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Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
revenac
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Messaggio da revenac »

No, non è assolutamene quello che senti.

Si tratta di una questione di assoluta importanza, che è stata trattata diverse volte (e purtroppo poco "recepita"), che qui sarebbe OT.
Quindi la accenno solamente.

Su Audioreview n°1 del settembre 1981, Paolo Nuti presentava un articolo dal titolo: "Percezione, invarianza e i 5 parametri".
so di queste questioni, ce le insegnano a scuola quando si parla degli studi di Schroeder e altri.
Del resto sono stato "deriso" quando ho scritto della curva psofometrica e della maggiore attitudine dell'orecchio a trovare difetti dove la voce ha la maggiore energia spettrale. Ho tirato subito indietro le mani, avevo capito che si partiva da troppo lontano.

Ma mi fa piacere che invece si possa parlare della problematica.

Pur essendo d'accordo con quanto scritto da Nuti, o meglio, essendo il frutto di studi ben documentati e alla portata di tutti, si tratta di prendere atto, ossia di imparare. Come lo applicheresti tu ad un impianto da usare per ascoltare e non da replicare per la vendita in più esemplari?

Non vale la pena cercare almeno un punto fermo del sistema invariante (ossia tutta la massa di cose tra il rilevatore ed il diffusore) e poi, per quanto rigurda quello variante, ossia l'ambiente, fare le cose relativamente al punto di ascolto in cui sei? Io faccio così.

Lo so che la cosa è egoistica, ossia che ascolto bene solo io e già solo 30 cm più in la è diverso, anche molto diverso.
Del resto è lo stesso che spostare il punto d'ascolto, o condizionare l'ambiente, o spostare le casse, o addirittura cambiare impianto.
Infatti ho inserito anche le misure di C50 C80 D50 e vari RT, forse molto più qualificanti quelle che quelle di risposta in frequenza.

Alla fine si tratterà di avere sempre un solo punto ottimizzato. Del resto io "non faccio le misure in ambiente" ma "nel punto in cui ascolto". Spostandomi di 1/2 metro cambia la risposta, lo so. E l'equalizzata è valida solo per il punto d'ascolto e non per l'impianto.

O no? qual'è il tuo criterio?
Ci può essere un diffusore che sopperisce alla varianza dellì'ambiente? no perchè per par condicio l'ambiente è uguale per tutti.


Davvero la discussione mi interessa. C'è qualche forum avviato sulla cosa? Purtroppo non siamo negli USA e se arriviamo a 10 in Italia interessati a queste cose saremo tanti.

Ciao
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dueeffe
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Messaggio da dueeffe »

Alla fine si tratterà di avere sempre un solo punto ottimizzato.

O no? qual'è il tuo criterio?


IMHO non avrai nemmeno un punto ottimizzato, perchè la non validità delle misure in ambiente non è dettata semplicemente da una questione di posizione dell'ascoltatore, bensì ha radici nella non invarianza del sistema.

Una delle frasi cruciali, nell'articolo di Nuti, è questa:
"le variazioni di risposta in frequenza introdotte dall'ambiente non sono più indipendenti dalla storia del segnale".

Per intenderci, quello che accade realmente in ambiente, in un dato istante, non è direttamente riconducilbile esclusivamente a quello che viene emesso dagli altoparlanti in quello stesso istante, ma dipende anche da ciò che è "accaduto" negli istanti precedenti.
Vi è una dipendenza, insomma, dalla "storia" del segnale stesso.





Davvero la discussione mi interessa. C'è qualche forum avviato sulla cosa? Purtroppo non siamo negli USA e se arriviamo a 10 in Italia interessati a queste cose saremo tanti.

Ciao


Originally posted by revenac - 26/07/2009 :  17:16:42


Domanda molto "complessa".
Mi riprometto di risponderti in uno dei prossimi interventi, con la dovuta "calma".

è vero che gli interessati sono pochi, ed è una vera tragedia, perchè si tratta realmente della vera problematica della riproduzione musicale, dalla quale non si dovrebbe prescindere.

Considera intanto che in questo forum vi è una particolare attenzione alla questione (da parte di diversi utenti), e che quindi puoi iniziare ad usare la funzione "ricerca" usando termini quali "non invarianza" per ritrovare le vecchie discussioni in merito, e magari intervenire in esse.

salutoni,

Fabio.


