PRIMO un sempreverde?

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Bene bene , stuzzicato dai post di Unixman in Facebook, riguardo lo Zen Penultimate, ed uno scambio di messaggi su questo argomento, voglio postare alcuni risultati ottenuti con LTSpice su di una iterazione del Primo originale
I modelli provati sono quello fornito da Hobbit e anche quello di Ayumi Nakabayashi, questi ultimi sono di solito i piú accurati, ma non questa volta, visto che il modello fornito da Hobbit va molto meglio, specie la sezione di potenza.

"Primo" in castigliano sarebbe "Primero" come dire: "mi primer amplificador" (il mio primo amplificatore) Ma, allo stesso tempo, la parola "primo" in Castigliano significa "cugino". E questo circuito e proprio un cugino povero dei vari Zen, e dei Primo Europei. Per forza di cose qui ci si deve arrangiare con componenti standard di qualitá normale, e si devono fare alcune sostituzioni/adattamenti: segue
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Il modello fornito da Hobbit:

************************
.subckt 6EM7a 1 2 3 ; placca griglia catodo
+ params: mu=64 ex=1.4 kg1=420 kp=600 kvb=300 rgi=200 ; 6EM7a(mu=64 kg1=420);6EA7a(mu=66 kg1=250)
+ ccg=2.2p cgp=4.8p ccp=.6p
e1 7 0 value=
+{v(1,3)/kp*log(1+exp(kp*(1/mu+v(2,3)/sqrt(kvb+v(1,3)*v(1,3)))))}
re1 7 0 1g
g1 1 3 value= {(pwr(v(7),ex)+pwrs(v(7),ex))/kg1}
rcp 1 3 1g
c1 2 3 {ccg}
c2 1 2 {cgp}
c3 1 3 {ccp}
r1 2 5 {rgi}
d3 5 3 dx
.model dx d(is=1n rs=1 cjo=10pf tt=1n)
.ends
********
.subckt 6EM7bb 1 2 3 ; placca griglia catodo
+ params: mu=5.4 ex=1.3 kg1=170 kp=300 kvb=200 rgi=100 ;5.4 1.3 170 300 200 2000
+ ccg=7p cgp=10p ccp=1.8p
e1 7 0 value=
+{v(1,3)/kp*log(1+exp(kp*(1/mu+v(2,3)/sqrt(kvb+v(1,3)*v(1,3)))))}
re1 7 0 1g
g1 1 3 value= {(pwr(v(7),ex)+pwrs(v(7),ex))/kg1}
rcp 1 3 1g
c1 2 3 {ccg}
c2 1 2 {cgp}
c3 1 3 {ccp}
r1 2 5 {rgi}
d3 5 3 dx
.model dx d(is=1n rs=1 cjo=10pf tt=1n)
.ends
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Il modello di Ayumi:

*
* Generic triode model: 6EM71
* Copyright 2003--2008 by Ayumi Nakabayashi, All rights reserved.
* Version 3.10, Generated on Sat Mar 8 22:39:56 2008
* Plate
* | Grid
* | | Cathode
* | | |
.SUBCKT 6EM71 A G K
BGG GG 0 V=V(G,K)+0.75136004
BM1 M1 0 V=(0.00038946438*(URAMP(V(A,K))+1e-10))**-0.038461538
BM2 M2 0 V=(0.975*(URAMP(V(GG)+URAMP(V(A,K))/64.190723)+1e-10))**1.5384615
BP P 0 V=0.00085260112*(URAMP(V(GG)+URAMP(V(A,K))/65.836639)+1e-10)**1.5
BIK IK 0 V=U(V(GG))*V(P)+(1-U(V(GG)))*0.00074054441*V(M1)*V(M2)
BIG IG 0 V=0.00042630056*URAMP(V(G,K))**1.5*(URAMP(V(G,K))/(URAMP(V(A,K))+URAMP(V(G,K)))*1.2+0.4)
BIAK A K I=URAMP(V(IK,IG)-URAMP(V(IK,IG)-(0.00044579952*URAMP(V(A,K))**1.5)))+1e-10*V(A,K)
BIGK G K I=V(IG)
* CAPS
CGA G A 4.8p
CGK G K 2.2p
CAK A K 0.6p
.ENDS

