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Inviato: 09 ott 2006, 21:03
da plovati
Mi sembra di ricordare che anche gli avvolgimenti ''suonano'' e non solo il nucleo: è un ricordo sballato????

Originariamente inviato da MBaudino - 09/10/2006 :  15:48:53
Da non impregnati suonano certamente anche loro, vai a sapere quale sia il contributo del rame e quale quello del ferro...
Stiamo parlando di un'efficienzza comunque talemente bassa che bisogna accostare l'orecchio a 10cm e avere poco rumore di sottofondo per sentirla. Non si puo' fare a meno degli altoparlanti, forse delle cuffie :D

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Piergiorgio

Inviato: 10 ott 2006, 15:56
da MBaudino
MrTTG mi ha 'spintaneamente' invitato a fare qualche simulazione con OPT del TU del forum, estrapolando varie condizioni di utilizzo ( gap, correnti in SE ecc).

Base della simulazione è ovviamente definire correttamente il file DAT dei lamierini. Io avrei fatto i seguenti ragionamenti. Mi dite la vostra???


A partire da due delle curve impedenza su Veff che ho presentato qualche post sopra, parto da quella dei lamierini incrociati a tre a tre, per 30 e 50 Hz. Per comodità le riporto nel primo dei grafici successivi.

Essendo l' induzione B (in Tesla) definita come:

B= 0.0001 * (10^8 * Veff) / ( 4,44*spire*freq*Sezione nucleo) con B in testa,sezione in cmq

considerando la sezione geometrica del nucleo, si ottengono i valori riepilogati nel grafico 2 successivo. I valori di B sono sempre molto bassi, quindi i lamierini lavoreranno sempre in condizioni ottimali. Per 10W su 5000 ohm si ha max 225Vrms, a cui corrisponde un valore di B di circa 0,32 Tesla Si arriva a circa 0.4 T a 15W su 5K ed a meno di 0,6 T a 15W su 10K. Tutti valori molto inferiori agli 0,7 T che sarebbe meglio non superare.

Quindi un Tu con nucleo 'generosamente' dimensionato, come dicono i recensori sulle riviste HiFi.


Per creare il file DAT dei lamierini, occorre ricavare la permeabilità del ferro alle varie induzioni, a partire dai valori misurati dell' induttanza primaria, ovvero:

µ= L / ( spire^2 * sezione* ( 10^-8 / percorso magnetico))

con sezione in cmq, lunghezza percorso magnetico in cm

I risultati sono nel terzo grafico allegato ( µe vs B , dove ho considerato µ=µe essendo la situazione con lamierini incrociati il mio punto di partenza)

Nel file DAT del ferro dovrò quindi incolonnare i valori di µ e B del grafico (per il momento a 50Hz, poi quando riuscirò ad accrocchiare un ampli con elevatore di tensione (TU capovolto) potrò fare le misure ad alta tensione anche a 30 Hz)

Vi sembra corretto il ragionamento?
Mauro

Immagine

Inviato: 11 ott 2006, 14:43
da mrttg
Versione pdf delle revisone 4 provvisoria del documento.

Ciao


Immagine Attachment: Il Trasformatore universale.pdf ( 164665bytes )

Inviato: 16 ott 2006, 19:34
da mrttg
8) Strano ma vero volevo fare le foto per concludere la documentazione.... non hò nemmeno un TUU.

Qualcuno mi farebbe una serie di foto.

Grazie Tiziano

Inviato: 16 ott 2006, 19:36
da audiofanatic
8) Strano ma vero volevo fare le foto per concludere la documentazione.... non hò nemmeno un TUU.

Qualcuno mi farebbe una serie di foto.

Grazie Tiziano


Originariamente inviato da mrttg - 16/10/2006 : 14:34:02

se mi ricordo le faccio io stasera...

Filippo

Inviato: 07 nov 2006, 16:16
da MBaudino
Ho cominciato a fare delle misure sulle caratteristiche del TU Universale.
A dirla tutta, ho cominciato per la prima volta a fare delle misure sui TU ed ho utilizzato il TU universale come campione.

Nel documento in allego riporto quanto fatto fino ad ora, si tratta di misure lato bassa frequenza.
Lo scopo è quello di definire il comportamento del TU, variando sia il nucleo ( lamierini EI variamente configurati e nucleo a C), che le tensioni di prova (0,1-400 Vrms) che le frequenze ( 20-100 Hz).

