Audio Innovation 500

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Luc1gnol0
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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da Luc1gnol0 »

OT
GizMo ha scritto:sono quasi sicuro che cio' che da fastidio a me e' l'alimentazione a SS e l'assenza di resistenze ad impasto lungo il segnale.
Qualcuno lo rimette nella bottiglia?

/OT
Ultima modifica di Luc1gnol0 il 14 gen 2010, 05:55, modificato 1 volta in totale.
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Ciao, Luca

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piero7
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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da piero7 »

Bella discussione!!! Molto interessante per i contenuti tecnici! Grazie ragà! :wink:

Gizmo, sei di una simpatia unica! :smile:

Che hai qualche ERO 1813 in più per caso? 8)
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plovati
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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da plovati »

Abbiamo cancellato gli OT. Invitiamo a ripartire dall'oggetto del thread e limitarsi a quello. STAFF
_________
Piergiorgio
EF80
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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da EF80 »

non ho nessun ERO 1813 quelli non erano rotti, erano esplosi solo gli elettrolitici.
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UnixMan
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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da UnixMan »

dimiccooo ha scritto:Ma è così difficile da capire che Audion Innovation è (era) un azienda commerciale con logiche ben diverse da quelle di un dilettante appasionato auto-costruttore a tempo perso ?
ed a te riesce cosi` difficile capire che questo e` un forum di autocostruttori, molti dei quali sono esperti di elettronica e/o di altri campi legati all'audio (tra i quali anche diversi professionisti) e non un bar dello sport dove (s)parlare a vanvera?

Avevo gia` cercato di fartelo capire in via ufficiosa. Ora te lo ripeto in veste ufficiale a nome dello Staff di AudioFaiDaTe:

Con il tuo atteggiamento, oltre a denigrare il forum che ti sta` ospitando stai deliberatamente offendendo tutti i suoi iscritti. E questo NON e` consentito.

Sei libero di esprimere le tue opinioni, purche` tu lo faccia in modo civile e rispettando quelle degli altri. E soprattutto rispettando gli altri.

In questo forum certi comportamenti non sono tollerati. Comportati civilmente e rispetta le regole o saremo costretti a prendere provvedimenti.


Ora, visto che a qualcuno interessava, torniamo alle questioni tecniche.
dimiccooo ha scritto:A te costa due lire, ad una azienda mooolto di più poichè si innescano dei meccanismi economici a catena da sodisfare.
au contraire. Quella e` proprio una di quelle cose che costerebbe molto meno ad un produttore industriale (che acquistando in grosse quantita` i componenti comuni li paga come si suol dire... "un tanto al Kg") che ad un autocostruttore.

Cmq, perfino ad un autocostruttore sarebbe costato una cifra irrisoria e sostanzialmente trascurabile rispetto al resto dell'ampli. Parliamo di un paio di OpAmp integrati e/o qualche transistor e una manciata di passivi comuni. A voler essere proprio raffinati, anche un paio di fotoaccoppiatori. Qualche migliaio di Lit dell'epoca in tutto. Che ci sarebbe di cosi` complicato e costoso da "innescare meccanismi economici a catena" ?

BTW: l'AI500 sara` anche "di fascia bassa", ma 3 milioni delle vecchie Lire negli anni '80 a me non sembrano esattamente bruscolini! Per molta gente erano piu` di tre mesi di stipendio, altro che economico!
dimiccooo ha scritto:Ma dove hai visto un amplificatore valvolare di fascia bassa, anche adesso nel 2010, con 'controllo automatico (attivo) di bias e bilanciamento' ?
Che non lo faccia (quasi) nessuno e` un altro discorso. Ma non dipende certo dai costi.

Se poi per qualche motivo "filosofico" (o altro...) proprio non volevano usare lo stato solido, ad esempio avrebbero potuto implementare almeno una polarizzazione con Blumlein "garter". Blumlein l'aveva inventata 50 anni prima!

Oppure tu sei convinto che una semplice resistenza di catodo condivisa e non regolabile sia il non-plus-ultra?

