Qts, sua modifica e allinemaneti reflex

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione dei diffusori acustici
danyx
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Messaggio da danyx »

non si può riportare tutto sul solo problema del caricamento :) quoto :)

la fortuna è averla
daniele
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non si può riportare tutto sul solo problema del caricamento :) quoto :)

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Originariamente inviato da danyx - 02/02/2006 : 14:16:52
scusa, non avevo visto il tuo post. Forma a sfera? interessante, anche se avrei delle difficoltà a metterle in casa. Da una parte però penso che la forma meno è simmetrica meglio è, quindi quoterei di più una sfera "deforme" :D .
Sarà una bestialità (e non ridete), lo so, però per fare qualche prova (e verificare quanto realmente aiuta una forma del genere) si potrebbe partire da 2 di queste, opportunamente smorzate e irrigidite??
http://www.ikea.com/webapp/wcs/stores/s ... 5803*15806
8)


Antonello
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Messaggio da danyx »

grazie per l'idea....io abito a 500 metri dall'ikea vedi te!

la sfera è la forma migliore per limitare i problemi di diffrazione ai bordi (anche perchè non ci sono), le alterazioni sono almeno 3 volte inferiori rispetto ad un pannello rettangolare o peggio quadrato con spigoli vivi.
Per i problemi di onde stazionarie (all'interno del mobile quindi) la sfera dovrebbe ancora andare benone dato che non ci sono lati paralleli, se poi ci mettiamo dell'assorbente abbiamo risolto il problema :)

potrei fare due prove con le ciottole ikea :D

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daniele
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Messaggio da audiofanatic »

grazie per l'idea....io abito a 500 metri dall'ikea vedi te!

la sfera è la forma migliore per limitare i problemi di diffrazione ai bordi (anche perchè non ci sono), le alterazioni sono almeno 3 volte inferiori rispetto ad un pannello rettangolare o peggio quadrato con spigoli vivi.
Per i problemi di onde stazionarie (all'interno del mobile quindi) la sfera dovrebbe ancora andare benone dato che non ci sono lati paralleli, se poi ci mettiamo dell'assorbente abbiamo risolto il problema :)

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Originariamente inviato da danyx - 02/02/2006 :  14:48:25
già negli anni 60 la Elipson realizzava diffusori sferici, però all'interno era ricavato un risuonatore costituito da un disco che occludeva una porzione sul fondo della sfera, si creava quindi un volume separato accordato tramite un foro posto al centro del disco stesso

http://www.designxxeme.com/paire_de_bou ... ur_la_.htm

Filippo
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Messaggio da danyx »

se ho ben capito il carico acustico è una cassa chiusa con un risuonatore di helmotz per eliminare o attenuare un'eslatazione giusto?
cavolo già nel 60'..........

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grazie per l'idea....io abito a 500 metri dall'ikea vedi te!

la sfera è la forma migliore per limitare i problemi di diffrazione ai bordi (anche perchè non ci sono), le alterazioni sono almeno 3 volte inferiori rispetto ad un pannello rettangolare o peggio quadrato con spigoli vivi.
Per i problemi di onde stazionarie (all'interno del mobile quindi) la sfera dovrebbe ancora andare benone dato che non ci sono lati paralleli, se poi ci mettiamo dell'assorbente abbiamo risolto il problema :)

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Originariamente inviato da danyx - 02/02/2006 : 14:48:25
potrebbe andare anche per i miei fostex..

Antonello
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Messaggio da danyx »

esatto... dovrebbe andare anche per sti benedetti Fostex!
anche se ce da tenere in considerazione che se fai una superficie molto ridotta potresti perdere un po' di carico acustico..... io fossi in te farei un bel buco nel muro così lo monti in un pannello infinito ed hai risolto anche il problema delle diffrazioni, se hai voglia puoi caricarlo anche in Trasmission line, basta fare le giuste scanalature :-)

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Messaggio da audiofanatic »

se ho ben capito il carico acustico è una cassa chiusa con un risuonatore di helmotz per eliminare o attenuare un'eslatazione giusto?
cavolo già nel 60'..........

