Ho ascoltato l'impianto dell'Ing. Russo (MOSS)
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rispondo con qualche ora di ritardo.
in ambito 'pro' ci sono molte apparecchiature, o forse dovrei dire 'sistemi' che tengono conto di tutto questo. per es. il sistema Lares della Lexicon è stato progettato su queste basi.
http://www.lares-lexicon.com/
inoltre molta della ricerca che sta alla base della compressione audio tiene conto di questi aspetti, in senso inverso ovviamente, quindi si cerca di far arrivare il minimo delle informazioni sfruttando il fatto che il cervello, integrando (con la crossocorrelazione), appiattisce alcuni aspetti. prova contraria è il fatto, per es., che gli mp3 non hanno capacità di ricostruzione scenica.
vorrei però far notare che non mi sto mettendo a smitizzare le realizzazioni moss, il mio discorso verte su aspetti che si intersecano con le problematiche di moss, ma che non si sovrappongono totalmente. non parlo infatti si sospensioni elastiche etc etc ma solo di percezione sonora come 'storia' di un evento.
laddove c'è l'esigenza di intervenire a livello psicoacustico (riverberi, proecessori d'ambiente, compressione mp3...) le aziende si sono dovute interessare al problema e lo hanno fatto.
in ambito 'pro' ci sono molte apparecchiature, o forse dovrei dire 'sistemi' che tengono conto di tutto questo. per es. il sistema Lares della Lexicon è stato progettato su queste basi.
http://www.lares-lexicon.com/
inoltre molta della ricerca che sta alla base della compressione audio tiene conto di questi aspetti, in senso inverso ovviamente, quindi si cerca di far arrivare il minimo delle informazioni sfruttando il fatto che il cervello, integrando (con la crossocorrelazione), appiattisce alcuni aspetti. prova contraria è il fatto, per es., che gli mp3 non hanno capacità di ricostruzione scenica.
vorrei però far notare che non mi sto mettendo a smitizzare le realizzazioni moss, il mio discorso verte su aspetti che si intersecano con le problematiche di moss, ma che non si sovrappongono totalmente. non parlo infatti si sospensioni elastiche etc etc ma solo di percezione sonora come 'storia' di un evento.
laddove c'è l'esigenza di intervenire a livello psicoacustico (riverberi, proecessori d'ambiente, compressione mp3...) le aziende si sono dovute interessare al problema e lo hanno fatto.
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In realtà la prima applicazione di questo tipo è abbastanza antica e-vado a memoria- risale forse all'inizio anni '80
A quell'epoca Berkowitz, che era uno dei ricercatori della AR sviluppò un sistema equalizzatore autoadattativo che, sulla probabile base degli studi di R.H (non voglio più citarlo, mi è venuto a noia)- avrebbe dovuto essere in grado di compiere l'equalizzazione ambientale in ambito non invariante.
A quell'epoca le memorie digitali avevano capacità irrisorie, per cui il cassone di prova era zeppo di schede di memoria cablate wire wrap ! (da qualche parte dovrei avere ancora le foto).
L'industria non ne fece probabilmente niente, sia per i costi, sia perchè, in effetti, il sistema non poteva funzionare (bene).
Quello che nel sistema Moss è inspiegabile al momento (almeno per me) è l'effetto moltiplicatore della percezione che si ottiene all'ascolto in assenza di mascheramento per suono correlato.
E' una cosa che mi ha molto stupito, perchè è giunta totalmente inaspettata.
E' chiaro che nessuno ha mai indagato su un effetto simile, in assenza di strumenti con cui ricrearlo (ma ora gli strumenti ci sono).
La settimana prossima il quotidiano La Stampa, nell'inserto Tuttoscienze (l'unico inserto scientifico degno di nota nel panorama della stampa quotidiana italiana ) pubblicherà un numero speciale sui meccanismi neurologici di percezione ed elaborazione cerebrale del suono musicale .
Speriamo che li si trovi qualche indicazione bibliografica utile.
Cordiali saluti.
Paolo Caviglia
A quell'epoca Berkowitz, che era uno dei ricercatori della AR sviluppò un sistema equalizzatore autoadattativo che, sulla probabile base degli studi di R.H (non voglio più citarlo, mi è venuto a noia)- avrebbe dovuto essere in grado di compiere l'equalizzazione ambientale in ambito non invariante.
