Attenuatore a scatti

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Richiedono un utilizzo neanche troppo lungo di ogni posizione.
Diciamo mezz'ora a scatto?
Cmq, più tempo, anche settimane, se li cabli con il cavo inadatto....o se le saldature sono un poco fredde---:-)
(imho)

Rispetto al prezzo, la qualità è assolutamente notevole.
mal sopportano sforzi meccanici, e hanno gli alberini corti che in certe occasioni fanno penare (mega pannelli frontali, o snodi a cuscinetto)



Qi
Puoi sempre provare ad ordinare questo...sono già montati.
Un amico ne ha acquistati diversi e si è trovato molto bene.

http://search.ebay.it/_W0QQsassZkyc111QQhtZ-1

Marco


Originally posted by titano - 14/10/2005 : 18:22:03
Ciao,
per quel che ne ho sentito, questi sono una alternativa (molto) economica ai controlli di volume basati su traformatori. Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio. Potete confermarlo?

Ciao
armando


Originariamente inviato da ungern - 20/10/2005 : 14:11:16
Saluti

R.R.
Riccardo
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mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio.
?????????
Giuro che non c'è ironia, ma cosa mai si potrà rodare . . . forse le saldature?

Ciao
Massimo

P.S. Dopo aver letto il post di Riccardo contemporaneo al mio.
1. Occhio che se una saldatura è fredda non c'è rodaggio che valga
2. Per l'ossidazione dei contatti credo sia meglio uno spray piuttosto che il "duro lavoro" (che poi le tensioni e correnti in gioco non credo che possano disossidare molto).
Certo che un selettore stagno (tipo FEME) per cui non occorrano "mani di bimbo" forse sarebbe l'deale.
Ciao, Massimo
mauropenasa
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Messaggio da mauropenasa »

mhmmm, Tutto quel che è meccanico non "brilla" mai per affidabilità nel tempo....

Credo che il concetto di "rodaggio" (ps. io sono pragmatico per natura, quindi amo i concetti pratici, come quello della sana "spruzzata" della sostanza giusta...) sia da attribuire alle problematiche chimico-fisiche dei contatti.
Voi mi insegnate che esistono dinamiche di differenza di potenziale che si possono creare tra metalli diversi, e non credo che un contatto industriale sia fatto di leghe "super inerti". A livelli di µV può succedere un pò di tutto...

Io credo che questi componenti siano fatti per lavorare in presenza di tensioni e correnti definite. Probabilmente una corrente di pochi µA ma continua può "tenere vivo" il contatto....

Ma siamo nell' ambito del ipotesi... (io ho delle variabili psico - meteo-patiche molto maggiori dei miei contatto.... :D )

ciao

Mauro
mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

Hei, mi hai fatto venire in mente un vecchio articolo del "solito" Aloia in cui sosteneva che un minimo di CC nei potenziometri potesse migliorarne il funzionamento proprio per il motivo che dici.
Peccato che poi, come spesso nei suoi articoli, si limitasse a "spezzare il pane" che per un principiante come mè non è sufficiente. :?

Ciao
Massimo
Ciao, Massimo
fscarpa58
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Messaggio da fscarpa58 »

Probabilmente una corrente di pochi µA ma continua può "tenere vivo" il contatto....
mi hai fatto venire in mente un vecchio articolo del solito Aloia in cui sosteneva che un minimo di CC nei potenziometri potesse migliorarne il funzionamento proprio per il motivo che dici
ho letto l'articolo in questione e devo dire che gli argomenti
portati a sostegno della tesi erano almeni degni di considerazione.
Ho trovato poi un libro degli anni 60' intitolato
The Physics of Electrical Contacts
che sembra portare acqua al mulino di Aloia.
in soldoni è sempre la stessa teoria: i contati striscianti hanno problemi
di qualità meccanica ed elettrica del contatto. in particolare la formazione di ossidi tenderebbe a creare uno strato semiconduttore
con conseguenti effetti rettificanti sui segnali piccolissimi interessanti
il contatto ( differenze di potenziale e correnti attraverso il contatto).
un fenomeno con alcune caratteristiche (mi si perdoni la licenza)
in comune con la distorsione di incrocio. Di qui la proposta di utilizzare
un pot. attivo nel senso di avere il contatto attraversato da una piccola corrente. Piccola ma maggiore di quella max del segnale. una specie di classe A.
personalmente sono molto interessato all'idea di qualcosa
di simile e sarei lieto di condividere opinioni ed esperienze in merito.

ciao
Federico
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plovati
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Messaggio da plovati »

The Physics of Electrical Contacts
che sembra portare acqua al mulino di Aloia.

Originariamente inviato da fscarpa58 - 20/10/2005 :  16:19:32
Non sarebbe male postare un estratto del libro in questione :)

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Piergiorgio
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Messaggio da mauropenasa »

Buona idea Piergiorgio, ma ho la sensazione che se il libro ha quel titolo, non deve essere facile estrapolare un sunto (tipo romanzo, ti tocca leggerlo tutto per "sapere") :D

Mi fa piacere che le intuizioni che ho colgano sempre nel segno. A volte mi sembra quasi di essere competente in elettronica applicata... :D

Scherzi a parte, l' introduzione di DC è un pò critica, perchè crea facilmente degli sbalzi di tensione durante le commutazioni....

Se fenomeno di THD si tratta, si può sempre mettere il pot (a switch) nel loop di un ampli in modo che la NFB riduca il problema, o eliminarlo del tutto....(eliminare il pot o lo switch intendo dire...)