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sinuko
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Messaggio da sinuko »

OT/
Riflettendo sulla frase

"le variazioni di risposta in frequenza introdotte dall'ambiente non sono più indipendenti dalla storia del segnale".

In quale misura questo pesa sulla risposta del sistemà? Cioè quale THD (per fare un esempio altri parametri potrebberò essere risposta in frequenza etc è accettabile affinchè il problema da combattere sia quello? Le misure non contano, … su questo non sono d'accordo se hai un amli con THD del 30% invariante o non invariante suona da schifo.
Ciao Paolo
/OT
Ciao Paolo
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dueeffe
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Messaggio da dueeffe »

OT/
Riflettendo sulla frase

"le variazioni di risposta in frequenza introdotte dall'ambiente non sono più indipendenti dalla storia del segnale".

In quale misura questo pesa sulla risposta del sistemà? Cioè quale THD (per fare un esempio altri parametri potrebberò essere risposta in frequenza etc è accettabile affinchè il problema da combattere sia quello? Le misure non contano, … su questo non sono d'accordo se hai un amli con THD del 30% invariante o non invariante suona da schifo.
Ciao Paolo
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Originally posted by sinuko - 26/07/2009 :  20:40:30


Se hai un 30% di THD significa che non sai fare gli amplificatori, il che è un altro discorso, che nulla c'entra con questa "storia" della "storia".

Quello che si vuole evidenziare, citando quella frase di Nuti, è ben altro.

Per esempio quella frase ti dice che non puoi misurare una risposta in frequenza in ambiente per poi intervenire sulla parte invariante (magari equalizzando) tentando di correggerla.

Fabio.


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Fabrizio Calabrese
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

...A me, invece (e molto sinceramente), dispiace vedere i presunti "mostri sacri" del passato annaspare nel web con una imbarazzante inadeguatezza (ed altrettanta incredibile arroganza).

Sarà che molti han raggiunto la loro presunta (e spesso immeritata) "fama" tramite i (ben diversi) mezzi del passato (molto prossimo), v. le riviste...
Cioè in modo pressochè "imposto" ed arbitrario...

Leggerli sui forum, oggi, è disarmante.
Osservare alcune schiere di idiofili continuare ad osannarli è anche peggio.

Sono talmente inadeguati che nemmeno se ne rendono conto!!!
Per quanto possa apparivi sorprendente, sono più o meno totalmente d'accordo con queste affermazioni...

Soprattutto con quella che definisce "immeritata" la fama conseguita attraverso la spinta della rivista su cui si scrive, e che su quella fama poi lucra pesantemente...

Ma i Forum non sono diversi: le censure sono evidenti e ben motivate !

Non resta che un panorama di bloggers per lo più d'oltreoceano, del tipo Russnow (vedi Macondo System)...

Ma se qualcuno scrive una scemenza leggendaria sul proprio blog... chi lo può contestare...???

Vorrei che Dueeffe riflettesse sul fatto che tutte le occasioni che ha avuto di contestarmi, a volte avendo (lui) torto fradicio, le ha avute perché eravamo su un Forum accessibile, e non stava leggendo le ultime immissioni sul mio Sito...

Come esemplifica anche questo caso: ci sono almeno tre facce diverse di una stessa realtà fisica... chi ha ragione e chi ha torto...??? Finchè se ne può discutere a più voci c'è ancora speranza di venirne a capo...

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese
Fabrizio Calabrese
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

Ed ecco la corrispondente risposta in frequenza (la misura non è mia... per carità...) !
Come vedete manca poco alla perfezione...
Ciao Fabrizio,
La risposta in ambiente non serve a nulla (data la non invarianza del sistema)...
Ancor meno quando manca totalmente l'unità di misura sull'asse delle ordinate.
Perfezione?
Ovviamente stavo scherzando... ahimè, ho dimenticato le "faccine"...

La risposta in ambiente è assolutamente vero che non significhi nulla, ma la spiegazione non sta nell'invarianza...

I piccoli ambienti sono infatti invarianti, acusticamente parlando...

Occorre arrivare a cattedrali ed a Palasport per imbattersi in comportamenti nonlineari rispetto al tempo...

Vedi gli articoli di Svennson sul Journal of AES.

