Ho ascoltato l'impianto dell'Ing. Russo (MOSS)

Discussioni varie, audio e non.
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audiofanatic
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Messaggio da audiofanatic »

allora Pierpaolo cominciamo a capire.

Filippo puo' fare la parte dello scettico e insieme potreste dare vita ad un "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo audiofilo" per stare a Galileo che hai citato.

Insulti, attacchi personali, amenità varie li lasciamo però fuori dalla porta. Ok?

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Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 15/03/2007 : 17:25:21
Non mi sembra di aver insultato! Gli insulti sono ben altra cosa.
Le cose sono scritte e sono pure chiare.
Adesso il Sig. Filippo si nasconde dietro lo scetticismo perche' non ha piu' cartucce........Per me si puo' chiudere qui, se uno e' scettico allora non c'e' spazio per discutere. Come dice lui , di sicuro il cervello non gli casca.... magari se insisto a discutere gli si comprime troppo.
Pierpaolo





Originariamente inviato da sparacchia - 15/03/2007 : 17:51:42
E continuiamo a menare il can per l'aia... perchè mai lo scetticismo sarebbe un rifugio? o forse non puoi PROVARE UNA CIPPA di quello che dici? e allora chi è che si rifugia? lo scetticismo è una forma di estrema apertura e disponibilità. DIMOSTRA, io sono qui ad osservare, non rifiuto l'dea che la terra giri intorno al sole solo perchè nel Libro Giosuè "aveva FERMATO il sole", non puoi tirare in ballo Galileo, che dovette masticare amaro perchè i mezzi di allora non gli permettevano di dimostrare la sua teoria e poi fare la figura del Mago Otelma.
Allora dimmi chiaro e tondo che non puoi dimostrare nulla perchè non hai (non ci sono, non esistono, li devono ancora inventare) i mezzi e la facciamo finita, ma per favore, non scadere nel delirio di onnipotenza come certi personaggi invero carnevaleschi degni di apparire nella miglior galleria del Cicap, e che si incazzano pure se qualcuno li tratta con sufficienza....
Sia ben chiaro, io non sto dicendo che certi fenomeni NON ESISTONO, dico solo che finchè rimangono NON DIMOSTRATI (scientificamente ripetibili e determinabili) lasciano il tempo che trovano, come l'omeopatia, la cura DiBella e via dicendo (eppure c'è chi si cura così ed è pure guarito...)

Ok, se ne parliamo in senso astratto ci si può anche stare (e cito me stesso e il litro di vino), ma da qui ad elaborare una teoria con solide basi ce ne vuole...

Filippo
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Messaggio da sparacchia »


.......... dico solo che finchè rimangono NON DIMOSTRATI (scientificamente ripetibili e determinabili)................
Infatti dimostrare e' proprio quello che ha fatto Russo. Fare un modello e mettersi in condizioni sperimentali controllate che permettono di dire cosa e' misurabile e cosa non lo e'. Ed il primo concetto che ti serve per stabilirlo e' quello d'invarianza. Spazio-temporale in questo caso. Se non c'e' invarianza non ha senso fare misure perche' il risultato non sara' mai lo stesso (anche a parita' di condizioni) e non sarai mai in grado di associare cio' che misuri con cio' che senti.
Pierpaolo.
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Messaggio da audiofanatic »

ti sembra, ma non è così, e soprattutto non devo dimostrare nulla né a te né a chicchessia
Originariamente inviato da audiofanatic - 15/03/2007 : 17:04:51
Non toccherebbe certo a me dire certe cose, tantomeno ad un moderatore, uno come audiofanatic poi.

Tuttavia ci provo: perché non facciamo che CI risparmiate la indefinita sequela di: "no, è così" / "no, non è così", con cui aveTE riempito l'intera terza pagina di questo thread? Che, vorrei ricordarlo (soprattutto a me stesso), s'antitola: "Ho ascoltato l'impianto dell'Ing. Russo (MOSS)" e NON: "Sostituiamo sul tappeto Piercarlo e drpaolo richiamati a bordo ring da Riccardo".
O non si può fare ciò che chiedo, perché in questo caso uno dei boxeur (Corciulo ha lanciato un'altra perniciosa moda) è a sua volta moderatore e può/deve moderarsi solamente da solo? :oops:

Lo chiedo nel mio interesse ad imparare cose che non mi sognerei nemmeno in un delirio di onnipotenza.

