Miglioriamo un pre a tubi

Progetti, domande e idee sparse sull'autocostruzione delle elettroniche
Rispondi
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Ciao,
tempo fa ho comprato du Ebay un pre a tubi (scheda già montata) con le russe 6H30.
Queste valvole sono considerate moolto meglio delle E88CC per cui mi sono lasciato tentare.

L'ho provata recentemente e non andava male, a parte il fatto che i bassi erano molto timidi. Guardando lo schema è subito balzato all'occhio il colpevole (Cout troppo piccolo), ma visto che ora sto per inserirlo in un case degno volevo sapere se già che c'ero potevo fargi qualche ulteriore miglioria... in prima battuta penserei ad una induttanza di carico anodico o a un CCS ma occorre tener conto che la corrente è piuttosto alta (> 10mA, visto che i tubi sono in //)

Immagine

Idee?

Ciao

Andrea
Avatar utente
plovati
sostenitore
Messaggi: 7960
Iscritto il: 05 ott 2005, 20:19
Località: Italy
Has thanked: 3 times
Been thanked: 38 times

Messaggio da plovati »

Usare la seconda sezione del tubo come cathode follower.

_________
Piergiorgio
_________
Piergiorgio
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Ciao Piergiorgio,
la mia intenzione era di evitare di modificare il PCB, limitandomi per ora alla eventuale sostituzione di qualche componente e a lavorare sull'alimentatore. L'occhio magico lo tolgo che tanto il contenitore è chiuso.

Se devo cambiare topologia tanto vale che uso le Mullard ;)

Ciao

Andrea
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Andy, mi ripeto per la milionesima volta e consiglio di provare questo se riesci a trovare i componenti:

http://home.pacifier.com/~gpimm/self_bias.htm

La dissipazione non è certo un problema, l'impedenza di uscita è di 60ohm con la presa in mufollower e il carico fornito è vicino ai 2Gohm su tutta la banda audio ed oltre.
Usando questo ccs elimina pure il condesatore di bypass catodico, lo stadio funziona effettivamente a corrente costante e cosi il bias resterà fisso anche in regime dinamico.

Marco
Marco
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Ciao Marco, a dire il vero pensavo di adoperare un integrato della IXYS per il CCS (testato con ottimi risultati dallo stesso Gary se non ricordo male); dovrei trovarlo più facilmente.

Il bypass catodico non serve + perchè il rapporto delle impedenze è comunque alto (in teoria infinito..) ed è inutile abbassare la Rk sul segnale?

Ciao

Andrea

Dimenticavo: con l'utilizzo del CCS devo lavorare (diminuendola?) con la tensione di alimentazione?
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Gary in realtà non è che ami troppo gli integrati della IXYS, almeno questo è quello che traspare da alcune email che ci siamo scambiati in passato. Il problema, messo in chiaro anche dalle misure che trovi qui...

http://home.pacifier.com/~gpimm/ccs_performance.htm


...è la capacità di shunt troppo alta che a suo avviso è il fattore limitante della maggior parte dei ccs.

Diminuire la tensione...non vedo perchè. Anzi potresti addirittura aver bisogno di aumentarla, dipende dalla tensione minima necessaria che serve al ccs per funzionare (intendo proprio dire "accendersi") e dallo swing di tensione che vuoi in uscita ovviamente. Se non superi la massima dissipazione più tensione hai che cade sul ccs meglio è. La motivazione è che ti terresti in regione dinamica più lontano dal cut off dovuto ad una momentanea mancanza di polarizzazione del dispositivo, nel caso lo swing di tensione in uscita superi la soglia di "guardia".
Ovviamente non serve esagerare. Potresti valutare lo swing massimo che ti serve in uscita, la tensione minima necessaria per far funzionare il dispositivo e sommarle al punto di lavoro.