Inutile insistere sull'argomento, credo...

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese
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nullo
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Messaggio da nullo »

No Fabrizio, l'argomento NON è inutile, così come la discussione.

A Mario ( Canaver), dico invece che gli interessati sono molto di più, e molti di più sarebbero, se fosse possibile scambiarsi info e fare esperienze di ascolto diretto, quando si parla di queste cose, perché la stratificazione culturale e le aspettative da rimuovere, hanno radici molto profonde cosicché, spesso, le discussione scadono, se l'ambiente in cui esse stesse avvengono, non sono culturalmente adeguati.

Non deve trapelare nessuna saccenteria da queste parole, semplicemente si devono svincolare abitudini, nell'approccio, che precludono ogni significativo passo avanti.

La presunta linearità del sistema, per quanto riguarda la pressione, mi pare evidentemente una di queste, quando si usano trucchi assolutamente inadatti, per il nostro sistema orecchio/cervello.

La capacità di quest'ultimo di stanare le incongruenze a cui faceva riferimento 2F, è spaventosa e foriera di molte sorprese, che si scontrano con facilità col sapere classico ( quando non profondo) e "rivistarolo".

Mi pare che comunque, qui, si stia facendo ( almeno per il momento) una discussione serena, nonostante le forti personalità in gioco e ciò è sicuramente di buon auspicio.

Ciao, Roberto

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Messaggio da drpaolo »

Gentile Calabrese,

dato che in questo Forum non siamo scesi a valle con la piena (come forse succede in altri consessi), sarebbe meglio che lei dimostrasse affermazioni come questa:
I piccoli ambienti sono infatti invarianti, acusticamente parlando...

Occorre arrivare a cattedrali ed a Palasport per imbattersi in comportamenti nonlineari rispetto al tempo...
dato che mi sembra ci sia un po' di confusione tra linearità, non linearità e non invarianza (ovvero: tempovarianza).

A me risulta che sia possibile avere un sistema lineare e tempovariante (come pure un sistema non lineare e invariante).

Talvolta si tratta solo di giochini nell'interpretazione di quanto è contenuto in ciò che chiamiamo sistema.

Prendiamo l'esempio di un tipico sistema che si comporta come non invariante: un sistema di radiotrasmissione (ho perso il conto delle volte in cui ho fatto questo esempio, ma pazienza...).

Se io considero la portante radio come un input il sistema si comporterà come non lineare e invariante; se la portante è considerata come il sistema e non come un sempice input, il sistema diventa lineare e non invariante.

Ma ammettiamo anche che -per ipotesi, in qualche parte del globo- esista un ambiente che sia tempo invariante; mi dica, Calabrese: la musica la "sente" l'ambiente o il nostro cervello ?!

Il "funzionamento" della coscienza è lineare e tempo invariante ?! Non credo proprio !

(Mi attendo smentite, ma non solo a parole, magari anche con formalizzazione matematica, perchè in questo modo si può capire se l'argomento è compreso o no.)

Cordialmente.

Paolo
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

No Fabrizio, l'argomento NON è inutile, così come la discussione.
Allora proverò ad accennare una piccola possibile spiegazione.

Nuti definiva "non invarianza" la dipendenza di alcune caratteristiche tecniche dalla storia precedente del segnale.

Un caso lo conosciamo tutti: se si fa saturare un ampli a valvole il cui bias sia fissato da condensatori di alto valore, è normale che tutte le polarizzazioni così ottenute "sballino", per un tempo assai più lungo di quello effettivo di saturazione.

Anche l'udito umano è indubbiamente "non invariante", nel senso che esiste un meccanismo, detto "mascheramento" che produce variazioni di sensibilità ampie e prolungate, per non parlare delle TTS (Temporary Threshold Shift), che comportano perdite di sensibilità di anche 20 dB.

Ma tutto questo non ha nulla a che vedere con il concetto di "non invarianza" espresso da Dueeffe e da tanti altri appassionati, secondo i quali l'illusionismo acustico è una realtà tale da rendere inutile andare dal macellaio a far la spesa, visto che basta avere un cappello a cilindro per tirar fuori conigli a iosa.