Mi sa che ne vedremo delle belle, nel 3D dei pre.... ;)

ciao

Mauro
mr2a3
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Messaggio da mr2a3 »

i contati striscianti hanno problemi
di qualità meccanica ed elettrica del contatto. in particolare la formazione di ossidi tenderebbe a creare uno strato semiconduttore
con conseguenti effetti rettificanti sui segnali piccolissimi interessanti
il contatto ( differenze di potenziale e correnti attraverso il contatto).
un fenomeno con alcune caratteristiche (mi si perdoni la licenza)
in comune con la distorsione di incrocio.
Esatto era quello che diceva, e che avrei voluto scrivere io :D

Magari se ci "lavoriamo sopra" potremmo definire uno schema pratico di utilizzo dell'idea e fare una prova!
Se fenomeno di THD si tratta, si può sempre mettere il pot (a switch) nel loop di un ampli in modo che la NFB riduca il problema,
Questo mi sà che l'ho fatto e funziona benissimo (in un amplino più che economico però).
Certo che, sempre che abbia capito bene, così il FB diventa variabile.

Ciao
Massimo
Ciao, Massimo
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Messaggio da fscarpa58 »

Buona idea Piergiorgio, ma ho la sensazione che se il libro ha quel titolo, non deve essere facile estrapolare un sunto
forse qualcosa posso fare.
il libro ha molti capitoli e per lo più parla di contatti di tipo che a noi
non interessano: alte correnti, formazioni di archi e roba del genere.
qualche pagina è dedicata a quelli che vengono chiamati
contatti... non me lo ricordo più.
stasera a casa ci guardo. Forse qualche pagina andrebbe scannerizzata... ma non ho lo scanner.

perdonatemi

ci sentiamo

Federico
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Messaggio da ungern »

Però lessi su HiFi-World che necessitano di un lungo, lungo rodaggio.
?????????
Giuro che non c'è ironia, ma cosa mai si potrà rodare . . . forse le saldature?

Ciao
Massimo

P.S. Dopo aver letto il post di Riccardo contemporaneo al mio.
1. Occhio che se una saldatura è fredda non c'è rodaggio che valga
2. Per l'ossidazione dei contatti credo sia meglio uno spray piuttosto che il "duro lavoro" (che poi le tensioni e correnti in gioco non credo che possano disossidare molto).
Certo che un selettore stagno (tipo FEME) per cui non occorrano "mani di bimbo" forse sarebbe l'deale.



Originally posted by mr2a3 - 20/10/2005 :  14:30:16
Trovato l'articolo in questione. Hi-Fi World, Dicembre 2004:
l'autore, tale Neville Roberts, dedica ben tre paginette a questo attenuatore e riferisce che da nuovo suonava peggio del suo precedente attenuatore; allora, ha collegato tutte le resistenze in parallelo, saldando un paio di "shorting loops" di cavo; ha collegato il tutto ad un generatore di segnale per quattro giorni e quando lo ha rimesso su...miracolo! l'attenuatore taiwanese risultava molto migliore del precedente riferimento, a sua volta detto molto superiore ad un ALPS Blue.
Quindi il rodaggio riguarda le resistenze usate.
Ambasciator non porta pena...
Le resistenze sono all'esterno, ma i contatti mi sembrano all'interno, quindi più o meno sigillati. O sbaglio?
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Messaggio da plovati »

Un utile strumento per vedere come i pre passivi influenzano la risposta dell'ampli a cui sono connessi:

http://www.dact.com/html/ac_calculator.html


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Messaggio da mauropenasa »

Accidenti, a trovarlo prima quel link mi risparmiavo tempo a fare i plot con Microcap....
Beh, li ribadiscono il concetto....

ciao


Mauro
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Messaggio da plovati »

Ho aperto un altro 3D relativo ad una possibile implementazione di un attenuatore a scatti dual mono con selettore Palazzo:

http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=122

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Messaggio da UnixMan »

Ho raccolto diversi articoli sugli attenuatori a relè piuttosto, 64passi.
IMHO e` la soluzione migliore, specie se si vogliono avere parecchi passi. :)


Con pochi rele`, poche resistenze ed un minimo di logica di controllo fai quanti passi vuoi...

5 rele` -> 32 passi
6 " " 64 "
7 " " 128 "

e cosi` via...



Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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UnixMan
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Messaggio da UnixMan »

Ooops... sono proprio arrivato con l'ultimo treno! ...non mi ero accorto che c'erano altre quattro pagine! :x

Sorry!


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da tnt76 »


Date un' occhiata a questo utile link che descrive le differenze tecniche e costruttive dei vari tipi di pot da voi descritti, è interessante...

http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/index.html

Ciao

Mauro


Originariamente inviato da mauropenasa - 15/10/2005 : 15:47:46
Ciao a tutti.

Vorrei riportare a galla questo post in quanto stò realizzando un controllo volume e selettore ingressi gestito da un telecomando a infrarossi universale (protocollo di trasmissione RC-5).

Il prototipo è attualmente funzionante ma è realizzato per gestire un potenziometro motorizzato della Alps con il classico quartetto di transistor ed alcuni ingressi (a me ne servono 3, ma cmq ne gestisce 4 per ora).

A questo punto vorrei però passare oltre e realizzare un attenuatore a scatti con relè, gestito dal microcontrollore. Ho a disposizione ancora numerosi I/O e pensavo di realizzarne uno proprio sulla base del progetto linkato da Mauro Penasa
http://www.vaneijndhoven.net/jos/switchr/design.html

Io pensavo di aumentare la risoluzione a 6 bit (64 step) e cambiare la resistenza di ingresso media a circa 50 Kohm (le sorgenti sono un lettore CD ed un lettore DVD, l'attenuatore è posto in ingresso ad un mu-follower 6SN7 - 6SL7).

Avete suggerimenti?
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