Il Cazzillo
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Giaime Ugliano
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non esattamente.
mosfet e jfet si pilotano sia in tensione negativa che positiva, vedi qui
http://en.wikipedia.org/wiki/MOSFET
marzio
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Se con 10 milioni di transistor non riesci a fare tutto sei un p**la!
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Ciao Gabriele,
in realtà la cosa è un po' più complicata, a causa dell'esistenza di due diversi tipi di MOSFET, il tipo enhancement e il tipo depletion (arricchimento e svuotamento, rispettivamente).
Prima di partire, ti dico già che le valvole le devi vedere come un dispositivo depletion. Ossia un dispositivo che, quando i due terminali di controllo (catodo e griglia, rispettivamente source e gate nei MOSFET e JFET) hanno una differenza di potenziale pari a zero (come fossero in corto), nel dispositivo scorre una corrente, esattamente come per le valvole (per Vgk = 0 il tubo non è mai spento, o chiuso, che dir si voglia!). Il tipo ad arricchimento invece, enhancement nelle stesse condizioni non fa passare corrente tra drain e source (pensali come anodo e catodo).
Questa è la differenza: in pratica il depletion mode va pilotato come le valvole, ossia si parte da una Vgs negativa (source a tensione più elevata rispetto al gate) e modulando questa tensione si ottiene una corrente modulata che scorre tra il drain e il source. L'enhancement invece va polarizzato con una tensione Vgs positiva (gate più positivo del source), e funziona allo stesso modo.
L'esistenza di dispositivi tipo P, PMOS e JFET a canale P, complica un po' le cose, bisogna invertire un po' il modo di pensare, comunque la distinzione fatta in precedenza (basata sulla corrente che scorre o meno quando Vgs = 0), vale comunque.
Ora... occhio! L'analogia tra JFET e MOSFET finisce qui, perchè il primo tipo esiste solo in categoria depletion. Questo perchè polarizzarlo in Vgs positiva (per i tipo N) porterebbe all'entrata in conduzione della giunzione g-s, con conseguente forte corrente del gate e possibilmente distruzione del dispositivo. E' come un piccolo triodo di segnale, che se lo spingi in griglia positiva si rompe!
Prova a vedere qui se spiegano meglio di me (mica difficile...):
http://www.ece.gatech.edu/research/labs ... vchar.html
Forse (ancora meglio) ti possono essere più utili le dispense del mio adorato prof di Elettronica ( ):
http://www.dei.unipd.it/~gauss/ITALIANO ... fet_2p.pdf
in particolare la pag. 16 e 21...
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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in realtà la cosa è un po' più complicata, a causa dell'esistenza di due diversi tipi di MOSFET, il tipo enhancement e il tipo depletion (arricchimento e svuotamento, rispettivamente).
Prima di partire, ti dico già che le valvole le devi vedere come un dispositivo depletion. Ossia un dispositivo che, quando i due terminali di controllo (catodo e griglia, rispettivamente source e gate nei MOSFET e JFET) hanno una differenza di potenziale pari a zero (come fossero in corto), nel dispositivo scorre una corrente, esattamente come per le valvole (per Vgk = 0 il tubo non è mai spento, o chiuso, che dir si voglia!). Il tipo ad arricchimento invece, enhancement nelle stesse condizioni non fa passare corrente tra drain e source (pensali come anodo e catodo).
Questa è la differenza: in pratica il depletion mode va pilotato come le valvole, ossia si parte da una Vgs negativa (source a tensione più elevata rispetto al gate) e modulando questa tensione si ottiene una corrente modulata che scorre tra il drain e il source. L'enhancement invece va polarizzato con una tensione Vgs positiva (gate più positivo del source), e funziona allo stesso modo.
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Ora... occhio! L'analogia tra JFET e MOSFET finisce qui, perchè il primo tipo esiste solo in categoria depletion. Questo perchè polarizzarlo in Vgs positiva (per i tipo N) porterebbe all'entrata in conduzione della giunzione g-s, con conseguente forte corrente del gate e possibilmente distruzione del dispositivo. E' come un piccolo triodo di segnale, che se lo spingi in griglia positiva si rompe!
