single ended OTL 1,5 watt

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lucanato
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Messaggio da lucanato »

http://www.transcendentsound.com/singleended.htm

ho ascoltato gli otl di chiappetta,il 25 watt, e sicuramente sono affascinanti,anche se non li preferisco ai monotriodi.

pero' mi affascinerebbe ancor di piu' l'idea di un microscopico otl con pochissime valvole e componenti da una manciata di "milliwatt" per pilotare i nostri amati tweeter,o i medi ad alta efficienza del nostro impianto.

un mio amico dice che i lowther non li ha mai sentiti cosi' cristallini sugli acuti se non come con gli otl... non so se ha ragione in modo assoluto.. comunque ripeto un otl per giocare,al posto dello scherzo,e del t amp... secondo voi lo si potrebbe realizzare?

punto n.2:
ho provato a cercare in giro ma sembra che non si possa realizzare convenientemente un otl con triodi a riscladamento diretto..e' realistico secondo voi..dicono che alla fine il risultato e' analogo...mah
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hobbit
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Messaggio da hobbit »

punto n.2:
ho provato a cercare in giro ma sembra che non si possa realizzare convenientemente un otl con triodi a riscladamento diretto..e' realistico secondo voi..dicono che alla fine il risultato e' analogo...mah
Un OTL non lavora generalmente in condizioni di linearità come un SE in cui tutto è estremizzato per mettere nelle migliori condizioni la valvola. In genere per compensare la bassa linearità e abbattere la resistenza di uscita è applicata una buona dosa di retroazione. Perciò alla fine conviene fare un OTL con valvole che possono erogare corrente e che hanno impedenze di uscita più basse possibili.
Ciao

_________
Francesco

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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Premesso che lo schema del kit Trascendent non mi risulta pubblicato, ci sono a mia conoscenza tre metodi per poter utilizzare un DHT in un disegno privo di trasformatori d'uscita (OPT), con potenze non dell'ordine di grandezza delle decine di milliwatt su carichi dell'ordine delle decine di ohm.

La prima ipotesi è quella di utilizzare un'uscita ad anodo comune: questo però si scontra con il basso guadagno dei DHT a bassa resistenza interna, per cui saresti obbligato a parallelare i dispositivi (come in tutti gli OTL peraltro).
Va da se che, complice il grande swing richiesto allo stadio driver (in pratica lo stadio finale sarebbe "quasi" un booster) e l'alto costo dei DHT "papabili", questo mal si concilia con un'idea "alla Rozenblit" (il progettista di Trascendent Sound).

La seconda prevede un dispositivo di adattamento d'impedenza a BJT, come nei disegni di David Berning: in questo caso il design è sì formalmente OTL, ma la funzione del trasformatore è svolta dai BJT, a te decidere quale sia la scelta "migliore". I costi sono comunque alti, anche se due bacarozzi costano sensibilmente meno di un buon OPT.
Lo schema è coperto da brevetto e, per quanto ne so, non divulgato, se non nella forma del brevetto stesso, a cui puoi fare riferimento.

La terza ipotesi è quella di realizzare un sistema a due stadi, che come idea generalissima possiamo pensare di raffrontare al buffer di mauropenasa, all'aikido+diamond buffer di andypairo, al sistema XD di Cambridge audio, al current dumping di Walker e soci (Quad), etc.
In pratica si tratta di prevedere un buffer a SS che fornisca la potenza necessaria al segnale amplificato (con bassissima potenza) da uno stadio a tubi, nel caso a DHT (per es. una 2A3). Lo schema più noto e commentato è apparso su AudioXpress del maggio di quest'anno (con un pentodo, ma è la stessa cosa), e sul blog di John Broskie. Puoi fare riferimento ai relativi siti per i dettagli.
Anche qui non abbiamo un OPT, però come facile intuire difficilmente si può pensare di definirlo un OTL, perlomeno inteso nella comune accezione: tuttavia è economico, il più economico tra quelli delle ipotesi portate qui.

OH! (© by gluca) Se metti un OTL (classico, anche ad uscita catodica) davanti a un Lowther, devi preoccuparti che il Lowther non faccia una brutta fine (cosa non improbabile).