A quell'epoca le memorie digitali avevano capacità irrisorie, per cui il cassone di prova era zeppo di schede di memoria cablate wire wrap ! (da qualche parte dovrei avere ancora le foto).
L'industria non ne fece probabilmente niente, sia per i costi, sia perchè, in effetti, il sistema non poteva funzionare (bene).
Quello che nel sistema Moss è inspiegabile al momento (almeno per me) è l'effetto moltiplicatore della percezione che si ottiene all'ascolto in assenza di mascheramento per suono correlato.
E' una cosa che mi ha molto stupito, perchè è giunta totalmente inaspettata.
E' chiaro che nessuno ha mai indagato su un effetto simile, in assenza di strumenti con cui ricrearlo (ma ora gli strumenti ci sono).
La settimana prossima il quotidiano La Stampa, nell'inserto Tuttoscienze (l'unico inserto scientifico degno di nota nel panorama della stampa quotidiana italiana ) pubblicherà un numero speciale sui meccanismi neurologici di percezione ed elaborazione cerebrale del suono musicale .
Speriamo che li si trovi qualche indicazione bibliografica utile.
Cordiali saluti.
Paolo Caviglia
- Luc1gnol0
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Un aspetto del sistema MOSS che non metto ancora a fuoco (per evidenti limiti posso appunto limitarmi solo ad una sorta di "visualizzazione") è l'incidenza del design del diffusore (c'è un altro thread aperto al riguardo, lo so).Quello che nel sistema Moss è inspiegabile al momento (almeno per me) è l'effetto moltiplicatore della percezione che si ottiene all'ascolto in assenza di mascheramento per suono correlato.
Originariamente inviato da drpaolo - 15/03/2007 : 07:13:26
La questione è forse banale: posto che a livello intuitivo mi sembrano chiari quali potrebbero essere i meccanismi per cui le vibrazioni possono mascherare o mascherano il segnale inciso, e come ugualmente quello che da alcuni è chiamato il tempo di riverbero del "sistema" diffusori-ambiente ugualmente può mascherare o maschera il segnale inciso, viceversa quali potrebbero essere i motivi per cui la MOSS è arrivata ad un sistema a 3 vie con un woofer di 17cm?
Sono motivi di ordine generale o piuttosto legati alle dimensioni dello specifico ambiente?
Se mi è più percepibile la ragione di una scelta in favore di una sorgente con emissione solo (o il più possibile) diretta, mi è meno facile capire la "bocciatura" di sorgenti più o meno estese.
Anche l'espressione "mode shape" (dell'acronimo MOSS) e la reazione polemica dell'ing. Russo sul proprio forum, ai commenti di Mauro Penasa sui modi di percepire le frequenze (o certe frequenze) "in pressione" in un altro thread, mi instillano ulteriori dubbi, che non ho elementi per approcciare.
Avete link al riguardo, da segnalare magari in PM per aderire alla richiesta di Riccardo di evitare il crossposting, di discussioni o descrizioni di questa parte della tecnica MOSS?
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Ciao, Luca
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Ciao, Luca
"Necessity is the plea for every infringement of human freedom. It is the argument of tyrants; it is the creed of slaves"
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- riccardo
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Piccolo chiarimento in relazione alla nostra richiesta di evitare il cross-posting.
E' chiaro che noi siamo on line per essere letti anche da coloro che non intervengono o non sono intervenuti nei vari 3D.
Al di fuori delle regole di netiquette, capirete bene che postare link rende DIFFICILE la lettura, anche in ragione del fascino e della complessità dell'argomento trattato.
Quindi, dal momento che non è difficile da fare, quando voi ritenete di esservi imbattuti, nel web, in uno scritto contenente informazioni interessanti, siete liberi copiarlo, incollarlo, citando la fonte.
In questo modo sono sicuro che ne guadagnerebbe sia la sintesi che la capacità di analisi, e allo stesso tempo, il 3d potrà considerarsi completo e anche stampabile.
Non dimenticate MAI di citare la fonte, sia per un forma di doveroso tributo, sia per informare i lettori che esistono altre possibilità di informarsi e discutere.
Saluti
R.R.
