progetto alimentazione induttiva
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Qualche anima buona e con una certa disponibilità di tempo potrebbe sviluppare un progetto per una alimentazione con ingresso induttivo ben fatta e chiaramente documentata, in modo sa sfatare quest'ultimo mito?
Mi servirebbe un alimentazione per un pre avente le seguenti caratteristiche:
Vdc=160V
Idc= 20mA
Ripple < 10mV
posso mettere se serve una resistenza zavorra per aumentare l'assorbimento, in modo da non avere induttanze esagerate.
Il trasformatore e gli induttori saranno fatti su specifica quindi ho la massima libertà di scelta.
Ovviamente senza esagerare coi costi, sono disposto a spendere una certa cifra ma non un'intero stipendio (e quest'ultimo non è certo esagerato!).
_________
Piergiorgio
Mi servirebbe un alimentazione per un pre avente le seguenti caratteristiche:
Vdc=160V
Idc= 20mA
Ripple < 10mV
posso mettere se serve una resistenza zavorra per aumentare l'assorbimento, in modo da non avere induttanze esagerate.
Il trasformatore e gli induttori saranno fatti su specifica quindi ho la massima libertà di scelta.
Ovviamente senza esagerare coi costi, sono disposto a spendere una certa cifra ma non un'intero stipendio (e quest'ultimo non è certo esagerato!).
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Caro Piergiorgio
molto spesso si legge della superiorità della alimentazione induttiva in quanto porterebbe ad un assorbimento dolce e continuo della corrente.
I fatti sono questi:
(1) un ponte di diodi assorbe in effetti corrente
con picchi stretti e profondi quando a valle vede un capacità
(2) con una induttanza perfetta (infinita, i costante) a valle l'assorbimento (da un generatore perfetto con impedenza nulla) avrebbe l'andamento di un'onda quadra e non di una sinusoide come spesso si legge.
(3) siccome l'induttanza non è un pozzo di corrente perfetto
all'ondaquadra si sovrappone una sinusoide.
(4) siccome il generatore non è perfetto ( rete + trasformatore alim.)
tale forma d'onda non certo moto digeribile (anche se certo di forma migliore di quella risultante con alim. capacitive) viene in parte adolcita.
(5) Pur non essendo chiaro il perchè debba poi essere dolce/ovviamente
si può leggere tutto ed il contrario di tutto/ se uno vuole che la corrente venga assorbita in forma di sinusoide pura ( o quasi) può intervenire
appropriatamente a monte del ponte diodi.
Cambiando invece discorso leggo nel tuo post senza capire:
induttori in quanto più saturati.
La metto in modo che, se per qualche motivo / contatti che saltano,
tubi che bruciano o altro/ l'alimentazione restasse senza carico troverebbe comunque la zavorra e la tensione non aumenterebbe pericolosamente / magari bruciando quelo che si era salvato prima/.
Fenomeno questo tipico delle alimentazioni induttive in assenza di carico.
Mi è quindi senza dubbio sfuggito qualcosa sulla questione del'evitare
induttanze esagerate.
Tornando al pre.
posso usare anche resistenze in serie?
quantre induttanze ? 1+2 ? (1 comune + 1 per ramo dx sn)
quale taglia max di condensatori? (certi odiano i grandi condensatori
da migliaia di uF)
Ti interessa per caso che la corrente sia assorbita come sinusoide?
(attenzione che qui ci sono varie teorie che dicono che il TA dovrebbe essere progettato come un trafo di uscita, questo contrasterebbe col fatto di avere una impedenza non bassa /se non a frequenza rete/
a monte del ponte [scusa la rima])
se sicuro che 10mV ti bastino?
Se tu postassi lo schema del pre sarebbe naturalmente il massimo.
Ciao Calogero
che fine ha fatto il buffer?
Sto progettando un finale BJT completamente senza controreazione
e mi interesserebbe discuterne con te e con tutti voi del forum
naturalmente.
In Febbraio potrò dedicare un mucchio di tempo alla progettazione
forse non avevo letto bene il tuo post. Documentare è un mucchio di lavoro... Vorrei però contribuire alla faccenda dello sfatare il mito.... e chiaramente documentata, in modo sa sfatare quest'ultimo mito?
