x la serie: scusate il ritardo...
rispondo qui` brevemente al discorso effetti, studi di registrazione, etc:
lo abbiamo detto qualche post piu` indietro... sappiamo tutti molto bene che la maggior parte delle incisioni moderne sono piu` o meno "taroccate": immagino non sia un caso se, spesso, registrazioni vecchie di piu` di mezzo secolo suonano meglio di quelle moderne... e se le registrazioni moderne che suonano meglio sono quelle (purtroppo per lo piu` ben poco interessanti dal punto di vista musicale) di alcune etichette "audiophile" che ancora oggi registrano "live in studio" (o propriamente "live") curando la scelta del tipo e della disposizione dei microfoni ed evitando (o quantomeno minimizzando) gli interventi a posteriori...
non stiamo parlando del semplice circuito in calce in quanto tale.
Originally posted by mauropenasa - 19/01/2008 : 11:19:25
beh, a dire il vero in origine si`... poi come al solito quando ci "incontriamo/scontriamo" noi due, chissa` xche` il discorso finisce sempre con l'allargarsi a macchia d'olio!
Io rispondo alle affermazioni di fondo che leggo, affermazioni in base alla quale si intuiscono molte cose.
Io affermo che non esistono elementi oggettivi per scegliere una strada di un certo tipo, porto a sostegno di tale tesi alcuni elementi, sempre oggettivi, correlati di un certo numero di valutazioni anche soggettive, colte negli anni, e alla fine si finisce sempre alle questioni di percezione pura.
forse perche` il problema e` proprio quello... la pressoche totale mancanza di conoscenza sulle esatte relazioni tra elementi oggettivi e "soggettivi". Quando le due cose si intrecciano, "l'anello mancante" porta inevitabilmente ad un punto morto.
E` un po` come se chiedessi ad un ingegnere meccanico di cotruirmi un motore "migliore" senza specificargli quali caratteristiche questo debba avere... la prima cosa che questi mi chiederebbe sarebbe: cosa devi farci, ovvero quali sono le caratteristiche piu` importanti che devo ottimizzare? Ti serve un motore piccolo e leggero per spingere alla massima velocita` una monoposto da corsa od un grosso e lento ma "instancabile" diesel con tanta coppia in basso per tirare il peso di un grosso autotreno?
Per assurdo che possa sembrare, in campo audio di fatto ancora non conosciamo la risposta a questa semplice quanto fondamentale domanda. Abbiamo un certo numero di parametri elettrici che cerchiamo di ottimizzare sempre piu`, ed ogni tanto a quelli gia` noti ne viene aggiunto qualcun altro, ma siamo sicuri che siano quelli giusti? e, anche ammesso (e non concesso) che lo siano, siamo sicuri che l'ordine delle relative priorita` sia quello giusto? e infine che non stiamo ancora tralasciando qualcosa che riteniamo a torto irrilevante e/o trascurabile ma che invece magari dovrebbe essere prioritario rispetto ad altre cose?
Tornando all'analogia del motore, poiche` non sappiamo esattamente cosa ci serve, e` possibilissimo che da piu` di mezzo secolo stiamo perfezionando un motore da corsa... per spingere un camion, o viceversa!
Se prima non rispondiamo alla fondamentale domanda di cui sopra, non lo sapremo mai... e continueremo a brancolare nel buio, continuando a progettare e realizzare amplificatori sempre piu` sofisticati e "perfetti" che nondimeno continuano e continueranno a lasciare insoddisatti un gran numero di "utenti".
I quali ovviamente continueranno a preferirgliene invece altri che, per quanto apparentemente meno sofisticati e performanti, in pratica forse vanno meglio proprio perche`, verosimilmente, ottimizzano maggiormente qualche parametro che in questo contesto conta di piu` di quelli finora noti e/o (evidentemente a torto) ritenuti prioritari.
Non per ribadire le solite cose, ma non sono stato io a minimizzare i lavori di pubblicazioni di altri, in nome di argomentazioni di cui io non ho ancora avuto l' onore di vedere documentate in modo altrettanto preciso.
Mauro, io non ho affatto minimizzato alcun lavoro. Mi sono limitato a trarne una conclusione piu` generale, tanto parziale e limitata quanto scontata.