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Giaime Ugliano
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Partiamo dall'inizio, cioè dal cazzillo originale (che ho ridisegnato per scriverci le tensioni - vedi allegato anche per le altre due varianti).
_________
Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 08/05/2007 : 13:41:27
Allegato: Cazzilli123.pdf ( 61204bytes )
Come si può vedere nel disegno "A", il circuito è giusto un "appunto" che funziona ma che è anche diretto a gente che sappia muoversi da sola.. senza "rompere" ogni tre per due.
Al di là dell'apparente semplicità, i sottintesi sono tali da collocarlo ben al di fuori della portata del principiante. Fatto con tutta probabilità voluto dall'autore che, in un certo senso ha posto implicitamente una sfida: "dici di essere autocostruttore? Bene, hic Rhodus hic salta!".
In particolare viene lasciato in sospeso il problema del PSRR (che non può essere risolto solo da uno stabilizzatore integrato, almeno se per PSRR si intende tutto quello presente nello spettro audio e non solo a frequenza di rete).
In secondo luogo viene usato un FET praticamente allo "stato brado" che implica la capacità di fare selezioni sulla gm e sulla IDSS che NON sono alla portata del principiante (sono misure che, con un po' di pazienza, si possono fare anche con un tester e con un alimentatore stabilizzato ma che non sono di svolgimento proprio intuitivo e che stanno in piedi solo se stanno in piedi alcune supposizioni... e alcuni scongiuri!). Se si vuole destinarlo ai principianti occorre prevedere l'uso di un componente duale, possibilmente monolitico; anche se non garantisce molto circa la precisone del guadagno, ci si può arrangiare almeno per avere, senza troppi patemi, lo stesso identico guadagno per i due canali.
Nel secondo disegno "B" si è cercato di proporre un irrobustimento (abbastanza ovvio del resto) del PSRR del circuito. Non è il massimo della vita ma almeno permette di rendere meno indispensabile l'uso dello stabilizzatore. Il condensatore da 1000 uF deve avere la più bassa esr possibile. Il problema dell'accoppiamento dei fet è lasciato irrisolto tale e quale a prima: si è soltanto simmettrizzato l'headroom in tensione dell'uscita (che ora è più simmetrico intorno ai 17 volt di ripos)o e diminuita la corrente richiesta dal cascode (al punto che ora si puù utilizzare un BF245B un po' più comune del BF245C).
Infine il terzo schema "C" vuol proporre un ulteriore affinamento del circuito svincolando il suo guadagno dalle caratteristiche del FET (che viene ora "degradato" a semplice buffer d'ingresso ad alta impedenza); in realtà, con un trucchetto (si tratta di agire sul carico *in AC* visto dal source), è posibile mantenere dominante la sua timbrica facendolo agire, di fatto, come una sorta di "predistorsore" senza però lasciargli spazio nel definire il guadagno vero e proprio del circuito, che ora può essere più stabilmente definito dalla resistenza di degenerazione sull'emettitore del bipolare inferiore del cascode (il BC550B). Il trimmer sul source del FET serve, come prima, a centrare la tensione di uscita del circuito senza però, a differenza di prima, influenzarne il guadagno.
Per il momento è tutto... Io ci ho passato la serata a "dare i numeri" e spero che la cosa ispiri anche altri a tirare fuori le loro idee senza timori di offendere "mostri sacri" perché non hanno alcuna ragione di essere. Se poi, dopo averci pensato su per bene avete ancora voglia di spararmi.. sono qua!
Ciao
Piercarlo
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Dico la mia da 'gnorante in materia.
Faccio un esempio per farmi capire: in un PP a valvole, fai una selezione di un quartetto, non costruisci in circuito con 10 dispositivi in più che funzioni anche con dispositivi non selezionati.
Nel nostro caso. con la versione 3 in particolare, hai trasformato un circuito minimale sensibile alla qualità della componentistica, in un circuito che funzionerà sempre (mi fido del tuo lavoro). Se questo fosse un circuito da produrre in 100.000 esemplari sarebbe stato un ottimo lavoro, ma per un circuito di un autocostruttore? Pur essendo elettricamente più stabile sei sicuro che suoni allo stesso modo se non meglio?
La domanda che ti pongo è che forse i due circuiti non suonano allo stesso modo con il risultato di aver stravolto l'obiettivo di Chiomenti.
