non confondere causa ed effetto, cioe` gli effetti (elettro)meccanici con l'interazione dei campi e.m. che generano le forze che li provocano (e viceversa).nullo ha scritto:Paolo, ti rimando al messaggio di cui sopra:Cardas come altri, parlano di time delay nel cavo. Abbiamo attrazione fra i due cavi in caso ideale, ma se abbiamo delay.....
Gli effetti meccanici possono essere ritardati in modo significativo (in fin dei conti abbiamo a che fare con un insieme di sistemi risonanti meccanici che hanno tempi di risposta relativamente lunghi e frequenze di risonanza che facilmente possono cadere in banda audio) e quindi (almeno potenzialmente) e` possibile che abbiano effetti in qualche modo rilevanti (udibili).
Viceversa, l'interazione dei campi e.m. e` "istantanea" (per quanto puo` esserlo una qualsiasi interazione reale, i.e. avviene alla velocita` di propagazione dei campi e.m. che e` la velocita` limite).
Per quello che ci riguarda, i ritardi di propagazione dei campi e.m. sono troppo piccoli per avere un qualsivoglia effetto pratico. Dal punto di vista e.m., alle frequenze audio un conduttore lungo qualche metro e` ancora praticamente "puntiforme".
Sono solo i fenomeni mediati da sistemi meccanici (e/o chimico-fisici) che possono avere tempi di risposta sufficientemente lunghi da poter avere effetti significativi alle frequenze audio. Gli effetti puramente e.m. si limitano ad introdurre resistenze, induttanze e capacita` di entita` insignificante alle frequenze audio.
Questo IMHO e` uno dei grossi errori che si sono fatti (e molti continuano a fare) in relazione ai cavi audio: li si tratta come se fossero cavi RF. Ma non lo sono, e le problematiche relative sono del tutto diverse. Ed e` anche il motivo per cui spesso eccellenti cavi da RF non si comportano affatto bene per l'audio (ed ovviamente viceversa).
Tornando al discorso degli "incroci", se i conduttori (e quindi i relativi campi) sono perpendicolari tra loro, a parita` di ogni altra condizione (distanze, intensita`, ecc) l'interazione dei campi stessi e` la minima possibile a prescindere da qualsiasi altra considerazione. E quindi anche le sollecitazioni elettromeccaniche che ne derivano sono le minori possibili.
Per capirci, e` esattamente lo stesso principio per cui induttanze e trasformatori andrebbero montati con i piani degli avvolgimenti perpendicolari tra loro per minimizzare gli accoppiamenti (la mutua induzione) indesiderati.
Idem come sopra. Non fare confusione. la sollecitazione (forza) meccanica prodotta dalla corrente (dalle interazioni tra i campi e.m.) NON ha "inerzia" propria, segue istantaneamente le variazioni della corrente stessa! E` solo la reazione dei sistemi meccanici sollecitati da tali forze che puo` essere (e`) ritardata.nullo ha scritto:Intendo dire, tra le altre cose, che la sollecitazione ha un tempo di durata diverso da quello della corrente, c'è inerzia.
come potrebbe non esserlo, dal momento che i due campi sono prodotti dalla stessa corrente che circola "avanti e indietro" per chiudere il circuito?!nullo ha scritto:Twistare a passo costante ( e non è facile) non è detto che generi vantaggi, se abbiamo un campo che non è perfettamente in controfase;
vedi se ti riesce di ripescarlo, mi interessa...nullo ha scritto:ho letto, devo ripescarlo, un doc sulla telefonia ed i relativi doppini, dove spiegavano che la cosa funziona solo per sinusoidi perfette, con segnali musicale ecc.
BTW, il discorso e` ben diverso. In telefonia le linee sono lunghe Km (a volte anche 10ine o 100ia di Km...) e quindi anche alle frequenze audio non le puoi piu` trattare come elementi "puntiformi" ma le devi trattare come linee di trasmissione come avviene comunemente per i cavi RF.
quella che in telefonia si chiama "diafonia" (cioe` il "cross-talk" tra linee vicine che portano segnali diversi) ha molto a che fare con quello che tu chiami "schermatura" rispetto alle interferenze esterne (e` sostanzialmente la stessa cosa). Da questo punto di vista il "doppino" e le strutture coassiali sono configurazioni quasi ideali che hanno ben poche alternative valide a prescindere dell'applicazione...nullo ha scritto:la cosa è diversa, loro comunque la usano anche per evitare la diafonia, noi possiamo permetterci altri modi, credo.