marziom ha scritto:occhio che se abbiamo il controllo sul dimensionamento del TA (sopratutto l'induzione a cui è fatto lavorare) tutti quegli A non servono.
si che servono: i 3886 sono in grado di erogare fino a (typ) 10A rms! Vero che in pratica correnti così alte non si dovrebbero raggiungere mai o quasi (non in regime continuo, quantomeno) ma l'alimentatore non si deve assolutamente "sedere"
mai, neanche nelle peggiori condizioni di carico (e non dimenticare che in condizioni di carico reattivo le correnti circolanti possono essere ben più alte di quelle che il solo modulo dell'impedenza potrebbe far presupporre). Ricorda che il PSRR di un 3875/3886 retroazionato è alto alle basse frequenze, ma già a quelle medie diventa scarso e quasi inesistente a quelle alte.
Perciò, oltre a capacità di filtraggio molto elevate, è necessario che il TA sia in grado di erogare sempre tutta la corrente richiesta senza "sedersi". Diversamente la qualità del suono va' a farsi benedire, specie su medi ed alti...
Come in tutti i circuiti audio, anche quì l'alimentazione è il singolo fattore che determina maggiormente il suono. Per una versione stereo, i 10A che ho citato sono già un compromesso. L'optimum sarebbero almeno 20A. Nel prototipo ho usato due toroidali da 250VA, e sono anche piccoli...
(non fosse che la mia schiena non mi avrebbe permesso di portarlo fino alla mia sala d'ascolto, mi ero invogliato a prendere un TA da 3KVA recentemente apparso nel mercatino!
)
Se vuoi risparmiare con peso, dimensioni e costi, devi rinunciare ad un po' di potenza e - sempre a parità di corrente max - utilizzare secondari con tensioni più basse (occhio a restare ben al di sopra del minimo ammesso dal chip).
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»