Non vi seguo. Mi spieghereste quali sono i vantaggi della soluzione con le LDR, nei confronti di un chip dedicato ad es. DS1666 da 3€?
Originariamente inviato da Giaime - 25/05/2007 : 19:28:35
stai scherzando, vero?!?!? :o
un qualsiasi pot. al carbone da pochi centesimi suona meglio di uno di quei chip (e ci sono una infinita` di motivi xche` sia cosi`, ma ci vorrebbe tutto un 3d a parte per discuterne), mentre gente che aveva speso una piccola fortuna per soluzioni estremamente raffinate (quanto co$to$e!) dopo un confronto diretto gli ha preferito il "lightspeed"!
In pratica, qui` ci vorrebbe un bel riassunto del lungo 3d su diyaudio...
la risposta breve sarebbe: vattelo a leggere! ; ) Ma siccome stamattina mi sento particolarmente buono
, un parziale riassunto di alcuni punti salienti te lo faccio (ti consiglio comunque di andartelo a leggere, ci sono diversi spunti interessanti).
Percorso del segnale minimale ed ottimale:
- nessun contatto (*)
- due soli componenti, sostanzialmente quasi perfettamente resistivi
Grazie alla struttura "L-pad" con elementi variabili pilotati "in controfase":
- impedenza ~ costante sia verso la sorgente che verso il carico
- le non linearita` dei singoli dispositivi (per altro minime ai livelli di
segnale presenti in questa applicazione) tendono a cancellarsi
Un altro vantaggio non da poco e` la possibilita` di variare le impedenze di ingresso/uscita dell'attenuatore (e quindi di ottimizzare l'adattamento rispetto all'impiego specifico) entro un ampio range semplicemente agendo sulla corrente di pilotaggio dei LED.
(*) il tizio che ha "inventato" il lightspeed sostiene di aver fatto misure che dimostrano come la presenza di contatti sul percorso del segnale ed in particolar modo di quelli tendenzialmente "poco stabili" quali quelli di potenziometri, rele` (o relais che dir si voglia
) e commutatori "inquinano" pesantemente il segnale stesso anche a prescindere da fenomeni di ossidazione (per altro sempre presenti e che contribuiscono a peggiorare ulteriormente le cose), etc.
Se supponiamo che abbia ragione, cio` spiegherebbe molte cose... ad esempio perche` l'eliminazione del selettore degli ingressi dal prototipo del mio "PowerTotem" abbia cambiato
drasticamente il suono, ben piu` di molte -teoricamente ben piu` sostanziali- modifiche al circuito stesso!!! :o
La sua spiegazione -dichiaratamente ipotetica- e` che le vibrazioni meccaniche delle parti mobili che formano il contatto portano ad effetti di rettificazione ed in definitiva a sensibili distorsioni non lineari.
Davvero comprare tutte le LDR necessarie, i LED, il resto dei componenti, selezionare le LDR, etc etc etc, costa meno di 3€/canale? E davvero è più "lineare"?
alla seconda domanda sostanzialmente ho gia` risposto... non so` se sia piu` lineare ad una semplice (quanto rozza e provatamente poco significativa) misura in regime stazionario (quant'e` la THD dichiarata da quei chip?), ma di certo lo e` nell'impiego pratico con segnali musicali per lo scopo che ci interessa.
Per quanto riguarda costi e complicazioni: non devi stare a prendere una manciata di LED e di LDR, accoppiarli otticamente, selezionarli, etc, etc...
I LED/LDR (o fotoaccoppiatori analogici) sono dispositivi gia` "integrati" ed ottimizzati come tali, che hanno molte applicazioni (specie guarda caso in campo audio e negli strumenti musicali). Con pochi spiccioli in piu` alcuni tipi si trovano gia` preselezionati (ancorche` se si vuole un tracking molto accurato una ulteriore piccola selezione non guasta).
BTW, la selezione serve SOLO al fine di garantire il "tracking" tra i canali se si vuole realizzare un attenuatore stereo (o multicanale) monocomando senza ricorrere a soluzioni sofisticate (uP, etc) per il circuito di controllo.
Se (come spesso faccio anche io) si usano due comandi separati per i due canali, NON SERVE alcuna selezione!
In una ottica minimalista, Hi-Fun o semplicemente per provare al volo le prestazioni del sistema sul campo spendendo due lire, la cosa piu` facile da fare e` proprio questa: bastano 4 LED/LDR (3-4 euro l'uno) un paio di potenziometri quasiasi anche di recupero (tanto lavorano in DC), due resistenze ed una batteria da 6V ed il gioco e` fatto... nessuna selezione, nessuna complicazione. Piu` semplice di cosi`!
Anzi, visto che in questo caso si lavora su un controllo in DC isolato dal segnale, non ci sono controindicazioni di sorta nell'utilizzare i due potenziometri in configurazione tale da formare i classici due comandi di volume e bilanciamento, che magari risultano piu` comodi da usare (o quantomeno richiedono meno assuefazione...) rispetto ai comandi separati Dx/Sx.
Viceversa, nel momento in cui si sta` pensando ad una soluzione piu` sofisticata che gia` prevede l'uso di uno o piu` uP, la soluzione piu` ovvia (e tutto sommato anche piu` semplice ed economica) e` quella di utilizzare LED/LDR non selezionati (visto il prezzo al limite tanto vale prendere comunque quelli preselezionati, ma nulla di piu`) e poi ricorrere ad un controllo "furbo" a uP per garantire la precisione del tracking.