Il circuito equivalente visto dal catodo della valvola (immagino tu stia parlando di un singolo triodo che lavora in classe A) è composto dal parallelo dell'impedenza degli Zener con l'impedenza del catodo (è facile vederla come il carico anodico "riflesso" al catodo...): v. ad esempio l'appendice B qui
http://www.aikenamps.com/CommonCathode.htm
In prima approssimazione, si potrebbe dire che il condensatore di bypass è del tutto inutile, poichè l'impedenza della stringa di diodi Zener è "bassissima": Z = V/I, e gli Zener hanno la caratteristica di variare pochissimo la tensione ai loro capi a fronte di variazione ampie della corrente.
In un'analisi più approfondita, potresti facilmente calcolarti un'impedenza "media" di tutta la stringa, guardando quant'è l'escursione di tensione a fronte dell'escursione di corrente massima prevista dal tuo stadio: per fare questo ci sono molti modi, da una misura sul dispositivo reale ad un "guess" basandosi sul datasheet (parlano di 1-2ohm a 100mA).
Sette dispositivi in serie costituiranno a questo punto un'impedenza di circa 7-14ohm, richiedendo fino a 1000uF di bypass per una frequenza di taglio a 20Hz. In pratica suppongo si possa omettere il condensatore, 15ohm al catodo di un triodo di potenza rappresentano una retroazione quasi trascurabile.
La domanda da farsi è casomai un'altra: è sensato fissare la tensione di catodo, e non la
corrente di catodo, che è poi il parametro che vuoi tenere sotto controllo, ottenendo il punto di lavoro che vuoi al netto delle variazioni tra tubo e tubo (e dell'invecchiamento del tubo stesso)? ; )
Ciao!
Giaime Ugliano
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Bruno Putzeys