La stereofonia esiste?

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riccardo
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Messaggio da riccardo »

uhmf!

Diamo tutti per scontato, acquisito, pacifico, incontrovertibile un fatto:
non siamo ad audioreview, siamo nel mondo reale, e parlare a chiacchiere di un suono sperimentale quale percepito da un senso, non ha una possibilità al mondo di arrivare a qualcosa di concreto nel cervello degli altri.. si tratta di stimoli, non di assiomi.
Quindi, per il Nulla, non è il caso di sterzare il dialogo verso una velata o scherzosa polemica.
Tanto è vero che: IMHO
1) palcoscenico: è vero che a volte gli impianti piazzano batterie nell'appartamento a fianco e basso tuba in mezzo alla strada, a mezz'aria.
Ma non ci siamo uguale, non è quello di cui aspiriamo a godere. Non lo è almeno fino a quando è il suono dello strumento che si percepisce ma non "il rumore fisico dello strumento che emette il suono e lo riceve pure" in un ambiente diverso dal nostro e definito nel suo perimetro acustico originale almeno in abbozzo. E' QUESTO quello che NULLO (con poco successo, tenta di dirvi da mesi, in modo alquanto bizzarro, a dire il vero.. :-))
2) canali o non canali, 2 o 4 pari sono.A proposito di scomposizione.. Giusto ieri ho avuto per la centesima volta modo di sentire un sistema acoustimass. CHE CAGATA spaventosa. Ma come si fa, dico io...

3) Piercarlo: secondo me, con tutto che è parzialmente udente per sua stessa ammissione, ha un buon rapporto col suono, e ne discerne i tratti corretti, con una buona maturità. - non sono complimenti-
Ho visto che di solito propone interventi tecnici che sottindendono una buona proprietà acustica, diciamo così. E' polemico per mestiere, nel senso che tende a trasferire le rigidità tecniche nel discorso, laddove tecnica e dialettica non sempre hanno effetti e scopi equivalenti se usate l'una per l'altra.
Se solo avesse la pazienza di buttare ai pesci in metafora l'esistente e la sovrastruttura che lo porta sovente a ragionare di "vecchio ordinamento" invece che di Attual Divertimento potrebbe comunicare ottimi risultati con maggiore scioltezza....


Saluti

R.R.
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Riccardo
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Ashareth
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Messaggio da Ashareth »

Ciao,
Sono abbastanza d'accordo con quello che ho quotato, sia pure con una significativa differenza.

Io non preferisco l'ascolto mono e trovo che alcuni contenuti della stereofonia siano utili e "naturali".
Quello che non cerco/non mi interessano sono cose come la riproduzione olografica e la tridimensionalità.

Detto questo il sentire i violini sulla destra e gli archi gravi sulla sinistra lo trovo estremamente naturale.

In pratica ciascuno credo metta a punto il suo impianto in base a quello che gli interessa, e in questo sono completamente d'accordo con Enrico quando parla di ritmo, timbro ecc. (vedi mio primo post).

Ciao
Massimo
P.S. Con la monofonia ho poi un grosso limite "culturale", cosa scelgo di ascoltare se il disco è stereo? L, R, L+R, filtro e decodifico . . . . . .
Non vorrei essere stato frainteso: io ho specificato che l'immagine che la stereofonia riproduce e' estremamente piacevole (sarei proprio un cialtrone se dicessi il contrario 8) ), ma proprio per il fatto che non e' indispensabile, riesco a trovare altrettanto godibile (attenzione, ho detto "altrettanto", non che preferisco la monofonia tout court) l'ascolto monofonico.

Trovo che la monofonia, invece, sia decisamente superiore in quanto a divertimento ai fini del DIY di apparecchi: la spesa per un singolo componente e' normalmente inferiore alla meta' di una coppia eci si puo' davvero sbizzarrire con quello che si puo' trovare ai mercatini o su ebay con cose che, normalmente, per un DIY stereofonico sarebbero quasi inutili.... :D

Ma questo e', oggettivamente, un altro discorso :)

Sul fatto del "limite culturale" nei confronti del disco stereo, il problema e' facilmente risolto col giradischi utilizzando una testina tipo la Denon DL102 la quale estrae direttamente una traccia mono dal solco stereo senza problemi di sorta o mixer elettronici.
Per il CD o le sorgenti digitali in genere, io mi sono arrangiato con un semplicissimo mixer composto da due resistenze: non sara' perfettissimo ma e' gia' sufficiente ed e' molto meglio della semplice sommatoria dei poli caldi di due RCA....

