Guadagno abbastanza?

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Messaggio da JJT »

Bene , aggiornerò lo schema con ulteriori correzioni, ma non lo lascio errato, perché in un futuro potrebbe confondere a qualche altro newbo come me :)
Stavo proprio postando (lo faccio adesso ) i possibili candidati BJT PNP per lo specchio.
Anche lo schema di principio del nuovo PSU (so per esperienza che con le 6Y6, il carico giusto per una corretta simulazione, non sono i 5K di default che imposta PSU designer, ma qualcosa tra 1.8 e 2K)
BJT:
http://search.digikey.com/scripts/DkSea ... =ZTX560-ND

http://es.farnell.com/on-semiconductor/ ... dp/9555889

L' ONSEMI e un vero "overkill", ma il contenitore "flat pack" fa che sia molto più agevole il montaggio per l' accoppiamento termico...
PNP duali ne ho trovati, ma non con le caratteristiche desiderate...
(ostia, sto scadendo nel uso di troppi anglicismi, mi richiamo all'ordine)

Data la mia scarsa esperienza, mi' impensierisce se non verrà a succedere che, con le 12BZ7 imbrigliate tra CM e CCS, non siano più validi i calcoli con le linee di carico come si usano normalmente...
B+300/302 Vdc:
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Messaggio da UnixMan »

Stavo proprio postando (lo faccio adesso ) i possibili candidati BJT PNP per lo specchio.
...
L' ONSEMI e un vero "overkill", ma il contenitore "flat pack" fa che sia molto più agevole il montaggio per l' accoppiamento termico...


Originariamente inviato da jorge toribio - 30/09/2009 : 18:48:46
mmh, si`, decisamente overkill. :D Inoltre, mentre hanno corrente e potenza veramente esagerata, la tensione max e` quasi "al pelo"... (almeno se vai x il direct coupling e quindi con una anodica sui 350V). In compenso e` anche vero che la massa maggiore (anche di silicio) potrebbe dare dei vantaggi...

Cmq. direi che anche gli ZTX560-ND dovrebbero andare piu` che bene. :) Per l'accoppiamento termico li incolli insieme con una microgoccia di cianoacrilato. Certo, sarebbe meglio se avessero il case metallico... pero` hanno delle gran belle caratteristiche.
PNP duali ne ho trovati, ma non con le caratteristiche desiderate...
temevo... peccato. :(
Data la mia scarsa esperienza, mi' impensierisce se non verrà a succedere che, con le 12BZ7 imbrigliate tra CM e CCS, non siano più validi i calcoli con le linee di carico come si usano normalmente...
ovviamente cambia un po` tutto. La corrente anodica (a riposo) resta fissata dal CCS. Il tubo quindi puo` "reagire" solo variando la sua impedenza interna e di conseguenza le tensioni ai suoi capi. Il carico anodico (dinamico) dato dal c.m. per le componenti di modo differenziale (quelle che ci interessano...) e` equivalente ad un CCS, i.e. offre un carico elevatissimo (al contrario, per le componenti di modo comune il c.m. e` quasi un corto circuito).

La cosa la vedi cmq sempre allo stesso modo sulle caratteristiche di uscita... salvo che la retta di carico statica in questo caso (cosi` come con un CCS sull'anodo) e` quasi orizzontale (Ia~=costante), mentre quella di carico dinamico dipende ovviamente dal carico reale collegato all'anodo (impedenza di ingresso dello stadio successivo).

BTW, per vedere meglio cosa succede magari ti conviene fare qualche simulazione con SPICE... ; )

Alimentatore.

Pensavi di farlo "dual mono" (alimentazioni separate) o "stereo"? Presumo la seconda... come intendi separare i canali?

Io userei un raddrizzatore a SS (con ponte a diodi Schottky) e separerei i canali all'altezza del primo C di filtro. Qui` metterei due diodi (se vuoi qui` puoi metterli a vuoto... ; ) ) che vanno ad altrettanti LC (uno per canale).