*
* Generic triode model: 6EM72
* Copyright 2003--2008 by Ayumi Nakabayashi, All rights reserved.
* Version 3.10, Generated on Sat Mar 8 22:39:58 2008
* Plate
* | Grid
* | | Cathode
* | | |
.SUBCKT 6EM72 A G K
BGG GG 0 V=V(G,K)+1
BM1 M1 0 V=(0.14621502*(URAMP(V(A,K))+1e-10))**-1.6688267
BM2 M2 0 V=(0.47336133*(URAMP(V(GG)+URAMP(V(A,K))/3.6018096)+1e-10))**3.1688267
BP P 0 V=0.0036325945*(URAMP(V(GG)+URAMP(V(A,K))/7.6090068)+1e-10)**1.5
BIK IK 0 V=U(V(GG))*V(P)+(1-U(V(GG)))*0.0043402717*V(M1)*V(M2)
BIG IG 0 V=0.0018162972*URAMP(V(G,K))**1.5*(URAMP(V(G,K))/(URAMP(V(A,K))+URAMP(V(G,K)))*1.2+0.4)
BIAK A K I=URAMP(V(IK,IG)-URAMP(V(IK,IG)-(0.0025554449*URAMP(V(A,K))**1.5)))+1e-10*V(A,K)
BIGK G K I=V(IG)
* CAPS
CGA G A 10p
CGK G K 7p
CAK A K 1.8p
.ENDS
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Re: PRIMO un sempreverde?

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Il circuito
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da hobbit »

Io l'avevo trovato in rete. Non mi sembra di ricordare che fosse eccezionalmente fedele alle curve che si trovano nei datasheet. Hai provato a sovrapporre il modello con le curve cartacee?
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Il file LTSpice:
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Circuit: * C:\Users\jorge\Documents\LTSpice_works\Primo 6EM7 v3.asc

Direct Newton iteration for .op point succeeded.
N-Period=1
Fourier components of V(out)
DC component:0.00101172

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 4.931e+00 1.000e+00 178.36° 0.00°
2 2.000e+03 1.284e-02 2.604e-03 135.68° -42.68°
3 3.000e+03 3.017e-02 6.120e-03 164.32° -14.04°
4 4.000e+03 9.938e-03 2.016e-03 65.04° -113.33°
5 5.000e+03 3.639e-03 7.381e-04 -33.32° -211.69°
6 6.000e+03 1.605e-03 3.255e-04 -129.56° -307.92°
7 7.000e+03 7.140e-04 1.448e-04 133.25° -45.12°
8 8.000e+03 3.087e-04 6.260e-05 34.73° -143.63°
9 9.000e+03 1.493e-04 3.029e-05 -57.66° -236.03°
Total Harmonic Distortion: 0.699784%(0.699786%)


N-Period=1
Fourier components of V(pre)
DC component:-0.0185855

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 3.287e+01 1.000e+00 179.81° 0.00°
2 2.000e+03 4.841e-01 1.473e-02 91.32° -88.48°
3 3.000e+03 4.459e-02 1.356e-03 -179.45° -359.25°
4 4.000e+03 6.027e-03 1.833e-04 79.90° -99.91°
5 5.000e+03 1.461e-03 4.444e-05 -13.89° -193.69°
6 6.000e+03 3.268e-04 9.940e-06 -143.00° -322.81°
7 7.000e+03 9.607e-05 2.922e-06 109.82° -69.98°
8 8.000e+03 2.923e-05 8.891e-07 -47.82° -227.63°
9 9.000e+03 4.635e-05 1.410e-06 -151.00° -330.81°
Total Harmonic Distortion: 1.479037%(1.479037%)



out: AVG(v(out)*i(r2))=1.51975 FROM 0 TO 0.04


Date: Tue Apr 07 17:19:44 2015
Total elapsed time: 11.527 seconds.

tnom = 27
temp = 27
method = modified trap
totiter = 414526
traniter = 414515
tranpoints = 204813
accept = 204812
rejected = 1
matrix size = 22
fillins = 16
solver = Normal
Matrix Compiler1: 2,43 KB object code size 3.6/3.1/[2.2]
Matrix Compiler2: 2,08 KB object code size 2.7/2.7/[2.6]
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Re: PRIMO un sempreverde?

