Perché mi è venuto in mente un lettore CD autocostruito?
Alcune motivazioni in ordine concentrico:
- Ho la fortuna di avere due impianti distinti, ma solo un buon lettore (Denon DCD615)
- Per ottenere un oggetto di elevate prestazioni sonore senza spendere migliaia di euro: OK, "spenderò" probabilmente migliaia di ore, ma nel tempo libero bisogna pure fare qualcosa, no ? (a parte tenere dietro a moglie e figli, la moto, il giardino, dipingere, etc.)
- Per avere un'estetica particolare che non si trova in commercio ...
- Per dimostrare che l'autocostruttore tutto può !
- Perché credo che il formato CD possa dimostrare anche qualità nascoste ..
- Perché ho tanti CD e non ho voglia di copiarli su un HD (anche se prima o poi succederà)
Il primo potenziale problema è il jitter, che può essere se non evitato quantomeno minimizzato:
1. agendo dall'inizio con la scelta di una meccanica di lettura più precisa e accurata possibile (OK, avrei potuto pensare di autocostruire pure quella, ma bisogna darsi degli obiettivi raggiungibili nel corso di una vita umana ...)
2. evitando che vibrazioni meccaniche autoprodotte o esterne possano disturbare il processo di lettura del disco
3. limitando eventuali influenze ottiche esterne o interne
4. evitando di usare l'interfaccia S/PDIF
Dai punti 1 e 4 è discesa la scelta della meccanica Philips CDPro2LF: non so' se è la migliore disponibile sul mercato, nonostante il passaggio al Lead Free è sicuramente ben fatta ed è facilmente reperibile (seppure a un prezzo a mio avviso un po' elevato). Alternative considerate: TEAC e SONY (ma non ho trovato nulla di facilmente disponibile)
Dal punto 2 segue il progetto di un contenitore a bassa propagazione di vibrazioni, dunque:
- una base molto rigida e pesante, di alcuni cm di spessore, ottenuti accoppiando una lastra di alluminio da 2.5 mm a cui sono fissati i componenti interni, sovrapposta a una tavola di lamellare di faggio da 25mm, a sua volta sovrapposta ad una lastra di pietra (ancora da scegliere);
- meccanica di lettura fissata alla base con gli accessori in dotazione (molle e gommini), confidando nella bontà del progetto degli ingegneri Philips (d'altra parte è una meccanica che nasce per i juke-box ...);
- pareti del contenitore in legno 19 mm;
- copertura superiore in alluminio (anche l'occhio vuole la sua parte) di almeno 2.5 mm, fissato in molti punti anche a tramezzi interni lignei e rivestito internamente con antirombo o simile;
- coperchio del vano CD in appoggio senza meccanismi elastici di apertura e con un bel peso di stabilizzazione sopra.
Ho recentemente letto dell'idea proposta del sotto vuoto, non ho capito bene se ispirata dal rimuovere eventuali errori residui legati alla rifrazione del laser o dall'evitare turbolenze che rendano irregolare la rotazione del CD. E' sicuramente interessante ma di nuovo al di là (almeno per il momento ..) delle mie capacità tecniche, inoltre potrebbe porre qualche problema di raffreddamento della meccanica (da verificare): per questo almeno per adesso non verrà applicata.
Per l'estetica e l'"interfaccia utente", mi piaceva l'idea di una macchina ultraessenziale, con i 4 tasti fondamentali e un semplice display 7 segmenti per il numero della traccia in lettura o poco più; ora, nessuno dei kit reperibili aveva queste possibilità, per cui ho deciso di fare una semplice scheda a microcontrollore per gestire comandi, display e la meccanica CD-PRO.
Siccome non mi piace particolarmente scrivere FW, ho coinvolto nel progetto un mio collega che parla assembler come terza lingua (convincendolo a comprare a sua volta una meccanica Philips e dividendo in tal modo le spese di spedizione e quelle di realizzazione dell'impianto per i PCB).
L'oggetto finito dovrebbe assomigliare al disegno sottostante ...
Questi sono i 3 PCB finora progettati (sk. controllo, sk, display e sk. alimentazione):
Il secondo potenziale problema è la conversione D/A, ma per ora ho scritto troppo e la lascio alla prossima puntata ...
Stato di avanzamento
Per "diluire" spesa e tempo di realizzazione ho pensato a due step successivi:
1. costruzione del telaio e dell'elettronica di controllo della meccanica CDPRO, utilizzando l'uscita audio integrata (utilizza un sulla carta decoroso DAC AKM AK4384)
2. costruzione del circuito dedicato DAC con ingresso I2S (dalla meccanica di lettura) e USB (da PC, non si sa mai ...)
Da qualche giorno mi sono arrivati i PCB di controllo e alimentatore, sono in fase di montaggio componenti per permettere il debug del FW di controllo, parallelamente sto lavorando i pezzi del contenitore e finendo di pensare alla soluzione per il DAC.
Ciao
Francesco