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Inviato: 11 mar 2007, 16:24
da hobbit
Nell'attesa di recuperare tutti i componenti del PP di 6b4g ho pensato di costruirmi qualcosa con i componenti che ho in casa, o facendo qualche piccolo acquisto da pochi euro.

Ho delle pcc88 e degli irf530 si può pensare di farci un integrato low-cost?
Riguardo alla classe di funzionamento pensavo la AB dato che non voglio stufette.
Le pcc88 pensavo di farle lavorare a bassa tensione per contenere i costi e le dimensioni, tipo 30V.
Chiedo soprattutto agli statosolidari dato che non ho idea di come usare gli irf.
Oppure pensavo ad uno stadio finale con un integrato, quale si può utilizzare?

Ciao, Francesco

PS. ho visto a pochi euro le pcc86 sono preferibili a bassa tensione?

Inviato: 13 mar 2007, 00:22
da Piercarlo
PS. ho visto a pochi euro le pcc86 sono preferibili a bassa tensione?
Se non ricordo male la loro massima tensione di lavoro si dovrebbe aggirare sulla trentina di volt. Quindi possono funzionare SOLO a bassa tensione.

Per la prima parte del messaggio... dipende da che cosa ti aspetti realmente: di schemi per ibridi con gli irf ce ne sono in giro a tonnellate ma, se non aggiungi un paio di bacherozzi che si incarichino di dare corrente di pilotaggio alle capacità dei gates, a pilotarli direttamente con le valvole vai solo incontro a un po' di incavolature.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 13 mar 2007, 04:49
da hobbit
Ciao, grazie per la risposta.
Per la prima parte del messaggio... dipende da che cosa ti aspetti realmente: di schemi per ibridi con gli irf ce ne sono in giro a tonnellate ma, se non aggiungi un paio di bacherozzi che si incarichino di dare corrente di pilotaggio alle capacità dei gates, a pilotarli direttamente con le valvole vai solo incontro a un po' di incavolature.
Per il pilota pensavo ad un ccs sull'anodo della ecc88, similmente a come propongo per il pp di 6b4g. Ad esempio pensavo ad un bd137 polarizzato con un led uscendo di emettitore o un bd136 uscendo di collettore.
Per il finale volendo fare anche un classe A, pensavo che un idea potrebbe essere il Power Follower di Ciuffoli, ma con gli irf530, con una polarizzazione ed una alimentazione più contenuta.
Queste due topologie dovrebbero permettere un buon disaccoppiameto dall'alimentazione.
Però chiedo aiuto perché la mia ignoranze nello stato solido non mi permette di capire se la strada è percorribile.
Eventualmente che valori di polarizzazione con una tensione di al max 15V si può pensare per i fet?
In alternativa ai fet possiedo anche vari 2n3055. Se volessi farci qualcosa ci sono degli esempi semplici, ma che funzionano? Io non riesco a valutare l'immensa quantità di progetti sul web.
Ciao,

Francesco

Inviato: 13 mar 2007, 18:28
da Piercarlo
Per il pilota pensavo ad un ccs sull'anodo della ecc88, similmente a come propongo per il pp di 6b4g. Ad esempio pensavo ad un bd137 polarizzato con un led uscendo di emettitore o un bd136 uscendo di collettore.
Per il finale volendo fare anche un classe A, pensavo che un idea potrebbe essere il Power Follower di Ciuffoli, ma con gli irf530, con una polarizzazione ed una alimentazione più contenuta.
Queste due topologie dovrebbero permettere un buon disaccoppiameto dall'alimentazione.
Però chiedo aiuto perché la mia ignoranze nello stato solido non mi permette di capire se la strada è percorribile.
Eventualmente che valori di polarizzazione con una tensione di al max 15V si può pensare per i fet?
In alternativa ai fet possiedo anche vari 2n3055. Se volessi farci qualcosa ci sono degli esempi semplici, ma che funzionano? Io non riesco a valutare l'immensa quantità di progetti sul web.
Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 12/03/2007 :  23:49:42
Secondo me, se disponi di un po' di 2N3055 ti puoi permettere qualcosa di meglio di un circuito di valvole al fiatone che cercano di "pompare" i gate degli IRF per fargli suonare qualcosa. Il vero problema degli Hexfet di una certa potenza è che se vuoi ottenere veramente della dinamica, devi avere dei driver capaci di erogare picchi istantanei (veramente istantanei) di corrente che possono anche arrivare ai 100 mA, cosa che le valvole più comuni NON possono fare. Avendo comunque dei bipolari di potenza (e sapendo già in anticipo che richiedono corrente), ti puoi permettere di utilizzare il triplo inseguitore di emettitore più volte proposto da Aloia ma senza le complicazioni ultraesoteriche di Aloia (che costano!).

I finali veri e propri li alimenti nel solito modo mentre i piloti e i prepiloti li alimenti con uno stabilizzatore in modo da aumentare la PSRR del tutto. Dopodiché dovresti stare tranquillo...

Una cosa a cui avevo pensato alle volte è un ibrido di finale JLH+driver a valvole ma ci devo ancora pensare un po'...

Ciao
Piercarlo

Inviato: 13 mar 2007, 19:05
da plovati
Una cosa a cui avevo pensato alle volte è un ibrido di finale JLH+driver a valvole ma ci devo ancora pensare un po'...

Originally posted by Piercarlo - 13/03/2007 :  13:28:46
Pensaci, ma alla svelta :)
Un driver SRPP di ECC82 (giusto per far dispetto a Giaime) e lo stadio a tripletta NCSA semplificata proposta sull'ultimo numero di CHF da Aloia, ma utilizzando i nuovi transistor NJL3281D (NPN) and NJL1302D di ONsemi che hanno il diodo di polarizzazione integrato?


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Piergiorgio

Inviato: 13 mar 2007, 19:33
da mrttg
Una cosa a cui avevo pensato alle volte è un ibrido di finale JLH+driver a valvole ma ci devo ancora pensare un po'...

Originally posted by Piercarlo - 13/03/2007 : 13:28:46
Pensaci, ma alla svelta :)
Un driver SRPP di ECC82 (giusto per far dispetto a Giaime) e lo stadio a tripletta NCSA semplificata proposta sull'ultimo numero di CHF da Aloia, ma utilizzando i nuovi transistor NJL3281D (NPN) and NJL1302D di ONsemi che hanno il diodo di polarizzazione integrato?


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Piergiorgio


Originally posted by plovati - 13/03/2007 : 14:05:46
Una roba del genere in versione home:

http://www.genesis-ice.com/

Tiziano

Inviato: 13 mar 2007, 21:42
da hobbit
Secondo me, se disponi di un po' di 2N3055 ti puoi permettere qualcosa di meglio di un circuito di valvole al fiatone che cercano di "pompare" i gate degli IRF per fargli suonare qualcosa. Il vero problema degli Hexfet di una certa potenza è che se vuoi ottenere veramente della dinamica, devi avere dei driver capaci di erogare picchi istantanei (veramente istantanei) di corrente che possono anche arrivare ai 100 mA, cosa che le valvole più comuni NON possono fare. Avendo comunque dei bipolari di potenza (e sapendo già in anticipo che richiedono corrente), ti puoi permettere di utilizzare il triplo inseguitore di emettitore più volte proposto da Aloia ma senza le complicazioni ultraesoteriche di Aloia (che costano!).
Ti chiedo qualche info da profano quasi assoluto. I bipolari come gli 2n3055 quanta corrente richiedono nei picchi? Ho provato a leggere i datasheet ma non ci ho capito nulla! Quel poco che mi sembra aver capito è che a 25°C hanno un hfe dinamico di circa 100 perciò volendo 9w su 8ohm devo avere una Irms di 1,5A, perciò una I di picco di oltre 2A da ciò io ricavo una corrente di picco di 20mA in pilotaggio. Tutto ciò sembrerebbe tranquillo, dove sbaglio? Gli hexfet dovrebbero andar anche meglio!
Cambiando tipologia di progetto si potrebbe elevare la tensione dello stadio a valvole e pensare ad una pcl82 (ne ho un paio) e pilotare ancora in maniera minimale, ma in potenza gli hexfet.
Ciao,

Francesco
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POST RIEDITATO per renderlo più leggibile

Inviato: 13 mar 2007, 23:23
da hobbit
Aggiungo al post di prima:
http://sound.westhost.com/project72.htm
Come va questo piccolo clone? Qualcuno ha esperienza di questo chip? Per imbranati dello stato solido come me si potrebbe pensare anche di diminuire il guadagno dello stadio e mettergli davanti la pcc88. Ne avrei vantaggi o ottengo il solo risultato di caratterizzare il suono?
Ciao,

Francesco

Inviato: 14 mar 2007, 00:11
da Piercarlo
Gli hexfet dovrebbero andar anche meglio!
Cambiando tipologia di progetto si potrebbe elevare la tensione dello stadio a valvole e pensare ad una pcl82 (ne ho un paio) e pilotare ancora in maniera minimale, ma in potenza gli hexfet.
Gli hexfet vanno meglio se li si prende per quello che sono: cioè componenti che richiedono sì poca potenza di pilotaggio... ma non poca al punto da realizzare il moto perpetuo come di fatto viene ritenuto un po' da tutti gli "audioprogettofili". Ci vanno sempre fatti i conticini che servono. Quanto all'altro post sul progetto di westhost: ci puoi andare tranquillo come con quasi tutti i progetti di questo sito. Tieni conto che in realtà la "grana" maggiore con i chip di potenza è progettare un layout come si deve per evitare inneschi. Poi, se trattati bene, lavorano bene e senza troppe storie.

Per quanto riguarda le valvole... tieni sempre conto che una valvola di potenza dal punto di vista delle correnti erobabili può far morire dal ridere un transistore di segnale. Non ti lasciare fuorviare troppo dalle definizioni e valuta sempre le cose caso per caso.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 00:32
da hobbit
Quanto all'altro post sul progetto di westhost: ci puoi andare tranquillo come con quasi tutti i progetti di questo sito. Tieni conto che in realtà la "grana" maggiore con i chip di potenza è progettare un layout come si deve per evitare inneschi. Poi, se trattati bene, lavorano bene e senza troppe storie..
E' l'applicazione del datasheet della National nuda e cruda. Mi chiedovo come vanno questi chip-amp rispetto uno stadio ben fatto a componenti discreti.
Per quanto riguarda le valvole... tieni sempre conto che una valvola di potenza dal punto di vista delle correnti erobabili può far morire dal ridere un transistore di segnale. Non ti lasciare fuorviare troppo dalle definizioni e valuta sempre le cose caso per caso.
Io intendevo semplicemente che se ci sono dubbi che la ecc88 ce la faccia, la sezione pentodo della pcl82 dovrebbe non aver problemi.

Ciao,

Francesco

Inviato: 14 mar 2007, 00:39
da Piercarlo
E' l'applicazione del datasheet della National nuda e cruda. Mi chiedovo come vanno questi chip-amp rispetto uno stadio ben fatto a componenti discreti.
.

Tecnicamente vanno piuttosto bene anche senza tenere conto del loro costo. Personalmente però, se non volessi montarmi tutto da cima a fondo, andrei a cercarmi un modulo ibrido tipo gli STK della Sanyo che combinano i vantaggi dei circuiti integrati con la qualità dei circuiti a discreti. E con un prezzo ovviamente un po' più alto.
Io intendevo semplicemente che se ci sono dubbi che la ecc88 ce la faccia, la sezione pentodo della pcl82 dovrebbe non aver problemi.
Dal punto di vista delle correnti non dovresti avere problemi. Non ricordo la corrente di riposo della xCL82 ma mi pare fosse robusta (e comunque dotata di riserva di corrente perché originariamente pensata per la deflessione verticale dei televisori, dove i picchi di corrente ne girano sempre un bel po'!)

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 01:01
da hobbit
Tecnicamente vanno piuttosto bene anche senza tenere conto del loro costo. Personalmente però, se non volessi montarmi tutto da cima a fondo, andrei a cercarmi un modulo ibrido tipo gli STK della Sanyo che combinano i vantaggi dei circuiti integrati con la qualità dei circuiti a discreti. E con un prezzo ovviamente un po' più alto.
Che roba è? Ho cercato in internet ma non trovo ne datasheets ne application notes. Ho visto che quelli di valori di potenza non esorbitante sono gli stk437 e stk443, che potrebbero aveve un senso in questa applicazioncina. Comunque non li avevo mai sentiti nominare. A cosa si possono paragonare come qualità sonora?
Ciao,

Francesco

Inviato: 14 mar 2007, 01:33
da Piercarlo
Che roba è? Ho cercato in internet ma non trovo ne datasheets ne application notes. Ho visto che quelli di valori di potenza non esorbitante sono gli stk437 e stk443, che potrebbero aveve un senso in questa applicazioncina. Comunque non li avevo mai sentiti nominare. A cosa si possono paragonare come qualità sonora?
A onesti amplificatori discreti. Sono integrati ibridi e pertanto utilizzano transistori discreti, non integrati, con prestazioni proprie un po' migliori.
Per come sono concepiti i loro schemi interni (classici che più classici non si può), la qualità la fa soprattutto l'alimentatore. Se lo si alimenta da carciofo suonerà come tale mentre se si cura un po' di più l'alimentazione, la qualità complessiva ne trarrà giovamento. Oggi probabilmente sono in via di dismissione perché dopo l'introduzione sul mercato di monolitici ad alta tensione e ad alta potenza, il loro segmento di mercato è stato occupato da questi ultimi... ma se si riesce a metterci le mani (anche come usato) ci si realizza un finale di prestazioni più che decorose (e imho, a pelle, migliori di quelle dei monolitici).

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 21:49
da hobbit
Io su questi oggetti non riesco ad avere la minima idea della loro validità, perciò non posso far altro che fidarmi di chi ritengo ne possa saper più di me. Detto ciò se il loro valore intrinseco fosse maggiore di quello di un lm1875 il loro prezzo no, visto che un package contiene un intero amplificatore stereo:

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?Vie ... 7573922184

Anche considerando i costi di spedizione, dogana, ... restano convenienti.
Mi chiedo come vadano usati dato che non trovo un(')application notes? Quanto è il loro gain minimo? Il chip della National ha minimo 10 e questo crea qualche problema di sensibilità se ci si antepone una valvoletta. Infatti stavo pensando alla 5687wa (che ho) dato il suo basso guadagno. Usata a catodo comune e senza capacità di bypass.

Ciao, Francesco

Inviato: 14 mar 2007, 21:58
da plovati
ne ho uno a casa, di recupero se vuoi te lo mando.

_________
Piergiorgio

Inviato: 14 mar 2007, 21:59
da andypairo
Per trovare gli STK basta aprire un compattone giap anni '80- 90, e non è che fossero famosi per il buon suono ;-)
Magari l'implementazione tirata all'osso faceva la sua parte, comunque non credo possano essere così meglio di integrati più moderni.

Gli LMxxx, pur essendo nati per usi "consumer" si sono guadagnati i galloni per il buon suono (sempre considerando i costi ovviamente) e la loro implementazione è semplice assai, per cui io non starei a diventare matto con altre cose, almeno per ora.

Per l'ibrido cerca su decibel dungeon che fa qualcosa con una ECC88 in cathode follower seguita da un LM3875.
Io stesso ne feci uno (ma a +/- 30V) che ora giace smontato nel mio laboratorio dopo aver costruito il My_Ref (e l'ibrido Aikido-Diamond buffer)

Ciao

Andrea

Inviato: 14 mar 2007, 22:20
da hobbit
ne ho uno a casa, di recupero se vuoi te lo mando.
Grazie Piergiorgio, nell'eventualità che decida di utilizzarlo ti chiederò.
Per trovare gli STK basta aprire un compattone giap anni '80- 90, e non è che fossero famosi per il buon suono ;-)
Magari l'implementazione tirata all'osso faceva la sua parte, comunque non credo possano essere così meglio di integrati più moderni.

Gli LMxxx, pur essendo nati per usi "consumer" si sono guadagnati i galloni per il buon suono (sempre considerando i costi ovviamente) e la loro implementazione è semplice assai, per cui io non starei a diventare matto con altre cose, almeno per ora.

Per l'ibrido cerca su decibel dungeon che fa qualcosa con una ECC88 in cathode follower seguita da un LM3875.
Io stesso ne feci uno (ma a +/- 30V) che ora giace smontato nel mio laboratorio dopo aver costruito il My_Ref (e l'ibrido Aikido-Diamond buffer)
Il mondo è bello perché è vario, almeno così si dice! :oops:
Trovare la convergenza di opinioni sembra impossibile anche parlando di chip-amp!

Riguardo l'ibrido l'idea iniziale era guadagnare in tensione con la valvola e guadagnare in corrente con lo stato solido, ero partito dagli hexfet che ho in casa, ora non so più dove si è arrivati con questo thread.

Se io ponessi di nuovo la domanda formulandola meglio:
come si può amplificare la corrente di uno stadio in tensione valvolare usando il circuito meno complicato possibile (evitando oggetti costosi ed ingombranti come i tu), semplice da tarare ed ottendendo delle prestazioni soniche decorose a patto che curi l'alimentazione?

Ciao,

Francesco

Inviato: 14 mar 2007, 23:02
da plovati
Io ho un gaincone con LM1875 simile a questo:
http://sound.westhost.com/project72.htm

con davanti il preconcetto suona bene.
La 5687 a catodo comune a pilotare il progetto sopra riportato (attento alle masse: rigorosamente in un punto senò oscilla tutto) potrebbe essere comparabile come risultato sonico.

E' semplice, funziona, ci piloti di tutto, non ronza.


_________
Piergiorgio

Inviato: 14 mar 2007, 23:26
da nikola
ne ho uno a casa, di recupero se vuoi te lo mando.
Grazie Piergiorgio, nell'eventualità che decida di utilizzarlo ti chiederò.
Per trovare gli STK basta aprire un compattone giap anni '80- 90, e non è che fossero famosi per il buon suono ;-)
Magari l'implementazione tirata all'osso faceva la sua parte, comunque non credo possano essere così meglio di integrati più moderni.

Gli LMxxx, pur essendo nati per usi "consumer" si sono guadagnati i galloni per il buon suono (sempre considerando i costi ovviamente) e la loro implementazione è semplice assai, per cui io non starei a diventare matto con altre cose, almeno per ora.

Per l'ibrido cerca su decibel dungeon che fa qualcosa con una ECC88 in cathode follower seguita da un LM3875.
Io stesso ne feci uno (ma a +/- 30V) che ora giace smontato nel mio laboratorio dopo aver costruito il My_Ref (e l'ibrido Aikido-Diamond buffer)
Il mondo è bello perché è vario, almeno così si dice! :oops:
Trovare la convergenza di opinioni sembra impossibile anche parlando di chip-amp!

Riguardo l'ibrido l'idea iniziale era guadagnare in tensione con la valvola e guadagnare in corrente con lo stato solido, ero partito dagli hexfet che ho in casa, ora non so più dove si è arrivati con questo thread.

Se io ponessi di nuovo la domanda formulandola meglio:
come si può amplificare la corrente di uno stadio in tensione valvolare usando il circuito meno complicato possibile (evitando oggetti costosi ed ingombranti come i tu), semplice da tarare ed ottendendo delle prestazioni soniche decorose a patto che curi l'alimentazione?

Ciao,

Francesco


Originally posted by hobbit - 14/03/2007 :  17:20:42
Ciao
Io invece ho un ibrido con un totem 6922 che pilotano due SAP16N/P
Tiro fuori 100Watt in classe AB suona molto bene considerando il costo e la semplicità circuitale (i SAP li ho pagati 3€ la copia e il toroidale 60€ della A.E.I. http://www.onori.com/produzione/toroida ... oidali.htm).
Ciao Nikola

Inviato: 14 mar 2007, 23:37
da plovati
Ciao
Io invece ho un ibrido con un totem 6922 che pilotano due SAP16N/P
Tiro fuori 100Watt in classe AB suona molto bene considerando il costo e la semplicità circuitale (i SAP li ho pagati 3€ la copia e il toroidale 60€ della A.E.I. http://www.onori.com/produzione/toroida ... oidali.htm).
Ciao Nikola


Originally posted by nikola - 14/03/2007 :  18:26:20
Benone, postaci uno schema allora :)
E se hai anche il PDF con la PCB meglio ancora.
(Simbolo con la graffetta in alto a destra nella finestra di editing del messaggio)

_________
Piergiorgio

Inviato: 14 mar 2007, 23:43
da mrttg
Plo i transistor ON li hai già provati??

Tiziano

Inviato: 14 mar 2007, 23:48
da plovati
Transistor? Io??
:)

_________
Piergiorgio

Inviato: 14 mar 2007, 23:50
da Piercarlo
come si può amplificare la corrente di uno stadio in tensione valvolare usando il circuito meno complicato possibile (evitando oggetti costosi ed ingombranti come i tu), semplice da tarare ed ottendendo delle prestazioni soniche decorose a patto che curi l'alimentazione?

Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 14/03/2007 :  17:20:42
A me vengono in mente, tra le più semplici, il triplo inseguitore usato da Aloia e i tuoi begli hexfet preceduti da una coppia di bipolari collegati in simil darlington (BD139-140 per esempio; il "simil" è perché una cascata di un bipolare e di un Hexfet non può essere definita rigore un darlington) che si incarichi di fornire i picchi di corrente richiesti dalle capacità d gate degli hexfet e per il resto si limiti a lavorare a corrente costante (peraltro piccola).
Taratura: uno dei soliti gingillini per tarare la corrente di riposo dello stadio di uscita. Stop.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 14 mar 2007, 23:52
da mrttg
Dai Piercarlo fai uno schemino di massime e qualcuno che si cimenta lo trovi... :D

Tiziano

Inviato: 14 mar 2007, 23:55
da mrttg
Transistor? Io??
:)

_________
Piergiorgio


Originally posted by plovati - 14/03/2007 : 18:48:21
:D :D :D neanche montati su uno zoccolo da valvola??

Tiziano

Inviato: 14 mar 2007, 23:59
da Piercarlo
Dai Piercarlo fai uno schemino di massime e qualcuno che si cimenta lo trovi... :D

Tiziano


Originariamente inviato da mrttg - 14/03/2007 :  18:52:35
Ci stavo pensando da un po'... lasciami arrivare la week-end! :)

Ciao
Piercarlo

Inviato: 15 mar 2007, 00:56
da hobbit
Io ho un gaincone con LM1875 simile a questo:
http://sound.westhost.com/project72.htm

con davanti il preconcetto suona bene.
La 5687 a catodo comune a pilotare il progetto sopra riportato (attento alle masse: rigorosamente in un punto senò oscilla tutto) potrebbe essere comparabile come risultato sonico.

