problemi realizzazione finale con el34

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iberton
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Messaggio da iberton »

Ciao a tutti, seguo i forum di audiocostruzione da un pò e la cosa è sempre stata decisamente profiqua.
Arrivo al dunque: ho progettato un piccolo finale s.e. (il primo progettino semplice semplice dopo il classico kit) con ECC83 (driver) ed EL34 (finale connessa a triodo). Dal punto di vista teorico non ho avuto grandi problemi per il calcolo delle rette di carico e il dimensionamento dei vari componenti. Successivamente ho acquistato la componentistica e ora mi trovo ad un passo dall'inizio del lavoro pratico. Ho però ancora qualche dubbio:

1- per connettere a triodo la EL34 è meglio collegare direttamente anodo e griglia schermo o utilizzare una resistenza da 100 ohm 5W?

1- pensavo di far realizzare un mobile in ferro di spessore 2 mm che avrei intenzione di smaltare. Mi chidevo se era il caso di ancorare sulla parte superiore internamente una lastra di rame, grande come questa, di circa un mm di spessore sulla quale fissare tutte le masse e la terra. Tale lastra andrebbe fissata al mobile attraverso delle viti di metallo. Può essere una soluzione valida per diminuire eventuali ronzii e disturbi? Sarebbe meglio realizzare un mobile in alluminio senza lastra di rame? Pensavo al ferro perché mi è stato proposto dal fabbro come più economico.

2- E' corretto fissare, poi, tutte le masse e la terra in un unico punto di questa lastra di rame, o, se non è il caso di usarla, ad un unico punto del mobile in ferro/alluminio?

3- Pensavo di fissare, a parte i condensatori elettrolitici di alimentazione che saranno posizionati esternamente davanti all'induttanza, tutti i componenti passivi (resistenze e condensatori) su pettini di vetronite e di usare per i collegamenti tra loro e con gli zoccoli delle valvole normale filo di rame di sezione 0,50 (tranne che per la parte che porta il segnale dai connettori rca alla valvola driver per cui utilizzerei cavo schermato). Può andare bene o la sezione andrebbe aumentata? (per il kit avevo usato 1mm, ma credo che sia esagerato e mi crea problemi con gli ancoraggi dei pettini).

4- Tra connettore RCA e griglia della valvola driver dovrei mettere una resistenza di grid stopper? 1Kohm è un valore ragionevole o ci sono formule per il suo dimensionamento?

5- Sempre in relazione al mobile: i fori per l'inserzione degli zoccoli di che diametro devono essere? Ho letto in qualche forum 25 per noval e 30 per octal, ma sul kit montato in precedenza il foro nel mobile per lo zoccolo noval è di 22.

6 Per quanto riguarda i trasformatori: sono fissati esternamente sulla parte superiore; conviene fissarli direttamente al mobile o utilizzare delle rondelle in plastica per separarli da questo?


Come vedete, su alcune cose ho ancora le idee poco chiare.

Grazie in anticipo a tutti per l'aiuto.

Igor
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gluca
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Messaggio da gluca »

1) 100 vanno benone (dissipa cmq meno di5W).
2) Evita se possibile il ferro. Magari legno rivestito di rame od alluminio.
3) Io riporto tutte le masse al'ultimo condensatore e poi collego il telaio allo stesso punto. Anche la terra dell'impianto va collegato allo stesso punto del telaio.
4) Ci passa poca corrente nei cavi di segnale. Useri qualcosa di più robusto ed adatto a temperature alte solo per i filamenti
5) Non le hai sottomano?
6) Più bello e pulito se usi un o-ring per separarli dal telaio (non che ci siano problemi particolari)

PS Io non ho mai avuto le idee chiare :)

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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

io baderei alla sostanza:
tubi nos?
trasformatore d'uscita?(assolutamente consigliato il tuu)
non esagerare con le finezze su un se di el 34. soprattutto se usi tubi correnti...
io per i telai uso il ferro.
p.s. benvenuto
:) :)

Mario Straneo
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iberton
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Messaggio da iberton »

Grazie per i consigli.
Non uso tubi nos per questo amplificatore; sto procedendo a passi brevi, per non fare il cosiddetto passo più lungo della gamba. Di conseguenza tutto è ancora finalizzato ad impratichirmi con le soluzioni sia teoriche sia pratiche, ma senza calcare troppo la mano (ad esempio l'alimentatore utilizza un ponte diodi anzichè una valvola rettificatrice).
Tuttavia vorrei già arrivare ad un buon compromesso spesa/qualità in prospettiva di futuri progetti più impegnativi soprattuto su soluzioni che saranno riutilizzate come ad esempio il materiale del mobile (ho già in mente un nuovo finale che realizzerò successivamente).