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FFT
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Ok, lo schema e i punti di lavoro (almeno nelle intenzioni) pretendono minimizzare la TDH ad una potenza di uscta di 1.5W sul carico resistivo da 8 ohm.
Le differenze piú notevoli con il Primo originale sono il carico anódico da 4500 Ohm, lo schema di FB locale, il valore di R6, R4, ed R1, e la dissipazione di placca delle finali, solo 6.6W. Moltissime iterazioni usando il comando ".step" per arrivarci alla minima TDH per 1.5W di uscita.
Adesso bsognerá vedere se la valvola 13EM7 ed il TU reale sono d'acordo con le predizioni..
Una cosa curiosa (ma sicuro Unixman dirá che è archisaputo) la distorsione delle sole driver , è di molto superiore a la THD del circuito completo. Merito del "local feedback" da solo, o..?
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

hobbit ha scritto:Io l'avevo trovato in rete. Non mi sembra di ricordare che fosse eccezionalmente fedele alle curve che si trovano nei datasheet. Hai provato a sovrapporre il modello con le curve cartacee?
No, non so come si faccia a convertire il modello in curve anodiche come nei datasheet. le mie conoscenze di Spice sono ancora molto básiche
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da UnixMan »

JJT ha scritto: Adesso bsognerá vedere se la valvola 13EM7 ed il TU reale sono d'acordo con le predizioni..
Una cosa curiosa (ma sicuro Unixman dirá che è archisaputo) la distorsione delle sole driver , è di molto superiore a la THD del circuito completo. Merito del "local feedback" da solo, o..?
no, il NFB come lo hai messo agisce solo sulla finale, non c'entra nulla.

L'effetto in questione si chiama "cancellazione armonica": parte della distorsione (di ordine pari) prodotta dalla driver è in opposizione di fase con quella prodotta dalla finale, per cui "si cancella", riducendo la THD. Per contro le distorsioni di ordine dispari ed i prodotti di IMD non si cancellano, ed aumentano i prodotti di distorsione di ordine maggiore.

BTW: bene R1, male R6 (la sua suddivisione in due R da 75K in serie ha i suoi ottimi perché, stante la notevole tensione ai capi di quella R); male il NFB e, soprattutto, male gli R//C al posto dei diodi... perché vuoi uccidere a tutti i costi le potenzialità di quell'ampli? :(
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da hobbit »

JJT ha scritto:
hobbit ha scritto:Io l'avevo trovato in rete. Non mi sembra di ricordare che fosse eccezionalmente fedele alle curve che si trovano nei datasheet. Hai provato a sovrapporre il modello con le curve cartacee?
No, non so come si faccia a convertire il modello in curve anodiche come nei datasheet. le mie conoscenze di Spice sono ancora molto básiche
Ora sono da Tablet e non riesco ad aiutarti ma è semplice, su ltspice fai una simulazione dc e non per transiente mettendo due generatori, uno per griglia e uno per anodo. Di fatto simuli il provavalvole.
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Accetto le critiche di chi ne sa di più, ma devo dire che trattandosi di una simulazione cui scopo era minimizzare la THD...., sempre che metti i led o i zener la distorsione aumenta. Probabilmente un artefatto del simulatore, e non si verifica nel circuito reale.
Se mi trovate il modello spice di led e zener, che siano più validi da quelli standard presenti su LTSpice, volentieri cancello gli RC.
(per simulare il power zener del Ultimate, ho dovuto usare una serie di tre zener da 12V, presenti sulla libreria di LTS, non ho trovato il modello del 1N2991B)
Idem per la R di carico in due rate (anche se non capisco quale problema possa esserci con solo 250V@ 1mA)
Invece la NFB resta, Ho avuto modo personalmente di ascoltare i suoi effetti su vari circuiti, e il controllo sui bassi (e la maggiore estensione della risposta) sono qualcosa che non mi sento di farne a meno. In ogni caso, una modifica "non NFB", è semplicissima.

PD: ne ho ancora I Vishay rossi , verdi e gialli che avevo comperato da Mouser, molto tempo fa ( non credo siano scaduti :grin: )
Ultima modifica di JJT il 08 apr 2015, 09:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

hobbit ha scritto: Ora sono da Tablet e non riesco ad aiutarti ma è semplice, su ltspice fai una simulazione dc e non per transiente mettendo due generatori, uno per griglia e uno per anodo. Di fatto simuli il provavalvole.
Un file di esempio sarebbe graditissimo
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da UnixMan »

JJT ha scritto:Accetto le critiche di chi ne sa di più, ma devo dire che trattandosi di una simulazione cui scopo era minimizzare la THD...
oltre ad essere il dato meno affidabile che puoi ottenere da una simulazione del genere, la THD è l'ultimo dei problemi. Specie in un SET. ;)

