Il giradischi di drPaolo /Moss-Russo

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nullo
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Messaggio da nullo »

Per Luca..un bacione, ha capito lo spirito :D

Questa invece è per Mauro :D :
Se qualcuno è dell'avviso di fare esperienza diretta, prima di trarre frettolose conclusioni qualitative e quantitative, provi prima a valutare se il contesto sperimentale ed le aspettative siano adeguate.
Per Enrico, vedrai che se ne parlerà a sufficienza, ma senza sbatterci la testa a lungo, fare test nei contesti adatti ecc., ti posso assicurare che tante cose, non passeranno.... ma proveremo lo stesso.

Intanto, prova a dirci quante volte hai cambiato il mat, e quanto questo ha avuto ripercussioni sul suono, il perchè è accennato nel mio ultimo intervento.

Ciao, Roberto
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drpaolo
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Messaggio da drpaolo »

A parte che costruire quel giradischi lì non è proprio una passeggiata di salute :) e che si aprono diversi interrogativi non semplici da svelare, il gira in sé serve a far comprendere al meglio alcuni concetti delle teorie Moss.

Ad es: il mat non c'è, il disco è sospeso in aria con la parte incisa, eppure la trasduzione non sembra risentirne.

E ancora: come faccio ad essere certo che la sospensione sia a frequenza prossima all'Hertz ?! Un metodo empirico c'è ( a parte il ditone di Baudino :) ), ma lasciamo che siano i sapientini di altri forum a rivelarlo, se no non c'è divertimento.

Paolo
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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

il gira in sé serve a far comprendere al meglio alcuni concetti delle teorie Moss
Originally posted by drpaolo - 16/05/2008 : 15:24:38
Una delle cose delle "teorie Moss" che non mi piacciono è che io uso come pick-up una nota, famigerata "bara", ed a disfarmene non ci riesco! :oops:

--- --- ---
Ciao, Luca
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Messaggio da MBaudino »


Questa invece è per Mauro :D :


Originariamente inviato da nullo - 16/05/2008 :  15:15:07
Mi riferivo proprio alla sottile differenza fra l' essere convinti e l' essere '' certi'' (dove il certi è virgolettato) :)
Mauro
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Messaggio da Ashareth »

Per Enrico, vedrai che se ne parlerà a sufficienza, ma senza sbatterci la testa a lungo, fare test nei contesti adatti ecc., ti posso assicurare che tante cose, non passeranno.... ma proveremo lo stesso.

Intanto, prova a dirci quante volte hai cambiato il mat, e quanto questo ha avuto ripercussioni sul suono, il perchè è accennato nel mio ultimo intervento.

Ciao, Roberto
Ciao Roberto,
io non ho mai cambiato il mat al mio giradischi. Quello attuale e' un EMT a trazione diretta e il mat originale fa parte integrante del complesso piatto/motore.
Il mio problema e' che non ho granche' modo e tempo di fare test: e' per questo che vorrei arrivare al finale della storia prima di aver letto tutto il romanzo :D

Non so nemmeno se mai faro' una cosa del genere, ma mi piace sapere che si puo' fare e il perche' si faccia. Solo che, da buon pigrone che considera l'hifi un passatempo e non un impegno vitale, vorrei avere la ricetta medica compilata da medico e non diventare il Dr. House della situazione.....

Porta pazienza...
Ciao,
Enrico
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Messaggio da audiofanatic »

Ad es: il mat non c'è, il disco è sospeso in aria con la parte incisa, eppure la trasduzione non sembra risentirne.



Paolo


Originariamente inviato da drpaolo - 16/05/2008 : 15:24:38
http://www.aes.org/e-lib/browse.cfm?elib=1236

leggitelo, e vedi un po' cosa succede a un disco da 90g (il cui profilo, tra l'altro, è tutt'altro che planare) sospeso per la sola area dell'etichetta...
...poi ci si fa un sacco di menate sull'allineamento della testina...
...tanti auguri...

Filippo

PS ti anticipo che il paper in oggetto si conclude dicendo che alla data della presentazione avevano già venduto 4 milioni di dischi col nuovo profilo senza avvisare l'utenza, e avevano ricevuto lamentele solo riguardo al fatto che "lo avete fatto sottile per risparmiare sul vinile", quindi nessuno si era accorto del fatto che la superficie incisa non era planare (e magari manco voi ve ne siete mai accorti, e di vinili RCA anni 70-80 ne avrete sicuramente)
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Messaggio da drpaolo »

La testina allineata secondo le indicazioni del costruttore del braccio (ATTENZIONE, NON DIMATA !) pur con disco sospeso in aria e senza mat riduce al minimo le distorsioni nei solchi interni con maggiore modulazione.

