Le armi spuntante dello stato

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riccardo
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Alcune volte ho segnalato il giornale Altra Economia.
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Originally posted by riccardo - 11/01/2009 :  21:42:16
Riccardo questa è pura poesia aria fritta :) semplicemente non interessa perseguire queste persone :x .

Uno stato che possiede nei calcolatori del viminale tutti i nostri dati, contratti di utenza, contratto telefonico dati bancari... tutto quello che tu fai in posta (superinformatizzata e di proprieta statale) e attraverso l' Imps accesso a qualsiasi cosa che ti riguardi che sia disponibile su una rete informatica pubblica... poco da invidiare agli Usa (dove i dati personali sono catalogati su sistemi informatici dagli anni 50)... l' ufficio cambi ha in memoria tutte le transazioni oltre ad una certa cifra... se vuoi sapere basta poco :twisted:



Saluti Tiziano
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Ma non è tanto il sapere...
La volontà politica non può, di punto in bianco, superare la debolezza dei singoli individui che per avidità, interesse, paura, non intendono avversare direttamente e localmente il problema.
Quando una società è ferma, chiusa, oligarchica, consanguinea, parentale, o come cavolo la vuoi chiamare, l'eccezione è rappresentata da coloro che conoscendo il problema, anzichè cercare di approfittarne, ne parlano, o lavorano per attuare azioni di tipo risolutivo.
Il punto è anche che questo carattere calcificato della società, tende a peggiorare nelle situazioni di crisi, dal momento, che, piaccia o no, i soldi investiti e quelli circolanti delle organizzazioni criminali sono una buona fetta del PIL.
E noi siamo ancora qui a chiederci come gli è venuto in mente, a Napolitano, di dire nel discorso di Capodanno che dalla crisi uscirà una Italia più giusta.
Quando, e se, la crisi internazionale finanziaria verrà a sovrapporsi alla pesantissima recessione italiana, che è già in corso da 4 anni, da qui non uscirà più un cazzo...

Saluti

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plovati
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Messaggio da plovati »

La volontà politica non può, di punto in bianco, superare la debolezza dei singoli individui che per avidità, interesse, paura, non intendono avversare direttamente e localmente il problema.
Ecco, il solo accenno alla "volontà politica" mi fa scattare la reazione di Nanni Moretti nel film Palombella Rossa: ma come parli?

La debolezza dei singoli è la stessa delle istituzioni. Le istituzioni sono deboli perchè la gente è debole, priva di mezzi informazione tempo disponibilità speranza. Non c'è necessariamente avidità e paura, molto più spesso rassegnazione di fronte al fallimento di qualsiasi iniziativa.

La capitale italiana della mafia, di tutte le mafie, è Milano. Gli addetti ai lavori conoscono bene questa situazione. Il cantiere della Fiera Rho-Pero è stato un gigantesco boccone spartito dal racket e dai caporali alla luce del sole. Fiera tuttora non finita e che crea grossi intasamenti ogni volta che si apre una esibizione. L'unica struttura fieristica europea dove si devono percorrere chilometri o piedi dai parcheggi o dall'arrivo della metropolitana..
E ora si vuole a tutti i costi l'Expo! La cosa più incredibile è che gli stessi sindaci del milanese che si oppongono da anni alla Pedemontana, sono entusiasti dell'Expo.

Alto argomento attuale: Malpensa. A che pro difenderla? Gli stessi difensori che illo tempore hanno imposto lo stop ai voli notturni per non disturbare i quatto gatti di Case Nuove. Gli stessi che non silurano un colossale incompetente come Fossa.
Malpensa la si potrebbe tranquillamente e senza rimpianti chiudere del tutto, potenziando i collegamenti tra Linate e Orio con veri hub quali Zurigo, Francoforte e Heatrow.

Cosa fare, o almeno io che non voglio Malpensa che non voglio L'Expo che voglio la pedemontana, cosa posso fare? I politici e gli amministratori eletti hanno deciso in senso contrario.
La gente, l'opinione pubblica, è convinta dai mass media o da interesse a breve della ragionevolezza e necessità di queste scelte a mio avviso scellerate.

E tu stesso, Riccardo, probabilmente, su questi argomenti mi daresti torto. Quindi, gli informati, i partecipi che tu stesso vorresti a illuminata salvaguardia della correttezza della res publica cosa potrebbero fare? Quando gli stessi (supposti) illuminati non sono neppure d'accordo tra loro e perdipiù piuttosto che confrontare i dati e gli scenari possibili si dilaniano in guerre di potere o (peggio) di sterile supremazia intellettuale?
Per inciso vezzo e vizio tipico della sinistra italiana, che si è conformata su Moravia piuttosto che Silone.

Il compimento perfetto della democrazia, con strumenti conoscitivi e decisionali potenzialmente accessibili a tutti, per sommo paradosso pare rappresentare la nemesi stessa della democrazia.
Chi potrebbe fare la differenza non sarà mai eletto perchè poco populista e chi ha capacità e merito non passa l'ostruzionismo dei mediocri.

Che spazio c'è per i singoli individui se il quadro è questo?


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Piergiorgio
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Piergiorgio
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