10 anni di silenzio a bocca piena

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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Giusto ieri c'è stato un sequestro di mozzarelle

il primo?????????.


Le prime pecore usate come marker biologico sono morte, a sciami, nella campagna casertana nel 1996. Sentito a report.
Morte, col pelo scoppiato come popcorn.
Evidente intossicazione da diossine. Ci sono le ASL a Caserta? I veterinari condotti?
L'obbligo di sporgere denuncia che incombe sulla PG esisterà a caserta?
C'erano, nel 1996 tracce di Stato, e sintomi della esistenza di cervello,?

Io non lo so.

Fatto sta che si è permesso, per ANNI 11, che carni, latticini, uova, verdure e frutta contaminata, in grado di uccidere una pecora di 25 kg in due mesi, fosse venduta regolarmente in tutta italia (che parola grossa, italia..) e acquistata e portata regolarmente a tavola.
Cruda, o cotta.
Fino a ieri.


Saluti

R.R.
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Riccardo
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

alcune note dal consorzio tutela DOP della mozzarella di Bufala:
La reale catena dei fatti, cronologicamente considerati, secondo il 'Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana':

9 maggio 2007 – L’Asl Caserta 1, Servizio Veterinario, dispone il sequestro cautelativo di 7 aziende di allevamento bufalino, 4 in agro di Marcianise e 2 in agro di Macerata Campania. I capi posti sotto sequestro sono in tutto 1800. Il sequestro origina dal rinvenimento di diossine sopra i parametri di legge in un solo caseificio della zona.

21 maggio 2007 – Analogo provvedimento della Asl Napoli 3 colpisce un’azienda bufalina di Caivano. L’azienda non ricade nell’area Dop. Non si ha notizia del dissequestro dell’azienda.

26 Maggio 2007 – Dissequestrate due delle 7 aziende sequestrate il 9 maggio, una a Marcianise, l’altra a Macerata Campania. L’Istituto zooprofilattico del Lazio accerta che la diossina nel latte è nei parametri di legge. Permangono sotto sequestro ancora 5 aziende.

30 Maggio 2007 – Il sindaco di Marcianise Filippo Fecondo in una conferenza stampa comunica che, secondo i dati più recenti fornitigli dell’Arpa Campania, il territorio comunale non presenta fenomeni di contaminazione da diossine e afferma che il problema degli allevamenti potrebbe essere originato da foraggi provenienti da altre zone.

9 Giugno 2007 – Viene disposto il dissequestro del terzo allevamento bufalino sequestrato in agro di Marcianise: diossine rientrate nella norma. Permangono sotto sequestro 4 aziende.

Agosto 2007 – Tutte le aziende poste sotto sequestro dal Servizio Veterinario della Asl Caserta 1 in agro di Marcianise e di Macerata Campania vengono dissequestrate: le diossine sono rientrate entro i parametri normali.

23 Ottobre 2007 – A seguito di notizie di stampa, il dipartimento di prevenzione dell’Asl Caserta 1 precisa, in un comunicato del Consorzio Tutela, che non esiste un allarme per diossine e furani nel territorio di competenza. Dalla Asl Caserta 1 ricordano come ogni allarme sia cessato ai primi di agosto.

Febbraio 2008 – A seguito dell’allarme rifiuti, il settimanale Il Salvagente (n. 6 del 7 – 14 febbraio) e il quotidiano Corriere del Mezzogiorno, quest’ultimo riprende come fonte il primo, affermano nella sostanza, che i controlli sono carenti e che sono pochi i campioni effettuati in Campania su Mozzarella di Bufala (appena 58) e che ciò nonostante i risultati positivi riguardano ben 13 allevamenti. Al direttore del Consorzio Tutela Vincenzo Oliviero è attribuita nella sostanza l’affermazione che un solo allevamento è stato trovato positivo nel 2007 e non conferisce latte a caseifici dop.
Oliviero si riferisce correttamente all’unico allevamento per il quale non si ha notizia di dissequestro (Casoria) che non avrebbe mai potuto conferire latte a caseifici consortili perché fuori area dop.

6 Febbraio 2008 – La Asl Caserta 2 di Aversa rivendica 127 campionamenti consegnati allo Zooprofilattico del Lazio sia per diossine che per Pcb e furani nei soli mesi di novembre e dicembre 2007, e non evidenzia – ad oggi - nessun caso di superamento della soglia di legge.

20 Febbraio 2008 – A Consorzio Tutela risultano effettuate in Campania nel corso del 2007 – per effetto del Piano Residui - ben 200 campionamenti per diossine, furani e Pcb sulla matrice mozzarella di bufala, da parte di enti pubblici. Gli unici risultati noti come positivi sono in tutto 8 ed uno di questi non certo in area Dop.


Professor Antonio Malorni – CNR Avellino

“Diossine, furani e pcb: pongono un problema analitico non indifferente. Strumentazioni complesse. Personale qualificato. Ma il problema è sovradimensionato. E’ un problema di percezione. Occorre chiarire che nessun alimento può avere un livello zero di diossine, perché la diossina svolge una funzione nelle nostre cellule. C’è il problema del possibile eccesso: è la dose che fa il veleno. Il livello di legge non è stato mai oltrepassato nei campioni di mozzarella fornite da 65 caseifici dal 2002 al 2005. L’87% di questo campione aveva un contenuto inferiore ad un picogrammo per grammo di grasso. Sotto la soglia dell’1% l’alimento è da considerarsi incontaminato. Tutti i dati esibiti dai Caseifici del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop tra 2007 ed inizio 2008 sull’autocontrollo non offrono nessun punto di preoccupazione essendo largamente nella norma.”


Avvocato Carlo Correra, giurista esperto di materia agrolimentare

“Periodicamente la mozzarella è oggetto di ricorrenti attacchi. Notizie che poi si rivelano infondate, riguardanti non meglio precisati allarmi. Un allarmismo ingiustificato.
Mi meraviglio che un giornale come Il Salvagente si rivolga ad un laboratorio privato di Porto Marghera e non consulti direttamente le Asl competenti per territorio per le diossine. Qualcosa evidentemente non ha funzionato. Il dato oggettivo scandaloso è che semmai non vi sia un laboratorio attrezzato per le diossine in Campania. Una critica giornalistica avrebbe potuto appuntarsi sulle eventuale carenze o sul mancato coordinamento tra autorità sanitarie.
Il Consorzio – stante i dati in nostro possesso - può denunciare in sede penale eventualmente i soggetti emittenti per alterazione dei prezzi e del mercato, atteso che il Consorzio proverà che ci sono ingenti perdite ed un forte danno all’immagine del prodotto. In questa fase però intendiamo invitare i giornalisti ad una analisi il più possibile pacata dei dati.

Saluti

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