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Inviato: 31 lug 2007, 00:34
da MBaudino
Il sito è fermo da qualche ora. I link sono giusti.
Foto non ne ho, eventualmente dopo ti faccio uno schizzo.

Allora, hai già fissato la testina sullo shell in modo che la lunghezza effettiva del braccio (distanza puntina- perno del braccio) sia quella nominale data dal costruttore.
Immagina di prendere una L asimetrica. Sulla gamba lunga fai il foro per inserirla sul perno. La gamba corta (supponiamo di usare uno spessore di lamierino da 1mm) è piegata in maniera tale che il centro del lamierino ( nel senso dello spessore) sia esattamente ad una distanza pari all' overhang dal centro del foro che infili nel perno del piatto.
Dopodichè regoli le viti di fissaggio del braccio in modo la puntina si appoggi esattamente a metà dello spessore della gambetta verticale della L
Se non è chiaro piu' tardi ti faccio un disegno.
Mauro

Inviato: 31 lug 2007, 01:10
da Giaime
E fallo sto disegno dai 8) E' buono come riferimento futuro.

Comunque ho circa capito. Credo che il problema più grosso (il mio braccio non consente, ovviamente, di essere regolato avanti e indietro: non ha viti di fissaggio) sia quello di montare la testina di modo tale che la distanza perno braccio - puntina sia pari alla "lunghezza del braccio" che trovo nel manuale. Come la misuri, ossia come fai una misura precisa?

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 31 lug 2007, 01:23
da MBaudino
Non l'ho ancora misurata, sono giorno e notte davanti al PC per finire i lavori prima delle ferie (degli altri). Ogni tanto do' un' occhiata al web x svagarmi. Non mi dire che le ragazze sarebbero un sistema migliore.


Penso che si possa usare un cartoncino rigido, dopo aver ricavato una sede per alloggiare il braccio o il suo perno (dipende come è fatto), naturalmente dopo essersi crocettati il centro del foro ed aver tracciato un segmento pari alla lunghezza effettiva
Secondo Nuti (mi pare, sono un poco fuso e confuso :) ) ed altri, un errore di 1mm è abbastanza, 2mm sono un enormità. Idem per i gradi di offset. La distorsione schizza alle stelle.
Mauro

Inviato: 04 nov 2008, 17:25
da Natali
Riapro questa utilissima discussione sull'overhang (Drpaolo hai ragione, una volta settato correttamente l'overhang, la dima serve solo come controllo): ho acquistato una testina e le istruzioni dicono che l'overhang deve essere di 18mm, tuttavia l'overhang del braccio che uso ora è di 15mm.
Quale è l'overhang corretto? Sono (quasi) sicuro che l'overhang corretto sia quello del braccio, ma mi basta una conferma...
Grazie e ciao,
Andrea

Inviato: 04 nov 2008, 17:34
da drpaolo
Andrea,

vai tranquillo; l'overhang corretto è quello relativo al braccio correttamente installato (15 mm).

Paolo

Inviato: 05 nov 2008, 02:35
da Natali
Grazie! Andrea

Inviato: 03 dic 2008, 04:36
da asimov2
E fallo sto disegno dai 8) E' buono come riferimento futuro.

Comunque ho circa capito. Credo che il problema più grosso (il mio braccio non consente, ovviamente, di essere regolato avanti e indietro: non ha viti di fissaggio) sia quello di montare la testina di modo tale che la distanza perno braccio - puntina sia pari alla "lunghezza del braccio" che trovo nel manuale. Come la misuri, ossia come fai una misura precisa?

Ciao!
Giaime Ugliano


e dai fai uno sforzo che non vedo l'ora di capirci un pò

ciao Ennio


Originally posted by Giaime - 30/07/2007 :  20:10:00

Inviato: 07 gen 2009, 02:54
da sarracino
..scusatemi se arrivo in ritardo ad una replica, ma meglio tardi....

Innanzi tutto drpaolo ha spiegato benissimo e chiaramente come in realtà stanno le cose per il corretto settaggio braccio-testina. Io faccio allo stesso modo.
Tuttavia per mia poca esperienza con i vari brand di bracci e loro varie tipologie e geometrie ho da porre una domanda e non ridete troppo alla fine; avendo io un braccio 3009 MKII montato su un 125 quale è l'esatto overhang per questa configurazione?
Tirando le somme da quelle risposte che drpaolo ha più volte dato, direi che devo attenermi al valore di overhang che la Thorens fornisce con il suo TP16; ed io almeno così mi sono regolato.
Quello che è venuto fuori poi con la dima Shone ( ...spero di essermi ricordato bene il nome corretto) per i due punti nulli e appunto un riscontro esatto di questi ultimi.

drpaolo batti un colpo.

