol:

Per il resto, io la chiudo quì. Non ho tempo da perdere in discussioni che reputo inutili.


Stanchezza, percezione della stanchezza...
Cos'è, alla fine, che volevate misurare?

Cosa, alla fine, riuscite a misurare?

Possibilità di misurare sintomi fisiologici?

Ma tu ti rendi conto di ciò che stai scrivendo??

Questo sarebbe il metodo scientifico?

Di tutto quel che dite (naturalmente) abbiamo anche i campioni, immagino...

http://it.wikipedia.org/wiki/Campione_%28metrologia%29


Paolo, la questione del risultato della partita è abbastanza seria.

Misura di qui, analizza di là, due conticini...dovrebbe essere uno "scherzo" prevedere il risultato.

Perchè, anche nella riproduzione della musica, è un risultato che vogliamo prevedere (ottenere), no?

Infine:
sei proprio sicuro che questo "discorso" sia inutile?


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Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
EF80
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Re: CAVI ALL'OLIO D'OLIVA

Messaggio da EF80 »

Seguendo l'evolversi del discorso e immaginando che certe differenze percepite sono cose veramente minute io mi chiedo, cos'e' meglio o peggio o e' puramente soggettivo? ma sopratutto io ho potuto osservare facendo ascoltare a gente normale (tipo mio padre) il mio impianto l'unica cosa che notassero fosse l'elevato volume che sviluppava se ci davo su, qualita'? glielo devo spiegare ma prendevano le mi credevano sulla parola, niente di piu'... nel senso che certe cose le senti se le vuoi sentire o se ti interessa sentirle. Mettendo da parte l'estremo basso della scala (altoparlanti gracchianti e persone assolutamente aliene al discorso alta fedelta') mi chiedo psicologicamente quanto sia influente la questione suggestiva della persona e quanto quella reale. 10 cavi da 1000 euro al metro potrebbero avere ogniuno delle microscopiche differenze tale per cui potrebbero essere considerati equivalenti, come anche che un'ascoltatore potrebbe notare la differenza sonora su un passaggio di una canzone paragonabile al rumore di un granello di sabbia che cade e fissarsi su quello e da quel momento in avanti essere portato a credere che quello sia meglio e chiunque altro potrebbe non accorgersi di niente se non gli viene spiegato prima, ma a quel punto sente la differenza perche' c'e' o perche' gli e' stato detto quindi il suo cervello "l'ha voluta" sentire? Un'altro alieno ai questi pimi 2 potrebbe predirigere uno cavo diverso... quindi alla fine coa ha devvero importanza?
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