È vero che un amplificatore Single-Ended a triodi suona meglio tanto minore è la sua THD, ma questo è vero se e solo se questo usa una circuitazione semplice e priva di NFB o altri "trucchi" atti a ridurre "artificialmente" la THD (ed in particolare se la THD di ciascuno stadio che lo compone è minimizzata singolarmente, anziché cercare di minimizzare la THD complessiva sfruttando le cancellazioni). In effetti, questo è probabilmente l'unico caso in cui esista realmente una qualche correlazione tra THD e qualità del suono percepita: in ampli più complessi e/o retroazionati questo non è più vero, come ampiamente dimostrato da numerosi studi scientifici rigorosi (casomai non bastassero le esperienze in tal senso di intere generazioni di audiofili).

Scusa se te lo dico così brutalmente, ma non mi capacito di come sia possibile che, ancora oggi, si possa considerare la THD come un parametro in qualche modo significativo. NON lo è in alcun modo. Ignoralo!!!

Molto più importante (all'ascolto) è casomai l'andamento dello spettro di distorsione. In generale, più rapido è il "decadimento" delle armoniche al crescere del loro ordine (cioè meno armoniche di ordine elevato ci sono) e meglio è. Anche se numericamente la THD (che non conta un bel niente) è maggiore (a causa della maggior quantità di 2a armonica).

In generale, orientativamente, la presenza prevalente di 2a armonica (in quantità "ragionevoli", tanto per mettere un numero diciamo <= 1% ad 1W) conferisce al suono un carattere "soft", dolce e "ricco". La presenza di quantità relative non trascurabili di 3a armonica conferisce invece un carattere più "sharp": più "vivace" e "dinamico", ma anche più "duro", "aggressivo". Il giusto equilibrio tra le ampiezze relative di 2a e 3a armonica ed il comportamento regolare di tali ampiezze relative rispetto alle variazioni di ampiezza del segnale è uno dei "segreti" del buon suono di molti amplificatori. ;)

Le armoniche di ordine superiore al 3o sono invece sempre deleterie, percepite come difetti: "confusione", perdita di dettaglio, aberrazioni timbriche, perdita di "fuoco", "spigolosità", fatica d'ascolto, ecc. Meno ce ne sono e meglio è. I prodotti di distorsione armonica sono tanto peggiori (e sensibili) quanto più alto è il loro ordine. Quantità (apparentemente) insignificanti di armoniche di ordine elevato sono molto più dannose di quantità apparentemente "intollerabili" di 2a e 3a armonica.

Riducendo la THD a discapito del "decadimento spettrale" (come fanno il NFB e la "cancellazione armonica") la qualità percepita del suono anziché migliorare peggiora sensibilmente. Tanto più quanto più aumenta il rapporto relativo tra le armoniche di ordine elevato e quelle di ordine più basso.

Quindi... occhio. Il NFB può andare bene (ed anzi spesso è indispensabile) con i pentodi (usati come tali) o con lo stato solido, ma con i triodi è quasi sempre meglio evitarla.

Tanto per citare un caso concreto, ad un certo punto, mosso da curiosità, provai ad introdurre del NFB locale (tra la placca della finale ed il catodo della driver) nel mio 6C33C SET. Alle simulazioni (ed anche alle misure reali sul prototipo) i risultati erano semplicemente spettacolari: THD praticamente "azzerata", banda passante estesissima ed ultrapiatta, impedenza di uscita ridotta ai minimi termini... una favola. Peccato che, al contrario, all'ascolto suonasse da incubo: un citofono! :puke: :shake:

Altra cosa importante è l'andamento della distorsione, al variare della frequenza e soprattutto al variare dell'ampiezza del segnale: la distorsione deve sempre crescere monotonicamente con il segnale, mai ridursi al crescere di questo!

Inoltre, ad avere una qualche importanza è soprattutto la distorsione ai bassi e bassissimi livelli di segnale, nei dintorni dello zero, non quella alla max potenza! :!:

(per convincersene basta pensare a come è fatto un segnale audio: a qualsiasi livello tu stia ascoltando, il segnale passa sempre per lo zero, ad ogni semionda, mentre i livelli più alti li raggiunge solo sporadicamente, nei picchi più alti. Ovvio quindi che all'ascolto la distorsione ai livelli più bassi si faccia sentire molto di più che non quella sui picchi).