Qualsiasi prova da me, con l'oscilloscopio e ad orecchio !

Se si vuole poi essere proprio pignoli TUTTI i mat autocostruiti che ho visto sui forum e sulle riviste NON rispettano la normativa RIAA NAB, che prevede circa 300 mils di incavo in corrispondenza della etichetta (la parte centrale del disco è in leggero rilievo).

Il sistema con sospensione del disco e del braccio che uso oramai da un anno, tende a minimizzare gli errori, perchè lo scambio di forze avviene (quasi) esclusivamente tra parete del solco e puntina.

Ricordiamo che è il moto relativo della puntina e del collegato equipaggio mobile (e la relativa variazione del flusso nel complesso magnetico del trasduttore) a generare il segnale e questo moto avviene in senso laterale e verticale. Se la puntina riesce ad "appoggiarsi" al solco e a ricevere la spinta che smuove cantilever e bobine dalla posizione in cui il segnale è nullo, la trasduzione avviene comunque con un buon grado di affidabilità.
I problemi di tracciamento sono acuiti invece quando lo scambio di forze (e i corrispondenti regimi vibrazionali) si instaurano tra testina, solco, piatto, base, molle della base, tavolino poggiadischi ecc.

Cioè in un sistema non sospeso inerzialmente.

La prova la possono fare tutti: io ho mostrato come. Oppure possono venirmi a trovare e verificare con che grado di qualità avviene la lettura di dischi con pesanti ondulazioni nel mio sistema.

Per maggior sicurezza, la puntina che sto' usando ha profilo conico, ma con il nuovo braccio tenterò anche un fineline.

Paolo
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Messaggio da nullo »

Ciao Roberto,
io non ho mai cambiato il mat al mio giradischi. Quello attuale e' un EMT a trazione diretta e il mat originale fa parte integrante del complesso piatto/motore.
Il mio problema e' che non ho granche' modo e tempo di fare test: e' per questo che vorrei arrivare al finale della storia prima di aver letto tutto il romanzo

Non so nemmeno se mai faro' una cosa del genere, ma mi piace sapere che si puo' fare e il perche' si faccia. Solo che, da buon pigrone che considera l'hifi un passatempo e non un impegno vitale, vorrei avere la ricetta medica compilata da medico e non diventare il Dr. House della situazione.....

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Ciao,
Enrico
Caro Enrico, come dico agli amici, ho festeggiato le nozze d'argento, 25 anni e non ho ancora ucciso mia moglie, se non è pazienza questa......

Nonostante il dislocamento di apposite forze che devono dimostrare a tutti quanto sia cretino qualcuno, e non quanto sia interessante anche solo parlare di certe cose, proviamo ad andare avanti.

Un audiofilo il giradischi lo paragona ad un secondo ed al limite lo cambia con quest'ultimo, non si chiede in genere il perchè od il percome si origini quella diversità di suono, e ciò NON è bene.

Mi spiace che tu non abbia mai cambiato un mat....ma un mat per un test, lo trovi anche in uno dei cassetti di casa, e provare non costa niente, neanche tanto del tuo tempo.

Qualche ripiano o tavolo, l'avrai usato per poggiare il gira, e ti sarai accorto che il suono ne viene condizionato.

Il succo del discorso sta tutto lì, scusa se è poco!!!!... cioè come un gira possa condizionare la lettura ( il braccio tienilo fuori per ora, e la testina pure... e poi c'è il cavo e tutto il resto).

Io al momento ho un SP10 MK II, un gira che può aver qualcosa a che vedere col tuo. Ci ho passato sopra le ultime settimane in full immersion dopo averlo lasciato in disparte per diverso tempo, tanto che il CDP, si era preso qualche rivincita.

