... “appunti di viaggio” su un piacevole pomeriggio d’ascolto …
Domenica scorsa Vincenzo (vince) è venuto a casa mia portandosi dietro le sue nuove casse
Half Chang, così, tanto per poterle ascoltare e, bontà sua, per farle sentire a qualcuno con maggiore esperienza (sic !) della sua …
Devo dire che il primo pensiero che mi è venuto in mente mentre le scaricavamo dalla macchina è stato.. “accidenti come sono grosse …!” avendo presto dimenticato che solo un paio d’anni fa, al posto delle mie attuali “piccole” backhorn c’erano due frigoriferi da 180 litri … ma tant’è …
Qui potete valutare le differenze…
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Una premessa è d’obbligo: queste righe non vogliono essere assolutamente un giudizio né sulla realizzazione di Vincenzo (certo la finitura avrebbe potrebbe essere più accurata) né sulla qualità assoluta del diffusore per almeno due buoni motivi: il primo è che non sono solito esprimere giudizi ma, a volte, solo semplici opinioni ed il secondo è che i due “armadi” sono stati inseriti “brutalmente” in un impianto che ritengo abbastanza ben ottimizzato per le mie casse che hanno certamente caratteristiche diverse (non solo per dimensione) ed il cui posizionamento, ad esempio, ha richiesto parecchio tempo e parecchie prove.
Detto questo, dato fuoco alle polveri, devo dire che sto cavolo di sistema
Chang (
Half) funziona: i bassi ci sono tutti, ben estesi almeno fino ai 50 Hz, presenti e sufficientemente smorzati, solo probabilmente un piccolo picco proprio verso l’estremo inferiore che risulta sicuramente piacevole ascoltando musica moderna ma che sporca appena un po’ quella gamma con la musica classica (violoncelli e contrabbassi) ma è proprio cercare il classico “pelo nell’uovo” …
Importante invece che non ci siano particolari e fastidiosissime enfasi in gamma medio bassa che risulta, all’ascolto, estremamente pulita.
Le differenze più marcate rispetto al “sistema di riferimento” (???) si hanno dalla gamma medio alta in su.
Non sono essenzialmente differenze timbriche, le voci ad esempio sono molto ben riprodotte, gli strumentini altrettanto, quanto differenze di “immagine virtuale”
Mi spiego meglio: nel il mio sistema, testuali parole di Vincenzo, … “le casse spariscono” nel senso che l’immagine è sempre dietro al piano dei diffusori e si estende abbondantemente all’esterno degli stessi sia in larghezza che in altezza che in profondità.
Sinceramente non so se questo sia dovuto ai soli diffusori o al complesso del sistema ma è una sensazione che ha avuto chiunque abbia ascoltato l’impianto.
Per certi versi le casse di Vincenzo sono molto più “normali”, vuoi per le dimensioni, in confronto alle mie, non trascurabili e vuoi, probabilmente, perché l’utilizzo di un 8” e per di più con il conetto per le alte frequenze è meno approssimabile ad una sorgente puntiforme di quanto non sia un piccolo semplice 5”.
Questo risultato non fa che avvalorare la mia tesi che sostiene che i fullrange debbano essere “piccoli”..
Insomma le
Chang tendono a portare leggermente in avanti la gamma media e medioalta con una sonorità molto simile ai (buoni) monitor, dando una eccellente sensazione di presenza che però ad esempio con la musica sinfonica, falsa le dimensioni di alcuni strumenti (legni e ottoni) e di conseguenza l’intera scena acustica.
Queste impressioni, ripeto, non possono avere valenza di giudizio sia perché l’ascolto è stato effettuato in condizioni non controllate, lasciando assolutamente inalterato l’hardware e limitandosi solo al semplice spostamento dei cavi da una coppia di diffusori all’altra e poi perché il mio impianto lo conosco molto bene e mi piace proprio perché suona così …
Certamente tutto è migliorabile … tranquilli, … ci sto lavorando !
Per concludere un caro saluto a Vincenzo, persona squisita ed affabile, a cui ho promesso, tempo permettendo, di ricambiare la visita.
Saluti