Interessante blog su clarisonus

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gluca
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Messaggio da gluca »

L'ultimo di L. Olson

http://www.clarisonus.com/blog/

Ciao
Gianluca

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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Messaggio da Luc1gnol0 »

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Ciao, Luca

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gluca
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Messaggio da gluca »

tempus fugit ... speriamo non si inneschino reazioni poco cordiali. cmq io rileggo più volte con interesse i documenti linkati.

enjoy!

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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

tempus fugit ... speriamo non si inneschino reazioni poco cordiali.
Originariamente inviato da gluca - 23/04/2007 : 23:20:09
Se ti riferivi all'ing. Russo, mi pare che abbia detto sul suo sito che andava in vacanza per qualche giorno. :oops:
Se ti riferivi di parte in qua, beh, ognuno si prende le proprie responsabilità.

Notare il link a Stereophile, rivista che rappresenta forse quanto di più lontano e nemico esista dal pensiero MOSS, l'entusiastica recensione del diffusore "time domain" di Fujitsu, curiosamente simile alla testa medio-alti di MOSS (e di Res Lyrae - scritto giusto? - primo clone commerciale - spionaggio industriale secondo altri - dei cd. "capi indiani" dell'ing. Russo - vedere foto su ultimo FdS, non ricordo il loro sito web -).

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Ciao, Luca
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Ciao, Luca

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Messaggio da Luc1gnol0 »

io rileggo più volte con interesse i documenti linkati.
Originariamente inviato da gluca - 23/04/2007 : 23:20:09
Hai notato che "bel silenzio", glu'...?
Mah... :oops:

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Ciao, Luca
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Messaggio da gluca »

E che te devo dì?? ... io ho trovato interessanti i docs e le idee, forse non è opinione condivisa.

La materia (vibrazioni, trasformate etc...) è ostica, io la ho subita in uno o due corsi al po(l)litecnico tempore illo. Parlarne tanto per parlarne non aggiunge molto, scambiarsi esperienze pratiche potrebbe invece aiutare (come già fatto in molti altri casi).

Ancora più ostica è forse l'analisi nel dominio del tempo. OH! Ce la smeniamo con i picosecondi del jitter e lasciamo da perte i ms dei riverberi?

Ma serve tutta sta teoria? Non lo so. Certamente è noiosa :)

Suggerirei anche di seguire il 3D di Olson sul suo nuovo dipolo. Molto fitto di spunti interessanti (linkato sul suo blog).

Ciao-Ciao-Ciao
Gialluga

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Messaggio da Natali »

Del resto non ne capisco molto, ma trovo anche io che il 3D di Olson sul dipolo su DIYaudio e' molto interessante.

Ciao, Andrea
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Parlarne tanto per parlarne non aggiunge molto, scambiarsi esperienze pratiche potrebbe invece aiutare
Originariamente inviato da gluca - 24/04/2007 : 11:30:17
Ma per caritàdiddio, chi vuol parlarne affatto!

Ma tu, piuttosto, sai dirmi perché in base alle esperienze più approfondite oggi esistenti un altoparlante da 17cm sia il più gigantesco che si possa montare in un tale contesto e con tali obbiettivi?

E sul come scegliere un altoparlante da max 17cm, che sia rigido ma non abbia break-up, sai darmi delle dritte, alla luce di quanto sopra?

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Ciao, Luca
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Ciao, Luca

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Messaggio da gluca »

Esperienze non mie ... hai notato certamente che usano AP altrettanto piccoli ed anzi ancora inferiori nel diffusore jap del link. Mi chiedi un sforzo cerebrale inusitato... della materia non mi sento di parlare con sicurezza.

E' un periodo che mi intrigano i piccoli coax.

Ciao
Gianluca

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Messaggio da Luc1gnol0 »

Mi chiedi un sforzo cerebrale inusitato... della materia non mi sento di parlare con sicurezza.
Originariamente inviato da gluca - 24/04/2007 : 14:33:27
Che lo sforzo sia con te allora, glu'. E fa anche buon viaggio. :)

Quanto ai 17cm dell'altoparlante per le basse frequenze, riprendo quanto detto da un eminente membro di questo consesso: nell'ottica di un sistema pensato per il contenimento delle emissioni secondarie da parte dello stesso, altoparlanti di diametro superiore a questo avrebbero una frequenza di transizione fuori dalla zona lineare (che sia lontana dalla zona di breakup del cono ed alla quale le sospensioni funzionino ancora "bene") troppo bassa per l'interfacciamento con un altoparlante per toni medi adeguatamente (i.e. secondo la stessa impostazione) funzionante.

Ma questa è solo una (prima) parte del discorso, per citare il commento di una terza, ulteriore, persona.