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Atomo e vuoto sono in noi
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E' chiaro che noi siamo on line per essere letti anche da coloro che non intervengono o non sono intervenuti nei vari 3D.
Al di fuori delle regole di netiquette, capirete bene che postare link rende DIFFICILE la lettura, anche in ragione del fascino e della complessità dell'argomento trattato.
Quindi, dal momento che non è difficile da fare, quando voi ritenete di esservi imbattuti, nel web, in uno scritto contenente informazioni interessanti, siete liberi copiarlo, incollarlo, citando la fonte.
In questo modo sono sicuro che ne guadagnerebbe sia la sintesi che la capacità di analisi, e allo stesso tempo, il 3d potrà considerarsi completo e anche stampabile.
Non dimenticate MAI di citare la fonte, sia per un forma di doveroso tributo, sia per informare i lettori che esistono altre possibilità di informarsi e discutere.
Saluti
R.R.
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Riccardo
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- gluca
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Sono molto interessanti i documenti contenuti nella libreria tecnica della Lares. Nel caso vi siano sfuggiti ... conviene darvi una lettura attenta.sistema Lares della Lexicon è stato progettato su queste basi.
http://www.lares-lexicon.com/
Grazie per il link.
---------> DISCLAIMER: ooops credo di aver detto una fesseria ... scusate <---------
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Ridi, ridi.....della tua ignoranza !...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche
Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze.
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o
Pierpaolo.
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Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
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Ciao, Luca
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e chi è Galieo Galiei???Ridi, ridi.....della tua ignoranza !...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
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Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze.
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o
Pierpaolo.
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
gradirei la si smettesse di creare del gran fumo intorno a cose semplici, le misure sono semplicemente misure, le deduzioni e le conclusioni cui ci possono portare sono altra cosa, e un insieme di misure possono tranquillamente NON essere lo specchio fedele di una DEDUZIONE da loro generata, poichè le misure sono istantanee molte volte bidimensionali mentre il pensiero umano può portare l'interpretazione alle quattro dimensioni, unire i punti è compito del ricercatore, e spiegare il metodo usato e le deduzioni in modo chiaro e univoco è indispensabile per dare sostanza alla comunicazione.
Riguardo all'osservabile e al non osservabile, sono le solite ST****ATE con cui un qualche guru di turno può pensare di intortare qualche gonzo, magari per vendergli un sistema invariante, infatti quello che non varia è il bilancio economico totale, una cifra esce dalla tasca del gonzo e la stessa entra in quella del guru, siamo in presenza di un sistema invariante a somma zero perfetto
Filippo
PS invece di sparare a zero sulle misure (o perchè non le si sa fare o perchè non le si sa interpretare) consiglio la lettura di un testo semplice ma fondamentale al riguardo: J. Bertin, La grafica e il trattamento grafico dell’informazione, ERI, Torino 1981
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Un osservabile e' una grandezza fisica che puo' essere misurata.Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
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Ciao, Luca
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 : 15:22:43
Dato un oggetto fisico nel senso piu' generale, esso puo' essere caratterazzato mediante poche grandezze fisiche. Il problema e' che (questo si presento' per la prima volta con l'avvento dell'elettromagnetismo ed il concetto di campo) non tutte le grandezze fisiche sono osservabili perche' ad esempio non sono quantita' reali ma tuttavia sono indispensabili per eleborare la teoria.
Tornando agli osservabili nel contesto di una teoria generale, puo' tornare comodo oppure e' indispensabile effettuare su di loro delle trasformazioni. Affiche' la teoria sia valida e' NECESSARIO che tali osservabili siano INVARIANTI per tali trasformazioni.
Per cui se si verifica una non invarianza tutto va a farsi benedire.
Questi sono alcuni dei concetti che sono alla base della Scienza in generale e quella dell' Ing. Russo in particolare.
Pierpaolo.
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Delirio allo stato puro....:o:oe chi è Galieo Galiei???Ridi, ridi.....della tua ignoranza !...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
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Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze.
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Pierpaolo.
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
gradirei la si smettesse di creare del gran fumo intorno a cose semplici, le misure sono semplicemente misure, le deduzioni e le conclusioni cui ci possono portare sono altra cosa, e un insieme di misure possono tranquillamente NON essere lo specchio fedele di una DEDUZIONE da loro generata, poichè le misure sono istantanee molte volte bidimensionali mentre il pensiero umano può portare l'interpretazione alle quattro dimensioni, unire i punti è compito del ricercatore, e spiegare il metodo usato e le deduzioni in modo chiaro e univoco è indispensabile per dare sostanza alla comunicazione.