Nel documento riporto:


1) misure di induzione /permeabilità a varie frequenze e tensioni, per nucleo EI e C. Riporto anche un listato Mox per eventuali simulazioni

2) misure di induttanza per lamierini EI diversamente montati ( incrociati, impilati, 50 e 625 µm di gap)

3) come 2) per nucleo a C

4) come 2) e 3) ma con sbilanciamento in dc dei due rami primari

A mio avviso, risultano in sintesi le seguenti cose:

a) il nucleo è dimensionato in maniera molto generosa, direi esuberante
b) il nucleo a ''C'' è un altro pianeta rispetto all' EI (per i parametri che ho esaminato).

Nell' ultimo capitolo riporto alcuni approfondimenti sulla risposta in frequenza e sulla distorsione del TU ai bassi livelli. Il tutto sia mediante calcolo della risposta in Freq a partire dalle induttanze misurate in funzione del livello e della frequenza, sia con misure di risposta e di distorsione. La parte relativa al nucleo a C è incompleta, ma devo rivedere alcuni aspetti del set di midura prima di proseguire.
In ogni caso è evidente (è non è certo una novità) come al diminuire del livello aumenti parecchio la distorsione del TU e diminuisca la banda bassante; come noto ai bassi livelli incide molto di piu' il TU del triodo.

Sempre relativamente al solo lato bassa frequenza, devo finire -come detto- le misure sul nucleo a C e poi fare misure di distorsione ad alta potenza ( al momento mi manca un generatore adatto).


Nel capitolo 6 riporto, oltre ai calcoli ed alle misure di risposta/distorsione, ho aggiutno anche qualche mio ragionamento sulla dinamica che il TU offre prima di 'sbrodolare' ai bassi livelli di induzione: sono ragionamenti preliminari e da approfondire, per cui consideratele per quello che sono (chiacchere da bar).

Penso di completare la parte 'lato basse' e 'alta potenza' entro un mese, e non prevedo di misurare piu' di tanto il lato acuti (spero che qualcun altro lo faccia).

Queste misure sono state fatte al meglio di come sapessi/potessi farle; sono bene accette tutte le critiche, consigli e suggerimenti. La grafica di testo e disegni è ovviamente da rivedere. Riporto quanto fatto fino ad ora, con il solo scopo di condividere i miei risultati ed il tutto vale quello che vale ( un lavoro da dilettante fatto per capire, provare e appunto dilettarsi) ... nel caso in cui mi legga, ho un po' paura di Penasa :) .

Mauro




Immagine Allegato: bozza0_16.pdf ( 239787bytes )

Inviato: 07 nov 2006, 16:49
da Ivo
Ouha !

Mille grazie per questo bello lavoro :)

Document printed to be read and read again quietly 8)


Ivo

Inviato: 07 nov 2006, 18:15
da plovati
(..)e non prevedo di misurare piu' di tanto il lato acuti (spero che qualcun altro lo faccia).
Eh, no! Sulle alte frequence c'è il buio più fitto. Ci vuole uno sperimentatore del tuo calibro per mettere d'accodo il SW di Ivo con i dati sperimentali.
... nel caso in cui mi legga, ho un po' paura di Penasa :) .
Ma no... a lui non interessano le valvole. :)

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Piergiorgio

Inviato: 07 nov 2006, 18:28
da MBaudino
Ma no... a lui non interessano le valvole. :)

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Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 07/11/2006 :  12:15:44
Ma il TU è una cosa differente dalle valvole.... direi che è solo l' abitudine mentale che li associa.
Il mio grande sogno rimane il progetto di Susan Parker, un PP di Mos con trafo in uscita e in ingresso.
Al momento ho i mos, il dissipatore (mostruoso), i rocchetti per EI150. Mi mancano solo i lamierini a grani orientati EI150....
Devo dire che un progetto basato su un PP a TU/TI per mos, + la possibiltà di usare la 6C33C (che a te fa schifo, ma a me ''mi'' fa impazzire) come pre a 36Vanod è veramente da esauriti.... sarà per questo che mi attira.
Mauro

Inviato: 07 nov 2006, 18:41
da MBaudino
...Ci vuole uno sperimentatore del tuo calibro per mettere d'accodo il SW di Ivo con i dati sperimentali.


Originariamente inviato da plovati - 07/11/2006 :  12:15:44
Non me ero accorto subito di quello che avevi scritto ...
:D che parac....

