Doppio cieco?

Discussioni varie, audio e non.
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Giaime
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Messaggio da Giaime »

Wow, che tasto dolente 8)

Volevo segnalarvi questo blog appena nato:
http://ilgalileoaudiofilo.blogspot.com/

Le varie prove fatte contengono qualche spunto di riflessione interessante.

Ciao!
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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Le varie prove fatte contengono qualche spunto di riflessione interessante.
Originariamente inviato da Giaime - 04/12/2007 : 15:14:05
Oltre la riflessione personalissima che mi piacerebbe vedere una buona fotografia della moglie ventinovenne audiofila del quarantaquattrenne blogger, quella ulteriore che la prova dei cavi Quad vs Dual Connect mi conferma (ad abundantiam) nel ritenere che l'ascolto in cieco o doppio cieco è una sorta di aporia scientifica (purtroppo lungi a morire, visto il blog nel suo insieme).

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Messaggio da Giaime »

quella ulteriore che la prova dei cavi Quad vs Dual Connect mi conferma (ad abundantiam) nel ritenere che l'ascolto in cieco o doppio cieco è una sorta di aporia scientifica (purtroppo lungi a morire, visto il blog nel suo insieme).

Originally posted by Luc1gnol0 - 04/12/2007 : 15:29:34
Non mi aspettavo altro da te. Ci spieghi in sintesi quali le tue obiezioni?

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Messaggio da Luc1gnol0 »

Ci spieghi in sintesi quali le tue obiezioni?
Originariamente inviato da Giaime - 04/12/2007 : 18:47:57
No.

Vogliate scusarmi, don aimeh de mona y sienza paragon (alcune "note" espressioni mi paiono meno sgradevoli, spero vogliate accettar questa con ironia, per giuoco), ma l'argomento non si presta ad essere affrontato, almeno pubblicamente, in maniera proficua.

Nondimeno, vista la vs. formazione scientifica, credo che vi sia agevole verificare cosa effettivamente sia, ed a quale campo afferisca, la metodologia del doppio cieco: se voleste appurare queste semplici informazioni (e magari in quale campo tale metodologia risulta di problematica applicazione ed intepretazione), potreste inerire *perché* il cd. ascolto in doppio cieco sia un'aporia scientifica: perchè, senza tirare (ancora) in ballo la cd. psicoacustica o le modalità di percezione del suono (accettate o meno accettate), i problemi (gravi) sono ancor prima di ordine concettuale, logico (anche formali).

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Messaggio da andypairo »

Se mi si consente una battuta la potremmo ribattezzare "prova del doppio... sordo"!

Un problema di tale approccio è che sai che cambia qualcosa e rischi di auto-suggestionarti alla ricerca di differenze di ascolto magari inesistenti.
La figura della moglie che riesce a percepire le differenze non è nuova, vuoi per l'udito più fine vuoi per l'ascolto più "distratto" (e quindi meno condizionato).
In ogni caso negli ascolti "in batteria" gli ascolti precedenti vanno a falsare il giudizio sui successivi, per cui il giudizio IMHO deve essere "a lungo termine": poche modifiche valutate con l'ascolto (magari distratto)di tutti i giorni.

Ciao

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Messaggio da Giaime »

don aimeh de mona y sienza paragon (alcune "note" espressioni mi paiono meno sgradevoli, spero vogliate accettar questa con ironia, per giuoco)


Originally posted by Luc1gnol0 - 05/12/2007 : 14:06:43
Già mi stavi antipatico prima, ora siamo proprio ai ferri corti 8)

PS de mona però... in veneto... è anche accettabile, slurp :p

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Messaggio da Luc1gnol0 »

de mona però... in veneto...
Originariamente inviato da Giaime - 05/12/2007 : 17:52:22
Immagino che l'ing. Russo abbia pensato che tu, da bravo studente padovano di ingegneria, probabilmente non battessi un chiodo, pardon, una punta del saldatore, e che pertanto abbia in conseguenza scelto, con una certa cura, determinati termini: magari con l'auspicio che fossero di... buon augurio (per tutti)! :D

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Messaggio da mariovalvola »

perché, Giaime, parli di doppio cieco? uno è l'audiofilo. L'altro chi è?