Grazie e scusatemi. :oops:

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Ciao, Luca


Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 15/03/2007 : 18:12:10

carissimo Luca

in realtà non sono moderatore di questa sezione e quindi sto scrivendo come un normale utente.
Personalmente non me ne potrebbe fregare di meno delle "teorie" del signor (?) Russo, ma poichè lo stesso, a fronte di un mio post invero scherzoso e tendente a sdrammatizzare la situazione si è permesso di insultarmi pesantemente sul suo forum (devono averlo turbato i termini "fede" e "teologia", che si tratti di un caso conclamato di coda di paglia?) non ritengo di dover continuare a tenere bordone a lui e al suo codazzo.

Sono infinitamente grato a Paolo per aver toccato con mano e aver cercato di riordinare (LUI) la confusione mentale dell'altro.
Ma se una qualche discussione di qualunque genere straborda nell'incoerenza e finisce per essere spunto per insulti e attacchi gratuiti cui non si può neppure ribattere, beh, allora queste discussioni A MIO PARERE non dovrebbero trovare cittadinanza su Audiofaidate, la cosa è chiaramente illustrata dal manifesto:

Audiofaidate è basato sul modello open-source e sul libero scambio di opinioni aventi come fondamento la reale esperienza e il riscontro oggettivo.
Molti argomenti legati alla riproduzione audio rimangono ancora da approfondire e per farlo si deve passare anche attraverso il confronto libero ma rispettoso delle altrui opinioni.

in questo caso è saltato tutto, si parla di aria fritta insultando il prossimo, se non si può intervenire puntualmente conviene andare alla radice ed evitare di parlarne, d'altra parte c'è un forum dedicato dal Creatore alle sue Creature, di sicuro è un Eden invariante dove regna pace e amore e in cui si potrà "vedere la luce"

ovviamente tutto è IMHO, come sempre deve essere

Filippo
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Messaggio da plovati »

Una pausa farà bene a tutti.
Lucchettiamo il thread per qualche giorno.


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Piergiorgio
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Piergiorgio
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Messaggio da PPoli »

Riapro la discussione confidando che la pausa di riflessione sia servita a rasserenare gli animi.

Visto l'alto rischio di incomprensioni che il tema comporta, pregherei tutti i partecipanti che desiderano inserire dei messaggi in questa discussione di farlo avendo in mente come priorità lo scambio, possibilmente cordiale, di opinioni.
Qaundo scrivete qualcosa provate a riflettere su quanto può essere utile anche agli altri e alla discussione in generale e quanto invece può essere causa di scontri con altri partecipanti. In questo caso vi invito, prima di inoltrare, a riflettere, riflettere e riflettere, e se possibile a modificare e moderare.
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Dunque, chiaritemi un aspetto (o più d'uno)
Originariamente inviato da Luc1gnol0 - 19/03/2007 : 12:46:35
Anzi, meglio di no (nonostante certe discussioni siano andate avanti, nessun accenno di risposta da nessuno: ergo mi sono espresso molto male - molto probabile -, oppure in ogni caso mi devo "rispondere" da solo). Passiamo oltre.
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Ciao, Luca

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Messaggio da tonino60 »

Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........
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Luc1gnol0
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Messaggio da Luc1gnol0 »

Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene
Originariamente inviato da tonino60 - 19/03/2007 : 19:30:52
Se non sei a distanze siderali da Latina (o in altre condizioni d'impaccio non superabili), secondo me ha ragione il dr. Paolo Caviglia: mettiti eventualmente in contatto con l'ing. Russo per vedere se ti è possibile ascoltarlo. Nel qual caso credo che avrai tutte le delucidazioni che ti occorrono.

Se non ho capito male, un indirizzo email a cui contattare l'ing. Russo lo trovi in questo suo post sul suo forum. Mi pare di ricordare che, a differenza di Audiofaidate, per poter visualizzare i post del forum MOSS è necessario registrarsi (nulla di che, in fondo).

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Ciao, Luca
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Ciao, Luca

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Messaggio da nullo »

Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........
Tonino, mi sembra d'impazzire....parole e parole spese sul nulla e qualcuno fa pure la guerriglia sul nulla. Come dici tu nessuna parola sui fatti e come si potrebbe?.... quasi nessuno dei guerriglieri ha la minima idea di cosa rappresenti il terreno della disputa, mica male se ci pensi.... :x

Sono stato proprio ieri giù a Roma per un ascolto, mi ero riproposto di lasciar perdere ogni commento, ma la curiosità manifestata con tranquillità, almeno in parte va soddisfatta, non credo che troverò la forza di replicare a chi ha intenzioni polemica, benvengano invece persone con il tuo atteggiamento.