Se la regolazione del VTA, ti permette una buona escursione, prova con quello che hai a disposizione, a fare qualche esperimento. Su Epidauro qualche tempo fa, si parlò di utilizzare tre feltrini come punto di appoggio, per la parte con l'etichetta, in questo modo il disco risulta sospeso rispetto al piatto, pur non in maniera perfettamente consona alla bisogna. Alzalo se ti è possibile, fino ad appena sopra il perno, in modo che esso funga da centratore, ma non tocchi il disco. Poi prova con un pezzetti di gel, lo trovi come forma di decorazione per i vetri a Natale, od in farmacia. In seguito con diversi altri materiali, io ho realizzato anche dei dischi di piombo da usare come mat.

Con quel tipo di esperienze, cominci a carburare rispetto al concetto di accoppiamento elastico, con vari gradi di smorzamento e freq. di risonanza.

Poi prova a riempire tre sacchettini di polvere, con il solito talco, oppure cemento, li premi con forza con una tavoletta di legno ( ci sono trucchetti per calibrarli) e li poni sul piatto avendo cura di coprire la maggior superficie possibile, con questo artificio, potrai saggiare qualcosa che si avvicina ad un accoppiamento anaelastico.

Immagine

Se hai un clamp in alluminio od ottone, ripeti le prove con l'utilizzo del clamp, poi ripeti le prove con un clamp in polvere oppure metti il tuo clamp sul disco, interponendo un sacchetino di polvere.

Imparerai più cose con questi semplici esperimenti, che leggendo mille documenti o ascoltando le conclusioni degli altri, non ti dirò, per far contento Mauro, ciò che potresti aspettarti :D

Cerca di fare il tutto con il volume piuttosto basso, se puoi cura un poco il contesto prima di operare.

La cosa più fessa che si può fare, è ridere di queste cose, o credere di avere in pungo la situazione dopo aver provato in maniera sommaria. Il solo usare il clamp in piombo, in polvere, od altro materiale, l'accoppiarlo a vite o tramite l'interposizione di polvere, cambia il suono in maniera importante. Assodare questo può spianare la strada sul come affrontare la strada per la costruzione di un giradischi, o valutarne gli aspetti costruttivi.

Se e quando si arriverà ad un approfondimento del concetto del moto relativo fra braccio (e di conseguenza una testina) ed il disco introdotti da Paolo, questi semplici test, possono fare capire il valore della lotta alle microvibrazioni, per le macro, spero che l'intelligenza abbia già lavorato a sufficienza.

Il segnale originario, viene modulato da quello prodotto dalle vibrazioni, il prodotto quali caratteristiche potrà avere?

Pensate alle migliaia di variabili prodotte da tutte le possibili iterazioni e su quali parametri possano incidere. Pensate al feed back che pur non in maniera omogenea per tutte le frequenze, si andrà ad inserire sul segnale originario, con un ampiezza ed un ritardo, che dipenderanno da vari fattori, ma che inciderà sul suono in maniera evidente, dato che verrà raccolto dalla puntina che vibrerà sotto il suo effetto.

Insomma in questo caso, come in altri, si dovrà trovare un modo per fermare le vibrazioni, anche se fossero, i loro effetti, incidenti su parti del suono che si collocano oltre i -30/40/50dB.

Ciao, Roberto

ps a proposito di esperimenti poco costosi, guardate cosa mi sono appena "accattato":

http://cgi.ebay.at:80/ws/eBayISAPI.dll? ... SA:AT:1123
Ciao, Roberto

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audiofanatic
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Messaggio da audiofanatic »

La testina allineata secondo le indicazioni del costruttore del braccio (ATTENZIONE, NON DIMATA !) pur con disco sospeso in aria e senza mat riduce al minimo le distorsioni nei solchi interni con maggiore modulazione.

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Il sistema con sospensione del disco e del braccio che uso oramai da un anno, tende a minimizzare gli errori, perchè lo scambio di forze avviene (quasi) esclusivamente tra parete del solco e puntina.

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I problemi di tracciamento sono acuiti invece quando lo scambio di forze (e i corrispondenti regimi vibrazionali) si instaurano tra testina, solco, piatto, base, molle della base, tavolino poggiadischi ecc.

Cioè in un sistema non sospeso inerzialmente.

La prova la possono fare tutti: io ho mostrato come. Oppure possono venirmi a trovare e verificare con che grado di qualità avviene la lettura di dischi con pesanti ondulazioni nel mio sistema.