Se non ricordo male (ormai sono passati diversi anni da quando l'ho letto), correggimi se sbaglio, il lavoro in questione ha dimostrato, tanto teoricamente quanto sperimentalmente, l'esistenza di un "problema". Nonche` la soluzione dello stesso. Il problema sono gli effetti termici della corrente di pilotaggio sulle bobine degli altoparlanti, la soluzione corretta che elimina il problema "alla radice" (in quanto elimina la sensibilita` del sistema alle conseguenze dell'effetto stesso) e` il pilotaggio in corrente. L'autore ha anche tenuto a precisare ed a dimostrare come solo un pilotaggio in corrente "puro" sia in grado di eliminare il problema.
Cionondimeno, una volta stabilito che il fenomeno esiste e non e` trascurabile, non credo ci voglia un Ph.D per dedurre che, trattandosi di un fenomeno termico legato alla dissipazione su una resistenza, il fenomeno stesso e` tanto piu` accentuato quanto piu` alte sono le correnti in gioco. E quindi non mi pare "azzardato" postulare che in pratica l'effetto non puo` che essere tanto maggiore quanto minore e` l'impedenza di uscita del generatore, visto che e` proprio in tali condizioni che le correnti in gioco sono massime...
Questione percettiva e solita trita diatriba termo/ss:
Questo piano non mi interessa l' ho ribadito molte volte. Se trasli i tuoi esperimenti chiaramente da un piano vagamente tecnico a questo, io faccio un passo indietro. Non mi occupo di fisiologia e psicologia.
vedi sopra... se vuoi ottenere un risultato che e` imprescindibilmente legato a questioni di natura fisiologica e "psicoacustica", non puoi prescindere da tali aspetti. Altrimenti rischi di progettare un fantastico motore da F1... e poi montarlo su un TIR (salvo poi stupirti se il camionista che dovrebbe usarlo ti aspetta sotto casa... armato di pessime intenzioni!)
Come mi insegni, la realta` tecnica e` sempre "una coperta troppo corta". Qualsiasi progetto umano (e un ampli audio non fa` certo eccezione) non e` e non PUO` essere "perfetto" sotto tutti i punti di vista, ma e` sempre il frutto di scelte e compromessi per ottimizzare certi parametri "utili" o primari a discapito di altri "trascurabili" o secondari.
Se non conosci quali sono i parametri primari che vanno assolutamente ottimizzati e quali invece sono meno importanti e possono essere sacrificati, come puoi fare un progetto sensato?
Un ampli di potenza è parte integrante di un sistema fisiologico ?
in un certo senso, ovviamente si`: dopo tutto il "ricevitore" deputato del nostro segnale e` il cervello di chi ascolta, passando ovviamente anche per il suo sistema uditivo...
Bene, si dimostri ed io vi strutturo la mia nuova funzione di trasferimento sulla nuova linee percettiva. Carver lo fece negli anni 70, con tutti i limiti del tempo. Farlo attualmente è alla portata di molte più persone.
sul fatto che sia davvero cosi` semplice avrei qualche ragionevole dubbio, ma in linea di principio e` grosso modo quello che sto` dicendo io: una volta che sappiamo che cosa dobbiamo fare, e` quantomeno possibile provarci.
A dimostrazione di molte cose, vi è lo strano "fly down" dei sistemi a pentodo e retroazionati. Sarà mica perchè la questione non ha nulla a che vedere con la presunta superiorità del tubo a vuoto ma semplicemente con la forte caratterizzazione che solo i triodi sono in grado di dare al segnale ?
ne dubito.
I sistemi a pentodo (che x altro non mi pare abbiano mai riscosso tutto questo grande successo...) sono evidentemente ed ovviamente penalizzati dalle prestazioni molto piu` scadenti dei dispositivi stessi, per cui mi sembra a dir poco naturale che gli si preferiscano i triodi. L'unico motivo per cui i pentodi presero piede fu` l'insulsa e dissennata corsa alla potenza (e l'altrettanto dissennata fede nel NFB quale panacea di tutti i mali) iniziata gia` negli anni '50 del secolo scorso... gia` allora molti audiofili si lamentavano del fatto che i vecchi ampli a triodi "suonavano" meglio, per cui non vedo proprio di che stupirsi se, a distanza di tanti anni, qualcuno sta` riscoprendo l'acqua calda...
Per quanto riguarda la presunta "caratterizzazione" dei sistemi a triodi in quanto tali, permettimi di dissentire. Ne ho sentiti un bel po` e non mi pare di poter dire che suonino tutti allo stesso modo, anzi... direi piuttosto che ho sentito tutto e il contrario di tutto. Quindi, mi riesce difficile fare di ogni erba un fascio e stabilire che tutti sono "caratterizzati" allo stesso modo quando li sento suonare in maniera cosi` diversa tra loro...
