per favore qualcuno mi può chiarire una cosa rispetto le uscite ??
parlando di ampli a valvole (NON stato solido) sono sempre stato convinto che se proprio bisognava farlo era molto meglio inserire in un ampli che ha solo una uscita ad 8 ohm, un altoparlante da 16ohm, piuttosto che uno da 4 ohm
questa cosa me l'ero confermata anche con quanto riportato nei manuali Mesa Boogie dove viene indicato come disaccoppiamento accettabile inserire su una presa da 4ohm un altoparlante da 8 ohm e su di una presa da 8 ohm un altoparlante da 16 ohm
vedi qui pag 19
http://www.mesaboogie.com/manuals/2-100.pdf
ma la stessa cosa è riportata altri loro manuali
ragionandoci sopra a me sembra che sia meglio far vedere alle valvole un'impedenza riflessa più alta che una più bassa, poniamo il caso di un primario 4000ohm / secondario 4ohm, se collego alla presa invece di un 4 ohm un 8 ohm ottengo di raddoppiare l'impedenza del primario e la porto a 8000ohm, magari non suonerà bene, ma sempre meglio di fargli vedere un carico da 2000ohm, come nel caso che all'uscita da 4 ohm avessi collegato un altoparlante da 2 ohm
sono completamente fuori fase o è corretto così ???
su di un sforum americano ho appena letto il contrario e non mi oriento più, anche perchè il tipo che mi ha fatto questo discorso è un membro senjor di quel forum, mentre io, non me ne vergogno, sono solo una matricola (nonostante l'età anagrafica)
qualcuno mi aiuta ??
GRAZIE
Kagliostro
Impedenze di uscita e imp. casse - cerco chiarimenti
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Re: Impedenze di uscita e impedenze altoparlanti - chiarimenti
in realta`, come spesso capita, la risposta e`... dipende.
Nel caso di ampli impieganti triodi (o pseudo-tali) e senza NFB il tuo ragionamento non fa` una piega (anche se il "raddoppio" dell'impedenza riflessa e` solo teorico perche` difficilmente/raramente il TU ha abbastanza induttanza primaria per permetterlo realmente).
Ovviamente il prezzo da pagare e` cmq una drastica riduzione della max potenza di uscita.
Nel caso di ampli a tetrodi/pentodi usati come tali o in UL, le cose sono un po` diverse perche`, a differenza dei triodi, questi non lavorano necessariamente meglio su un carico piu` alto piuttosto che su uno piu` basso rispetto a quello previsto.
Idem nel caso l'ampli faccia uso di NFB globale... in alcuni casi il carico sensibilmente diverso da quello previsto potrebbe addirittura portare a problemi di stabilita`.
In definitiva, quindi, la risposta "pratica" piu` corretta e`: prova tutte le uscite ed usa quella che suona meglio...
Nel caso di ampli impieganti triodi (o pseudo-tali) e senza NFB il tuo ragionamento non fa` una piega (anche se il "raddoppio" dell'impedenza riflessa e` solo teorico perche` difficilmente/raramente il TU ha abbastanza induttanza primaria per permetterlo realmente).
Ovviamente il prezzo da pagare e` cmq una drastica riduzione della max potenza di uscita.
Nel caso di ampli a tetrodi/pentodi usati come tali o in UL, le cose sono un po` diverse perche`, a differenza dei triodi, questi non lavorano necessariamente meglio su un carico piu` alto piuttosto che su uno piu` basso rispetto a quello previsto.
Idem nel caso l'ampli faccia uso di NFB globale... in alcuni casi il carico sensibilmente diverso da quello previsto potrebbe addirittura portare a problemi di stabilita`.
In definitiva, quindi, la risposta "pratica" piu` corretta e`: prova tutte le uscite ed usa quella che suona meglio...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: Impedenze di uscita e impedenze altoparlanti - chiarimenti
Ciao Kagliostro.
Nell'articolo da poco pubblicato ho fatto esattamente la stessa cosa facendo fare i TU con uscita unica a 4ohm per casse con 8 ohm nominali sia perché il modulo di impedenza di certe casse è tutt'altro che costante sia per un mio modo di vedere il carico sulle finali (6C45).
Di regola si sceglie l'impedenza del generatore uguale a quella del carico per ottenere il massimo trasferimento energetico (leggi "rendimento") ma in AF non si tratta di accendere lampadine con il minimo spreco, bensì di ascoltare il miglior suono possibile dal nostro impianto.
Una minore impedenza sull'uscita riduce l'ampiezza del segnale e quindi la potenza utile in favore di un maggiore rispetto della forma dell'onda e, cosa molto importante specialmente in circuitazioni zero feedback, aumenta lo smorzamento con conseguente sensazione di basso "frenato" (più realistico).
Nell'articolo da poco pubblicato ho fatto esattamente la stessa cosa facendo fare i TU con uscita unica a 4ohm per casse con 8 ohm nominali sia perché il modulo di impedenza di certe casse è tutt'altro che costante sia per un mio modo di vedere il carico sulle finali (6C45).
Di regola si sceglie l'impedenza del generatore uguale a quella del carico per ottenere il massimo trasferimento energetico (leggi "rendimento") ma in AF non si tratta di accendere lampadine con il minimo spreco, bensì di ascoltare il miglior suono possibile dal nostro impianto.
Una minore impedenza sull'uscita riduce l'ampiezza del segnale e quindi la potenza utile in favore di un maggiore rispetto della forma dell'onda e, cosa molto importante specialmente in circuitazioni zero feedback, aumenta lo smorzamento con conseguente sensazione di basso "frenato" (più realistico).
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Re: Impedenze di uscita e imp. casse - cerco chiarimenti
Ok, daccordo
la mia domanda era comunque rivolta a chiarire quale dei due mali fosse il minore
(dal punto di vista della salvaguardia dell'ampli), non tanto la qualità sonora che poi ne esce
personalmente credo che non inserirò mai un carico diverso da quello previsto
il chiarimento teorico su quello che succederebbe è quello che mi interessa
Grazie
Kagliostro
p.s.: la domanda è nell'ambito degli ampli da chitarra, prevalentemente con pentodi o beam pentode nella parte finale, più difficilmente triodi
la mia domanda era comunque rivolta a chiarire quale dei due mali fosse il minore
(dal punto di vista della salvaguardia dell'ampli), non tanto la qualità sonora che poi ne esce
personalmente credo che non inserirò mai un carico diverso da quello previsto
il chiarimento teorico su quello che succederebbe è quello che mi interessa
Grazie
Kagliostro
p.s.: la domanda è nell'ambito degli ampli da chitarra, prevalentemente con pentodi o beam pentode nella parte finale, più difficilmente triodi
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