Ciao,
Enrico
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Voglio dire, umilmente, che non capisco.
La monofonia: se le cose semplici sono le migliori, dovrebbe avere alla sua origine una registrazione MONO.
Secondo, me in contrario, non si deve attribuire come scopo del lavoro, il suono di qualità o l'alta fedeltà che di si voglia.

Stereofonia: non ne conosco, intimamente, le ragioni teoriche che ne hanno determinato, da secoli a questa parte, l'adozione.
Però abbiamo due orecchie, non una. E abbiamo altri sensi di analisi dello SPAZIO fisico che ci circonda, che sono BINI: gli occhi, per esempio.
Il funzionamento nervoso degli occhi, fa pensare che la stereofonia sia un tentativo corretto di ricostruzione di uno spazio fisico originale.
Sapreste offrire considerazioni ponderate ed opposte sulle quali ragionare pacatamente?

Saluti

R.R.
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Ashareth
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Messaggio da Ashareth »

Ciao,
Voglio dire, umilmente, che non capisco.
La monofonia: se le cose semplici sono le migliori, dovrebbe avere alla sua origine una registrazione MONO.
Secondo, me in contrario, non si deve attribuire come scopo del lavoro, il suono di qualità o l'alta fedeltà che di si voglia.

Stereofonia: non ne conosco, intimamente, le ragioni teoriche che ne hanno determinato, da secoli a questa parte, l'adozione.
Però abbiamo due orecchie, non una. E abbiamo altri sensi di analisi dello SPAZIO fisico che ci circonda, che sono BINI: gli occhi, per esempio.
Il funzionamento nervoso degli occhi, fa pensare che la stereofonia sia un tentativo corretto di ricostruzione di uno spazio fisico originale.
Sapreste offrire considerazioni ponderate ed opposte sulle quali ragionare pacatamente?

Saluti

R.R.
innanzitutto direi che si accettano solo risposte pacate :) , anche perche' non vedo motivi o argomenti che possano scaldare gli animi... non il mio, almeno...

Dalla mia esperienza e' vero che abbiamo due orecchie (si spera pure funzionanti) ma la produzione di suoni viene percepita come un'unica sorgente, anche quando e' un gruppo strumentale a suonare.
Dico la maggioroparte delle volte perche' e' chiaro che se mi metto ad ascoltare un quartetto d'archi a 2m, e' ovvio che percepisco esattamente da dove viene il suono dei singoli strumenti.
Normalmente, un'orchestra a teatro, ad esempio, suona come un tutt'uno senza ne' immagine, ne' scansione dei piani sonori, ne' distribuzione spaziale, almeno non come riprodotto da un impianto stereo.

A questo punto si potrebbe stare a discutere per dei mesi: secondo me la fedelta' del suono di un sistema mono puo' essere alta e la godibilita' e' pari a quella di un sistema stereo.
E lo dico da ex possessore di un impianto stereo, chiaramente.

C'e' da dire che per una resa monofonica decente, a mio avviso, e' meglio se il diffusore e' grandino.... giusto per creare una bella sfera di suono di dimensioni considerevoli, cosa che con la stereofonia avviene anche solo con due minidiffusori....

In ogni caso, almeno con la sorgente analogica, il fatto che la registrazione sia MONO o meno, non e' affatto influente. Posto che ci sia una testina fatta apposta...