Di solito la miglior risposta ai sostenitori di questa tesi è proprio quella di incoraggiarli a proseguire sulla loro strada: ad un certo punto si accorgeranno pur che "qualcosa non torna" e che noi, reietti tecnologici, a casa nostra ascoltiamo molto meglio... (a volte con molto poco in più).

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese
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Messaggio da drpaolo »

Gentile Calabrese ,
Nuti definiva "non invarianza" la dipendenza di alcune caratteristiche tecniche dalla storia precedente del segnale.
in realtà i concetti di invarianza e di non invarianza non li definisce Nuti, ma li definisce la Teoria dei Sistemi, in maniera precisa; Nuti si limita (si fa per dire) a "classificare" -secondo la Teoria dei Sistemi- i sistemi audio.
Di solito la miglior risposta ai sostenitori di questa tesi è proprio quella di incoraggiarli a proseguire sulla loro strada: ad un certo punto si accorgeranno pur che "qualcosa non torna" e che noi, reietti tecnologici, a casa nostra ascoltiamo molto meglio... (a volte con molto poco in più).
Questa è l'ennesima affermazione non provata !

Proviamo ad esaminarla secondo canoni scientifici:

a) I sistemi audio, nel loro complesso (ambiente compreso) sono invarianti; in questo caso l'unico giudice di qualità per il sistema sono le misure audio di qualsivoglia tipo, anche non ancora concepito o immaginabile.
Ma se l'unico metro di valutazione sono le misure audio, si può dimostrare -senza tema di smentita- che è sempre possibile trovare almeno un sistema audio che -a parità di costo- misura meglio di quello di Calabrese. E allora, dove è la superiorità ?!

b) I sistemi audio, nel loro complesso (ambiente compreso) sono non invarianti; in questo caso l'unico giudice di qualità per il sistema sono le orecchie e il cervello dell'ascoltatore.

Ma se io costruisco un complesso audio con le misure, senza tenere presente la non invarianza del sistema, come faccio a valutare il sistema in comparazione ad un altro senza tenere presente l'eliminazione degli errori sistematici che inficierebbero qualsiasi giudizio fenomenologico di valore ?
In questo caso l'affermazione (=il complesso audio di Calabrese è migliore) è quanto meno indecidibile, non potendo spiegare: migliore rispetto a che cosa.

Nell'uno e nell'altro dei casi si tratta di affermazioni a-scientifiche, che possono avere un certo peso in un contesto da Bar Sport (ogni riferimento ad altro Forum è casuale :) ), non certo in una discussione tecnica evoluta.

Paolo
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Messaggio da audiofanatic »

Gentile Calabrese ,
Nuti definiva "non invarianza" la dipendenza di alcune caratteristiche tecniche dalla storia precedente del segnale.
in realtà i concetti di invarianza e di non invarianza non li definisce Nuti, ma li definisce la Teoria dei Sistemi, in maniera precisa; Nuti si limita (si fa per dire) a "classificare" -secondo la Teoria dei Sistemi- i sistemi audio.



Paolo




Originariamente inviato da drpaolo - 27/07/2009 :  10:49:13
siete riusciti a far deragliare il 3D un'altra volta su argomenti che, al limite, possono essere trattati a parte...

Perchè dico "al limite"?
Lo dico perchè IMHO non avete capito di cosa si sta parlando, oppure lo avete capito ma fate finta di niente...
Il nodo di tutto è la "relazione tra ciò che si misura e ciò che si sente"
E l'errore è tutto in questa interpretazione, fondamentalmente sbagliata, ma non solo per quanto riguarda l'audio, ma per quanto riguarda TUTTO ciò che ci circonda ed è in relazione all'individuo.
Non so chi l'abbia tirata fuori, sinceramente non mi interessa e non è una cosa che mai ho sostenuto.
Tutte le unità di MISURA sono state "inventate" per poter avere un RIFERIMENTO OGGETTIVO, nulla è mai in relazione alle sensazioni dell'individuo.
La verità è che nessuno ha mai pensato che IL METRO potesse dare l'idea della FATICA nel percorrere una distanza, nessuno ha mai pensato che il CHILOGRAMMO potesse dare una idea dello SFORZO nel sollevamento, nessuno ha mai pensato che il GRADO CENTIGRADO avesse una relazione con la sudorazione ascellare.
La mia fatica nel percorrere 42 chilometri NON è la stessa di un maratoneta, ma la distanza è quella e non si discute...
E voi invece discutete, di fonte a una misura acustica, di PERCEZIONE del suono, sarebbe come, appunto, dire che un maratoneta NON PUO' AVER FATTO 42 CHILOMETRI perchè NON MI PARE TANTO AFFATICATO...
Io posso dire, DOPO AVER VISTO IL PERCORSO, e avendo notato che E' IN DISCESA, che magari è pure possibile...
Voi continuate a sostenere che QUALUNQUE cosa mostri una MISURA AUDIO, NULLA PUO' ESSERE DEDOTTO.
E ciò é FONDAMENTALMENTE ERRATO perchè una serie di analisi su come e cosa deve fare un sistema di altoparlanti è stato fatto e, guardacaso, se si realizza un sistema tenendo presente questi riferimenti (ottenuti su base soggettiva ma raggiungibili solo MISURANDO il sistema) si ottengono i migliori risultati

