DAC multiformato

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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clane
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Messaggio da clane »

Ciao a tutti,
essendo ignorante in materia DAC, vorrei porvi una domanda:
Abbiamo a disposizione un lettore multiformato, tipo il Samsung P355 che consigliava Giovanni, e vogliamo costruire
un DAC esterno connesso via SPDIF. Chiaramente detto DAC deve essere capace di leggere anche i DVD e SACD.
Cio' premesso, quale DAC consigliate? La Analog Device ha a catalogo il AD1955 che sembra idoneo: commenti,
esperienze sono graditi! :-)


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Messaggio da vexator »

Ciao Claudio,
io consigliavo il Samsung DVD-P355, è la mia sorgente attuale (ovviamente connesso al mio DAC via SPDIF).

La "lettura dei vari formati e standard" non è legata al DAC (interno ed esterno) ma è intrinsicamente legata al player o meglio al blocco DSP/decoder. Il protocollo SPDIF è semplicemente un modo di trasmissione dei dati digitali ed è indipendente da quello che "contiene".

Io tranquillamente leggo col mio player DVD o CD, formattati in -ROM (quindi non nel formato CD-audio), pieni di mp3 o wma, questo ovviamente con il DAC esterno.
Non ho provato i SACD (non ho voglia di spendere minimo 30 euro per un test) ma qualcuno diceva che, per questioni di licenze, non è supportata l'uscita digitale.

Giovanni De Filippo

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Messaggio da Olimpia »

Se vuoi una meccanica in grado di leggere tutti i formati ed averli tutti in modo non compresso sull'uscita SPDIF hai un unica possibilità:
comprarti un PIONEER DV-585 e fargli la modifica all'uscita SPDIF proposta qui:
http://freerider.dyndns.org/anlage/HiresAudio_E.htm

Il DV-585 converte il DSD del SACD in PCM a 24bit/88,2kHz e quindi sull'uscita SPDIF modificata possiamo avere un flusso PCM sia per i CD che per i DVD-A che per i SACD.

Poi ovviamente il tuo DAC esterno dovrà avere un ricevitore in grado di trattare i 24bit/192kHz, come per esempio il CS8416.

Un caro saluto,
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Messaggio da clane »

Grazie per le info, Giovanni e Silvano.

Rimanendo in casa Analog Device, quale DAC ( 24 bit 192k Hz) consigliate? Ossia tra un AD1852-1853-1955 (uno ha l'uscita in corrente e l'altro in voltaggio-----ma che differenza c'e' in termini audio?????) e il CS4344 (lo stesso che Giovanni usa nel suo DAC) quale preferite nella vostra esperienza e perche'?

Come ricevitore mi è sembrato di capire che il CS8416 sia una buona scelta, giusto?

AD1955 (è usato nell'Accuphase DP-67 e 78): http://www.analog.com/UploadedFiles/Data_Sheets/422968845AD1955_0.pdf

AD1853 (è usato nel ML 390S) : http://www.analog.com/UploadedFiles/Data_Sheets/536821559AD1852_0.pdf

CS4344: http://www.cirrus.com/en/pubs/proDatasheet/CS4344-45-46-48_F1.pdf

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Messaggio da Olimpia »

Io userei il Burr Brown DSD1792 oppure il Wolfson WM8740.

Come Analog Device io sceglierei l'AD1955 mentre i Crystal li lascerei perdere...

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
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Messaggio da titano »

Se vuoi una meccanica in grado di leggere tutti i formati ed averli tutti in modo non compresso sull'uscita SPDIF hai un unica possibilità:
comprarti un PIONEER DV-585 e fargli la modifica all'uscita SPDIF proposta qui:
http://freerider.dyndns.org/anlage/HiresAudio_E.htm

Il DV-585 converte il DSD del SACD in PCM a 24bit/88,2kHz e quindi sull'uscita SPDIF modificata possiamo avere un flusso PCM sia per i CD che per i DVD-A che per i SACD.

Poi ovviamente il tuo DAC esterno dovrà avere un ricevitore in grado di trattare i 24bit/192kHz, come per esempio il CS8416.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri


Originariamente inviato da Olimpia - 04/03/2006 : 19:15:18

Molto interessante Silvano...tu hai provato la modifica per caso?