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Messaggio da Luc1gnol0 »

L'altro chi è?
Originariamente inviato da mariovalvola - 05/12/2007 : 21:33:51
L'autocostruttore.

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Messaggio da drpaolo »

Goliardi !! :D ... ma tornando in argomento...

Giaime, prova un po' a fare la seguente riflessione:

dal punto di vista della scienza fisica non c'è assolutamente nessuna differenza tra una persona sorda ed una normoudente, per quanto riguarda la rappresentazione del "suono".

Anzi, dirò di più, dal punto di vista del "suono fisico" non c'è assolutamente nessuna differenza tra la seggiola su cui ti siedi per ascoltare musica e te stesso.

E allora, perchè il test in doppio cieco non lo facciamo fare alle seggiole !? ; )

Questa mia domanda retorica non è così stupida come sembra, perchè è facilmente dimostrabile che -dal punto di vista della scienza fisica- una seggiola "vede" e "sente".

Continuando:

e se...il giorno del test in doppio cieco ho il mal di denti ?
e se...il giorno del test in doppio cieco la fidanzata mi ha lasciato ?
e se...il giorno del test in doppio cieco ho vinto al gratta e vinci ?
e se...il giorno del test in doppio cieco ho annusato la coccoina (si faceva, da bambini :D :D ) ?

E poi:

se in un test in doppio cieco una persona su mille indovina tutte le variabili e le altre 999 persone invece sbagliano di brutto, il test è valido o no ?

Meditate, gennte.. meditate..

Paolo
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Messaggio da MBaudino »

Vengo in pace. :)

....
e se il giorno in cui scrivo che la differenza fra un connettore in rame berillio ed uno in rame arsenico abbaglia per la sua evidenza....?
e se il giorno in cui scrivo che la differenza di fase assoluta abbaglia per la sua evidenza....?
e se il giorno in cui scrivo che la differenza fra un condensatore con armature in argento ed uno con armature in argendo placcato oro abbaglia per la sua evidenza....?
e se il giorno in cui scrivo che la differenza fra un isolante bianco ed uno nero abbaglia per la sua evidenza....?
e se il giorno in cui scrivo che la differenza fra 20 cm di argento e 20 cm di rame abbaglia per la sua evidenza....?
e se il giorno in cui sono andato a sentire l' impianto perfetto.... ?
....

e se nei mesi in cui ho valutato qualche cosa non mi sono accorto che mi mancavano gli ''strumenti'' per valutare?
e se nei mesi in cui ho valutato qualche cosa non mi sono accorto che gli ''strumenti'' si erano starati?
e se nei mesi in cui ho valutato qualche cosa, mi sono posto la domanda sbagliata, oppure ho usato procedure non adeguate a fornire la risposta ad una domanda corretta.... ?


Proseguo in pace.
I metodi blinded nascono per rispondere in qualche caso a delle domande. Posta la domanda si deve verificare se il protocollo ed il panel sono adeguati.
Qual' è la domanda?
La sveglietta di Bollorino è efficace? La pietra serena è peggio della pietra di Bolduc? Il recensore di turno ci fa, ci è o ci chiappa? Ma mi stai a pigliare per il c**o o sono io che non sono in grado di percepire? E' opportuno o no un cap di bypass su un BalckGate? Meglio l' Evolution full o l' Evolution? Meglio l' Evo full o l' Ongaku? Meglio in che senso? ecc.