Ora vorrei che chi non volesse capire, non potesse indagare, non capisse per mancanza di informazioni, ciò che una misura o una serie di misure può dare nella realizzazione di un sistema di altoparlanti, evitasse di tirare fuori discorsi certamente PARALLELI, ma non ESCLUDENTI, come invece si vuole far credere.

Ora, o lasciamo fuori dalla porta tutte le questioni SOGGETTIVE (che esistono, nessuno lo potrà mai negare), e ci concentriamo sulle OGGETTIVE (con le limitazioni del caso, che tutti conosciamo e sulle quali possiamo anche filosofeggiare a vita IN ALTRA SEDE) oppure mi costringete a bloccare nuovamente il thread.

Filippo
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Messaggio da dueeffe »

Ok, qui siamo OT.

Vale la pena continuare, però, in altro 3D:

http://www.audiofaidate.org/forum/forum.asp?FORUM_ID=9

FF


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Messaggio da audiofanatic »

eccoci. posto l'ultima taratura e l'ultima misura.
adesso si ragiona.
si ragiona in cehe senso? la situazione è migliorata? dal punto di vista del suono, intendo, non della misura.
La risposta in ambiente non serve a nulla (data la non invarianza del sistema)...
perchè non serve a nulla? se il mio impianto resterà mio e non lo sposto, perchè la risposta in ambiente non ha valore? in fin dei conti è quello che sento.
Non dovrebbero tutti gli impianti essere adattati all'ambiente dove lavorano, in fin dei conti ascoltiamo tutti dentro ad una cassa molto grande che è data dall'ambiente; l'ambiente non è poco importante IMHO
Mi sbaglio? Se si tratta del mio ambiente e non devo esportare l'impianto, non vale la misura in ambiente? Aiuto, mi sono perso qualcosa. Certo il mio sarebbe un discorso egoistico.

Buona domenica a tutti.


Originariamente inviato da revenac - 26/07/2009 :  12:19:00
il discorso è complesso e ho già avuto modo di esprimere la mia opinione al riguardo.
La contestazione non riguarda l'ambiente e/o il posizionamento del sistema nello stesso, ma il fatto che la misura possa essere indicativa di una sensazione.
Si può dire che la misura può darci invece una idea del comportamento nell'ambiente, riguardo a prime riflessioni e campo riverberato, mentre la sensazione è una tua esclusiva impressione impossibile da descrivere oggettivamente.
Possiamo però giungere a una sintesi di una certa utilità se la ricerca di un determinato comportamento alla misura corrisponde ANCHE un miglioramento della percezione
E' quindi importante che insieme alle misure si parlasse di suono e sensazione, senza scomodare percentuali di miglioramento o assolutismi che non aiutano a capire, in genere basta un semplice riferimento meglio-peggio per aggiustare la mira, e tieni conto che molte volte il tuo meglio-peggio non ha riscontri eclatanti alla misura, riportando quest'ultima a ciò che è in realtà, cioè un validissimo ausilio per restringere (e di molto) la percentuale di errore, ma non certo un sostituto del tuo apparato uditivo

Filippo

PS ho notato che si sono modificate tutte le immagini, col risultato che non si capisce più nulla circa il prima e il dopo, se puoi cambia il nome alle immagini e ricarica quelle originali.
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Messaggio da nullo »

Ora, o lasciamo fuori dalla porta tutte le questioni SOGGETTIVE (che esistono, nessuno lo potrà mai negare), e ci concentriamo sulle OGGETTIVE (con le limitazioni del caso, che tutti conosciamo e sulle quali possiamo anche filosofeggiare a vita IN ALTRA SEDE) oppure mi costringete a bloccare nuovamente il thread.
:?:
Il nodo di tutto è la "relazione tra ciò che si misura e ciò che si sente"
E l'errore è tutto in questa interpretazione, fondamentalmente sbagliata, ma non solo per quanto riguarda l'audio, ma per quanto riguarda TUTTO ciò che ci circonda ed è in relazione all'individuo.