(tra parentesi, ci sarebbe anche da discutere sul perche` mai quella resistenza sia stata by-passata con un condensatore visto che l'ampli e` dichiarato essere in classe A... ma sorvoliamo).
dimiccooo ha scritto:
UnixMan ha scritto:Certo, la "polarizzazione automatica" con resistore di catodo condiviso permette di eliminare le regolazioni senza che vada tutto in fumo... ma questo NON vuol dire affatto che i tubi (ed il povero TU) lavorino al meglio.
Lavorino al meglio ?????
E perchè mai con la 'polarizzazione automatica' i tubi e il 'povero' TU non dovrebbero lavorare al meglio ?
ho detto SENZA REGOLAZIONI, visto che e` di questo che si stava parlando. Al mondo due tubi uguali NON esistono. Ed anche se esistessero non rimarrebbero tali per tutta la loro vita utile. Quindi, senza la possibilita` di regolare il BIAS, in generale il punto di lavoro e` sostanzialmente casuale. Il BIAS catodico o "automatico" tende ad autoregolarsi e, se ben dimensionato, per semplicità le regolazioni si possono anche omettere. Ma questo NON vuole affatto dire che il punto di lavoro che si stabilisce con una data resistenza fissa sia "automaticamente" quello ottimale. Al piu` lo puo` essere (per puro caso) con qualche tubo... ma di certo non con tutti. E mai per tutta la vita utile.

La Rk condivisa poi peggiora le cose, perche` dimezza la sensibilita` della "autoregolazione" del BIAS e lega tra loro i due tubi, esacerbando gli sbilanciamenti.

E qui` entra in gioco il TU, che per effetto degli inevitabili sbilanciamenti "statici" non compensabili (vista l'assenza di regolazioni) si trova inevitabilmente ad essere attraversato da una corrente DC. Cosa che i TU per push-pull non gradiscono affatto, essendo normalmente privi di traferro.
dimiccooo ha scritto:Tuttavia, per una serie di motivi vari nel Williamson non è consigliabile usare valvole ad alto guadagno
ci racconteresti questi "motivi vari" ?
dimiccooo ha scritto:( e infatti Williamnson non le usa ), c'è un triodo in più e ne occorre ancora un'altro per avere la stessa sensibilità di un integrato.
Sorvoliamo sul fatto che anche con i tubi previsti nel progetto originale (o le piu` comuni 6SN7 o ecc82), con le sorgenti odierne ti basta eliminare il NFB (del tutto superfluo gia` con il TU originale) per avere un guadagno piu` che sufficente ai fini pratici. Che te ne fai di una sensibilita` di 150mV su un ingresso linea, quando le sorgenti moderne escono con segnali nell'ordine di 2 Vrms? Nella migliore delle ipotesi, un guadagno eccessivo serve solo a peggiorare il rapporto segnale/rumore.

Cio` premesso, chi ti vieta di usare tubi con mu un po` piu` alto (che so`, le "solite" ecc88/6922) nel differenziale e/o nello stadio di ingresso?
Ciliegina sulla torta il feedback negativo avrebbe interessato ben quattro stadi e non tre con tutti i problemi di stabilità e di suono che ne conseguono.
e dove sta` scritto che devi metterci per forza il NFB e/o che questo deve necessariamente interessare tutti gli stadi? Per altro, il Williamnson originale lo prevedeva e non mi risulta proprio che avesse problemi di stabilita`.
dimiccooo ha scritto:Hai visto dei differenziali nell'Audio Innovation ? Qualcuno di voi in questo forum ha visto dei differenziali nell'Audio Innovation ?
Si`. E se anziche` ripetere a pappagallo cose lette qua` e la` tu avessi un minimo di preparazione di base in elettronica (come molti degli iscritti a questo forum hanno), lo avresti visto anche tu.

Che ti piaccia o meno, V4a e V4b insieme con i rispettivi carichi anodici e la R di catodo condivisa e non by-passata formano comunque un (sia pur pessimo) differenziale.