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Originariamente inviato da danyx - 02/02/2006 :  16:42:11
esatto, il risuonatore era centrato sulla Fc e spianava il picco di impedenza, già anni prima si trovavano in commercio risuonatori da mettere all'interno dei diffusori per togliere il bum bum dei reflex mal progettati (calcolati a spanne, mancando un metodo preciso, per il volume ci si regolava col diametro dell'altoparlante...), uno era prodotto dalla Barthez e si chiamava Resonac, da quello che ho potuto capire, si trattava di una cavità all'interno della quale era posta una paratia elastica risonante a una determinata frequenza

Filippo
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Messaggio da giampy »


Per i problemi di onde stazionarie (all'interno del mobile quindi) la sfera dovrebbe ancora andare benone dato che non ci sono lati paralleli, se poi ci mettiamo dell'assorbente abbiamo risolto il problema :)

potrei fare due prove con le ciottole ikea :D

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Originally posted by danyx - 02/02/2006 :  14:48:25
Personalmente ritengo che l'inferno non sia così brutto come lo si dipinge. Innanzitutto è sbagliato pensare a riscaldamenti catastrofici della bobina mobile almeno con i segnali impulsivi. Escluso che si ascoltino solo note d'organo tenute per molti secondi a potenze elevate probabilmente dobbiamo fare i conti veri e non le ipotesi. Un colpo di grancassa ben assestato ha un picco sul transiente (a larga banda) che è 10 volte più grosso del decay a 42-44 Hz Hz, e poi ha un pregio: dura poco, circa 100 millisecondi in tutto. Quotidianamente misuriamo la MOL a tutti i diffusori, e la relazione tra a scolti e misure mi porta ad ipotizzare varie cose oggi non considerate. Innanzitutto va bene che la cedevolezza cambia, e pure il Bl, ma ciò avviene solo sul picco transiente in un tempuscolo difficilmente apprezzabile dal sistema auditivo. A mia esperienza il cervello ha bisogno di circa 400 millisecondi per accorgersi che qualcosa, in quella precisa situazione non va. Ora non so voi a che volume ascoltate i vostri diffusori, ma ipotizzando un ascolto a 90 decibel "medi" per tre ore di musica rock (AC/DC?) quanti picchi a 110 dB ascolterete? Tanti, ma distanziati. Alla fine della seduta di ascolto se "tiriamo un colpo di MLS" quanto è cambiata la misura? Poco, molto poco. Se poi ascoltiamo 30 minuti di rumore bianco probabilmente ho torto. Cambiando argomento la sfera di per se se è piccola ed il centro acustico dell'altoparlante è bene interno (joe Gallo, ad esempio) si porta dietro una waterfall lunga come i faraglioni di Capri. (misure fatte ai tempi di Suono).
I miei due cent.
Giampy
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Messaggio da enricopriami »

Spero di non vederlo mai come è l'inferno ;) Comunque confermo, dalle misure da me fatte non ho rilevato particolari variazioni, io la prova l'ho eseguita direttamente sulla risposta dopo diverse ore di rumore rosa ad alto volume, la variazione da me riscontrata è stata solo di pochi decimi di db, sempre da prove da me fatte, la variazione di temperatura ambientale porta a delle differenze sulla risposta ben maggiori....

Enrico
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Messaggio da danyx »

Giampy (anzi Giampiero.... :) ), sono d'accordo con quello che dici, quando parlavo di variazioni di bxl, variazioni della Re in base alla temperatura ecc era solo per ribadire che un altoparlante è un "prodotto" complesso ed il Qt varia in base a queste non linearità, poi quanto siano udibili tali variazioni è tutto da vedere. E un po' come la simulazione fatta con AFW (che conosci molto bene :) ) per le diffrazioni ai bordi, sicuramente fattore da tenere in considerazione ma che poi all'ascolto in ambiente tende a svanire quasi completamente, e per fortuna direi io. Sono felice di leggerti da queste parti......