I metodi blinded sono usati in alcuni casi dell' analisi sensoriale, ma non sono estensibili a tutte le situazioni. Garantiscono, utilizzando un campione statisticamente rappresentativo, una sufficiente indipendenza di giudizio. Tuttavia, ogni strumento di analisi (elettrica, umana ) non deve avere solo indipendenza di giudizio, ma deve essere adeguato alla 'misura', insensibile alle interferenze, tarato ecc. Il panel che aiuta Zonin a orientare la produzione i suoi vini ( o a stabilire la codifica MP3) sarà certamente indipendente nel giudizio (bllinded) probabilmente molto esteso numericamente per rappresentare statisticamente la base di possibili clienti, probabilmente inesperto di vini (deve solo berlo ) ecc. ecc. Sarà molto diverso dai panel che stabilisce se le caratteristiche sensoriali dei vini Zonin sono corrette e si mantengono tali ettolitro dopo ettolitro. Il panel che verifica la costanza di produzione della Nutella è un panel poco blinded (ma messo nelle condizioni di indipendenza di giudizio *), addestrato, esperto e verificato. Opera in sole condizioni psicofisiche ottimali (bel mestiere, c**zzo)

Nel campo HiFi si fanno continuamente analisi sensoriali e ne sono piene le riviste. Il dubbio nasce nel momento in cui non esiste evidenza di un minimo di taratura dei tester, di un momento di verifica convincente. Nasce nel momento in cui per decenni si rigirano gli stessi concetti, in permutazione perenne e l' unica bravura accertata e la capacità di scrivere un bel testo ( a me personalmente fa cagare lo stile di derivazione bebiana, ma è una questione di gusti)

Nessuno, penso neppure i tecnofili come Giaime, può immaginare che il doppio cieco sia un metodo affidabile per la valutazione della qualità complessiva di una catena audio, tuttavia la domanda inespressa da Giaime, dal blogger citato ecc è:''ma c**zzo!!!! Un momento di verifica oggettiva, su un argomento piccino piccino ma isolabile.... ma una volta una lo vogliamo fare?''
Se quel giorno il tester ha mal di denti.. si annota. Se ha l' influenza si annota. Se la fidanzata lo tormenta, si annota anche questo. Se ha annusato la coccoina... non è serio e vada a fare in c**o. Insomma, se alla quinta ripetizione non ci chiappa... beh questo vorrà dire qualche cosa.

La mia prima domanda per un blinded sarebbe: ' Hai detto/scritto questo. Ci sei , o ci fai?'
Mauro

PS: per chi è lettore attento di VHF, come mai si è persa nel nulla la sfida del cavo (2000 euro)?
PPS: in realtà non so come operi il panel Nutella. Ma sicuramente non dipenderà funzionalmente dal direttore di produzione, come in teoria dovrebbero fare tutte le funzioni di controllo.
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Messaggio da drpaolo »

I panel tests per la scelta di un prodotto -nel campo alimentare- sono quanto di più organizzato e strutturato esista (per quanto ne so io).

Nulla è lasciato al caso (statistico); non esiste una domanda del tipo: ti piace o non ti piace ?

Le domande che vengono poste ai panelisti della "nutella" vanno da: quanti passaggi devi fare per aprire la vaschetta (oppure: quanto materiale di protezione rimane attaccato alla confezione dopo che hai tirato la linguetta con la scritta "Tira qui") fino a: percepisci un sentore di "sabbioso" sulla lingua dopo che hai preso il primo cucchiaino di prodotto, ecc.

Nulla quindi è lasciato al caso o all' "animismo".

E poi c'è la DIFFERENZA FONDAMENTALE:

quello che c'è nella "nutella rev. A" e nella "nutella rev. B" si conosce con un'approssimazione analitica al ug (si fà per dire, capiamoci), anche per gli aromi.

Quello che c'è inciso nel disco, NESSUNO LO CONOSCE VERAMENTE !!!

Paolo
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Messaggio da Luc1gnol0 »

quello che c'è nella "nutella rev. A" e nella "nutella rev. B" si conosce con un'approssimazione analitica al mg (si fà per dire, capiamoci), anche per gli aromi.
Originariamente inviato da drpaolo - 06/12/2007 : 10:51:27
"Si fa per dire" un ciufolo: MBaudino conosce bene (credo, ma anche gli altri) gli spettrometri di massa.