Alla fin fine mi compro 10 fet e li ficco su di uno zoccolino finché il circuito non funziona correttamente e morta li! La maggior parte dei circuiti autocostruiti segue questa filosofia.
Ciao,
Francesco
PS. scusate l'italiano forse è ora che vada a dormire!!!!
Faccio un esempio per farmi capire: in un PP a valvole, fai una selezione di un quartetto, non costruisci in circuito con 10 dispositivi in più che funzioni anche con dispositivi non selezionati.
Nel nostro caso. con la versione 3 in particolare, hai trasformato un circuito minimale sensibile alla qualità della componentistica, in un circuito che funzionerà sempre (mi fido del tuo lavoro). Se questo fosse un circuito da produrre in 100.000 esemplari sarebbe stato un ottimo lavoro, ma per un circuito di un autocostruttore? Pur essendo elettricamente più stabile sei sicuro che suoni allo stesso modo se non meglio?
La domanda che ti pongo è che forse i due circuiti non suonano allo stesso modo con il risultato di aver stravolto l'obiettivo di Chiomenti.
Alla fin fine mi compro 10 fet e li ficco su di uno zoccolino finché il circuito non funziona correttamente e morta li! La maggior parte dei circuiti autocostruiti segue questa filosofia.
Ciao,
Francesco
PS. scusate l'italiano forse è ora che vada a dormire!!!!
Se adopera spesso l'Anello per rendersi invisibile, sbiadisce: infine diventa permanentemente invisibile e cammina nel crepuscolo sorvegliato dall'oscuro potere che governa gli Anelli.
(J.R.R. Tolkien)
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Le mie varianti sono proposte proprio per un aucostruttore NORMALE, non per chi, di fatto, potrebbe fare anche l'assistente a un ingegnere elettronico (e ce ne sono!). Questi ultimi vanno per conto loro senza chiedere niente a nessuno. I primi invece (che se ne vedono un po' qua ma ne ho visti ancor di più scrivermi in privato) sono gente che nella vita fa tutt'altro: sa "leggere" uno schema ma spesso non sa "cosa vuol dire" quel che "legge". E se gli giri una resistenza rischiano forte di non capire più niente, figurati a dargli in pasto uno schema che è tutto da sistemare e "cucinare"!Se questo fosse un circuito da produrre in 100.000 esemplari sarebbe stato un ottimo lavoro, ma per un circuito di un autocostruttore?
Pur essendo elettricamente più stabile sei sicuro che suoni allo stesso modo se non meglio?
No, sono sicuro del contrario! Ma sono anche sicuro che, realizzi 100 esemplari del circuito originale, non ne trovi due che suonino uguale. Simili sì, uguali no. E per suonare "simile" sono altrettanto sicuro che la mia variante "sa copiare bene" quanto altre. La vera differenza è che la mia variante può suonare anche senza precauzioni particolari nell'alimentazione o di scelta dei componenti, quella originale invece va bene quanto va bene il suo alimentatore, a prescindere dall'azzeccare o meno i componenti giusti. Almeno, questa è la mia impressione.
Domanda mia: Chiomenti ha specificato da qualche parte "come deve suonare"? E ha specificato come le sue scelte fanno suonare in un modo piuttosto che in un altro? Se lo ha scritto da qualche parte fatemi sapere! Sarà la cosa più interessante che avrò da leggere da un bel po' di tempo!
La domanda che ti pongo è che forse i due circuiti non suonano allo stesso modo con il risultato di aver stravolto l'obiettivo di Chiomenti.
Se TUTTI sanno cavarsela senza intoppi certamente. Ma se è veramente così, questi "tutti" di siti come Audiofaidate non ne hanno proprio bisogno! Hanno le gambe per andarsene, da soli, dove gli pare senza chiedere niente a nessuno.
Alla fin fine mi compro 10 fet e li ficco su di uno zoccolino finché il circuito non funziona correttamente e morta li! La maggior parte dei circuiti autocostruiti segue questa filosofia.
