Attenzione, una cosa è ragionare a grandi linee ed una è scendere nei dettagli, mi sembra che Paolo abbia premesso che una verifica minima della coerenza dei parametri ( peso, smorzamento, costante elastica) che determinano il risultato, sia fondamentale oltre che significativa, per vedere in quale direzione si stia andando a parare. L'orecchio e l'occhio potrebbero tradire, ma non mi pare che quelle equazioni siano risolutive.
Bisogna tenere conto del fatto che non abbiamo un moto armonico o smorzato:
http://it.wikipedia.org/wiki/Moto_armonico
Ma abbiamo un sistema ove si creano micro oscillazioni e con N gradi di libertà, e più sistemi collegati fra loro in varie maniere, hai voglia a preventivare TUTTE le iterazioni possibili.
Occorre sfoltire pesantemente le variabili in gioco, poi cominciare a creare scale di valori per i vari interventi. Farlo prima, potrebbe essere pesantemente fuorviante.
Chiaro Marco, che se isoli massimamente il disco (o il piatto) ed il braccio dalla base, l'isolamento della base dal suo supporto, avrà una incidenza più bassa che in precedenza... e via di seguito....
Es:
Perdersi ad isolare il motore di un rega Planar e poi appoggiarlo con le punte sul pavimento assieme ai diffusori, non è che abbia un gran senso, il rumore che porti a casa rimarrebbe enorme e ciò inficerebbe la qualità del giudizio, farlo dopo aver sospeso il rega, avrebbe un peso diverso....
Ma la sequenza di errori possibili e variabili incidenti, non si ferma certo nel contesto giradischi....
Ciao, Roberto
Edit:
Aggiungo questa immagine che, pur semplificando, rende un poco l'idea della situazione:
http://fisicaondemusica.unimore.it/200p ... namico.png
Da:
http://fisicaondemusica.unimore.it/Modi_normali.html
Cit:
1. I modi normali sono indipendenti tra di loro: l'energia totale di un sistema oscillante, comunque complesso, è semplicemente pari alla somma delle energie dei singoli modi normali che compongono l'oscillazione. L'energia che appartiene ad un particolare modo normale non viene mai ceduta ad un'altro modo. Essi sono completamente indipendenti l'uno dall'altro.
* Si osservi che, se un sistema fisico è costituito da più oscillatori elementari, e questi si scambiano energia tra loro, il loro moto non sarà in generale un moto armonico semplice: ampiezza e frequenza del moto possono cambiare nel tempo, perché gli oscillatori componenti possono scambiarsi energia, e quindi, in ogni ostante, anche se l'energia totale resta invariata, l'energia di ciascuno dei componenti può fluttuare.
* Se invece il sistema si trova in un suo modo normale, tutte le sue parti si comportano come fossero oscillatori indipendenti. Mantengono la loro oscillazione costante in frequenza e ampiezza, e non scambiano energia con gli altri.
* Si veda il caso di due oscillatori accoppiati per una dimostrazione pratica e semplice di questa proprietà. #* Questa proprietà ha importanti conseguenze non solo nella meccanica classica, ma anche nella meccanica quantistica.
2. Qualunque modo di vibrazione del sistema, per quanto complicato esso sia, può essere descritto combinando opportunamente i suoi modi normali.
* Questa affermazione non è ovvia, e la sua dimostrazione costituisce un importante teorema.
* Si vedano anche le discussioni sul principio di sovrapposizione e sul teorema di Fourier.
3. Una volta che i modi normali siano noti, combinarli per ottenere nuove possibili oscillazioni è semplice: basta sommarli, ciascuno con una sua ampiezza e fase.
* C'è tuttavia un rovescio della medaglia: gli "oscillatori normali" elementari possono non coincidere con gli oscillatori che fisicamente compongono il sistema. In particolare, le coordinate delle oscillazioni normali, sono, in generale, combinazioni lineari delle coordinate degli oscillatori del sistema. Si veda di nuovo il caso in cui il sistema è costituito da due soli oscillatori. Le "coordinate normali" sono in questo caso la somma e la differenza tra le oscillazioni delle singole parti.
4. I modi normali sono "semplici" anche per un altro motivo: perché tutte le parti del sistema si muovono di moto armonico semplice.
* Di conseguenza un modo normale è definito sostanzialemente da una sola frequenza, ampiezza e fase, indipendentemente dal numero degli oscillatori elementari che compongono il sistema.
5. Le frequenze dei modi normali corrispondono alle particolari frequenze di risonanza del sistema, che indicano il modo più efficente per scambiare energia col sistema senza disperderla.
* Qualunque sia la natura del sistema fisico in esame, questo fatto ci consente di "vederne" chiaramente la dinamica. Nel caso di una costruzione ciò corrisponde ad evidenziarne i punti deboli. Nel caso di altri sistemi, questi potrebbero essere in realtà i punti forti (si pensi agli strumenti musicali, che producono il massimo del suono quando sono eccitati a frequenze corrispondenti a quelle di un loro modo normale).
6. Ogni differente modo in cui un sistema fisico può acquisire o cedere energia si dice grado di libertà del sistema. Poiché i modi normali sono indipendenti tra loro è evidente che il numero dei gradi di libertà di un sistema è pari al numero dei suoi modi normali.
In sintesi, lo studio dei modi normali ci permette di scomporre un moto oscillatorio, per quanto complesso sia, in componenti armoniche semplici, rivelandoci la dinamica interna del sistema.
Buona fortuna .....