E' semplice, funziona, ci piloti di tutto, non ronza.
Grazie, questo era quello che volevo sentire, di un oggetto reale ascoltato!
Ciao
Io invece ho un ibrido con un totem 6922 che pilotano due SAP16N/P
Tiro fuori 100Watt in classe AB suona molto bene considerando il costo e la semplicità circuitale (i SAP li ho pagati 3€ la copia e il toroidale 60€ della A.E.I. http://www.onori.com/produzione/toroida ... oidali.htm).
Ciao Nikola
E' interessante, se puoi dare qualche riferimento in più al progetto in questione.....
A me vengono in mente, tra le più semplici, il triplo inseguitore usato da Aloia e i tuoi begli hexfet preceduti da una coppia di bipolari collegati in simil darlington (BD139-140 per esempio; il "simil" è perché una cascata di un bipolare e di un Hexfet non può essere definita rigore un darlington) che si incarichi di fornire i picchi di corrente richiesti dalle capacità d gate degli hexfet e per il resto si limiti a lavorare a corrente costante (peraltro piccola).
Taratura: uno dei soliti gingillini per tarare la corrente di riposo dello stadio di uscita. Stop.
Senza sapere ne leggere ne scrivere quando si parla di stato solido, una cosa così:
Immagine
può funzionare? E' farina del mio sacco perciò potrebbe anche far esplodere le casse. :D
Ciao,

Francesco

Inviato: 15 mar 2007, 03:33
da Piercarlo
Senza sapere ne leggere ne scrivere quando si parla di stato solido, una cosa così:
Immagine
può funzionare? E' farina del mio sacco perciò potrebbe anche far esplodere le casse. :D
Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 14/03/2007 : 19:56:16
La farina non è affatto cattiva. Di fatto è il JLH versione "uscita a mosfet" anziché a bipolari. Come dicono sempre i nostri "vecchi" ormai è veramente dura inventare qualcosa di veramente nuovo! :D

Battute a parte, una volta che ci si è presi cura che i mosfet non si mettano ad autoscillare (il che significa: piste e collegamenti il più corti possibile) e una volta garantita una sostanziosa reiezione ai disturbi di alimentazione (ad esempio destinando ai mosfet la solita alimentazione grossolana e al resto una alimentazione un po' più curata - magari pure stabilizzata), il circuito non dovrebbe avere alcun problema a funzionare. Non so con quali prestazioni in termini di misure... ma sembra che di queste bazzeccole non gliene importi più niente a nessuno, quindi vai tranquillo.

Ricordati soltanto che i mosfet, come ogni altro componente veloce o velocissimo, va trattato *come se fosse un componenente a radiofrequenza* con tutte le precauzioni del caso per farli rimanere stabili e impedirgli di autoscillare. Per il resto.... prova e se ti piace il risultato goditela come un riccio! :)

Ciao
Piercarlo

Inviato: 16 mar 2007, 01:27
da nikola
Ciao
Io invece ho un ibrido con un totem 6922 che pilotano due SAP16N/P
Tiro fuori 100Watt in classe AB suona molto bene considerando il costo e la semplicità circuitale (i SAP li ho pagati 3€ la copia e il toroidale 60€ della A.E.I. http://www.onori.com/produzione/toroida ... oidali.htm).
Ciao Nikola


Originally posted by nikola - 14/03/2007 :  18:26:20
Benone, postaci uno schema allora :)
E se hai anche il PDF con la PCB meglio ancora.
(Simbolo con la graffetta in alto a destra nella finestra di editing del messaggio)

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Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 14/03/2007 :  18:37:13
Ciao Piergiorgio
Lo schema dell'ultimo ampli quello con il totempole di 6922 lo devo fare in bella, quando è pronto lo posto con i valori di tensione reali e i circuiti stampati. Per ora posso postarti quello vecchio che uso da circa 5 anni
è il primo ibrido che ho costruito, (prima ascoltavo solo un otl e un pushpull) il suono di questo ibrido mi ha spiazzato, sempre se consideriamo il suo costo. Non ricordo se i valori dei componenti sono corretti, al limite se proprio qualcuno è interessato posso verificarli controllando i valori nell'amplificatore. Ci tengo a dire che questo circuito non lo pensato io ma un mio amico.Immagine
dimenticavo di dire che il potenziometro è provisorio (spero si vedano le foto)
Ciao
Nikola

Inviato: 16 mar 2007, 01:53
da nikola
Ciao
Io invece ho un ibrido con un totem 6922 che pilotano due SAP16N/P
Tiro fuori 100Watt in classe AB suona molto bene considerando il costo e la semplicità circuitale (i SAP li ho pagati 3€ la copia e il toroidale 60€ della A.E.I. http://www.onori.com/produzione/toroida ... oidali.htm).
Ciao Nikola


Originally posted by nikola - 14/03/2007 :  18:26:20
Benone, postaci uno schema allora :)
E se hai anche il PDF con la PCB meglio ancora.
(Simbolo con la graffetta in alto a destra nella finestra di editing del messaggio)

_________
Piergiorgio


Originariamente inviato da plovati - 14/03/2007 :  18:37:13
non riesco a postare le foto, provo domani
Ciao Nikola

Inviato: 16 mar 2007, 02:04
da hobbit
Ma ma ma..... è la mia idea iniziale solo con gli irf al posto dei due darlington, sempre in classe AB (dicevo di non voler stufette). Il driver è praticamente il Praseto di Nardi con l'unica differenza del led blu al catodo!
Comunque nel complesso mi sembra un oggetto molto interessante, ma i due SAP non mi sembra che sia scontato trovarli.
Che vuol vuol dire che ti ha spiazzato? E rispetto il PP e l'OTL meglio o peggio? Che PP? Che OTL?
Grazie Nikola.
Ciao,

Francesco

Inviato: 16 mar 2007, 03:06
da andypairo
Ciao Nikola,
uno schema "sicuro" adesso devi proprio postarlo ;-)

Segnalo anche l'Hybrid One di Luca Comi, reperibile su audiofanatic.it.
Un'ultima possibilità è l'ibrido che conto di usare (Aikido + Diamond buffer, vedi thread relativo) ma è sicuramente più complicato.

Ciao

Andrea

Inviato: 16 mar 2007, 10:40
da nikola
Ma ma ma..... è la mia idea iniziale solo con gli irf al posto dei due darlington, sempre in classe AB (dicevo di non voler stufette). Il driver è praticamente il Praseto di Nardi con l'unica differenza del led blu al catodo!
Comunque nel complesso mi sembra un oggetto molto interessante, ma i due SAP non mi sembra che sia scontato trovarli.
Che vuol vuol dire che ti ha spiazzato? E rispetto il PP e l'OTL meglio o peggio? Che PP? Che OTL?
Grazie Nikola.
Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 15/03/2007 :  21:04:41
Mi ha spiazzato perchè non pensavo che i transistors suonasero bene quasi come un OTL e forse simile al mio Pushpull.
Tutti e tre hanno un suono diverso, il mio ibrido era nato più che altro perchè si poteva mettere su un'ampli dal costo ridicolo 300€
con ottimi componenti, diciamo era più un esperimento. Il pushpull finito ho speso 1000€ e l' OTL .....non ne parliamo non e' alla portata di tutti (senza considerare l'ingombro il mio ibrido e 20cm*20cm*20cm , un cubo). Sia chiaro sempre se consideriamo il costo devo dire che questo ibrido suona molto bene (la prima cosa che si nota e la velocitaà). Lo so sono monotono con questi ibridi ma quando metti mano alle valvole e ai trasformatori d'uscita il portafogli piange.Ora sto finendo quello con il circuito NSCA, poi vi faccio sapare. Guardate l'oraio scappo a lavoro a stasera.
Ciao
Nikola

Inviato: 16 mar 2007, 12:10
da hobbit
Mi ha spiazzato perchè non pensavo che i transistors suonasero bene quasi come un OTL e forse simile al mio Pushpull.


Originally posted by nikola
Bene a sapersi, mi sto costruendo il pp (vedi l'altro mio post) e se riesco a portare a termine entrambi i progetti sarei curioso di fare un confronto.
Tutti e tre hanno un suono diverso, il mio ibrido era nato più che altro perchè si poteva mettere su un'ampli dal costo ridicolo 300€


Originally posted by nikola
Ehm.... considerando mutuo casa, moglie, bambino, il costo non è esagerato, ma mi riesce difficile definirlo ridicolo! :oops:
Guardate l'oraio scappo a lavoro a stasera.


Originally posted by nikola
Eh Eh. :D Beh anch'io a volte mi metto a guardare internet ad orari improponibili.... buona giornata!

Ho comunque una domanda. Guardando le tensioni varie che hai riportato sullo schema tra mje340 e diodo rosso c'è qualcosa che non mi torna (Vbe e Vd). Sono io che sono peggio di quello che pensavo o effettivamente c'è qualcosa che non va?
Segnalo anche l'Hybrid One di Luca Comi, reperibile su audiofanatic.it.
Un'ultima possibilità è l'ibrido che conto di usare (Aikido + Diamond buffer, vedi thread relativo) ma è sicuramente più complicato.


Originally posted by andypairo
Grazie dei riferimenti. Bei progetti, ma entrambi sicuramente più impegnativi.

Ciao,

Francesco

Inviato: 16 mar 2007, 17:05
da pasqualefilosa
Immagine
Salve.Ho realizzato questo con ottimi risultati(non è il mio otl ma insomma..)ho pero' impiegato i mos 2sk1058 e 2sj162 che sono i loro sostituti moderni della hitachi(se li cercate su internet costano sui 7 euro l'uno)lavorano in classe ab e non hanno bisogno di alcuna stab termica.I tubi possono essere sostituiti anche con 6922,6cg7,6sn7,ecc...

Inviato: 16 mar 2007, 17:29
da hobbit
Salve.Ho realizzato questo con ottimi risultati(non è il mio otl ma insomma..)ho pero' impiegato i mos 2sk1058 e 2sj162 che sono i loro sostituti moderni della hitachi(se li cercate su internet costano sui 7 euro l'uno)lavorano in classe ab e non hanno bisogno di alcuna stab termica.I tubi possono essere sostituiti anche con 6922,6cg7,6sn7,ecc...
Grazie per il prezioso contributo.
Il curcuito è molto semplice, più sofisticata è l'alimentazione, direi particolare. Complimenti!
Mi sorgono delle domande:
- viste le tensioni di alimentazioni e tutto il lavoro sull'alimentatore, perché non accoppiare in DC i due stadi? Non migliorerebbe la capacità di pilotaggio?
- Le valvole di segnale, magari in totem come in questo caso, riescono a controllar bene i gate dei mosfet? Si, no, alcuni? Nel tuo caso particolare hai dato un'occhiata alle tensioni in AC e nei picchi per capire se avviene una qualche compressione dinamica o se le capacità dei gates combinano qualche pasticcio?
Ciao,

Francesco

Inviato: 16 mar 2007, 17:58
da Piercarlo
- Le valvole di segnale, magari in totem come in questo caso, riescono a controllar bene i gate dei mosfet? Si, no, alcuni? Nel tuo caso particolare hai dato un'occhiata alle tensioni in AC e nei picchi per capire se avviene una qualche compressione dinamica o se le capacità dei gates combinano qualche pasticcio?
Ciao,

Francesco



Originariamente inviato da hobbit - 16/03/2007 :  12:29:17
Con i vecchi mosfet della Hitachi e apparentati dovresti avere meno problemi che con mosfet di altra tecnologia. Poi molto dipende dai "muscoli" delle valvole che usi ma su questo sapranno dirti meglio gli altri. Io peraltro sto pensando di farmi un JLH con il transistor VAS sostituito da un SRPP di triodi adatti a lavorare a tensioni anodiche molto basse (che devo ancora trovare).

A proposito, a Milano c'è qualche fornitore di valvole affidabile che, oltre alle solite, disponga anche di ECC86 e simili? O in alternativa, i nuvistor a che prezzi si trovano?

Ciao
Piercarlo

Inviato: 16 mar 2007, 18:23
da plovati
Finalmente.
Proposte, schemi, discussioni ragionevoli.

Mettetevi insieme, confrontate le varie realizzazioni, fate qualche misura e scambiatevi gli apparecchi per delle sessioni di ascolto.
La sezioni progetti attende con ansia un vostro articolo.

_________
Piergiorgio

Inviato: 16 mar 2007, 19:14
da pasqualefilosa
Mi vergogno a dirlo non posseggo ne' oscilloscopio ne' gen di segnali(uso talvolta qualche software tipo quello di Accattatis)
Di mestiere faccio il musicista ed il direttore di orchestra,quindi ,in teoria, dovrei avere un buon orecchio,che è il mio principale strumento di misura.Ebbene non son mai riuscito ad apprezzare significative differenze fra un accoppiamento a condensatore(di media qualita')ed un accoppiamento diretto, che ti complica solo la vita a causa dei potenziali transitori delle valvole all'atto dell'accensione ...ecc.
L'ampli è molto dinamico e pulito;credo che distorca in misura veramente inpercettibile.Per i miei gusti è un po' troppo asciutto,preferisco il suono grasso,anche se+ distorto del mio otl
Nello schema giustamente i filamenti sono riferiti ad un potenziale + alto.Io me ne son allegramente fregato....
A volte ci facciamo tante menate sulla circuitazione,sui componenti ,e poi ascoltiamo dei dischi improponibili per come son stati equalizzati o compressi in fase di registrazione............

Inviato: 16 mar 2007, 19:51
da plovati
Di mestiere faccio il musicista ed il direttore di orchestra

Originally posted by pasqualefilosa - 16/03/2007 :  14:14:38
Ah, però! E pure autocostruttore?
Un caso unico, più che raro, per entrambe le categorie.


_________
Piergiorgio

Inviato: 16 mar 2007, 20:13
da hobbit
Di mestiere faccio il musicista ed il direttore di orchestra,quindi ,in teoria, dovrei avere un buon orecchio,che è il mio principale strumento di misura.Ebbene non son mai riuscito ad apprezzare significative differenze fra un accoppiamento a condensatore(di media qualita')ed un accoppiamento diretto, che ti complica solo la vita a causa dei potenziali transitori delle valvole all'atto dell'accensione ...ecc.
Grazie per la valutazione sulla connesione RC. Direi che l'orecchio di un musicista è buona cosa, se poi è supportato anche da un po' di tecnica... Io ho cantato in un buon coro polifonico per una decina di anni, ora essendomi trasferito purtroppo...., comunque aiuta ad aver sensibiltà.
Per i miei gusti è un po' troppo asciutto,preferisco il suono grasso,anche se+ distorto del mio otl
Peccato non poter supportare queste senzazioni da qualche misura, aiuterebbe a capire. Certo, fa riflette l'affermazione di preferire un po' più di distorsione fatta da uno che è abituato a sentire la musica dalla posizione ideale! In fatto di dinamica come si comportano, quale riesce a gestire meglio le situazioni di pianissimo e pieno orchestrale?

Ciao,

Francesco

Inviato: 16 mar 2007, 20:36
da Giaime
L'ampli è molto dinamico e pulito;credo che distorca in misura veramente inpercettibile.Per i miei gusti è un po' troppo asciutto,preferisco il suono grasso,anche se+ distorto del mio otl

Originariamente inviato da pasqualefilosa - 16/03/2007 : 14:14:38
Con quanta serenità i musicisti spesso buttano giù i nostri "castelli di fumo"! :D Un giudizio che si basa dichiaratamente su posizioni soggettive è il benvenuto. Il problema è quando si pretende che ciò che va bene a noi, deve per forza andare bene per gli altri...

Benvenuto nel forum Pasquale :)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 16 mar 2007, 20:40
da andypairo
Riguardo allo schema di Pasquale, in effetti i Mos Laterali permettono una semplicità circuitale unica e, se non erro, hanno capacità di gate meno ostiche dei Mos verticali (IRF- IRFPxxx).
Inoltre non necessitano di compensazione termica (ma solo loro!)

Un approccio simile lo si può trovare qui http://www.wimdehaan.nl/hybrid/5687buz900/index.html

Notare che lo stesso autore, Wim de Haan, ha pubblicato su AudioExpress un altro ibrido piuttosto interessante, il "Nishiki" (a BJT).

A sua detta va meglio dell'altro ma purtroppo, per ragioni di copyright, non lo ha pubblicato integralmente sul sito (anche se via email....)

Ciao

Andrea

Inviato: 16 mar 2007, 21:18
da pasqualefilosa
Caro Francesco,mi credi che non saprei darti una risposta,probabilmente entrambi.Il fatto è che se consideriamo l'ascolto dal punto di vista razionale, ho la sensazione che l'ibrido sia appena+ dinamico ,come ovviamente una circuitazione a stato solido rispetto ai tubi.Un ascolto di tipo +"emotivo"mi dice che nell'otl mi arrivano una tale diversita' di sensazioni ,alcune definibili con il vocabolario audiofilo fin troppo abusato...altre indefinite e irrazionali,appunto emotive ,che sono non misurabili,forse perche allo stato attuale non si è ancora capito cosa andare a misurare ,data la quantita'infinita di variabili in gioco.Teniamo presente che il nostro apparato uditivo risulta ancora, per alcuni aspetti,abbastanza ignoto anche agli studiosi,che solo adesso cominciano a formulare delle ipotesi .
La grandezza dell' otl probabilmente sta nel fatto che è in grado per sua natura circuitale,di fornire piu' energia al largabanda nei range in cui esso ha impedenza + alta,autocompensandone la risposta,cosa che l'ibrido non fa comportandosi all'opposto:per cui fare un paragone con gli stessi altoparlanti forse non ha senso.....
Tutto cio' che posso dirti di sensato è:se passi da Fiumicino,dove io abito, vienili a sentire entrambi,

Inviato: 17 mar 2007, 03:04
da nikola
Mi ha spiazzato perchè non pensavo che i transistors suonasero bene quasi come un OTL e forse simile al mio Pushpull.


Originally posted by nikola
Bene a sapersi, mi sto costruendo il pp (vedi l'altro mio post) e se riesco a portare a termine entrambi i progetti sarei curioso di fare un confronto.
Tutti e tre hanno un suono diverso, il mio ibrido era nato più che altro perchè si poteva mettere su un'ampli dal costo ridicolo 300€


Originally posted by nikola
Ehm.... considerando mutuo casa, moglie, bambino, il costo non è esagerato, ma mi riesce difficile definirlo ridicolo! :oops:
Guardate l'oraio scappo a lavoro a stasera.


Originally posted by nikola
Eh Eh. :D Beh anch'io a volte mi metto a guardare internet ad orari improponibili.... buona giornata!

Ho comunque una domanda. Guardando le tensioni varie che hai riportato sullo schema tra mje340 e diodo rosso c'è qualcosa che non mi torna (Vbe e Vd). Sono io che sono peggio di quello che pensavo o effettivamente c'è qualcosa che non va?
Segnalo anche l'Hybrid One di Luca Comi, reperibile su audiofanatic.it.
Un'ultima possibilità è l'ibrido che conto di usare (Aikido + Diamond buffer, vedi thread relativo) ma è sicuramente più complicato.


Originally posted by andypairo
Grazie dei riferimenti. Bei progetti, ma entrambi sicuramente più impegnativi.

Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 16/03/2007 :  07:10:35
Ciao Francesco il costo di 300€ lo reputo ridicolo perchè se vai a vedere il costo dei condensatori da 10000micro 100V evox rifa

http://www.rs-components.it/cgi-bin/bv/ ... cheID=itie

il toroidale che nel primo ampli era un 500VA decisamente sovradimensionato, il costo di tutti i componenti e le spese di trasporto io vivo in sardegna + tutte le viti i zoccoli la manopola il circuito stamapto il potenziometro e le resistenze (tutti componenti di buona qualita') arrivi tranquillamente a 300€.
Certo l'OTL che avevo suonava meglio ma sono due fasce di prezzo complettamente diverse, il pushpull era un circuito Williamson costruito 10 anni fa' con alimentazione tutta in polipropilene.
Per quanto riguarda il valore di tensione del mje, sono valori che non ho misurato io però posso assicurarti che il tutto funziona bene comunque uno di questi giorni verifico sia i componenti che le tensioni a caldo.
Vorrei postare qualche foto ma non riesco sono in formato JPEG da circa 100/350KB qualcuno sa perchè? Vado a lavoro anche domani
se qualcuno mi svela questo mistero poi vi posto tutto:
Ciao
NIKOLA

Inviato: 17 mar 2007, 03:12
da hobbit
Riguardo allo schema di Pasquale, in effetti i Mos Laterali permettono una semplicità circuitale unica e, se non erro, hanno capacità di gate meno ostiche dei Mos verticali (IRF- IRFPxxx).
Inoltre non necessitano di compensazione termica (ma solo loro!)
Grazie per la chiarezza, era forse già stato detto, ma non avevo capito cosa si intendesse per Mosfet laterali.
Un approccio simile lo si può trovare qui http://www.wimdehaan.nl/hybrid/5687buz900/index.html

Notare che lo stesso autore, Wim de Haan, ha pubblicato su AudioExpress un altro ibrido piuttosto interessante, il "Nishiki" (a BJT).

A sua detta va meglio dell'altro ma purtroppo, per ragioni di copyright, non lo ha pubblicato integralmente sul sito (anche se via email....)
Dallo schema a blocchi si intuisce che il miglioramento è a fronte di una inevitabile complicazione circuitale visti i dispositivi.
Caro Francesco,mi credi che non saprei darti una risposta,probabilmente entrambi.Il fatto è che se consideriamo l'ascolto dal punto di vista razionale, ho la sensazione che l'ibrido sia appena+ dinamico ,come ovviamente una circuitazione a stato solido rispetto ai tubi.Un ascolto di tipo +"emotivo"mi dice che nell'otl mi arrivano una tale diversita' di sensazioni ,alcune definibili con il vocabolario audiofilo fin troppo abusato...altre indefinite e irrazionali,appunto emotive ,che sono non misurabili,forse perche allo stato attuale non si è ancora capito cosa andare a misurare ,data la quantita'infinita di variabili in gioco.Teniamo presente che il nostro apparato uditivo risulta ancora, per alcuni aspetti,abbastanza ignoto anche agli studiosi,che solo adesso cominciano a formulare delle ipotesi .
La grandezza dell' otl probabilmente sta nel fatto che è in grado per sua natura circuitale,di fornire piu' energia al largabanda nei range in cui esso ha impedenza + alta,autocompensandone la risposta,cosa che l'ibrido non fa comportandosi all'opposto:per cui fare un paragone con gli stessi altoparlanti forse non ha senso.....
Tutto cio' che posso dirti di sensato è:se passi da Fiumicino,dove io abito, vienili a sentire entrambi,
Grazie per il giudizio sincero, quando mi capitarà di fare un giro a Roma mi farò sentire, anche perché sarà un piacere visto che sono appassionatissimo di musica, classica in particolare. Gli amici ci dicono che tiriamo su il bambino a musica!!!

