Impressioni al volo, colte da un autocostruttore svagato a spasso per i vari piani dell’orrido Quark Hotel:
KIOM
Si era sparsa la voce che i nuovi prodotti di Chiomenti andassero sensibilmente meglio di Audio Tekne, in altre parole che l’allievo avesse definitivamente superato il maestro. Il confronto tra l’impianto presentato al Top Audio da Kiom (direi minimalista) e quello in dimostrazione dal nuovo importatore audio Tekne (un’impressionante spiegamento di carbon block e permalloy) è a mio avviso favorevole al primo. L’impianto dimostrato nella saletta Kiom era molto sensibile alla qualità delle incisioni e prediligeva senza dubbio la musica acustica. La naturalezza e fluidità del suono di cui sono capaci i nuovi diffusori della serie Riviera sono veramente notevoli.
Tecnicamente, l’impianto in dimostrazione era composto da CDP accuphase, pre a trasformatori con la 6350, monoblocchi con 300B WE di nuova produzione, diffusore a tre vie con midrange Fostex. E’ l’unico esempio riuscito di integrazione tra largabanda Fostex e unità bassi di cui sia venuto a conoscenza., e si tratta di una soluzione tecnica semplice: woofer bass reflex con 12” tagliato sui 500Hz con filtro del secondo ordine, mid con FE164 modificato nel parapolvere (e forse altro) in piccolo box chiuso cubico sempre con crossover del secondo ordine, tweeter di rifinitura. Dal punto di vista dell’autocostruttore, veramente un sistema interessante per tentarne una replica.
Notevole verificare dal vivo quanto fa il trattamento acustico dell’ambiente. Sono passato da Kiom proprio all’inizio della manifestazione, con la stanza non ancora definitiva e ho percepito una mancanza di immagine definita, un certo irrigidimento del suono.
Sabato, invece, con i pannelli assorbenti negli angoli e soprattutto sospesi a 50cm sotto il soffitto (tra l’altro in una stanza piccola potrebbero essere facilmente e felicemente adottati come soluzione definitiva), ho potuto ascoltare quanto sopra descritto.
Cocaine+Nero
Noti per gli altoparlanti recentemente pubblicizzati su CHF, presentavano diffusori e amplificatori completi. Le casse piccoline pilotate da un piccolo ibrido ascoltate nella saletta vuota e tranquilla mi hanno convinto, suono e prezzo onesto. Per rock&blues, più che musica classica. Il costo dei componenti sciolti reperibili sul mercato diy invoglia all’utilizzo in un progetto di autocostruzione, ma probabilmente conviene comprarle belle e fatte dato anche il buon livello di finitura.
Si conferma se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza capitare dell’ambiente: ascolti meno piacevoli con la bolgia di Sabato. Mi chiedo se ci voglia così tanto a trovare una sede più orientata all’ascolto, almeno per alcuni espositori.
Cabasse
Molto interessanti i nuovi triassiali francesi, lontano dai bassoni di certe casse cugine che imperavano in altre salette.
Revelational cables
La recente impresa di Piergiorgio Cavallini e della di lui compagna Tiziana che si sono imposti nel forum di VHF negli ultimi due anni con il loro presenzialismo. Una visita rapida per vedere dal vivo i cavi modello anaconda, il titolare della neonata azienda e la modella ampiamente utilizzata nelle foto di nudo del sito Revelational.
47 Labs
Il vincitore del Top Audio 2008. Un sonoro schiaffo a impiantoni enormi e milionari. Per me una rivelazione, li ho sempre sentiti andare bene, ma mai ai livelli raggiunti grazie a diffusore monovia della AMM sound lab. I dati di targa (80Hz -10dB! 85dB/Wm su 4ohm pilotati da 25W! MDF da 12 mm !) sono la dimostrazione di quanto poco contino i comuni parametri tecnici forniti a corredo ai fini di una valutazione sonica. Bellissimo vedere i cavi di segnale e di potenza realizzati con banale filo di rame isolato, di quello che si usa per avvolgere i trasformatori. I cavi di potenza sono composta da tre cavi twistati di circa 0,7mm di diametro: due mandate per un polo e una per l’altro. Quelli di segnale da una coppia di cavi solid core paralleli senza altri accorgimenti che una guaina isolante trasparente per ciascun conduttore. Interessante il connettore usato (vedi OTA kit sul sito 47 labs), con un solo punto di contatto come sui bullet plug, ma senza saldature.
L’amplificazione era la versione stilish del gaincard, l’ampli integrato 4717 Shigaraki, del quale sono disponibili sul web le foto dell’orrendo interno (
http://www.hifi.nl/recensies.php?id=1966 ), degno del peggior autocostruito.
Un tavolino portaelettroniche banale, un cavo di alimentazione minuscolo, CD da ascoltare disposti sulla moquette, meccanica CD con disco esterno (alla Campedel) nessun trattamente ambientale particolare.
Minimalismo zen allo stato puro pur un risultato di eccellenza. Una fonte primaria di ispirazione per un impianto completamente autocostruito ai massimi livelli.
Bisognerà trovare un alternativa al driver utilizzato dai diffusori amm sound lab, sul catalogo sono indicati come VOCAL DRIVER -2. Forse il piccolo di casa Jordan....
Audio Note UK
Ma quando si decideranno a togliere le casse dagli angoli ? Un basso invadente e slabbrato, uno squilibrio timbrico fastidioso in entrambe le salette AN.
A qualcuno piacciono, avranno ragione loro…
Amadeus
Bei CD a 2 euro. Il nuovo corso di Amadeus è interessante e promettente. Dall’inizio di quest’anno la rivista è stata presa in mano da gente realmente appassionata, grafica e contenuti sono stati svecchiati. Puntano a fare un giornale da conservare non il solito allegato cartaceo per vendere il CD usufruendo delle agevolazioni previste dalla legge.
L’editore mi ha agguantato spiegandomi per mezz’ora il nuovo corso e le sue idee. Mi ha convinto, comprerò la rivista più spesso.
Fonè
Alcuni CD in offerta a 3 euro, qualche DVD a 8euro. Solito Ricci in giro per le varie sale a fare dimostrazione.
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Piergiorgio