Infine, mi sbaglio oppure la SME non ha dichiarato il valore di overhang per i 3009? Mi sbaglio spero!?

Ciao, Flavio

Inviato: 09 gen 2009, 06:19
da drpaolo
L'overhang (sbalzo) è un costituente la geometria del braccio ed è legato, appunto, al braccio e non al giradischi.

Se osservi questa tabella, potrai notare come non ci sia molta differenza tra il corretto valore dell'overhang del braccio TP16 e quello dello SME SII.

La differenza è pari a 0,8 mm, che sono un niente se non si ha voglia di far funzionare a dovere il giradischi, ma sono tanti se si desidera il funzionamento "perfetto" della propria macchina.

Un braccio SME 3009 SII potrà quindi essere montato sulla stessa basetta del TP16, ma non fornirà le dovute prestazioni; occorrerà quindi costruirsi una basetta che rispetti i parametri della geometria di montaggio dello SME.

Come si misura l'overhang con i dati tabellati qui:

Si prendono i valori di L (lunghezza effettiva) e R (distanza tra gli assi di rotazione del braccio e del piatto).

L'overhang U = L-R

Paolo

Inviato: 09 gen 2009, 22:02
da sarracino
Ciao Paolo,
contavo molto su una tua ed ero sempre qui a controllare per una replica....grazie mille.
In un sol colpo mi hai risposto su tutti i miei dubbi; overhang del 3009 S2 e se il mio ragionamento nell'adattare questo braccio alla basetta Thorens, era giusto.
Adesso che conosco l'esatto overhang del mio 3009 vado subito a controllare che non ci sia lo scarto della differenza di 0.8mm che riportavi.
E questo non perchè credo di guadagnare tanta differenza qualitativa, ma solo per avere appunto un riscontro di quello che avevo già fatto in precedenza, pur senza conoscere il dato fondamentale dell' overhang del 3009. che da quanto desumo dalla tabella è 13.4mm.
Forse avrò una differenza tra il mio montaggio e quello corretto, di. ca. 1mm...forse; devo verificare.
E pensare che theanalogdept l'ho visitato tante volte, ma proprio fin sotto a quella tabella non ci avevo mai guardato...mea culpa.

Grazie ancora per la competenza che condividi.

Flavio

Inviato: 09 gen 2009, 23:00
da drpaolo
Flavio, mi raccomando !

L'unico modo corretto per variare l'overhang è quello di spostare il braccio sulla basetta.

Uno sbalzo pari a 0,8 mm potrebbe essere annullato anche spostando la testina nello shell o ruotandola leggermente, come è d'uso fare tra molti possessori di dima.

Questo è concettualmente sbagliato, perchè varia due parametri costitutivi (lunghezza effettiva e offset) della geometria del braccio stesso.

Paolo

Inviato: 10 gen 2009, 00:28
da sarracino
...of course Paolo,... of course.

Se riesco a trovare il tuo indirizzo mail ti mando due foto della mia macchina...

Ciao, e grazie ancora.
Flavio

Inviato: 10 gen 2009, 06:39
da nullo
Un dubbio :oops:





Immagine Allegato: viti di fissaggio e puntina.pdf ( 138323bytes )

Ciao, Roberto

<<Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una..>> Ike da Manhattan

Re:

Inviato: 21 feb 2017, 09:43
da kittle001
drpaolo ha scritto:Mi spiego meglio: se il braccio è correttamente montato dal costruttore, l'unica misura che conta è quella dello sbalzo (od overhang) =differenza tra la lunghezza effettiva del braccio e la distanza tra gli assi di rotazione del braccio e del disco.

(La lunghezza effettiva del braccio è uguale alla distanza tra la puntina e l'asse verticale di rotazione del braccio).

Se il braccio è ben montato (cioè si sfrutta la giusta basetta e il giusto braccio per quella basetta) tu devi solamente portare la testina allineata al portatestina al centro del piatto in modo che il suo asse di mezzeria longitudinale passi per il centro del perno e poi regoli la testina avanti o indietro, in modo che la distanza tra la puntina e l'asse del perno del gira sia pari allo sbalzo
Salve a tutti.