...Rientro alla grande, allora!
molto spesso si legge della superiorità della alimentazione induttiva in quanto porterebbe ad un assorbimento dolce e continuo della corrente.
I fatti sono questi:
(1) un ponte di diodi assorbe in effetti corrente
con picchi stretti e profondi quando a valle vede un capacità
(2) con una induttanza perfetta (infinita, i costante) a valle l'assorbimento (da un generatore perfetto con impedenza nulla) avrebbe l'andamento di un'onda quadra e non di una sinusoide come spesso si legge.
(3) siccome l'induttanza non è un pozzo di corrente perfetto
all'ondaquadra si sovrappone una sinusoide.
(4) siccome il generatore non è perfetto ( rete + trasformatore alim.)
tale forma d'onda non certo moto digeribile (anche se certo di forma migliore di quella risultante con alim. capacitive) viene in parte adolcita.
(5) Pur non essendo chiaro il perchè debba poi essere dolce/ovviamente
si può leggere tutto ed il contrario di tutto/ se uno vuole che la corrente venga assorbita in forma di sinusoide pura ( o quasi) può intervenire
appropriatamente a monte del ponte diodi.
Cambiando invece discorso leggo nel tuo post senza capire:
nelle alimentazioni induttive metto solitamente una res zavorra, ma non per aumentare l'assorbimento che, caso mai, mi fa funzionare peggio gliposso mettere se serve una resistenza zavorra per aumentare l'assorbimento, in modo da non avere induttanze esagerate
induttori in quanto più saturati.
La metto in modo che, se per qualche motivo / contatti che saltano,
tubi che bruciano o altro/ l'alimentazione restasse senza carico troverebbe comunque la zavorra e la tensione non aumenterebbe pericolosamente / magari bruciando quelo che si era salvato prima/.
Fenomeno questo tipico delle alimentazioni induttive in assenza di carico.
Mi è quindi senza dubbio sfuggito qualcosa sulla questione del'evitare
induttanze esagerate.
Tornando al pre.
posso usare anche resistenze in serie?
quantre induttanze ? 1+2 ? (1 comune + 1 per ramo dx sn)
quale taglia max di condensatori? (certi odiano i grandi condensatori
da migliaia di uF)
Ti interessa per caso che la corrente sia assorbita come sinusoide?
(attenzione che qui ci sono varie teorie che dicono che il TA dovrebbe essere progettato come un trafo di uscita, questo contrasterebbe col fatto di avere una impedenza non bassa /se non a frequenza rete/
a monte del ponte [scusa la rima])
se sicuro che 10mV ti bastino?
Se tu postassi lo schema del pre sarebbe naturalmente il massimo.
Ciao Calogero
che fine ha fatto il buffer?
Sto progettando un finale BJT completamente senza controreazione
e mi interesserebbe discuterne con te e con tutti voi del forum
naturalmente.
In Febbraio potrò dedicare un mucchio di tempo alla progettazione
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Ciao FedericoCiao Calogero
che fine ha fatto il buffer?
Sto progettando un finale BJT completamente senza controreazione
e mi interesserebbe discuterne con te e con tutti voi del forum
naturalmente.
In Febbraio potrò dedicare un mucchio di tempo alla progettazione
...è da più di sei mesi (credo!?!?) che è completo, non ho avuto il tempo di fare i collegamenti con le varie schede.........sai con due figli......il lavoro....
Ok per il finale a BJT ne possiamo parlere quando vuoi, tralaltro, un mio carissimo amico mi ha regalato le schede del ampli "Eta-Beta" di Aloia, quindi tempo permettendo ne ho da fare...........
Calogero
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Massima libertà, purchè con scelte motivate e ragionevoli.
Il pre sarà una semplice A408K (Ra 10k) con un trasformatore di carico anodico in S.E. e una corrente di 7mA.
segnalo la nuova risorsa della biblioteca:
Lee Rectifier and transformers
http://www.audiofaidate.org/libri/Lee%2 ... rcuits.pdf
quindi un bel po' di documentazione c'è già.
Per quanto riguarda la resistenza zavorra, oltre a impedire il picco di tensione all'accensione, riesce a far ottenere un minore ripple con induttanze contenute. E' una questione energetica: aumentando la corrente assorbita aumenta l'energia immagazzinata nell'induttore etc etc..