Riguardo all'osservabile e al non osservabile, sono le solite ST****ATE con cui un qualche guru di turno può pensare di intortare qualche gonzo, magari per vendergli un sistema invariante, infatti quello che non varia è il bilancio economico totale, una cifra esce dalla tasca del gonzo e la stessa entra in quella del guru, siamo in presenza di un sistema invariante a somma zero perfetto
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PS invece di sparare a zero sulle misure (o perchè non le si sa fare o perchè non le si sa interpretare) consiglio la lettura di un testo semplice ma fondamentale al riguardo: J. Bertin, La grafica e il trattamento grafico dell’informazione, ERI, Torino 1981
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 15:59:37
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Un osservabile e' una grandezza fisica che puo' essere misurata.Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
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Ciao, Luca
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 : 15:22:43
Dato un oggetto fisico nel senso piu' generale, esso puo' essere caratterazzato mediante poche grandezze fisiche. Il problema e' che (questo si presento' per la prima volta con l'avvento dell'elettromagnetismo ed il concetto di campo) non tutte le grandezze fisiche sono osservabili perche' ad esempio non sono quantita' reali ma tuttavia sono indispensabili per eleborare la teoria.
Tornando agli osservabili nel contesto di una teoria generale, puo' tornare comodo oppure e' indispensabile effettuare su di loro delle trasformazioni. Affiche' la teoria sia valida e' NECESSARIO che tali osservabili siano INVARIANTI per tali trasformazioni.
Per cui se si verifica una non invarianza tutto va a farsi benedire.
Questi sono alcuni dei concetti che sono alla base della Scienza in generale e quella dell' Ing. Russo in particolare.
Pierpaolo.
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:08:46
Quello che magari andrebbe detto è che si possono applicare queste "basi della scienza" anche alla cottura degli spaghetti, cioè dove non serve a una mazza!
Qualche anno fa un matematico ha dimostrato perchè la tartina imburrata che ti scivola dalle mani cade sempre col lato imburrato sul pavimento. FANTASTICO!
Abbiamo rivoluzionato il concetto di colazione (breakfast per gli esterofili)...
Ma domandiamoci invece perchè la gente ascolta musica col cellulare... non è che certo gurismo d'accatto ha schifato i più, i quali si sono guardati intorno, hanno esclamato un bel mavaffanc... e si sono infilati gli auricolari???
Ragazzi, scendete dal pero! troppo onanismo mentale se non rende ciechi certamente rende sordi! ascoltatevi un po' di buona musica e datevi una calmata...
Filippo
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bravissimo, vedo che ci siamo capiti, non è facile trovare chi riesce a leggere tra le righe al primo colpoDelirio allo stato puro....:o:oe chi è Galieo Galiei???Ridi, ridi.....della tua ignoranza !...................PS la storiella che certe cose non si possono misurare mi fa un po' ridere... un ambiente imbottito di feltro "suonerà" certamente in modo diverso da uno nudo.
Preferirei lasciare "i misteri della fede" alle questioni teologiche
Originariamente inviato da audiofanatic - 14/03/2007 : 11:15:01
Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze.
Incomincia a chiederti che cosa e' un osservabile e quando una grandezza fisica e' osservarbile e quando no......il primo a capire questa cosa fu Galieo Galiei...:o
Pierpaolo.
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 15:03:48
gradirei la si smettesse di creare del gran fumo intorno a cose semplici, le misure sono semplicemente misure, le deduzioni e le conclusioni cui ci possono portare sono altra cosa, e un insieme di misure possono tranquillamente NON essere lo specchio fedele di una DEDUZIONE da loro generata, poichè le misure sono istantanee molte volte bidimensionali mentre il pensiero umano può portare l'interpretazione alle quattro dimensioni, unire i punti è compito del ricercatore, e spiegare il metodo usato e le deduzioni in modo chiaro e univoco è indispensabile per dare sostanza alla comunicazione.
