2 cose:
1. Marzio, hai ragione, i produttori non hanno sviluppato il grafico THD versus frequenza che io ho citato. Per risalire a quei dati serve recuperare datasheet degli anni 80 fatti da gente più seria di Silonex, che evidentemente ci smena non poco su questa questione audio. In alternativa dovrei produrli io, ma data la mia totale estraneità alla questione....
Attendo fiducioso eventuali confutazioni strumentali prodotte da qualcuno di voi....
2. Questione THD parassitismo e monotonicità:
- il grafico prodotto da questi è riferito ad una sola frequenza, 1Khz, con banda limitata a 30Khz (che per la THD può anche andare ma che taglia tutto il rumore termico ed eventuali altre questioni legate alla larghezza di banda). Non è dato a sapersi cosa ci si deve attendere a 10Hz o a 10Khz, troppa grazia. Forse lo fanno per dare spazio ai polemici come me....
- Beato Paolo che non trova nulla di critico in un chip che in condizioni di non esposizione alla luce (massima resistenza interna) distorce in modo abnorme (10%) con una tensione ai suoi capi di circa 2,5Vrms. La THD del dispositivo, amorfo o non amorfo, è inversamente proporzionale alla corrente rms che circola nel dispositivo stesso. Questo significa, a casa mia, che il componente non è lineare, anzi, è fortemente non lineare, visti i grafici. Non è sufficiente essere sciettici perchè le cose non accadano. Se poi la non linearità dipenda da accumuli di carica che interessano o meno anche gli elementi capacitivi parassiti a quei livelli non è più tanto importante, salvo che per la questione versus frequenza che tutti tranne me danno per scontata (come lineare).
- Quel genere di THD non si riscontra in attenuatori passivi, seppur dotati di contatti meccanici. Seppoi vogliamo, pur di darmi torto, ribadire che i contatti meccanici sono fautori di THD, andiamolo a spiegare anche ai migliori produttori di strumentazione di analisi, come i moderni fft con range che arriva a -140dBv (io mi accontento). Certo, i contatti possono rovinarsi e deteriorarsi, ma questo avviene mediamente dopo una vita media che può anche giustificarne la sostituzione. Se vogliamo vedere, tutto si deteriora, cosi come di contatti meccanici, nel percorso del segnale, ce ne sono a quintalate. Anche la saldatura a stagno, le piste, i vias, le giunzioni nei semiconduttori e nei tubi a vuoto sono dei contatti meccanici. Io ci convivo, altri no....
La testa al toro si taglia facilmente, basterebbe che Paolo dimostri una volta tanto il grado di THD che si sviluppa un relay di segnale come un panasonic TQ2 su una rete binaria da 10Kohm. Personalmente non sono mai stato capace di vederci qualcosa di superiore a -120dB (sotto non ci sono mai arrivato con i miei strumenti), ma forse lui sarà più fortunato....
Infine ragionamenti di base sulla THD non sono coerenti. Io dibatto spesso che serve avere la minore THD possibile per ottenere risultati, ma questo mi viene sempre contestato, salvo sentire ragionamenti su ipotetiche "monotonicità" o stabilire a tavolino che un 0.01% va bene senz'altro.
Evidentemente gli elementi di analisi su questo tema vanno e vengono a seconda della convenienza, o forse a seconda di chi ne parla....
Stabilire a tavolino che un attenuatore se lavora bene con Vin < 2Vrms e ad un livello di uscita di -20dBu allora va bene per l' audio mi pare molto limitativo. Posto che un moderno CD di solito non supera mai quella tensione, si deve considerare che per i -20dB non esiste nessuna regola.
Se un ampli ha un elevato guadagno il pot lavorerà in condizioni favorevoli, ad esempio a -30dB, ma se succede il contrario, ossia un ampli con una tensione di ingresso di 1- 1,5V ed un lettore con una uscita di 1V, il nostro attenuatore sarà costretto a lavorare intorno a -1-3dB, ossia in condizioni di massima distorsione.
A chiusura, va detto che i grafici che ho visto finora oltre ad avere latitante la THD versus frequenza non danno informazioni su cosa accade alla THD quando a cambiare è il segnale di ingresso per una data attenuazione, ma questo significherà solo che tutto è perfetto (regola del silenzio assenso).
Io non intervengo facendo le pulci a quello che si dice, tendo a porre questione concrete. Questo mi pare che dia fastidio, e si preferisce fare interventi come quello finale di Paolo, ossia fare una analisi grammaticale delle proprie risposte anzichè affrontare il cuore dei discorsi, ossia che una THD ottimistica ad 1Khz di 0.01% non equivale ad una di 2o 3 ordini di grandezza inferiori. Un pot con dac moltiplicatori analogici può raggiungere livelli di THD intorno a 0.0001% in tutta la banda audio (dipende tutto dalla qualità del opamp in uscita).
Un attenuatore passivo a contatti meccanici anche molto meno, ed in più è totalmente passivo.
Riguardo l' adattamento di impedenza, invito a rivedere meglio il concetto.
Adattamento di impedenza, ottenuto con inserimento di elementi attivi, significa avere un impedenza di ingresso molto alta (10K-1M) a fronte di una di uscita quasi irrilevante (1ohm-1K). Queste 2 grandezze dovrebbero rimanere costanti al variare della tensione e della frequenza, cosa non ovvia nei circuiti passivi ma neanche in quelli attivi.
Un partitore passivo al massimo può porre in uscita una impedenza minima pari ad 1/4 di quella di ingresso se si vuole ottenere un range che parta da -0dB. Questo significa che per ottenere una impedenza di uscita minima di 1Kohm, (valore appena sufficiente per pilotare un cavo di segnale di media lunghezza senza attenuazione in banda audio), servirebbe un pot o un attenuatore da 4K di ingresso.
Per risolvere la questione si fa uso di circuiti attivi, e per questo si accetta di buon grado la THD che ne consegue.
Ribadisco che avere una THD variabile con una media anche del 0.01% con un circuito passivo senza i vantaggi di un buffer è un non senso tecnico, tanto più che per metterlo in atto serve una circuiteria ed un costo non inferiore a quella di un circuito attivo.
Mediamente, nei range di tensione tassativi indicati per queste applicazioni, distorce meno un inseguitore di catodo termoionico del semplice partitore....
Sai il salto di qualità...
ciao
Mauro