Siccome è il mio primo post, ci tengo a dire che mi rendo perfettamente conto che questo messaggio è di dieci anni fa, ma anche i giradischi non cambiano e mi ritrovo con gli stessi dubbi di chi ha aperto il thread: quale dima usare, come usare una dima.

Sono entrato in possesso di un bel giradischi Yamaha del 1978 (credo), uno YP-D6, in condizioni apparentemente ottime (plastiche interne che sembrano nuove, nessuna ossidazione sulle parti metalliche interne o esterne, cappa senza segni di rilievo, luce strobo a fianco del piatto), sfortunatamente senza shell porta testina originale (a trovarlo!).

Mi sono procurato un classico Ortofon da DJ, e volevo montarci la testina: avendo a disposizione una Ortofon OM5 ed una Denon 103 ho optato per la più blasonata MC.

Per farla breve, il metodo descritto da drpaolo mi è piaciuto da subito per la chiarezza e la semplicità. Ma vale per tutti i giradischi? Perché io non riesco a portare il braccio sul perno per poi misurare la distanza stilo - perno.

Questo Yamaha ha l'automatismo di fine disco per cui se al braccio faccio superare il limite del solco più interno, anche a giradischi spento il braccio torna indietro (ho guardato sotto il piatto, c'è un sistema di leve e molle che producono questo effetto non appena il braccio passa il limite).

Però essendo un prodotto industriale del 1978 (non esattamente all'avanguardia) mi è venuto in mente che molti, se non quasi tutti i giradischi dell'epoca o successivi dovrebbero avere un simile problema.

Ho forse interpretato male la procedura descritta da drpaolo? Qualcun altro l'ha messa in pratica con successo da allora? Ho altre domande sulle dime e le testine ma magari le espongo dopo.

Intanto grazie per qualsiasi aiuto, è più che benvenuto!

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Inviato: 21 feb 2017, 14:16
da berga12
il ritorno automatico è un sistema meccanico e niente di più, forse più comune sui giradischi "economici" del tempo per mettere in standby il giradischi a fine tracce, credo si spenga anche il motore giusto?

è una scelta forse commerciale o scenica, o per evitare che la testina si "consumi" inutilmente nel solco finale concentrico producendo rumore e scricchiolii nelle casse.

nei giradischi di alto livello questa opzione non è in genere presente, ripeto in genere, ma il modo è vasto!


visto che non riesci a portare il braccio sul perno a causa di questa meccanica, o la sganci... oppure misuri il braccio e ti fai un "dummy" per prendere questa misura,non so che grado di precisione serva.

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Inviato: 21 feb 2017, 18:26
da drpaolo
Metodo semplificato, che uso io per la taratura volante del braccio del giradischi:

1) Trovi i dati relativi alla lunghezza effettiva del braccio e all'overhang su un sito tipo Vinylengine.com

2) Su un pezzetto di cartoncino leggero disegni un arco di cerchio che abbia come raggio il valore della lunghezza effettiva del braccio.

3) Sotto al primo arco di cerchio ne tracci un secondo (più corto) che abbia come raggio il valore della lunghezza effettiva MENO quello dell'overhang.

[ESEMPIO: lunghezza effettiva del braccio= 237 mm; overhang=15 mm. Il raggio del cerchio in 2) sarà di 237 mm, il raggio del cerchio in 3) sarà di 222 mm (237-15) - io disegno il tutto con il CAD, per semplicità ]

4) Ad un'estremità di questo secondo arco di cerchio fai un foro che possa ospitare, in maniera precisa, il perno del giradischi.

5) Introduci il cartoncino forato nel perno del giradischi; il cartoncino deve muoversi quando si muove il piatto, ma non deve scivolare sul piatto.

6) Posizioni la punta dello stilo ad una estremità dell'arco di cerchio più largo (raggio=lunghezza effettiva), in modo che tocchi la linea; puoi spostare il piatto a piacere fiono a che la punta dello stilo coincida con la linea.
A questo punto, TENENDO FERMO IL PIATTO E IL FOGLIETTO, posizioni nuovamente la punta dello stilo su un'altra parte dello stesso arco. Se l'overhang è giusto la puntina si posizionerà esattamente sull'arco, se l'overhang è errato la puntina si posizionerà PRIMA o DOPO il segno dell'arco.
Spostando avanti o indietro la testina nell portatestina si arriverà ad un punto in cui lo stilo si posizionerà esattamente sull'arco più largo in due (o tre) punti diversi dello stesso. A questo punto l'overhang è corretto.

