Baffle, come e quanto incide?

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
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nullo
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Messaggio da nullo »

Mi chiedevo (visto tanti grafici e sentito tanti discorsi), se non fosse il caso, da parte di chi ha molta esperienza e sperimentazione alle spalle, di fare una chiaccherate, sul baffle e le peculiarità che dovrebbe avere.

Mi spiego, è esplicito che esso incida a livello quantitativo, intervenendo sulla risposta dell'AP che supporta, ma cosa succede a livello qualitativo, l'eventuale rinforzo come si comporta quando si passa dalle misure all'ascolto con suoni musicali complessi?

Alcuni costruttori inoltre, scelgono di rivestire completamente il supporto, mi viene in mente Aloia per i medioalti, ed ha spiegato il perchè, Russo (Moss) ad esempio lo fa su tutti gli altoparlanti, ma non ho visto misure a supporto.

Che ne pensate?

Roberto
Ciao, Roberto

Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

,,,Alcuni costruttori inoltre, scelgono di rivestire completamente il supporto, mi viene in mente Aloia per i medioalti, ed ha spiegato il perchè,
Dove è l' articolo di Aloia?
Ciao
Mauro
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nullo
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Messaggio da nullo »

Mauro, Aloia fece il discorso sul CHF 51, dimostrò come ad esempio nel twx34x0, la stessa flangia creava perturbazioni nella risposta. Lo stesso altoparlante modificato esibiva una perfomance migliore e montato su un asta ed immerso nel fonoassorbente faceva un ulteriore passo avanti alle misure.

Ricordo un articolo, ma non la rivista in cui l'ing. Russo dimostrava il suo impianto. I vari driver erano montati elasticamente ed erano immersi in un mare di feltro. Il redattore rimase di stucco per la peculiarità del suono.

Così mi chiedevo quale fossero le vostre esperienze e pensieri al riguardo.

Roberto

dimenticavo, anche le B&W Nautilus, quelle vere, non i sotto prodotti, praticamente non hanno un baffle che carica gli Ap.....ci sarà un perchè.
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audiofanatic
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Messaggio da audiofanatic »

Mauro, Aloia fece il discorso sul CHF 51, dimostrò come ad esempio nel twx34x0, la stessa flangia creava perturbazioni nella risposta. Lo stesso altoparlante modificato esibiva una perfomance migliore e montato su un asta ed immerso nel fonoassorbente faceva un ulteriore passo avanti alle misure.

Ricordo un articolo, ma non la rivista in cui l'ing. Russo dimostrava il suo impianto. I vari driver erano montati elasticamente ed erano immersi in un mare di feltro. Il redattore rimase di stucco per la peculiarità del suono.

Così mi chiedevo quale fossero le vostre esperienze e pensieri al riguardo.

Roberto

dimenticavo, anche le B&W Nautilus, quelle vere, non i sotto prodotti, praticamente non hanno un baffle che carica gli Ap.....ci sarà un perchè.


Originariamente inviato da nullo - 18/03/2006 : 14:28:46
ciò che descrisse Aloia era la normale interferenza di una flangia, laddove la flangia tonda è quella che apporta le massime irregolarità (e apro una parentesi, mister Creazzo, pensando all'uovo di Colombo, ha fatto la flangia del tweeter ovale... peccato che poi lo incassa in un frontale fresato...)


In linea di massima i "problemi" inerenti il pannello sono 3

1-La cosiddetta Baffle Step Diffraction, cioè il "gradino" dovuto alla transizione della radiazione da semispazio a spazio intero
http://www.t-linespeakers.org/tech/baff ... index.html
http://sound.westhost.com/bafflestep.htm
http://www.tolvan.com/edge/help.htm

2-Le diffrazioni al bordo del pannello, che se è tondo ed equidistante dalla sorgente fa i danni maggiori
http://www.linkwitzlab.com/diffraction.htm
http://www.speakerdesign.net/understand.html
http://www.pvconsultants.com/audio/diff ... oadbds.htm

3-La radiazione del pannello stesso, che è in pratica anche la summa dei primi due, cioè la cosiddetta impedenza di radiazione del pannello, legata alle sue risonanze e al carico che offre alla sorgente oltre che alle dimensioni, è questo il caso del materiale assorbente posto intorno agli altoparlanti ed è stata l'oggetto di uno studio apparso sul JAES un paio di anni fa, ove si usavano microcavità antirisonanti per azzerare l'impedenza di radiazione, perlomeno nel range di frequenze interessate dai risuonatori

"ENGINEERING REPORTS
Study of the Directional Characteristics of a Piston Mounted on a Surface of Zero Acoustic Impedance
José Luis Barros, Jorge Cárdenas, and Jorge Sommerhoff 1254
The surface impedance of a loudspeaker baffle strongly influences the directionality of the radiation pattern. By contrasting the radiation pattern of a vibrating piston mounted in a surface having infinite impedance with one having zero impedance, the importance of surface impedance is clearly demonstrated. Because energy cannot flow horizontally in a zero impedance surface, energy is concentrated in the axial direction. A two-dimensional model produced results that were consistent with those measured in the laboratory.

il tutto è però ovviamente legato anche alle dispersioni delle sorgenti, cioè all'energia che viene propagata lungo l'asse del pannello, purtroppo a livello teorico si ragiona sempre con il pistone piano mentre la complessità di una cupola o di un particolare profilo può introdurre notevoli differenze
www.interdomain.net.au/~bodzio/Article5.pdf

un saluto
Filippo
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Assolutamente fantasci i link suggeriti, dovrò studiare tanto e al solito capirò 1/100, ma, sarà sempre un granello di sapere in più.