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da JJT »

BTW, per vedere meglio cosa succede magari ti conviene fare qualche simulazione con SPICE... ; )
Seguendo il consiglio di un altro forumer , mi sono scaricato MicroCap eval.9, che ha qualche valvola in libreria. Ma purtroppo non ho capito manco come si accende... figuriamoci costruire un modello minimamente valido delle 6Y6, (che non c'è da nessuna parte) Questo non vuol dire che ci rinuncio, solo che passerà un po di tempo prima che ci riesco.
Per il momento devo ricorrere ai metodi antichi e al software di Broskie, molto limitato e molto amatoriale.
Quanto a l' alimentatore, mai pensato di farlo dual mono, per me il mondo e stereo ma monochassis... :)
Mi sorprende molto che mi consigli raddrizzare SS, non che io abbia pregiudizi al riguardo, soprattuto con con un choke di mezzo....
Devi conoscermi oramai, che cercherò sempre la soluzione migliore, ma entro certi limiti di costo, praticità e complicazione...
A che pro separare l' alimentazione per i due canali? Non voglio aprire polemiche su questo punto, ma la separazione estrema tra i canali stereo non la considero necessaria, e nemmeno beneficiosa per l' ascolto. Mica lavoro nel campo Hi Fi, Io... :)
Ma se ci sono altre ragioni... ti ascolto
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Messaggio da UnixMan »

Seguendo il consiglio di un altro forumer , mi sono scaricato MicroCap eval.9, che ha qualche valvola in libreria.


Originariamente inviato da jorge toribio - 30/09/2009 : 22:27:04
IMHO, lascia stare MicroCAP. E` un bel programma, ma la versione gratis e` una demo limitata... e la versione "full" costa uno sproposito. Dovendo cominciare da zero, molto meglio imparare ad usare LTSpice, che e` gratis (e non limitato).
Ma purtroppo non ho capito manco come si accende... figuriamoci costruire un modello minimamente valido delle 6Y6, (che non c'è da nessuna parte)
per costruire i modelli, c'e` l'ottimo software di Dmitry Nizhegorodov. Ma per ora non ti serve. Per farti una idea di come vanno le cose, usa tubi diversi di cui ci sono gia` i modelli (e.g. le EL84).
A che pro separare l' alimentazione per i due canali?
se vuoi fare qualcosa che suona, e` obbligatorio. Se invece vuoi fare un altro generatore di cacofonie, allora lascia perdere tutto quel che ho detto fin qui`, fai la cosa piu` semplice ed economica che puoi (e.g. il compact, oppure un SRPP con un toroidale da alimentazione in parafeed come TU) e bona l'e`. Tanto poi fa` schifo comunque, indipendentemente dal circuito audio che fai. :evil:

Non scherzo: in un amplificatore audio l'alimentatore conta quanto se non piu` della sezione audio. Se lasci i canali in comune, introduci distorsione ed intermodulazione "crociata" tra i canali (non solo "banale" cross-talk). L'immagine va` a farsi benedire e cosi` pure i dettagli, la dinamica e tutto il resto.

L'alimentazione di ogni singolo stadio (e non solo di ogni canale) DEVE essere rigorosamente separata e disaccoppiata adeguatamente. Altrimenti e` del tutto inutile sbattersi sul resto.


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

BTW: mi era sfuggito un altro errore nello schema... le R sugli anodi del driver NON ci vanno!!!

Se metti delle R li` vanifichi buona parte dei benefici del current mirror. I collettori devono andare direttamente agli anodi!

Il c.m. aumenta il CMRR dello stadio perche` offre una impedenza elevatissima (e quindi guadagno elevato) alle componenti di modo differenziale mentre "cortocircuita" o quasi quelle di modo comune. Se metti delle R tra gli anodi ed il c.m. offri guadagno anche alle componenti di modo comune e addio vantaggi...


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da JJT »

:)
Ti è uscito di nuovo il Crociato Fondamentalista :)
Prendo nota di quanto hai detto, e domani gli do forma, e lo posto.
Oggi non posso, non sono a casa, sono ad Ibiza, per un lavoretto... :D
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Messaggio da JJT »

"...BTW, per vedere meglio cosa succede magari ti conviene fare qualche simulazione con SPICE... "

http://www.linear.com/designtools/software/

?... :?:
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Alimentatore (bozza)
Un trasformatore, sei secondari, tre per ogni canale:

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Messaggio da UnixMan »

?... :?:


Originally posted by jorge toribio - 02/10/2009 :  19:39:57
scaricati LTSPICE IV ed i relativi manuali e tutorial.