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Paolo


Originally posted by drpaolo - 16/05/2008 : 19:56:41
non so se stai rispondendo a me, magari è meglio quotare un pezzo di testo...
comunque sia, stiamo parlando di una estrema variabilità nella struttura del supporto. p.e. il disco test potrebbe NON avere lo stesso profilo e grammatura dei dischi commerciali, quindi il responso dell'oscilloscopio non sarebbe così affidabile.
Tra l'altro ho avuto in regalo due dischi test CBS originali, ancora incellofanati, quelli usati dai laboratori di incisione, non mi pare fossero in commercio, quindi qualche prova si potrebbe anche fare...

Filippo
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Messaggio da Ashareth »

Ciao Roberto,
ahime' il tuo SP15 e' solo lontano parente del mio gira.
Pensa solo che nel mio, motore-piatto-mat fanno parte di un unico complesso bilanciato: il mat pesa piu' del piatto appositamente...

Inoltre, allo stato attuale, ho il gira infortunato... devo mandarlo a revisionare: pensa tu che l'avevo preso per avere un qualcosa di veramente plug and play e non pensarci piu'... invece mi ha lasciato a piedi.
Lo vendero' una volta ritornato a nuovo e mi prendero' un gira con cui pasticciare.

Cosi' potro' fare le prove col talco et similia. E magari pure con gli elastici.
Ancora sono un po' perplesso sul togliere completamente il supporto al disco, ma magari mi convinco :)

Chissa' che non venga fuori qualcosa di esteticamente decente e pure funzionante.

ciao,
E.T.
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Messaggio da Marco Rosanova »

Salve ragazzi, come alcuni di voi sanno, anch'io mi diletto in questo genere di ricerca.

Innanzi tutto volevo chiedere a Paolo, beninteso senza la minima polemica, come mai anche lui, oltre a Russo, si è orientato verso la sospensione del gruppo perno/piatto, piuttosto che alla sospensione del solo disco che mi sembrerebbe, empiricamente, più performante.

In secondo luogo volevo consigliare, a chi si diverte con feltrini gel et similia, di provare i Separadita del Dr Scholl che per il materiale e la forma che hanno, sembrano spingersi molto oltre qualsiasi altra cosa abbia provato, verso un discorso di reazione elastica e basso smorzamento.

Immagine

Ciao

Marco Rosanova
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Messaggio da drpaolo »

Agli interessati: il disco test si intende attendibile non perchè marchiato CBS o altro, ma quando su ogni traccia di test è indicato il livello di modulazione cui è registrata e se la modulazione stessa è verticale o orizzontale.

Questi sono i parametri che validano il disco test (oltre al materiale, alla perfetta planarità e al centraggio perfetto del foro).

Le specifiche RIAA si riferiscono anche allo spessore del disco al suo profilo e al diametro del foro, nonchè ai parametri di incisione del solco.

Il disco HFNRR e anche il Vedette in mio possesso rispondono (così almeno è dichiarato) alle specifiche RIAA.

Il disco CBS era famoso e usato per i test perchè, all'epoca, aveva una costanza di caratteristiche eccellente . L'equivalente di oggi -per alcuni tipi di misurazione- è il disco HFNRR.

Paolo
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Messaggio da nullo »

Sp 10 MK II Enrico, il 15 è un altra cosa...
The SP-15 from 1979 and the SP-25 are very good decks but lacking the last bits of bullet-proof build-quality and sonic performance of the SP-10

Il pesante piatto perfettamente bilanciato, viene imbullonato al rotore, non poggia come nella media, su un platorello.

Il riferimento era sul tipo di trazione e sulla rigidità dell'insieme, oltre ad altre cosucce.

Per provare, puoi tranquillamente trovare un "cadavere" presso un amico o su ebay, si tratta solo di verificare cosa succeda all'ascolto al variare di determinati parametri, tanto per prendere dimestichezza. In seguito farai scelte a ragion veduta.. o quasi.

Per Mauro:

Se vogliamo introdurre il parametro della fluttuazione, chi ha la regolazione del pitch, può tranquillamente ascoltare che succeda per minimi scostamenti. Chi non l'avesse, può usare un dito come freno :D

Si, può usare altresì, un tono di prova del generatore e ascoltare il risultato, per variazioni dello 0,01% o meno, della frequenza del tono. Facile accorgersi, che non è tanto la massima variazione, quanto la velocità con cui avviene la variazione a renderla percepibile. Una inerzia discreta del sistema, la rende digeribilissima.