In pratica, scegli il punto di lavoro per lo stadio e valuta la tensione anodica per corrente e polarizzazione di griglia scelte. A questa tensione aggiungi lo swing che ti interessa in uscita e la tensione per far funzionare il ccs. Quella che ottieni è la minima tensione che ti serve. Nel caso di un eccesso all'ingresso del ccs sarà lui a prendersi cura dello smaltimento di tale eccesso sotto forma di calore. Quello che comanda saranno griglia e corrente, la caduta di tensione sul ccs si adatterà a quanto dettato dall'anodo. Tale caduta di tensione ai capi del ccs insieme alla corrente di assorbimento ti permette di valutarne la massima dissipazione e quindi di decidere se ti serve o no un dissipatore e di quali dimensioni.
Ultima nota...meglio abbondare leggermente in tensione per tenere conto delle fluttuazioni di rete e calcolare la dissipazione nel caso in cui la variazione della 220V sia positiva, giusto per non cucinare nulla durante il funzionamento.

Per il bypass. Solitamente anche se il ccs è ad alta impedenza il tubo non funziona proprio a corrente costante, ha solo una retta di carico molto piatta. Per ottenere che il tubo lavori a corrente costante devi usare l'uscita in mufollower, seguendo le teorie di Alan Kimmel:

http://home01.wxs.nl/~rneervoo/mustage.htm

In questo caso il tubo funziona effettivamente a corrente costante in quanto lo swing di corrente è generato dal mosfet. Quindi, non essendoci variazioni di corrente in ac non c'è retroazione e non serve il bypass. Il tubo funziona effettivamente come se fosse a polarizzazione fissa, con in più il vantaggio che anche il voltaggio anodico è fisso visto che è il ccs a prendersi cura di regolare la caduta di tensione ai sui capi. Ecco spiegato perchè dicevo che può essere conveniente lasciar dissipare qualche W in più al ccs ed aumentare la caduta ai suoi capi.

Con i ccs standard il bypass ti serve sia perchè non esci a bassa impedenza sfruttando il mosfet, sia perchè la corrente in regime dinamico non è effettivamente costante.

Spero si capisca qualcosa...sono in preda ai morsi della fame e scrivo a braccio...

Marco
Marco
drews
new member
Messaggi: 61
Iscritto il: 14 nov 2005, 23:56
Località: Italy

Messaggio da drews »

Ciao,

anche io sono intenzionato e prendere un kit di un pre a tubi "ispirato" all'audio resarch sp-10.
Vi allego lo schema, pensate sia valido?


Immagine Allegato: arc-sp10.pdf ( 30257bytes )

Andypairo tu che schema di alimentatore hai utilizzato?

Ciao
Andrea
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Qualcuno mi spiega il perchè quell'accrocchio di condesatori di uscita sull'SP10? Passi prendere il nodo di retroazione a metà strada, cosa he posso comprendere, ma perchè mettere due coppie in parallelo?
Per far pagare di più l'oggetto, visto che montava probabilmente condesatori da un milione di $ l'uno?

Marco
Marco
drews
new member
Messaggi: 61
Iscritto il: 14 nov 2005, 23:56
Località: Italy

Messaggio da drews »

Questo dovrebbe essere lo schema originale estrapolato da un pre.

Immagine
mr2a3
sostenitore
Messaggi: 896
Iscritto il: 12 ott 2005, 15:36
Località: Italy

Messaggio da mr2a3 »

Qualcuno mi spiega il perchè quell'accrocchio di condesatori di uscita sull'SP10?
Forse la faccio troppo semplice ma a me sembra che i C siano in serie per evitare di avere la tensione del catodo in uscita, e che ne usi 4 per averne uno equivalente da 3uF e poter così dichiarare un'impedenza di uscita bassa.
Piuttosto perchè da 400V?
I catodi mi sembra che tutti i 250V (B+) non li vedano neppure all'accensione (ma gradirei una conferma :D )

Ciao
Massimo
Ciao, Massimo
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Come detto il fatto di prendere come nodo del feedback il punto scelto è comprensibile, resta il fatto che due condensatori in serie da 6uF fanno 3uF...perchè usarne 4 da 3uF quando ne sarebbero bastati due?
Questo non capisco. Forse non riuscivano a trovare condensatori da 6uF esoterici... :D
Ehmm...per quanto riguarda l'impedenza di uscita, direi che il condensatori di accoppiamento non fa nulla essendo in serie al segnale, serve solo per evitare l'offset in uscita e, solitamente, il suo valore è legato alla resisteza di carico insieme alla quale funge da filtro passa basso.
In questo caso in più bisogna tener conto del polo che fa parte della cella di retroazione, ma non credo che il condensatore da solo faccia nulla per l'impedenza dello stadio di uscita, impostata in questo caso dall'uscita catodica e dall'azione dell'anello di feedback.