Ciao,

Francesco

Inviato: 17 mar 2007, 03:30
da hobbit
Ciao Francesco il costo di 300€ lo reputo ridicolo perchè se vai a vedere il costo dei condensatori da 10000micro 100V evox rifa

http://www.rs-components.it/....
il toroidale che nel primo ampli era un 500VA decisamente sovradimensionato, il costo di tutti i componenti e le spese di trasporto io vivo in sardegna + tutte le viti i zoccoli la manopola il circuito stamapto il potenziometro e le resistenze (tutti componenti di buona qualita') arrivi tranquillamente a 300€.
Certo l'OTL che avevo suonava meglio ma sono due fasce di prezzo complettamente diverse, il pushpull era un circuito Williamson costruito 10 anni fa' con alimentazione tutta in polipropilene.
Per quanto riguarda il valore di tensione del mje, sono valori che non ho misurato io però posso assicurarti che il tutto funziona bene comunque uno di questi giorni verifico sia i componenti che le tensioni a caldo.
Vorrei postare qualche foto ma non riesco sono in formato JPEG da circa 100/350KB qualcuno sa perchè? Vado a lavoro anche domani
se qualcuno mi svela questo mistero poi vi posto tutto:
Ciao
NIKOLA


Originally posted by nikola - 16/03/2007 :  22:04:08
So che il prezzo è buono perché i prezzi dei vari componenti sono veramente esagerati. In questi giorni mi sto dilapidando in acquisti, fatti perdipiù a risparmio.
Riguardo le foto non so, a me non hanno dato mai problemi in upload. o hai la connesione lenta e va in timeout il sistema, o hai un problema con il browser quando esegue un qualche script (provane uno alternativo) o sono di dimensioni eccessive. Che tipo di errore ti da?
In questo thread la bonta degli OTL sta ricorrendo spesso.... fate venire la tentazione di buttare tutto all'aria e seguire la nuova moda! :twisted: Ma resisterò!!! :D
Ciao,

Francesco

PS. riedita il tuo post e spezza in due o tre parti il link dell'RS, il quale non avendo spazi allarga il margine destro della pagina e deformatta tutti i messaggi della discussione.

Inviato: 17 mar 2007, 10:29
da nikola
[url]
Ciao Francesco il costo di 300€ lo reputo ridicolo perchè se vai a vedere il costo dei condensatori da 10000micro 100V evox rifa

http://www.rs-components.it/....
il toroidale che nel primo ampli era un 500VA decisamente sovradimensionato, il costo di tutti i componenti e le spese di trasporto io vivo in sardegna + tutte le viti i zoccoli la manopola il circuito stamapto il potenziometro e le resistenze (tutti componenti di buona qualita') arrivi tranquillamente a 300€.
Certo l'OTL che avevo suonava meglio ma sono due fasce di prezzo complettamente diverse, il pushpull era un circuito Williamson costruito 10 anni fa' con alimentazione tutta in polipropilene.
Per quanto riguarda il valore di tensione del mje, sono valori che non ho misurato io però posso assicurarti che il tutto funziona bene comunque uno di questi giorni verifico sia i componenti che le tensioni a caldo.
Vorrei postare qualche foto ma non riesco sono in formato JPEG da circa 100/350KB qualcuno sa perchè? Vado a lavoro anche domani
se qualcuno mi svela questo mistero poi vi posto tutto:
Ciao
NIKOLA


Originally posted by nikola - 16/03/2007 : 22:04:08
So che il prezzo è buono perché i prezzi dei vari componenti sono veramente esagerati. In questi giorni mi sto dilapidando in acquisti, fatti perdipiù a risparmio.
Riguardo le foto non so, a me non hanno dato mai problemi in upload. o hai la connesione lenta e va in timeout il sistema, o hai un problema con il browser quando esegue un qualche script (provane uno alternativo) o sono di dimensioni eccessive. Che tipo di errore ti da?
In questo thread la bonta degli OTL sta ricorrendo spesso.... fate venire la tentazione di buttare tutto all'aria e seguire la nuova moda! :twisted: Ma resisterò!!! :D
Ciao,

Francesco

PS. riedita il tuo post e spezza in due o tre parti il link dell'RS, il quale non avendo spazi allarga il margine destro della pagina e deformatta tutti i messaggi della discussione.


Originariamente inviato da hobbit - 16/03/2007 : 22:30:34


Ecco il Problema, non si vede
Immagine

Caio
Nikola

Inviato: 17 mar 2007, 16:39
da Badra69
Finalmente.
Proposte, schemi, discussioni ragionevoli.

Mettetevi insieme, confrontate le varie realizzazioni, fate qualche misura e scambiatevi gli apparecchi per delle sessioni di ascolto.
La sezioni progetti attende con ansia un vostro articolo.

_________
Piergiorgio
Visto lo spirito di questa discussione vorrei proporre lo schema di un
ibrido figlio di una lunga discussione tra me e FSCARPA sul vecchio forum di "AUDIOCOSTRUZIONI" poi andata perduta.
In quella discussione si era voluto rifare un piccolo "GY50" con componenti "poveri" e facilmente reperibili e a basso costo.
Tutta la discussione poi è andata persa con il resto del vecchio
forum, mi è solo rimasto lo schema quasi definitivo e qualche simulazione.
L' alimentazione dello stadio finale può essere sia singola 50 Volt stabilizzati prevedendo il cond. di uscita oppure una duale +- 25 volt senza
condensatore di uscita.





Immagine Allegato: Schema GY de pover.pdf ( 15616bytes )

Il tutto viene poi pilotato da due sezioni parallelate di una ECC88 con uscita anodica, Ra 10K - Rk 680.

Inviato: 17 mar 2007, 18:17
da hobbit
ampli piccolo (2) .gif

Il nome dell'immagine che hai postato è questo. Gli spazi, soprattutto il terzo potrebbe crear problemi. Prova a mettere un nome senza caratteri strani, soprattutto a togliere lo spazio tra la parentesi e il punto.
Ciao,

Francesco

Inviato: 17 mar 2007, 18:24
da hobbit
Finalmente.
Proposte, schemi, discussioni ragionevoli.

Mettetevi insieme, confrontate le varie realizzazioni, fate qualche misura e scambiatevi gli apparecchi per delle sessioni di ascolto.
La sezioni progetti attende con ansia un vostro articolo.

_________
Piergiorgio
Visto lo spirito di questa discussione vorrei proporre lo schema di un
ibrido figlio di una lunga discussione tra me e FCCARPA sul vecchio forum di "AUDIOCOSTRUZIONI" poi andata perduta.
In quella discussione si era voluto rifare un piccolo "GY50" con componenti "poveri" e facilmente reperibili e a basso costo.
Tutta la discussione poi è andata persa con il resto del vecchio
forum, mi è solo rimasto lo schema quasi definitivo e qualche simulazione.
L' alimentazione dello stadio finale può essere sia singola 50 Volt stabilizzati prevedendo il cond. di uscita oppure una duale +- 25 volt senza
condensatore di uscita.





Immagine Allegato: Schema GY de pover.pdf ( 15616bytes )

Il tutto viene poi pilotato da due sezioni parallelate di una ECC88 con uscita anodica, Ra 10K - Rk 680.


Originally posted by Badra69 - 17/03/2007 :  11:39:11
Ciao. Interessante. La famosa tripletta proposta più volte dai grandi Aloia - Piercarlo!
Sto studiando-riflettendo sul funzionamento in corrente dei transistor (abituato al funzionamento in tensione delle valvole) e a momento non riuscirei a proporre autonomamente qualcosa di ascoltabile.
Il primo transistor della tripletta non è troppo robusto?
Ciao,

Francesco

Ciao,
Francesco
---------------------------------------
email: remiz234-news@yahoo.it

Inviato: 17 mar 2007, 19:07
da nikola
ampli piccolo (2) .gif

Il nome dell'immagine che hai postato è questo. Gli spazi, soprattutto il terzo potrebbe crear problemi. Prova a mettere un nome senza caratteri strani, soprattutto a togliere lo spazio tra la parentesi e il punto.
Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 17/03/2007 :  13:17:12
Ci sono riuscito Francesco sei un mago!
Foto prototipo 1
Immagine
foto2
Immagine
foto 3
Immagine

il potenziometro è provvisorio

Ciao
Nikola

Inviato: 17 mar 2007, 22:32
da Badra69
Ciao. Interessante. La famosa tripletta proposta più volte dai grandi Aloia - Piercarlo!
......esatto siamo in buonissima compagnia.

Sto studiando-riflettendo sul funzionamento in corrente dei transistor (abituato al funzionamento in tensione delle valvole) e a momento non riuscirei a proporre autonomamente qualcosa di ascoltabile.
Il primo transistor della tripletta non è troppo robusto?
Ciao,

Francesco
....sicuramente il primo transistor della tripletta è forse un pò robusto ma
tieni presente che questa tripletta già così come è guadagna in corrente ...non mi ricordo più quanto (64.000 volte ????) tanto da modulare in corrente in corrente pochissimo il doppio triodo della ECC88, tanto vale montare un transistor robusto e guadagnare in sicurezza.
Tieni presente che tutta la distorsione è data dallo stadio pilota, la tripletta è quasi inesistente come contributo alla distorsione (tipico
decadimento armonico da monotriodo), parafrasando nuovamente
Aloia fà molto triodosolido.
Se ti può interessare posso postare uno schema definitivo.

Calogero

Inviato: 18 mar 2007, 04:27
da hobbit
Ci sono riuscito Francesco sei un mago!
Foto prototipo 1
Immagine
foto2
Immagine
foto 3
Immagine

il potenziometro è provvisorio

Ciao
Nikola
No solo un ex. informatico! Probabilmente è un incompatibilità tra i nomi permessi da Win e Unix.

Complimenti per la realizzazione. Veramente ben fatta. La pcb l'hai fatta da solo?
....sicuramente il primo transistor della tripletta è forse un pò robusto ma
tieni presente che questa tripletta già così come è guadagna in corrente ...non mi ricordo più quanto (64.000 volte ????) tanto da modulare in corrente in corrente pochissimo il doppio triodo della ECC88, tanto vale montare un transistor robusto e guadagnare in sicurezza.
Tieni presente che tutta la distorsione è data dallo stadio pilota, la tripletta è quasi inesistente come contributo alla distorsione (tipico
decadimento armonico da monotriodo), parafrasando nuovamente
Aloia fà molto triodosolido.
Se ti può interessare posso postare uno schema definitivo.

Calogero
Non so ancora quale tipologia circuitale sceglierò, però può sicuramente interessare!

Ciao,

Francesco

Inviato: 18 mar 2007, 13:56
da hobbit
Il post era nato quasi per noia nell'attesa di raccimolare i componenti del pp di 6b4g ed invece è diventato ricco non grazie a me che poco ne ho contribuito, ma grazie ai vari interventi che ci sono stati di persone che hanno realmente realizzato un ibrido o comunque valenti proposte.

Cerco di raccogliere le idee:
- la prima idea interessante è quella di utilizzare una valvolina a basso guadagno, ma dalle prestazioni notevolissime come la 5687 e seguire con un integrato tipo lm1875 ponendo il guadagno dello stadio al minimo di 10. Il soggetto non è stato realizzato in toto da nessuno, ma Plovati porta esperienza positiva con questo integrato e un pre valvolare.
- il secondo contributo è di Nikola che ha postato lo schema e le foto di un bellissimo amplificatore utilizzante un mu-follower ibrido con ecc88 che pilota una coppia di darlington. A detta di Nikola non sfigura nei sconfronti di un pp e un otl.
- poi Pasqualefilosa ha postato lo schema del suo ampli ibrido composto da un totem ti ecc82 seguito da una coppia di mosfet Hitachi. A detta sua non va affatto male e ne ha fatto il paragone con un otl, ma detto da un musicista....
- Badra69 ha postato lo schema quasi definitivo di un amplificatore che si ispira al famoso GY50 di Aloia. Ha uno stadio di guadagno in tensione con la ecc88 (la topologia non è specificata) e una tripletta in uscita di bjt (alla Aloia). Lo schema ha tutti i crismi per andare alla grande, personalmente attendo con ansia lo schema definitivo.

Ci sono stati molti altri contributi facenti riferimento a link sparsi nel web, ma ho elencato solo i progetti che in qualche modo avevano avuto un ascolto diretto da parte di chi li ha proposti. Ringrazio Andypairo per i suoi contributi e in particolare Piercarlo per la pazienza praticamente infinita nel rispondere ai miei dubbi da neofita o quasi. Attendo (come penso molti del forum) il nuovo ibrido che cogiterà, ci si aspetta che spazzi via quelli di Aloia!!!

Grazie a tutti per i contributi (molto interessanti) fin qui arrivati. Se qualcuno avesse anche un oscilloscopio.... sarebbe interessante. Se qualcuno abita nel Nord-Est io ne ho uno possiamo provare a combinare.....

Ciao,

Francesco

Inviato: 18 mar 2007, 17:10
da Badra69
- Badra69 ha postato lo schema quasi definitivo di un amplificatore che si ispira al famoso GY50 di Aloia. Ha uno stadio di guadagno in tensione con la ecc88 (la topologia non è specificata) e una tripletta in uscita di bjt (alla Aloia). Lo schema ha tutti i crismi per andare alla grande, personalmente attendo con ansia lo schema definitivo.
.....la due sezioni della ECC88 sono chiaramente con uscita anodica,
si può provare la polarizzazione a LED.
Lo schema definitivo lo facciamo ad alimentazione singola stabilizzata o
con alimentazione duale?

Ciao

C

Inviato: 18 mar 2007, 19:58
da hobbit
.....la due sezioni della ECC88 sono chiaramente con uscita anodica,
si può provare la polarizzazione a LED.
Lo schema definitivo lo facciamo ad alimentazione singola stabilizzata o
con alimentazione duale?

Ciao

C


Originally posted by Badra69 - 18/03/2007 :  12:10:48
Tu ce li hai sottomano e sei quello che li può valutar meglio. Quello che ritieni il miglior compremesso, costi/semplicità/prestazioni/suono.
Grazie ancora.
Ciao,

Francesco

Inviato: 20 mar 2007, 00:14
da hobbit
Ho fatto un po' di valutazioni guardandomi qualche tonnellata di datasheets.
Mi sembra di aver capito che Irf non sono un gran che nel range in cui li dovrei usare. A parte le loro capacità di ingresso anche la loro linearità lascia abbastanza a desiderare.
Invece i mosfet laterali Hitachi tipo 2sk1058 e 2kj162:

http://www.ortodoxism.ro/datasheets/Hit ... yzruwz.pdf

ma anche i buz900/905 ed altri sono spettacolari, hanno una linearità notevole e penso che comunque li si usi viene fuori qualcosa di buono. Meglio di molti pentodi e tetrodi finali. Infatti ho l'impressione che uscendo di drain al costo di aumentare l'impedenza di uscita si ottengono carateristiche simil valvolari. Hanno un grande difetto, costano quanto delle valvole se non di più!
Devo ancora valure bene i vari Darlington se conviene l'uso rispetto i bipolari classici.
Volendo cominciare a riflettere con lo stato solido ho pensato di usare i componenti più comuni ed economici possibili. Non so alla fine se sarà questa la strada che seguirò o se seglierò quella dei bellissimi Hitachi o del gainglone con LM1875, ma per il momento ho provato a far questo:

Immagine

SIMetrix Intro 5.3 dice che funziona, ma se qualcuno mi può confermare. Poi non ho idea di come si compensino le derive termiche.

Ciao, Francesco

Inviato: 20 mar 2007, 01:14
da mrttg
Ciao,
potrebbe essere interessante valutare anche i transistor On Thermaltrack con il diodo integrato e verificare se sono già disponibili i mosfet Sanken con il diodo integrato.


Tiziano

Inviato: 20 mar 2007, 01:59
da andypairo
Sono d'accordo sui ThermalTrak, li uso nel mio buffer diamond e vanno benone, nessun problema di deriva termica.

Se non erro anche Broskie ha proposto un ampli ibrido coi Thermaltrak.

Ciao

Andrea

Inviato: 20 mar 2007, 02:06
da mrttg
Sono d'accordo sui ThermalTrak, li uso nel mio buffer diamond e vanno benone, nessun problema di deriva termica.

Se non erro anche Broskie ha proposto un ampli ibrido coi Thermaltrak.

Ciao

Andrea


Originally posted by andypairo - 19/03/2007 :  20:59:53
Andrea magari posta uno schema :D

Tiziano

Inviato: 20 mar 2007, 03:09
da titano
Sono d'accordo sui ThermalTrak, li uso nel mio buffer diamond e vanno benone, nessun problema di deriva termica.

Se non erro anche Broskie ha proposto un ampli ibrido coi Thermaltrak.

Ciao

Andrea


Originally posted by andypairo - 19/03/2007 : 20:59:53
Andrea magari posta uno schema :D

Tiziano


Originally posted by mrttg - 19/03/2007 : 21:06:31

http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=2018

Questo immagino...lo hai assemblato?

Marco

Inviato: 20 mar 2007, 03:42
da andypairo
Si, ho costruito un prototipo stereo e le prove iniziali sono state piuttosto incoraggianti.

Purtroppo la mancanza di un contenitore adeguato, la presenza della piccola Aurora (che ha cominciato a camminare ed è assai curiosa) e alcune trasferte di lavoro hanno impedito ulteriori prove.

All'ascolto l'ampli inizialmente non si fa notare, è poco "ruffiano", ma poi ti trovi a notare cose che non avevi mai notato. La cosa è particolarmente evidente sulle interpretazioni corali, che sembrano avere meno "impatto" ma rivelano una maggiore separazione tra i vari componenti.
Anche il senso del ritmo è veramente notevole, a volte gli arti prendono vita e si mettono a seguire la musica ;-)

Appena riesco a mettermi in condizioni di sicurezza conto di fare ulteriori prove, tra cui un po' di tube rolling sull'Aikido (E88CC, 6N1P, 6GU7, 6N6P) per vedere quale è la combinazione ottimale.

Ciao

Andrea

Inviato: 20 mar 2007, 14:35
da Badra69
Ho fatto un po' di valutazioni guardandomi qualche tonnellata di datasheets.
Mi sembra di aver capito che Irf non sono un gran che nel range in cui li dovrei usare. A parte le loro capacità di ingresso anche la loro linearità lascia abbastanza a desiderare.
Invece i mosfet laterali Hitachi tipo 2sk1058 e 2kj162:

http://www.ortodoxism.ro/datasheets/Hit ... yzruwz.pdf

ma anche i buz900/905 ed altri sono spettacolari, hanno una linearità notevole e penso che comunque li si usi viene fuori qualcosa di buono. Meglio di molti pentodi e tetrodi finali. Infatti ho l'impressione che uscendo di drain al costo di aumentare l'impedenza di uscita si ottengono carateristiche simil valvolari. Hanno un grande difetto, costano quanto delle valvole se non di più!
Devo ancora valure bene i vari Darlington se conviene l'uso rispetto i bipolari classici.
Volendo cominciare a riflettere con lo stato solido ho pensato di usare i componenti più comuni ed economici possibili. Non so alla fine se sarà questa la strada che seguirò o se seglierò quella dei bellissimi Hitachi o del gainglone con LM1875, ma per il momento ho provato a far questo:

Immagine

SIMetrix Intro 5.3 dice che funziona, ma se qualcuno mi può confermare. Poi non ho idea di come si compensino le derive termiche.

Ciao, Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 19/03/2007 :  19:14:51
....bellissimo schema molto simile a quello che ho postato io, la compensazione in temperatura la puoi fare con un serie di tre/quattro diodi in serie al potenziometro del bias (vedi come fatto sul mio schema)
i diodi vanno appoggiati alla aletta di raffreddamento.
Questa topologia riesce a dare delle prestazioni di tutto rispetto, l'unico
problema venuto fuori dalle simulazioni fatte è proprio una "delicata"
compensazione della temperatura che in alcune situazione può portare
l'amplificatore a lavorare in classe "B", in pratica si annulla completamente il bias (troppa retroazione del bias termico), comunque
giocando sul numero dei diodi appoggiati al dissipatore si può facilmente
aggirare il problema.

Calogero

Inviato: 20 mar 2007, 14:39
da Giaime
L'intenzione è di farli andare in classe A questo tipo di buffer?


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 20 mar 2007, 16:41
da hobbit
L'intenzione è di farli andare in classe A questo tipo di buffer?
Dici dello schema? Pensavo o ad un classe A o un AB con polarizzazione alta, comunque un qualcosa di accendibile l'estate!!!

Per lo stadio in tensione qualche consiglio?
....bellissimo schema molto simile a quello che ho postato io, la compensazione in temperatura la puoi fare con un serie di tre/quattro diodi in serie al potenziometro del bias (vedi come fatto sul mio schema)
i diodi vanno appoggiati alla aletta di raffreddamento.
Questa topologia riesce a dare delle prestazioni di tutto rispetto, l'unico
problema venuto fuori dalle simulazioni fatte è proprio una "delicata"
compensazione della temperatura che in alcune situazione può portare
l'amplificatore a lavorare in classe "B", in pratica si annulla completamente il bias (troppa retroazione del bias termico), comunque
giocando sul numero dei diodi appoggiati al dissipatore si può facilmente
aggirare il problema.

Calogero
Sono molto imbranato nell'uso del programma non riesco a simulare tutto quello che vorrei. Devo provare a montare. Ho comunque delle resistenze termiche con un impasto che ha una dipendenza dalla temperatura inversa proprio per questi scopi. Devo ripescare i dati.

Ciao,

Francesco

Inviato: 20 mar 2007, 16:53
da andypairo
L'intenzione è di farli andare in classe A questo tipo di buffer?
Sebbene la classe A abbia i suoi perchè, specie in open loop, nemmeno io voglio rinunciare ad usare l'ampli d'estate, per cui direi classe AB, magari con polarizzazione altina.

Stando sul classe A ci sono parecchie altre alternative, tra cui il power follower di Ciuffoli, che a detta di molti è davvero ottimo (ed è pure piuttosto "semplice" circuitalmente parlando)

Ciao

Andrea

Inviato: 20 mar 2007, 17:19
da Giaime
Uhm... e qui si vede la mia ignoranza in fatto di stato solido.

Da quel poco che so, comunque, i bipolari permettono l'operatività in classe AB anche senza pesanti dosi di reazione negativa a raddrizzare la funzione di trasferimento (raddrizzamento, da quanto ne so, teoricamente impossibile, poichè quando il segnale al limite del clipping transita per lo zero, il guadagno open loop crolla perchè i dispositivi sono per un istante entrambi spenti o quasi, crolla così anche il guadagno d'anello, e addio correzione: e lì si sono inventati cose come il current dumping etc etc), invece i mosfet no, essendo più "duri" da spegnere.

E' corretto? :oops: Si può usare quindi il vostro schemino in classe AB senza nfb che includa lo stadio d'uscita, oppure la distorsione di crossover è elevata?

Spice può dire poco su questo poichè suppone i dispositivi identici, probabilmente nel simulatore le funzioni di trasferimento si sovrappongono perfettamente creando una bella riga dritta... ma potrei sbagliarmi.

Qualcuno getta luce? 8)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 20 mar 2007, 18:39
da Piercarlo

Qualcuno getta luce? 8)



Originariamente inviato da Giaime - 20/03/2007 :  12:19:17
Ci provo...

Anzitutto va puntualizzata una cosa: la cosiddetta "sovrapposizione delle
caratteristiche" che da come risultante una linea retta... è soltanto un'illusione
(anche con i tubi) perché comunque un finale non andrà MAI a pilotare un carico
davvero resistivo e le componenti reattive di un diffusore normale fanno del loro
peggio per spostare il punto di crossover tutt'intorno a dove dovrebbe stare con
tutte le conseguenze del caso (specialmente con gli stato solido che con il carico
e le sue bizzarie reattive ci devono fare i conti direttamente).