La vibrazione introdotta dal motore, incide invece su parametri completamente diversi, inoltre, non ha solo la componente a 50Hz. In questo caso gli upgrade proposti per i motori sincroni, sono sempre molto simili.

In ogni caso, in pochi usano un volano, che industrialmente costerebbe pochi euro, meglio investirne decine in lustrini, che rendono più vendibile un oggetto.

Ciao, Roberto
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Messaggio da MBaudino »

Per Mauro:
Se vogliamo introdurre il parametro della fluttuazione,
Originariamente inviato da nullo - 17/05/2008 :  14:20:59

Non volevo affatto introdurre il parametro... semplicemente mi sarei aspettato da un fans di Russo un motore leggero ed un piatto pesante. Cioè l' esatto opposto della 'lattoneria industriale EMT'. Per cui sono stato colto di sorpresa ed ho chiesto info, tutto quì: l' interesse per il lavoro di Paolo mi sembra pertanto giustificato.


Perchè dici che nessuno usa il volano? Da vent' anni c'è una mitologia dei recensori sui piatti sempre piu' pesanti e mi sembra che il mercato segua questo trend, dai piatti spessi 50 cm a quelli con masse periferiche. Tranne rare eccezioni (come ad esempio quella di Paolo, in cui la massa del piatto in legno appare trascurabile) il piatto è piu' o meno decisamente pesante e fa da volano (piatto + disco). Ora, il volano non è certamente indispensabile, è però sicuramente un sistema semplice per risolvere efficacemente alcuni problemi: può consentire ad esempio di ridurre il numero di poli nel motore, come fece osservare il Chiappetta parecchio tempo addietro. Se poi minime fluttuazioni di velocità random siano piu' o meno significative non saprei dirti.

Aspetto comunque con interesse le misure di Paolo di W&F, tanto ad esempio per capire l' utilità del contropiatto del mio TD160, che nel frattempo è stato portato nuovamente alla luce.
Ciao Mauro
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Messaggio da drpaolo »

Facile accorgersi, che non è tanto la massima variazione, quanto la velocità con cui avviene la variazione a renderla percepibile
Roberto, hai perfettamente ragione; ecco il motivo per cui chi lavora intorno ad un progetto quale quello del giradischi da me riprodotto deve sapere il fatto suo.

La misura del W&F è buona, ma il "Drift" è quello che va tenuto d'occhio.

(il mio misuratore W&F è simile a questo -manca la A-).

Paolo
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Messaggio da drpaolo »

....beninteso senza la minima polemica, come mai anche lui, oltre a Russo, si è orientato verso la sospensione del gruppo perno/piatto, piuttosto che alla sospensione del solo disco che mi sembrerebbe, empiricamente, più performante.
Senza polemica, Marco, ti rispondo volentieri.

Questa è una materia (quella del confinamento inerziale delle vibrazioni) dove la parola empiricamente non sta proprio di casa.

Non basta inserire elastici, gel, gommine e poi provare: bisogna formalizzare, anche con modellizzazioni semplificate, quello che accade, se no non si capisce proprio nulla !

Formalizzare significa che occorre studiare e tirare giù equazioni e numeri, altrimenti il rischio è quello di andare per infiniti tentativi ed approdare sostanzialmente a nulla.

Io sono convinto che le intuizioni di Russo (MOSS) siano le sole che consentano di arrivare alla riproduzione fedele del suono musicale e alla comprensione del suo significato, ma questa è stata all'inizio (ma proprio solo all'inizio!) una scoperta empirica.

Il seguito non può avvenire se non si studiano, dal punto di vista della fisica tecnica, tutti gli argomenti correlati, che spessissimo non sono assolutamente intuitivi.
Io sono ancora lontano dalla complessa modellizzazione che ha fatto Lorenzo Russo, ma comincio già a comprendere alcune cose in più: ad esempio, con lo studio vanno a posto alcuni tasselli (circuiti particolari o soluzioni costruttive) che alcuni progettisti di decenni fà avevano applicato empiricamente e avevano trovato andare meglio di altre, senza però arrivare a capire il perchè (mancavano, ovviamente, le basi di un sistema teorico completo, che si tenesse, e che ora c'è !).

Ecco perchè ho realizzato quel sistema (un giochino...); per verificare quanto appreso. La risposta quadra con gli assunti teorici e tanto mi basta (è come aver fatto un'esercitazione a casa ed essere riuscito a prendere un voto sufficiente: sono contento così...).