Ma per l'appunto sviluppare un progetto semplice ma chiaro e ben documentato richiede un sacco di tempo...
_________
Piergiorgio
Il pre sarà una semplice A408K (Ra 10k) con un trasformatore di carico anodico in S.E. e una corrente di 7mA.
segnalo la nuova risorsa della biblioteca:
Lee Rectifier and transformers
http://www.audiofaidate.org/libri/Lee%2 ... rcuits.pdf
quindi un bel po' di documentazione c'è già.
Per quanto riguarda la resistenza zavorra, oltre a impedire il picco di tensione all'accensione, riesce a far ottenere un minore ripple con induttanze contenute. E' una questione energetica: aumentando la corrente assorbita aumenta l'energia immagazzinata nell'induttore etc etc..
Ma per l'appunto sviluppare un progetto semplice ma chiaro e ben documentato richiede un sacco di tempo...
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Ciao a tutti,
a proposito di alimentazioni induttive, sapreste dirmi come funzionano gli indutturi utilizzati nelle alimentazioni audiotekne??
io so solo che sono "bilanciate" nel senso che hanno due avvolgimenti con direzione di corrente contrapposta avvolte su nucleo in superpermalloy. Ma da quanto ne sò e impossibile utilizzare materiali con permeabilità magnetica così alta pure negli stadi di amplificazione push-pull con tenzioni di 100 V pp e correnti medio-alte...... Com'è possibile il suo utilizzo negli induttori?? e qual'è il vantaggio??
ciao Salvatore
a proposito di alimentazioni induttive, sapreste dirmi come funzionano gli indutturi utilizzati nelle alimentazioni audiotekne??
io so solo che sono "bilanciate" nel senso che hanno due avvolgimenti con direzione di corrente contrapposta avvolte su nucleo in superpermalloy. Ma da quanto ne sò e impossibile utilizzare materiali con permeabilità magnetica così alta pure negli stadi di amplificazione push-pull con tenzioni di 100 V pp e correnti medio-alte...... Com'è possibile il suo utilizzo negli induttori?? e qual'è il vantaggio??
ciao Salvatore
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http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... induttanzeCiao a tutti,
a proposito di alimentazioni induttive, sapreste dirmi come funzionano gli indutturi utilizzati nelle alimentazioni audiotekne??
io so solo che sono "bilanciate" nel senso che hanno due avvolgimenti con direzione di corrente contrapposta avvolte su nucleo in superpermalloy. Ma da quanto ne sò e impossibile utilizzare materiali con permeabilità magnetica così alta pure negli stadi di amplificazione push-pull con tenzioni di 100 V pp e correnti medio-alte...... Com'è possibile il suo utilizzo negli induttori?? e qual'è il vantaggio??
ciao Salvatore
Originally posted by salvatore - 31/08/2006 : 08:30:43
Marco
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ciao TITANO,
grazie per il link...... sapreste indicarmi come si accede alla "biblioteca del Forum??? vorrei informazioni specifiche sulle leghe ea alta permebilità magnetica. Ho letto anche una specifica cartella del forum dedicata ai trasformatori d'uscita ed ho notato che si fa un gran parlare dei nuclei in amorfo, ma quasi niente di quelli in permalloy (PB; PC; Supermalloy) come mai? avete avuto esperienze con questo tipo di "ferri"? non vi convince il loro suono? Io ho ascoltato gli apparecchi audiotekne con nuclei PCS ed il loro suono è stupendo, talmente naturale da lasciare senza parole. Per me è l'amplificatore definitivo. Il problema per la realizzazione di un apparecchio simile è il reperimento dei ferri: Trasformatori d'ingresse, interstadio ed uscita e le bobbine "bilanciate" dell'alimentazione....tutti con nucleo in supermalloy.
Da quanto ne sapevo io il problema della saturazione del nucleo non sussisteva in quanto gli stadi di amplificazione sono bilanciati (tutto push-pull in classe A) e, nell'alimentazione, le bobbine sono realizzate con due avvolgimenti con correnti contrapposte avvolti sullo stesso nucleo (come ho anche letto nella vostra discussione nel link fornito da Titano).