Visto che al pol(l)itecnico tu almeno ci sei stato (io l'ho solo sentito nominare), ti fa venire in mente qualche "consiglio pratico" o qualche via da seguire nelle sperimentazioni, questa prima parte? Intuizioni per arrivare alle altre parti? :oops:

OH! (© by gluca) Da Stoccolma riportami, anziché un po' di zoccoli come a plo', un po' di zocc... modello Victoria Silvstedt (Jumbo?)! :D

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Ciao, Luca
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Messaggio da mauropenasa »

Non per fare sempre la parte del bastian contrario, Luca e Gianluca, ma io non ho ancora trovato qualcuno che mi spieghi concretamente cosa indichi quando si riempie la bocca di concetti come "time domain".

Frasi come questa (riportate da Luca):
Conventional F-domain way-distortion, i.e. linear distortion (Frequency response) and non-linear distortion (harmonic distortion) is compensatable, but time-based distortion, which Timedomain proposed, is impossible to equalize or compensate.
Lasciano secondo me lo spazio che trovano.
Mi piacerebbe che il tipo dimostrasse alcune semplici cose:

- in base a che principio una distorsione "esiste" solo in funzione della frequenza
- come farebbe a considerare "compensatable" una generica THD "F-domain".

Secondo me la confusione la fa da padrone.
Il "F-domain" non è uno stato parallelo, come una sorta di "antimateria", ma una diversa prospettiva di osservazione di un fenomeno "T-domain".
La THD statica, dinamica, IMD ed il rumore esistono nei dispositivi elettronici e nei trasduttori, e sono rappresentate come variazioni "di linearità" di trasduzione.
- Se ho un ampli (o un trasduttore acustico) ideale e gli faccio riprodurre un tono puro a 1Khz, quel tono verrà immesso in ambiente generando un' onda di pressione a quella frequenza, di livello picco picco analogo a quello impostato nel generatore.
- Se i nostri dispositivi introducono una THD, esempio di seconda armonica, l' onda di pressione diventa "asimmetrica", ossia una porzione di energia viene trasmessa (o traslata, in caso elettronico) con una ampiezza versus time precisa, mentre un' altra porzione di semionda essa è compressa (minore ampiezza energetica). Ne consegue un suono "distorto", che Fourier descrive come una combinatoria effettiva di 2 o più toni sovrapposti .
- Se la THD è di ordini diversi, l' onda di pressione sarà variamente "increspata", esattamente come sarebbe in presenza di molti toni puri sovrapposti, sempre secondo Fourier.

Che si osservi il fenomeno con Fourier o nel dominio del tempo, esso tale resta.

Secondo me il casino nasce perchè in genere si valuta il "F-domain" come frutto di varie forme di "medie matematiche e finestrature conseguenti".
In effetti i moderni strumenti di analisi FFT usano un elevato numero di campioni per eseguire l' esposizione grafica dei fenomeni.
Per la precisione questo accade pure per le osservazioni "timedomain", perchè in ogni caso non si può mai prescindere dal discriminare una certa "finestra di tempo di osservazione".
Evidentemente (e naturalmente) esistono fenomeni occasionali e/o istantanei nelle dinamiche di riproduzione audio come in tutto il resto del mondo reale.
Evidentemente in audio alcuni di questi "fenomeni istantanei" possono essere "fastidiosi" e visti da alcuni come una chiave di lettura nelle prestazioni audio.
Bene, su questo si può discutere (e fare sperimentazione) senza inficiare le moderne tecniche di analisi o Fourier, cosi come senza riempirsi la bocca di concetti astratti.
Le persone serie quando pongono una questione si presentano con un grafico o una analisi precisa e ti dicono:

" -Signori, i vecchi sistemi di analisi non sono affidabili. Io ho messo a punto un nuovo sistema di analisi, basato su timedomain.... (segue disamina)".

Buttarla "in cavalleria" come si diceva una volta, ossia sostenere "che tanto alla fine l' unico giudice è l' orecchio", non è semplicemente serio.

Basti vedere quante interpretazioni spesso opposte sono nel mondo in nome "dell'orecchio", comprese le idiosincrasie legate al famoso "orecchio interno" (mnemonica acustica ?) con la quale gente come Beethoven ha potuto comporre fior di musica in stato di sordità....

Si potrebbero vedere delle analisi in "Timedomain" sufficientemente esplicite da validare queste affermazioni cosi decise ?

Ma chiedersi come mai queste "filosofie" siano sempre promulgate da contesti commerciali, e mai da ambienti di ricerca "no profit" ?

ciao




Mauro
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Piercarlo
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Messaggio da Piercarlo »

Ma chiedersi come mai queste "filosofie" siano sempre promulgate da contesti commerciali, e mai da ambienti di ricerca "no profit" ?

ciao

Mauro
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Originariamente inviato da mauropenasa - 25/04/2007 :  15:36:38
Chiedi troppo!

Ciao
Piercarlo
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