La R da 100K sulla griglia di V4b, insieme alle due R da 220K (che fungono anche da R di griglia per le finali) formano un loop di NFB locale, pilotando il secondo ingresso del differenziale con una frazione della somma (in effetti differenza, date le reciproche fasi) dei segnali di uscita del differenziale stesso.

In linea di principio questo dovrebbe garantire buone prestazioni. Peccato che sfortunatamente il basso guadagno dei tubi, la divergenza delle rispettive caratteristiche e la bassissima resistenza comune (si`, il basso CMRR) "remino contro" tale risultato. E che il bilanciamento dipenda comunque dalle caratteristiche (e quindi dall'invecchiamento) dei tubi.

Senza contare che, cosi` come accade nel parafase tradizionale, anche in questo caso di fatto si puo` dire che il segnale di un ramo attraversa un numero di stadi diverso da quello dell'altro. Il che non e` esattamente quello che si dice il massimo della simmetria.

Insomma, comunque la rigiri, ancorche` tutto sommato abbastanza "furbo", resta uno schema semplificato, ridotto all'osso, in funzione del massimo risparmio. Che nondimeno veniva venduto a prezzi tuttaltro che "popolari" (ancorche` inferiori a quelli ancora piu` sfacciati di altri concorrenti).

Se poi in pratica suoni bene o male non lo so`. Almeno che mi ricordi, non ho mai mai avuto occasione di ascoltarlo. Per cui non mi sono espresso e non mi esprimo in merito (senza contare che su questo aspetto i gusti e le opinioni sono come le tasche, ognuno ha le sue).

Basandomi solo sullo schema elettrico e su alcune delle caratteristiche dichiarate, sulla base di alcune considerazioni tecniche avevo espresso - in privato - ad un altro forumer l'opinione o meglio il dubbio che un oggetto simile potesse avere un suono un po` "old-style" (che per altro non e` un insulto, c'e` un mucchio di gente che cerca proprio quel tipo di suono). A giudicare dai commenti di GizMo probabilmente non e` cosi`. Ma come detto non e` mai stato questo ad essere in discussione, almeno da parte mia.

Il mio unico giudizio si rifeririva esclusivamente al circuito. E come ormai dovresti aver capito era piu` che motivato sul piano tecnico.
Ciao, Paolo.

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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da giupo »

UnixMan ha scritto:
plovati ha scritto:Il meccanismo di guasto è descritto a questo link:
http://www.audionote.co.uk/articles/twe ... lves.shtml
non la chiamerei esattamente "autoprotezione"... casomai "autodistruzione"! ]:)

BTW:
art_fusing_valves_fig3.gif
...ehi, questo invece e` esattamente lo schema di protezione che ho adottato sul mio 6C33! 8)
Paolo (e altri), usare qualche fusibile particolare o il classico 5x20 va bene?
Grazie,

Giupo.
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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da UnixMan »

I 5x20 dovrebbero andare benissimo. Verifica solo le specifiche di max tensione ammissibile sia per i fusibili che -soprattutto- per i portafusibili (per i ns. scopi un qualsiasi 5x20 in vetro ha isolamento da vendere, ma viceversa alcuni portafusibili non reggono).

Per il 6C33, avendo una anodica < 250Vdc io ho usato abbastanza tranquillamente dei fusibili in vetro della serie piccola con relativi portafusibili, entrambi di tipo comune specificati per tensioni di rete (230Vac).

Li ho dimensionati abbastanza "al pelo" (se non ricordo male 250mA a fronte di una corrente di riposo prevista di 180 -:- 220 mA) ma ho usato quelli del tipo "T" (ritardato) per evitare che saltassero all'accensione.
Ciao, Paolo.

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Re: Audio Innovation 500

Messaggio da marley »

Non ho trovato da nessuna parte la posizione della valvola di ingresso linea, nell'AI500.
Dovrebbe essere quella centrale ma vorrei la sicurezza, magari qualcuno di voi che lo ha aperto lo sà?
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