Dando un occhiata in giro ho trovato una ditta tailandese - www.thailand.com - che produce uttimi trasformatori in supermalloy ad un prezzo onesto. Ho contattato il signor Kittipol resposnzabile tecnico della ditta e gli richiesto un preventivo per la realizzazione dei ferri presenti nello schema audiotekene (se volete posse fornivi lo schema!).
Con mia grande delusione Kittipol mi ha detto che è impossibile utilizzare trasformatori con nuclei in supermalloy nello stadio finale ed interstadio presenti nello schema da me fornito, anzi kittipol sostiene che sia impossibile utilizzare nuclei in supermalloy in stadi che superino i 100 V pp già con correnti medie (25 - 30 mA) pena la rapida saturazione del nucle anche se lo stadio è push-pull. La causa di ciò risiede nella enorme permeabilità iniziale del nucleo e nella limitata corrente di flusso magnetico tipica di materiali come il permalloy PC 78% Ni e Supermalloy 80% Ni.
Vorrei la vostra opinione in proposito in quanto la vostra preparazione in merito è superiore alla mia.
Io ho ribbattuto a mr. Kittipol che ho visto varie misure dell'apparecchio in questione compresa la misura all'onda quadra a 30 Hz ed il risultato era stupefacente........ed il loro suono da restare senza parole. Kittipol a risposto che semplicemente Imai non a utilizzato superparmalloy nell'iterstadio e nell'uscità...... Ora uno dei due non dice tutta la verità, ma chi???
kittipol mi ha fornito come alternativa, a suo dire superlativa, un ingresso splitter in supermalloy, interstadio ed uscita in amorfo.
Ma se si confrontano le caratteristiche tecniche del supermalloy o del permalloy PC con quelle dell'amorfo, il primo ha caratteristiche antiteche al secondo......in particolare la permeabilità magnetica dell'amorfo è molto bassa.
Non a caso le induttanze d'alimentazione da voi proposte utilizzano al massimo Amorfo.
La cosa che mi fa riflettere e che nessuna ditta che produce trafo in permalloy usa permalloy PC nei trafo d'uscità, anche push-pull:
Tamura usa PB 45% Ni- senza traferro nei push-pull con Traferro nei SE;
Audionote usa PB 55% Ni- con Traferro nei SE;
Tango usa PB 38% Ni - con Traferro nei SE;
Aprilsound PB 48% Ni - con traferro SE.
Cosa ne pensate??
Sapete darmi ragguagli tecnici a riguardo??
Ho anche scritto a Francesco Callegari di CHF che reputo molto preparato al riguardo, ma non ho avuto risposta.
ciao
Salvatore
grazie per il link...... sapreste indicarmi come si accede alla "biblioteca del Forum??? vorrei informazioni specifiche sulle leghe ea alta permebilità magnetica. Ho letto anche una specifica cartella del forum dedicata ai trasformatori d'uscita ed ho notato che si fa un gran parlare dei nuclei in amorfo, ma quasi niente di quelli in permalloy (PB; PC; Supermalloy) come mai? avete avuto esperienze con questo tipo di "ferri"? non vi convince il loro suono? Io ho ascoltato gli apparecchi audiotekne con nuclei PCS ed il loro suono è stupendo, talmente naturale da lasciare senza parole. Per me è l'amplificatore definitivo. Il problema per la realizzazione di un apparecchio simile è il reperimento dei ferri: Trasformatori d'ingresse, interstadio ed uscita e le bobbine "bilanciate" dell'alimentazione....tutti con nucleo in supermalloy.
Da quanto ne sapevo io il problema della saturazione del nucleo non sussisteva in quanto gli stadi di amplificazione sono bilanciati (tutto push-pull in classe A) e, nell'alimentazione, le bobbine sono realizzate con due avvolgimenti con correnti contrapposte avvolti sullo stesso nucleo (come ho anche letto nella vostra discussione nel link fornito da Titano).
Dando un occhiata in giro ho trovato una ditta tailandese - www.thailand.com - che produce uttimi trasformatori in supermalloy ad un prezzo onesto. Ho contattato il signor Kittipol resposnzabile tecnico della ditta e gli richiesto un preventivo per la realizzazione dei ferri presenti nello schema audiotekene (se volete posse fornivi lo schema!).