Non so chi l'abbia tirata fuori, sinceramente non mi interessa e non è una cosa che mai ho sostenuto.
Tutte le unità di MISURA sono state "inventate" per poter avere un RIFERIMENTO OGGETTIVO, nulla è mai in relazione alle sensazioni dell'individuo. ......................... ecc.



Questa è probabilmente una TUA visione ed un TUO sunto....

Esistono più modi di approcciare il problema e TUTTI, hanno una loro propria letteratura a sostegno, il fatto che tu abbia eletto alcuni di questi, come sostanzialmente corretti, non sposta nulla di un solo mm.

In un forum, se una persona chiede aiuto alla comunità, sceglierà lui, a suo insindacabile giudizio, chi seguire e perché, fra i tanti che possono proporre soluzioni e/o riflessioni.

Tu sei liberissimo ad es., di sostenere che secondo i tuo approccio, la tua esperienza, usare più woofer possa essere una soluzione accettabile e che in determinate condizioni, a seguito di controlli, misure e la seguente relazione fra le stesse e l'ascolto, il tutto fili liscio come l'olio.

Io sono altrettanto libero, sempre ad es., di dire che quella soluzione semplicemente, non può funzionare in un ottica di massima qualità, sempre secondo la MIA visione, esperienza ecc.

Ora vorrei che chi non volesse capire, non potesse indagare, non capisse per mancanza di informazioni, ciò che una misura o una serie di misure può dare nella realizzazione di un sistema di altoparlanti, evitasse di tirare fuori discorsi certamente PARALLELI, ma non ESCLUDENTI, come invece si vuole far credere.

... mi sembri tu, quello escludente, se i discorsi sono certamente paralleli, come tu stesso dici, perché non portarli avanti "tranquillamente"? Magari scopriamo che possono "tranquillamente" convivere, come dovrebbe succedere. Mi pare che DR Paolo, sia normalmente dispostissimo a fornire le proprie misure, e non ritenga affatto che non abbiano valore, io la penso esattamente allo stesso modo.




Ciao, Roberto

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Messaggio da audiofanatic »

Ora, o lasciamo fuori dalla porta tutte le questioni SOGGETTIVE (che esistono, nessuno lo potrà mai negare), e ci concentriamo sulle OGGETTIVE (con le limitazioni del caso, che tutti conosciamo e sulle quali possiamo anche filosofeggiare a vita IN ALTRA SEDE) oppure mi costringete a bloccare nuovamente il thread.
:?:
Il nodo di tutto è la "relazione tra ciò che si misura e ciò che si sente"
E l'errore è tutto in questa interpretazione, fondamentalmente sbagliata, ma non solo per quanto riguarda l'audio, ma per quanto riguarda TUTTO ciò che ci circonda ed è in relazione all'individuo.

Non so chi l'abbia tirata fuori, sinceramente non mi interessa e non è una cosa che mai ho sostenuto.
Tutte le unità di MISURA sono state "inventate" per poter avere un RIFERIMENTO OGGETTIVO, nulla è mai in relazione alle sensazioni dell'individuo. ......................... ecc.



