Manutenzione puntina giradischi, Help!

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bunip
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Messaggio da bunip »

Visto che ultimamente si sta riscaldando un poco l'interesse per il vinile ne approfitto per chiedere ai più esperti di me come si possa pulire la puntina del giradischi e di quali eventuali attenzioni necessiti, con che frequenza e con quali strumenti. Se troppo, mi accontento di sapere come togliere lo sporco che vi si raccoglie. Talvolta ho la sensazione che vi si raccolga del materiale appiccicoso perchè della peluria di polvere non si stacca facilmente. A volte mi sembra di avere una discreta compromissione della riproduzione, ed il sospetto è che qualcosa di poco visibile aderisca o si spalmi sulla puntina. Ho letto su tnt audio di una penna a fibra di vetro che ho subito comperato, ma che ancora non ho avuto il coraggio di usare per non fare danni; ho sentito parlare di cartavetro o altre cose, ma non so se siano leggende metropolitane...
un saluto,



paolo buniva
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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

premesso che Paolo Caviglia potrà fugare ogni dubbio ( non sto scherzando) ,
io uso la spazzolina con le setole corte. Alcune volte uso lo zero dust. E' un microcuscinetto in una sostanza trasparente e appiccicosa. Appoggiando l'aratro conico, la polvere e lo sporco rimangono sul cuscinetto.

I miei dischi, però , li tengo puliti con la nitty gritty. Non provo mai dischi sporchi.



Mario Straneo
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bunip
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Messaggio da bunip »

ti ringrazio dei cordiali consigli. Secondo te ci sono custodie interne che sono più o meno indicate per mantenere il disco pulito? bisogna conservare ed utilizzare quella originale o meglio metterla al sicuro ed utilizzare buste nuove? e di che materiali?
in pratica quando comperi un disco quali sono le varie fasi che portano all'ascolto definitivo?
grazie,

P.S. Posso bombardarti di domande sulla gestione e l'uso dei dischi?

paolo buniva
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Messaggio da mariovalvola »

Non ho particolari ritualità :D :D

cerco di non sottoporre a ulteriori sabbiature il disco. Per pulire le vecchie custodie uso le bombolette di aria compressa. Ci sono in commercio apposite buste più o meno esoteriche.

il disco lo lavo con un debole tensioattivo (MBaudino sarà più autorevole in questo campo. Paolo Caviglia consigliava un prodotto :D ) aspiro una volta,
lo passo due volte con acqua distillata, riaspiro , lascia asciugare bene...... e poi lo metto in archivio a fare volume. :D :D

Scherzi a parte lo ascolto. Ricordo , però che sono avvantaggiato. La puntina conica e, soprattutto, la monofonia, ti tolgono tanti rumori altrimenti presenti.

Mario Straneo
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bunip
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Messaggio da bunip »

Un negoziante un giorno mi indusse ad usare acqua ossigenata (quella confezionata che si compera in farmacia) pura per pulire i dischi: pensi che sia dannosa o inefficace? ho rovinato i dischi che ho pulito con questa?

paolo buniva
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Messaggio da mariovalvola »

francamente non saprei. A prescindere da quello che si usa (entro certi limiti) penso sia importante avere una macchina che aspiri seriamente lo sporco nei solchi. Anche in questo caso, Mauro e Paolo saranno più autorevoli di me... sicuramente ti sarai decolorato i peli della mano.... questo è certo.


Mario Straneo
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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Alcune volte uso lo zero dust. E' un microcuscinetto in una sostanza trasparente e appiccicosa. Appoggiando l'aratro conico, la polvere e lo sporco rimangono sul cuscinetto.
Originariamente inviato da mariovalvola - 22/06/2007 : 22:03:13
Alla stessa maniera io ho usato anche (ora non l'ho più), una specie di materiale gommoso, tipo l'antico "pongo", di colore grigio-azzurro, datomi da Torlai a suo tempo: era abbastanza efficace. Sai mica di che cosa potesse trattarsi?

Attualmente uso il LAST Stylus cleaner (da applicare con l'apposito "spazzolino" dopo una seduta di ascolto, a beneficio della prossima): invece non ho mai utilizzato (ancora) il complementare LAST Stylus treatment (da applicare viceversa, ma alla stessa maniera, prima dell'ascolto del disco) che mi dicono abbia un'azione protettiva nei confronti della puntina molto efficace.