Ciao
Piercarlo
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Ciao Giaime,Che somglianza
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Originariamente inviato da Giaime - 08/05/2007 : 16:09:46
sei sicuro della somiglianza? A me non sembra, il preambolo, una configurazione cascode: il transistor alto è collegato ad emettitore comune, mentre nel Cazzillo è a base comune. Il cascode lo si ha quando ad uno stadio a Source (Emettitore) comune segue uno a Gate (Base) comune, correggimi se sbaglio.
Ciao,
Claudio
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Ciao Claudio!
Ovviamente mi riferivo al circuito postato da Mauro nel post subito prima del mio
La "somiglianza" è tra questi due circuiti:
http://www.diyhifi.org/forums/viewtopic.php?t=698
http://www.tnt-audio.com/jpeg/mwprej01line.jpg
(seppur "graficamente" simili, sono un po' diversi, comunque)
Saluti termoionici
Giaime Ugliano
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Ovviamente mi riferivo al circuito postato da Mauro nel post subito prima del mio
La "somiglianza" è tra questi due circuiti:
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(seppur "graficamente" simili, sono un po' diversi, comunque)
Saluti termoionici
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Quindi, le migliorie di Piercarlo nelle vesti di Savonarola tecnofilo, sono nell'ordine:Per il momento è tutto... Io ci ho passato la serata a "dare i numeri" e spero che la cosa ispiri anche altri a tirare fuori le loro idee senza timori di offendere "mostri sacri" perché non hanno alcuna ragione di essere. Se poi, dopo averci pensato su per bene avete ancora voglia di spararmi.. sono qua!
Originally posted by Piercarlo - 08/05/2007 : 23:10:59
introdurre uno zener, perchè il primo circuito (scusate miglioria) proposta aveva la polarizzazione sballata. E vabbè, sarà stato alle prese col panino avendoci pensato in pausa pranzo, scusabile.
Ma adesso abbiamo uno zener in base, che ammazza la reazione che c'era (si Giaime, se la Rb di un base comune non è bypassata siamo in una situazione analoga all'emettitore comune con Re), e quindi il disallineamento dei due fet eventuale verrà ancor più accennato.
In più ci troviamo il rumore zener che non è propriamente un elemento neutro proprio in base.
In più il FET lavora a corrente e transconduttanza più basse. Invece che mettere la versione C, che si trova difficilmnete, non facciamo un parallelo di due BF245B, ma semplicemente conviviamo con una gm più bassa. Cosa non eccezzionale in uno stadio preamplificatore a banda larga, dove si deve tenere il rumore sotto controllo.
Ma non è finita: la grande innovazione del filtro RC (quest'ultimo ovvio con bassa ESR). Ma non fa parte dell'alimentatore?
Quello a cui si punta pero è sbarazzarsi del fet, lasciandolo come feticcio, giusto per dire che c'è. Si sarebbe potuto usare un darlington, che aveva ancora meno problemi allora, o utilizzare un acoppia PNP-NPN per guadagnare dinamica.
Tanto poi il tweak dell'aggiunta della distorsione si puo' fare e siamo tutti contenti...
Siamo passati quindi da un circuito che cercava di sfruttare il più possibile gli elementi attivi per quello che sono e possono dare, ad un cammuffamento topologicamente simile ma nulla più.
A questo punto usiamo un opamp e due resistenze ed il gioco è fatto, magari ci mettiamo qualche fet in reazione giusto per dare un pizzico di armoniche, tanto abbiamo capito tutti che il bel suono vuole semplicemente dire una distorsione di seconda...
Provare un pochino a fare le cose, no eh?
E' più facile buttare giù un poco di parole, magari con la polemica che fa sempre audience....
No certo, Audiofaidate per queste cose non serve.
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Mi sono perso.
Su CHF ho trovato uno schema Single Mosfet di P.Marzullo.
Poi ci sono in ballo una serie di puntate sembre di P.Marzullo sempre su CHF che dovrebbero portare alla costruzione di un Amp in classe A a Mosfet.
Poi qui ho letto del cazzillo.
Poi il cazzillo e' stato massacrato e sono stati postati altri circuiti.
Su www.audiofanatic.it c'e' una serie di PDF che parlano del MONOSTATO di Luca COMI.
A questo punto mi sono perso.
Non so piu' chi seguire e che schema guardare.
Perche non fare una cosa tipo L'HI FUN a valvole anche per il mosfet?