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

Alimentatore (bozza)
Un trasformatore, sei secondari, tre per ogni canale:


Originally posted by jorge toribio - 02/10/2009 :  22:58:33
ancora una volta da un estremo all'altro... l'avevo detto che sei un estremista! :D :D

Bastava fare come ti avevo suggerito, ma ovviamente va` bene anche cosi`. Pero` dei comuni diodi a giunzione no... devi trovare dei diodi a barriera Schottky in carburo di silicio (Silicon Carbide), meglio se in forma di ponte integrato.

Per quanto riguarda i filamenti, occhio che devi sollevarli da massa... di pochi volts quelli delle driver, ma di parecchio quelli delle finali: se vai per il direct coupling ~ +150V (il filamento deve sempre essere leggermente positivo rispetto al catodo). Quindi per forza di cose il secondario dei filamenti del driver deve essere separato da quello delle finali.

...pero` non c'e` alcun bisogno di separare le alimentazioni dei filamenti dei due canali. :D

OH! fatti fare sempre la presa centrale sui secondari dei filamenti! Poi metti un partitore sull'anodica e ci colleghi la presa centrale (con l'aggiunta di un C di by-pass verso massa x abbassare l'impedenza).


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

ho visto lo schema aggiornato... commenti:

* occhio che hai cortocircuitato gli anodi con i catodi delle finali... ; ) :D

* le grid stopper vanno montate a valle delle resistenze di griglia! Sposta quella R da 1K {1} sull'ingresso dopo la R verso massa.

* le Rg mi sambrano un po` altine... porta a 100K quella all'ingresso, con un potenziometro da 100K lineare davanti (la composizione del pot. lineare con la Rg da` luogo ad una curva di attenuazione circa logaritmica ed una imp. di ingresso di circa 50K).

Meglio ancora, se trovi un potenziometro quadruplo da 50K (lineare), usa due sezioni per canale collegate ciascuna "a resistenza variabile" (cioe` con il cursore connesso ad un estremo) ed in serie tra loro, con il punto di mezzo connesso alla Rg (sempre da 100K). Il risultato e` identico al precedente, ma IMHO ci sono buone probabilita` che suoni meglio... ; )

Per quanto riguarda le finali, quant'e` il massimo valore di resistenza ammesso per il circuito di griglia secondo il DataSheet? Non superare il 75% del valore max raccomandato. Meglio ancora il 50% (purche` non sia troppo basso).

* la griglia del secondo ingresso del (primo) differenziale la puoi mettere direttamente a massa, li` non servono resistenze. Volendo puoi metterci una R in serie (cosi` come la hai messa...) in funzione di grid stopper, ma deve avere una resistenza MOLTO piu` bassa di quella che hai indicato. Se ci metti una R cosi` alta non funziona (forma un passa-basso con la capacita` di ingresso del tubo, con 1 Mohm non passa nulla!). Calcola quant'e` la capacita` di ingresso aumentata dell'effetto Miller e mettici una R che dia una frequenza di taglio sui 100 KHz o giu` di li`. Ovviamente una grid-stopper la devi mettere anche sull'altro ingresso. {1} Considera che qui` pero` in serie hai anche la risultante tra l'impedenza di uscita della sorgente, il potenziometro e la Rg... il che significa ~ una 20ina di K se usi pot ed Rg da 100K come dicevo sopra. Ovviamente devi sottrarre questo valore da quello che ti viene dal conto della Ft. Sperando che il risultato non sia negativo... :| altrimenti devi omettere le grid-stopper e/o scendere con l'impedenza di ingresso (pot ed Rg). Che pero` gia` cosi` (~ 50K) per i miei gusti e` al limite inferiore per un ampli integrato.

* aumenta la R della cella di filtro dell'alimentazione del driver: sugli emettitori del c.m. ti servono poco piu` di 200V, il resto puoi (e ti conviene) farlo cadere su quella R. Quindi mettici almeno 10 - 15K. Il condensatore dovrebbe essere sufficente ma -a meno che tu non voglia mettercelo a film- (cioe` se metti un elettrolitico) ti conviene aumentarlo fino a ~ 100uF. La riserva di energia non e` mai troppa... :D

* Le resistenze prima e dopo il CCS del driver non servono a nulla: toglile.