Nei contributi di andypairo e drpaolo sono evidenziati alcuni sintomi di quel "vizio di natura" ("I limoni" sono forse la mia poesia preferita) a livello concettuale che rende inapplicabile la metodologia del "doppio cieco" all'ascolto di un componente/complemento/impianto hi-fi: peraltro, i panel di un Zonin, di un Ferrero, comunque siano strutturati, non mirano altro che a stabilire se il prodotto (ed il relativo packaging), nonché la comunicazione commerciale sugli stessi, siano o saranno probabilmente graditi al pubblico (per cui neanche in quel caso si può parlare di "doppio cieco").

Chissà perché, però, ho l'impressione che questa discussione, pur nei toni pacati suoi e nella buona qualità ed onestà intellettuale di voi, miei interlocutori, sia prettamente inutile: al punto che mi aspetto che don aimeh de mona y sienza paragon la dimentichi in fretta, piuttosto che metabolizzarla in maniera acconcia (mi stupirei se avvenisse!).
Nomino ancora don aimeh perché egli ha posto la domanda qui ed ora, ma vale per la stragrande maggioranza di operatori e fruitori, dai tecnici delle riviste ai babbi (tosc.) nababbi, passando per tutti coloro i quali ancora non abbiano cestinato come "fanfaluca" tale pretesa teorica d'ascolto, invece di considerarla ancora un "punctum dolens" (ah, Giaime, mi ripeto: non te la prendere se ho usato quest'espressione, "don aimeh", rivolgendomi a te: davvero non c'è intento malevolo o denigratorio, solo scherzoso. Tant'è che qui l'abbandono).

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Messaggio da MBaudino »

MBaudino conosce bene (credo, ma anche gli altri) gli spettrometri di massa.
Ciao, Luca

Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 06/12/2007 :  11:17:35
Mi sa che vedi troppo CSI. :D
Si, ne ho 3, di masse. Sono dietro ad un usato sicuro per la quarta. Una grossa industria alimentare ne ha decine.
Nonostante lo sviluppo dei gasmassa, dei liquido massa, dei 'nasi elettronici' ecc. , l' analisi chimica consente di conoscere solo una parte della verità, per altro una parte modesta. Anche nel settore dei vini si sta facendo qualche tentativo per capire cosa differenza un buon Brunello da un Brunello; direi che al momento si distingue il barbera dal Brunello, se le metodiche analitiche sono affinate, se lo sai fare, se hai esperienza e se hai tutto verificato e controllato. Non essendo il mio mestiere (l' analisi dei vini), non saprei chimicamente distinguere un lambruschino dal barolo.
La butto lì (magari l' esempio è sbagliato): probabilmente nessuno al mondo sa distinguere per via chimica o fisica una nocciola di Alba da una nocciola turca. Sicuramente nessuno riesce a distinguerle per via chimica su un prodotto finito contenente nocciole. Credo che questa capacità di discernimento sia la condizione minima per la permanenza in un panel di assaggio.
Idem, per la profumeria alcolica o la scelta di una pelle.

La prima conclusione delle prove fatte nel blog linkato da Giaime, che ritengo comunque interessante, è che forse solo la ragazza ha almeno una delle doti necessarie per far parte di un panel di valutazione.

Mauro
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Mi sa che vedi troppo CSI.
No, NCIS. :oops:
forse solo la ragazza ha almeno una delle doti necessarie per far parte di un panel di valutazione.
Originariamente inviato da MBaudino - 06/12/2007 : 11:44:41
Quale? Essere una ragazza di ventinove anni? :D

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Messaggio da drpaolo »

La butto lì (magari l' esempio è sbagliato): probabilmente nessuno al mondo sa distinguere per via chimica o fisica una nocciola di Alba da una nocciola turca. Sicuramente nessuno riesce a distinguerle per via chimica su un prodotto finito contenente nocciole.
Quello che dici è probabilmente vero, ma solo limitatamente alla realizzazione pratica; in realtà si sa (o si suppone di sapere) cosa andare a cercare per fare questa determinazione, perchè in questo campo la scienza sperimentale lavora (e la tecnologia anche).*

A differenza del campo dell'audio, dove NON SI SA ASSOLUTAMENTE cosa andare a cercare, perchè 20 anni di "animismo", affidato a personcine ciarliere, non avezze alla scienza hanno devastato completamente la ricerca nel campo !