Cioe un circuitino senza pretese di competere con gli ampli comemrciali ma che suoni benino e che serva a noi umani di imparare qualcosina?
gabriele
Su CHF ho trovato uno schema Single Mosfet di P.Marzullo.
Poi ci sono in ballo una serie di puntate sembre di P.Marzullo sempre su CHF che dovrebbero portare alla costruzione di un Amp in classe A a Mosfet.
Poi qui ho letto del cazzillo.
Poi il cazzillo e' stato massacrato e sono stati postati altri circuiti.
Su www.audiofanatic.it c'e' una serie di PDF che parlano del MONOSTATO di Luca COMI.
A questo punto mi sono perso.
Non so piu' chi seguire e che schema guardare.
Perche non fare una cosa tipo L'HI FUN a valvole anche per il mosfet?
Cioe un circuitino senza pretese di competere con gli ampli comemrciali ma che suoni benino e che serva a noi umani di imparare qualcosina?
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No, siamo passati da un circuito originario di cui tu non avevi capito un bel niente a altre due varianti di cui tu non hai ugualmente capito un bel niente. Per un ingegnere non c'è male! . Ma forse Bassanelli, quando parlava di "ingegner Piergiorgio Lovati" si riferiva a ingegnere in una materia diversa dall'elettronica. Errore mio, chiedo scusa.Siamo passati quindi da un circuito che cercava di sfruttare il più possibile gli elementi attivi per quello che sono e possono dare, ad un cammuffamento topologicamente simile ma nulla più.
Come hai detto ad audiofaidate non servono le polemiche. Non ne faccio più, promesso. Vuoi continuare a credere nelle leggende? Liberissimo di farlo. Per quel che mi riguarda non voglio avere a che fare con nessuna versione di "Scientology", audiofila o meno che sia. Come non voglio avere a che fare con nessuna finta "indipendenza da interessi precostituiti". Non sono italiano fino a questo punto!
Arrivederci - il meno possibile ovviamente
Piercarlo
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Piercarlo , ti faccio una critica.
Io di elettronica non ci capisco nulla e seguo questo forum come leggo riviste e articoli per imparare qualche cosa.
Parto dal presupposto che se qualcuno crea qualche cosa, dietro questo comunque ci sia un ragionamento e quindi tento comunque di capirlo e di mettermi nei suoi panni.
E comunque c'e' modo e modo di dire le cose e il tuo mi sembra un po' esageratino...
gabriele
Io di elettronica non ci capisco nulla e seguo questo forum come leggo riviste e articoli per imparare qualche cosa.
Parto dal presupposto che se qualcuno crea qualche cosa, dietro questo comunque ci sia un ragionamento e quindi tento comunque di capirlo e di mettermi nei suoi panni.
E comunque c'e' modo e modo di dire le cose e il tuo mi sembra un po' esageratino...
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L'errrore è stato mio: è stato quello di trattarti da persona intelligente.No, siamo passati da un circuito originario di cui tu non avevi capito un bel niente a altre due varianti di cui tu non hai ugualmente capito un bel niente. Per un ingegnere non c'è male! . Ma forse Bassanelli, quando parlava di "ingegner Piergiorgio Lovati" si riferiva a ingegnere in una materia diversa dall'elettronica. Errore mio, chiedo scusa.Siamo passati quindi da un circuito che cercava di sfruttare il più possibile gli elementi attivi per quello che sono e possono dare, ad un cammuffamento topologicamente simile ma nulla più.
Originally posted by Piercarlo - 14/05/2007 : 13:56:10
Non lo sei.
Però scrivi in ottimo italiano, hai una verve polemica a 360gradi... sei pronto per CHF. Appuntamento in edicola.
Addio
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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Un degno compare per il Cazzillo:
http://giaime.altervista.org/catorcio.html
Saluti termoionici
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mica è bella per niente questa corsa al trash, al pulp, al monnezza..
potevi chiamarlo Phonino, per esempio...
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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Originariamente inviato da Giaime - 19/05/2007 : 11:46:50
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Atomo e vuoto sono in noi
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Riccardo
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"We must believe in free will. We've got no choice.''
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Secondo mè non viene da un libro di Marco .... come minimo doveva esserci un CCS quadruplo carpiato .
Tiziano
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