* invece (come gia` detto) devi mettere una R in serie al CCS delle finali (sotto o sopra, fa` lo stesso) per far cadere un po` di tensione e ridurre quindi la potenza dissipata dal CCS.

BTW: sei sicuro dei 300V? sui catodi delle finali devi avere ~ 124V, il che significa che ti restano solo ~ 176V di Vak! Non sono un po` pochi?


Ciao,
Paolo.
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Beh! alcune correzioni ci ero arrivato da solo, altre no, fa niente, mi serve di allenamento per giocare con il nuovo CAD :)
Un potenziometro quadruplo, non c'è nessuna speranza di trovarlo, quindi lo scarto.
Neanche a me piace il 50K, ma i miei conti mi dicono che con 100K, la FT superiore e pericolosamente vicina ai 20 Khz...
Accettazione al ingresso, largo di banda decente e molto guadagno sono tutti uno contro l' altro, e ho fatto salti mortali per trovare un compromesso mezzo buono...
Non mi piace l' idea di giocare con più di 300V, caso mai ripiego sul condensatore di accoppiamento.
Bene mi metto al lavoro, e poi si vede.
Parallelamente cercherò di capire come funziona LT Spice
Secondo il design center , con fixed bias, quel valore massimo e 0.1M, 100K il 75%, 75K, un valore standard
http://www.nj7p.org/Tube4.php?tube=6Y6G
http://www.nj7p.org/Tube4.php?tube=12BZ7
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Messaggio da UnixMan »

Neanche a me piace il 50K, ma i miei conti mi dicono che con 100K, la FT superiore e pericolosamente vicina ai 20 Khz... Accettazione al ingresso, largo di banda decente e molto guadagno sono tutti uno contro l' altro, e ho fatto salti mortali per trovare un compromesso mezzo buono...


Originally posted by jorge toribio - 03/10/2009 : 17:44:34
vero. mmmh... vediamo.

La Cgk della 12BZ7 e` di 6.5pF, che per effetto Miller va` aumentata del guadagno. Nel caso peggiore, Av=mu=100, quindi Ceq=650pF. Cui devi aggiungere i 2.5pF della Cga e qualche altro pF di capacita` parassite varie (cablaggi, etc). Per esagerare, facciamo pure 700pF.

Ft=1/(2*Pi*R*C), da cui R=1/(2*Pi*Ft*C). Posto Ft=20KHz, vediamo qual'e` la max impedenza che possiamo "far vedere" alle griglie:

R = 1/(2*Pi*20K*700p) ~= 11K

Ouch... :? si`, sei gia` "al pelo" con 50K! (Req ~= 12.5K)

BTW, abbassa le Rg. 1M e` troppo.

E ovviamente niente grid stopper sulle griglie della 12BZ7.
Non mi piace l' idea di giocare con più di 300V, caso mai ripiego sul condensatore di accoppiamento.
300 o 350 poco cambia... :D

e` oltre i 450 (o erano 500?) volts che i rischi aumentano sensibilmente. Ma non dimenticare che se sei debole di cuore (o solo particolarmente sfortunato) ci puoi restare secco anche con "solo" 100V... :x per cui occhio comunque! :|
Parallelamente cercherò di capire come funziona LT Spice
leggiti il tutorial, c'e` tutto quel che serve per cominciare e non e` troppo lungo... :D


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da UnixMan »

Secondo il design center , con fixed bias, quel valore massimo e 0.1M, 100K il 75%, 75K, un valore standard


Originally posted by jorge toribio - 03/10/2009 :  17:44:34
e allora perche` ci hai messo 1M ?!? :evil:

il valore max e` gia` basso per quel driver... per cui mettici quello (100K).


Ciao,
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"...e` oltre i 450 (o erano 500?) volts che i rischi aumentano sensibilmente. Ma non dimenticare che se sei debole di cuore (o solo particolarmente sfortunato) ci puoi restare secco anche con "solo" 100V... per cui occhio comunque! "

Ja! Ja! che poco mi conosci! Del cuore e dei rischi , non mi può fregar di meno!
Mi preocupano i costi e la reperibilitá degli elettrolitici!

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Bene, per andare avanti, penso che devo prima riuscire a caricare il circuito su LT Spice, altrimenti sto andando un po alla ceca...
Ci aggiorniamo..
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Messaggio da UnixMan »

Ja! Ja! che poco mi conosci! Del cuore e dei rischi , non mi può fregar di meno!
Mi preocupano i costi e la reperibilitá degli elettrolitici!