Marco
Marco
mr2a3
sostenitore
Messaggi: 896
Iscritto il: 12 ott 2005, 15:36
Località: Italy

Messaggio da mr2a3 »

Ma, sai, non elettrolitici credo che già da 3uF (e 400V) non sia troppo facile trovarli.

Circa l'impedenza mi sono spiegato male, intendevo dire che se il C è piccolo la banda passante su un carico basso diventa ridicola, un pò come nei CDP dove piazzano in uscita elettrolitici da 47uF o simili, che servono solo se effettivamente il carico vale 600Ohm (modifica spesso udibile quando si sà di pilotare carichi da 20 o più K).
Ciao, Massimo
titano
sostenitore
Messaggi: 1069
Iscritto il: 07 ott 2005, 22:35
Località: Italy

Messaggio da titano »

Spero di esser sembrato pedante oggi è una gionata "no", sono fuso :x , nel caso chiedo venia e mi genufletto :D
Immagino che come prodotto commerciale lo si debba progettare pensando alle condizioni peggiori. Per un utilizzo più umano, con un finale dall'impredenza decentemente alta in ingresso, probabilmente si potrebbe ragionare sul valore dei condensatori di uscita...certo bisogna tener conto della frequanza a cui si vuol far intervenire la cella di retroazione.
Tanto per curiosità quanto costava al tempo il pre?

Marco
Marco
drews
new member
Messaggi: 61
Iscritto il: 14 nov 2005, 23:56
Località: Italy

Messaggio da drews »

E per il resto che vi sembra?
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Ciao,
sono tornato a lavorare sul pre in oggetto.
Sotto la lente l'alimentazione dei filamenti, che mi pone di fronte ad alcuni quesiti:

La logica direbbe di utilizzare una tensione stabilizzata ma:

1-Le 6H30 sono voraci di corrente, si parla di oltre 1A a tubo.
2-Ho a disposizione dei toroidi carini fatti avvolgere apposta 200-250V 50mA e 6,3V-5A.

Per poter regolare la tensione con 2A di assorbimento (utilizzando un regolatore low-dropout tipo LM1084 e diodi Schottky per minimizzare le cadute) ho bisogno di circa 40.000 uF di capacità, con i conseguenti picchi di assorbimento sul trafo e perdite accresciute sui rettificatori (che probabilmente avranno bisogno di essere dissipati).
Inoltre grossi picchi di corrente potrebbero generare interazioni elettromagnetiche col circuito...(o mi sto preoccupando troppo?)


2-In alternativa avrei a disposizione un trafo E+I con il secondario per i filamenti a 7,5V, che mi permetterebbe di usare meno capacità mantenendo la regolazione e probabilmente rendendo no più necessaria la disipazione dei diodi

Secondo voi quale è la soluzione migliore? (NB accetto anche soluzioni alternative, possibilmente senza cambiare i ferri)
Chiedo anche perchè essendo nella necessità di far avvolgere un trafo custom con un paio di secondari per tubi (E88CC) sceglierei la soluzione "migliore" come secondario a bassa tensione.

Ciao

Andrea
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Ciao di nuovo,
lottando tra orari di lavoro e mal di gola ho portato avanti il pre, l'alimentazione è ora stabilizzata (usando una scheda descritta qui http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... adid=64915).

Il punto è che il PCB del pre è configurato in dual-mono con le masse di alimentazione e filamento connesse assieme in ogni canale, mentre io uso un alimentatore unico. Altra fonte di dubbi sul cablaggio da effettuare è che i pad di massa per le alimentazioni e i segnali di ingresso e uscita sono sì collegati elettricamente ma la loro disposizione in punti così distanti del circuito mi fa sorgere dubbi sull'ottimalità del layout di massa.

Mi era sembrato corretto utilizzare il morsetto multiplo di massa dell'alimentatore come centro stella ma avvertivo un certo ronzio, che si attenua (ma non sparisce) solo collegando la massa degli RCA di ingresso (passando dal potenziometro) ai relativi pad sullo stampato.