Con mia grande delusione Kittipol mi ha detto che è impossibile utilizzare trasformatori con nuclei in supermalloy nello stadio finale ed interstadio presenti nello schema da me fornito, anzi kittipol sostiene che sia impossibile utilizzare nuclei in supermalloy in stadi che superino i 100 V pp già con correnti medie (25 - 30 mA) pena la rapida saturazione del nucle anche se lo stadio è push-pull. La causa di ciò risiede nella enorme permeabilità iniziale del nucleo e nella limitata corrente di flusso magnetico tipica di materiali come il permalloy PC 78% Ni e Supermalloy 80% Ni.
Vorrei la vostra opinione in proposito in quanto la vostra preparazione in merito è superiore alla mia.
Io ho ribbattuto a mr. Kittipol che ho visto varie misure dell'apparecchio in questione compresa la misura all'onda quadra a 30 Hz ed il risultato era stupefacente........ed il loro suono da restare senza parole. Kittipol a risposto che semplicemente Imai non a utilizzato superparmalloy nell'iterstadio e nell'uscità...... Ora uno dei due non dice tutta la verità, ma chi???
kittipol mi ha fornito come alternativa, a suo dire superlativa, un ingresso splitter in supermalloy, interstadio ed uscita in amorfo.
Ma se si confrontano le caratteristiche tecniche del supermalloy o del permalloy PC con quelle dell'amorfo, il primo ha caratteristiche antiteche al secondo......in particolare la permeabilità magnetica dell'amorfo è molto bassa.
Non a caso le induttanze d'alimentazione da voi proposte utilizzano al massimo Amorfo.
La cosa che mi fa riflettere e che nessuna ditta che produce trafo in permalloy usa permalloy PC nei trafo d'uscità, anche push-pull:
Tamura usa PB 45% Ni- senza traferro nei push-pull con Traferro nei SE;
Audionote usa PB 55% Ni- con Traferro nei SE;
Tango usa PB 38% Ni - con Traferro nei SE;
Aprilsound PB 48% Ni - con traferro SE.
Cosa ne pensate??
Sapete darmi ragguagli tecnici a riguardo??
Ho anche scritto a Francesco Callegari di CHF che reputo molto preparato al riguardo, ma non ho avuto risposta.
ciao
Salvatore
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Un saluto a fscarpa.
Nell'applicazione che si richiede, un preampli a valvole in classe A, e quindi con assorbimento costante, dovrebbero essere sufficienti degli induttori di tipo diciamo "tradizionale", con traferro.
L'accortezza sta nel dimensionamento di questo, e nell'isolamento degli avvolgimenti strato per strato, considerato che gli stessi devono subire dei picchi di tensione (e corrente) molto più alti, rispetto allo stesso induttore usato in un alimentatore capacitivo.
Nel caso di assorbimenti non costanti (es. salita lenta della tensione oppure ampli non in classe A) che facciano quindi variare la corrente assorbita, per evitare le resistenze di zavorra c.d. si potrebbe pensare all'altrettanto ottimo INDUTTORE del tipo SWINGING CHOKE. Ciò evita tra l'altro, di dimensionare il traformatore di alimentazione per l'ulteriore assorbimento richiesto proprio dalle resistenze di zavorra.
Ma se vado da un trasformatoraio, anche esperto, sa come si costruisce una swinging choke? A chi ne sa di più...
Nell'applicazione che si richiede, un preampli a valvole in classe A, e quindi con assorbimento costante, dovrebbero essere sufficienti degli induttori di tipo diciamo "tradizionale", con traferro.
L'accortezza sta nel dimensionamento di questo, e nell'isolamento degli avvolgimenti strato per strato, considerato che gli stessi devono subire dei picchi di tensione (e corrente) molto più alti, rispetto allo stesso induttore usato in un alimentatore capacitivo.
Nel caso di assorbimenti non costanti (es. salita lenta della tensione oppure ampli non in classe A) che facciano quindi variare la corrente assorbita, per evitare le resistenze di zavorra c.d. si potrebbe pensare all'altrettanto ottimo INDUTTORE del tipo SWINGING CHOKE. Ciò evita tra l'altro, di dimensionare il traformatore di alimentazione per l'ulteriore assorbimento richiesto proprio dalle resistenze di zavorra.
Ma se vado da un trasformatoraio, anche esperto, sa come si costruisce una swinging choke? A chi ne sa di più...