IMHO l'unica cosa che tutti i sistemi a triodi "ben fatti" hanno in comune e` il grande senso di "dinamicita`" e "naturalezza" del suono. Ma questo io di certo non la chiamerei una "caratterizzazione", casomai il contrario.
Per piacere, però, non si pretenda di giustificare la risultante con questioni elettrotecniche, memoria termica e altro, la cosa è semplicemente un cocktail completo che emula una funzione di trasferimento di 2 o 3 ordini di grandezza più distorta di quella prevista da un progetto ponderato.
dimostramelo...
Io sono convinto del contrario. La grande differenza tra tubi e stato solido IMHO sta` proprio nel fatto che, mentre nei sistemi a triodi (senza NFB!) fatti come si deve la funzione di trasferimento e` sostanzialmente invariante rispetto al segnale (alla "storia" del segnale), nei sistemi basati su semiconduttori questo NON e` vero.
Effetti termici, accumulo di cariche, capacita` variabili, etc, sono tutti fenomeni che esistono e/o che hanno grande rilevanza nei semiconduttori mentre non esistono o sono sostanzialmente irrilevanti nei tubi a vuoto. E sono tutti fenomeni che hanno una "persistenza" maggiore del segnale che li ha generati.
Sfortunatamente, questo fa` si` che il concetto stesso di funzione di trasferimento intesa in senso classico come "out=f(in)" sia sostanzialmente privo di senso! La funzione stessa non e` infatti definita (ne` definibile) se non si tiene conto della "storia" precedente del segnale e di vari altri fattori "esterni"; in effetti, out=f(in(t),t,T, ...).
Un ampli a triodi ben fatto e senza NFB ha la stessa funzione di trasferimento sia dopo "l'esplosione" di un lungo crescendo orchestrale a tutto volume che dopo un lungo assolo in pianissimo. Uno a stato solido no...
Non mi sembra una cosa di poco conto, specie visto che la musica sta` proprio in un alternarsi e succedersi di transienti e non certo in un segnale stazionario sempre uguale a se` stesso...
N.B.: sottolineo il "senza NFB" perche` la presenza di loop ha un mucchio di conseguenze che portano o possono portare alla non invarianza della funzione di trasferimento (es. banale, se ci si avvicina o peggio si raggiunge il clipping, tentando di correggere l'incorreggibile il NFB peggiora la situazione spingendo il sistema ancora di piu` fuori dai parametri, con il probabile -pressoche` certo- risultato di scombinare le polarizzazioni ed innescare transienti che durano molto piu` a lungo del segnale che li ha innescati...).
C'e` poi da considerare che la presenza di un loop (che ha velocita` altissima ma cmq. non infinita...) crea inevitabilmente una sorta di "dipendenza dal passato" che rincorre se stesso come in un gioco di specchi... se poi questo abbia una qualche influenza reale o meno al momento non lo so`, ma e` un possibile indizio.
Di certo ottiene l'effetto di "spalmare" sullo spettro una gran quantita` di armoniche a frequenze molto piu` alte da quelle di partenza e, in un sistema a tubi (deve i tassi di NFB non possono certo essere cosi` alti come in uno SS), non c'e` neanche la scusante di poter dire che si riducono a livelli talmente bassi da non poter essere rilevanti...
Paolo, tu disponi di un sistema di riferimento, ineguagliato da altri, secondo te ?
eh, magari! :p
Ho un ottimo sistema di cui sono molto soddisfatto,
al punto che sono anni che non lo "tocco" (e non sento minimamente l'esigenza di farlo). Per quanto ne so`, e` stato abbondantemente apprezzato anche da chiunque altri abbia avuto modo di ascoltarlo finora. Ma, ovviamente, questo non vuol dire che sia "il migliore del mondo". Non ho certo la presunzione di pensare ne` tantomeno affermare una cosa del genere... (ammesso e non concesso poi che una simile affermazione possa avere un qualche senso).
Raccolti i dati completi, ovviamente non ci saranno problemi a clonarli su un circuito considerato adattabile, io presumo. A quel punto avrai eseguito il processo di Carver, e avrai un clone quasi indistinguibile dal tuo riferimento, scevro da mal di testa eritemi e malori vari da audio....
di quali malanni vai cianciando?!?
io di questi non ne ho nessuno... quando sono a casa, il sistema e` acceso per ore ed ore ogni giorno... e di problemi con i miei adorati tubi finora non ne ne ho mai avuti. L'ampli sta` funzionando alla perfezione senza il benche` minimo problema dal 2000.
E monta sempre gli stessi tubi dal 2001 (allora li camb
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»