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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

Alla stessa maniera io ho usato anche (ora non l'ho più), una specie di materiale gommoso, tipo l'antico "pongo", di colore grigio-azzurro, datomi da Torlai a suo tempo: era abbastanza efficace. Sai mica di che cosa potesse trattarsi?
Non saprei.

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bunip
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Messaggio da bunip »

Altra domanda bollente: quanto si rovinano i dischi?
ho sentito di gente, per me matti, che registrava i dischi e se li riascoltava registrati "per non rovinarli", altri giurare che dopo mille ascolti nelle condizioni ottimali nessuno saprebbe dire se un disco è nuovo oppure no, chi ne ha molti dire che di sicuro nel tempo che gli rimane per vivere non sarebbe riuscito a riascoltarli tutti più di n volte... etc.
In pratica è possibile che il disco si alteri con qualcuna delle seguenti manovre ripetute nel tempo?
- spolverata con panno in microfibra
- pulizia energica con spazzola in velluto passata circonferenzialmente
- estrazione ed inserimento nella custodia
- lettura da parte dello stilo (puntina)
- lavaggio con VPI
- lavaggio ad immersione

?

paolo buniva
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Messaggio da drpaolo »

Per pulire le puntine uso i seguenti metodi:
  • a secco, con spazzolino a setole semirigide
  • umido, con piastrina ad ultrasuoni e debole soluzione alcolica
  • umido, con spazzolino e liquido Disc Doctor
Per cantilever e puntine che recupero da vecchi giradischi in cattive condizioni (vecchie Shure, ADC, Ortofon) metto tutto il portastilo dentro la lavatrice ad ultrasuoni per componenti elettronici, con soluzione idroalcolica di sali di ammonio quaternari. Chiaramente sconsiglio questo trattamento con testine Van Den Hul o simili. :D :D

Quando lavo il disco sostituisco sempre la busta interna con altra di normale qualità, ma nuova (in carta, generalmente).

Il disco, se ben tenuto, non si altera, nemmeno con ripetuti ascolti; tutte le panzane rispetto alla perdita delle alte frequenza anche dopo solo due o tre ascolti sono -appunto- panzane (posso provarlo con i dischi test, ovviamente).

Paolo Caviglia
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Messaggio da mariovalvola »

Si usura tutto. Per fortuna, come sai bene, ci usuriamo pure noi.

-diffido dagli stili "nobili"perchè sicuramente, rispetto a uno stilo conico, anche per l'usura potenziale... questo è ,forse, un pregiudizio.
-diffido dai magri pesi di lettura che andavano di moda (ovviamente con determinati bracci e testine) anni fa.
-un disco intonso, probabilmente perde qualcosa nell'uso continuo. Però non me ne sono mai accorto. E' sconsigliabile la reiterazione di medesimi brani brevi.

la lettura usura anche non poco se si usano stili particolari (tipo Van den Hul I
) con testine allineate male.

Scusami per la risposta generica. Sono a livello da bar o da treno

Non passo velluto che tende a comprimere la polvere nei solchi. Uso aria compressa e la spazzolina di carboni (non sempre)

Dubito che la vpi possa danneggiare un disco. (è sempre l'operatore il rischio principale)

Mario Straneo
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Messaggio da drpaolo »

Concordo con Mario, gli stili conici sono meno rischiosi, in generale ( a mio avviso non è il profilo dello stilo che fà la grande testina).

Devo però dire che il mio "giradischi secondo MOSS" sta facendo funzionare a meraviglia braccio e testina, meglio che con configurazione tradizionale (e i miei dischi sono letti "sospesi in aria").

Paolo Caviglia
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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Devo però dire che il mio "giradischi secondo MOSS" sta facendo funzionare a meraviglia braccio e testina
Originariamente inviato da drpaolo - 22/06/2007 : 23:27:11
Sei riuscito a "replicare" sul tuo MicroSeiki lo schema "senza piatto" del Rotomoss?

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bunip
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Messaggio da bunip »

ok, ho da studiare per due mesi.
grazie per le risposte. Anche se potranno sembrarvi da bar per me tutto, anche l'informazione più banale, è utile.

paolo buniva
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