Premetto che il viaggio consigliato da Luca non è da intrapprendere se non cominci prima a cercar di capire ( e ti assicuro che piuttosto difficile), cosa si stia cercando di fare.

Questo, come ti dicevo non è intuitivo, in pratica devi cominciare con l'analizzare il tuo impianto e cercare cosa non va, comincio con qualcosa di banale.

Ad es., ti sembra che sia sempre tutto a posto a livello dimensionale?
..intendo dire, non ti capita di avere qualche strumento o voce stranamente ingigantita?

Non ti capita di avere due cantanti che sembrano sovrapporsi davanti ad un solo microfono?

Non ti capita di sentire gli artisti che prendono fiato come asmatici?

Un sax con chiavi che suonano quanto la bocca?

Una batteria che rullando percorre lo spazio fra una cassa e l'altra, fossere anche quattro metri?

Le p che diventano P, idem le s?

Quando ascolti un'orchestra sinfonica il fraseggio dei contrabbassi, lo cogli netto intelleggibile, li senti uno distinto dall'altro?..li collochi perfettamente nello spazio?

I livelli sono sempre coerenti o ti accorgi a volte, che un triangolo suone forte quanto uno strumento a fiato?

Se ti muovi dal limite destro della scena al limite sinistro, l'immagine rimane ben focalizzata?...oppure molti parametri cambiano con la posizione?

Hai tanta aria e SILENZIO tra uno strumento e l'altro da rapportarli ad una corrispondenza con una collocazione reale?

Riesci ad ascoltare la persistenza ( con il giusto tempo di decadenza ed intelleggibilità) delle note gravi del piano, mentre l'artista continua con la melodia?

..ecco, se indaghi un pò questi fenomeni e riesci ad avere delle risposte coerenti con le aspettative, cominici a capire di cosa stiamo(...ehm, dovremmo..) parlare.

Ciao, Roberto
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d_oris
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Messaggio da d_oris »

Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........
guarda, non l'ho capito nemmeno io.
basterebbe poco a spiegarlo ma è più divertente sfruttare i forum per fare proselitismo oppure introdurre nuove parole chiavi per farci capire che finora nessuno di noi ha capito nulla.

se gli anni '80 sono stati gli anni dei minidiffusori, i '90 delle torri a due vie e mezzo, i '00 saranno gli anni degli ascolti in stanza anecoica (o finta tale).

finiremo come J.Cage ad ascoltare il battito cardiaco e ci ricorderemo da dove viene la parola rythmos...

eppure a Carnate ho visto due casse far suonare in un ambiente penoso qualsiasi amplificatore gli si collegasse. e l'unico trattamento assorbente erano le bottiglie di vino vuote da una parte (inconsapevoli risuonatori di Helmotz).

D.
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Dragone
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Messaggio da Dragone »

In effetti non ho capito un gran che neanche io....... l' unica cosa ricorrrente che mi sento ripetere e sperimenta..... ma non si sa cosa..... o meglio una idea me la sono fatta giusta o sbagliata che sia:

- eliminazione delle riflessioni e delle diffreazioni nell' intorno dei diffusori, per altro cosa condivisibile, giungerà intorno a noi solo l' emissione degli altoparlanti senza le onde sonore riflesse nell' intorno delle casse e quelle dovute alle diffrazioni, entrambe è come se fossero """"ulteriori sorgenti sonore""" provocheranno cancellazioni e comunque penso si avrà un peggior decadimento temporale.
Mi sembra viste le premesse che non si devono avere ulteriori emissioni se non quelle degli altoparlenti per cui la soluzione sarebbe la cassa chiusa, mi verrebbe da pensare anche l' uso a questo punto di altoparlanti che garantiscano un buon decadimento temporale

-Per le elettroniche da quel che ho visto e mi sembra di capire, tutti gli elementi attivi sono sistemati su "congegni di vario genere" che risuonino fuori dalla banda audio, anche questa del resto mi sembra una cosa condivisibile, stessa cosa dicasi per i diffusori e tutto ciò riguardi l' impianto.

Questo è quello che ho capito. e comunque se è così non è ne più ne meno di quello che sapevo già

Saluti, Stefano
Saluti, Stefano
MBaudino
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Messaggio da MBaudino »

Ciao Stefano, per quello che ho capito i diffusori di Russo non sono sospensioni pneumatiche ma dipoli con l' emissione posteriore ''succhiata'' dal feltro.