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lucanato
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Messaggio da lucanato »

complimenti lucignolo... chiarezza esemplare,ti leggo sempre molto volentieri.
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UnixMan
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Messaggio da UnixMan »

La seconda prevede un dispositivo di adattamento d'impedenza a BJT, come nei disegni di David Berning: in questo caso il design è sì formalmente OTL, ma la funzione del trasformatore è svolta dai BJT, a te decidere quale sia la scelta "migliore". I costi sono comunque alti, anche se due bacarozzi
...
La terza ipotesi è quella di realizzare un sistema a due stadi, che come idea generalissima possiamo pensare di raffrontare al buffer di mauropenasa, all'aikido+diamond buffer di andypairo, al sistema XD di Cambridge audio, al current dumping di Walker e soci (Quad), etc.


Originally posted by Luc1gnol0 - 15/10/2008 :  18:11:45
mmh, ti sei dimenticato di QUESTO! ; ) 8)

OK, ok, l'idea e` sostanzialmente analoga a quella del buffer di Mauro e molto simile (assenza di NFB globale a parte!) a quella di Broskie ("Sharing the Workload"), da cui ho preso spunto... :D

Anche qui` il TU non c'e`, ma c'e` un power op-amp configurato in modo da "traslare" l'impedenza del carico vista dal tubo.

Ovviamente, questi sono tutti oggetti ibridi, non si puo` parlare di OTL veri e propri. Ma, almeno nel caso del mio oggetto, ; ) IN TEORIA il risultato finale dovrebbe essere molto simile a quello di un ampli a tubi senza le limitazioni introdotte dal TU.

Per tornare agli OTL a tubi "veri e puri" in SE (pura follia da un punto di vista ingegneristico ma, si sa`, l'audio e` un mondo a se`... :D ), dai una occhiata all'"Inverted Triode Mode" (dal sito di Steve Bench).



Ciao,
Paolo.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

ti leggo sempre molto volentieri.
Originariamente inviato da lucanato - 15/10/2008 :  18:36:15
Però altrettanto volentieri non fare conto sul sottoscritto (se lo fai, ti avverto, sei messo male) e, se puoi, verifica sempre di tua propria mano (ed occhio). :oops:

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Messaggio da Luc1gnol0 »

ti sei dimenticato di QUESTO!
Originariamente inviato da UnixMan - 15/10/2008 :  21:14:15
Sorry, ma tu non l'hai presentato come OTL (peraltro il lavoro di audioXpress/GlassAudio prevede che il tubo sia connesso al carico, se non ricordo male), ed io (per note allergie alle cose che non so) non ho seguito il thread! :oops:

Comunque i circuiti che ho citato male ed a memoria sono progetti che, ancorché poco noti o addirittura al pubblico ignoti, sono stati realizzati e collaudati, e non limitati (per ora) alla fase di "design concept". Anche se mi rendo conto che nella realtà non faccia forse molta differenza (senza un service manual...).

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Messaggio da UnixMan »

Sorry, ma tu non l'hai presentato come OTL


Originally posted by Luc1gnol0 - 16/10/2008 : 00:41:40
non mi dirai che ne fai una questione di nomi... :evil: :D
(peraltro il lavoro di audioXpress/GlassAudio prevede che il tubo sia connesso al carico, se non ricordo male),
guarda meglio lo schema, anche nel mio il tubo e` connesso al carico!

BTW, quando parliamo di ampli "ibridi", IMHO la vera differenza la fa` se e come/quanta interazione c'e` tra tubi e carico.

Ad es., nei "tipici" ibridi c'e` uno stadio di guadagno in tensione a tubi che pilota un buffer a SS. Il buffer tipicamente presenta allo stadio a tubi una impedenza (circa) costante e/o elevata e comunque sostanzialmente indipendente da quella del carico. Quindi lo stadio a tubi non "vede" in alcun modo il carico e non ci sono interazioni di sorta tra i due. L'interazione tra ampli e carico e` interamente gestita dal circuito a SS. Di fatto, oggetti del genere sono niente altro che ampli a SS con un pre a tubi davanti. E come tali suonano.

Viceversa, in circuiti come quello che ho proposto, e` il buffer SS a non interagire con il carico e a demandare interamente (o quasi) tutte le interazioni con il carico al circuito a tubi!

In questo caso il "buffer" (piu` correttamente si dovrebbe parlare di amplificatore di corrente o "current-current converter") si limita ad amplificare di un fattore fisso la corrente fornita dal driver senza intervenire sulla tensione. E` il driver a tubi che determina tensione e corrente max nonche` impedenza in uscita!

In altri termini, il "buffer" in questo caso si limita a "traslare" (moltiplicare per un fattore fisso) l'impedenza di uscita che viene poi ripresentata al driver. Quindi il circuito a tubi "vede" il carico e tutte le sue variazioni ed interagisce con esso, sostanzialmente in modo analogo a quanto avviene in presenza di un TU (salvo ovviamente che, a differenza di un TU, la tensione non viene ridotta proporzionalmente e quindi il driver deve fornire solo una piccola frazione della potenza fornita al carico). Ma senza i problemi dei TU quali limitazioni di banda, risonanze e distorsioni varie...