(ricerca ?! non è necessaria, tanto i nostri f@@@@i apparecchi li vendiamo lo stesso !) :x

* Ho promosso un progetto di ricerca UE su questo argomento, nel 90/91 o giù di lì, cui hanno aderito tre Università europee, per cui il tema -già allora- non sembrava tanto campato in aria.

O.T. Don Jaime de Mora y Aragon era un attore in un simpaticissimo film che vidi molti anni fà: Il Giudizio Universale e credo fosse anche il fratello della Regina del Belgio (oltre ad essere veramente nobile), per cui, Giaime...

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Messaggio da MBaudino »

..
se in un test in doppio cieco una persona su mille indovina tutte le variabili e le altre 999 persone invece sbagliano di brutto, il test è valido o no ?

Meditate, gennte.. meditate..

Paolo



Originariamente inviato da drpaolo - 06/12/2007 :  09:15:53
Dipende dallo scopo del test, e quindi dalla domanda iniziale.
Se la domanda fosse: percepite differenze fra un condensatore sbucciato ed uno sano (tanto per scherzare :D ), allora si, è assolutamento valido. Bisognerebbe vedere l adistribuzione dei dati, ma una conclusione potrebbe essere:<< la totalità degli audiofili non sente un c**zzo, qualunque menata gli proponiamo è possibile che se la bevano. O almeno, abbiamo la speranza che qualcuno se l abeva. Abbiamo però trovato superman. O lo abbattiamo o lo teniamo prezioso per le prossime prove. >>

Definito e noto il protocollo, tutte le prove sono valide. Ci mancherebbe. Capitasse una cosa del genere, farebbe impazzire di felicità tutti gli organizzatori del test. Il risultato del test sarebbe messo in amplissima evidenza, 999 sarebbero scartati ed uno solo il prescelto. Sperando di trovarne altri così. Questo se esiste buona fede o volonta di ricercare.
Se la volonta è quella di infinocchiare, poi il risultato è ancora piu' perfetto, e vale la conclusione che ho scritto poco sopra.
Naturalmente bisognerebbe riverificare se questa persona è veramente un 'ascoltone' ottimale o se ha un c**o infinito.
I problemi potrebbero nascere se 50 su 1000 ci azzeccassero sempre (o quasi) e gli altri no. Non si possono abbattere tutti, per cui potenzialmente sarebbero una base troppo ampia di ascoltoni in grado di sp******are un prodotto proposto come il top ma costruito pensando all' esistenza dei 950 (e cioè fatto alla c**zzo, tanto ...)
Ciao ciao Mauro

X Lucignolo: vedo adesso la tua risposta. Non guardo la TV. Ho visto una puntata di un telefilm USA in cui gli investigatori davano un reperto ad una tizia, la quale diceva che lo avrebbe analizzato alla massa: questa dopo un' ora tornava sapendo tutto di tutto. Ho provato un invidia totale. Pensavo che il serial fosse CSI.
Per la ragazza, si': un poco vecchiotta, al confine fra passanda e passatura, ma la condizione di partenza è ottimale. Scherzo... :D
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Non guardo la TV. Ho visto una puntata di un telefilm USA in cui gli investigatori davano un reperto ad una tizia, la quale diceva che lo avrebbe analizzato alla massa: questa dopo un' ora tornava sapendo tutto di tutto. Ho provato un invidia totale. Pensavo che il serial fosse CSI.
OT
Non conta, anzi è probabile che il telefilm potesse appartenere alla serie CSI o ad un suo spin-off.
Dall'inizio dell'attutale secolo in poi (uno degli effetti dell'11 settembre?), ma questo forse è un argomento più adatto ad essere trattato da riccardo, c'è stato un proliferare quasi incontrollato di serie tv, di origine quasi esclusivamente statunitense, incentrate sull'analisi cd. "forensic" e sulle più improbabili agenzie di sicurezza o comunque squadre investigative, tutte invariabilmente buone, tutte infallibilmente dotate e capaci di dipanare le matasse più imbrogliate. Forse per ridurre l'ansia da millennio, il senso di insicurezza (generale) degli spettatori?
/OT