Riguardo all'osservabile e al non osservabile, sono le solite ST****ATE con cui un qualche guru di turno può pensare di intortare qualche gonzo, magari per vendergli un sistema invariante, infatti quello che non varia è il bilancio economico totale, una cifra esce dalla tasca del gonzo e la stessa entra in quella del guru, siamo in presenza di un sistema invariante a somma zero perfetto
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Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 15:59:37
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Filippo
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Caro dottor Pierpaolo, benvenuto.
Non ti conosco (uso il tu perchè è stato fatto notare che usare il lei nei forum è pre di attacco). Mi sembra di capire però da alcuni tuoi interventi disponibili in rete che sai fare molto di meglio che essere arrogante e basta.
Ci sono un paio di discussioni aperte sulle teorie di Russo, potresti contribuire portando argomentazioni ed esperienza in quelle, senza trasformare l'intero forum in un Palio di Siena della Rossitidine?
Per questo ci sono già altri spazi più attrezzati e funzionali, che conosci bene.
Grazie per la comprensione.
_________
Piergiorgio
Non ti conosco (uso il tu perchè è stato fatto notare che usare il lei nei forum è pre di attacco). Mi sembra di capire però da alcuni tuoi interventi disponibili in rete che sai fare molto di meglio che essere arrogante e basta.
Ci sono un paio di discussioni aperte sulle teorie di Russo, potresti contribuire portando argomentazioni ed esperienza in quelle, senza trasformare l'intero forum in un Palio di Siena della Rossitidine?
Per questo ci sono già altri spazi più attrezzati e funzionali, che conosci bene.
Grazie per la comprensione.
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Mi sembra che sul pero ci sei tu che parli di cose che non conosci.Un osservabile e' una grandezza fisica che puo' essere misurata.Forse potrebbe rivelarsi più utile (senz'altro utile per me) se, invece di maieutica ed ironia, tu potessi dire cosa hai capito tu del concetto di misura, di cosa sia osservabile tramite una misura, come, quando: io imparerei qualcosa, anche senza pormi delle domande a cui per formazione e cultura mi sembra di non poter rispondere esattamente.Evidentemente non conosci il concetto di misura e tutte le sue conseguenze
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Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:08:46
Quello che magari andrebbe detto è che si possono applicare queste "basi della scienza" anche alla cottura degli spaghetti, cioè dove non serve a una mazza!
Qualche anno fa un matematico ha dimostrato perchè la tartina imburrata che ti scivola dalle mani cade sempre col lato imburrato sul pavimento. FANTASTICO!
Abbiamo rivoluzionato il concetto di colazione (breakfast per gli esterofili)...
Ma domandiamoci invece perchè la gente ascolta musica col cellulare... non è che certo gurismo d'accatto ha schifato i più, i quali si sono guardati intorno, hanno esclamato un bel mavaffanc... e si sono infilati gli auricolari???
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Filippo
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 16:24:15
Pierpaolo
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Ci provo. Ho iniziato da poco a cercare di capire la teoria scientifica dell'Ing. Russo. Alcuni concetti li conosco perche' mi occupo di fisica ma la riproduzione dei suoni musicali e' nuova anche per me. Di certo non mi in***** se sbaglio e lui mi da del somaro.....questa e' la norma a scuola!Caro dottor Pierpaolo, benvenuto.
Non ti conosco (uso il tu perchè è stato fatto notare che usare il lei nei forum è pre di attacco). Mi sembra di capire però da alcuni tuoi interventi disponibili in rete che sai fare molto di meglio che essere arrogante e basta.
Ci sono un paio di discussioni aperte sulle teorie di Russo, potresti contribuire portando argomentazioni ed esperienza in quelle, senza trasformare l'intero forum in un Palio di Siena della Rossitidine?
Per questo ci sono già altri spazi più attrezzati e funzionali, che conosci bene.
Grazie per la comprensione.
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Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 15/03/2007 : 16:33:05
ciao,
Pierpaolo.
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ti sembra, ma non è così, e soprattutto non devo dimostrare nulla né a te né a chicchessia, quindi puoi immaginarmi sul pero, sul melo, e su qualunque altro albero da frutto immaginabile.
Mi sembra che sul pero ci sei tu che parli di cose che non conosci.