Questa è probabilmente una TUA visione ed un TUO sunto....
Questa, se permetti, è la visione di un moderatore di questa sezione, il quale non ha molta voglia di perder tempo a sedare litigi... Dueeffe ha aperto un apposito thread...
Esistono più modi di approcciare il problema e TUTTI, hanno una loro propria letteratura a sostegno, il fatto che tu abbia eletto alcuni di questi, come sostanzialmente corretti, non sposta nulla di un solo mm.
non mi interessa altro che spostarlo in altro thread
In un forum, se una persona chiede aiuto alla comunità, sceglierà lui, a suo insindacabile giudizio, chi seguire e perché, fra i tanti che possono proporre soluzioni e/o riflessioni.
le "altre" soluzioni e riflessioni sono appunto discusse in altro thread
Tu sei liberissimo ad es., di sostenere che secondo i tuo approccio, la tua esperienza, usare più woofer possa essere una soluzione accettabile e che in determinate condizioni, a seguito di controlli, misure e la seguente relazione fra le stesse e l'ascolto, il tutto fili liscio come l'olio.
e ci mancherebbe altro...
Io sono altrettanto libero, sempre ad es., di dire che quella soluzione semplicemente, non può funzionare in un ottica di massima qualità, sempre secondo la MIA visione, esperienza ecc.
e ci mancherebbe altro, ma questo cosa ha a che vedere con ciò di cui si discute nell'altro thread? Inoltre, ma non dovrei dirtelo, dato che tu stesso sei un moderatore di AFDT:

Audiofaidate è basato sul modello open-source e sul libero scambio di opinioni aventi come fondamento la reale esperienza e il riscontro oggettivo.
Molti argomenti legati alla riproduzione audio rimangono ancora da approfondire e per farlo si deve passare anche attraverso il confronto libero ma rispettoso delle altrui opinioni.


Io vorrei che QUI si rispettasse il manifesto, con una certa enfasi sul "riscontro oggettivo"
I "molti argomenti" da approfondire, soprattutto se impossibili da sostenere o confutare a livello oggettivo, rischiano di creare solo confusione, anche perchè QUI si discute di problematiche anche molto diverse tra loro, mentre ciò che verrebbe opposto sarebbe sempre, solo e unicamente la stessa cosa, motivo per cui questa sola e unica questione sarebbe meglio fosse trattata in una unica sede, anche solo per motivi di "ordine della materia".
Ora vorrei che chi non volesse capire, non potesse indagare, non capisse per mancanza di informazioni, ciò che una misura o una serie di misure può dare nella realizzazione di un sistema di altoparlanti, evitasse di tirare fuori discorsi certamente PARALLELI, ma non ESCLUDENTI, come invece si vuole far credere.

... mi sembri tu, quello escludente, se i discorsi sono certamente paralleli, come tu stesso dici, perché non portarli avanti "tranquillamente"? Magari scopriamo che possono "tranquillamente" convivere, come dovrebbe succedere. Mi pare che DR Paolo, sia normalmente dispostissimo a fornire le proprie misure, e non ritenga affatto che non abbiano valore, io la penso esattamente allo stesso modo.
io non escludo, io "parallelizzo", semplicemente perchè non ho nessuna intenzione di vedere quasta sezione trasformata in un terreno di battaglia, chiamala guerra preventiva ma sono troppo realista per pensare che simili questioni possano essere portate avanti "tranquillamente".
Se ciò che verrà scritto "di là" servirà o meno lo deciderà il lettore, se ciò che viene scritto "di là" sarà una discussione "tranquilla" o meno lo deciderà il moderatore di quella sezione e, per i "casi gravi" lo Staff di AFDT al completo, come tu ben sai.


Ciao, Roberto

"Those are my principles, and if you don't like them... well, I have others." - Groucho Marx)


Originariamente inviato da nullo - 27/07/2009 :  14:41:25
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Filippo
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Messaggio da nullo »

chiamala guerra preventiva
... è già, quello è il suo nome, e non amo la guerra ... io.

Io credo, come ho sempre sostenuto, che si possa fare altrimenti, ma lascio senza problema se quello che hai detto ti pare giusto e insindacabile, un conto è moderare le intemperanze, un conto è chiudere la bocca a prescindere.

Ciao, Roberto

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Conoscete qualcuno che scelga i propri apparecchi ed accessori con le misure e non con l'ascolto degli stessi in un particolare contesto?
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audiofanatic
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Messaggio da audiofanatic »

chiamala guerra preventiva
... è già, quello è il suo nome, e non amo la guerra ... io.

Io credo, come ho sempre sostenuto, che si possa fare altrimenti, ma lascio senza problema se quello che hai detto ti pare giusto e insindacabile, un conto è moderare le intemperanze, un conto è chiudere la bocca a prescindere.