Ciao,
Enrico
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riccardo
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Messaggio da riccardo »

Ma certo, pacata. Come si fa a discutere se si strilla?
Però, ancora, non sono d'accordo.
Dissento vigorosamente sull'unica sorgente. Non è vero. Ci sono le orecchie a dimostrare il contrario. Servono proprio a discriminare nello spazio tutte le possibili e variamento disposte sorgenti sonore. Per la caccia, e per la vita di relazione. A me pare che assistendo in locali come chiese o piccole piazze a esibizioni di band jazz, o a piccoli ensemble di musica acustica, classica, da camera, la discriminazione fra singole sorgenti musicali, strumenti, e spazio in cui si trovano, è molto accurata.Non sarei in buona fede se dicessi il contrario di quella che è la mia esperienza - o la mia convinzione -.
Le volte che sono andato ad ascoltare musica non amplificata, in auditorium o teatro, ho potuto notare che data la disposizione dell'orchestra, per me è pacifico discriminare nettamente quel che avviene nello spazio (udito/vista) Riguardo ai fortissimo, o cmq a "pieni" noto altresì che la pressione può essere uniforme, ma non essendoci particolari limiti dinamici o rumori quali quelli di un impianto, è possibile, con le orecchie e il cervello separare strumento da strumento. E quindi apprezzare una discriminazione logistica del fronte di pressione sonora.
Se riduco una registrazione stereo in mono i due ambienti asimmetrici incamerati dai microfoni NON diventano UNO.

Saluti

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mariovalvola
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Messaggio da mariovalvola »

A questo punto si potrebbe stare a discutere per dei mesi: secondo me la fedelta' del suono di un sistema mono puo' essere alta e la godibilita' e' pari a quella di un sistema stereo.
E lo dico da ex possessore di un impianto stereo, chiaramente.

C'e' da dire che per una resa monofonica decente, a mio avviso, e' meglio se il diffusore e' grandino.... giusto per creare una bella sfera di suono di dimensioni considerevoli, cosa che con la stereofonia avviene anche solo con due minidiffusori....
Appurato che pochissimi riescono a sfruttare completamente le potenzialità della stereofonia (Paolo Caviglia sa cosa intendo ;) ), appurato (almeno per me) che gli impianti stereofonici normali (intendo quelli non pensati da un noto ingegnere :) ) possono aggiungere ben poco alla monofonia (è, un parere personalissimo, assolutamente discutibile, c'era qualcosa su sound practices, mi pare... visto che nei forum se non citi qualcuno, il tuo parere non conta :D :D )
a questo punto, ragionando in termini di utilità marginale , la monofonia diventa interessante e assolutamente godibile.
Sulla monofonia in LP ricordiamoci che anche bolduc di audiophile sound ha avuto parecchi elogi e virginali stupori

Mario Straneo
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riccardo
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Messaggio da riccardo »


Appurato che pochissimi riescono a sfruttare completamente le potenzialità della stereofonia (Paolo Caviglia sa cosa intendo ;) ), appurato (almeno per me) che gli impianti stereofonici normali (intendo quelli non pensati da un noto ingegnere :) ) possono aggiungere ben poco alla monofonia (è, un parere personalissimo, assolutamente discutibile, c'era qualcosa su sound practices, mi pare... visto che nei forum se non citi qualcuno, il tuo parere non conta :D :D )
a questo punto, ragionando in termini di utilità marginale , la monofonia diventa interessante e assolutamente godibile.
Sulla monofonia in LP ricordiamoci che anche bolduc di audiophile sound ha avuto parecchi elogi e virginali stupori

Mario Straneo


Originariamente inviato da mariovalvola - 14/05/2007 : 18:58:41
Riguardo allo "stupor mundi", per amor di verità bisogna dire le cose come stanno:
NON è ASSOLUTAMENTE vero che quello del "bue sacro" è l'unico sistema per apprezzare le incisioni su supporto con apprezzabile veridicità.
Non voglio stare a discutere sull'"apprezzabile" ci siamo capiti.
Lo "stupor" si verifica perchè "l'incomincio" di qualcuno è diverso da quello di altri. Per via di esperienze diverse e perchè si è maturati su una strada piuttosto che su un'altra. Non si dimentichi MAI quanto sono lontani i piccoli trasduttori dalla esperienza di molti di voi. E non si dimentichi mai che unitamente all'ambiente, è L'ELETTRONICA a causare lo "stupor". Ci sono percorsi percorribili, a portata di chi li vuole percorrere.
Riguardo al godimento, chino il capo, perchè in fondo, non c'è niente che possa contrastare il motore del mondo, nascosto in ogni gesto, in ogni prederenza: la libidine, è un mostro, non ha padroni, nè scrupoli, e non è raggiungibile dagli ammaestramenti, o dal buon senso.....
:-) :-)
:-)
Ognuno ha la sua...


Saluti

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