Marco
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Messaggio da vexator »

ottima segnalazione.
Questa si che è una modifica degna di tale nome! Finalmente qualcuno che propone qualcosa di non banale.
E' un ottimo punto di partenza anche per altri DVD-player, infatti l'autore indica chiaramente in cosa cosiste. In pratica, il flusso digitale I2S viene direttamente trasmesso via SPDIF. Quindi il circuito è tranquillamente applicabile (forse con qualche modifica) su qualunque player, tutto sta nel trovare il "bus" I2S.
Magari si potrebbe pensare a non trasmettere il flusso digitale via SPDIF, ma di utilizzare l'I2S per una conversione D/A interna con qualche DAC più performate e componenti discreti "più hi-end" (resistenze metal, cond. polipropilene, uscita valvolare, ecc...).

Giovanni De Filippo

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Messaggio da Olimpia »

Molto interessante Silvano...tu hai provato la modifica per caso?

Marco
Ho ordinato un PIONEER DV-585 ed anche i componenti per la modifica alla SPDIF.
Non appena mi arriva il tutto, li monto e vi faccio sapere.
Non é bellissimo sapere che i SACD verranno tradotti in PCM ma attualmente é l'unico modo.
Sarebbe bello avere un'uscita digitale anche per il SACD puro ma temo che non accadrà mai...

Riguardo l'uso di altri lettori DVD direi che ci sarebbe il problema del SACD, mi risulta che il PIONEER sia l'unico a tradurre il DSD in PCM.

Un caro saluto,
Silvano Sivieri
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Messaggio da Olimpia »

Mi é arrivato il PIONEER DV-585.
Per la prima volta ho provato ad utilizzarlo così comé, senza farci subito le mie modifiche.

Ma scalda tantissimo!
Io credevo che fosse colpa del mio stadio di uscita a triodi ed invece anche la versione di serie é un forno!
Sembra che il calore arrivi tutto dallo stadio di alimentazione switching.
Ma é possibile che scaldi così tanto?
Come mai?

Un caro saluto,
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Messaggio da riccardo »

Mi ha colpito quanto scritto, in quanto confligge completamente con la mia esperienza auditiva e visuale nel settore dac e uscite analogiche, e mi riallaccio pure a un discorso di Gianluca su qualità e esoterismo...
per quello che so, e ne sono certo al limone, il suono definitivo di un dac non abbisogna proprio affatto ne' di componenti qualitativi..(conosco suoni assolutamente superlativi ottenuti con componenti di qualità meno che industriale da 30 cent la tonnellata, ne' di valvole, che anzi colorano e rendono incerto il rendimento....si ritorna alla base di partenza di tutto.
La struttura, se va va, sennò non va. Non è questione di cosa, ma è questione di COME. Poi magari, col coso di grido, piace, ma è un altro paio di maniche, come al solito...
:-)
ottima segnalazione.
Questa si che è una modifica degna di tale nome! Finalmente qualcuno che propone qualcosa di non banale.
E' un ottimo punto di partenza anche per altri DVD-player, infatti l'autore indica chiaramente in cosa cosiste. In pratica, il flusso digitale I2S viene direttamente trasmesso via SPDIF. Quindi il circuito è tranquillamente applicabile (forse con qualche modifica) su qualunque player, tutto sta nel trovare il "bus" I2S.
Magari si potrebbe pensare a non trasmettere il flusso digitale via SPDIF, ma di utilizzare l'I2S per una conversione D/A interna con qualche DAC più performate e componenti discreti "più hi-end" (resistenze metal, cond. polipropilene, uscita valvolare, ecc...).