insomma l'inferno non è così brutto come si dipinge almeno spero

p.s. Già che ci siamo vale la pena di spendere qualche soldo per passare alla versione pro di AFW? Oltre ai due carichi complessi da te ideati è variato qualcos'altro? cerca di non essere di parte :-)
grazie






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Messaggio da danyx »

X Enrico,
anche tu hai ragione, le variazioni di temperatura della bobina non porta a delle catastrofi anzi, cmq anni fa avevo visto un grafico da qualche parte dove si confrontavano due altoparlanti "pro" mi sembra un Jbl ed un Electro Voice, le variazioni di pressione toccavano se ben ricordo i 2 - 2,5 db, ma li si parlava di potenze molto elevate ed applicate per lunghi periodi per esempio un concerto

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Cambiando argomento la sfera di per se se è piccola ed il centro acustico dell'altoparlante è bene interno (joe Gallo, ad esempio) si porta dietro una waterfall lunga come i faraglioni di Capri. (misure fatte ai tempi di Suono).
I miei due cent.
Giampy


Originariamente inviato da giampy - 02/02/2006 : 21:45:33
per centro acustico bene interno intendi in pratica se la profondità dell'ap è tale per cui il magnete si trova praticamente al contro della sfera e la bobina poco più avanti? come influisce questa cosa con la waterfall, è un problema dell'emissione interna? in pratica, se faccio una cassa a parallelepipedo o una sfera per lo stesso ap, con lo stesso volume interno, come influiscono le due forme (al di la di quello che si diceva prima, la diffrazione ai bordi). scusa per la valanga di domande, ma penso che il discorso waterfall sia molto importante per la "bontà" del diffusore.
ciao

Antonello
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esatto... dovrebbe andare anche per sti benedetti Fostex!
anche se ce da tenere in considerazione che se fai una superficie molto ridotta potresti perdere un po' di carico acustico..... io fossi in te farei un bel buco nel muro così lo monti in un pannello infinito ed hai risolto anche il problema delle diffrazioni, se hai voglia puoi caricarlo anche in Trasmission line, basta fare le giuste scanalature :-)

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Originariamente inviato da danyx - 02/02/2006 : 18:02:25
Ho già un paio di casse appese al muro.. non per risolvere il problema delle diffrazioni ma per problemi di convivenza.. vanno bene, gamma bassa in evidenza, immagine stabile qiuanto ti pare ma spiaccicata lungo il muro.. per l'ht vanno bene, ma per la musica vorrei qualcosa di più ;)

Antonello
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Messaggio da giampy »

Giampy (anzi Giampiero.... :) ), sono d'accordo con quello che dici, quando parlavo di variazioni di bxl, variazioni della Re in base alla temperatura ecc era solo per ribadire che un altoparlante è un "prodotto" complesso ed il Qt varia in base a queste non linearità, poi quanto siano udibili tali variazioni è tutto da vedere. E un po' come la simulazione fatta con AFW (che conosci molto bene :) ) per le diffrazioni ai bordi, sicuramente fattore da tenere in considerazione ma che poi all'ascolto in ambiente tende a svanire quasi completamente, e per fortuna direi io. Sono felice di leggerti da queste parti......

insomma l'inferno non è così brutto come si dipinge almeno spero

p.s. Già che ci siamo vale la pena di spendere qualche soldo per passare alla versione pro di AFW? Oltre ai due carichi complessi da te ideati è variato qualcos'altro? cerca di non essere di parte :-)
grazie






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Originally posted by danyx - 03/02/2006 :  09:37:59
Danyx,
AFW pro ha i due carichi e il calcolo della massa del carico d'aria in base alle dimensioni del pannello. Ha subito una buona revisione ed abbiamo corretto quì e la qualche baco.
Se AR vendesse 1000 oppure 1 programma io non beccherei nemmeno 1 cent.
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Messaggio da giampy »

per centro acustico bene interno intendi in pratica se la profondità dell'ap è tale per cui il magnete si trova praticamente al contro della sfera e la bobina poco più avanti? come influisce questa cosa con la waterfall, è un problema dell'emissione interna? in pratica, se faccio una cassa a parallelepipedo o una sfera per lo stesso ap, con lo stesso volume interno, come influiscono le due forme (al di la di quello che si diceva prima, la diffrazione ai bordi). scusa per la valanga di domande, ma penso che il discorso waterfall sia molto importante per la "bontà" del diffusore.
ciao