Ho anche provato a isolare il ritorno dei filamenti (collegando solo i comuni dell'alimentatore filamenti e dell'alimentatore B+) ma non è cambiato nulla.
Il disturbo è il classico con "hum" predominante col potenziometro a zero, poi un ronzio che si intensifica verso metà corsa e che si attenua a fine corsa. Il pot è un 50k logaritmico ALPS motorizzato.

Ho anche notato che le 6H30 montate (Sovtek) hanno una accentuata microfonicità.. solo toccando lo stampato si sente un "tiiiin" sugli altoparlanti.... è normale?

Ciao

Andrea



Immagine
Avatar utente
gluca
sostenitore
Messaggi: 10583
Iscritto il: 10 ott 2005, 18:31
Località: Italì
Been thanked: 6 times

Messaggio da gluca »

Le 6H30pi Sov che ho usato io non erano microfoniche ... solo delicate alla max potenza di anodo.

Ciao

---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
"i was looking back to see if you were looking back at me to see me looking back at you"
drews
new member
Messaggi: 61
Iscritto il: 14 nov 2005, 23:56
Località: Italy

Messaggio da drews »

Tratto dal sito diyclub che ha realizzato il pre con le 6h30 in questione:
The 6H30 is a very robust tube, which can pulse up to 6A of current! This translates to excellent drive capability. Parts quality and build is generally very good on this board. One minor issue with magic eye - design as delivered over drives the eye and about 50% of the bars are visible with no musical signal going through the preamplifier. DIYclub/Liteaudio have not yet advised the solution to this problem.

Recommend you look at sourcing a variety of other parts DIYclub sells to make this up into a fully functioning unit:

* A33 all aluminium case and hardware standoffs to suit
* VO3 RA remote control and input selection (DIYclub suggests the blue display colour is static sensitive but I have had no problems yet touch wood!)
* R-core transformer (they should source a lower secondary voltage version as even 250VAC rectified is way too much voltage for this tube)
* TP-4 rectifier board (you will need to modify the R in the CRC filter to lower plate voltage below max of 150VDC) - soft start high tension on this rectification board is very nice.
* Mundorf silver oil caps are nice optional extra although a touch thick in the bottom - very musical overall though and better than Auricaps I tried (MKP is standard fit)
* Electro Harmonix gold pin 6H30 tubes (although I think these are now standard fit)

I also recommend rebiasing the tube for more current flow - as delivered is only about 7mA through each tube. 30mA sounds better and gives heaps more drive/dynamics (spec is 40+/-14mA). A constant current source ilo the resistive drop from B+ also sounds a lot better and provides better imaging.

Overall a stunning preamplifier for the price.


Ciao
Andrea
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Grazie della risposta, che mi da lo spunto per aggiungere alcuni dettagli:

- Lo schema incluso indica una B+ compresa tra 200 e 250VDC, io ho usato una tensione di 210VDC

-L'assorbimento dei tubi è di 20 mA ciascuno (sulle resistenze da 2k in serie ho un totale di circa 80V)

- Ho in cantiere un CCS

Qualcuno sa darmi consigli sul layout delle masse? Guardando la foto si notano da sinistra i pad di alimentazione B+ , quelli dei filamenti e sulla destra gli ingressi (vicino alle resistenze blu) e le uscite.

Le masse sono in comune sul PCB per tutti e separate tra i due canali.
Sulla sinistra si vede una rete C-Diodi per collegare la massa al telaio

Ciao

Andrea
andypairo
sostenitore
Messaggi: 689
Iscritto il: 03 nov 2005, 23:17
Località: Italy

Messaggio da andypairo »

Ho separato le masse degli anelli di alimentazione - ingresso e uscita e così il layout risulta accettabile ma il guadagno è eccessivo.

In condizioni "originali" il basso è abbastanza esuberante (eccessivo nella posizione di ascolto col muro alle spalle ma adeguato un metro più avanti).

Togliendo il bypass catodico per ridurre un poco il guadagno la risposta in basso è decisamente più sobria, come passata (forse troppo) in secondo piano... dipende forse dalla differente resistenza dinamica del tubo?

Il guadagno resta comunque ancora altino... non riesco a superare il 3-4 prima della sordità :?

Avevo intenzione di usare un CCS (Gray Pimm self bias) al posto delle R di anodo ma così il pre avrebbe un guadagno pari al mu della valvola, giusto?

Consigli?

Ciao

Andrea
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio