calcolo risposta in frequenza di un'amplificatore
-
- new member
- Messaggi: 26
- Iscritto il: 19 set 2006, 00:21
- Località: Italy
come si fa a calcolare la risposta in frequenza di un'amplificatore?si connette all'entrata il generatore sinusoidale e all'uscita se ne rileva il guadagno in volts frequenza per frequenza con una resistenza da 8 ohm collegata ai morsetti?se volessi convertire i livelli in db?Per esempio ho visto che i grafici delle riviste vengono rilevati con un'uscita di 2,83 volts su 8 ohm
- gluca
- sostenitore
- Messaggi: 10583
- Iscritto il: 10 ott 2005, 18:31
- Località: Italì
- Been thanked: 6 times
misurare per usare il termine appropriato.
Più o meno. devi collegare il generatore all'ingresso e caricare l'uscita con una R di valore opportuno (tipicamente 8 ohm come dici). a volte la misura si esegue anche con combinazioni di R e C. Devi misurare ad ogni frequenza di interesse l'ampiezza del segnale il volt RMS Vin in ingresso ed in uscita Vout. 2.83Vrms su 8 ohm è 1 watt di potenza. se tracci l'andamento del rapporto Vout/Vin in funzione della frequenza hai una prima rappresentazione della risposta in frequenza.
Per rendere più significativa la rappresentazione puoi usare i dB e rapporartare tutto ad 1kHz.
Vout in decibel è calcolato con la formula 20*log(Vout/Vin).
Per riferire tutto ad 1kHz basta calcolare 20*log(Vout/Vin/Vout1kHz*Vin1kHz)
Dove Vout e Vin sono le misure alle varie freq e Vin1kHz e Vout1kHz le misure ad 1kHz.
Se gai qualche prova ti accorgerai che bastano una decina di punti, diciamo 10Hz, 20Hz, 100Hz, 1kHz, 10Hz, 20kHz, 50kHz.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Più o meno. devi collegare il generatore all'ingresso e caricare l'uscita con una R di valore opportuno (tipicamente 8 ohm come dici). a volte la misura si esegue anche con combinazioni di R e C. Devi misurare ad ogni frequenza di interesse l'ampiezza del segnale il volt RMS Vin in ingresso ed in uscita Vout. 2.83Vrms su 8 ohm è 1 watt di potenza. se tracci l'andamento del rapporto Vout/Vin in funzione della frequenza hai una prima rappresentazione della risposta in frequenza.
Per rendere più significativa la rappresentazione puoi usare i dB e rapporartare tutto ad 1kHz.
Vout in decibel è calcolato con la formula 20*log(Vout/Vin).
Per riferire tutto ad 1kHz basta calcolare 20*log(Vout/Vin/Vout1kHz*Vin1kHz)
Dove Vout e Vin sono le misure alle varie freq e Vin1kHz e Vout1kHz le misure ad 1kHz.
Se gai qualche prova ti accorgerai che bastano una decina di punti, diciamo 10Hz, 20Hz, 100Hz, 1kHz, 10Hz, 20kHz, 50kHz.
Ciao
Gianluca
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
- Giaime
- sostenitore
- Messaggi: 3513
- Iscritto il: 17 nov 2005, 01:51
- Località: Italy
- Contatta:
A patto di modellizzare elettricamente con precisione il diffusore (sennò misurata V non hai Z per potercela dividere ; ) ). E pur fatto questo, credo che ci si debba limitare a misure a regime stazionario, poichè comunque è irriproducibile dal modello elettrico la complessa interazione tra la parte elettrica e quella meccanica nei coni.Forse è più interessante effettuare la misura su carico reale (casse vere e proprie) escono fuori delle belle sorprese.con una resistenza da 8 ohm collegata ai morsetti?
Calogero
Originally posted by Badra69 - 16/07/2007 : 13:12:19
Ciao!
Giaime Ugliano
Giaime Ugliano
-
- advanced member
- Messaggi: 5037
- Iscritto il: 03 nov 2005, 05:47
- Località: Italy
- Been thanked: 1 time
- Contatta:
Questa è un operazione un pochetto pericolosa per i diffusori... conviene farla a basso livello.Forse è più interessante effettuare la misura su carico reale (casse vere e proprie) escono fuori delle belle sorprese.con una resistenza da 8 ohm collegata ai morsetti?
Calogero
Originally posted by Badra69 - 16/07/2007 : 13:12:19
Meglio farsi un carico reattivo e usare quello.
Tiziano
Tiziano
http://mrttg.net/blog
http://mrttg.net/blog
-
- starting member
- Messaggi: 140
- Iscritto il: 15 ott 2005, 00:15
- Località: Italy
Il mio intervento voleva dare il "LA" a una considerazione su come spesso le misure classiche non sono indicative del comportamento di un ampli, e aprire una discussione che tenti di comprendere degli aspetti spesso trascurati nella progettazione e misura dei nostri beneamati "EROI", altrimenti avremmo solo delle misure che si estendono flat da 20 a 20.000 Hz senza poi spiegarci perchè ogni apparecchio suona diversamente da ogni altro.A patto di modellizzare elettricamente con precisione il diffusore (sennò misurata V non hai Z per potercela dividere ). E pur fatto questo, credo che ci si debba limitare a misure a regime stazionario, poichè comunque è irriproducibile dal modello elettrico la complessa interazione tra la parte elettrica e quella meccanica nei coni.
Ciao!
Giaime Ugliano
Sicuramente le tue osservazioni sono perfettamente pertinenti, ma proprio per questo credo che si debba creare un set di misure che possano dire qualcosa di più sulle caratteristiche di un apparecchio.
A fare una accurata (basterebbe abbozzata) modellizzazione potresti pensarci tu e chi del forum ha le adeguate capacità.
Altro che risposta FLAT da 20 a 20.000 su carico resistivo.
Scusatemi se ho detto qualche fesseria.
Calogero
P.s. se poi si scopri che un ampli schianta i 16.000 Hz a - 15 Db........non avrai certo problemi di acuti "striduli"
-
- starting member
- Messaggi: 140
- Iscritto il: 15 ott 2005, 00:15
- Località: Italy
Sicuramente va effettuata a basso livello, e non credo che un carico reattivo possa simulare fino in fondo un vero diffusore, poi sei un pò sadico munisciti di casse a tre vie a 4 Ohm di cui non ti importa più di tanto a cui fare un pò di sevizie, vedrai quanti "gioiellini" cadranno miseramente....Questa è un operazione un pochetto pericolosa per i diffusori... conviene farla a basso livello.
Meglio farsi un carico reattivo e usare quello.
Tiziano
Calogero
- Giaime
- sostenitore
- Messaggi: 3513
- Iscritto il: 17 nov 2005, 01:51
- Località: Italy
- Contatta:
Sai ci stavo proprio riflettendo, dopo aver letto la modellizzazione dell'altoparlante che fa il libro di Controlli. Non essendo un esperto di altoparlanti, nè tantomeno della modellizzazione degli stessi ho questo dubbio, appunto, che la semplice modellizzazione elettrica non basti a rappresentare (pensiamo per ora ad un singolo cono, in aria libera) le nonlinearità del sistema meccanico, che si ripercuotono (è bene ricordarlo) in consistenti segnali elettrici ai capi della bobina.Sicuramente le tue osservazioni sono perfettamente pertinenti, ma proprio per questo credo che si debba creare un set di misure che possano dire qualcosa di più sulle caratteristiche di un apparecchio.
A fare una accurata (basterebbe abbozzata) modellizzazione potresti pensarci tu e chi del forum ha le adeguate capacità.
Altro che risposta FLAT da 20 a 20.000 su carico resistivo.
Originally posted by Badra69 - 16/07/2007 : 16:58:35
Modellizzando a RCL non è che cadiamo nel tranello del Thiele Small, ovvero di una modellizzazione valida solo per piccoli segnali?
E cosa ci guadagneremmo? Già sappiamo che l'8R non è un carico realistico, e già sappiamo che ci possiamo aspettare richieste impulsive di corrente, ove l'amplificatore le riesca ad erogare, pari a 2-3 volte quella "resistiva" su un carico pari al modulo dell'impedenza a quella frequenza (v. Self ad esempio, per quanto riguarda il suo "current timing factor").
Insomma si attendono pareri illuminati, se aspetti che mi illumino da solo fai prima a comprarti la torcia
Ciao!
Giaime Ugliano
Giaime Ugliano
- gluca
- sostenitore
- Messaggi: 10583
- Iscritto il: 10 ott 2005, 18:31
- Località: Italì
- Been thanked: 6 times
Mah! Io la prova la faccio anche con l'altoparlante (dopo aver provato con semplici R), e sempre a bassa potenza anche perchè è fastidiosissima per le orecchie.
Così come la risposta agli impulsi o quadre.
Ciao
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
Così come la risposta agli impulsi o quadre.
Ciao
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
-
- new member
- Messaggi: 26
- Iscritto il: 19 set 2006, 00:21
- Località: Italy
Vedo però che il mio keithley 175 da banco misura anche i db(m)cioè lui segna zero db quando il voltaggio calcolato sta dissipando 1mw su una resistenza di 600ohm però in effetti loro nel manuale dicono che si possono fare misure di banda passante su amplificatori con qualsiasi impedenza selezionando rel dopo db e l'autorange(seguendo una tabella di offset rispetto ai 600 ohm di riferimento,speriamo di aver capito bene....)
- paoletto
- sostenitore
- Messaggi: 420
- Iscritto il: 19 gen 2006, 18:48
- Località: Italy
Ciao mareblu puoi stimare la risposta in alto del tuo ampli con un metodo abbastanza accurato anche solo osservando la risposta dell'ampli all'onda quadra purchè però l'ampiezza del segnale sia abbastanza piccola
Questo metodo sfrutta il fatto che a "piccolo" segnale l'amplificatore si comporta come un sistema a singola costante di tempo.
Applica al tuo ampli un'onda quadra a frequenza piuttosto elevata diciamo 10-15 khz.
Agisci sui controlli di espanzione sia sull'asse dei tempi che delle ampiezze in modo tale da far capitare la tua oda quadra tra 0% e 100% del quadrante dell'oscilloscopio.
A questo punto non ti resta da fare che contare quanto tempo il segnale impiega a passare dal 10% al 100% del suo valore massimo.
Questo tempo approssima sufficientemente bene la costante di tempo in alto del tuo ampli.
Si puo dimostrare che la frequenza di taglio in alto è pari a (0.35/Costante di tempo) ; )
In teoria è possibile costruirsi il modello reale dell'altoparlante,ammesso che ci riusciamo vista l'enorme complessità dei fenomeni ellettromeccanici coinvolti come diceva giustamente Giaime e delle equazioni differenziali non lineari per risolverli.
Pensate un po quanti tipi di altoparlanti esistono,come si fa a creare un modello universale?
Non ci fossilizziamo troppo su modelli matematici fisici ecc..pensiamo a costruire buoni amplificatori con impedenze di uscita "basse" in modo tale che è l'amplificatore a imporre la tensione agli altoparlanti e non viceversa e soprattutto ascoltiamo e ascoltiamo e ascoltiamo!
Attenzione ai toni puri,sono 1 flagello per gli altoparlanti.
Ciao
Paoletto
Questo metodo sfrutta il fatto che a "piccolo" segnale l'amplificatore si comporta come un sistema a singola costante di tempo.
Applica al tuo ampli un'onda quadra a frequenza piuttosto elevata diciamo 10-15 khz.
Agisci sui controlli di espanzione sia sull'asse dei tempi che delle ampiezze in modo tale da far capitare la tua oda quadra tra 0% e 100% del quadrante dell'oscilloscopio.
A questo punto non ti resta da fare che contare quanto tempo il segnale impiega a passare dal 10% al 100% del suo valore massimo.
Questo tempo approssima sufficientemente bene la costante di tempo in alto del tuo ampli.
Si puo dimostrare che la frequenza di taglio in alto è pari a (0.35/Costante di tempo) ; )
Non direi,la risposta di un ampli su carico resistivo è la prima vera prova ( e anche la più semplice) per vedere di che pasta è fatta 1 amplificatore specie se la prova la fai a piena potenza!!Altro che risposta FLAT da 20 a 20.000 su carico resistivo.
In teoria è possibile costruirsi il modello reale dell'altoparlante,ammesso che ci riusciamo vista l'enorme complessità dei fenomeni ellettromeccanici coinvolti come diceva giustamente Giaime e delle equazioni differenziali non lineari per risolverli.
Pensate un po quanti tipi di altoparlanti esistono,come si fa a creare un modello universale?
Non ci fossilizziamo troppo su modelli matematici fisici ecc..pensiamo a costruire buoni amplificatori con impedenze di uscita "basse" in modo tale che è l'amplificatore a imporre la tensione agli altoparlanti e non viceversa e soprattutto ascoltiamo e ascoltiamo e ascoltiamo!
Attenzione ai toni puri,sono 1 flagello per gli altoparlanti.
Ciao
Paoletto
-
- sostenitore
- Messaggi: 3266
- Iscritto il: 27 ott 2005, 16:29
- Località: Italy
Giusto per completezza, puoi stimare in modo simile la risposta ai bassi.Ciao mareblu puoi stimare la risposta in alto del tuo ampli con un metodo abbastanza accurato anche solo osservando la risposta dell'ampli all'onda quadra purchè però l'ampiezza del segnale sia abbastanza piccola
Originariamente inviato da paoletto - 25/07/2007 : 01:15:06
Le formule sotto sono quelle da applicarsi se usi una quadra a 100 Hz
Condivido quello che dice Paoletto; prima verificare su carico resistivo. Non serve la telemetria laser o via satellite per capire che con la mia auto non avrebbe senso iscriversi ad un rally amatoriale (altro che F1 )
Mauro
- paoletto
- sostenitore
- Messaggi: 420
- Iscritto il: 19 gen 2006, 18:48
- Località: Italy
-
- Argomenti simili
- Risposte
- Visite
- Ultimo messaggio
-
- 7 Risposte
- 610 Visite
-
Ultimo messaggio da MTBE
-
- 9 Risposte
- 844 Visite
-
Ultimo messaggio da Raul
-
- 2 Risposte
- 397 Visite
-
Ultimo messaggio da gluca
-
- 5 Risposte
- 264 Visite
-
Ultimo messaggio da Giaime
-
- 0 Risposte
- 65 Visite
-
Ultimo messaggio da Robbyxxx61