Perdona l'ardire e la pedanteria, le misure mostrate fanno chiaramente vedere il problema dal punto di vista quantitativo, con grande attenzione si potrebbero"aggiustare" alcune problematiche relative alla risposta.

Come la mettiamo a sensazione sonora, mi spego meglio, passando da un segnale per il test a quello musicale, la "raddrizzata" (e parliamo anche di parecchi dB, alla faccia dello 0,1 citato da Giussani), si fa sentire all'ascolto, oppure è solo un buon esercizio ingegneristico e non vale la candela perderci la testa?

Te lo chiedo perchè, mentre con i medioalti ho "giocato" con vantaggio ad isolarli in un mare di lana, non ho fatto invece prove col Woofer, inoltre, si può simulare un maggiore sviluppo del baffle in uno dei due sensi con l'assorbente?.. sai il frontale del mio box per il 416 Altec non è stato fatto con un rapporto spinto fra la H. e la L.

Ancora , con le trombe si devono fare analoghe considerazioni?

Grazie tante per il tuo tempo, Roberto
Ciao, Roberto

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Messaggio da MBaudino »

Sempre preziosi ovviamente i tuoi link... da questa sera attenta lettura. Mi sembra anche utile, per chiarirsi le idee facendo esercizi, il sw (Edge) sul sito di Tolvan.
Avrei bisogno di un chiarimento preliminare, pensando ad un medio (es 16 cm) in un volume chiuso.
Se cerco di ridurre al minimo le dimensioni del baffle ( montando ad es. il driver sulla base minore di un tronco di piramide o di un tronco di cono- dimensionandone la superficie in maniera tale che sia equivalente a quella di montaggio del driver ) si possono creare problemi alla risposta derivanti dalla vicinanza della membrana alla superficie interna delle pareti?
Buona giornata Mauro
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Assolutamente fantasci i link suggeriti, dovrò studiare tanto e al solito capirò 1/100, ma, sarà sempre un granello di sapere in più.

Perdona l'ardire e la pedanteria, le misure mostrate fanno chiaramente vedere il problema dal punto di vista quantitativo, con grande attenzione si potrebbero"aggiustare" alcune problematiche relative alla risposta.

Come la mettiamo a sensazione sonora, mi spego meglio, passando da un segnale per il test a quello musicale, la "raddrizzata" (e parliamo anche di parecchi dB, alla faccia dello 0,1 citato da Giussani), si fa sentire all'ascolto, oppure è solo un buon esercizio ingegneristico e non vale la candela perderci la testa?

Te lo chiedo perchè, mentre con i medioalti ho "giocato" con vantaggio ad isolarli in un mare di lana, non ho fatto invece prove col Woofer, inoltre, si può simulare un maggiore sviluppo del baffle in uno dei due sensi con l'assorbente?.. sai il frontale del mio box per il 416 Altec non è stato fatto con un rapporto spinto fra la H. e la L.

Ancora , con le trombe si devono fare analoghe considerazioni?

Grazie tante per il tuo tempo, Roberto


Originariamente inviato da nullo - 19/03/2006 : 15:04:26
E' abbastanza difficile separare il pannello dal driver, nel senso che il calcolo teorico è effettuato su un segnale a potenza costante, mentre la risposta di un altoparlante è caratterizzato da una serie di irregolarità dovute a microrisonanze delle cavità del gruppo magnetico o a breakup della membrana, per cui è sempre buona cosa misurare l'altoparlante su un pannello molto grande per eliminare le diffrazioni e poi cercare la posizione sul pannello di dimensioni finite per cercare una risposta lineare dovuta a diffrazioni complementari.

Con le trombe il discorso è molto simile, anche se si osserva la generazione di una onda di ritorno generata dalla diffrazione del bordo all'interno della tromba con generazione di stazionarie abbastanza problematiche, la cosa è stata indagata perlopiù dai giapponesi, che sono maestri nella modellizzazione di tali problematiche (campi di pressione nelle gole, effetto dei rifasatori ecc).

Uno studio interessante che analizza anche la diffrazione di bocca è stato realizzato dalla Peavey, www.peavey.com/media/pdf/aa/qwp1.pdf
che, oltre alla gola "quadratica", molto semplice da realizzare anche per un autocostruttore, usa dell'assorbente sulla bocca per minimizzare le interferenze

il pannello frontale puoi allargarlo a piacimento, ricordo che il sistema retroschermo della Altec che inglobava tre A7 era completato da una serie di "ali" che imponevano una radiazione su semispazio fino alle frequenze inferiori, e trovo difficile pensare a quei diffusori in un contesto diverso, a meno di un certo sbilanciamento timbrico verso l'altro


Filippo
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Sempre preziosi ovviamente i tuoi link... da questa sera attenta lettura. Mi sembra anche utile, per chiarirsi le idee facendo esercizi, il sw (Edge) sul sito di Tolvan.
Avrei bisogno di un chiarimento preliminare, pensando ad un medio (es 16 cm) in un volume chiuso.
Se cerco di ridurre al minimo le dimensioni del baffle ( montando ad es. il driver sulla base minore di un tronco di piramide o di un tronco di cono- dimensionandone la superficie in maniera tale che sia equivalente a quella di montaggio del driver ) si possono creare problemi alla risposta derivanti dalla vicinanza della membrana alla superficie interna delle pareti?
Buona giornata Mauro



Originariamente inviato da MBaudino - 20/03/2006 : 10:14:31
direi di si, bisogna anche valutare la struttura del cestello e il magnete per vedere se creano ulteriori problemi di chiusura

Filippo
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