Originally posted by jorge toribio - 03/10/2009 :  20:24:54
:D 8)

no problem, allora. Fino a 400-450V si trovano facilmente e costano relativamente poco.

(i problemi reali cominciano solo oltre i 450V. In teoria ci sono ancora quelli da 630V che dovrebbero essere "standard", ma in pratica sono affatto comuni e sensibilmente + costosi. Oltre i 630V poi non ne parliamo proprio... :x ).


Ciao,
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Messaggio da UnixMan »

Ciao Jorge,

qualche commento sull'ultima versione aggiornata dello schema:

* la R della cella di disaccoppiamento sull'alimentazione del primo stadio... 82K? ora e` troppo! (e dagli... :D ).

li` ci dovrebbero passare ~ 5mA, per cui 5m * 82K = 410V ! ci vorrebbero oltre 600V di anodica... :?:

Rispetto a massa devi avere circa 200V sugli emettitori dello specchio e circa 100V sugli anodi delle 12BZ7, per cui, posto una tensione di alimentazione di 350V ed una I di 5mA per il primo stadio (2.5mA per tubo), hai:

R ~= ( Vcc - 200 ) / I ~= 150/5 = 30K => mettici 27K.

* resistenze sulle griglie delle finali: metti 100K, altrimenti addio guadagno (di fatto quello e` ~ il carico dinamico del 1o stadio...).

* grid stopper sulle g1 delle finali: 100 ohm mi sembrano pochini... quant'e` la capacita` di ingresso ed il guadagno delle finali?

* potenziometro di ingresso: quella e` la soluzione che ti avevo suggerito... prima di fare i conti. :oops: Purtroppo, cosi` avresti ~ 50K di impedenza di ingresso con ~ 20K di impedenza "di uscita" (i.e. verso la griglia del tubo). Che sfortunatamente sono decisamente troppi. :(

Purtroppo ti tocca metterci x forza un potenziometro logaritmico da 50K seguito da una Rg >= 220K e <= 1M.


Ciao,
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Messaggio da JJT »

Bene, come ho detto, mi devo prima cimentare sul uso del LTSpice. Altrimenti non riesco a seguire tutti i perche ed i percome. Come detto prima, la mia pretesa non e soltanto avere un oggetto funzionante, ma capire anche tutti gli aspetti e tutte le scelte, per riversargli , all'ocorrenza, su altri eventuali futuri progetti. A questo punto, per essempio, ho dei seri dubbi che questo circuito a due stadi, con quellle valvole, possa diventare un integrato capace di gestire direttamente l'uscita di un CDP...
Insomma, la versione postata ancor prima , quella con soluzioni "tradizionali", so che funziona, e perchè. Questa , "differenziale" con CM e CCS, no, e ci devo masticare sopra ancora un bel pò..
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Bene, come ho detto, mi devo prima cimentare sul uso del LTSpice. Altrimenti non riesco a seguire tutti i perche ed i percome. Come detto prima, la mia pretesa non e soltanto avere un oggetto funzionante, ma capire anche tutti gli aspetti e tutte le scelte, per riversargli , all'ocorrenza, su altri eventuali futuri progetti.

Originariamente inviato da jorge toribio - 06/10/2009 : 16:51:27
E` cosa buona e giusta... :D

Ma occhio: imparare ad usare un simulatore NON serve per imparare a capire come funziona un circuito ed il suo uso NON puo` prescindere dalla comprensione del circuito (altrimenti si rischia di fare castronerie clamorose che funzionano solo sul simulatore...).

Condizione necessaria e sufficente per comprendere qualsiasi circuito e` la conoscenza delle basi dell'elettronica: legge di Ohm, principi di Kirchoff e teoremi di Thevenin e Norton. E` tutto li`, anche il piu` complesso dei circuiti segue sempre le stesse leggi fondamentali. 8)
A questo punto, per essempio, ho dei seri dubbi che questo circuito a due stadi, con quellle valvole, possa diventare un integrato capace di gestire direttamente l'uscita di un CDP...
non vedo perche`. I problemi relativi a guadagno / banda passante / impedenza di ingresso sono assolutamente gli stessi che hai anche con l'altro e sono legati allo scarso guadagno dei tubi finali e quindi alla necessita` di avere molto guadagno "concentrato" su un unico stadio, che e` anche quello di ingresso.