Quindi, almeno in teoria, un circuito del genere potrebbe/dovrebbe essere addirittura meglio di un "vero" OTL! 8)
ed io (per note allergie alle cose che non so) non ho seguito il thread! :oops:
male... :( ma sei sempre in tempo a rimediare! ; ) 8)


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

non mi dirai che ne fai una questione di nomi

No, ma se non vedo scritto "valvole" o "mauropenasa" difficilmente mi interesso a, pur pregevoli, discussioni sullo stato solido (perché non lo conosco, non lo capisco). :oops:
Quindi, almeno in teoria, un circuito del genere potrebbe/dovrebbe essere addirittura meglio di un "vero" OTL!
Io non sono un fan degli OTL, sebbene alcune topologie (in particolar modo SEPP e Futterman) mi interessino, ma a trasformatore (ci sono diversi esempi di scuola giapponese in tal senso).
ma sei sempre in tempo a rimediare!
Originariamente inviato da UnixMan - 16/10/2008 :  17:35:13
Se ne fossi capace, volentieri! :)
Ma è lì il problema: di SS io ne mastico talmente poco, assai meno di quel poco che capisco dei dispositivi a vuoto, che non riesco a seguire in maniera molto proficua. :(

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Messaggio da UnixMan »

Io non sono un fan degli OTL, sebbene alcune topologie (in particolar modo SEPP e Futterman) mi interessino, ma a trasformatore (ci sono diversi esempi di scuola giapponese in tal senso).


Originally posted by Luc1gnol0 - 16/10/2008 :  17:50:21
in questo caso il riferimento agli OTL e` semplicemente dovuto al fatto che "fisicamente" il TU ("de fero") non c'e`, ma per il resto il circuito somiglia di piu` ad un SET con TU (dove al posto del TU c'e` una sorta di "TU a stato solido") che ad un OTL.

Lo stadio a tubi lo puoi tranquillamente pensare e progettare come un comune SET "parafeed" (o in qualsiasi altra configurazione ti piaccia, bilanciata o sbilanciata che sia, salvo mantenere necessariamente una connessione "parafeed" sbilanciata con il "SS-TU". Anzi, se si vuole, se ne possono anche mettere due a ponte e realizzare una configurazione completamente bilanciata...).

L'unica accortezza e` ricordarsi che, a differenza di quanto avviene con un vero TU, la tensione ai capi del tubo "di uscita" non viene ridotta proporzionalmente alla radice quadrata del rapporto di impedenza ma viene trasferita inalterata sul carico (da questo punto di vista e` come un OTL).

Per il resto, Del circuito a SS te ne puoi scordare... l'unica cosa che ti serve sapere e` che "l'impedenza riflessa al primario" del "SSTU" e` pari all'impedenza del carico moltiplicata per il rapporto tra le resistenze di feedback del chip-amp.

E.g., negli schemi proposti, 220/.22=1000 -> 1mA "in ingresso al TU" diventano 1A nel carico e di conseguenza un carico di 8ohm viene visto come uno da 8khom dal tubo "di uscita". Insomma e`come se fosse un TU 1:1 per quanto riguarda la tensione ma 1:1000 per la corrente. :D

(l'unico problema e` vedere se sara` stabile con il 3886... ma in caso contrario al limite basta utilizzare un power op-amp che sia stabile anche a guadagno unitario e a quel punto problemi non dovrebbero essercene di sicuro).


Ciao,
Paolo.
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Messaggio da ValerioV »

abbassare la resistenza interna con la nfb non significa poi che
vale la regola del massimo trasferimento di potenza... :grin:

In pratica il tubo x lavorare sulle basse impedenze dovrebbe
avere un area di emissione equivalente di catodo, veramente notevole...
quindi un catodo che assorbe centinaia di Watt e con distanze
interelettrodiche abbastanza ristrette... :)

L'unica cosa che cambia dopo la laurea in ingegneria e' l'opinione sul coopyright...
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Messaggio da Luc1gnol0 »

abbassare la resistenza interna
Originariamente inviato da ValerioV - 17/10/2008 :  15:34:07
Quota Valerio, quota per favore il punto, la frase, il concetto a cui rispondi: omettere ogni riferimento crea difficoltà d'intesa, ancora prima di capire bene cosa tu abbia detto.

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