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Originally posted by vexator - 05/03/2006 :  13:39:01
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Messaggio da vexator »

quando parlo di componenti di qualità intendo quelli che ho scritto, cond polipropilene, res metal, ecc.
Questi componenti costano uguale o poco più a quelli "standard" (poliestere, carbone, ...) ma sono sicuramente più trasparenti al suono.
... gli eccessi sono mettere per esempio carta/olio da 140 euro ;) , oppure cambiare il cavo della 220 con uno più performante

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Messaggio da riccardo »

e qui siamo perfettamentissimamente d'accordo... :? (ma non sulle valvole per digitale.. :oops:
e il cavo della 220... mi pare curioso, e anzi sono incredulo, che non ti sia capitato di constatare gli effetti di diverse cablature....anche accidentalmente...
quando parlo di componenti di qualità intendo quelli che ho scritto, cond polipropilene, res metal, ecc.
Questi componenti costano uguale o poco più a quelli "standard" (poliestere, carbone, ...) ma sono sicuramente più trasparenti al suono.
... gli eccessi sono mettere per esempio carta/olio da 140 euro ;) , oppure cambiare il cavo della 220 con uno più performante

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Originally posted by vexator - 29/03/2006 :  13:37:39
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Messaggio da vexator »

La mia piccola esperienza mi ha insegnato (e continua a farlo) alcune cose, cioè:

1) nel mondo audio la valvola è insuperabile, per il semplice fatto che fare qualcosa di buono col transistor devi sbatterti (e spesso non basta). Ho provato (a casa mia) diversi ampli e pre allo stato solido, ma non hanno retto il confronto col mio attuale SE con le 2A3. Ho anche provato il my_ref, ottimo progetto del bravissimo Mauro, che suonava splendidamente ma mai come le 2A3. Da dire che il my_ref non è un ampli da quattro soldi pubblicato su riviste mensili, è ben pensato ed in continua crescita, però è sicuramente più complesso di un valvolare, nonostante questo (parere personale) non suonava come il mio SE. Ovviamente non è la guerra fra poveri, ma ad alto livello: non si può dire che la più bella delle BMW è meglio della Ferrari ;) .
Ok, la mia è deformazione professionale, ottenere il massimo con poco: mondo audio = valvola.
Questo discorso è ben applicabile anche, in un certo senso, al digitale: al mio DAC ho provato a mettere l'uscita con op.amp. (quelli più performanti a bassissimo rumore, hi-speed) ma come suona con le 6922 non ha paragoni.
Quindi perchè sbattersi tanto con i transistor se le valvole suonano meglio?

2) Tutto quello che c'è prima del trasformatore d'alimentazione influisce ben poco, il 99% dei problemi si risolvono con un buon filtro rete (NE lo vende a 6 euro) e di certo non con un cavo da 300euro dalla spina in oro. Cablaggio: questo è un discorso particolare, è ovvio che se fai passare i cavi della 220 vicino a qualche componente o trasfo si generano/captano disturbi (specie quelli disgraziati ad alta frequenza) che nessun filtro rete eliminerà, dato che si trova prima.
Nelle alimentazioni il vero problema sono i disturbi ad alta frequenza che influiscono sul suono per il semplice fatto che non vengono filtrati... ma nessun cavo li può eliminare.
Per fortuna che il "modo di suonare" non cambia in modo così sensibile, altrimenti dipenderebbe in modo terribile e distruttivo dalla rete ENEL... magari a casa mia suona bene a casa di un altro (lo stesso apparecchio) suona peggio: può succedere?

PS: voglio precisare che l'intervento di Riccardo l'ho preso solo come preteso, non mi riferisco a lui.


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Messaggio da tonino60 »

Che ne dite delle schede complete della analog device di 'valutazione' per ad 1955 e simili che si vedono nel sito analog.com vendute a 167 dollari,qualcuno le ha provate?
http://www.analog.com/UploadedFiles/Eva ... 53EB_a.pdf
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Messaggio da clane »

Che ne dite delle schede complete della analog device di 'valutazione' per ad 1955 e simili che si vedono nel sito analog.com vendute a 167 dollari,qualcuno le ha provate?
http://www.analog.com/UploadedFiles/Eva ... 53EB_a.pdf


Originariamente inviato da tonino60 - 06/04/2006 : 20:06:33
Bella domanda!
Leggendo su DIYaudio, Guido Tent si esprime negativamente su questa EB della Analog: chip di uscita,
jitter, disaccoppiamento, layout della PCB, uso di ferriti tra massa analogica e digitale, uso di un PAL tra
IR e DAC, sono i punti deboli della EB.