A parte gli scherzi, che isolante è stato usato fra le sezioni? Forse passare al teflon ( quanto piu' possibile, come spessore) migliorerebbe di almeno un 10K la risonanza. Ovviamente la strada maestra sarebbe aumentare le sezioni.....

Mauro

Inviato: 07 nov 2006, 18:59
da plovati
Mylar. Il teflon è moscio e renderebbe la stratificazione peggiore. E poi se lo impregni, la costante dielettrica bassa del teflon va a quel paese. Ci sarebbe la possibilità di usare il lateroide, più rigido.

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Piergiorgio

Inviato: 07 nov 2006, 20:06
da MBaudino
Mylar. Il teflon è moscio e renderebbe la stratificazione peggiore. E poi se lo impregni, la costante dielettrica bassa del teflon va a quel paese. Ci sarebbe la possibilità di usare il lateroide, più rigido.

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Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 07/11/2006 :  12:59:57
Oggi è una bella giornata: ho scoperto l' esistenza di una cosa che si chiama lateroide. Che è???
Con Google ho trovato pochi link (Faet ecc. ) ma non dicono la costante dielettrica (che è poi il parametro di possibile interesse). Ho visto che questo ''lateroide'' è accoppiato con Mylar e PE, il chè non è una buona cosa.
Secondo http://members.gcronline.com/cbrauda/0007.htm i materiali a bassa cost. dielettrica sono quelli meccanicamente mosci, purtroppo.
Hai qualche idea? Ho visto che anche i materiali per IC a bassa costante, hanno comunque valori superiori a 2.

Mauro

Inviato: 07 nov 2006, 20:21
da plovati
Aria. L'unica che ha costante dielettrica pari a 1 !
Magari uno strato di piallaccio di balsa?

(http://www.rfcafe.com/references/electr ... engths.htm)

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Piergiorgio

Inviato: 07 nov 2006, 20:41
da MBaudino
Aria. L'unica che ha costante dielettrica pari a 1 !
Magari uno strato di piallaccio di balsa?

(http://www.rfcafe.com/references/electr ... engths.htm)

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Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 07/11/2006 :  14:21:36
... e aria sia!!! Chiediamo a Andypairo di realizzare il primo avvolgimento a sospensione magnetica (autocentrante e con sistema antivibrante a feedback - feedback rigorosamente in corrente )

Scherzi a parte, la balsa potrebbe essere veramente una bella idea. Giusto un deposito di paraffina ( cost. diel 2,1 per ridurre gli effetti dell' umidità). In fondo le tensioni sono basse. Purtroppo credo che il piallaccio sia troppo spesso x lo spazio disponibile.
Da pensarci su...
Mauro

Inviato: 07 nov 2006, 21:18
da PPoli
I piallacci di legni duri standard vanno da 5 a 6 decimi, oppure 20 o (raro) 30 decimi. La balsa la ricordo da un millimetro a crescere, non so se esistono spessori inferiori.

Inviato: 07 nov 2006, 21:27
da plovati

Inviato: 07 nov 2006, 22:00
da MBaudino
ho visto solo materiale rigido. Esiste anche in nastri?

Con il teflon da idraulico prof (da 80 micron, non quello normale) ben tirato si arriva sui 30-35 micron. Con un paio di giri sei sicuro che ci sarebbero veri problemi di stratificazione?
Il problema è fissare l' inizio e la fine: non credo che ci siano nastri che possano aderire sul teflon. Bisognerebbe confidare nell' autoaderenza (appunto come fanno gli idarulici) ma questo penso che si presti male alle lavorazioni standard.
Certo che passare da 3.4 a 2,1 di cost diel porterebbe ad una bella riduzione delle capacità parassite
Mauro

Inviato: 24 nov 2006, 21:18
da mrttg
Ciao,
stò terminando la versione finale della documentazione TUU e mi servirebbero alcune foto del trasformatore collegato ad un ampli (anche sul tavolaccio).

Grazie in anticipo

Tiziano

Inviato: 24 nov 2006, 21:33
da Dragone
ti fotografo i miei se vuoi però non si capiscono i collegamenti

Saluti, Stefano

Inviato: 28 gen 2007, 01:41
da mrttg
The end

Il lavoro di sviluppo del trasfo universale è da ritenersi concluso. :D :D :D

La revisione finale della documentazione 5.1 è terminata verrà pubblicata sul sito a breve con gli articoli sulle prove di Mariovalvola.

Tiziano.

PS: per fare alcune prove stò per ordinare per il TUU nuclei a C in M0 laminazione 0.2 chi fosse interessato mi contatti in PVT