Tornando al finalino attuale uso TU qualitativamente discreti con primario da 5K (la Vak si aggira sui 360V) e ottengo poco meno di 5W con una distorsione abbastanza contenuta.

Per quanto concerne ferro o alluminio, quali sono secondo voi le differenze sostanziali nell'uso dell'uno o dell'altro?

Invece, per la resistenza di grid stopper 1 KOhm va bene? Esiste qualche formula per dimensionarla?

Saluti

Igor
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Messaggio da mariovalvola »

Per me puoi usare anche una cassetta del vino rovesciata... :D :D

c'era una discussione di MBaudino in passato. (mi pare)


Mario Straneo
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

Mario
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Messaggio da mariovalvola »

Carissimo Luca, :D

Un mio vecchissimo amplificatore (un push-pull parallelo di ecl82 in bias fisso), era stato montato su una scatola di una sacher torten
funzionava dignitosamente.

Immagine

voglio dire, in sintesi, che esagerando con le attenzioni ,si rischia di costruire il classico cesso con i rubinetti in oro.

Se uno vuole impratichirsi, giustamente, fa bene a concentrarsi sulla sostanza. Il resto verrà dopo.

Comunque, mi ripeto, io continuo a usare il ferro.

Una possibilità che ti verrà suggerita, è la coriandolizzazione dell'amplificatore. Non mi permetto di giudicarla non avendola mai sperimentata a casa. Ha parecchi estimatori. Sicuramente ti eviti il problema della scelta di lastre e di telai...

Mario Straneo
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gluca
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Messaggio da gluca »

Invece, per la resistenza di grid stopper 1 KOhm va bene? Esiste qualche formula per dimensionarla?
I grid stopper smorzano le oscilazioni ad alta frequenza dei tubi, soprattutto quelle con alto coefficiente di amplificazione. Formano un filtro passa-basso con le capacità parassite della valvola stessa (sono indicate nei datashee): valgono le formule classiche dei filtri.

1k va più che benone. Ma forse non è neanche necessario.


Ciao

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MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Per quanto concerne ferro o alluminio, quali sono secondo voi le differenze sostanziali nell'uso dell'uno o dell'altro?

Originariamente inviato da iberton - 10/10/2007 :  16:45:28
Il ferro è duro e l' alluminio è tenero. Si fa per dire, naturalmente. L' alluminio in qualche modo lo pieghi, lo fori facilmente ecc. Insomma, l' alluminio è relativamente facile da lavorare con attrezzatura da volenteroso fai da te. Il ferro è decisamente piu' impegnativo.
Porei suggerirti il legno, foderato internamente con rame da grondaie? Il legno, con attrezzatura banale, si lavora facilmente; i venditori te lo tagliano senza tante storie, lo incolli, gli dai la finitura che vuoi, è bello ecc. Il rame (da 0,6mm o 0,8mm) lo tagli facilmente, lo pieghi e lo lavori ancora piu' facilmente, lo saldi e fai delle ottime masse.
Unisci l' utile al dilettevole: il bello del legno all' esterno e la conducibilità/ lavorabilità del rame all' interno (il rame così sottile puoi usarlo solo per schermi, non certo per pannelli portanti).

Se invece i tuoi dubbi derivano dal continuo incensamento dei telai amagnetici così lodati nelle recensioni delle riviste, chiediti:

perchè non esiste un solo articolo che dimostri l ' esistenza di interazioni effettivamente osservabili fra telaio e segnale audio?

perchè lo stesso segnale che non può passare vicino ad un telaio di ferro , poi prosegue a volte dentro delle valvole con placche di materiale magnetico , a volte dentro dei trasformatori pieni di ferro, a volte passa dentro a cavi con schermi in mumetal, poi va in un altoparlante fatto quasi tutto di ferro?

perchè si puo fare ampio uso di materiali ferromagnetici (molto piu' ferromagnetici del ferro) per schermare i trasformatori di segnale, ma non si può fare uso di ferro per schermare tutto il circuito ( telaio)?

Fatti le domande, datti le risposte, fai una buona massa, salda caldo, cura l'alimentazione e per il resto fai come ti viene meglio

Mauro
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