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Salvatore che ne dici di aprire una discussione dedicata al Superpermalloy audiotekne, ricopiando questo post nella nuova?ciao TITANO,
grazie per il link...... sapreste indicarmi come si accede alla "biblioteca del Forum??? vorrei informazioni specifiche sulle leghe ea alta permebilità magnetica. Ho letto anche una specifica cartella del forum dedicata ai trasformatori d'uscita ed ho notato che si fa un gran parlare dei nuclei in amorfo, ma quasi niente di quelli in permalloy (PB; PC; Supermalloy) come mai? avete avuto esperienze con questo tipo di "ferri"? non vi convince il loro suono? Io ho ascoltato gli apparecchi audiotekne con nuclei PCS ed il loro suono è stupendo, talmente naturale da lasciare senza parole. Per me è l'amplificatore definitivo. Il problema per la realizzazione di un apparecchio simile è il reperimento dei ferri: Trasformatori d'ingresse, interstadio ed uscita e le bobbine "bilanciate" dell'alimentazione....tutti con nucleo in supermalloy.
Da quanto ne sapevo io il problema della saturazione del nucleo non sussisteva in quanto gli stadi di amplificazione sono bilanciati (tutto push-pull in classe A) e, nell'alimentazione, le bobbine sono realizzate con due avvolgimenti con correnti contrapposte avvolti sullo stesso nucleo (come ho anche letto nella vostra discussione nel link fornito da Titano).
Dando un occhiata in giro ho trovato una ditta tailandese - www.thailand.com - che produce uttimi trasformatori in supermalloy ad un prezzo onesto. Ho contattato il signor Kittipol resposnzabile tecnico della ditta e gli richiesto un preventivo per la realizzazione dei ferri presenti nello schema audiotekene (se volete posse fornivi lo schema!).
Con mia grande delusione Kittipol mi ha detto che è impossibile utilizzare trasformatori con nuclei in supermalloy nello stadio finale ed interstadio presenti nello schema da me fornito, anzi kittipol sostiene che sia impossibile utilizzare nuclei in supermalloy in stadi che superino i 100 V pp già con correnti medie (25 - 30 mA) pena la rapida saturazione del nucle anche se lo stadio è push-pull. La causa di ciò risiede nella enorme permeabilità iniziale del nucleo e nella limitata corrente di flusso magnetico tipica di materiali come il permalloy PC 78% Ni e Supermalloy 80% Ni.
Vorrei la vostra opinione in proposito in quanto la vostra preparazione in merito è superiore alla mia.
Io ho ribbattuto a mr. Kittipol che ho visto varie misure dell'apparecchio in questione compresa la misura all'onda quadra a 30 Hz ed il risultato era stupefacente........ed il loro suono da restare senza parole. Kittipol a risposto che semplicemente Imai non a utilizzato superparmalloy nell'iterstadio e nell'uscità...... Ora uno dei due non dice tutta la verità, ma chi???
kittipol mi ha fornito come alternativa, a suo dire superlativa, un ingresso splitter in supermalloy, interstadio ed uscita in amorfo.
Ma se si confrontano le caratteristiche tecniche del supermalloy o del permalloy PC con quelle dell'amorfo, il primo ha caratteristiche antiteche al secondo......in particolare la permeabilità magnetica dell'amorfo è molto bassa.
Non a caso le induttanze d'alimentazione da voi proposte utilizzano al massimo Amorfo.
La cosa che mi fa riflettere e che nessuna ditta che produce trafo in permalloy usa permalloy PC nei trafo d'uscità, anche push-pull:
Tamura usa PB 45% Ni- senza traferro nei push-pull con Traferro nei SE;
Audionote usa PB 55% Ni- con Traferro nei SE;
Tango usa PB 38% Ni - con Traferro nei SE;
Aprilsound PB 48% Ni - con traferro SE.
Cosa ne pensate??
Sapete darmi ragguagli tecnici a riguardo??
Ho anche scritto a Francesco Callegari di CHF che reputo molto preparato al riguardo, ma non ho avuto risposta.
ciao
Salvatore
Originariamente inviato da salvatore - 01/09/2006 : 09:45:35
Aiuterebbe a tenere un certo ordine nel forum e facilitare la consultazione.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
Piergiorgio
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