....... l' unica cosa ricorrrente che mi sento ripetere e sperimenta..... ma non si sa cosa.....
Molte cose sono già state descritte. Molle a parte ( da parte tua facilmente realizzabili, volendo), ad. es. gli elastici sono una soluzione forse migliore e sicuramente economica: certamente molto semplice da provare. La rigidità del diffusore, l' applicazione di piombo sui componenti, la sospensione di altri componenti con elastici, l' uso del talco o comunque di polveri, i cavi, l' uso massiccio del feltro di lana (non potendo usare feltro di vetro) ecc. non mi sembrano cose non spiegate.
Se servono o meno, è una altro problema. Paolo e Roberto hanno provato alcune cose e dicono di sì; non gli crediamo: pazienza. Non uno però ha detto che non servano; Giaime non sembrava straentusiasta, ok. : avrà speso 5 euro di talco per la prove, non ha dovuto comperare una coppia di 300B ultraselezionate nos originali WE. Mariovalvola ha scelto in epoca non sospetta ( per motivi che non conosco) di mettere le elettroniche in un ambiente diverso da quello di ascolto: non penso che questa azione sia ininfluente, specie per chi utilizza le valvole; realisticamente pensi che anche solo la microfonicità delle valvole non sia influente? Riportando le elettroniche in mabiente cambia qualche cosa?
Questo è quello che ho capito. e comunque se è così non è ne più ne meno di quello che sapevo già
Sicuramente. Aloia levava la flangia ai tweeter e li annidava nella loro cuccia di acrilico, un Jap ha fatto le pareti in grafite, altri elementi sono stati proposti. Mi pare che Russo però sia stato l' unico a mettere in fila una serie di aspetti, molti dei quali facilmente replicabili a basso costo. Alcuni altri difficilmente replicabili per aspetti logistici e famigliari, altri probabilmente di difficile realizzazione per chi non sia dotato di attrezzatura e capacità meccaniche (vedi giradischi, bracci ecc.).
Può rimanere il dubbio se siano o meno interventi efficaci o se siano significativamente efficaci; aprendo un annuario di Suono non mi sembra però che siano cose normalmente utilizzate dalle migliaia di costruttori che affollano il mercato.
Naturalmente gli atti di fede lasciano il tempo che trovano e, dopo una loro doverosa dichiarazione iniziale, penso che debbano lasciare lo spazio ad una valida teoria piuttosto che ad una dimostrabile sperimentazione. Ma un forum che si chiama ''AudioFaiDaTe'' dovrebbe proprio servire a questo, e non a contribuire alle guerre di religione.
Senza polemica con nessuno, giusto per chiaccherare nella mezz'ora di pausa.
Mauro
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Messaggio da Dragone »

Sperimentare...... nel mio piccolo ho sperimentato anche io, senza sapere manco che russo esistesse (sarà 2 mesi che ne conosco l' esistenza.....), esempio le flangie attorno ai tweeter l' arrotondamento degli spigoli per evitare le diffrazioni, la flangia attorno alle trombe, spugna e acrilico attorno a queste, qualcosa è rimasto qualcosa se ne è andato, (Filippo stesso mi aveva consigliato questi interventi più di un anno fà) ho individuato problemi di entità ben maggiore che mi vanificavano gli sforzi (e risolverò con il crossover attivo)
Ma tutte cose che secondo me già si sapevano, implementate cercando un compromesso (nel mio caso, e non solo...), nell' impianto di russo si estremizza il concetto, ma non tutti vogliono o possono estremizzare per tutta una sere di motivi. Poi i concetti di varianza e invarianza non sò manco che sono e non me ne frega niente, l' importante è arrivare al risultato

Magari sarà un paragone sbagliato.... ma secondo me no.... prendi le B&W nautilus perchè credi che abbiano quella forma? non è che perseguendo strade diverse abbiano ottenuto lo stesso risultato???

Saluti, Stefano
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Messaggio da Luc1gnol0 »

ho individuato problemi di entità ben maggiore che mi vanificavano gli sforzi (e risolverò con il crossover attivo)
Originariamente inviato da Dragone - 20/03/2007 : 13:23:28
Visto che ne accenni anche in questo thread, Dragone, forse non ti dispiacerà se ti pongo la stessa (meglio, una simile) domanda (di quella posta nel thread sull'impianto di p_a_o_l_o): quali sono i problemi che hai individuato con il tuo sistema a tromba, ed in che modo un crossover attivo (e conseguente multiamplificazione) dovrebbe "risolverti" detti problemi?

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Ciao, Luca
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Messaggio da Davide »


.......... dico solo che finchè rimangono NON DIMOSTRATI (scientificamente ripetibili e determinabili)................
Infatti dimostrare e' proprio quello che ha fatto Russo. Fare un modello e mettersi in condizioni sperimentali controllate che permettono di dire cosa e' misurabile e cosa non lo e'. Ed il primo concetto che ti serve per stabilirlo e' quello d'invarianza. Spazio-temporale in questo caso. Se non c'e' invarianza non ha senso fare misure perche' il risultato non sara' mai lo stesso (anche a parita' di condizioni) e non sarai mai in grado di associare cio' che misuri con cio' che senti.
Pierpaolo.


Originally posted by sparacchia - 15/03/2007 :  18:39:23
Scusa Pierpaolo, ma il tuo intervento non mi è ben chiaro, o meglio non riesco ad inquadrarlo bene nell'ambito della mia attuale conoscenza delle "teorie di Lorenzo Russo". Come forse avrai visto sto cercando di apprendere un po più approfonditamente di cosa si tratta sul forum Moss, ma non vorrei rischiare di "intasare" le discussioni con le mie domande....!!!

Con riferimento al sistema di riproduzione audio, ascoltatore incluso, cosa intendi per "mettrsi in condizioni sperimentali controllate per capire cosa è misurabile e cosa non lo è"? Non mi sembra che Russo voglia fare esattamente questo; la non invarianza - introdotta dalla presenza dell' ascoltatore - gli basta a stabilire che certe misure non hanno senso a priori.
La non invarianza quindi c'è e non la si può rimuovere con nessuna condizione sperimentale. A partire da questa affermazione, poi, quello che mi sembra di aver capito lui intenda realizzare è: "mettrsi nelle condizioni controllate" per "non eccitare" effetti negativi della non invarianza (leggi mascheramento) sulla corretta riproduzione dei suoni registrati. Effetti negativi che, semplificando molto le affermazioni di Russo, vengono eccitati principalmente dalle alterazioni nel dominio del tempo dei segnali riprodotti (riflessioni, ritardi, tempi di esistenza, corretta sequenza ecc.).
Sei daccordo con queste precisazioni?

Ciao

Davide Maiarelli
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Messaggio da nullo »

quote:Scusate,nonostanti tutti sti' post non ho capito personalmente in che cosa è cosi' particolare questo 'misterioso 'impianto dell'Ing.Russo che lo fa' suonare cosi' bene..........




guarda, non l'ho capito nemmeno io.
basterebbe poco a spiegarlo ma è più divertente sfruttare i forum per fare proselitismo oppure introdurre nuove parole chiavi per farci capire che finora nessuno di noi ha capito nulla.
Perchè persone anche preparate, che ben dovrebbero sapere quanto sia complicato il mondo, finiscono per prendere questi atteggiamenti...proprio non lo riesco a capire.

Dopo alcune ore di ascolto, i dubbi su cosa ci sia di così particolare, non vengono fugati, ma quando riaccenderai il TUO impianto, esso sarà così misero da chiederti come hai potuto sopportare quel marasma finora.

Non ascolterai fuochi d'artificio, non ascolterai tuoni e fulmini, ma ascoltalo a lungo, molto a lungo, e noterai che la fatica non esiste, e noterai che gli strumenti e le voci saranno lì ad esprimersi nel loro spazio deputato, e noterai che in tutti gli altri casi, ti porti dietro una zavorra di quintali....io ho cominciato da tempo a scaricarla, ma sono lo stesso molto lontano.

Quello che ascoltiamo usualmente è una volgare somma di tanti suoni, fra i quali puoi rintracciare anche quelli misicali, a prezzo di uno sforzo interpretativo, lì ciò non accade ....e tutto ciò, è assolutamente straordinario.



Frasi come questa:
eppure a Carnate ho visto due casse far suonare in un ambiente penoso qualsiasi amplificatore gli si collegasse. e l'unico trattamento assorbente erano le bottiglie di vino vuote da una parte (inconsapevoli risuonatori di Helmotz).
o questa:
- eliminazione delle riflessioni e delle diffreazioni nell' intorno dei diffusori, per altro cosa condivisibile, giungerà intorno a noi solo l' emissione degli altoparlanti senza le onde sonore riflesse nell' intorno delle casse e quelle dovute alle diffrazioni, entrambe è come se fossero """"ulteriori sorgenti sonore""" provocheranno cancellazioni e comunque penso si avrà un peggior decadimento temporale.
Mi sembra viste le premesse che non si devono avere ulteriori emissioni se non quelle degli altoparlenti per cui la soluzione sarebbe la cassa chiusa, mi verrebbe da pensare anche l' uso a questo punto di altoparlanti che garantiscano un buon decadimento temporale

-Per le elettroniche da quel che ho visto e mi sembra di capire, tutti gli elementi attivi sono sistemati su "congegni di vario genere" che risuonino fuori dalla banda audio, anche questa del resto mi sembra una cosa condivisibile, stessa cosa dicasi per i diffusori e tutto ciò riguardi l' impianto.

Questo è quello che ho capito. e comunque se è così non è ne più ne meno di quello che sapevo già
Non hanno alcun senso.

Dire che tutto era già lì bello e fatto, dire lo sapevo, non ha alcun senso.

Nessuno sapeva e si farà fatica a sapere e comprendere il tutto dopo che lo si sarà toccato con mano.

Sopratutto nessuno ha MAI fatto niente del genere, il fatto che tutto possa corrispondere a regole ferree, vuol solo dire che non sono cialtronate come qualcuno si ostinava ( e si ostina) a chiamarle, sono solo la manifestazione di una padronanza della conoscenza che a molti altri manca.

Il fatto che solo lì, si possano trovare tutte le accortezze necessarie, mentre qualcuno dai potenti mezzi deve ancora cominciare, la dice lunga.

Ed ora... via di nuovo alle danze, ricominciamo a dire che NIENTE ESISTE ma al contempo che TUTTO ESISTEVA DA TEMPO, invece di chiederci come e perchè!


Ciao, Roberto

eeh...Occorre tempo per capire, tempo per metabolizzare
Ciao, Roberto

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sparacchia
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Messaggio da sparacchia »

........................
Come forse saprete sono gentilmente stato invitato dall'Ing. Russo ad ascoltare l'impianto Full Moss e, dato che sono una personcina assai curiosa, ho immediatamente accettato l'invito.
L'Ing. Russo da me conosciuto è persona assai affabile e cordiale, ben lontano dall'imagine di "orco in*****so" che può apparire dai Forum.

L'impianto ascoltato è installato in un normale soggiorno di appartamento condominiale, dalla superficie di circa 28-30 mq non isolato dall'esterno (niente doppie pareti o pavimento flottante).
La sistemazione dell'impianto parte dal collegamento del cavo di alimentazione al contatore ENEL. Tutti i cavi di collegamento di rete, dall'interruttore generale che segue il contatore, sono cavi MOSS.
Le elettroniche utilizzate sono elettroniche commerciali, progettate negli anni '70; il pre pre e il preamplificatore sono a stato solido e il finale di potenza è a tubi (potenza di uscita: 50 W).
Le elettroniche sono "coriandolizzate", cioè divise in tutti gli elementi costituenti (circuito stampato, trasformatore, alimentatore, tubi elettronici ecc). ognuno dei quali è sospeso elasticamente ad un trespolo in alluminio.
Le elettroniche, pur derivando da apparecchi commerciali sono state pesantemente modificate in termini di selezione dei componenti e smorzamento dalle vibrazioni.
I cavi di segnale e di potenza sono cavi MOSS.
Pur con le elettroniche smembrate non si ascolta alcun fruscio e ronzio in assenza (o sovrapposto) al segnale.

Le "casse acustiche" (chiamiamole così) sono a tre vie. il mobile per le note basse è a forma di tronco di piramide, realizzato in fusione di alluminio, con lo spessore di 3 cm
L'altoparlante per le note basse ha un diametro di 17 cm. Gli altoparlanti per le note medie e acute sono sospesi esternamente al mobile.
L'intera struttura è ricoperta di feltro di lana e sospesa su tre "gambe" (tre molle ad aria con il loro serbatoio di espansione).
Il crossover è sospeso elasticamente all'esterno del mobile.

Nella stanza sono disposti i famosi "totem" in feltro e le sedie per l'ascolto; una parete laterale è interamente coperta da una libreria.

La sorgente con cui si sono compiuti gli ascolti è il giradischi MOSS Eldorado sospeso su base sismica MOSS e su molle ad aria, utilizzante una testina Dynavector Karat "integrata" nel braccio di lettura.

La stanza

La stanza di ascolto, pur essendo ben dotata di strutture assorbenti (i famosi "totem") in feltro di lana non ha nulla di una "camera anecoica" (io visitai -è ovvio- una piccola camera anecoica, tempo fà e quindi so come è e come ci si sente all'interno di essa).
Nella stanza si può tenere una normale conversazione tenendo il volume di voce basso o normale e non c'è nulla che la faccia apparire, all'orecchio e al cervello, come un ambiente acusticamente anomalo.

La posizione di ascolto

Il particolare tipo di impianto consente l'ascolto realistico su un fronte sonoro ben più ampio di quello di un normale impianto stereo. La posizione "più compromettente" (vedremo poi perchè) e quella sul vertice del classico triangolo equilatero della stereofonia. In questa posizione nella stanza è presente una poltrona, circondata da strutture asorbenti in feltro.
Nella stanza è presente anche un divanetto, posto in un angolo.

Il materiale musicale

L'ascolto è stato effettuato con dischi di varia età e "lignaggio" (Archiv, EMI, DGG, ma anche i Grandi della Musica di Curcio Editore e altri di musica leggera o rock); con tutti i dischi citati si è realizzato un ascolto "ottimale".
L'ascolto non è stato di tipo "audiofilo-compulsivo" (i primi 10 secondi di ogni brano), ma si è protratto per l'intero brano o per l'intera facciata del disco.

Si dice spesso che gli impianti migliori non possano essere ascoltati con esecuzioni scadenti, perchè di esse verrebbero evidenziati solo i difetti.

Con l'impianto Full Moss abbiamo ascoltato dischi da 50 centesimi (Curcio Editore) ottenendo gli stessi risultati dei dischi di migliore qualità per quanto riguarda la registrazione.
Si è anche ascoltato il classico "disco inascoltabile" sugli impianti stereo classici: un EMI registrato negli anni '70 (dischi "compressissimi" e giudicati di dinamica nulla).

L'unica differenza rispetto agli altri ascolti è stata la comparsa (a mia sensazione) di uno "strato di rumore" pesantemente compresso, ma comunque "separato" dalle linee sonore dell'esecuzione orchestrale originale e pertanto assolutamente non fastidioso.

L'ascolto - generalità

Passiamo adesso alle note di ascolto -durato ben quattro ore- premettendo già che lo stesso si è dimostrato "sconvolgente" (dei pregiudizi, delle credenze, dell'estetica musicale e anche dello spirito).

La prima cosa notevole è questa: normalmente si dice che un buon impianto hi-end "porta l'orchestra (o il gruppo, o il cantante) in casa".
L'impianto Full Moss porta invece l'ascoltatore nell'ambiente in cui il brano è stato registrato.

Questa è LA rivoluzione copernicana dell'ascolto (e non è la sola !).

La seconda cosa notevole che rende l'impianto differente da tuti gli altri, è il fatto che esso svincola completamente dalla posizione di ascolto ottimale.
Se si ascolta nella posizione centrale classica dello stereo si otterrà un immagine "centrale", se ci si sposterà in altre posizioni l'immagine (come a teatro) si sposterà in maniera congruente all'ambiente di ascolto.
Ascoltando da un lato della stanza (nell'angolo) si avrà l'immagine stereo come "vista di lato" in maniera perfetta e tutto questo senza l'implementazione di tecniche DSR o similari negli altoparlanti.
Mi spiego meglio con un piccolo esempio: ascoltando un brano di Alessandro Scarlatti suonato al clavicembalo, l'ascolto dalla posizione centrale mostrava chiaramente il coperchio aperto del clavicembalo, con le corde gravi ed acute pizzicate nel giusto ordine. Ascoltando lo stesso brano dal divano nell'angolo si sentiva chiaramente l'ascolto "dietro il coperchio" del clavicembalo stesso (chi conosce il clavicembalo "dal vivo" sa cosa voglio dire), ma senza alcuna alterazione nella posizione delle corde vibranti.

Sensazione sonora

La sensazione sonora che si ha ascoltando l'impianto Full Moss è intensissima; io credo che il cervello, liberato dalla grande fatica di dover far congruire le informazioni sonore in un ambiente "disturbato" (cfr.: mascheramento) , possa acquisire direttamente il messaggio musicale.
L'effetto può essere devastante, credetemi !
Quando l'Ing. Russo mi descrisse l'impianto, mi parlò della "poltrona centrale" avvertendomi che il sedersi lì avrebbe potuto farmi uscire di testa; al momento pensai: "si, vabbè...", ma poi dovetti ricredermi.