Pero' c'e' anche chi è contentissimo della EB1853, con la PSU della DACT: http://users.pandora.be/tony.de.lobelle/toon/

Chi avra' ragione?????
Attualmente sono indeciso se ordinare la EB Analog, oppure affidarmi ai cinesi con le loro PCB basate sul AD1853 o 1955:
http://www.audioworkshop.com.hk/download/AW_D2.pdf
http://www.diyparts.com/Files/Fan-702/Fan-702.pdf

Tra queste 3 possibilita', cosa scegliereste?

Sarebbe interessante, IMHO, che Mauro (Penasa) e gli altri esperti di digitale dicessero se condividono le motivazioni di Guido Tent
sulla qualita' della EB1853.

Ciao,
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Messaggio da st2_998 »

Vorrei permettermi di fare qualche chiosa a questo messaggio di Vexator:
1) nel mondo audio la valvola è insuperabile, per il semplice fatto che fare qualcosa di buono col transistor devi sbatterti (e spesso non basta). Ok, la mia è deformazione professionale, ottenere il massimo con poco: mondo audio = valvola. Quindi perchè sbattersi tanto con i transistor se le valvole suonano meglio?
Non so perchè, ma questa è una posizione che mi sembra riduttiva, già dal principio per cui la valvola suona meglio sempre e comunque perchè "più semplice". Esistono circuiti "semplici" a transistor che suonano bene e circuiti "semplici" a valvole che suonano non altrettanto bene. Non se voi vi sentireste di dire ad una persona che comicnia da zero "guarda studia solo le valvole, impara a rendere sicuri circuiti da 670 volt, vai a a caccia di tubi ai 4 angoli della terra e lascia stare tutto lo stato solido perchè tanto suona sempre male".
2) Tutto quello che c'è prima del trasformatore d'alimentazione influisce ben poco, il 99% dei problemi si risolvono con un buon filtro rete (NE lo vende a 6 euro) e di certo non con un cavo da 300euro dalla spina in oro. Nelle alimentazioni il vero problema sono i disturbi ad alta frequenza che influiscono sul suono per il semplice fatto che non vengono filtrati... ma nessun cavo li può eliminare.
Per fortuna che il "modo di suonare" non cambia in modo così sensibile, altrimenti dipenderebbe in modo terribile e distruttivo dalla rete ENEL...
Pare che le cose non siano proprio così semplici... Personalmente posso dire che passano ad una cavo di alimentazione, autocostruito con spesa minima, ma adeguatamente schermato e costruito con determinati criteri, ho ottenuto un miglioramento molto chiaro. Purtroppo il "filtrino" di rete su vaschetta IEC da 6 euro non elimina il 99% dei problemi: ed ancor meno se lo mettiamo a 2 metri dall'apparecchio. L'ideale sarebbe installare un filtro all'ingresso dell'apparecchio, protetto esso stesso dalla schermatura del suo mobile, in modo da aiutare a filtrare quella parte delle RFI captate dai cavi di alimentazione che la schermatura non è riuscita a bloccare ed inviare verso terra. Per chi avesse dei dubbi su come segnali a radiofrequanza possano influire sulla banda audio basterebbe un ripasso del fenomeno del Terzo suono di Tartini scoperto 300 anni fa quando la radio manco si sapeva cos'era. Sugli influssi sul digitale scegliamo il velo pietoso: per chi ha dubbi delle Military Specifications potrebbero essere illuminanti... In più è noto che, se il filtro é usato per alimentare amplificazioni di potenza, i valori delle induttanze usate possono infulire sulla capacità dinamica (transitori di corrente) dell'apparecchio collegato, quindi i valori di attenuazione vanno scelti con attenzione. Un filtro di rete efficace ad uso audio dovrebbe essere composto da più celle correttamente "assortite". Vi assicuro che se collegate un Krell al filtrino da 6 euro e alzate a dovere il volume vi accorgerete della differenza...
magari a casa mia suona bene a casa di un altro (lo stesso apparecchio) suona peggio: può succedere?
eccome se succede! Voltaggi sotto le specifiche, vicinanza di cabine di trasformazione (ci ho vissuto per vent'anni e la 220 volt "suonava" da sola), impianti fase-fase invece di fase-neutro... Se si considera l'immondizia che entra con la rete certi tweak, ad esempio nel digitale, corrispondono a cambiare la centralina per strizzare 3 cavalli in più ad una macchina con le ruote quadrate.

