Questo disco suona come una trabant.
Tre cilindri, tre marce, prima, seconda terza. Alcune canzoni in mono, altre in pseudo-stereo, citazioni sparse; interpretazioni sentite, ardite dissonanze.
Bassa fedeltà in quanto alla tecnica, alta fedeltà alle linee di programma.
All'epoca del suo concepimento c'erano Pankow, il Muro, la DDR, l'Unione Sovietica, il KGB. Alcuni popoli erano felici, altri meno. Istituzioni fatiscenti dal forte fascino retrò.
Ho visto i CCCP dal vivo un numero di volte incerto. Ricordo Fatur ed Annarella. Batteria sintetica. Chi li ha visti sa di cosa parlo, per chi non ha avuto modo di vederli ... mi spiace ... non torneranno più.
CCCP
E' un disco registrato malissimo ma che va ascoltato a 110dB.
** we are made of nothing but voices echoing from the past
and pointing their fingers to the future showing the direction. we will eventually follow that line **
Live in Punkow
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