Questo significa che, in condizioni di lavoro normale con un carico reale, non lavora
mai veramente in classe B ma piuttosto in un misto di classe B e C in cui, per ridurre
ai minimi termini l'influenza della "C", la retroazione diviene assolutamente
indispensabile. La sua azione è di livellare le variazioni e, se non può far nulla contro
le discontinuità, può però agire nel senso di cercare di farle esistere, "sparando" le
componenti di distorsione il più in alto possibile nella banda audio - l'ideale sarebbe
fuori del tutto... purtroppo tra gli ideali e la realtà si pongono alcuni ostacoli non di
poco conto tra cui, il principale, è dovuto al fatto che la retroazione ha dei tempi
minuscoli ma non nulli di intervento, con annessi un po' di casini soprattutto sotto
l'aspetto della stabilità che, con la velocità, va poco o punto d'accordo.

Sulla polarizzazione ottimale di un classe B a bipolari si sono sprecati un po' di litri
di inchiostro che, secondo me, sarebbe stato meglio usare per scrivere altro.
Il perché è presto detto: la polarizzazione ottimale può esistere solo teoricamente
sulla carta ma non nella realtà dove una marea di fattori rendono aleatoria la
definizione stessa di punto ottimale, ragion per cui, piuttosto che starsene su un
"punto ottimale" evanescente e a forte rischio di cadere nel burrone della classe C
(come succede in TANTISSIMI amplificatori), è meglio abbondare un po' con le
correnti di riposo e lavorare in classe AB e mettersi il cuore in pace relativamente
al problema di avere due punti di crossover: sono *comunque* due che piaccia o no
per cui tanto vale accollarsi il cosiddetto "gm doubling" (come lo chiama Self ma sulla
cui esistenza effettiva, almeno nel caso dei bipolari, sono in molti ad avere dei dubbi)
e accettare di avere un crossover "dolce" piuttosto che "duro". Non si può fare molto altro...

Ci sarebbero un mare di altre cose da dire ma... la pausa è finita, mi spiace! :(

Ciao
Piercarlo

Inviato: 20 mar 2007, 22:17
da hobbit
E' interessante la tua risposta perché dai uno spessore pratico e non teorico all'argomento, possibile solo a chi ci ha già combattutto con questi scarafaggi.
Spero che tu possa comunque approfondire l'argomento.

Detto ciò, riguardo a questa possibile variante dello stadio di guadagno in corrente (la tripletta) faccio i conti con il materiale a disposizione per questi esperimenti:
2 trasformatori da 12V 3,95A, ciò vuo dire che con una polarizzazione di 1-1,2A a canale ci dovrei stare. Il tutto non dovrebbe dissipare come una stufetta e dovrebbe garantire se non sbaglio 4W in classe A su 8R e 2W su 4R, un po' pochini per la verità. Non mi dispiace se quelli che hanno più esperienza correggono i miei calcoli grossolani. In AB invece le questioni dovrebbero andar nettamente meglio.

Ciao,

Francesco

Inviato: 21 mar 2007, 00:18
da Piercarlo
E' interessante la tua risposta perché dai uno spessore pratico e non teorico
all'argomento, possibile solo a chi ci ha già combattutto con questi scarafaggi.
Spero che tu possa comunque approfondire l'argomento.
Ci proverò... di roba da dire ce n'è parecchia e non sono tutte spine. C'è anche
qualche buona notizia per chi ha sempre visto il crossover come "la bestia".
Il tutto non dovrebbe dissipare come una stufetta e dovrebbe garantire se
non sbaglio 4W in classe A su 8R e 2W su 4R, un po' pochini per la verità.
Il contrario... 2W su 8R e 4W su 4R... Sono pochi ma intanto provali... ; )
Cura soprattutto che il ronzio non ti rovini la festa perché altrimenti classe A e
classe AB pari sono! :(
In AB invece le questioni dovrebbero andar nettamente meglio.
Perché? Ah, suggerimento volante... visto che la tensione e la potenza sono basse se puoi "spreca" anche uno stabilizzatore... dovrebbe fare qualche differenza.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 21 mar 2007, 00:43
da Giaime
Grazie Piercarlo della esauriente risposta! :)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 21 mar 2007, 01:41
da hobbit
Il contrario... 2W su 8R e 4W su 4R... Sono pochi ma intanto provali... ; )
Cura soprattutto che il ronzio non ti rovini la festa perché altrimenti classe A e
classe AB pari sono! :(
Perché? Se ho 1A, i due transistor potranno modulare 2A e la potenza in classe A non dovrebbe essere RL*I*I/8?

Ciao,

Francesco

Inviato: 21 mar 2007, 03:12
da Piercarlo
Perché? Se ho 1A, i due transistor potranno modulare 2A e la potenza in classe A non dovrebbe essere RL*I*I/8?

Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 20/03/2007 : 20:41:27
Negli stadi di uscita a stato solido (senza trafsformatore) ciò che "fissa" la massima potenza di uscita è solo la tensione di alimentazione, la corrente di riposo su questo non ha nessuna influenza. La potenza sui vari carichi la si calcola tenendo fissa la tensione di alimentazione (che in linea di massima è fissa x davvero!) e trovando per ciascun carico la massima corrente richiesta e consenguentemente anche la massima potenza erogabile.

In pratica:

Puscita media = (Vcc/2)*(Vcc/2)/2RL o, equivalentemente Vcc*Vcc/8*RL

La tua formula sarebbe vera se l'amplificatore fosse, anziché un generatore di tensione massima di uscita, un generatore di *corrente* massima di uscita

NOTA BENE - Io l'ho fatto veramente semplice mettendo "Vcc/2" in realtà a Vcc vanno sottratte cadute di tensione dovute alle perdite più varie che in pratica, per avere una valuzione più realistica della potenza di uscita di un amplificatore occorre togliere a Vcc/2 almeno 2-3 Volt.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 21 mar 2007, 03:20
da Piercarlo
Grazie Piercarlo della esauriente risposta! :)


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org




Originariamente inviato da Giaime - 20/03/2007 : 19:43:17
Di nulla anzi, aggiungo per completezza e per rendere un'idea di cosa sia DAVVERO la distorsione di incrocio, che in pratica in uno stadio di uscita in classe B o AB gli incroci sono tanti quanti sono i dispositivi che commutano. Ovvero al minimo, in uno stadio equipaggiato con Darlington, vi sono quattro "cuspidi" di discontinuità. Se poi lo stadio di uscita vero e proprio è composto da PIU COPPIE DI FINALI, al computo dei punti di discontinuità vanno aggiunti due punti per ogni coppia di finali in più. Detto in altro modo... non abbiamo un vero e proprio incrocio ma puttosto una "nebbia" composta da tanti piccoli incroci, ognuno dei quali fa la sua parte di guastafeste.

Ciao
Piercarlo

PS - Come si ottiene il bollino "sostenitore"? Io sabato il grano l'ho cacciato! :D

Inviato: 21 mar 2007, 04:09
da Giaime
PS - Come si ottiene il bollino "sostenitore"? Io sabato il grano l'ho cacciato! :D

Originariamente inviato da Piercarlo - 20/03/2007 : 22:20:58
Posta qui:
http://www.audiofaidate.org/forum/viewtopic.php?t=363


Saluti termoionici
Giaime Ugliano

http://giaime.altervista.org

Inviato: 21 mar 2007, 04:23
da Piercarlo
E va bhe... se a Pasqua non è ancora successo niente mi faccio sentire... ; )

Ciao e grazie! :)
Piercarlo

Inviato: 21 mar 2007, 05:11
da andypairo
Negli stadi di uscita a stato solido (senza trafsformatore) ciò che "fissa" la massima potenza di uscita è solo la tensione di alimentazione, la corrente di riposo su questo non ha nessuna influenza. La potenza sui vari carichi la si calcola tenendo fissa la tensione di alimentazione (che in linea di massima è fissa x davvero!) e trovando per ciascun carico la massima corrente richiesta e consenguentemente anche la massima potenza erogabile.

In pratica:

Puscita media = (Vcc/2)*(Vcc/2)/2RL o, equivalentemente Vcc*Vcc/8*RL

La tua formula sarebbe vera se l'amplificatore fosse, anziché un generatore di tensione massima di uscita, un generatore di *corrente* massima di uscita

NOTA BENE - Io l'ho fatto veramente semplice mettendo "Vcc/2" in realtà a Vcc vanno sottratte cadute di tensione dovute alle perdite più varie che in pratica, per avere una valuzione più realistica della potenza di uscita di un amplificatore occorre togliere a Vcc/2 almeno 2-3 Volt.

Ciao
Piercarlo



Originariamente inviato da Piercarlo - 20/03/2007 :  22:12:29
Se ci riferiamo alla potenza in classe A (come credo intendesse Fraqncesco) allora il fattore limitante può essere la corrente (a seconda del carico, ma di norma lo è).
Con carichi a bassa impedenza è la corrente di bias a fissare la potenza massima in classe A, con impedenze elevate può essere la tensione di alimentazione a porre un limite alla massima potenza erogabile al carico.

Ciao

Andrea

Inviato: 21 mar 2007, 06:06
da hobbit
Se ci riferiamo alla potenza in classe A (come credo intendesse Fraqncesco) allora il fattore limitante può essere la corrente (a seconda del carico, ma di norma lo è).
Con carichi a bassa impedenza è la corrente di bias a fissare la potenza massima in classe A, con impedenze elevate può essere la tensione di alimentazione a porre un limite alla massima potenza erogabile al carico.

Ciao

Andrea


Originally posted by andypairo - 21/03/2007 :  00:11:41
Si, esattamente quello che intendevo.
Ciao,

Francesco

Inviato: 21 mar 2007, 17:11
da hobbit
Nella mia ricerca di informazioni mi sono imbattuto nel classico sito:

http://sound.westhost.com/project101.htm

Questo non è un ibrido però sono interessanti le considerazioni che il famoso autore fa a proposito dei mosfet laterali e sono anche di tutto rispetto le prestazioni del circuito.

Avrò scoperto l'acqua calda, ma le prestazioni di questi mosfet ripagano ampiamente il loro costo. Se poi li paragoniamo al costo di una buona valovola con il relativo trasformatore..... Anche gli otl hanno costi per altri motivi molto maggiori. Con questo non voglio dire che non abbia senso costruire amplificatori valvolari o a bjt, per carità!

Uno dei motivi che può portare alla costruzione di un ibrido è la ricerca di prestazioni ottime (e di un certo tipo di suono), tenendo basse le complicazioni circuitali ed i costi, cioè un minimalismo ma senza estremismi. Considerando questo tipo di dispositivi l'obiettivo non sembra difficile da raggiungere.

Ciao,

Francesco

Inviato: 21 mar 2007, 18:08
da Piercarlo

Si, esattamente quello che intendevo.
Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 21/03/2007 :  01:06:27
Ok, ho capito proprio un'altra cosa allora. Comunque è da tener presente che, se ci sono limiti di tensione massima di uscita, questi vegono prima dei limiti di corrente che, se sovrabbondanti le necessità, si traducono direttamente in uno spreso e basta.
1 Ampere con 14 Volt di alimentazione "pulita" credo che siano già troppi!

Ciao
Piercarlo

Inviato: 21 mar 2007, 18:19
da Piercarlo
Uno dei motivi che può portare alla costruzione di un ibrido è la ricerca di prestazioni ottime (e di un certo tipo di suono), tenendo basse le complicazioni circuitali ed i costi, cioè un minimalismo ma senza estremismi. Considerando questo tipo di dispositivi l'obiettivo non sembra difficile da raggiungere.

Ciao,

Francesco


Originariamente inviato da hobbit - 21/03/2007 :  12:11:05
Penso che per molte cose sia anche più FACILE raggiungere certe prestazioni. Il problema è che gli autocostruttori fanno soltanto un mercato di nicchia, dimensioni assolutamente insufficienti pe stimolare la produzione, per esempio, di una gamma di semiconduttori veramente ad hoc per uso audio. I mosfet Hitachi (ed epigoni della Exicon e della Magnatec con i suoi BUZ 900 e 905) hanno purtroppo, per un progettista "standard" (le cui scelte e "domande" dirigono il mercato e l'offerta), l'inconveniente di essere piuttosto inefficienti (alta Rdson), cosa di cui a un autocostruttore (o anche costruttore normale con un minimo di apertura mentale) non gliene frega niente ma che per gli "standard" invece sono "nobbuono" anche se poi, quando gliene chiedi il motivo, ti rispondono con considerazioni che con l'audio non c'entrano niente.

Ciao
Piercarlo

Inviato: 27 mag 2007, 17:07
da hobbit
Ciao. Volevo riprendere pubblicamente il discorso dell'amplificatore ibrido.
L'argomento tutto sommato mi sembra tornato di interesse grazie ad Aloia con il suo Triodosolido.
Sono un po' indeciso riguardo la direzione nella quale procedere nell'accingermi a fare le mie prime prove.
Leggendo Aloia sembrerebbe che la via della tripletta di BJT per lo stadio finale sia d'obbligo, magari anche parallelati per aumentare il fattore di smorsamento, d'altra parte nello stesso numero della rivista si parla finalmente dei "mitici" mosfet Hitachi.
Le alternative che ritengo ragionevoli sono:
- 2N3055/MJ2955: non saranno il top della tecnologia, ma si trovano anche dal tabaccaio e vengono quasi regalati. Le caratteristiche non sono malvagie soprattutto se parallelati.
- BDX53/BDX54: come i precedenti sono economici, facili da trovare, forse meno lineari, ma evitano uno stadio e perciò semplificano il cablaggio.
- NJL3281D/NJL1302D (Thermaltrack): hanno il diodo di compensazione integrato, esprimono una buona linearità in funzione della corrente, ottimi. Difficili da reperire e carucci rispetto i precedenti. Per acqustarli è necessario pensare ad un gruppo di acquisto.
- BUZ900/BUZ905 (Magnatec) o simili della Hitachi o della Exicon: potenzialmente mi sembrano ottimi, ma hanno dei detrattori e mi sembra di aver percepito che anche ad Aloia (pur avendone fatto uso) non piacciano e preferisce i bipolari.

Riguardo lo stadio in tensione Aloia ha sparigliato un po' le carte: ha proposto un triodo in single ended polarizzato a diodo invece del totem pole che sembrava il suo cavallo di battaglia. Ha detto che tutto sommato otterrebbe ottimi risultati sostituendo il triodo con qualche FET, ma che il triodo fa più scena!!!! (ho mal interpretato?) Un'alternativa a tutto ciò è uno stadio simile a quello di Nikola (6922/MJE340) che mi sembra che ricalchi quello del Praseto di Nardi. Il Nardi ne parla un gran bene.

Lo so, questo è un post un po' confuso, ma volevo esprimere un po' tutte le idee che avevo colto dalle varie letture.

Ciao,

Francesco

Inviato: 27 mag 2007, 18:04
da Giaime
Caro Francesco,

un modo di procedere può anche essere quello di partire dai 2N3055-MJ2955, e poi in un secondo momento "upgradare", chissà, magari 2SC5200-2SA1943 8)

Per quanto riguarda la tripletta, bah. A parità di corrente erogata, un'uscita Sziklai ha una THD di un ordine di grandezza inferiore, specialmente se i finali non sono polarizzati in classe A (cfr. Self), ma del resto chi sono io per contraddire Aloia :?

Ciao!
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org

Inviato: 27 mag 2007, 18:58
da hobbit
Ciao Giaime.

Mi sai fare un confronto delle caratteristiche salienti della tripletta vs Sziklai vs Darlington? E come vedi in questo contesto i Mosfet laterali?

Ti dico la mia indecisione più grande è Mosfet vs BJT fatta questa scelta le altre piano piano si fanno, ma questa scelta condiziona un po' le altre. Nel caso dei bipolari partirei sicuramente utilizzando il 2n3055 per poi eventualmente migliorare con i Thermaltrack.

Ciao,

Francesco

Inviato: 27 mag 2007, 19:32
da Giaime
Ciao Francesco!
Mi sai fare un confronto delle caratteristiche salienti della tripletta vs Sziklai vs Darlington? E come vedi in questo contesto i Mosfet laterali?

Originariamente inviato da hobbit - 27/05/2007 : 13:58:37
Guarda, sicuramente non sono un esperto: aspettiamo sicuramente risposte da chi ha esperienza sul campo. Quello che ti posso dire, per esempio, è che la coppia Sziklai (detta anche CFP, complementary feedback pair) è un piccolo stadio amplificatore col 100% di retroazione: in pratica il bjt "piccolo" confronta il segnale d'ingresso col segnale d'uscita del bjt "grosso", e cerca di renderli il più simili possibili.

Questo tipo di uscita garantisce la minor THD di tutte le altre configurazioni, anche nei confronti dei mosfet. Quest'ultimi possono essere usati in CFP, aiutati da un bjt di pilotaggio: leggevo però su diyaudio che la cosa non è banale con i comuni mos verticali (o hexfet), poichè questo loop di retroazione interna spesso può diventare instabile (ad es. per colpa della capacità di gate del mosfet). Con i laterali si può fare: la domanda è, che laterali ci sono rimasti attualmente in produzione? Io sono rimasto ai 2SK1058...

Non so se posso scannerizzare e allegarti la tabella di confronto che c'è sul libro di D. Self, ho paura di violare qualche copyright: comunque il confronto, effettuato in laboratorio, tra diversi tipi di stadi d'uscita decreta chiaramente il CFP come il tipo di uscita con la minore THD possibile, e la miglior risposta al problema della distorsione di incrocio.

Tra l'altro il sito di Self non funziona nemmeno, sennò forse potevo indirizzarti lì, se non erro quella parte del libro c'è anche sul sito.
Ti dico la mia indecisione più grande è Mosfet vs BJT fatta questa scelta le altre piano piano si fanno, ma questa scelta condiziona un po' le altre.
Originariamente inviato da hobbit - 27/05/2007 : 13:58:37
Bella domanda. Hai provato a leggerti il chilometrico topic su diyaudio?
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... did=101745

Certo ti posso dire solo una cosa non-tecnica, oltre all'idea che ti farai tu leggendo e sperimentando: i mosfet devi comprarli e quando li compri saranno per sempre (non ci sono "i 3055 dei mosfet"), i bipolari puoi partire dalla Cinquecento (3055) spendendo poco fino a spingerti alla Ferrari (i migliori giapponesi)...

Ciao!
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org

Inviato: 27 mag 2007, 21:26
da hobbit
Guarda, sicuramente non sono un esperto: aspettiamo sicuramente risposte da chi ha esperienza sul campo. Quello che ti posso dire, per esempio, è che la coppia Sziklai (detta anche CFP, complementary feedback pair) è un piccolo stadio amplificatore col 100% di retroazione: in pratica il bjt "piccolo" confronta il segnale d'ingresso col segnale d'uscita del bjt "grosso", e cerca di renderli il più simili possibili.
Ora cerco di documentarmi.
Questo tipo di uscita garantisce la minor THD di tutte le altre configurazioni, anche nei confronti dei mosfet. Quest'ultimi possono essere usati in CFP, aiutati da un bjt di pilotaggio: leggevo però su diyaudio che la cosa non è banale con i comuni mos verticali (o hexfet), poichè questo loop di retroazione interna spesso può diventare instabile (ad es. per colpa della capacità di gate del mosfet). Con i laterali si può fare: la domanda è, che laterali ci sono rimasti attualmente in produzione? Io sono rimasto ai 2SK1058...
Oltre alla coppia Hitachi, c'è la coppia Magnatec i BUZ900/BUZ905 e varie coppie Exicon ad esempio EC-10N16/EC-10P16. Di altri non so.
Bella domanda. Hai provato a leggerti il chilometrico topic su diyaudio?
http://www.diyaudio.com/forums/showthre ... did=101745
Provai tempo fa, ci riproverò, faccio un po' fatica perché pur leggendo l'inglese non sono una scheggia nel farlo. (Fu l'unica materia, per disinteresse edimmaturità, in cui feci fatica per tutti i miei anni di superiori)
Certo ti posso dire solo una cosa non-tecnica, oltre all'idea che ti farai tu leggendo e sperimentando: i mosfet devi comprarli e quando li compri saranno per sempre (non ci sono "i 3055 dei mosfet"), i bipolari puoi partire dalla Cinquecento (3055) spendendo poco fino a spingerti alla Ferrari (i migliori giapponesi)...
Questo è effettivamente un aspetto molto interessante, soprattutto per noi che desideriamo sperimentare e migliorarci. Comunque guarda bene i Thermaltrack, non mi sembra che abbiano qualcosa da invidiare alle "Ferrari giapponesi"!

Ciao e grazie,

Francesco

PS. in mancanza del sito di Self mi sto guardando questo sito:
http://www.angelfire.com/ab3/mjramp/index.html
che ha alcune pagine teoriche interessanti

Inviato: 28 mag 2007, 00:10
da nullo
Ha detto che tutto sommato otterrebbe ottimi risultati sostituendo il triodo con qualche FET, ma che il triodo fa più scena!!!! (ho mal interpretato?)

Parlava di risultati alle misure..

Io ho implementato QUELL'ampli in più versioni, e vengono fuori tanti suoni ( anche molto, molto diversi fra loro), quanti tipi di scelte si possano fare, ivi comprese quelle di cui abbiamo parlato a livello di pratiche Moss.

Ma perchè, non partire dal GY, che hai da lavorare un sacco di tempo, solamente per scoprire cosa sinifichi ogni singolo passo che puoi compierci sopra?..almeno parti da un qualche punto certo, provare un qualcosa per CAPIRE se funziona, è un discorso, provare per capire se SUONA come si deve, è un pò più complicato...io ho scelto di appoggiarmi a QUALCUNO di MOLTO preparato, quasi sempre, le poche volte che sono andato a farfalle, non ho portato a casa gran che..ed anche quando ho provato le farfalle degli altri..non è stato meglio, ma forse sono solo un pò maniaco, io.

Ciao, Roberto

Inviato: 28 mag 2007, 04:12
da N.o.Sound
Ciao Nicola,

Il tuo Hybrid Amp è davvero interessante. A che punto se con gli schemi della ultima versione.? E' molto differente come tipologia di circuito, da quello che hai postato tempo fà?

Grazie e spero di avere tue nuove..

Maurizio

Inviato: 29 mag 2007, 04:22
da hobbit
Ciao Roberto.
I tuoi interventi centrano spesso la questione.
Da parte mia c'è la curiosità di sperimentare. Il rischio è quello che dici te quello di andare a farfalle. Dentro si cova sempre la segreta speranza di far qualcosa di originale e che batta le grandi firme.
Comunque è plausibile che alla fine costruisca il GY50. A questo proposito avrei alcune domande da porti:
- si possono ottenere buoni risultati pur non usando il kit ma cercando per quel che si riesce ad esser fedeli al progetto?
- se si, dove si deve prestar attenzione a non scendere a compromessi. Quali sono gli elementi più critici del progetto?
- Tra gli svariati dispositivi finali consigliati da Aloia per il GY50 c'erano i classici 3055/2955, si può partir da questi ed ottenere buoni risultati, magari raddopiandone il numero?
- Con quale versione partiresti, quella base presentata su CHF o quella con la polarizzazione a led? Comunque mi consigliavi gli induttori soprattutto sull'anodica.
- a proposito di led il Triodosolido come va rispetto al GY50 è veramente molto più impegnativo? (sempre non costruito in kit che non so se sia previsto)
Ciao,

Francesco

POST EDIT:
Ho detto una fesseria, sono andato a rileggermi gli articoli ed Aloia metteva in evidenza l'estrema linearità della coppia 3281/1302 a discapito delle altre e non valutava assolutamente l'uso della coppia 3055/2955.
Penso di proporre un gruppo di acquisto (essendo stato sensibilizzato da Tiziano) riguardo i Thermaltrack ovvero la coppia NJL3281D/NJL1302D.
Prima indagine preliminare: potrebbe interessare qualcuno un acquisto di questi dispositivi che non si trovano nel tabacchino sotto casa? Comunque cercherò di reperire più informazioni possibili e dopo di che aprirò un thread specifico.

Inviato: 29 mag 2007, 14:29
da plovati
mi piacerebbe vedere un GY50 aggiornato, stadio di ingresso triodosolido, stadio uscita gy50 con componenti thermaltrack.
Chi si butta?

_________
Piergiorgio

Inviato: 29 mag 2007, 15:03
da andypairo
Se ti accontenti di un front end Aikido (anche perchè il triodosolido non lo conosco) potrei *forse* provarci io, coi tempi rapidissimi che contraddistinguono le mie realizzazioni :D .

Lo schema del GY50 è cambiato dalla pubblicazione su CHF (che allora seguivo)?

Ciao

Andrea

Inviato: 29 mag 2007, 19:13
da nullo
Ciao Roberto.
I tuoi interventi centrano spesso la questione.
Da parte mia c'è la curiosità di sperimentare. Il rischio è quello che dici te quello di andare a farfalle. Dentro si cova sempre la segreta speranza di far qualcosa di originale e che batta le grandi firme.
Comunque è plausibile che alla fine costruisca il GY50. A questo proposito avrei alcune domande da porti:
- si possono ottenere buoni risultati pur non usando il kit ma cercando per quel che si riesce ad esser fedeli al progetto?
- se si, dove si deve prestar attenzione a non scendere a compromessi. Quali sono gli elementi più critici del progetto?
- Tra gli svariati dispositivi finali consigliati da Aloia per il GY50 c'erano i classici 3055/2955, si può partir da questi ed ottenere buoni risultati, magari raddopiandone il numero?
- Con quale versione partiresti, quella base presentata su CHF o quella con la polarizzazione a led? Comunque mi consigliavi gli induttori soprattutto sull'anodica.
- a proposito di led il Triodosolido come va rispetto al GY50 è veramente molto più impegnativo? (sempre non costruito in kit che non so se sia previsto)
Ciao,

Francesco

POST EDIT:
Ho detto una fesseria, sono andato a rileggermi gli articoli ed Aloia metteva in evidenza l'estrema linearità della coppia 3281/1302 a discapito delle altre e non valutava assolutamente l'uso della coppia 3055/2955.
Penso di proporre un gruppo di acquisto (essendo stato sensibilizzato da Tiziano) riguardo i Thermaltrack ovvero la coppia NJL3281D/NJL1302D.
Prima indagine preliminare: potrebbe interessare qualcuno un acquisto di questi dispositivi che non si trovano nel tabacchino sotto casa? Comunque cercherò di reperire più informazioni possibili e dopo di che aprirò un thread specifico.


Originariamente inviato da hobbit - 28/05/2007 :  23:22:56
La parte a transistor, credo si possa replicare comodamente, non starei a fare tante storie sui tranistor, quelli Giap., te li prendono su ordinazione senza troppi problemi, costano qualcosa in più, ma niente di speciale..

I trasformatori hanno la loro innfluenza, sarebbe bene, farseli fare senza cercare di risparmiare a tutti i costi.

Per la parte a tubi, devi sapere cosa cerchi, la 6SN7, presentata su CHF, è più "molle" e meno "dinamica" dello SRPP, con le 6922, dipende dall'equilibrio che cerchi. Cn casse "normali", qui in molti hanno prefrito, le 6922, nota, che si può usare anch'essa, in SEP.

Comunque, l'alimentazione è uguale, piccola modifica per l'alimentatore fil., riferito a massa in un caso, ad un terzo di VB+ nell'altro, così, passare dal primo al secondo, per fare sperimentazione, è facile e poco oneroso. Notare, che occorrono DUE stadi in casacata, per cui si possono tranquillamente usare entrambi contemporaneamente, per trovare ulteriori sfumature.

Lascierei stare lo ST, sicuramente un'altra cosa, ma prenderei confidenza col GY in prima istanza, è decisamente più facile da gestire.


Ciao, Roberto

Inviato: 29 mag 2007, 20:30
da Giaime
Prima indagine preliminare: potrebbe interessare qualcuno un acquisto di questi dispositivi che non si trovano nel tabacchino sotto casa? Comunque cercherò di reperire più informazioni possibili e dopo di che aprirò un thread specifico.


Originariamente inviato da hobbit - 28/05/2007 : 23:22:56
Sarebbe da capire quanto costano: i 2SC5200 dovrei riuscire a recuperarli per un po' meno di 2€ al pezzo.

Ciao!
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org

Inviato: 30 mag 2007, 17:27
da gserpentino
Sul sito della megahertz c'è questo ibrido.
Utilizza però un trasformatore interstadio...
Come schema mi sembra semplice, tuttavia non sono specificati
i valori dei componenti.

Cosa ne pensate?

http://www.megahertzaudio.it/ibrido.htm

gabriele

Inviato: 31 mag 2007, 00:51
da Giaime
Che è un'ottima idea per mischiare tutti insieme i difetti delle valvole, dello stato solido, e dei componenti magnetici :twisted:

Lo so, sono poco costruttivo. Ma è ascoltando i 300B cinesi che ci si disgusta della 300B, così come ascoltando i pessimi stato solido che ci si fa i preconcetti. Tutto rigorosamente nella mia modestissima opinione :)

Ciao!
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org

Inviato: 03 giu 2007, 22:42
da hobbit
Riguardo al progetto Megahertz, non mi posso esprimere perché non ho le competenze necessarie, posso dire solo che non è l'idea che ho dell'ibrido. L'idrido deve prendere il meglio dalle valvole (grande swing in tensione) e il meglio dai transistor (grande capacità di erogazione di corrente a bassa impedenza), evitando le complicazioni fini a se stesse. In un ibrido non voglio dover usare un trasformatore per la sezione audio e il VAS deve essere il più lineare possibile, ovvero usare una valvolina adatta come una ecc83, ecc88, 6sn7, 6sl7 o altre meno diffuse ma con la stessa filosofia.

Riguardo il mio ibrido sto andando avanti, per il momento scremando le soluzioni interessanti e quelle meno. Per quanto riguarda lo stadio in tensione con molta probabilità sarà un SRPP come nel GY50 (forse proprio quello) o nel "monotransistore" chi se lo ricorda? (CHF 26) Quello del GY50 aveva la peculiarità dell'ottimizzazione al carico, ovvero il minimo della distorsione non si aveva a vuoto ma quando a questo vi era collegato un'impedenza di carico.

Riguardo lo stadio finale sono ancora molto indeciso, sto cercando di studiare, se dovessi scegliere la tripletta alla Aloia vorrà dire che monterò direttamente un GY50 senza pensarci più. Comunque nella mia infaticabile opera di ricerca mi sono imbattuto in un bel sito che contiene un documento, un po' sintetico, ma interessante il quale raccoglie le configurazioni più comuni per lo stadio finale:

http://andrea.l.vitali.googlepages.com/ ... er_out.pdf

settima lezione di una serie di lucidi che consiglio ai meno navigati come me di guardarli per intero:

http://andrea.l.vitali.googlepages.com/ ... 28unibg%29

Nel quarto documento c'è qualche utile informazione per la polarizzazione dei BJT (penso a Gabriele e il suo thread in merito).

Ciao,

Francesco

Inviato: 06 giu 2007, 00:03
da hobbit
Non avendo tempo da perdere oggi pomeriggio l'ho perso così:
Immagine
Immagine
Immagine

Che ne pensate?
Nelle figure siamo quasi al clipping.
Ciao,

Francesco

PS. qualcuno ha modelli per LTSpice di BJT Jap tipo Sanken, magari anche qualche Darlington tipo Sap16n/p?

Inviato: 06 giu 2007, 06:07
da hobbit
Bah, se non interessa a nessuno questo è l'ultimo post che faccio a proposito di questo argomento e ci lavoro da solo.
Comunque per chi crede che una coppia BJT, in una topologia complementare, rispetto dei MOS in topologia asimmetrica, possa andar molto meglio (nonostante abbia ottimizzato molto meno, direi lo fatto a tirar via) beh devo dire che posso cominciargli a dar ragione:
Immagine
Buonanotte (visto l'orario),

Francesco

NB. entrambe le configurazioni hanno zero feedback globale.

PS. se sostituisco i 3281/1302 con i 3055/2955 diminuisce la 2^ armonica (miglior complementarità?) e aumenta di molto la terza (maggior distorsione intrinseca?) comunque restiamo sui -40db rispetto la fondamentale.

Inviato: 06 giu 2007, 14:24
da plovati
Interessa Francesco, interessa. I progetti sono sempre individuali, ma l'interesse è collettivo. Basta che la fatica la faccia qualcun'altro :)
Nel secondo schema io proverei qualcos'altro rispetto alle 12ax7, magari una 12BH7.


_________
Piergiorgio

Inviato: 06 giu 2007, 14:52
da andypairo
Ciao,
io proverei a sostituire R8 e R15 con degli specchi di corrente pilotati da un CCS variabile per poter settare facilmente il bias.

Immagine

Ciao

Andrea

Inviato: 06 giu 2007, 18:40
da hobbit
Ho provato la 12bh7, ma non ho ancora trovato una configurazione che mi convince. Gli specchi di corrente per il momento volevo evitarli, anche se probabilmente nel momento in cui prenderò il saldatore in mano sarò forse costretto a metterceli.

Ho provato con la ecc88 (che ne ho e che mi piace tanto) ed ho trovato una buona configurazione (per il momento) bypassando parzialmente il catodo.
L'incredibile è che con questa configurazione la sostituzione della mirabolante coppia 3281/1302 con i poveri, obsoleti...., 3055/2955 ha portato benefici (e nemmeno pochi):

Immagine

Immagine

La 3^ armonica che con la configurazione iniziale (SRPP 12ax7) saliva di molto quasi a superare la 2^ (quando sostituivo i 3281/1302) è quasi scomparsa. C'è una 5^ armonica alta, ma c'è in tutte le simulazioni, probabilmente è dovuta ad effetti della finestra di campionamento scelta (non ci ho riflettuto sopra, la ignoro semplicemente essendo una costante).
Che dire. Per un ampli senza anello globale e che usa oggetti semplissimi ed economicissimi..... La situazione reale sarà diversa, ma già mi potrei mettere con il saldatore in mano fiducioso che qualcosa viene fuori. Costerà sicuramente di più l'alimentatore.

Se qualcuno avesse i modelli per LTSpice dei bd139/140 mi farebbe un favore.
Ciao,

Francesco

Inviato: 06 giu 2007, 21:49
da hobbit
Apparentemente tutto va per il meglio. Ho sostituito gli mje340/350 con i bd139/140 e la situazione è anche migliorata se possibile.

I finali lavorano quasi in classe B, è un ampli adatto per l'estate che sta arrivando! Questo fa subito render conto che la preoccupazione della regolazione del bias non è da trascurare. Che abbia ragione andypairo e cominciare ad ingegnarmi con mezzi più sofisticati? (specchi, pozzi, ...)
Quello che mi chiedo vedendo queste simulazioni è se la situazione sia eccessivamente idilliaca, altrimenti dovrebbe star zitto chi va blaterando che solo gli oggetti in classe A non distorcono (evito il termine "suonano" perché non ho elementi).

Le simulazioni sono effettuate pochissimo prima del clipping (duro da ss). Con una alimentazione di 36V si hanno oltre 30V PP indistorti. Merito penso della configurazione Sziklai Pair. A parte questo punto somiglia molto al GY50 di Aloia.

Considero questo lo schema definitivo (per il momento). Ha dentro di se pezzi di storia: ecc88, 2n2222a, 2n3055. Cose che ora vende anche il tabacchino (come dicevo qualche post fa).

Ora mi dedico all'alimentazione: meglio simmetrica o asimmetrica? Meglio un bel condensatore o un operazionale che integra?

Progettato l'alimentatore voglio mettermi a costruirlo dato che sarebbe un peccato non farlo. Spero comunque di aver suggerimenti, in particolare per il bias, la stabilizzazione termica e l'alimentatore.

Allego l'immagine dell'ultima versione:

Immagine

e della sua FFT quasi al clipping (30.54Vpp su 6,4Ohm ovvero 18,24W con una alimentazione di 36V):

Immagine

Dopo la 3^ armonica il rumore numerico aumenta, dovrei migliorare i parametri di simulazione, ma anche i tempi. Forse la 4^ armonica ha ancora senso.

Francesco

Inviato: 06 giu 2007, 21:54
da plovati
Benone.
Io non metterei pozzi di corrente. Prova la stabilità termica, puo' essere necessario un Vbe multiplier al posto dei due diodi, così lo puoi montare sul dissipatore.


_________
Piergiorgio

Inviato: 06 giu 2007, 22:11
da hobbit
Sul dissipatore potrei montare anche un ponte a diodi piatto
come del resto fa Aloia nel GY50. Lui diceva di preferirlo al Vbe multiplier. Altri suggeriementi?

Francesco

Inviato: 06 giu 2007, 22:18
da gserpentino
OT.
ciao hobbit , che software stai utilizzando?
fine OT

gabriele

Inviato: 06 giu 2007, 22:22
da hobbit
LTSpice quello che aveva consigliato nel tuo post Tiziano (ho preso spunto da lì). Una volta che ci prendi mano è veloce interagirci, modificare e stravolgere i circuiti. E' facile aggiungere modelli, sia ss che termoionici.

Ciao,

Francesco

Inviato: 06 giu 2007, 22:26
da gserpentino
Mi era venuto il sospetto...... :)
lo provero anche io.

grazie e ciao

Inviato: 06 giu 2007, 22:45
da andypairo
Sul dissipatore potrei montare anche un ponte a diodi piatto
come del resto fa Aloia nel GY50. Lui diceva di preferirlo al Vbe multiplier. Altri suggeriementi?

Francesco


Originally posted by hobbit - 06/06/2007 :  17:11:50
Io credevo che i diodi fossero quelli dei NJL.... o hai cambiato idea?

Ciao

Andrea

Inviato: 06 giu 2007, 23:18
da hobbit
Ciao. Se fai caso ai messaggi precedenti dicevo che straordinariamente con la configurazione del VAS scelto andavano meglio i vecchi 3055/2955 in termini di distorsione. Forse c'è una qualche compensazione armonica "miracolosa" che almeno nella simulazione rende ideale il tutto.
Sono andato ad aggiustare meglio le capacità soprattutto quella del bypass catodico messa per la verità un po' a casaccio e le cose sono migliorate ancora (ops c'è solo la 2^ armonica):

Immagine

Immagine

Ciao,

Francesco

PS. c'è modo da simulatore di verificare la stabilità termica? (sono solo due giorni che lo uso)

Inviato: 07 giu 2007, 02:35
da Giaime
Occhio a mischiare CFP e dispositivi finali a bassa fT :) Di solito il CFP ha il brutto vizio (per noi principianti :oops: ) di essere piuttosto instabile in pratica...

Usa un Vbe multiplier (al posto di R16), e usa un condensatore tra la base di Q4 e quella di Q5, tale da bypassare eventuali "problemi" presenti tra i due rami. Te lo dico perchè un ampli simile che ho fatto ha smesso di oscillare proprio in questo modo. Buona la scelta dei BD, sono ottimi dispositivi. R5 e R3 possono diventare anche 330ohm, ma dipende dalla stabilità. Il fatto è che i 139-140 sono troppo più veloci dei 3055-2955...

Alimentazione rigorosamente duale... R8 e R15 andrebbero diminuite come valori, per tenere alta la corrente nel Vbe mult, almeno 1-3mA. L'idea di sostituirle con specchi di corrente è furba: ti sinkerebbero anche Q1 e Q6 (ti prego i 2222 no!!! :D ), tra l'altro la PSRR dell'ampli con le resistenze in quel punto và a donnine, ti ritroveresti parecchio rumore all'uscita.

A retroazione come stiamo messi? 8)

PS per la maggior linearità dei 3055 vs. mostri sacri giappo: forse uno dei due modelli non è troppo accurato, e/o problemi di polarizzazione.

Ciao!
Giaime Ugliano
http://giaime.altervista.org

Inviato: 07 giu 2007, 03:20
da ValerioV
..........
Se qualcuno avesse i modelli per LTSpice dei bd139/140 mi farebbe un favore.
Ciao,

Francesco


Originally posted by hobbit - 06/06/2007 : 13:40:30
Ciao,
Non si riesce ad adattare quelli dello PSPICE ? :?:
(si possono scaricare dal sito della FAIRCHILD)

Inviato: 07 giu 2007, 03:51
da andypairo
Ho fatto alcune simulazioni con Microcap e non ho notato differenze grosse tra i vari dispositivi (MJL contro TIP3055/2955).

Come distorsioni siamo dominanti di 3a armonica (circa 0.2% coi TIP, 0.15% coi MJL) e la seconda è più bassa (0.07% TIP , 0.06% MJL).
Abbiamo anche un po' di quinta (0.035% MJL - trascurabile coi TIP) e 7ma (0.03 coi TIP)

In sostanza non vedo differenze abissali - ( PS uso come driver i MJ15030-31)

Non mi fiderei ciecamente del simulatore, specie se non lo si conosce a fondo. Per esempio i modelli dei MJL fanno abbastanza schifo, ho dovuto ricuperarne di modificati su diyaudio per ottenere risultati ragionevoli (almeno per quel che riguarda la polarizzazione!).

Ciao

Andrea

Inviato: 07 giu 2007, 04:58
da hobbit
@ ValerioV

Grazie avevo fatto già proprio scaricando dalla Farchild.

@ Giaime

Mi hai detto cose un po' complicate, ci devo riflettere. Mo' ci ragiono un po' sopra.

@ andypairo

Infatti la questione è proprio questa dalle simulazioni non si evincono grandi differenze tra i bjt giap e quelli obsoleti. Allora mi chiedo è un limite delle simulazioni oppure non vale la pena per un diodo integrato comperarsi quei dispositivi?
L'accoppiamento in CFP tra i bd139/140 e i 2n3055/mje2955 sembra particolarmente felice dal punto di vista della linearità, non so della stabilità.
I risultati particolarmente buoni che ottengo con i miei modelli secondo me sono dovute al fatto che in quella configurazione le non linearità dei due piloti bd1xx si compensano meglio con quelle dei finali 2nxx55. Infatti andando a guardare l'andamento delle tensioni e delle correnti, mentre in configurazione Darlington i due dispositivi mi sembra che tendano a funzionare in maniera lineare (cioè intendo che all'uscita hai un qualcosa legato linearmente con l'ingresso) nella configurazione CFP le tensioni e le correnti (all'uscita del pilota) non sono lineari, ma l'accoppiata considerata globalmente si. Spero di essermi spiegato.

-------

@ nessuno

Soprassedendo sui dispositivi da usare una cosa che mi lascia da pensare di questa proposta di realizzazione è il modo in cui clippa. L'oggetto è assolutamente lineare, è molto megliore di quello che mi potrei aspettare vista l'essenzialità circuitale e la "povertà" dei dispositivi usati, però quando dice di non volerne saper più lo fa in maniera assolutamente decisa con una bella tosatura dell'onda.
Provando a riprendere in mano il primo circuito (ho provato sia con i BUZ900 Magnatec che con gli IRF530) ottengo risultati paragonabili ovvero quelli di una distorsione decimente peggiore ma con clipping abbastanza dolce (prima di arrivare alla tosatura netta ce ne vuole). Che vantaggio potrebbe dare questa cosa? Beh quello di effettuare una compressione dinamica per gli alti volumi, in pratica a parità di potenza di targa avere un po' più benzina. La cosa l'ho un po' visualizzata facendo varie simulazioni alzando il "volume".

Che dire? Qual'è la via migliore, quella della linearità o della dolcezza?

Appena riesco posto un po' di simulazioni.
Ciao,

Francesco

Inviato: 07 giu 2007, 13:48
da andypairo
Il grosso vantaggio dei dispositivi con diodo integrato nello stesso die sta nel fatto che il sense di temperatura ha costanti di tempo dell'ordine dei 100ms (e quindi quasi istantaneo) mentre con un dispositivo esterno si parla di secondi (se non decine di secondi).

Se nel primo caso la stabilizzazione della Ibias è istantanea nel secondo non lo è, con tutte le problematiche che ne derivano.

Ciao

Andrea

Inviato: 07 giu 2007, 18:31
da hobbit
Grazie. Non ci avevo pensato.

Ciao, Francesco

Inviato: 08 giu 2007, 22:06
da hobbit
Ho provato a lavorare su entrambi i circuiti sia quello con i mosfet che quello con i bipolari.
Ho rivalutato molto quello con i mosfet, ma per il momento mostro i risultati ottenuto con i bipolari.
Ho alzato la tensione di alimentazione ed ora butta fuori più di 50W su 8Ohm (devo verificare le dissipazioni) e probabilmente sarà necessario raddoppiare la coppia finale. Ho abbassato la tensione di alimentazione delle valvole, perché lavorando con le ecc88 (non e88cc) vorrei essere conservativo. C'è da considerare che pensando di realizzare stadi mono ho meno problemi con il riferimento del filamento.
Ho inserito un tentativo di alimentatori non stabilizzati e non induttivi (il massimo della semplicità possibile) simulando il trasformatore con dei generatori di tensione con una resistenza in serie. Chi ha suggerimenti per migliorare l'aderenza alla realtà è pregato di darmi una mano.
Il circuito allo stato attuale è questo:

Immagine

A potenze da valvolare (3,4Vpp):

Immagine

nei pressi del clipping (57,7Vpp):

Immagine

Immagine

ed anche l'intermodulazione (ho preso due frequenze 700Hz e 5000Hz non so se sia una scelta corretta):

Immagine

Che mi dite, qualche consiglio?
Ciao,

Francesco

Inviato: 19 giu 2007, 20:11
da hobbit
Ho fatto piccole modifiche alla proposta di circuito. Se tutto va bene dovrebbe esser quella che andrò a costruire. Facendo una misura a 44w un po' di watt sotto il clipping ottengo questi valori:

Fourier components of V(vout)
DC component:0.116005

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 2.616e+01 1.000e+00 -179.38° 0.00°
2 2.000e+03 2.054e-01 7.852e-03 89.74° 269.11°
3 3.000e+03 1.058e-01 4.046e-03 -178.87° 0.51°
4 4.000e+03 1.436e-03 5.491e-05 -115.00° 64.37°
5 5.000e+03 1.698e-02 6.491e-04 -177.44° 1.94°
6 6.000e+03 1.112e-03 4.250e-05 109.49° 288.87°
7 7.000e+03 3.876e-03 1.482e-04 -173.96° 5.42°
8 8.000e+03 1.601e-03 6.120e-05 104.88° 284.26°
9 9.000e+03 2.566e-03 9.812e-05 -1.81° 177.56°
Total Harmonic Distortion: 0.885913%

Fourier components of V(vpre)
DC component:84.5425

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 2.680e+01 1.000e+00 179.99° 0.00°
2 2.000e+03 2.155e-01 8.038e-03 89.68° -90.30°
3 3.000e+03 6.028e-02 2.249e-03 -179.47° -359.45°
4 4.000e+03 1.106e-03 4.126e-05 -153.71° -333.69°
5 5.000e+03 1.542e-04 5.754e-06 118.15° -61.84°
6 6.000e+03 8.743e-04 3.262e-05 123.78° -56.21°
7 7.000e+03 4.772e-04 1.780e-05 -173.09° -353.07°
8 8.000e+03 8.937e-04 3.334e-05 119.16° -60.83°
9 9.000e+03 3.496e-04 1.304e-05 -29.00° -208.99°
Total Harmonic Distortion: 0.834711%

Fourier components of V(vin)
DC component:-1.4332e-005

Harmonic Frequency Fourier Normalized Phase Normalized
Number [Hz] Component Component [degree] Phase [deg]
1 1.000e+03 1.700e+00 1.000e+00 0.11° 0.00°
2 2.000e+03 3.200e-05 1.882e-05 -90.59° -90.70°
3 3.000e+03 1.065e-05 6.264e-06 -139.30° -139.41°
4 4.000e+03 3.604e-05 2.120e-05 -55.52° -55.64°
5 5.000e+03 5.724e-05 3.367e-05 -178.35° -178.46°
6 6.000e+03 4.120e-05 2.424e-05 -77.61° -77.72°
7 7.000e+03 1.662e-05 9.779e-06 12.90° 12.79°
8 8.000e+03 4.442e-05 2.613e-05 -76.69° -76.80°
9 9.000e+03 3.890e-05 2.288e-05 165.20° 165.08°
Total Harmonic Distortion: 0.006218%

Il circuito è questo:

Immagine

mentre i grafici sono questi:

Immagine

tutta la distorsione è a carico del pre.
Mentre in frequenza:

Immagine

Che ne pensate? Spero di esser utile che di avere qualche consiglio.
Ciao,

Francesco

Inviato: 19 giu 2007, 21:04
da marziom
dico la c****ta del giorno....
scusa ma ho guardato il circuito solo adesso: io non sono molto amante degli SRPP (anche se li uso...) se non hai problemi di impedenza perche non un differenziale in ingresso che pilota separatamente i due rami bjt? cioè anodo V1 su base Q1 e anodo V2 su base Q6?

marzio

_____________________
Se con 10 milioni di transistor non riesci a fare tutto sei un p**la!

Inviato: 19 giu 2007, 21:35
da hobbit
Lo stadio finale è a topologia complementare perciò va pilotato con lo stesso segnale e non con segnali in opposizione di fase.

Per lo stadio Pre si può utilizzare al posto dello SRPP, sia una stadio SE (come fa Aloia nel Triodosolido), che una stadio mu-follower, che un differenziale come proponi te, ma prelevando l'uscita solo da uno dei due rami e mandandolo alle due basi dei transistor. Si avrebbe il vantaggio di aver un punto di applicazione della retroazione (ora non c'è retroazione globale!).

Il motivo per cui ho provato con l' SRPP è che ha buone capacità di pilotaggio ed è più facile da configurare del mu-follower (che vorrei comunque provare dopo aver montato questo).

Ciao,

Francesco

Inviato: 20 giu 2007, 00:50
da Giaime
Si avrebbe il vantaggio di aver un punto di applicazione della retroazione (ora non c'è retroazione globale!).

Originally posted by hobbit - 19/06/2007 : 16:35:07
Occhio, occhio, occhio. Io fin ora non ho detto niente sull'argomento, ma se provi ad applicare retroazione potresti trovarti bruttissime sorprese. Vuoi il CFP che è un po' bischero, vuoi l'inesperienza... a Bode e Nyquist come stai messo? 8)

Sennò qualche suggerimento posso dartelo, prima di attaccare tutto e fondere i bjt per oscillazione.

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 20 giu 2007, 00:59
da hobbit
Occhio, occhio, occhio. Io fin ora non ho detto niente sull'argomento, ma se provi ad applicare retroazione potresti trovarti bruttissime sorprese. Vuoi il CFP che è un po' bischero, vuoi l'inesperienza... a Bode e Nyquist come stai messo? 8)
Non li ho sulla punta delle dita anche se so cosa sono.
Sennò qualche suggerimento posso dartelo, prima di attaccare tutto e fondere i bjt per oscillazione.

Ciao!
Giaime Ugliano



Originally posted by Giaime - 19/06/2007 :  19:50:21
Comunque per il momento voglio costruirlo, ma di applicare la retroazione nemmeno ci penso. L'ultima simulazione mi da a 60w 1% di tdh. Vedremo come va la realtà, ma nel simulatore nemmeno ci pensa ad oscillare, in nessuna condizione. Se vuoi ti passo il file del circuito e mi dici.
Ciao,

Francesco

Inviato: 07 gen 2008, 17:03
da hobbit
Continuando ogni tanto a giocare con il programmino di simulazione, ieri mi è venuta un idea prendendo spunto dalle circuitazioni OTL valvolari. Mi sono detto e se al posto delle valvole ci mettessi i miei cari irf530? Lo so l'idea non è originale (dopo averla pensata ho visto che c'era anche sul sito di Audiofanatic).
Perciò ieri sera verso le 1.00 ho fatto questa simulazione:
Immagine
che misura abbastanza bene considerando che non c'è feedback:
Immagine
Già molte volte ho detto di volerli costruire, ma questa volta sono abbastanza curioso visto la circuitazione strana e non scopiazzata. I pezzi li ho tutti, vedremo.....
Intanto che ne pensate?
Ciao,

Francesco

Inviato: 07 gen 2008, 19:01
da Giaime
Intanto che ne pensate?
Ciao,

Francesco

Originally posted by hobbit - 07/01/2008 : 11:03:16
Tipico circuito che funziona solo in SPICE.

1) PSRR dello stadio finale = quasi zero
2) mancano i diodi di protezione per il gate dei mosfet
3) le povere ECC88 non ce la faranno a pilotare i gate dei mosfet nella realtà, senza un buffer di mezzo (poi se uno i 15kHz non li sente, beh...)
4) polarizzare un verticale con un partitore di tensione in gate... beh, funziona solo su SPICE, come detto poc'anzi :D

Hai voluto la bicicletta (lo stato solido)? PEDALA (studia)!!! 8)

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 07 gen 2008, 19:15
da jota
e di questo cosa dite?Immagine

Inviato: 07 gen 2008, 21:07
da hobbit
Intanto che ne pensate?
Ciao,

Francesco

Originally posted by hobbit - 07/01/2008 : 11:03:16
Tipico circuito che funziona solo in SPICE.

1) PSRR dello stadio finale = quasi zero
2) mancano i diodi di protezione per il gate dei mosfet
3) le povere ECC88 non ce la faranno a pilotare i gate dei mosfet nella realtà, senza un buffer di mezzo (poi se uno i 15kHz non li sente, beh...)
4) polarizzare un verticale con un partitore di tensione in gate... beh, funziona solo su SPICE, come detto poc'anzi :D

Hai voluto la bicicletta (lo stato solido)? PEDALA (studia)!!! 8)

Ciao!
Giaime Ugliano



Originally posted by Giaime - 07/01/2008 :  13:01:16
Ciao innanzi tutto grazie per la risposta.
Il problema è che con la famiglia e due figli trovo poco tempo per le sperimentazioni e per studiare. Va beh di studiare mi interessa fino ad un certo punto visto che il mio lavoro è un altro, invece mi dispiace poter sperimentare poco e togliermi alcune curiosità come questa (se è veramente vero che un mosfettino non troppo grosso come il 530 ha tutti questi problemi di pilotaggio) .
Rispetto i 15KHz saremo lì, non penso che le mie orecchie vadano molto più su come del resto quelle della maggior parte della gente non più adolescente. Serve complicare il circuito e trovare la banda passante fino al MHz?
Il PSSR, boh ho costruito lo Scherzo e Primo che sono SE perciò anche loro non stanno messi bene da questo punto di vista, ma non sento necessità di migliorare questo parametro, sicuro che serva in un applicazione casalinga non industriale?
C'è da dire che se il circuito comimcio a riempirlo di buffer, pozzi di corrente ed altre cose utilissime nella produzione in serie perde la sua essenzialità ed allora faccio prima a prendermi un ampli con tutti i crismi usato su Ebay!
Resta il fatto che il circuito potrebbe non funzionare per niente o emettere suoni striduli da far accapponare la pelle e questo è un altro paio di maniche. E' per questo che mi dispiace aver poco tempo per la sperimentazione.
Ciao,

Francesco

Inviato: 09 gen 2008, 06:30
da hobbit
Cercando di risolvere il problema della stabilità termica dei Mos, così può andare?

Immagine

(La domanda è rivolta in particolare a Giaime che era intervenuto sulla questione del partitore puramente resistivo)

Ciao,

Francesco

Inviato: 09 gen 2008, 15:03
da Giaime
Non è che risolvi granchè così, ottieni un calo della Vgs di 6mV/K.

Prima di tutto, inserisci una coppia di zener da 10-12V in antiparallelo tra gate e source dei mosfet, per proteggere il gate dal perforamento.
Poi io userei una resistenza di source abbastanza "importante" per la stabilità termica e per sicurezza: il problema è che sei senza retroazione per cui qualsiasi valore te lo ritroveresti in serie al carico. Prova con 0.47ohm...

Il problema è che con i mos verticali polarizzare con metodi "semplici" funziona solo fino ad un certo punto, e non in applicazioni di potenza. Se tu usassi un trimmer per polarizzare il gate (già meglio delle resistenze fisse, ovvio), il mosfet aumenterebbe di temperatura per effetto dell'erogazione di corrente sul carico e la sua Vth diminuirebbe, aumentando la corrente a riposo (se usassi mosfet laterali probabilmente potresti cavartela con un semplice trimmer).

Non ho mai realizzato nulla del genere, quindi ciò che ti posso dire è di provare e cercare una combinazione di dispositivi sensibili alla temperatura (da montare sul dissipatore dei mosfet) che possano ridurre la polarizzazione di gate con l'aumento della temperatura (es. resistori NTC/PTC, Vbe multiplier...).

Rimango comunque molto dubbioso sulla mancanza di uno stadio che piloti i gate dei mosfet durante il turn-on e turn-off: tieni conto che i più grossi triodi audio (845, 211, etc etc...) hanno capacità di griglia dell'ordine di 1/10 le capacità di gate di un comune mosfet... e non penso tu piloteresti 10 845 con l'uscita anodica di una ECC88 :D

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 09 gen 2008, 16:42
da gserpentino
Ciao Francesco,
per quanto riguarda la PSSR, essendo nella tua stessa condizione (famiglia e figli, quindi poco tempo) mi sembra di poterti dire che :

1) anche io ho due SE a valvole e sono silenziosissimi
2) Il mio Electrocompaniet non e' poi cosi silenzioso come si vuole far credere, soprattutto la sera con luci e ammenicoli vari accesi.
3) Da un'ascolto veloce l'Hiraga mi sembra sufficentemente silenzioso pur avendo (credo) un bassissimo PSSR.
4) Anche io ho dei IRF530 e piu' in la pensavo di costruire il circuito della Red circuit.Quello di cui abbiamo parlato in un'altro Thread.

ciao
gabriele

Inviato: 09 gen 2008, 17:43
da hobbit
Per Gabriele: una curiosità, le varie realizzazioni che hai eseguito, Hiraga etc. le preferisci come gradevolezza di ascolto al tuo Electrocompaniet e oggetti commerciali vari? Cioè a parte il divertimento e la soddisfazione ne è valsa la pena ovvero lasci acceso il tutto e ascolti musica per più tempo? Riguardo il tempo mi sembra evidente che tu hai una capacità sicuramente superiore alla mia di organizzarti, complimenti!

Per Giaime: ok ci rifletto sui suggerimenti che mi hai dato, mi ci vuole un po' per metabolizzarli. Ho delle resistenze termosensibili potrei provare anche con quelle. Riguardo il DF non ho interesse ad averlo elevatissimo, mi basta 3/4 come quello che si ha con una 2a3 (almeno per questo esperimento). Riguardo la capacità di gate, si vedono anche su spice infatti la risposta comincia a scendere proprio come dicevi te dopo i 15k (comunque penso di sentire veramente poco oltri i 15k, putroppo :evil: ), poi forse nella realtà il taglio è più netto. Da considerare che alla fine potrei usare anche i mosfet laterali e di colpo potrei risolvere sia i problemi di pilotaggio che di stabilità.

Per jota: lo schema sembra bello, direi abbastanza convenzionale nel suo genere, uno stadio valvolare di amplificazione e la solita coppia complementare di mosfet laterali usata senza buffer in ingresso. Velocemente non riesco a dire di più di questo.

Ciao,

Francesco

Inviato: 09 gen 2008, 21:30
da Giaime
Ocio alla PSRR: l'Hiraga è dotato di retroazione negativa, e pure il blocco d'uscita è un circuito a sua volta retroazionato localmente! Per cui la sua PSRR sarà pure piuttosto elevata in confronto ai circuiti a valvole, seppur non elevata come le migliori realizzazioni a stato solido (non conosco gli Electrocompaniet, però...).

Come già detto, nel "solito" libro di D.Self c'è l'analisi dettagliata di come migliorare la PSRR degli amplificatori su topologia Lin (è anche per questo che, secondo me, è meglio attenersi a questa topologia, v. mio circuito di esempio in classe A nell'altro topic: perchè i trucchi per farla funzionare bene sono già noti e ben documentati).

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 09 gen 2008, 21:45
da gserpentino
Per Hobbit : Alterno l'electrocompaniet agli ampli a valvole che ho costruito, in attesa che venga pronto l'Hiraga e possa confrontare anche questo (al momento dell'hiraga e' pronto solo un canale).

Con le casse posizionate standard (cioe incassate dentro il mobile della sala) mi sambrava che l'Electrocompaniet suonasse molto meglio del mio valvolare. Mi sembrava avesse piu' profondita e piu' trasparenza.
Poi un giorno, miracolosamente, ero a casa da solo e ho provato a posizionare le casse in un modo piu' decente.Ci credi se ti dico che con quella posizione preferivo il mio valvolare?
La profondita', con quella posizione mi sembrava identica e in piu' il mio valvolare era piu' chiaro, come se con l'electrocompaniet ci fosse davanti un lenzuolo che offusca l'immagine.

A questo punto ho deciso che l'electrocompaniet era ora di metterlo in vendita su Ebay.
Ma al momento non l'ho ancora fatto.
Sono curioso di sentire come suonera' l'Hiraga.

Un bel giorno poi comperai sempre su Ebay un Marantz 1060 (ampli anni settanta), ebbene, il peggior ampli di tutti. Sara l'eta, ma si sente proprio da schifo.....

Quindi a questo punto sono arrivato alla conlcusione che gli amplificatori e' meglio costruirseli piuttosto che spendere vagonate di soldi per comperare quelli commerciali.O per lo meno questo e' quanto mi hanno suggerito le mie orecchie.

Per Giaime : dici che il blocco di uscita e' retroazionato localmente.
La retroazione e' data dalla resistenza da 0,47 ohm collegata all'emettitore del driver?

gabriele

Inviato: 09 gen 2008, 22:45
da Giaime
Un bel giorno poi comperai sempre su Ebay un Marantz 1060 (ampli anni settanta), ebbene, il peggior ampli di tutti. Sara l'eta, ma si sente proprio da schifo.....
Ce l'ho anch'io. Purtroppo non posso esprimermi, poichè nel mio c'è oramai ben poco di originale. Comunque si, amplificatore che non vale assolutamente la pena, neanche per recuper componenti (è single supply, sennò l'avrei già ricostruito da zero).
Per Giaime : dici che il blocco di uscita e' retroazionato localmente.
La retroazione e' data dalla resistenza da 0,47 ohm collegata all'emettitore del driver?
Originally posted by gserpentino - 09/01/2008 : 15:45:06
Esatto, in pratica si, sennò i piloti sarebbero dei semplici emettitore comune. In quel modo invece ricevono un segnale di retroazione proporzionale alla corrente che eroga il finale... è simile al CFP, ma non uguale.

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 10 gen 2008, 00:06
da hobbit
Ciao.

Per Giaime:
questa topologia che sto analizzando con spice è la trasposizione con i mosfet di una di quelle che si usa con le valvole per cacciar via il TU. Perché con le valvole la si utilizza e spesso da risultati all'ascolto notevoli e tu la escludi (sollevando parecchi però) con i mosfet?
Ho provato ad applicare le modifiche da te proposte, ma su spice chiaramente non apprezzo variazioni di rilievo se non una perdita di potenza dovuta alla resistenza inserita.
La maggiore perplessità che ho per il circuito in questione è data dal fatto che il mio tentativo è quello di realizzare un qualcosa di minimale, dalla topologia anomala e magari ben sonante anche se tecnicamente non irreprensibile, mentre questo circuito nasconde una complessità data dal fatto di dover fornire almeno 6 tensioni di cui 5 continue. Però in controparte in simulazione devo dire che i risultati sono notevoli.
Hai idee su cui potrei lavorare in alternativa? Tieni conto che voglio realizzare qualcosa di abbastanza minimale che abbia una topologia abbastanza valvolare con un vas a valvole. Eventualmente valuto anche a stato solido. La potenza deve esser poca 7-8 watt (deve andare con diffusori da 96db e 4ohm vedi altro thread). Non mi interessa che abbia DF mozzafiato, anzi ricerco un DF abbanza simile a quello di una 2a3.

Per Gabriele:
Grazie dei commenti.
A questo punto ho deciso che l'electrocompaniet era ora di metterlo in vendita su Ebay.
Ma al momento non l'ho ancora fatto.
Sono curioso di sentire come suonera' l'Hiraga.
Puoi fare un ascolto monofonico, se va male puoi cambiar strada in tempo.

Ciao, Francesco

Inviato: 10 gen 2008, 01:41
da Giaime
Ciao Francesco!
Per Giaime:
questa topologia che sto analizzando con spice è la trasposizione con i mosfet di una di quelle che si usa con le valvole per cacciar via il TU. Perché con le valvole la si utilizza e spesso da risultati all'ascolto notevoli e tu la escludi (sollevando parecchi però) con i mosfet?

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 18:06:12
Perchè le valvole NON subiscono deriva termica, perchè hanno requisiti di pilotaggio minori di almeno un fattore 10, perchè il gate di un mosfet è delicato e và protetto, perchè le valvole sono "auto-prot****" nel senso che NON si bruciano mettendoti in corto l'alimentazione se qualcosa va storto, etc etc...
Ho provato ad applicare le modifiche da te proposte, ma su spice chiaramente non apprezzo variazioni di rilievo se non una perdita di potenza dovuta alla resistenza inserita.

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 18:06:12
Per forza. Sono accorgimenti pratici dettati dall'esperienza, nel simulatore peggiorano solo, è che nella vita reale ti salvano :D
Hai idee su cui potrei lavorare in alternativa? Tieni conto che voglio realizzare qualcosa di abbastanza minimale che abbia una topologia abbastanza valvolare con un vas a valvole. Eventualmente valuto anche a stato solido. La potenza deve esser poca 7-8 watt (deve andare con diffusori da 96db e 4ohm vedi altro thread). Non mi interessa che abbia DF mozzafiato, anzi ricerco un DF abbanza simile a quello di una 2a3.

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 18:06:12
Oh finalmente. Questo è ciò che bisognerebbe mettere come primo post in questo genere di topic: il capitolato di progetto. Solo in base a questo si può ragionare con profitto, così da scartare a priori tutte le soluzioni che non aderiscono strettamente alle richieste.

Minimalista, scartando quindi tutto ciò che piace a me :D , guarda ad es. le proposte di TubeCAD:
http://www.tubecad.com/2007/03/blog0099.htm
http://www.tubecad.com/2007/06/blog0110.htm
http://www.tubecad.com/2007/06/blog0111.htm
http://www.tubecad.com/2007/11/blog0125.htm (scorri in fondo)

e c'è moltissimo altro che non ho tempo di trovare sul sito di TubeCAD.

Queste sono solo idee... io cercherei di creare un front-end stile Aikido e un buffer a stato solido sull'uscita.

Ma... a proposito :D

Non è che ti serve la PCB per l'Aikido? 8) Mi avanza...

Ciao!
Giaime Ugliano

Inviato: 10 gen 2008, 03:45
da hobbit
Ciao Francesco!
Per Giaime:
questa topologia che sto analizzando con spice è la trasposizione con i mosfet di una di quelle che si usa con le valvole per cacciar via il TU. Perché con le valvole la si utilizza e spesso da risultati all'ascolto notevoli e tu la escludi (sollevando parecchi però) con i mosfet?

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 18:06:12
Perchè le valvole NON subiscono deriva termica, perchè hanno requisiti di pilotaggio minori di almeno un fattore 10, perchè il gate di un mosfet è delicato e và protetto, perchè le valvole sono "auto-prot****" nel senso che NON si bruciano mettendoti in corto l'alimentazione se qualcosa va storto, etc etc...
Ho provato ad applicare le modifiche da te proposte, ma su spice chiaramente non apprezzo variazioni di rilievo se non una perdita di potenza dovuta alla resistenza inserita.

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 18:06:12
Per forza. Sono accorgimenti pratici dettati dall'esperienza, nel simulatore peggiorano solo, è che nella vita reale ti salvano :D
Hai idee su cui potrei lavorare in alternativa? Tieni conto che voglio realizzare qualcosa di abbastanza minimale che abbia una topologia abbastanza valvolare con un vas a valvole. Eventualmente valuto anche a stato solido. La potenza deve esser poca 7-8 watt (deve andare con diffusori da 96db e 4ohm vedi altro thread). Non mi interessa che abbia DF mozzafiato, anzi ricerco un DF abbanza simile a quello di una 2a3.

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 18:06:12
Oh finalmente. Questo è ciò che bisognerebbe mettere come primo post in questo genere di topic: il capitolato di progetto. Solo in base a questo si può ragionare con profitto, così da scartare a priori tutte le soluzioni che non aderiscono strettamente alle richieste.

Minimalista, scartando quindi tutto ciò che piace a me :D , guarda ad es. le proposte di TubeCAD:
http://www.tubecad.com/2007/03/blog0099.htm
http://www.tubecad.com/2007/06/blog0110.htm
http://www.tubecad.com/2007/06/blog0111.htm
http://www.tubecad.com/2007/11/blog0125.htm (scorri in fondo)

e c'è moltissimo altro che non ho tempo di trovare sul sito di TubeCAD.

Queste sono solo idee... io cercherei di creare un front-end stile Aikido e un buffer a stato solido sull'uscita.

Ma... a proposito :D

Non è che ti serve la PCB per l'Aikido? 8) Mi avanza...

Ciao!
Giaime Ugliano



Originally posted by Giaime - 09/01/2008 :  19:41:27
Grazie per gli spunti. Sicuramente c'è molto materiale. Mi sono cominciato a leggere le cose sui vari Aikido e ne ho compreso la motivazione. Interessante.