Altro fattore fondamentale, che non puoi vedere con una semplice simulazione (o misura) in regime "stazionario" (con segnali di ingresso periodici), è la risposta ai transienti. In modo particolare il comportamento dell'ampli quando il segnale di ingresso ha escursioni dinamiche che vanno da piccoli segnali al limite della soglia del rumore a segnali al limite del clipping (o anche oltre) e viceversa. Nonché proprio il comportamento nel recovery dal clipping, ecc.

È soprattutto da questo punto di vista (fondamentale nella riproduzione della musica, che è una continua sequenza di "transienti") che la polarizzazione fissa (con negativo di griglia, oppure a diodi, batterie, ecc) fa una differenza enorme.

Il motivo è che le inevitabili non-linearità dei dispositivi (in particolare quelle di ordine pari) causano un fenomeno noto come "rettificazione": aggiungono cioè al segnale (nella fattispecie alle correnti catodiche) una "componente continua" (un discostamento rispetto allo zero del valor medio), di ampiezza variabile in funzione dell'ampiezza del segnale stesso.

Con la polarizzazione "automatica" R//C questo causa una (lenta) modulazione del BIAS (integrata e "memorizzata" dal condensatore di by-pass catodico) che fa sì che il funzionamento (il punto di lavoro effettivo) dei tubi in un ogni dato istante sia funzione della "storia" precedente del segnale. Il che ha effetti evidenti e tutt'altro che positivi all'ascolto...
JJT ha scritto: sempre che metti i led o i zener la distorsione aumenta.
hai verificato che i punti di lavoro dei tubi fossero esattamente gli stessi nei due casi? Se le differenze sono macroscopiche, è uno dei motivi possibili. Un altro è che tu stia usando modelli di dispositivi inadeguati allo scopo (ad es. troppo "potenti").

Per funzionare bene i diodi impiegati devono essere scelti in modo da lavorare ben lontano dal "ginocchio" delle rispettive curve I/V in tutto il range di funzionamento "utile" dell'amplificatore. In tal caso il comportamento dei diodi è approssimabile a quello di un resistore di valore molto piccolo e pertanto gli effetti sulla distorsione complessiva dell'ampli sono del tutto trascurabili.

In caso contrario (se usi diodi non adatti e quindi finisci per lavorare "sul ginocchio", o comunque in una zona delle curve caratterizzata da curvatura pronunciata) la resistenza dinamica non è trascurabile e per giunta è fortemente non lineare, per cui è ovvio che questi introducano distorsioni significative. Per quello anche in pratica non puoi usare diodi qualsiasi ma devi scegliere quelli più "giusti" caso per caso.
JJT ha scritto:Se mi trovate il modello spice di led e zener, che siano più validi da quelli standard presenti su LTSpice, volentieri cancello gli RC.
per le simulazioni al posto del diodo usa banalmente una batteria (generatore di tensione) ideale, con tensione pari alla Vd/Vz del diodo. Tanto nessun modello di triodo sarà mai abbastanza preciso da rendere significativi gli effetti dei diodi sulla distorsione (se usi i diodi giusti). ;)
JJT ha scritto:Idem per la R di carico in due rate
anche qui, nulla che tu possa simulare (facilmente). Nella simulazione metti pure una sola R. È solo nel circuito reale che è opportuno "dividerla" in due.
JJT ha scritto:(anche se non capisco quale problema possa esserci con solo 250V@ 1mA)
un resistore reale non è solo un resistore... è non è mai perfettamente lineare. I suoi parametri variano tanto con la corrente che ci scorre (ed in questo caso quello non è un grosso problema) che con la tensione che cade ai suoi capi (e questo invece lo è, dato che ai capi di quel resistore si sviluppa l'intera tensione di uscita dal driver).
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Ciao ancora,
Paolo, lungo post, pieno d'informazione da digerire.
Mettere dei generatori di tensione al posto dei led non mi era venuto in mente. Ci provo.
Ottimizzare ai bassi livelli di uscita nemmeno. Ci provo.
Il resistore suddiviso si puó fare, non c'é nessun inconveniente.
La grafica del fft che ho postato, non mi era piaciuta piú di tanto, quindi, cose da rivedere.
Gli R//C ai catodi, cancellati.
Ricordiamoci, peró, che questo non è un Ultimate, ma un cugino povero del Primo. Ad esempio, il 1N2991B, oltre ad essere difficile da reperire localmente, costa 10U$S a pezzo, e dovrei pagarlo con una valuta che cotizza 15 a 1 rispetto del Euro. No Nicht Niet.
Cosa pensi di mettere vari zener di minore potenza in // per arrivarci ai 10W specificati?
Saluti
J
mandello
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da mandello »