In quella poltrona, direttamente posizionata verso gli altoparlanti, l'eliminazione del mascheramento provoca al cervello una specie di sovraccarico di sensazioni che non passa attraverso la mediazione culturale (non saprei descrivere altrimenti l'effetto).
In parole povere, anche un tipo come me che ha la sensibilità media di un orso marsicano, si è ritrovato quasi a piangere all'ascolto della Suite Scozzese di Bruch, eseguita da David Oistrakh,senza poter costringere la parte cosciente del cervello ad erigere una barriera tra me e le emozioni.
Quello che sto dicendo non fa parte di una recensione hi-end, ma è piuttosto qualcosa che richiede uno studio neurologico (e non sto affatto scherzando !)

Dinamica dell'impianto

Questo nuovissimo metodo di ascolto, che non pertiene più la sfera dell'acustica o dell'elettronica, causa anche una revisione del concetto di dinamica.

La dinamica di questo impianto non è più una "variazione di livelli sonori", ma si può descrivere come "una variazione di intensità espressiva" (non si può andare oltre, a parole, bisogna ascoltare).
Voglio solo far notare però come un ascolto di quattro ore in ambiente condominiale, comprendente brani di grande orchestra (Rossini e Wagner) "percepiti" a livello di intensità e dinamica reali non è stato seguito da una visita di vicini inferociti armati di nodoso randello (eppure mi si dice che gli ascolti dimostrativi, nei giorni precedenti, son andati avanti fino alle due di notte).
Evidentemente alti livelli di SPL non sono condizione necessaria e sufficiente per far percepire al cervello la dinamica e il livello delle esecuzioni orchestrali dal vivo.

Parlerò anche "dei bassi" del sistema Full Moss, dato che alcuni hanno manifestato perplessità rispetto alle potenzialità di riproduzione dell'altoparlante da 17 cm.
I bassi ci sono, e ci sono tutti; non sono i bassi delle minicasse, ma sono bassi veri, di grande orchestra.
I timpani del crescendo della sinfonia del Guglielmo Tell di Rossini sono stati entusiasmanti e riprodotti a livello reale, come pure la pedaliera dell'organo nella Passacaglia e Fuga di Giovanni Sebastiano Bach.

Ridefinizione dell'estetica musicale

L'ascolto delle nuove incisioni sull'impianto Full Moss dovrebbe essere reso obbligatorio per ogni critico musicale. L'intensità della sensazione sonora e la percezione della dinamica espressiva reale (quella che è scritta sulla partitura e non quella che deriva dal passaggio della corrente nelle giunzioni) rendono l'ascolto della musica riprodotta un evento "reale".
Non è più il disco che si ascolta (cioè un surrogato), ma è l'evento riprodotto nell'ambiente originale, che si ascolta.
E' il privilegio di poter ascoltare Oistrakh, o Richter, o De Andrè (non più ascoltabili in concerto); è il privilegio dei re, che potevano avere i migliori esecutori nelle loro magioni (non stò esagerando, credetemi !).
Piuttosto che ascoltare degli esecutori mediocri dal vivo è molto meglio ascoltare i grandi del passato con questo impianto; in questo caso e con questo impianto -e solo in questo caso e con questo impianto- il disco batte nettamente l'ascolto dal vivo (vedete bene se non si deve riscrivere l'estetica della musica; la buonanima di T.W. Adorno mi perdonerà).
Un piccolo e sciocco esempio: ho chiesto di ascoltare il Concerto Brandeburghese n° 1 di G.S. Bach, nell'esecuzione di Karl Richter; è un disco che conosco bene e che, fin dalla gioventù mi è parsa un esecuzione un po' troppo meccanica e teutonica.
Ebbene, nell'ascolto con il Full Moss ho scoperto un'espressività dei primi violini e una cantabilità incredibile, che mi ha fatto rivalutare questa esecuzione come esecuzione di primissimo ordine.
Fate bene attenzione: ho parlato di espressività e cantabilità, caratteristiche della musica eseguita e non di timbro o setosità, caratteristiche artefatte e artefacibili ?! dell'hi-end...

Conclusioni

So che altri Forumisti hanno organizzato l'ascolto dell'impianto in questione, per cui le conclusioni saranno tratte anche da loro e si confronteranno con le mie, però una cosa in libera coscienza la voglio dire, facendo un po' violenza al mio carattere di ligure chiuso:

BELIN .... LORENZO RUSSO E' UN GENIO !

Cordialmente.

Paolo Caviglia



Originally posted by drpaolo - 12/03/2007 :  23:50:04
Oggi ho conosciuto di persona Lorenzo ed ascoltato il Full Moss. Paolo, confermo parola per parola la tua descrizione.

Semplicemente un altro pianeta!

Ciao,
Pierpaolo.
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Messaggio da poluca »

Dove si può ascoltare?

Un saluto.
Luca
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