Tornando in tema, mi pare che sia plausibile che, se anche non fosse un problema di applicazione, se anche non esistessero nemmeno gli spettrometri di massa, comunque un sig. Zonin o un sig. Ferrero ALMENO conoscerebbero gli ingredienti dei loro prodotti, ed il processo produttivo, per cui concettualmente la cosa rimarrebbe molto simile (sui dati di partenza, sul tipo di questioni da sottoporre, sulle qualità richieste ai componenti del panel, sulla procedura da seguire, che NON è quella del cd. "doppio cieco").

Quanto all'oggettività richiesta, al tuo "possibile che non si riesca a...", una risposta, magari parziale, la conosci già: di scientifico, nell'attuale panorama italiano, non c'è nulla che possa avvicinarsi, scientificamente, alle teorie propugnate dall'ing. Russo, il quale, in fondo, ma senza intenti riduttivi da parte mia, ha semplicemente fatto (come abbrivio, non voglio entrare nel successivo merito) quello che la scienza fa preliminarmente quando si accinge a tentare di studiare un qualsivoglia fenomeno: posta un'ipotesi falsificabile, si prescrive e persegue la riduzione dei possibili errori sistematici.

Uno dei motivi che mi spingono a porre l'accento sull'inutilità pratica di queste discussioni, è che poi tutto può esser messo "in caciara", o meglio, ridotto ad una sorta di "referendum" pro o contro l'attuale struttura di mercato, sulla funzione e la stessa esistenza della stampa specializzata, visto che i sostenitori più esposti della metodologia oggetto del presente thread sono i sig.i Montanucci & Co. (in Italia).
Per la ragazza, si': un poco vecchiotta, al confine fra passanda e passatura, ma la condizione di partenza è ottimale. Scherzo... :D
Originariamente inviato da MBaudino - 06/12/2007 : 12:13:32
Sarà meglio, sennò Valvolina... ti fulmina! ; )

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Messaggio da MBaudino »

:D sempre in pace.


Andando allo Zonin di turno, di cui nulla mi interessa (non mi piace il vino), qualunque vinificatore conosce i prodotti chimici che additiva (legittimamente al vino) ma non sa nulla o pochissimo sulle sostanze 'aromatiche' presenti nel vino. Il problema è che queste sostanze ( sono poi quelle che essenzialmente distinguono un vino da un altro) variano da pianta a pianta, da filare a filare, da vigna a vigna, da anno a anno. E l' analisi chimica è poco utile. Gli assaggiatori devono appunto compensare (se possibile) queste variazioni naturali mediante tagli e miscele di uve diverse, trattamenti fisici o chimici ecc ecc. Lo scopo dello Zonin di turno sarà quello di fare un prodotto di qualità costante al prezzo piu' basso. Lo scopo del vinificatore di qualità sarà quello di ottenere la massima qualità possibile dalle uve che ha a disponizione; uve la cui qualità sarà funzione delle cure e della passione del viticultore, del tipo di suolo, esposizione, condizioni meteo ... della fortuna. I produttori dei grandi baroli ottengono ogni anno prodotti diversi-molto diversi. Per ottenere comunque il meglio ad ogni anno si affidano a mix di tecnologia, chimica, passione, cure.... ma anche a verifiche organolettiche eseguite non certo dal primo appassionato che passa.
Come si addestra il 'verificatore'? Come lo si addestra? Come si verifica la sua efficenza nel tempo?
Come ho detto, i metodi blinded sono una delle possibilità dell' analisi organolettica; non sono l' unica. Comunque come non esiste misura elettrica (o chimica o fisica) senza taratura periodica, così non ha nessun valore un' analisi organolettica senza verifica periodica. Di che tipo e con quale frequenza dipenderà dalle circostanze. Presumibilmente una FFt si tara una volta all' anno e ad ogni uso si fa solo una verifica contro standard (sono ottimista :) ); molti strumenti chimici sono necessariamente tarati ad ogni utilizzo, ma non solo: ogni due.. cinque misura, si esegue una verifica della taratura contro uno standard ed un bianco. Solo gli ascoltoni non si tarano mai e si autoreferenziano.