E' più facile a farlo che a descriverlo !

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Inviato: 21 feb 2017, 19:55
da kittle001
drpaolo ha scritto:Metodo semplificato, che uso io per la taratura volante del braccio del giradischi:

E, giusto per curiosità, che differenze si riscontrano, all'atto pratico, con una taratura meno volante? :grin:

drpaolo ha scritto:A questo punto, TENENDO FERMO IL PIATTO E IL FOGLIETTO, posizioni nuovamente la punta dello stilo su un'altra parte dello stesso arco. Se l'overhang è giusto la puntina si posizionerà esattamente sull'arco, se l'overhang è errato la puntina si posizionerà PRIMA o DOPO il segno dell'arco.
Spostando avanti o indietro la testina nell portatestina si arriverà ad un punto in cui lo stilo si posizionerà esattamente sull'arco più largo in due (o tre) punti diversi dello stesso. A questo punto l'overhang è corretto.

E' più facile a farlo che a descriverlo !

No, anche come descrizione suona bene! Innanzitutto grazie dell'aiuto, a dieci anni di distanza è una bella sorpresa!

Circa il cartoncino, se puoi io vorrei porti due domande.

Prima domanda: non avendo lo shell originale, che succede? Intendo dire: se, come immagino (sulla base delle immagini dell'epoca), questo shell Ortofon moderno è più piccolo, varia la lunghezza effettiva del braccio (e l'overhang), per cui ho un "nuovo braccio". C'è un modo pratico per stimare la sua lunghezza, senza conoscere la lunghezza e le misure dei fori dello shell Yamaha del 1978?

Seconda domanda. E' possibile verificare che questo "nuovo" braccio abbia una geometria "adatta", oppure, data una distanza perno disco / pivot braccio, esiste una ed una sola lunghezza effettiva "giusta"? Scusami, nella mia ignoranza di analogico, ammesso che la mia domanda non sia sbagliata, non so nemmeno dove cercare la risposta. Dalle chiacchiere in rete (con Google non sono stato abile a trovare spunti molto interessanti in italiano) ho capito che accorciando il braccio si varia l'errore di tangenza, ma in che misura non ne ho idea.

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Inviato: 22 feb 2017, 15:57
da berga12
L'arco quanto deve essere lungo? mezza circonferenza? non è chiaro dove posizionare il foro, metti qualche disegno pratico.

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Inviato: 22 feb 2017, 19:14
da drpaolo
E, giusto per curiosità, che differenze si riscontrano, all'atto pratico, con una taratura meno volante?
Nessuna, però se sei costretto ad assemblare 50 o 100 bracci di giradischi (come faccio io - è il mio lavoro) usare una dima "hardware" che blocca il braccio in costruzione, rende la taratura più veloce.
Prima domanda: non avendo lo shell originale, che succede? Intendo dire: se, come immagino (sulla base delle immagini dell'epoca), questo shell Ortofon moderno è più piccolo, varia la lunghezza effettiva del braccio (e l'overhang), per cui ho un "nuovo braccio". C'è un modo pratico per stimare la sua lunghezza, senza conoscere la lunghezza e le misure dei fori dello shell Yamaha del 1978?
Se riesci a tarare il corretto overhang, anche con uno shell più corto, la lunghezza effettiva del braccio non cambia. La cosa importante è tenere il corpo testina, lungo l'asse longitudinale, allineato e parallelo ai bordi del portatestina, per non far variare l'angolo di offset a progetto.
Seconda domanda. E' possibile verificare che questo "nuovo" braccio abbia una geometria "adatta", oppure, data una distanza perno disco / pivot braccio, esiste una ed una sola lunghezza effettiva "giusta"?
Come da risposta precedente: se trovi riscontro all'overhang, a patto che tu non vari l'angolo di offset, il braccio è ottimizzato secondo il progetto del costruttore.

In teoria si potrebbe "riprogettarlo", variando l'offset e l'overhang (cose molto complicate, se non sai come fare), ma rischieresti di trovarti un "null point" (il punto dell'arco a minima distorsione) in un'area del disco "inutile".

Re: Come caspita si usa la dima per le testine?

Inviato: 22 feb 2017, 19:21
da drpaolo
L'arco quanto deve essere lungo? mezza circonferenza? non è chiaro dove posizionare il foro, metti qualche disegno pratico.
Questa è una dima fatta come dico io: https://www.instagram.com/p/BO2R7dhDuKu/