Ciao.

Paolo
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Perchè dici che nessuno usa il volano? Da vent' anni c'è una mitologia dei recensori sui piatti sempre piu' pesanti e mi sembra che il mercato segua questo trend, dai piatti spessi 50 cm a quelli con masse periferiche. Tranne rare eccezioni (come ad esempio quella di Paolo, in cui la massa del piatto in legno appare trascurabile) il piatto è piu' o meno decisamente pesante e fa da volano (piatto + disco). Ora, il volano non è certamente indispensabile, è però sicuramente un sistema semplice per risolvere efficacemente alcuni problemi: può consentire ad esempio di ridurre il numero di poli nel motore, come fece osservare il Chiappetta parecchio tempo addietro. Se poi minime fluttuazioni di velocità random siano piu' o meno significative non saprei dirti.
Mauro, rimarrei, quando possibile, con una schematizzazione che preveda le le varie componenti separate.

Se usi un piatto di alluminio 50cm. di spessore, hai molta inerzia, ma anche un piatto che non vibra ( continuerà invece a vibrare il disco sopra poggiato). Le masse periferiche su un piatto in lamiera, non lo rendono certo una struttura incapace di vibrare, idem una lamiera che viene irrigidita da poche nervature, o col bordo ripiegato.

Metti un volano fra motore e piatto, e capirai con più facilità, le prerogative di ogni singolo passaggio. Tra l'altro masse enormi hanno difficoltà ad essere gestite da perno e boccola. Un Volano inserito fra le parti, se ben implementato, può immagazzinare tantissima anche se pesa molto molto meno ; )

A parte VPI, non ci sono molti costruttori che lo propongono nei termini a cui facevo riferimento io.

Motore + Volano VPI:

http://www.vpiindustries.com/happening.htm

Upgrade del volano al "ridicolo" costo di 1000USD:

http://www.elusivedisc.com/products.asp?dept=1145

ovvero le solite prese per i ciapet , cioè, se è firmato e costa tanto, allora deve pure funzionare......

Alcune considerazioni sul volano, per chi avesse voglia di sbattersi:

http://web.tiscali.it:80/vanni_38/volano1.htm

http://www.antonine-education.co.uk/phy ... namics.htm

Per chi volesse cominciare a visualizzare e capire cosa succede a due corpi non vincolati fra loro saldamente, ecco un paio di link molto interessanti, segnalati da un amico.

Si possono variare tutti i parametri in gioco, in modo da poterne verificare il comportamento nel tempo, tramite una animazione.Semplicemente fantastico:

http://www.myphysicslab.com/dbl_spring2d.html


http://www.myphysicslab.com/dbl_spring1.html

Ciao, Roberto
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Messaggio da sinuko »

Non basta inserire elastici, gel, gommine e poi provare: bisogna formalizzare, anche con modellizzazioni semplificate, quello che accade, se no non si capisce proprio nulla !
Ciao,
sarebbe molto interessante vederle queste formalizzazioni, anche perchè così ognuno può giudicare quanto il modello su cui sono basate le equazioni e i risultati siano "attendibili".
Ciao Paolo
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Sempre per poter meglio visualizzare alcuni concetti sul giradischi, posto a bassa risoluzione ( così dovremmo essere in regola a termini di legge), una schematizzazione dal punto di vista meccanico di un giradischi, a firma P. Nuti ( AR n° 29):

Immagine

Stessa schematizzazione, questa volta riguardante un Eldorado ( AR n° 127):

Immagine

Ora, divertitevi a fare cerchietti e croci, su uno schema riguardante il prototipo di Paolo.

Ciao, Roberto
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Messaggio da drpaolo »

sarebbe molto interessante vederle queste formalizzazioni, anche perchè così ognuno può giudicare quanto il modello su cui sono basate le equazioni e i risultati siano "attendibili"
.

Niente di che !

Si tratta solo dello sviluppo di quanto suggerito da Titano in questo thread (Grazie, Marco).

Si tratta solo di mettersi lì con carta e matita per tirare giù un po' di formule e capire (controintuitivamente) come funziona il tutto.

Ora non chiedetemi più di questo, perchè E' LA QUINTA VOLTA CHE POSTO QUESTO LINK (la penultima volta lo postai tre giorni fà e sinceramente ne sono un po' stufo !).

Paolo
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