Rimanendo nel nostro piccolo ed alla mia limitata esperienza, Imho fra una valutazione mia ed una di Titano c'è un abisso di sensibilità ed esperienza: anche senza doppio cieco o triplo salto mortale carpiato.
Volessi una valutazione attenta di un mio oggettino, senza troppo rigore, chiederei a lui. Ma siamo fra amici, non devo vendere nulla a nessuno o scrivere su una rivista.

Poichè ritengo che i lettori siano i datori di lavoro dei recensori, riconoscendo la buona fede a tutti, riterrei semplicemente che chi afferma di distinguere la pietra magica, dia oggettivo riscontro delle sue capacità ai suoi datori di lavoro.

L' impianto di Russo per me è virtuale, e tale presumo che rimarrà: posso provare interesse per cio' che diceva (quando diceva) , a livello istintivo ritengo possa aver ragione, ma non posso utilizzare come riferimento personale un qualche cosa che per me è come se non esistesse. Sopravviveremo a questo sia io che Russo.

Ciao Mauro
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Solo gli ascoltoni non si tarano mai e si autoreferenziano.
E' diverso formalmente il problema, a meno di ritenere con Keats che verità è bellezza, bellezza è verità e che questo sia tutto ciò di cui si abbisogna di sapere in terra ("Ode ad un urna greca").

Dico così, in pace, perché mi pare che ci si stia allontando un po' troppo dal seminato.

Per quanto possa rivelarsi piacevole chiacchierare a ruota libera (piuttosto, l'Inter è a +8 sulla Juve), almeno con determinati interlocutori, il topic è ben determinato, e quindi non si vuole discutere di eventuali metodi o valutazioni condivise o condivisibili in ordine alla riproduzione della musica in ambiente domestico (aggiungo, musica codificata in un segnale stereofonico).
A fortiori ratione, anche enologi e sommellier sono a loro volta una struttura di mercato ed, a loro modo, un sistema autoreferenziale: solo che il problema della bellezza è ontologicamente diverso da quello della verità, anche se in cambio di entrambe viene sempre chiesto solo del vile danaro.
L' impianto di Russo per me è virtuale

L'importante è che esista: non che "esista" come "esiste Dio", ma come esiste la stella polare: l'importante è che si stia parlando di qualcosa che sia stato concretamente costruito, non di fanfaluche.
Che poi lo straordinario sistema di alimentazione, o l'affinato trattamento ambientale - per tacere dei diffusori o del sistema di lettura - non siano economicamente e/o tecnicamente alla tua o alla mia portata, è un altro discorso, che esula dal presente thread e, per altri motivi, addirittura - ritengo - da questo forum: forse potrebbe essere più costruttivo parlarne con nullo sul forum del sig. Ansaloni, per chi voglia e non possa accedere all'ultima incarnazione del forum dell'ing. Russo, di quest'ulteriore discorso.
Sopravviveremo a questo sia io che Russo.
Originariamente inviato da MBaudino - 06/12/2007 : 14:02:25
(Te) Lo scrissi qui pubblicamente molti mesi or sono: non si può andare in paradiso a dispetto dei santi (o delle donne).

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Ciao, Luca
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Ciao, Luca

"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
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