Antonello
Antonello, immagina una sorgente posta esattamente al centro di una sfera ed immagina che succede se la lunghezza d'onda è il doppio del raggio della sfera. Non a caso il buon Joe Gallo (quello dei diffusori a palla, per intenderci) Del suo diffusore ha brevettato...l'assorbente interno.
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Messaggio da danyx »

Per Giampy:
quando ho detto "non essere di parte" ovviamente stavo scherzando.... ti leggo sempre molto volentieri :) e sono felice i leggerti anche quì



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Messaggio da enricopriami »

X Enrico,
anche tu hai ragione, le variazioni di temperatura della bobina non porta a delle catastrofi anzi, cmq anni fa avevo visto un grafico da qualche parte dove si confrontavano due altoparlanti "pro" mi sembra un Jbl ed un Electro Voice, le variazioni di pressione toccavano se ben ricordo i 2 - 2,5 db, ma li si parlava di potenze molto elevate ed applicate per lunghi periodi per esempio un concerto

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Originariamente inviato da danyx - 03/02/2006 :  09:43:50
Non sono riuscito a trovare la mia prova fatta prima e immediatamente subito dopo lo stress dell'altoparlante, forse non la memorizzai dato che non rilevai grosse differenze....
Comunque queste sono le risposte di una LS3/5a, qui cambia la temperatura ambiente, si va da un estremo di 12° fino a 30° parlo solo di temperatura ambiente, ti metto i grafici delle due risposte + la differenza delle due risposte e la differenza della fase.
Da notare come cambia la velocità di propagazione del suono nell'aria, questo fa capire quanto sia importante in fase di simulazione lavorare con risposte eseguite nella stessa seduta...
Altra cosa, ovviamente la temperatura ambientale influisce su tutto, quindi anche sulla strumentazione stessa di misura ma soprattutto su tutte le parti del diffusore, qui i materiali con cui sono fatti gli altoparlanti sono fondamentali, ma parlando di differenza di Re della bobina bisogna fare un distinguo, l'aumento della Re va ad influenzare maggiormente la risposta in frequenza in quei punti dove l'impedenza è minore, comunque dato che in queste misure c'é anche il filtro, la cosa si complica ulteriormente...

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Grazie per i grafici... :)
Il problema della temperatura è molto sentito anche in ambito Car dove il sub nel bagagliaio si ritrova a volte sotto zero

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Ciao GPM,
benvenuto nel forum! Un grazie pure a Filippo che ti ha invitato. Come al solito ti leggevo con interesse, e mi piacerebbe approfondire questa frase, a proposito della variazione transiente di Cms e B*L:
Innanzitutto va bene che la cedevolezza cambia, e pure il Bl, ma ciò avviene solo sul picco transiente in un tempuscolo difficilmente apprezzabile dal sistema auditivo. A mia esperienza il cervello ha bisogno di circa 400 millisecondi per accorgersi che qualcosa, in quella precisa situazione non va.
E' argomento largamente discusso la sensibilità dell'orecchio nel dominio del tempo. Qualche volta mi è capitato di leggere (ad esempio nelle prove sugli altoparlanti che esegui su AR, e per i quali, credo a nome di tutti, un grazie è il minimo) che anche tu prediligi - quando possibile - un filtro acustico più vicino al primo. Di solito quando si parla di primo ordine acustico è per via della caratteristica - unica fra i filtri CV - di avere risposta somma a fase minima e quindi group delay costante. Non capisco allora la chiave di lettura della tua frase, ma forse tutto il senso sta nella precisazione "in quella precisa situazione".

Ciao,
Valerio Russo
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