Luca
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Messaggio da vexator »

ho letto solo ora del post di Luca, sorry.

Che la valvola nel mondo audio sia (quasi) insuperabile penso che lo dicano i fatti e di certo non io. Semplice!
Con i transistor si può certamente ottenere qualcosa di buono, lo sapevamo già prima del tuo intervento. Quale stupido direbbe il contrario?
La lezioncina sulla sicurezza è anche abbastanza scontata.
Aggiungo solo una cosa, il fascino della valvola è insuperabile, ergo, ogni sfida transistor-valvola è persa in partenza! ;)


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Messaggio da mauropenasa »

Noto ora che Claudio mi aveva tirato in campo sul tema delle schede di valutazione, quindi rispondo per cortesia (seppur in ritardo).... :oops:

Io non conosco direttamente ne i chips incriminati ne quindi le soluzioni di AD e dei Cinesi. A vederle cosi, non sembra malissimo nessuna delle opzioni.

A vantaggio di AD però c'è il multilayer (4), una capacità analitica e strumentale superiore alla media (o a tutte) le realtà del settore audio, e una buona affidabilità nello sviluppo delle sue schede di valutazione (anche perchè hanno una reputazione da difendere... 8) ).
Se ti serve una unità di valutazione delle prestazioni di un chips (AD1955) credo che questa soluzione faccia al tuo caso.
In sintesi, tendo a fidarmi "abbastanza" di quella gente, forse proprio perchè hanno una mentalità molto poco "ludica" e più scientifica...

La questione delle ferriti, (mi pare pure messe a monte dei regolatori...) mi pare una cosa su cui sia difficile attaccarsi, specie in regime digitale o alta frequenza (dove è molto più facile dimostrarne i vantaggi che il contrario).

La PAL.... dipende da come la usano. Se il percorso è poco tortuoso, ma più in particolare se non genera sfasamenti tra i segnali seriali chiave, non vedo che problemi gravi possa porre...

Riguardo la faccenda delle valvole, caldeggiata dal nostro amico Giovanni, noto che altri hanno ritenuto di puntualizzare la cosa.... 8)

Immagino che Giovanni, chiaramente una persona con buon "senso dello spirito" (almeno più di me... :grin: ), ponga queste questioni per vivacizzare i dialoghi, anche se spesso questo tipo di affermazioni rischiano di far scadere la cosa.

Singolare che quando feci esposizioni diametralmente opposte, basandomi su un terreno inconfutabile, in quanto strumentale, generai molto più clamore.... :evil:


ciao



Mauro
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Messaggio da clane »

Grazie per la risposta, Mauro.
In pratica io volevo farmi un DAC per il mio impianto, senza spendere una cifra, e l'opzione Analog rientrava nel preventivo di spesa;
trovarmi poi la scheda gia' bella e montata era un ulteriore vantaggio per concludere un progetto che sto tirando avanti da troppo tempo.

Magari potrei provare a cambiare gli OP275 con altri IC, se quelli montati sulla EB sono in package DIP.


Ciao,
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Messaggio da st2_998 »

Mi scuso, non era mia intenzione offendere nessuno. Capisco che in questo forum gli appassionati del mondo valvolare hanno un alto peso specifico. Non ho la preparazione per dare lezioni a nessuno. Il mio era solo un tentativo di approccio logico, con due osservazioni, una soggettiva ed una oggettiva.
Quella soggettiva è che affermare che le valvole hanno "più fascino", e ciò deve valere per tutti, è per l'appunto soggettivo.
Quella oggettiva è che in contesto domestico determinati circuiti valvolari pongono seri problemi di sicurezza al DIY. Non vedo perchè quindi chi comincia non potrebbe orientarsi su più sicuri circuiti SS per poi fare il grande salto.
Era solo un'osservazione e non una polemica, comunque rinnovo le mie scuse.

Luca
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