Pierpaolo
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 16:33:09
anzi, immaginami pure come il prototipo dello scettico...
da Wikipedia
"Il termine scettico è di solito utilizzato in riferimento a una persona che assume una posizione critica in una certa situazione, spesso fondata sui principi del pensiero critico e del metodo scientifico (che sono in effetti i principi dello scetticismo scientifico), al fine di valutare la validità di una certa affermazione o di una certa pratica. Questa prospettiva pone in primo piano l’evidenza empirica, ritenendola il modo migliore per verificare la validità di un’affermazione.
Gli scettici vengono spesso, e a torto, confusi con i cinici. Quando lo scetticismo è sano (nella sua opposizione a posizioni arbitrarie e sfrenatamente soggettive) esso è comunque fondato su un certo metodo di analisi condiviso dalla cerchia degli scettici, il che è ben diverso a quell’atteggiamento costantemente distruttivo tipico del cinismo e del suo rifiuto non solo della verità ma anche della sincerità tra gli uomini. Insomma, pur non essendo incompatibili (non è escluso che uno scettico possa anche essere un cinico), le due posizioni sono sostanzialmente differenti, proprio nella rispettiva immagine del mondo che si fanno.
Alcuni, soprattutto nell’ambiente del paranormale e delle pseudoscienze, accusano lo scetticismo scientifico, a loro avviso mentalmente gretto, di inibire il progresso delle scienze. Si tratta di una differenza di prospettive incolmabile, nella misura in cui nella scienza è l’esperimento a decidere della validità o meno di una teoria. Carl Sagan, scettico ed astrofisico, ha ribattuto che "sì, la mente va tenuta ben aperta, ma non così tanto che il cervello ne cada fuori'. D’altro canto, non è possibile negare in partenza qualcosa solo perché non è stato approntato un esperimento adatto a confermarlo o a smentirlo. Su questa linea, alcuni scettici accusano coloro che sostengono fermamente l’impossibilità di una certa cosa di mancanza di scetticismo (per il quale nessuna conclusione va considerata definitiva)."
ma, a proposito di conoscenze UTILI che evidentemente domini con grande padronanza, perchè non le usi per realizzare il sistema di riproduzione audio DEFINITIVO, ma come, hai le CONOSCENZE che ti renderebbero RICCO e non le usi?...
mah... certe cose per me rimangono un mistero...
Filippo
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 17:02:31
[/quote]
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allora Pierpaolo cominciamo a capire.
Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.
Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?
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Piergiorgio
Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.
Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?
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Piergiorgio
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Non mi sembra di aver insultato! Gli insulti sono ben altra cosa.allora Pierpaolo cominciamo a capire.
Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.
Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?
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Piergiorgio
Originariamente inviato da plovati - 15/03/2007 : 17:25:21
Le cose sono scritte e sono pure chiare.
Adesso il Sig. Filippo si nasconde dietro lo scetticismo perche' non ha piu' cartucce........Per me si puo' chiudere qui, se uno e' scettico allora non c'e' spazio per discutere. Come dice lui , di sicuro il cervello non gli casca.... magari se insisto a discutere gli si comprime troppo.
Pierpaolo
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Si riferiva alla voce: "amenità varie".Non mi sembra di aver insultato!
Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 17:51:42
Continuiamo con il tuo "Ci provo.", se hai voglia (il thread è pubblico)?
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- Luc1gnol0
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Non toccherebbe certo a me dire certe cose, tantomeno ad un moderatore, uno come audiofanatic poi.ti sembra, ma non è così, e soprattutto non devo dimostrare nulla né a te né a chicchessia
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 17:04:51
Tuttavia ci provo: perché non facciamo che CI risparmiate la indefinita sequela di: "no, è così" / "no, non è così", con cui aveTE riempito l'intera terza pagina di questo thread? Che, vorrei ricordarlo (soprattutto a me stesso), s'antitola: "Ho ascoltato l'impianto dell'Ing. Russo (MOSS)" e NON: "Sostituiamo sul tappeto Piercarlo e drpaolo richiamati a bordo ring da Riccardo".
O non si può fare ciò che chiedo, perché in questo caso uno dei boxeur (Corciulo ha lanciato un'altra perniciosa moda) è a sua volta moderatore e può/deve moderarsi solamente da solo?
Lo chiedo nel mio interesse ad imparare cose che non mi sognerei nemmeno in un delirio di onnipotenza.
Grazie e scusatemi.
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Ciao, Luca
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