Ciao, Roberto

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Originariamente inviato da nullo - 27/07/2009 :  17:39:37
non mettermi in bocca parole che non ho detto e non attribuirmi azioni che non ho compiuto, e non pensare che voglia semplicemente ignorare la questione

- sulle mie parole si sta sindacando nell'altro thread, nessun problema
- non ho chiuso la bocca a nessuno, tant'è che la discussione sta continuando nell'altro thread
- sono anche intervenuto nel merito perchè si stava discutendo in un luogo più opportuno

lasciamo questo 3D "pulito" e pertinente con l'oggetto del titolo, altrimenti si fa solo confusione

Filippo
Fabrizio Calabrese
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

...Ma se l'unico metro di valutazione sono le misure audio, si può dimostrare -senza tema di smentita- che è sempre possibile trovare almeno un sistema audio che -a parità di costo- misura meglio di quello di Calabrese. E allora, dove è la superiorità ?!
Fughiamo subito un possibile malinteso...

Io di diffusori ne ho progettati, costruiti, misurati ed ascoltati con attenzione almeno 150 diversi, ma potrebbero anche essere 200.

Ho impiegato anche sistemi di caricamento che non esistono nei manuali, come possono testimoniare coloro che sono scesi nel sottopalco del mio Teatro, e li hanno visti. Altri li hanno anche ascoltati...

Un sistema superiore, per me, semplicemente NON ESISTE... potrei averlo progettato nel 1982 e dimenticato oggi... Non scherziamo... io ci lavoro, non ci gioco ! ; ) ; ) ; )

Se ci ragionate un momento, la pratica totalità dei diffusori di cui avete esperienza hanno una risposta, ma anche una resa timbrica all'ascolto, che dipendono fortissimamente dalla collocazione rispetto alle tre pareti riflettenti più vicine, come fecero notare Allison e Berkovitz negli anni '70...

Ragion per cui è normalissimo che li sentiate suonare diversamente nelle diverse abitazioni, attribuendo magari la differenza percepita a tutto, tranne al vero motivo (fisico, per cui imprescindibile...).

Un soggettivismo senza misure vi condanna all'ignoranza (rispetto a questo aspetto, ma non solo), e, soprattutto, all'impotenza a risolverlo !

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese
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dueeffe
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Messaggio da dueeffe »


ed ascoltati con attenzione



Originally posted by Fabrizio Calabrese - 29/07/2009 : 00:33:36



Fabrì,
ne puoi aver ascoltati anche un milione.
Tanto, da come parli, non ci capisci un tubo di musica!

150db, rincoglionimento e vai!
Sei un ex soggetto da palcoscenico di bassa lega..."legato" al casino infernale!




Un soggettivismo senza misure vi condanna all'ignoranza (rispetto a questo aspetto, ma non solo), e, soprattutto, all'impotenza a risolverlo !

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese


Originally posted by Fabrizio Calabrese - 29/07/2009 :  00:33:36

Vedi che continui a non averci capito un tubo?
Eppure è tanto facile...

O fai apposta?
Visto che non puoi tornare indietro?

con simpatia,

FF


------------------------------

"You can get more with a kind word and a gun than you can with a kind word alone."
(Al Capone)
Μὴ δῶτε τὸ ἅγιον τοῖς κυσίν, μηδὲ βάλητε τοὺς μαργαρίτας ὑμῶν ἔμπροσθεν τῶν χοίρων, μήποτε καταπατήσουσιν αὐτοὺς ἐν τοῖς ποσὶν αὐτῶν καὶ στραφέντες ῥήξωσιν ὑμᾶς
Fabrizio Calabrese
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Messaggio da Fabrizio Calabrese »

Che fatica farsi capire... troppa...!!!

E poi perchè tanta voglia di "classificare": i miei attuali due impianti sono ottimizzati per la migliore resa possibile ai bassissimi livelli...

Già... niente 150 dB...

Una delle cose di cui sono più orgoglioso, della mia carriera e della mia cultura, è quella di non essermi mai fossilizzato su soluzioni scontate e pluricollaudate, preferendo avventurarmi il più possibile in territori sconosciuti alla maggioranza... Non farei mai il contrario !

Cordialissimi Saluti
Fabrizio Calabrese

P.S.: Ho smesso da poco di finire un lavoro...
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