A proposito per JOTA: http://www.tubecad.com/2006/04/blog0058.htm

Riguardo la PCB si mi può interessare, che versione? Con che valvole, stereo? Quanto la metti?

Ultima cosa perché non ti piacciono gli ampli minimali? A me piace l'idea di tirar fuori cose buone da pochi componenti, lo stato dell'arte da questo punti di vista sono i single ended alla mariovalvola.

Ciao e grazie ancora,

Francesco

Inviato: 10 gen 2008, 04:07
da Giaime
Riguardo la PCB si mi può interessare, che versione? Con che valvole, stereo? Quanto la metti?

Originally posted by hobbit - 09/01/2008 : 21:45:18
Ti scrivo un PM.

Ciao!
Giaime Ugliano

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 10:49
da audiodesignguide
questo vi piace ?

http://www.audiodesignguide.com/Ibridone/index.html

suona bene lo stadio di uscita e si compensa automaticamente in temperatura se tutti i trans stanno sulla stessa aletta

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 14:26
da dueeffe
audiodesignguide ha scritto:questo vi piace ?

No, Ciuffolo.
A me non piace.
(men che meno lo spam).

ciao.

FF

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 14:37
da audiodesignguide
perche' spam ?

nelle simulazioni e nelle misure ha prestazioni migliori del classico darlington/tripletta

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 14:54
da dueeffe
audiodesignguide ha scritto:perche' spam ?

Guarda questa discussione:

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... 733#p53733

lì inizialmente ti avevo "difeso".
Però poi mi sono accorto che aveva ragione Lucignolo.

In tutti i tuoi interventi ci sono link alla tua "roba" sul tuo sito e null'altro.
Hai mai discusso, qui, di "altro"?

Intendiamoci...non sarebbe affatto male se tu partecipassi alle discussioni discutendo dei vari argomenti e dei vari progetti (come fanno gli altri) anzichè limitarti a "linkare" la tua roba.

Prendilo come consiglio, come un auspicio...o come quello che vuoi.
Non prenderlo come un "richiamo". Non sono un moderatore.
(E, bada bene, nel 3D "linkato", un "mezzo" richiamo da parte di un moderatore l'avevi anche avuto, a dirla tutta)

saluti,

FF

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 15:05
da audiodesignguide
beh, Io tutto quello che faccio lo pubblico online

ma come ho spiegato piu' volte non faccio questo per guadagnare soldi

dalle ditte rimedio solo dei componenti con un po' di sconto e quindi mi posso permettere di vendere gli ampli o le casse a meno del prezzo dei singoli pezzi

------

comunque torniamo al discorso dell'ibrido

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 15:06
da hobbit
audiodesignguide ha scritto:questo vi piace ?

http://www.audiodesignguide.com/Ibridone/index.html

suona bene lo stadio di uscita e si compensa automaticamente in temperatura se tutti i trans stanno sulla stessa aletta
Aprii questo thread molto tempo fa, oltre 3 anni e mezzo. In questo tempo mi sono un po' erudito di elettronica ma chiarito solo qualche idea in merito alla possibile bontà di un amplificatore.
Penso che l'ibrido abbia molte potenzialità tutte da valorizzare. Vedi i vari progetti famosi di Aloia o i vari tentativi presenti su questo forum come l'SSOPT di Unixman.
Sulla carta è un bell'oggetto e ti faccio i complimenti per la cura realizzativa, ma di più non so dirti.

Il perché a Fabio non piaccia questo tipo di oggetti lo si può capire leggendo i suoi interventi nel forum.

Sul perché ti accusi di spam penso che sia dovuto al fatto che sospetti del fatto che tu voglia mostrare un oggetto che non è realizzato per soddisfazione personale, ma per venderlo in vari esemplari.

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 15:09
da audiodesignguide
"venderlo in vari esemplari" ????

Io non ho mai fatto una produzione

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 15:28
da dueeffe
audiodesignguide ha scritto: beh, Io tutto quello che faccio lo pubblico online

ma come ho spiegato piu' volte non faccio questo per guadagnare soldi

dalle ditte rimedio solo dei componenti con un po' di sconto e quindi mi posso permettere di vendere gli ampli o le casse a meno del prezzo dei singoli pezzi


Andrea,
io non lo so se vendi o meno, se ci guadagni o meno.
Comunque sia, intervenire esclusivamente per il "linkare" il proprio sito è in odore di spam (indipendentemente se sia commerciale o meno).

Però, sinceramente (per ora) io, personalmente, sono soddisfatto così.
Sono riuscito a farti rispondere (le altre volte che è stato sollevato il problema non hai nemmeno replicato).


audiodesignguide ha scritto: comunque torniamo al discorso dell'ibrido
Ecco, questo sarebbe il passo "decisivo", quello auspicabile.
Si torni a discutere dell'ibrido, anche col tuo contributo (quello "vero", generale, quello che va oltre i "link" alle proprie cose).

ciao,

FF

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 15:47
da audiodesignguide
allora tornado all'ibrido

Io in passato ho sperimentato circuiti a tripletta come quello usato nel GY50 con ottimi risultati, sicuramente serve un controllo della termperatura con un transistor o con dei diodi attaccati all'aletta dove sono collocati i finali

con la tripletta si risce ad arrivare al 0.5-1% di distorzione

pero' se analizziamo il comportamento all'onda quadra risulta evidente che la tripletta e' lenta

un ottimo articolo si chima Bulding better buffer pubblicato molti anni fa su Electronics World (posso fornirlo)

Il circuito a compensazione di vbe usato nel mio ibrido e' stato usato da audioresearch e pioneer negli anni passati con varie modifiche ma sostanzialmente e' lo stesso circuito (posso fornire schemi)

con questo circuito si ottiene una distorzione 10 volte inferiore alla tripletta e una velocita' di propagazione 10 volte superiore quindi il segnale in uscita seguira' meglio quello del driver a valvole.

questo circuito ha anche un'altro vantaggio: e' autoprotetto

gli audiofili negli ultimi anni tendono ad escludere le protezioni per migliorare il suono ma questo mette a rischio finali e casse

il circuito da me usato e' invece autoprotetto perche' i finali non possono erogare piu' corrente di quella fornita dai driver noltiplicato il beta dei finali (circa 100)

e' autoprotetto ma senza introdurre un compressione sul suono

p.s. ho scritto un po' di fretta quindi scusate errori

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 16:00
da audiodesignguide

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 17:26
da audiodesignguide
Negli schemi piu' nuovi A-09 e D400 si puo' notare come sia Audioresearch che Pionner si siano impegnati per superare i limiti di questo circuito introducendo dei generatori di corrente dinamici per aumentare la corrente sui driver e di conseguenza quella di uscita per alti livelli di potenza ma cio' non ha introdotto miglioramenti nel suono.

Se rimaniamo entro limiti ragionevoli di potenza con i nuoivi finali con beta di 100 la corrente sui driver non deve essere eccessiva e puo' essere statica come nel D-100.

Re: Hybrid amp

Inviato: 25 nov 2010, 17:29
da audiodesignguide
In un confronto diretto tra il mio PP2010, il mio GM70/813 SE e l'ibrido quest'ultimo e' risultato il piu' neutro.

Tutti gli amplificatori sono stati costruiti con il top della componentistica e la stessa marca di condensatori di alimentazione e interstadio.

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 07:07
da audiodesignguide
Siccome far realizzare in Italia i pcb del mio ibrido risulta molto costoso vi consiglio di contattare un mio "amico" che vive ad Hanoi e che si avvale di fornitori locali.

http://www.quanghao.com/

email: ________@gmail.com

Comunque posso fornire via email i file Eagle.

Contatti solo in PM grazie.

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 07:20
da audiodesignguide
Ovviamente la necessita' di ridurre la distorsione della tripletta nasce dal fatto che in questo modo il decadimento armonico seguira' quello dello stadio a valvole e non si avvertira' il fenomeno della cancellazione delle armoniche pari tipico degli ampl. push-pull.

Comuuqne anche la tripletta se ben progettata puo' dare risultati
http://www.audiodesignguide.com/av/av.html
vedi grafico thd alla massima potenza del mio vecchio AV ampl.

------

In questi giorni mi sono ritrovato una coppia di interstadio LL1671/20mA con cui sto' pensando di realizzare un nuovo ibrido con uscita ciclotron a mosfet.

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 07:36
da mrttg
audiodesignguide ha scritto:Ovviamente la necessita' di ridurre la distorzione
Distorzione Z una nuova scoperta :tmi:

PS: post che sanno di ADV personale pieni zeppi di errori di battitura 8)

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 07:39
da audiodesignguide
scusate, scrivo piu' in inglese che in italiano

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 07:42
da mrttg
audiodesignguide ha scritto:scusate, scrivo piu' in inglese che in italiano
Basta attivare il controllo ortografico nel browser e se serve installare il vocabolario Italiano :wink:

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 18:25
da audiodesignguide
Ovviamente se parliamo di ibridi altra storia e altro suono quello del Power Follower 99.

Daniel Zamberlan ci fa' anche le recensioni.

http://www.videohifi.com/15_daniel.htm
http://www.videohifi.com/23_manger.htm

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 19:15
da plovati
Provo con il latino:

Quousque tandem abutere, Andrea, patientia nostra?

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 20:19
da dueeffe
audiodesignguide ha scritto:Ovviamente se parliamo di ibridi altra storia e altro suono quello del Power Follower 99.

Daniel Zamberlan ci fa' anche le recensioni.

http://www.videohifi.com/15_daniel.htm
http://www.videohifi.com/23_manger.htm

Andrea,
questo continua ad essere spam.

Direi anche inutile, perchè quella "roba lì" qui non credo che impressioni particolarmente qualcuno (o, almeno, io personalmente nel vederla rimango indifferente. Ho ben altro concetto di qualità).
Recensioni o meno...

FF

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 21:28
da marziom
audiodesignguide ha scritto:Ovviamente se parliamo di ibridi altra storia e altro suono quello del Power Follower 99.
è stato il mio terzo Amp autocostruito... ce l'ho ancora da qualche parte.

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 23:48
da hobbit
marziom ha scritto:
audiodesignguide ha scritto:Ovviamente se parliamo di ibridi altra storia e altro suono quello del Power Follower 99.
è stato il mio terzo Amp autocostruito... ce l'ho ancora da qualche parte.
Perché non lo utilizzi più?
Penso che possa essere un ottimo buffer di uscita per uno stadio valvolare, in pratica ha la vocazione dell'ibrido.

Re: Hybrid amp

Inviato: 26 nov 2010, 23:55
da marziom
Perché non lo utilizzi più?
Penso che possa essere un ottimo buffer di uscita per uno stadio valvolare, in pratica ha la vocazione dell'ibrido.
Per diversi motivi, uno pratico: scalda, l'altro perché non sono riuscito a trovare ancora il pre adeguato, cioè qualcosa l'avevo trovata, ma dopo ho trovato anche qualcosa che andava decisamente meglio e non scaldava :-)

Re: Hybrid amp

Inviato: 27 nov 2010, 19:43
da superfigone
marziom ha scritto:
Perché non lo utilizzi più?
Penso che possa essere un ottimo buffer di uscita per uno stadio valvolare, in pratica ha la vocazione dell'ibrido.
ma dopo ho trovato anche qualcosa che andava decisamente meglio e non scaldava :-)
cosa hai trovato??? Sono curiosissimo ;0)

Re: Hybrid amp

Inviato: 30 nov 2010, 13:42
da audiodesignguide
Primi test in corso

http://www.____________

Se vuoi puoi postarli qui.

Re: Hybrid amp

Inviato: 03 dic 2010, 08:36
da audiodesignguide
ecco lo schema e i primi test

Re: Hybrid amp

Inviato: 03 dic 2010, 09:17
da marziom
non conosco in dettaglio il funzionamento del circlotron per cui prendi le mie considerazioni AS-IS, ma quelle resistente di source potrebbero essere sostituite da un CCS?

Re: Hybrid amp

Inviato: 03 dic 2010, 10:40
da audiodesignguide
non sono quelle che determinano la polarizzazione

queste servono solo per riferire a massa le uscite

ho preso dei 2sk1058 stamattina per vedere se l distorsione migliora

Re: Hybrid amp

Inviato: 03 dic 2010, 11:57
da hobbit
audiodesignguide ha scritto:ecco lo schema e i primi test
Vedo solo lo schema di principio.
Di fatto questo non mostra i punti critici del ciclotrone, ovvero gli alimentatori.
Hai una qualche protezione per il transiente iniziale? Se gli alimentatori dovessero salire in maniera non simmetrica?
I 2.7V sono a batteria? Sono ritardati?
L'uso del trasformatore come splitter è elegante dal punto di vista topologico, hai fatto prove con vari modelli? Criticità? Che banda hai? Che carico vede il pentodo?

Re: Hybrid amp

Inviato: 03 dic 2010, 13:13
da gluca
minchia! Jack Johnson ... su cui mi sono naufragati un ciuffetto di mosfet ...

http://www.audiofaidate.org/forum/viewt ... k&start=60

Re: Hybrid amp

Inviato: 03 dic 2010, 13:48
da audiodesignguide
Ecco l'alimentatore usato nei primi test

Probabilmente passero' ad una circuitazione CLC anche per i mosfet con 2 x 159 ZJ Hammond

Ci mettero' una protezione per la DC in caso di fault anche se il Ciclotron e' abbastanza immune a problemi di dc anche se i mosfet non sono selezionati.

Le misure sono visibili sul mio sito, comunque +-0.1db da 15Hz a 20KHz

Re: Hybrid amp

Inviato: 12 gen 2012, 09:08
da audiodesignguide
Ho avuto modo di effettuare un upgrade sul Hybrid 2010

http://www.audiodesignguide.com/Ibridone/index3.html

Finito Hybrid 2011

http://www.audiodesignguide.com/Hybrid2011/index3.html

Re: Hybrid amp

Inviato: 13 gen 2012, 07:52
da superfigone
audiodesignguide ha scritto:Ho avuto modo di effettuare un upgrade sul Hybrid 2010

http://www.audiodesignguide.com/Ibridone/index3.html

Finito Hybrid 2011

http://www.audiodesignguide.com/Hybrid2011/index3.html
ottimo lavoro bravo!!!

Re: Hybrid amp

Inviato: 16 ago 2017, 21:26
da hobbit
Un circuito del genere può realmente funzionare? (in simulazione si e anche bene)
tube-mos.jpeg

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 10:01
da UnixMan
hobbit ha scritto:Un circuito del genere può realmente funzionare? (in simulazione si e anche bene)
tube-mos.jpeg
probabilmente "ni": da verificare come si comporti dal punto di vista della stabilità del punto di lavoro, derive termiche, offset di uscita, ecc, ecc.

Non se se/quanto bene siano modellati gli effetti termici nella tua simulazione. Inoltre tieni conto che, se non predisponi opportunamente la simulazione per introdurre delle variazioni casuali dei diversi parametri, in simulazione i dispositivi sono tutti perfettamente identici o, in questo caso, perfettamente complementari... mentre nella realtà non esistono due dispositivi veramente uguali o complementari, neanche selezionandoli accuratamente.

P.S.: verosimilmente in pratica non ha molto senso sprecare soldi utilizzando due condensatori di disaccoppiamento in quel modo: conviene "dividere in due" il resistore tra i gate ed iniettare il segnale al centro, attraverso un unico condensatore.

BTW: in sostanza si tratta di un circuito assolutamente convenzionale, un VAS a tubi che pilota un buffer PP in simmetria complementare. Esistono un mucchio di ampli ibridi (anche commerciali) fatti così. Cos'è che ti lascia perplesso? :?

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 10:11
da hobbit
L'alimentatore è flottante e il riferimento di massa è dato attraverso il carico. Mi chiedo se possa essere stabile questa situazione.
Come dispositivi prevedo i soliti laterali, la cui deriva termica dovrebbe essere minima e negativa.
Mi aspetto che l'alimentatore flottante possa compensare sia l'asimmetria tra i dispositivi sia piccole variazioni termiche.
Probabilmente è necessario mettere in parallelo al carico un'altra resistenza per il riferimento di massa e inserire il carico in maniera ritardata.
Che ne pensi?

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 10:23
da mrttg
Ciao Francesco,
primo devi fare in modo che la parte valvolare si porti a regime in modo soft magari con una rampa sull' alimentazione.

Transitori troppo accentuati... distruggono i mosfet.

La stabilizzazione dei mosfet devi provarla a banco prevedendo una regolazione a trimmer.

Pensi di usare quei mosfet di derivazione Hitachi comprati non ricordo dove?

Fai un poco di ricerche sulla vecchia documentazione Hitachi e vedi come loro polarizzavano i finali.

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 10:40
da UnixMan
hobbit ha scritto:L'alimentatore è flottante e il riferimento di massa è dato attraverso il carico.
prova a ridisegnare lo schema, guardando "che giro fanno" le correnti di segnale... ;)

il "trucco" sta tutto nel partitore capacitivo formato dai due condensatori C3 e C4. È ai loro capi che la tensione di alimentazione si divide, formando di fatto la solita alimentazione duale.

Dal punto di vista del segnale, C3 e C4 sono in serie al carico (è attraverso di loro che si richiude la corrente di segnale che attraversa i MOSFET).

Lo stesso identico risultato lo otterresti mettendo a massa un estremo dell'alimentatore e sostituendo C3 e C4 con un unico condensatore posto tra il punto di unione dei due MOSFET ed il carico.

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 10:58
da UnixMan
P.S.:
UnixMan ha scritto:[...] da verificare come si comporti dal punto di vista della stabilità del punto di lavoro, derive termiche, offset di uscita, ecc, ecc.
ora che ci penso, non esistendo (in nessuno dei due casi) un percorso attraverso il quale si possano chiudere correnti DC attraverso il carico, l'offset di uscita non è un problema. Hai anche una protezione intrinseca dei diffusori contro la DC nel caso di eventuali guasti, ad es. ai finali (ovviamente non sei protetto nel caso che ad andare in perdita / corto-circuito sia invece uno dei condensatori in serie al carico, se per qualche motivo ti finisce a massa un capo dell'alimentatore, ecc).

Per contro -in entrambi i casi- hai il problema dell'accoppiamento in AC: grossi condensatori, necessariamente elettrolitici, in serie ai diffusori...

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 12:08
da hobbit
mrttg ha scritto:Ciao Francesco,
primo devi fare in modo che la parte valvolare si porti a regime in modo soft magari con una rampa sull' alimentazione.

Transitori troppo accentuati... distruggono i mosfet.

La stabilizzazione dei mosfet devi provarla a banco prevedendo una regolazione a trimmer.

Pensi di usare quei mosfet di derivazione Hitachi comprati non ricordo dove?

Fai un poco di ricerche sulla vecchia documentazione Hitachi e vedi come loro polarizzavano i finali.
Grazie dei giusti consigli. Effettivamente la crescita veloce dell'anodica rappresenta un bello spike per i mosfet.

Pensavo di usare i mosfet che comprammo.
Finora i circuiti che ho visto in giro hanno un sapore troppo statosolidaro. Ho tentato questa simulazione per evitare sia il TU necessario con le valvole (attualmente non so dove prenderne uno decente che non costi uno sproposito), sia per evitare il grosso condensatore finale necessariamente elettrolitico (i condensatori dell'alimentazione sono in qualche modo bufferati dai mosfet).
È comunque un tentativo, mi piacerebbe sapere se può secondo voi portare risultati interessanti.

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 13:02
da hobbit
UnixMan ha scritto:
hobbit ha scritto:L'alimentatore è flottante e il riferimento di massa è dato attraverso il carico.
prova a ridisegnare lo schema, guardando "che giro fanno" le correnti di segnale... ;)

il "trucco" sta tutto nel partitore capacitivo formato dai due condensatori C3 e C4. È ai loro capi che la tensione di alimentazione si divide, formando di fatto la solita alimentazione duale.

Dal punto di vista del segnale, C3 e C4 sono in serie al carico (è attraverso di loro che si richiude la corrente di segnale che attraversa i MOSFET).

Lo stesso identico risultato lo otterresti mettendo a massa un estremo dell'alimentatore e sostituendo C3 e C4 con un unico condensatore posto tra il punto di unione dei due MOSFET ed il carico.
Chiaramente i condensatori sono in serie al segnale, comunque penso che un po' sono bufferati dalla grande impedenza dei mosfet. Poi lavorano diversamente rispetto ad averne uno da qualche milliF collegato al carico, infatti lavorano pressoché a tensione costante. A me sembra che nella posizione in cui sono il loro contributo è meno drammatico, ma forse mi sto illudendo.

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 16:02
da UnixMan
hobbit ha scritto:Finora i circuiti che ho visto in giro hanno un sapore troppo statosolidaro. Ho tentato questa simulazione per evitare sia il TU necessario con le valvole [...]
allora perché non tenti un circuito tipo quello cui accennavo nell'altro topic?

Se provi a fare qualche simulazione ti accorgerai facilmente che, pur non usando neanche un tubo, sotto tutti gli aspetti (funzione di trasferimento, spettro di distorsione, impedenza di uscita, overload, clipping, ecc) questo ha un comportamento decisamente "da valvolare", molto simile a quello di un SET (infatti stavo proprio pensando di battezzarlo "Tubeless SETem", cioè emulatore di SET senza tubi... :oops: ).

Al contrario, qualsiasi ampli ibrido di impostazione "tradizionale" (composto cioè da un VAS a tubi seguito da un voltage follower a SS) si comporta sostanzialmente come un ampli a stato solido preceduto da un pre a tubi, e quindi di "valvolare" ha ben poco.

IME (e ritengo non per caso), tutti gli ibridi di quel tipo che ho avuto modo di ascoltare (ed ho avuto modo di ascoltarne diversi) suonano più o meno bene (o male), ma sempre con una "impostazione" sostanzialmente da stato solido.

Al contrario, il mio primo ampli "valvolare" (un prodotto commerciale) era in realtà uno strano ibrido "al contrario", che aveva cioè i primi stadi (ingresso, sfasatore e driver) a stato solido (una combinazione di FET e BJT) cui seguiva uno stadio di uscita a tubi (PP di KT88), con TU. E quello invece ti assicuro che aveva uno suono decisamente "da valvolare", in tutto e per tutto.

In definitiva, tra le poche cose di cui ancora sono convinto in questo ambito (e non sono il solo, in effetti) è che quello che fa maggiormente la differenza a livello di suono tra un ampli ed un altro (tanto più tra uno SS ed un valvolare) sono proprio le sue caratteristiche di uscita, o meglio le interazioni tra l'ampli ed il suo carico (diffusore).

Penso perciò che non sia certo un caso che, ad es., il secondo "SSOPT" di Vince, il cui stadio pilota è di fatto un SET in para-feed (laddove il carico anodico è un CCS, mentre il TU è sostituito dal ssopt), suona per l'appunto proprio come un SET (e di ottima qualità, per giunta).