Ad esempio, il 1N2991B, oltre ad essere difficile da reperire localmente, costa 10U$S a pezzo, e dovrei pagarlo con una valuta che cotizza 15 a 1 rispetto del Euro.

io l'ho preso qui:
http://www.ebay.it/itm/5-PZ-Diodo-Zener ... 3a95215351
non so però quanto possa costare la spedizione internazionale ma, visto il peso degli oggetti, credo sia più che abbordabile (ho spedito un cellulare in Cina con raccomandata per 11,5 euro)
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da UnixMan »

JJT ha scritto:Ad esempio, il 1N2991B, oltre ad essere difficile da reperire localmente, costa 10U$S a pezzo, e dovrei pagarlo con una valuta che cotizza 15 a 1 rispetto del Euro. No Nicht Niet.
urca. Uno sproposito! Su ebay li vedo a circa 1€ al pezzo!? :o

Non puoi prenderli su ebay o trovare qualche altro zener qualsiasi (purché di pari tensione e potenza simile) a prezzi ragionevoli? Per il LED ci sono problemi diversi (in un LED la Vd e le curve I/V non sono certo caratteristiche "primarie", per cui trovare un eventuale sostituto valido non è facile), ma per lo zener dubito che il modello preciso abbia grande importanza. Qualsiasi zener con Vz=36V e dissipazione >=5W (e <15W) dovrebbe andare bene.
JJT ha scritto:Cosa pensi di mettere vari zener di minore potenza in // per arrivarci ai 10W specificati?
penso si possa anche fare, ma non so se/quanto convenga farlo: uno zener singolo di potenza adeguata non dovrebbe costare più di "n" zener di potenza minore.

Considera che la polarizzazione con i diodi (LED/Zener/ecc) non è che una sorta di ripiego: fondamentalmente non è altro che un "trucco" che dovrebbe permettere di ottenere una polarizzazione fissa (Vgk~=costante, indipendentemente da Ik) in modo molto più semplice ed economico rispetto alla soluzione "canonica" (e per molti versi migliore), che prevede catodo a massa e polarizzazione con negativo di griglia (ottenuto con apposito alimentatore dedicato che polarizza la griglia attraverso la Rg).

Va quindi da sé che se un paio di Zener adatti ti costano quasi quanto costerebbe aggiungere un semplice alimentatore per il negativo di griglia (ne basta uno solo per entrambi i canali), tanto vale fare le cose per bene... ;)

...tanto più che la polarizzazione con il negativo di griglia consente di regolare a piacere il punto di lavoro delle finali, anziché lasciarlo più o meno al caso (ed alla eventuale selezione dei tubi) come avviene invece con lo Zener.

Un'altra possibile alternativa potrebbe essere quella di mettere al posto dello Zener un regolatore di tensione, ad es. un banale LM317, oppure un circuitino a discreti, ad es. il classico zener+transistor.

Ancora, altre possibili alternative possono essere date dalla polarizzazione a batteria. La si può realizzare in due modi:

1) utilizzando la batteria per fornire il negativo di griglia (ad es. mettendo 3 piccole pile da 12V, con il positivo a massa, in serie alla Rg);

2) come fa FF nella sua versione a batterie dell'Ultimate ("Ultimate Xtreme"), mettendo una batteria ricaricabile "in tampone" sotto (in serie) al catodo (vedi anche qui).

Entrambe le soluzioni hanno vantaggi e svantaggi.

IMVHO, il classico negativo di griglia o il regolatore di tensione (regolabile) sotto al catodo sono probabilmente le soluzioni preferibili... seguite a ruota dal semplice Zener (a patto che costi poco!).
Ciao, Paolo.

«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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Re: PRIMO un sempreverde?

Messaggio da JJT »

Ho capito, mi piace l'idea del regolatore 317, oppure la versione a discreti. I led non sono un problema, ho i very Vishay TLLY.
I zener normali 36V 5W costano pocchi cent, metendone due // e fatta. Devo ancora vedere se le mie 13EM7 sono accoppiate bene o meno.
Usando un metodo su di un canale, ed uno diverso sul altro, col pot di bilanciamento puoi decidere quale "suona meglio"...
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