In entrambi i casi l'unica "soluzione" per evitare queste rogne e` aumentare il numero di stadi dotati di guadagno.

Ad esempio, nel "tuo" schema "classico" potresti sostituire il tubo di ingresso con uno dotato di guadagno minore (1) ed aggiungere un driver (bilanciato...) dotato di guadagno (2) a valle dell'invertitore di fase.

Il minore guadagno dello stadio di ingresso (1) ti risolve i problemi di impedenza di ingresso e banda passante, mentre lo stadio driver aggiunto (2) elimina i problemi legati allo swing di tensione richiesto all'invertitore a carico ripartito nonche` gli sbilanciamenti conseguenti al pilotaggio "diretto" delle finali con tale invertitore.

Insomma, semplicemente aggiungendo uno stadio hai ottenuto un circuito che non ha problemi... e che (guarda caso) e` niente altro che il classico schema Williamnson. ; )

Viceversa, nello schema "tutto bilanciato", ti basta aggiungere un altro stadio in ingresso per eliminare i problemi di interfacciamento (impedenza di ingresso / banda passante). Ad esempio, potresti aggiungere un invertitore di fase a carico ripartito... ; ) ed anche in questo caso finiresti con l'avere una configurazione simil-Williamnson! :o :D

Oppure lo puoi configurare come finale puro e duro (usando un tubo con meno guadagno nel primo stadio...) e poi "aggiungere" un altro stadio (che puo` anche essere un semplice catodo comune) sotto forma di un preamplificatore. :twisted:

Fare un integrato con due soli stadi di guadagno (poco cambia se Single-Ended o Push-Pull) con tubi finali dotati di basso guadagno e` sempre fonte di limitazioni e compromessi, c'e` poco da fare.

In questo caso, pero`, la soluzione tutto-bilanciato ti permette di eliminare uno stadio (l'invertitore a carico ripartito) nonche` tutte le rogne conseguenti all'uso di tale circuito per pilotare direttamente le finali, limitando rogne e compromessi ai soli problemi di interfacciamento in ingresso... a livelli tutto sommato ancora gestibili (il problema si riduce al dover usare in ingresso un potenziometro da non piu` di 50K, cosi` che l'impedenza vista dalla griglia del tubo di ingresso non superi una 10ina di K e quindi la banda passante si mantenga su valori accettabili).
Insomma, la versione postata ancor prima , quella con soluzioni "tradizionali", so che funziona, e perchè. Questa , "differenziale" con CM e CCS, no, e ci devo masticare sopra ancora un bel pò..
Se sono il CM ed i CCS a "confonderti", puoi tranquillamente "studiare" il circuito in forma semplificata mettendo delle semplici resistenze al posto di entrambi. Ovviamente un circuito siffatto avrebbe prestazioni nettamente inferiori, ma funziona esattamente allo stesso modo. Se capisci quello, la comprensione dell'altro viene di conseguenza.

Un CCS non e` altro che un circuito che si comporta come una resistenza di valore molto elevato nei confronti dei segnali variabili mentre offre una caduta di tensione (cioe` una resistenza) modesta rispetto alla DC. Usando un CCS ottieni cioe` lo stesso identico effetto che avresti mettendo una resistenza di grande valore (da un 100io di K a 10ine di Mohm a seconda del circuito utilizzato...), senza pero` avere la grande caduta di tensione in DC (e quindi l'elevata potenza dissipata) che avresti con la resistenza.

Lo specchio di corrente e` una cosa analoga: sono due "resistenze" che si comportano diversamente a seconda del segnale che ci passa. Per cominciare, ciascuno dei due rami assume valori maggiori o minori di resistenza a seconda della corrente che passa nell'altro: se le due correnti sono uguali, le due resistenze assumono valori bassi. Se viceversa la corrente in un ramo "cerca di crescere" (o decrescere) piu` dell'altra, la resistenza del ramo in cui la corrente tende ad aumentare cresce in modo da contrastare la variazione (differenziale) ed in definitiva mantenere quindi ancora uguale la corrente che scorre nei due transistors. Il circuito invece NON reagisce a variazioni "contemporanee" di entrambe le correnti nella stessa direzione (cioe` alle variazioni di "modo comune").