Questo perché, nonostante lo stadio di uscita sia a SS, nel caso della configurazione a "moltiplicatore di impedenza" (AKA ssopt) non è questo a gestire le interazioni con il carico, ma al contrario a farlo è il circuito che lo pilota (cioè in quel caso il tubo, mentre in quello proposto sarebbe il SRPP di FET, che per molti versi si comporta in modo simile ad un singolo triodo in SE).
hobbit ha scritto:[...] sia per evitare il grosso condensatore finale necessariamente elettrolitico (i condensatori dell'alimentazione sono in qualche modo bufferati dai mosfet).
ehm... no. :shake: Come salta meglio all'occhio se ridisegni lo schema spostando quei condensatori (e magari esplicitando lo schema dell'alimentatore), non cambia nulla - tranne il fatto che hai due condensatori (sostanzialmente in parallelo dal punto di vista del segnale) anziché uno solo. I cap sono sulla maglia di uscita, in serie al carico: i mosfet non "bufferano" proprio nulla in tal senso.

Re: Hybrid amp

Inviato: 17 ago 2017, 21:12
da hobbit
Ciao Paolo.

Forse mi sono espresso in maniera non corretta.
Quello che cerco (ne abbiamo anche parlato con George ad Assergi) è un suono pulito, non graffiante.
Non mi interessano grandi pressioni, miro più alla riproduzione corretta a basso volume che avere una grande riserva dinamica. Questo può risultare limitante per certi generi musicali, ma un compromesso devo pur accettarlo.
Per impostazione "valvolare", avendo apprezzato Primo e anche altri amplificatori ascoltati nei vari Contest mi sembra di aver concluso che spesso gli amplificatori che apprezzo più sono quelli che non hanno un feedback esagerato. So che l'inseguitore è retroazionato al 100%, ma è un tipo di retroazione che è meno problematica, soprattutto se non si ha tanta esperienza come me.

Le possibilità che sto valutando sono di ricostruirmi un valvolare (trovando un buon TU), di usare i mosfet laterali (che ho da tempo e giacciono in un cassetto), usare un chip (scegliendo la via più semplice, ipotizzando che il feedback da applicare al chip non sia troppo degenere).

Sempre con i mosfet laterali mi è stata prospettato un progetto molto particolare, che è stato replicato e ascoltato e di cui mi è stato dato un ottimo feedback (guardandolo non ci avrei scommesso niente):
http://www.vt52.com/diy/diypage/aren/fet/aren.html
Certo, tanto calore e tanti pochi watt!

Re: Hybrid amp

Inviato: 18 ago 2017, 14:00
da UnixMan
Ciao Francesco,
hobbit ha scritto:Forse mi sono espresso in maniera non corretta. [...]
no-no, credo di aver capito perfettamente cosa cerchi (che poi è in larga parte lo stesso tipo di suono e di ascolto che prediligo anche io, nonostante tutto). Quando parlo di comportamento "da valvolare" mi riferisco proprio a quello, non certo allo stereotipo (negativo) del suono valvolare inteso come eufonico, gonfio, lento, poco definito, ecc, ecc.
hobbit ha scritto:[...]mi sembra di aver concluso che spesso gli amplificatori che apprezzo più sono quelli che non hanno un feedback esagerato. So che l'inseguitore è retroazionato al 100%, ma è un tipo di retroazione che è meno problematica, soprattutto se non si ha tanta esperienza come me.
penso che l'equivoco sia qui: contrariamente a quello di cui molti sono convinti (incluso io stesso, in passato), quello del NFB è un falso problema. Nel senso che non è quello -di per sé stesso- a dar luogo invariabilmente ad un certo tipo di suono per così dire "poco musicale", ma casomai il problema è dove e come il NFB è impiegato.

D'altro canto, quando abbiamo ascoltato il 6C33, il suono proveniva dal mio DAC e quindi stava passando per il relativo stadio di uscita, basato su una coppia di ADA4627 (con tonnellate di NFB). Non di meno, non mi pare che al suono che abbiamo ascoltato si potesse imputare alcuno dei difetti solitamente attribuiti all'uso del NFB. :wasntme:
Per altro, praticamente non esiste disco in cui il segnale registrato non sia già passato per un gran numero di OpAmp (e/o altri circuiti fortemente retroazionati) in tutte le fasi della sua produzione (registrazione, mix e mastering).

I principali problemi del NFB applicato all'audio sono sostanzialmente due: la gestione delle condizioni "patologiche" (cioè del "clipping", causato da overdrive e/o overload) e l'interazione con carichi reattivi (o peggio ancora risonanti), quali ad es. i diffusori (ma non solo). Per altro, queste sono problematiche comuni e "sensibili" per qualsiasi tipo di circuito, a prescindere dal NFB.

Tra le caratteristiche tipiche degli ampli a tubi, ed in particolare dei SET, ci sono proprio il modo in cui questi "rispondono" a dette condizioni ed il modo in cui interagiscono con i diffusori. Proprio qui sta, in buona parte, ciò che più ne caratterizza "il suono".

Uno dei parametri più determinanti in tal senso è proprio l'impedenza di uscita:

gli ampli a SS (anche "senza NFB") hanno tipicamente "DF" elevati, cioè impedenze di uscita nell'ordine di poche centinaia di milliOhm al max, spesso molto meno (specie negli ampli che usano NFB globale in abbondanza). Al contrario, la quasi totalità dei valvolari (specie se senza NFB) presenta impedenze di uscita "enormemente" più alte, tipicamente nell'ordine di qualche Ohm.

All'ascolto a me è sempre parso abbastanza evidente che tutti gli ampli a stato solido (tutti quelli che presentano una impedenza di uscita minore di poche centinaia di milliOhm), a prescindere da come siano fatti (e che facciano uso o meno di NFB, ecc), tendono ad avere una certa "impronta sonora" in qualche modo comune tra loro, che risulta sensibilmente diversa da quella degli (della maggior parte degli) ampli a tubi.

Sarà un caso? Io penso proprio di no. ;)

D'altro canto, l'impedenza di uscita di un ampli ha effetti enormi sia per quanto riguarda la risposta elettromeccanica (e quindi acustica) del diffusore (cosa che già di per sé ha un impatto diretto ed enorme sul suono prodotto) che per quanto riguarda il funzionamento dell'amplificatore stesso: tanto minore è l'impedenza di uscita di un ampli, tanto maggiori sono le "difficoltà" che questo deve affrontare per gestire le bizzarrie della risposta di un carico reattivo e (multi-)risonante qual è un diffusore, specie quando si ha a che fare con un segnale vario ed "imprevedibile" come nel caso di quelli musicali.

Questo è uno dei motivi per cui dubito che un circuito come quello che proponevi possa darti il tipo di risultati che cerchi:
il "VAS" a tubi non interagisce in alcun modo con il carico e, verosimilmente, è capace di swing di tensione molto maggiori di quanto non possa supportare lo stadio di uscita, quindi non serve neanche ad introdurre una qualche forma di soft-clipping/limiting. D'altro canto, nonostante l'assenza di NFB globale, essendo un voltage follower, lo stadio finale presenta comunque una impedenza di uscita piuttosto bassa.

Già solo per questo sono pronto a scommettere che il suono che ne otterresti sarebbe molto più simile a quello di un "myEvo" piuttosto che a quello di un "Primo"... ;)

Se vuoi un ampli che suoni in modo più simile ad un buon SET (a un "Primo", al mio 6C33, ecc), uno dei primi requisiti da soddisfare è che abbia una impedenza di uscita simile a questi: non troppo alta, ma neanche troppo bassa. Orientativamente, non troppo lontana da quella "nominale" del diffusore.

Inoltre, se vuoi un ampli che suoni bene a basso volume come fa un SET, sospetto che tra le altre cose questo debba avere anche un comportamento dinamico (ed uno spettro di distorsione) simile a quello di un SET. In altre parole, l'ampli deve comportarsi un po' come un "saturatore" (cioè una sorta di compressore + limiter + soft-clipper + "harmonizer", ecc).

Se l'ampli è troppo "stiff", "troppo lineare", inevitabilmente a basso volume il suono "si svuota", perde corpo, l'immagine collassa, ecc. Solo un ampli che abbia tutte le caratteristiche di un SET riesce a produrre quell'insieme di "effetti" (di questo, sostanzialmente, si tratta) che consentono di godere appieno della riproduzione a basso volume.

Per questo ti suggerivo quell'altra soluzione... non certo perché possa avere una maggiore riserva di potenza (tra l'altro, per come proposto, non ne avrebbe neanche poi molta).

Una delle particolarità (e dei vantaggi) del "ssopt" consiste proprio nel fatto che, in quella configurazione, il NFB si limita soltanto a controllare l'amplificatore contenuto all'interno del loop, definendo il funzionamento del "blocco". Non controlla in alcun modo i diffusori, "non interagisce" con questi. L'OpAmp si limita a confrontare le tensioni ai capi dei due resistori ed a fare in modo che siano sempre uguali tra loro. Cioè, poiché ovviamente tali tensioni valgono sempre V=R*I, si ottiene che le due correnti siano tra loro in rapporto fisso, pari all'inverso di quello delle due R. Nota come in tutto ciò la tensione presente ai capi del carico non abbia alcun ruolo, non compare affatto: è del tutto indifferente. Ne consegue che il sistema non risente minimamente del carico, qualunque esso sia, né degli sfasamenti (tra corrente e tensione) che questo produce a causa della sua natura reattiva o risonante. Le "reazioni" del carico vengono "trasferite" allo stadio precedente, né più né meno come farebbe un TU, mentre il loop di NFB e l'OpAmp stesso lavorano sempre in condizioni pressoché ideali (e quindi fanno il lavoro che ci si aspetta, senza spiacevoli sorprese). A "fare il suono" è quindi proprio lo stadio "pilota" (nel mondo reale non proprio del tutto, ma in massima parte).

Come accennavo, quel SRPP di FET sembra comportarsi in modo abbastanza simile ad un singolo triodo in SE sotto tutti i punti di vista (o quasi; poi posterò qualche simulazione per farti vedere cosa intendo). Perciò mi aspetto che in combinazione con l'ssopt si comporti (e suoni) in modo molto simile ad un (buon) SET, cioè offra esattamente il tipo di risultato che cerchi. Il tutto con un circuito quanto mai semplice ed economico, che per giunta consuma e scalda pochissimo, è piccolo, relativamente leggero, ecc.

Considerato che la spesa è minima (e probabilmente hai già tutto o quasi quel che serve) così come la difficoltà, fossi in te lo proverei a realizzarlo (nel caso ti darò alcuni suggerimenti più precisi anche sull'alimentatore e sulla componentistica varia da utilizzare... che, nonostante tutto, conta sempre quanto ogni altra cosa - se non addirittura di più).
hobbit ha scritto:Le possibilità che sto valutando sono di [...] usare un chip (scegliendo la via più semplice, ipotizzando che il feedback da applicare al chip non sia troppo degenere).
non te lo consiglio: con un chip usato in modo convenzionale il risultato non può che essere scontato. Otterresti invariabilmente un suono con l' "impostazione" tipica degli ampli a SS retroazionati con DF elevato, cioè in qualche modo simile a quella dell'Evo (ma con qualità molto peggiore). Tutto l'opposto di ciò che vorresti...

Re: Hybrid amp

Inviato: 18 ago 2017, 19:55
da hobbit
Non so Paolo.

Non ho tante certezze, ho realmente poca esperienza e ho cercato di intuire quale può essere il denominatore comune tra tanti sistemi ben suonati e molti di più che fanno schifo.

Non ridurrei la questione unicamente a un fatto DF. Questo era anche uno dei pensieri di Mauro che sosteneva di poter clonare qualsiasi amplificatore.

Io ho l'impressione che un ruolo determinante lo giochi l'alimentazione. Tagliando la testa al toro un classe A risolve in genere il problema alla radice, quanto meno è più facile da gestire.

Un classe AB come il tuo SSOPT, si trova a dover combattere un alimentazione spesso tutto meno che stabile e costante nel tempo, utilizzando il feedback per correggere innumerevoli problemi.

Poi chiaramente ci sono una miriade di problemi, dalla scelta dei componenti alla sinergia del sistema.

Chiaramente voglio esprimere solo un pensiero di massima perché la mia competenza come ben sai è limitatissima.

Re: Hybrid amp

Inviato: 19 ago 2017, 15:23
da UnixMan
hobbit ha scritto:Non ridurrei la questione unicamente a un fatto DF.
assolutamente NO, non era questo che volevo dire. Il DF non è di certo l'unico fattore determinante (come forse ricorderai fu una delle prime cose che provai, tanti anni fa... vedi gli esperimenti del primo "sand games").

Non di meno, IMHO/IME la "giusta" impedenza di uscita è una pre-condizione fondamentale ed imprescindibile. Non sufficiente ma necessaria se vuoi ottenere un certo tipo di risultato.
hobbit ha scritto:Io ho l'impressione che un ruolo determinante lo giochi l'alimentazione.
questo è fuor di dubbio. A prescindere da tipologie circuitali e tecnologie adottate, l'alimentazione gioca sempre un ruolo a dir poco fondamentale. In qualsiasi elettronica audio, non solo negli amplificatori.
hobbit ha scritto:Tagliando la testa al toro un classe A risolve in genere il problema alla radice, quanto meno è più facile da gestire.
purtroppo ti stai illudendo... :( La classe A cambia (in parte) le esigenze e le caratteristiche richieste, ma non per questo rende l'alimentazione meno "critica" e determinante per il risultato finale.

Perfino in un DAC, su una linea di alimentazione con assorbimento minimo (e pressoché costante) e nonostante la presenza di un regolatore di tensione molto sofisticato, la banale sostituzione dei condensatori di filtro del raddrizzatore (a monte del regolatore!) ha avuto un impatto enorme sul suono. Cambiare i raddrizzatori stessi cambia il suono, per non parlare del TA, ecc. Perfino cambiare un banalissimo pezzo di filo (talvolta anche solo spostarlo!) cambia il suono. Everything matters, no matter what... :tmi: :sad:

Un grosso vantaggio che si ha con i tubi non è dato tanto dalla classe A (laddove sia usata), ma dalle tensioni relativamente elevate con correnti relativamente modeste con cui si ha a che fare. Cioè, in realtà, l'elemento importante è (tanto per cambiare) l'impedenza dei circuiti. Che (con i tubi) in molti casi comuni non è né "troppo" alta né "troppo" bassa, per cui si hanno "effetti collaterali" meno pronunciati di quanto accada invece quando si ha a che fare con impedenze sensibilmente più basse (o più alte).

Ad es., quando si ha a che fare con circuiti a bassa impedenza, come tipicamente accade con lo SS, tutte le impedenze "parassite" (anche quelle di connessioni, piste dei PCB, componenti stessi, ecc.) diventano spesso determinanti... al punto da rendere i circuiti reali completamente diversi da quelli che abbiamo pensato e disegnato "sulla carta". La differenza sfugge facilmente ai nostri occhi, ma non alle nostre orecchie.

È proprio questo uno dei motivi per cui (specie a livello di autocostruzione) è molto più facile realizzare qualcosa che "suona bene" utilizzando i tubi piuttosto che lo SS.

Tornando al punto, che l'assorbimento di un "classe A" sia costante ed indipendente dal segnale è una pia illusione. Può essere vero in teoria, in un modello completamente idealizzato, dove tutto è perfettamente lineare e non esiste alcuna distorsione... ma nella pratica non lo è affatto.

Nel mondo reale anche negli SE o nei PP in classe A (a tubi o SS che siano), l'alimentazione è tutt'altro che "stabile e costante", e viene sempre "modulata" dal segnale. Per giunta in molti circuiti (specie i SE) la cosa ha una influenza enorme a causa del basso PSRR.

Come se non bastasse, la quasi totalità dei SET in circolazione ha una alimentazione (relativamente) "moscia", cioè che presenta una impedenza relativamente elevata: raddrizzatori a vuoto, filtri (R)LC, capacità relativamente basse, ecc.

Eppure, almeno secondo alcuni punti di vista (proprio quelli di cui stiamo parlando), proprio amplificatori del genere (come e.g. i "Primo"/"Ultimate" e affini) sono quelli che "suonano meglio".

Non lo trovi paradossale?

La cosa appare ancor più paradossale se poi si pensa anche all'impedenza di uscita che (nella quasi totalità dei casi) sconvolge la risposta in frequenza complessiva del sistema, alla distorsione armonica (che nei SET è invariabilmente ed inevitabilmente relativamente alta), alla banda passante limitata, alle risonanze indesiderate, ecc, ecc.

Com'è possibile che un amplificatore che -dimostrabilmente- da un punto di vista tecnico rasenta la perfezione assoluta in tutto e per tutto (qual è ad es. l'Evo) all'ascolto possa apparire "peggiore" di un SET, con tutti i suoi numerosi ed inevitabili difetti?

La risposta a mio avviso è molto semplice, e va ricercata in un errore concettuale a priori.

Fin dagli albori della riproduzione audio, ed in particolare dopo la sventurata introduzione del termine "HiFi", abbiamo tutti in testa l'idea di "fedeltà". Perciò ci siamo implicitamente convinti che il miglior amplificatore possibile sia quello "più fedele": il più perfetto, il più "trasparente", quello che altera meno il segnale che tratta. La famosa idea del "wire with a gain". Ci siamo altresì convinti che questa idea di qualità debba necessariamente coincidere con quella di "buon suono". Cioè ci siamo convinti che il più "fedele" (quello che riproduce più esattamente il segnale) sia anche quello che "suona" meglio... e viceversa.

Ma è veramente così? Evidentemente, niente affatto! :shake:

Almeno, non in generale e non sotto tutti i punti di vista.

La riproduzione che si ottiene con un SET -con qualsiasi SET- è tutto fuorché perfetta e "fedele". Al contrario! Da un punto di vista tecnico è tutta un difetto. Però, evidentemente, in determinati casi e condizioni, è proprio l'insieme di quei particolari "difetti" che risulta essere invece un pregio dal punto di vista della qualità soggettiva del suono percepito.

Per gli standard moderni un SET di fatto non è un amplificatore, ma (in combinazione con i diffusori) somiglia piuttosto ad una sorta di "processore" audio analogico, un vero e proprio generatore di "effetti""!

Perciò, se cerchiamo un certo tipo di suono, quel tipo di suono, cercare di rincorrere la perfezione (tecnica) non soltanto è inutile, ma è fondamentalmente sbagliato e controproducente: per quella strada non si otterrà mai il risultato voluto.

A mio modesto avviso proprio questo è il punto fondamentale della questione, nonché l'errore concettuale a priori che porta completamente fuori strada e rende difficile il raggiungimento di determinati obbiettivi per strade diverse da quelle già note e battute.

Se vuoi qualcosa che suoni come un SET devi cercare di riprodurre tutte le caratteristiche di un SET, a partire proprio dai suoi "difetti" tecnici!
hobbit ha scritto: Un classe AB come il tuo SSOPT, si trova a dover combattere un alimentazione spesso tutto meno che stabile e costante nel tempo, utilizzando il feedback per correggere innumerevoli problemi.
No. Come cercavo di spiegare nel post precedente, la configurazione del SSOPT (entro certi limiti) è sostanzialmente indifferente alla tensione: tanto a quelle di ingresso/uscita quanto a quella di alimentazione!

Se nel progetto complessivo hai cura di garantire che al ssopt (al suo OpAmp) resti sempre un po' più di margine rispetto a quello dello stadio pilota, l'ssopt non andrà mai in crisi e continuerà a fare sempre il suo lavoro tranquillamente, senza problemi né "difficoltà" alcuna.

Se l'insieme è ben progettato, a "dover combattere" con le fluttuazioni della tensione di alimentazione (e con quelle del carico, eventuali overdrive, overloads, ecc) non è mai il ssopt, ma solo il suo stadio pilota (con il ssopt che continua a fare normalmente il suo lavoro, anche in condizioni di clipping spinto - deve "clippare" il pilota, mai il chip).

Il circuito proposto (SRPP a FET), per come è congegnato, funziona tranquillamente senza stravolgimenti in un ampissimo range di tensioni di alimentazione. L'effetto delle modulazioni imposte dall'assorbimento del finale sulla tensione di alimentazione -che si abbassa in corrispondenza dei picchi di assorbimento- produce un progressivo "schiacciamento" in corrispondenza dei picchi stessi e/o in quelle parti del brano in cui il segnale si mantiene a lungo su livelli elevati. Cosa del tutto analoga a ciò che avviene anche in qualsiasi SET.

Questo meccanismo, che si traduce in un progressivo effetto di compressione / soft-clipping, per quanto possa apparire come un difetto, in realtà è assolutamente cercato, voluto e desiderabile!!

Infatti è proprio questo tipo di effetti di compressione/saturazione (unitamente all'alterazione della risposta in frequenza prodotta dall'elevata impedenza di uscita, che esalta le basse, ed alla distorsione di basso ordine che ridà brillantezza alle medie e alte) che fa sì che i SET suonino come suonano, specialmente a basso volume.

Per convincertene, installa una DAW con una buona dotazione di plugin (usa ad es. Ardour su kxstudio) e pilota l'impianto con quella, utilizzando un buon ampli a SS "convenzionale" (potente, lineare, alto DF, ecc). Carica un brano ed ascoltalo, a basso volume, così com'è. Poi prova ad inserire una catena di plugin composta da un compressore (ad es. "Dyson compressor"), un generatore di distorsione / soft-clipper (ad es. "Calf Saturator" o "Calf Tape Simulator"), un equalizzatore parametrico (ad es. "Calf 12-Band Equalizer") ed infine eventualmente anche un bel limiter (e.g. "Calf MultiBand Limiter"), e comincia a giocare con le impostazioni dei vari plugin... con un po' di pratica vedrai che alla fine riuscirai a trasformare il suonetto asfittico, sottile, stridulo ed insipido che probabilmente ottieni senza effetti nel suono pieno, caldo e corposo che cerchi. Magie del DSP... :lol:

Re: Hybrid amp

Inviato: 07 set 2017, 21:41
da doctor
Personalmente avevo realizzato questo progetto apparso nel lontano 1992 e poi riproposto anni addietro da CHF. A parte qualche piccola e necessaria miglioria nell'alimentazione, è un ottimo spunto anche per altri progetti. Suono grandioso. Peccato che i mosfet originali non si trovino più.
http://www.introni.it/pdf/Elettronica%2 ... 992_12.pdf

Re: Hybrid amp

Inviato: 08 set 2017, 07:22
da mrttg
Con Hobbit avevamo preso dei mosfet similari prodotti in europa... non riordo dove.

Re: Hybrid amp

Inviato: 08 set 2017, 09:14
da UnixMan
uh, che nostalgia rivedere quella rivista... :inlove:

Re: Hybrid amp

Inviato: 08 set 2017, 09:18
da mrttg
UnixMan ha scritto:
uh, che nostalgia rivedere quella rivista... :inlove:
Era a Bologna e il buon Marafioti mitico :wink:
Era una rivista casalinga... i pratica fatta in famiglia e con tanti collaboratori esterni.

Re: Hybrid amp

Inviato: 08 set 2017, 09:41
da hobbit
Eccoli, sono i sostituti moderni:

http://www.class-d.com/lateral-mosfets/cat_14.html

Re: Hybrid amp

Inviato: 08 set 2017, 09:45
da mrttg
UnixMan ha scritto:
uh, che nostalgia rivedere quella rivista... :inlove:
Ripensandoci a Bologna c' era un tot di riviste:
- Elettronica Flash
- CQ
- Nuova Elettronica