Quando metti una cosa del genere "sopra" un LTP ("Long Tail Pair" , cioe` differenziale) che ha un CCS "sotto" cio` che accade e` che, a riposo, le "resistenze" dei due rami del CM "si aggiustano" in modo che le correnti DC nei due "rami" (tubi, in questo caso) del differenziale siano uguali tra loro (supponendo che il carico sia accoppiato in AC, ovviamente ciascuna sara` pari alla meta` della corrente che scorre nel CCS... diversamente ci sono da considerare le eventuali correnti DC che vanno verso il carico).

Il CM "non si oppone" ("non reagisce", offre poca resistenza) alle variazioni di corrente "di modo comune" (sbilanciate, in fase). Cioe` a quelle che avvengono allo stesso modo in entrambi i rami (ad esempio eventuali variazioni della corrente del CCS, se queste fossero possibili). Rispetto a tali variazioni, e` come se sugli anodi ci fossero due resistenze di valore molto basso. In pratica, per tali segnali, e` come se gli anodi fossero collegati all'anodica con resistori di valore molto basso.

Viceversa, il CM "si oppone con tutte le sue forze" ("reagisce", offre molta resistenza) a qualsiasi variazione di corrente "di modo differenziale", cioe` bilanciata, in controfase. Cioe` a quelle che avvengono in senso opposto nei due rami del differenziale. Rispetto a tali variazioni e` come se sugli anodi ci fossero due resistenze di valore molto elevato (e` come se ci fossero due CCS).

Quindi, poiche` la corrente "sotto" (nel ramo comune) non puo` cambiare a causa del CCS e quella "sopra" (attraverso il CM) non puo` cambiare in modo differenziale, cosa succede se si "modula" (si applica segnale alla grglia di) un tubo?

Semplice, tutta la corrente di segnale (di uscita) e` costretta a richiudersi sul carico!

Ricorda lo schemino (in ASCII-art :D ) del circuito equivalente in AC... per l'AC il CCS sotto e` (quasi) un circuito aperto e quindi e` (quasi) come se non ci fosse. I due catodi sono uniti insieme, e la corrente di segnale non puo` che attraversare un tubo e poi l'altro. Sugli anodi, il CM "blocca" qualsiasi variazione differenziale... e quindi anche il CM e` come se non ci fosse: gli anodi vedono "solo" il carico offerto dallo stadio successivo.

Quindi, in un certo senso puoi vedere il primo tubo come un invertitore a carico ripartito (con carichi dinamici elevatissimi costituiti dal CM sopra e dal CCS sotto) accoppiato direttamente ad uno stadio di guadagno con griglia a massa, il cui carico anodico e` costituito dall'altro ramo del CM.

Poiche` l'uscita risultante (sull'anodo del tubo con la griglia a massa) ha fase invertita rispetto a quella dell'anodo del primo tubo, il CM NON si lascia attraversare da tali variazioni di corrente... che quindi non possono che andare verso i rispettivi carichi (stadio successivo) e di li` richiudersi su se` stessi (cioe` andare dall'anodo del primo tubo a quello del secondo) attraverso la connessione comune di massa dell'ingresso dello stadio successivo - cioe` attraverso le due Rg dello stadio successivo che di fatto costituiscono le Ra del primo stadio! (per la sola AC di modo differenziale).

Spero di essere riuscito a spiegare la cosa in modo piu` o meno comprensibile... :oops: se hai dei dubbi, chiedi! :|

BTW: un'altra trattazione semplice degli amplificatori differenziali (e proprio a tubi, sebbene non cambi nulla) la trovi e.g. su TubeCAD.


Ciao,
Paolo.
Ciao, Paolo.

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Messaggio da JJT »

Preziose spiegazioni, che sono molto aprezzate..
Ho molto da studiare, e sto ripassando tutto il progetto, a partire dello stadio finale. I punti fermi sono peró gli stessi : usare le 6Y6, in push pull, assecondando la loro particolare natura, che sia un integrato, e che adoperi i TUU, ed aggiungo un altro : non voglio copiare un Williamson :)
Per quanto valido sia quel circuito, Che soddisfazione ci sarebbe?
Ci aggiorniamo
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